domenica 19 maggio 2019

Tricolore GT / I volti nuovi di Audi Sport Italia a Misano Adriatico non passano inosservati: secondo posto sotto il diluvio per Nato/Weerts


Dopo una mattinata asciutta e mite una pioggia intensa ha accolto in griglia i ventuno equipaggi che si schieravano sulla griglia del secondo appuntamento GT Italiano Endurance, costringendo la direzione gara alla partenza dietro safety-car. Quando è stata sventolata la bandiera verde molti piloti sull'asfalto insidioso del tracciato romagnolo hanno commesso errori o deluso le aspettative. Due ragguardevoli eccezioni sono state l'ex-campione italiano GT Vito Postiglione, che ha portato la sua Lamborghini Huracan davanti a tutti al termine del suo turno con 16" di margine su una sorpresa: Charles Weerts. Peraltro al contrario dell'esperto italiano il diciottenne belga una tantum al volante della R8 LMS era su una nuova pista, con un nuovo team e un nuovo compagno: nonostante questo ha condotto da veterano senza una pecca, facendosi largo dal settimo posto in cui partiva fino alla seconda posizione. E se qualche rivale si è fatto da parte da solo per errori di guida, gli è stato necessario aver ragione della Mercedes dell'ex-campione italiano Stefano Colombo, della Lamborghini di Riccardo Cazzaniga e della BMW dell'attuale pilota ufficiale in Formula E Alexander Sims.
Certo il podio per lui e per il compagno di colori non poteva essere scontato: in effetti la cadenza dei pit-stop alla fine della prima ora ha comportato che l'ex-formulista Norman Nato rientrasse in pista terzo dietro alla Lamborghini di due piloti abituali protagonisti con la marca di Sant'Agata: Tujula-Kang. Ma il francese, fresco da un altro eccellente fine settimana su una pista italiana (aveva vinto a Monza la 4 Ore valida per European Le Mans Series) ha voluto dimostrare che non erano chiacchere quando affermava col team di adattarsi rapidamente alla R8 LMS italiana ed alla categoria GT3 che assaggiava per la prima volta. Così nel suo turno ha ridotto gradualmente il gap dalla Lamborghini che occupava la seconda posizione e l'ha scavalcata proprio prima di rendere il volante al più giovane compagno di avventura in Riviera.

Toccava infine al pilota di Aubel dimostrare nel turno finale di non essere solo una promessa ma anche un pilota in grado di concretizzare i risultati e lo faceva molto bene, per quanto ormai la Huracan leader di Postiglione/Mul/Frassineti fosse fuori dalla sua portata. Weerts però è stato in grado non solo di contenere l'attacco della Lamborghini di Tuomas Tujula sulla pista ancora molto bagnata, ma quando questa ha cominciato ad asciugarasi ha addirittura staccato il finlandese progressivamente. Quello del duo franco-belga è il secondo podio consecutivo per Audi Sport Italia nel GT Italiano, seguendo quello di due settimane fa siglato da Pierre Kaffer e Andrea Fontana giunti terzi nel GT Sprint a Vallelunga, campionato che ora attenderà l'équipe di Emilio Radaelli con la trasferta del 22 e 23 giugno ad Imola.

> da Ufficio Stampa Audi Sport Italia

FCA Heritage protagonista alla 28esima edizione di Autopromotec


Dal 22 al 26 maggio è in programma Autopromotec, biennale internazionale delle attrezzature e dell'aftermarket automobilistico. Nata nel 1965 e ospitata nel quartiere fieristico di Bologna, la prestigiosa rassegna è organizzata da Promotec, società di servizi di proprietà di AIRP - Associazione Italiana Ricostruttori Pneumatici, e AICA - Associazione Italiana Costruttori Autoattrezzature.
Oltre al consueto ricco calendario di convegni e incontri, l'edizione 2019 avrà due focus: la rassegna "Hybrid & ADAS Village" - allestita nell'area esterna 48 della Fiera dove testare i diversi sistemi di sicurezza ADAS - e la mostra "Italia: la passione in rosso", a cura di Ruoteclassiche, con l'esposizione di sei auto d'epoca rigorosamente rosse. Quest'ultima attrazione, allestita all'interno del Quadriportico del quartiere fieristico, vede la partecipazione di FCA Heritage che mette a disposizione quattro rarità della sua collezione storica: Fiat 1100 S (1948), Abarth 2400 Coupé (1964), Lancia Rally 037 (1982) e Alfa Romeo SZ (1989). Completano la mostra una Giannini 500 TV (1970) e una Ferrari 328 GTS (1987) appartenenti a collezioni private.

Da sempre il rosso è il colore della passione, oltre che la tinta per antonomasia delle vetture sportive italiane. Fin dagli anni venti del Ventesimo secolo, quando i bolidi nostrani abbandonarono la tinta nera per adottare il rosso. Alfa Romeo, Maserati e in seguito Ferrari hanno verniciato con questo colore le loro vetture da competizione, affinché il pubblico potesse distinguere le squadre italiane che gareggiavano nei campionati automobilistici internazionali. Secondo lo schema stabilito dall'associazione che in seguito sarebbe diventata la Federazione Internazionale dell'Automobile, le auto francesi dovevano essere blu, le vetture tedesche bianche (e successivamente argento), le auto britanniche verdi e le vetture italiane, come già accennato, rosse. Ecco perché Autopromotec, per festeggiare il genio, la creatività e soprattutto la passione italiana per i motori, ha ideato la retrospettiva "Italia: la passione in rosso", permettendo al al pubblico di ammirare sei capolavori made in Italy rigorosamente rossi.

Fiat 1100 S (1948): la versione più sportiva della 1100 anteguerra (soprannominata "Musone") nasce nel 1947. Progettata da Dante Giacosa, aveva una carrozzeria di tipo aerodinamico, senza paraurti. Le ruote posteriori sono carenate e il motore 4 cilindri con potenza di 51 CV a 5200 giri/min deriva da quello impiegato sulla Cisitalia 202 e permetteva una velocità massima di 150 km/h. Erano montate diverse particolarità meccaniche sul mezzo, tra cui un sistema di lubrificazione con radiatore dell'olio, una pompa dell'acqua di tipo centrifugo e un albero motore posto su quattro cuscinetti di banco. Fu realizzata in 401 esemplari ed ottenne diversi risultati sportivi di rilievo come il quinto posto alla Mille Miglia del 1947 e, l'anno successivo, tre ottimi piazzamenti sempre alla Freccia Rossa (seconda, terza e quarta assoluta).

Abarth 2400 Coupé (1964): nel 1959 Carlo Abarth decide di lanciare sul mercato una selezione di vetture Gran Turismo eleganti e discrete ma sempre ad alte prestazioni. La gamma tocca l'apice con l'Abarth 2400 Coupé Allemano, ultima evoluzione della meccanica dell'ammiraglia Fiat 2100/2300 con motore 6 cilindri in linea. La nuova carrozzeria è l'evoluzione dei progetti e degli esercizi di stile precedenti, scaturita da un salomonico mix tra le due proposte di stile presentate ad Abarth dai carrozzieri Ezio Ellena e Serafino Allemano (che la costruisce fino al 1962). Si stima ne siano state costruite poche decine; quel che è certo è che uno Carlo Abarth lo tiene per sé, utilizzandolo tutti i giorni e per le vacanze nella natia Austria. Ma non solo: nel 1964, nonostante la vettura fosse già fuori produzione, Abarth decide di esporla ugualmente nel suo stand al Salone di Ginevra. 

Lancia Rally 037 (1982): conosciuta dal grande pubblico con la sigla di progetto 037, la Rally è una vettura prodotta dalla Lancia dal 1982 al 1983 per partecipare al Campionato Mondiale Rally. La versione stradale monta un quattro cilindri in linea da 1995 cm³ con testata a 16 valvole in posizione centrale longitudinale, sovralimentato da un compressore volumetrico che sviluppava 205 CV a 7000 giri/min capaci di spingere la berlinetta Lancia a oltre 220 km/h e di farle raggiungere i 100 km/h da ferma in meno di 7 secondi. Ideata dall'ingegner Sergio Limone, nelle competizioni rallistiche colse numerose affermazioni, tra cui la vittoria del Campionato Mondiale Costruttori Rally del 1983. Fu l'ultima auto a 2 ruote motrici a vincere il mondiale di specialità e fu anche l'unica a prevalere sulle più avanzate auto a trazione integrale.

Alfa Romeo SZ (1989): proprio trent'anni fa, l'Alfa Romeo svelò al Salone di Ginevra del 1989 la SZ. Le due lettere nella sigla indicano rispettivamente Sprint e Zagato, la carrozzeria milanese già legata ad alcune leggendarie vetture della Casa del Biscione del passato. A volere l'operazione fu l'amministratore delegato Vittorio Ghidella, che all'inizio del 1987 diede semaforo verde al progetto della Experimental Sportscar 3.0, nome abbreviato poi nel codice ES 30, da cui scaturì infine la SZ. Da un punto di vista tecnico, la SZ sfrutta componenti collaudati, derivati da versioni sportive e corsaiole della Alfa Romeo 75. Ne sono esempi il pianale e l'impianto frenante, privo di ABS e con i dischi posteriori montati internamente, vicino al differenziale, dove si trovano anche il cambio e la frizione, secondo lo schema transaxle. Il motore è un 6 cilindri a V di 60° con potenza di 207 CV a 6200 giri/min, velocità massima di 245 km/h.

Tricolore GT / A Misano Postiglione-Mul-Frassineti (Lamborghini Huracan) vincono la seconda prova della serie Endurance


E’ di Vito Postiglione, Jeroen Mul ed Alex Frassineti, al volante della Lamborghini Huracan GT3 la vittoria nella seconda prova del Campionato Italiano Gran Turismo Endurance disputata al Misano World Circuit. L’equipaggio dell’Imperiale Racing, al termine di una gara caratterizzata dalla pioggia, ha preceduto di 33”323 Charles Weerts-Norman Nato (Audi R8 LMS-Audi Sport Italia) e di 51”628 Ling Kang-Tuomas Tujula (Lamborghini Huracan-VSRacing). Nella GT Light la vittoria è andata a Cristoni-Michelotto-Skaras (Lamborghini Huracan ST), mentre nella GT4 sono saliti sul gradino più alto del podio Gnemmi-Nera-Pera (Porsche Cayman-Ebimotors). Nella classifica generale della serie Endurance, Postiglione, Mul e Frassineti balzano al comando a quota 25 davanti a Comandini e Johansson (21) e Mancinelli, Cioci e Veglia (20).

GT3: E’ stata una gara dominata dai portacolori dell’Imperiale Racing, una gara difficile per la pioggia battente nella prima parte, ma che non ha avuto storia per il primo gradino del podio. Dopo l’uscita della safety car resasi necessaria al via per un violento acquazzone, Postiglione ha preso il comando della gara al nono giro scavalcando dapprima Sims e poi Tujula e ha consegnato la vettura a Frassineti con un vantaggio di oltre 16 secondi. Nel suo stint il pilota romano non ha sbagliato un colpo, guadagnando ancora sugli inseguitori, tra cui Kang, Nato e Palma, e cedendo la vettura a Mul con oltre 40 secondi di vantaggio.
Il terzo stint è stato condotto al meglio dal pilota olandese che ha contenuto gli avversari gestendo bene anche il progressivo deterioramento delle gomme rain sulla pista che andava rapidamente asciugandosi. Sotto alla bandiera a scacchi l’equipaggio dell’Imperiale Racing ha preceduto Weerts-Nato, al debutto nella serie tricolore. I portacolori di Audi Sport Italia hanno occupato sempre le primissime posizioni grazie ad una bella rimonta di Weerts, scattato dalla quarta fila di partenza che ha portato il pilota belga al secondo posto al cambio pilota. Nato ha gestito in maniera impeccabile il suo stint, duellando nel finale con Kang prima di consegnare nuovamente la R8 LMS al suo coequipier, bravo all’inizio del terzo stint a scavalcare il pilota cinese, involandosi verso il secondo gradino del podio davanti ai portacolori del VS Racing. Dopo la sfortuna della prima gara di Monza, Kang e Tujula a Misano si sono rifatti alla grande, stazionando sempre nelle posizioni da podio e con diversi giri al comando nelle prime fasi.

Ai piedi del podio hanno concluso Fisichella-Gai-Villeneuve, al volante della Ferrari 488 della Scuderia Baldini, al termine di un week end iniziato con tanta sfortuna sin dalle prove ufficiali. Scattato dall’11° posto sulla griglia di partenza, Gai ha recuperato bene nella prima parte di gara, consegnando la vettura a Villeneuve al sesto posto. Il canadese ha confermato la posizione nel suo stint, mentre Fisichella ha recuperato il quarto posto finale superando a due giri dalla conclusione Francesca Linossi. La bresciana ha condiviso la Mercedes AMG con Colombo, protagonista nel primo stint di due sorpassi su Di Amato e Sims, e con Palma, bravo a recuperare nella parte centrale fino al quarto posto. L’equipaggio dell’Antonelli Motorsport ha chiuso quinto davanti alla Ferrari 488 dell’Easy Race di Veglia, terzo nel primo stint prima di un lungo che gli ha fatto perdere un paio di posizioni, in equipaggio con Mancinelli e Cioci. Il pilota marchigiano nel secondo stint ha controllato la quinta piazza, mentre Cioci, a causa dell’handicap tempo per il secondo posto di Monza, perdeva una posizione chiudendo al sesto posto finale, davanti a Perolini-Gersekowski-Zonzini (Lamborghini Huracan-Imperiale Racing), Mann-Cressoni-Nielsen (Ferrari 488-AF Corse) e Agostini-Rovera-Moiseev (Mercedes AMG GT3).


L’equipaggio dell’Antonelli Motorsport, scattato dalla pole position con il pilota russo, hanno abbandonato il comando nelle prime posizioni scivolando nelle retrovie e nulla hanno potuto Rovera e Agostini nei rispettivi stint, chiudendo davanti a Comandini-Johansson-Sims. Il pilota britannico, con un’ottima partenza si è portato in seconda piazza, ma ha poi dovuto cedere diverse posizioni prima di passare la vettura a Comandini, anche lui in difficoltà per le mutevoli condizioni della pista. Nel finale anche Johansson è stato penalizzato dal deterioramento delle gomme che, unito ai 30 secondi di handicap per la vittoria di Monza, hanno relegato i portacolori di BMW Team Italia-Ceccato Motors Racing Team in decima posizione finale. Appena fuori dalla top ten hanno concluso Cazzaniga-Cazzaniga-Pirri (Lamborghini Huracan-LP Racing) davanti alla Ferrari 488 di Di Amato-Vezzoni (RS Racing), protagonisti con il pilota romano di un bel finale che lo ha visto prevalere su Cressoni e Gersekowski prima di un contatto con Johansson che gli ha procurato la foratura di un pneumatico.

GT Light: La classe riservata alle vetture in configurazione monomarca si è decisa nel finale, con un bel sorpasso di Cristoni, in equipaggio con Michelotto e Skaras, su “Speakerwas” che ha permesso ai portacolori dell’Antonelli Motorsport di salire gradino più alto del podio. Nel primo stint al comando si sono alternati Mantovani, La Mazza e Skaras, mentre nel secondo Michelotto è stato scavalcato da Carboni, salito al comando al 42° passaggio. Nel terzo stint, “Speakerwas”, subentrato al pilota viterbese, non è riuscito a difendere la prima posizione, chiudendo sotto alla bandiera a scacchi davanti a Paolino-Mantovani-Demarchi (Lamborghini Huracan-Hiron Lynx). Nella classifica provvisoria, al comando si confermano Michelotto e Cristoni a quota 40 davanti a De Marchi (32).

GT4: E’ stato il montaggio delle gomme slick nel terzo e decisivo stint, la mossa vincente di Riccardo Pera, primo al traguardo assieme a Paolo Gnemmi e Nicola Neri. Unico ad aver sostituito le rain, il giovane pilota lucchese nel suo stint ha recuperato oltre un giro agli avversari portando la Porsche Cayman dell’Ebimotors sul gradino più alto del podio, davanti alla BMW M4 di Fascicolo-Guerra-Fontana (BMW Team Italia-Ceccato Motors Racing Team). Fascicolo ha duellato nel primo stin con Neri e Ghezzi, alternatisi al comando, mentre nel secondo stint Chiesa (Porsche Cayman-Autorlando), succeduto a Ghezzi, ha mantenuto a lungo la prima posizione su Guerra.
Nella terza parte di gara, Camathias non è riuscito a contenere Fontana e Pera, chiudendo al terzo posto precedendo Cerati-Fondi-Ruberti e la Maserati Gran Turismo (V -Action) di Francia-Becagli-Bernazzani, penalizzata per tutto il week end da problemi elettrici. La classifica provvisoria della classe “entry level” vede cinque piloti a pari punti, Fascicolo, Guerra, Fontana, Ghezzi e Chiesa a 27 punti.


Credits:
www.acisport.it
Foto Claudio Pezzoli/Reporter Press Agency

Topjet F2000 Italian Trophy / Alessio Deledda vince anche gara-2 al Red Bull Ring


Spettacolo, emozioni e colpi di scena al Red Bull Ring in Gara 2 del Topjet F2000 Italian Trophy. Su una pista ricca di insidie, a causa della pioggia caduta prima dello spegnimento dei semafori, Alessio Deledda e la sua Dallara hanno nuovamente recitato la parte di protagonisti. L’alfiere Team One Motorsport si è rivelato paziente e allo stesso tempo scaltro, studiando da vicino Andrea Cola, che al via ha mantenuto la vetta della corsa. Poi, nel corso del sesto passaggio, l’attacco vincente da parte di Deledda e la fuga in solitaria verso la vittoria. 
Bagarre per il terzo posto con colpi di scena a non finire. Antoine Bottiroli stava già assaporando il podio e invece sul più bello è uscito di scena. Stesso discorso per Riccardo Perego, out a sole tre tornate dal capolinea e finito sesto. Ad approfittarne è stato quindi Luca Iannacone, che ha avuto la meglio nei confronti di Marco Marotta, poi Sergio Terrini, alla prima gara stagionale nella Topjet F2000 Italian Trophy. Tra i piloti costretti ad alzare bandiera bianca anche uno sfortunato Dino Rasero. 

Archiviato il weekend austriaco, per Topjet F2000 Italian Trophy. che vede Riccardo Perego al comando del Campionato, il prossimo appuntamento è in programma a Imola dal 21 al 23 giugno. 


Credits: Ufficio Stampa Topjet F2000 Italian Trophy

L’Alfa Romeo trionfa alla 1000 Miglia 2019


Dopo 1.794,07 chilometri, la 1000 Miglia 2019 va in archivio come un’edizione capace di consolidare ulteriormente il legame tra Alfa Romeo e la “Freccia Rossa”: sul gradino più alto del podio di Brescia sale infatti l’Alfa Romeo 6C 1500 SS del 1928 condotta da Giovanni Moceri e Daniele Bonetti, seguita dall’Alfa Romeo 6C 1750 SS Zagato del duo Vesco-Guerini. 
Giovanni Moceri, già detentore del titolo di Campione Italiano Grandi Eventi ACI Sport, negli ultimi anni ha vinto le principali competizioni italiane di regolarità storica: dalla Mille Miglia alla Targa Florio, dal Gran Premio Nuvolari alla Coppa d’Oro delle Dolomiti. La vettura che ha condotto, carrozzata dagli Stabilimenti Farina, proviene dalla collezione FCA Heritage, è normalmente in mostra presso il Museo Storico Alfa Romeo di Arese e ha già vinto la rievocazione nel 2005, 2007 e 2008. Alfa Romeo conquista anche il Trofeo Sponsor Team in virtù del successo di Moceri e Bonetti e del quinto posto della 6C 1750 SS Young di Cavalli e Gamberini.
Piazzamenti onorevoli per le altre vetture Alfa Romeo iscritte da FCA Heritage, che hanno tutte concluso la 37esima ri vocazione storica completando il tradizionale percorso Brescia-Roma-Brescia.
Il folto pubblico ha applaudito l’Alfa Romeo 1900 Sport Spider numero 1000 condotta da Alberto Cavaggioni, responsabile Alfa Romeo per la regione EMEA, con Federica Masolin, il più celebre volto femminile della Formula 1, e la 1900 Super Sprint con l’equipaggio Prisca Taruffi-Savina Confaloni.

L’ultima tratta della 1000 Miglia ha toccato Modena, Reggio Emilia, Langhirano, Parma e Busseto. Dopo le atmosfere verdiane percorse sotto una pioggia torrenziale che ha reso, se possibile, la gara ancora più epica, la 1000 Miglia rientra in Lombardia, la regione dove è stata concepita e realizzata. Il primo passaggio è a Cremona, poi il ritorno in provincia di Brescia, a Carpenedolo, e via via Montichiari e Travagliato. Conclusione con l’ingresso trionfale a Brescia, per la tradizionale passerella in Viale Venezia. 
Tanti flash e apprezzamenti per le Alfa Romeo del convoglio a supporto della competizione: non capita spesso di poter ammirare dal vivo serie speciali come Giulia e Stelvio Quadrifoglio “Alfa Romeo Racing” a tiratura limitata. Concepite in omaggio alla monoposto C38 che gareggia in Formula 1, si sono trovate a proprio agio anche tra le ali di folla festante nei centri della Val Padana e della Lombardia che hanno vissuto un sabato mattina fuori dall’ordinario. 


- Credits: Press FCA Heritage                                    

sabato 18 maggio 2019

Tricolore GT Endurance / Domani a Misano settima posizione di partenza per Nato/Weerts (Audi)


18 Maggio 2019 - Miglioramenti nelle prime due sessioni sull'asciutto e un repentino voltafaccia della buona sorte nella sessione conclusiva sul bagnato: questo hanno avuto in serbo le qualifiche di Misano per l'accoppiata last minute di piloti Audi Sport Italia iscritti al secondo appuntamento del GT Endurance 2019. Il diciottenne Charles Weerts, che già conosceva l'Audi R8 LMS Evo poiché è il suo "mezzo di lavoro" abituale col team di casa (WRT), nella prima sessione ha mostrato di aver cominciato a prendere confidenza con il tracciato intitolato a Marco Simoncelli, per lui sconosciuto prima di questo fine settimana. Dopo aver sfiorato un buon tempo al suo secondo giro lanciato, sfumato per la necessità di sorpassare una Lamborghini Huracan appena scesa in pista, al terzo passaggio ha siglato un 1'35"400 distante solo quattro decimi dal miglior tempo di sessione ottenuto dalla Ferrari di Giancarlo Fisichella (1'34"988). Sotto la bandiera a scacchi la Lamborghini Huracan dell'ex-Audi Alex Frassineti ha beffato per tre millesimi l'ex-pilota di Formula 1, mentre un'altra Ferrari 488 si è inserita nella Top5 facendo scivolare il diciottenne di Aubel al quinto posto.

Nella seconda sessione il volante è passato a Norman Nato. Il ventiseienne francese fresco vincitore della 4 Ore di Monza era all'esordio nella categoria GT3. La sua prima opportunità di farsi notare sull'Audi è arrivata a cinque minuti dal termine della qualifica: il crono di 1'34"675 in quel momento era il secondo tempo alle spalle della Mercedes AMG di Riccardo Agostini (1'34"075), rivelatosi poi il tempo migliore dell'intero sabato. Il pilota di Cannes ha poi lasciato riposare le gomme per tentare di migliorarsi, ma il traffico trovato in pista glielo ha impedito e ha concluso al quarto posto la sessione, scavalcato da un paio di rivali meno sfortunati col traffico. La fortuna si è espressa ancora nella terza sessione: in termini di meteo. Chi ha subito affrontato l'asfalto del Santamonica che stava progressivamente infradiciandosi ha figurato meglio, a cominciare dalla Mercedes AMG di Alessio Rovera: miglior tempo con 1'41"603. I piloti che hanno affrontato invece una pioggia progressivamente più intensa, hanno dovuto fare buon viso a cattiva sorte. Weerts, uno dei pochi a scendere in pista in due sessioni (la maggior parte degli equipaggi che affronteranno la 3 Ore di Misano sarà costituita di tre piloti) ha così perso l'opportunità di mettere a frutto quanto aveva appreso nella sua prima sessione sull'asciutto, e ha siglato il decimo tempo (1'47"870) del turno finale. La somma dei tempi delle tre sessioni previste vedrà partire davanti a tutti la Mercedes AMG di Agostini-Moiseev-Rovera (4'53.424), mentre settimi partiranno Nato-Weerts (4'57"945).

> Credits: Ufficio Stampa Audi Sport Italia

Giovanni Moceri e Daniele Bonetti su Alfa Romeo 6C 1500 SS vincono la 1000 Miglia


> 18 maggio 2019 – Giovanni Moceri e Daniele Bonetti del Team Alfa Romeo si aggiudicano la 1000 Miglia 2019. L'equipaggio, in gara su una Alfa Romeo 6C 1500 SS del 1928, di proprietà del Museo Alfa Romeo di Arese, ha conquistato la trentasettesima rievocazione storica, totalizzando 74752 punti. Moceri, medico palermitano, e Bonetti, giornalista bresciano, hanno avuto la meglio sul Team Villa Trasqua, l’equipaggio composto dai due bresciani Andrea Vesco e Andrea Guerini che, su una Alfa Romeo 6C 1750 SS Zagato del 1929, hanno totalizzato 73611 punti. In terza posizione, con 72786 punti, Juan Tonconogy e Barbara Ruffini, a bordo di una Bugatti Type 40 del 1927. A ridosso del podio, al quarto posto, Alberto Riboldi e Paolo Sabbadini, su una O.M. 665 S Superba 2000 del 1926. 

“Siamo contenti di aver conquistato questa 1000 Miglia molto difficile – affermano soddisfatti Moceri e Bonetti – ci provavamo da diversi anni e quest’anno si è concretizzato il risultato grazie al supporto del Gruppo FCA Heritage che ci ha concesso una splendida vettura del Museo Alfa Romeo di Arese, alla quale siamo orgogliosi di aver abbinato i nostri nomi”. 
Masticano amaro, invece, Vesco e Guerini che dichiarano: “Non siamo del tutto soddisfatti, è un secondo posto che brucia. Ci siamo scontrati con equipaggi molto forti, tra cui quello di Tonconogy e Ruffini, che hanno già vinto tre edizioni, e con quello di Moceri e Bonetti che conquistano la 1000 Miglia per la prima volta e ai quali vanno i nostri complimenti”. 
La coppia argentina Tonconogy e Ruffini accende i riflettori sulla ennesima esperienza nella Freccia Rossa: “1000 Miglia è una gara fantastica ed è stato ancora una volta stupendo attraversare i luoghi più belli d’Italia”. 

Ad aggiudicarsi la Coppa delle Dame, riservata al primo equipaggio femminile, la Aston Martin 2 Litre Speed Model del 1937 dell'equipaggio composto da Silvia Marini e Francesca Ruggeri, piazzatosi al 34esimo posto complessivo, con 53766 punti. Una bella contesa con le veterane Franca Boni e Monica Barziza. 
Tra le curiosità, la sfida tra giudici di MasterChef, Carlo Cracco e Joe Bastianich, va all’italoamericano che, assieme a Luca Pascolini, su una Healey 2400 Silverstone E-Type del 1950 ha chiuso al 135esimo posto. Cracco invece, assieme a Carlo Fonti, a bordo di una Lancia Aurelia B20 GT 2000 del 1951, ha chiuso al 277esimo posto. Il noto imprenditore digitale Riccardo Pozzoli, che ha partecipato alla “corsa più bella del mondo” con Maurizio Aiolfi su una Fiat 508 C Balilla 1100 Berlina del 1938, ha chiuso in 89esima posizione. 

Tra i piloti che hanno fatto la storia delle corse automobilistiche, si segnala che Romain Dumas (Team Chopard), che viaggiava assieme ad Armando Musotto in una Porsche 550 A Spyder 1500 RS del 1957, è stato costretto al ritiro. Mentre Miki Biasion, in coppia con Piero Giovanni Pissavini, alla guida di una Ferrari 250 MM Spider Vignale del 1953, ha segnato il 113esimo posto. 

«La 37a rievocazione storica della 1000 Miglia è giunta anche quest’anno alla sua conclusione: abbiamo attraversato borghi incantevoli, abbiamo fatto stupire gli equipaggi e il pubblico, facendo conoscere a tutti la quintessenza dello spirito italiano. Ci possiamo ritenere soddisfatti e orgogliosi di come si è svolta questa edizione. Complimenti a chi ha vinto, ma anche a chi ha saputo gareggiare con lealtà e sano spirito di competizione. Un grazie speciale, infine, al pubblico degli astanti, che in ogni città, in ogni borgo, in ogni via ci ha accolto con un calore indimenticabile, e anche a tutti coloro che hanno permesso il buon esito di questa edizione», afferma Franco Gussalli Beretta, Presidente di 1000 Miglia Srl.

Credits: www.1000miglia.it

Topjet F2000 Italian Trophy / Vittoria di Alessio Deledda al Red Bull Ring


Sabato da incorniciare al Red Bull Ring per Alessio Deledda. Dopo essersi rivelato incontenibile nelle qualifiche, il portacolori Team One Motorsport ha battuto la concorrenza, trionfando in solitaria in Gara 1. Semplicemente impeccabile il pilota laziale, che si è rivelato un misto di velocità e intelligenza nel fare il vuoto sugli inseguitori già nel corso della prima tornata per poi volare incontrastato verso la bandiera a scacchi. A mettergli i bastoni tra le ruote ci ha provato inizialmente Antoine Bottiroli, ma ogni tentativo di mettere in discussione la leadership si è rivelato inutile. Lo svizzero si consola quindi con la seconda piazza, precedendo Riccardo Perego, che si è aggiudicato il successo di Classe 2, confermando nuovamente le proprie prestazioni dopo il weekend di Monza. 
Chi resta invece giù dal podio è Andrea Cola, che fino all’ultimo ha tentato di portare la propria Dallara nei primi tre posti, ma si è dovuto arrendere, archiviando Gara 1 col quarto posto. Alle sue spalle un sorprendente Sergio Terrini, nuovamente in azione nella Topjet F2000 Italian Trophy, chiamato a tenere alti i colori della Twister Corse. Il pilota piemontese ha avuto la meglio nei confronti del greco Daniel Tapinos, seguito da Marco Marotta e Luca Iannacone. Fuori dai giochi invece uno sfortunato Dino Rasero, che in Austria sognava di recitare la parte di protagonista. 

Archiviata Gara 1, domenica appuntamento con Gara 2 alle 15:35 (25’+1giro).

Tricolore GT Endurance / Agostini-Rovera-Moiseev (Mercedes AMG GT3) in pole position a Misano


Saranno Riccardo Agostini, Alessio Rovera e Alexander Moiseev (Mercedes AMG GT3) a partire dalla pole position nella 2^ prova del Campionato Italiano Gran Turismo Endurance in programma al Misano World Circuit. E’ stata la terza sessione a determinare la griglia di partenza, un turno caratterizzato da pista asciutta nelle fasi iniziali e da pioggia abbondante nel finale che ha penalizzato alcuni piloti attardatisi nell’ingresso in pista. Si sono divisi i migliori crono parziali Fisichella, Frassineti e Rovera, ma al termine delle tre sessioni di prove a cui hanno partecipato i singoli piloti, la somma dei tempi (4’53.424) ha premiato l’equipaggio dell’Antonelli Motorsport che ha concluso davanti alla Lamborghini Huracan (VSRacing) di Kang-Tujula(4’53.494) e alla BMW M6 GT3 (BMW Team Italia-Ceccato Motors Racing Team) di Comandini-Johansson-Sims (4’53.971).

Con il quarto tempo si andranno a posizionare in seconda fila Cazzaniga-Cazzaniga-Pirri (Lamborghini Huracan), davanti alla Lamborghini Huracan (Imperiale Racing) di Postiglione-Mul-Frassineti e alla Ferrari 488 Evo di Mancinelli-Cioci-Veglia (Easy Race). Dalla quarta fila della griglia scatteranno Weerts-Nato (Audi R8 LMS-Audi Sport Italia), che troveranno al loro fianco la seconda Huracan dell’Imperiale Racing affidata a Perolini-Gersekowski-Zonzini, mentre andranno a schierarsi in quinta linea Colombo-Linossi-Palma (Mercedes AMG GT3-Antonelli Motorsport) e Mann-Cressoni-Nilesen (Ferrari 488 Evo-AF Corse), seguiti da Fisichella-Gai-Villeneuve (Ferrari 488 Evo-Scuderia Baldini) che saranno al via dalla sesta fila assieme a Di Amato-Vezzoni (Ferrari 488 Evo-RS Racing).

In settima fila con il tempo di 5’07.159 Paolino-Mantovani-Demarchi, primi della GT Light con la Lamborghini Huracan dell’Iron Lynx, davanti alla vettura gemella di Antonelli Motorsport di Cristoni-Michelotto-Skaras, mentre dalla ottava fila scatteranno La Mazza-Speakerwas-Carboni (Porsche 991-Duell Motorsport) e Gnemmi-Nera-Pera, primi della GT4 al volante della Porsche Cayman 718 dell’Ebimotors accreditati del tempo di 5’21.631.

Domani, domenica, la gara della durata di 3 ore scatterà alle 15,40 e sarà trasmessa in diretta Tv su AutomotoTV (SKY 228) ed in web streaming sui siti www.raiplay.it, www.acisport.it/CIGT e sulla pagina facebook del campionato www.facebook.com/CIGranTurismo, mentre Raisport garantirà un’ampia differita lunedì 20 maggio alle ore 17.10.


Foto Claudio Pezzoli/Reporter Press Agency

1000 Miglia/Partita da Bologna l’ultima tappa con Moceri e Bonetti su Alfa Romeo al primo posto della classifica

18 maggio 2019 – La pioggia ha salutato le vetture della 1000 Miglia 2019, in partenza alle 7:00 da Bologna in direzione di Brescia.

È iniziato così il giorno decisivo, quello della quarta e ultima tappa. Per gli equipaggi è vietato sbagliare, perché oggi in palio c'è la gloria e saranno proclamati i vincitori della trentasettesima rievocazione storica della Freccia Rossa.

La classifica vede al momento in testa Giovanni Moceri e Daniele Bonetti (Team Alfa Romeo), a bordo di una Alfa Romeo 6C 1500 SS del 1928, con 67910 punti. In seconda posizione l'equipaggio di Andrea Vesco e Andrea Guerini (Team Villa Trasqua), con una Alfa Romeo 6C 1750 SS Zagato del 1929, con 67296 punti e un distacco di 614 lunghezze. In terza posizione, con 66525 punti, Juan Tonconogy e Barbara Ruffini, a bordo di una Bugatti Type 40 del 1927.

Tricolore GT a Misano / La Ferrari 488 Evo della Scuderia Baldini domina nelle prove libere 2



È targata Ferrari la seconda sessione di prove libere al Misano World Circuit ed, in particolare, porta i nomi di Jacques Villeneuve, Giancarlo Fisichella e Stefano Gai. L'equipaggio della Scuderia Baldini, al volante della 488 Evo, si è imposto nei 90 minuti a disposizione con il tempo di 1'33.846 davanti alla vettura gemella di Mann-Cressoni-Nielsen (AF Corse) e alla Lamborghini Huracan di Postiglione, Mul, Frassineti (Imperiale Racing).
Con il quarto tempo hanno concluso Agostini-Rovera-Moiseev (Mercedes AMG GT3) davanti alla Ferrari 488 (RS Racing) di Di Amato-Vezzoni e all'Audi R8 LMS di Weerts-Nato (Audi Sport Italia).i
Nella GT Light ancora una Lamborghini Huracan Super Trofeo la più veloce con 1'35.631, quella di Cristoni-Michelotto-Skaras (Antonelli Motorsport), mentre nella GT4 la BMW M4 (BMW Team Italia-Ceccato Motors Racing Team) ha dominato con il tempo di 1'44.880 anche la seconda sessione con l'equipaggio composto da Fascicolo, Guerra e Fontana.

Oggi dalle 13.45 alle 15.30 si svolgeranno i tre turni di prove ufficiali che determineranno la griglia di partenza della gara di tre ore in programma domenica alle 15.40 che sarà trasmessa in diretta su AutomotoTV (SKY 228).

Foto Claudio Pezzoli/Reporter Press Agency

Topjet F2000 Italian Trophy al Red Bull Ring per il secondo round stagionale

18 Maggio 2019 - Topjet F2000 Italian Trophy è di scena in Austria sulla pista del Red Bull Ring per il secondo round 2019 dopo quello dello scorso aprile a Monza.

L'attesa è grande, dal momento che la sfida si preannuncia interessante con ben 40 monoposto in gara. Un connubio che si rivela quindi vincente quello tra i piloti della Topjet F2000 Italian Trophy e quelli dell'AFR Pokale, ovvero la serie austriaca il cui patron è Franz Woss.

In Austria i nostri alfieri faranno di tutto per rovinare la festa a quelli locali. Riflettori quindi puntati su Dino Rasero, affamato di riscatto dopo un weekend di Monza dal retrogusto amaro, così come Riccardo Perego, che in Brianza ha saputo cogliere il primo successo stagionale. E che dire poi di Andrea Cola e Luca Iannacone, senza scordarsi di Antoine Bottiroli.

Tra i protagonisti in gara si registra poi il ritorno nella serie di Sergio Terrini, chiamato a tenere alti i colori della Twister Italia. Alla sfida hanno poi risposto presenti all'appello anche Marco Marotta e Alessio Deledda con il team One Motorsport. Toccherà quindi a loro mettere i bastoni tra le ruote agli idoli locali, capitanati da Sandro Zeller, che in Austria farà di tutto per dettare leggere. Oltre al numero 44 tra i big  in azione anche Kurt Bohlen, Marcel Tobler, Paolo Brajnik.

Oggi appuntamento con le qualifiche alle 10:00, mentre Gara 1 alle 16:45 (25+1giro), domenica Gara 2 alle 15:35 (25'+1giro).


(Ufficio Stampa Topjet F2000 Italian Trophy)