martedì 21 gennaio 2025

Novità per ICE Challenge: si corre a Saint Rhemy en Bosses l’1 e 2 febbraio



BMG Motor Events, in collaborazione con la Commissione ACI Sport Off-Road e Cross Country Rally, annuncia che è stato raggiunto l’accordo per il quarto round del Campionato Italiano Velocità su Ghiaccio 2024/2025 con la pista aostana di Crévacol, a Saint Rhemy en Bosses (Aosta) per il weekend dell’1 e 2 febbraio.

Si tratta della prima volta in assoluto per la serie tricolore neve-ghiaccio sul tracciato di La Rosiere, impianto che negli anni scorsi è stato utilizzato in più di un’occasione per test pre stagionali privati da parte dei concorrenti di ICE Challenge. Una notizia importante dopo l’annullamento del round previsto in Francia, che permette alla serie di ampliare ulteriormente gli orizzonti offrendo una sfida ancora più completa dopo Pragelato e Livigno.
Va precisato che la scomparsa di Adriano Priotti, patron del tracciato di Pragelato dove si sarebbe dovuto correre anche il 25-26 gennaio e l’8-9 febbraio, ha implicato delle ulteriori procedure amministrative per ottenere l’utilizzo della pista e pertanto il round di fine gennaio è stato al momento rinviato, mentre quello dell’8-9 febbraio è ancora in fase di lavorazione.

Dopo i primi tre intensi round della stagione, la classifica generale vede una situazione di straordinaria competitività. Raffaele Silvestri e Aldo Pistono condividono il comando con 120 punti ciascuno, un risultato che evidenzia il livello altissimo di questa stagione. Entrambi hanno mostrato competitività e velocità, con Silvestri rallentato dall’errore commesso a Livigno e Pistono dalle difficoltà tecniche di Pragelato e dalla stallonatura di Livigno.
Al terzo posto, a soli 6 punti di distanza, veleggia un costante Luciano Cobbe con 114 punti, seguito dal mattatore di due ruote motrici Franco Picconi a 113. Quinto e ampiamente in corsa, seppure leggermente staccato, il campione in carica Giovanni Saracco con 88 punti che ha tuttavia saltato il round di Livigno, mentre Sergio Durante è sesto con 84, lasciandosi aperte tutte le opportunità.

La settima posizione è occupata da Andrea Chiavenuto a quota 80 punti, seguito da Michele Bormolini (70), che ha fatto segnare risultati importanti nel terzo round. A completare i primi dieci ci sono Yannik Bohé (61) e Eric Scalvini (59), entrambi protagonisti di una battaglia serrata per le ultime posizioni della top 10.
Con questa classifica così compatta, ogni punto guadagnato potrebbe fare la differenza nel prosieguo del campionato e correre su una pista nuova per tutti non fa che aggiungere incertezza alla serie. Il programma per Saint Rhemy en Bosses è in fase di definizione, ma si prospetta un sabato con libere e qualifiche prima di manche uno completamente in notturna. Domenica warm-up di buon mattino e poi a seguire le restanti due manche. In fase di conferma anche la copertura televisiva.

ICE Challenge - Campionato Italiano Velocità su Ghiaccio 2024/2025
Classifica dopo Round 3
1. Raffaele Silvestri pt. 120; 2. Aldo Pistono pt. 120; 3. Luciano Cobbe pt. 114; 4. Franco Picconi pt. 113; 5. Giovanni Saracco pt. 88; 6. Sergio Durante pt. 84; 7. Andrea Chiavenuto pt. 80; 8. Michele Bormolini pt. 70; 9. Yannik Bohé pt. 61; 10. Eric Scalvini pt. 59.

(foto Caldani)





lunedì 20 gennaio 2025

La Dakar 2025 della Squadra Corse Caffi raccontata da Carcheri e Pons



La polvere si è posata sull’impegno della Squadra Corse Angelo Caffi alla Dakar Classic 2025, quinta partecipazione consecutiva con il pilota ligure Luciano Carcheri, per il secondo anno navigato da Fabrizia Pons.

L’equipaggio, che ha trovato un intenso feeling sportivo, ha scritto una pagina di grande spessore nel corso di questa durissima maratona desertica in Arabia Saudita. Una storia iniziata nel migliore dei modi nel corso delle prime due giornate, che ha trovato una prima criticità verso la fine della Marathon dell’Epifania, quando una testina dello sterzo ha costretto Carcheri e Pons ad una riparazione di fortuna in pieno deserto.

Dopo quell’episodio, l’Isuzu Vehicross #735 ha girato come un orologio, perfettamente curata meccanicamente dallo stesso Carcheri che ha seguito direttamente, senza l’ausilio di staff tecnico, i ripristini ed i controlli meccanici tappa dopo tappa. L’incedere ha permesso all’equipaggio di recuperare ben venticinque posizioni salendo al dodicesimo posto assoluto. Le ultime due tappe, hanno poi messo ulteriormente alla prova il percorso della Squadra Corse Angelo Caffi, ma Carcheri e Pons hanno comunque concluso la corsa, classificandosi di un soffio fuori dai primi venti.

"Concludere la Dakar Classic 2025 è stata un’impresa incredibile - ha commentato Carcheri durante il rientro in Italia - anche se non siamo riusciti a salire fisicamente sulla pedana d’arrivo. Abbiamo dovuto affrontare una serie di sfide, a partire dalla terza giornata, quando un problema tecnico ha lanciato una prima sfida alla nostra nostra gara. Ma, con determinazione, siamo riusciti a risolverlo, permettendoci di tornare in corsa e rimontare ben 25 posizioni in poco più di otto giorni.

“Purtroppo, negli ultimi 15 km di gara, il motore si è fermato: la ventola aveva toccato il radiatore, causando una perdita d’acqua che ci ha costretti a ricorrere al traino. Per fortuna la parte competitiva era finita, eravamo nel trasferimento verso il bivacco e il palco d’arrivo. Sono comunque molto orgoglioso perché facendo tutto da solo, con il massimo impegno, è stata una doppia soddisfazione. Anche così, sono soddisfatto: concludere questa Dakar, dopo settimane durissime, è un traguardo in sé”.

“Il percorso è stato una vera prova di forza: lunghe ore alla guida, numerosi controlli, e ritmi serrati. La mia auto è stata impeccabile e la collaborazione con Fabrizia, che mi ha sostenuto anche nei momenti più difficili, è stata fondamentale. Dormivo solo tre o quattro ore a notte, ma la passione e l'adrenalina mi hanno spinto fino alla fine. Voglio rivolgere un ringraziamento speciale al team SSP di Julien Saumet per la loro professionalità soprattutto nelle delicatissime fasi degli ultimi due giorni. Tornare a collaborare con loro, dopo 30 anni dalla nostra prima Dakar insieme quando lavoravano con il papà, Michele, è stato emozionante. Questa Dakar è stata dura, ma ogni difficoltà superata ha reso l’esperienza ancora più memorabile. Sono felice di aver portato a termine questa straordinaria avventura con Fabrizia e la Squadra Corse Angelo Caffi. Grazie a tutti per il supporto!"

“Dopo un inizio esaltante e promettente, abbiamo dovuto rallentare un po’ a causa della stanchezza: questa Dakar Classic è stata durissima, soprattutto considerando che Luciano ha gestito tutto da solo - ha aggiunto Fabrizia Pons - È stato fondamentale mantenere un livello di concentrazione altissimo, giorno e notte, per affrontare una vera avventura che è stata non solo una sfida sportiva, ma anche una prova contro noi stessi.”

“È stato difficile doverci fermare a soli 15 km dal podio d’arrivo, anche se eravamo ormai in trasferimento. Meritavamo di salire sul palco, ma nonostante questo finale a metà, siamo comunque soddisfatti. Abbiamo portato a termine un’avventura straordinaria, con tutto l’impegno e la passione possibili. Abbiamo resistito alla nebbia, al deserto, alle poche ore di sonno, alle difficoltà tecniche. Tornare a casa dopo un’esperienza simile è già una vittoria!" (Agenzia ErregiMedia)






domenica 19 gennaio 2025

Le Ferrari dimenticate


Testo di Massimo Campi
Illustrazioni di ©Luigi Ubezio
Immagini di ©Raul Zacchè; Massimo Campi; Archivio Marasca

Negli anni ’60 la realtà Ferrari era molto diversa da quella attuale. Il cavallino rampante era già famoso nel mondo grazie alle vittorie ed alla conquista di titoli mondiali con le monoposto e le ruote coperte, ma Enzo Ferrari era ancora un piccolo costruttore che stava ponendo le basi per il futuro. Il motorsport di quelle stagioni non si basava solamente sulla Formula 1 ma anche sulle gare endurance con le vetture sport e si poteva anche correre in altre categorie sia con le monoposto che con le ruote coperte. 

Campionati che non avevano una titolazione mondiale ma avevano ingaggi e premi molto allettanti e consentivano anche la commercializzazione di vetture per i clienti privati ed un grande ritorno pubblicitario. In questo contesto nascono le corse della Temporada Argentina, la Tasman Cup e la Can Am. Paolo Marasca, giornalista e grande esperto del mondo Ferrari, ha incontrato gli appassionati in un evento organizzato da MAMS – Monza Auto Moto Storiche e dal Ferrari Club Vedano al Lambro, per raccontare alcune Ferrari cosiddette minori, le “Ferrari dimenticate” che però hanno scritto alcune pagine gloriose nella storia del motorsport.

La Ferrari Dino, dalla Formula 2 alla Tasman Cup ed alla Temporada Argentina

Nel 1967 nasce la Formula 2, anticamera della Formula 1 che utilizza monoposto con motori di 1,6 derivati da unità di serie. Ferrari è attratto dalla categoria, inizialmente la Commissione Sportiva Internazionale emana un regolamento con il propulsore che doveva essere derivato da una unità di serie prodotta in almeno 50 esemplari, ma alla sua attuazione la produzione sale a 500 esemplari. Enzo Ferrari non si scompone e si rivolge alla Fiat stringendo il primo accodo commerciale tra Maranello e Torino per la produzione di due vetture sportive, sotto il nome “Dino” con motori di 6 cilindri. 


Nasce la Dino Fiat e la Dino 246 prodotta dalla Ferrari con motore centrale. L’unità V6 verrà utilizzata come base per la monoposto che parteciperà alle gare di Formula 2 e della Tasman Cup. Dopo una serie di sviluppi, Tino Brambilla porta alla vittoria la monoposto, la 166 F2, il 13 ottobre 1968 ad Hockenheim. In seguito verrà impiegata nella Temporada argentina, una serie di gare che venivano disputate in Sudamerica a fine stagione, dove vince il campionato con Andrea De Adamich.
Chris Amon in quegli anni è il pilota principale della Ferrari ed anche il collaudatore preferito da Mauro Forghieri. Quando prova la monoposto di Formula 2 sulla pista di Modena ha una intuizione “Forghieri la monoposto è nata bene, è agile, perché non gli mettiamo sopra il 6 cilindri portato a 2,4 litri ed andiamo a correre nella Tasman Cup?” Il direttore tecnico del cavallino ed Enzo Ferrari appoggiano l’idea del pilota neozelandese e preparano la prima vettura che esordirà nella corse australi con Amon.

lla fine della Formula 1 di 2,5 litri i costruttori inglesi si oppongono alla nascita della Formula 1 di 1,5 litri e cercano di dare vita ad una nuova categoria, la Formula Libre che continua a correre con i vecchi motori. La categoria non ha molto successo nel vecchio continente ma si sviluppa soprattutto agli antipodi con la Tasman Cup dove si corre nella stagione invernale con premi molto allettanti e la partecipazione dei migliori piloti di Formula 1 dell’epoca.
Sulla base della monoposto di Formula 2 viene realizzata la 246 Tasmania con il V6 di 65° portato a 2,4 litri di cilindrata. La Dino 246 Tasmania è prodotta tra il 1968 e 1969 in tre esemplari, il primo anno vince due gare con Amon che arriva secondo in campionato dietro Jim Clark sulla Lotus. Nel 1969 i piloti sono Amon e Derek Bell con il neozelandese che vince la Tasman Cup.

La Can Am, il campionato dei paperoni americani

La serie Can-Am (Canadian American Challenge Cup) nasce dalle esigenze americane di avere un campionato con vetture da competizione e motori derivati dalle auto di serie americane sui vari tracciati del nord America. 
L’idea fu suggerita da Stirling Moss con l’impiego di vetture a ruote coperte, gare brevi e tirate, motori senza limiti di cilindrata e cospicui montepremi che potessero attirare i principali costruttori europei. Ben presto Lola e McLaren realizzano barchette che utilizzano i V8 Stock e Big-Block statunitensi ed i piloti europei fanno la fila per correre in America. 

Luigi Chinetti, che importa le Ferrari in America, presto intuisce il clamore mediatico di quelle corse e convince Ferrari a preparare una vettura per partecipare alle gare. La prima biposto Gruppo 7 è la Ferrari 350 Can-Am, derivata dalla P4 del 1967. È agile e veloce, ma il motore non ha la potenza necessaria per competere con i V8 americani di sette litri. La 612 Can Am è realizzata nel 1968 in due esemplari partendo dalla base 350. La 612 debutta all'ultima gara della stagione del Campionato Can-Am del 1968, che si corse il 10 novembre allo Stardust International Raceway, vicino a Las Vegas. In questa occasione Chris Amon si ritirò al primo giro. Nel 1969 la vettura prese parte nuovamente al Campionato, ed i risultati furono migliori. Sempre con alla guida Chris Amon, che arrivò secondo a Edmonton e terzo a Watkins Glen e sul circuito di Mid-Ohio. L’ultima vettura è la 712 Can Am prodotta nel 1971 in un solo esemplare, derivato dalla modifica di una preesistente Ferrari 512S che coglie l’unica vittoria in una gara Interserie (la Can-Am europea) ad Imola con Merzario.

La “Ferrarina” ASA 1000GT

Alla fine degli anni Cinquanta le vetture sportive di piccola cilindrata e alte prestazioni costruite da Abarth, Giannini e altri preparatori su meccaniche FIAT, conobbero grandi successi nelle gare e, conseguentemente, anche una discreta fortuna nelle vendite, soprattutto tra il pubblico giovane. 
Allo scopo di partecipare a questo mercato la Ferrari inizia la sperimentazione costruendo, nel 1960, un prototipo di Gran Turismo con motore quadricilindrico da 850 CC, montato su Fiat 1200 Pininfarina Coupé. 
Nasce l'ASA 1000 GT, più nota anche con il soprannome di Ferrarina, venne poi costruita dall'azienda milanese ASA (acronimo di Autocostruzioni Società per Azioni) dal 1962 al 1967, nelle versioni coupé e spider. Doveva servire anche al lancio di giovani piloti nelle corse partendo dalle gare turismo, ma gli impegni a Maranello sono molteplici e ben presto la ASA 1000 viene abbandonata.

Con le cronoscalate degli anni ’60 inizia la battaglia con la Porsche

Sempre negli anni ’60 La Ferrari inizia a correre nelle cronoscalate, allora feudo delle vetture di Stoccarda, con dei prototipi Dino e conquista gare e titoli con Ludovico Scarfiotti nel 1962 e 1965. Da quelle vetture si arriva alla Ferrari 212E creata per essere impiegata nel Campionato Europeo Montagna del 1969. 

Il motore derivava da quello utilizzato nel 1965 e nel 1966 sulla 512F1 in Formula 1. Il propulsore originale, che fu progettato da Mauro Forghieri, era un 12 cilindri a V di 180° da 1,5 http://L di cilindrata. Lo sviluppo fu eseguito dall’ingegnere Stefano Jacoponi. Il pilota scelto per guidare la 212E nelle gare del Campionato Europeo Montagna e nelle corse di preparazione fu Peter Schetty che proveniva dalla Abarth. La 212E con il pilota svizzero si impone in tutte le gare e registrando anche i record del tracciato in ogni tappa, tranne a Rossfeld, conquistando così il Campionato. Alla fine del 1969 l'unico esemplare del modello fu venduto al pilota privato Edoardo Lualdi Gabardi con una carrozzeria diversa dall'originale che conquistò il campionato italiano della montagna nel 1971.











Immagini di ©Raul Zacchè; Massimo Campi; Archivio Marasca


venerdì 17 gennaio 2025

FIA WEC, l'elenco aggiornato degli iscritti per il 2025


A sole sei settimane dall'inizio della stagione, 12 dei 18 equipaggi Hypercar, in rappresentanza di otto marchi automobilistici, sono stati confermati. Solo Cadillac Hertz Team JOTA e Alpine Endurance Team devono ancora rivelare la composizione delle loro formazioni, e il nuovo Aston Martin THOR Team deve annunciare quattro dei sei piloti che piloteranno le sorprendenti Valkyrie.

In LMGT3, il Team WRT ha recentemente riconfermato la leggenda del motociclismo Valentino Rossi per una seconda stagione consecutiva nel campionato, mentre altrove nella categoria si è assistito a cambi fuori stagione, con i piloti che si sono spostati tra BMW, Lexus, McLaren e Porsche.
Tra le novità in LMGT3, la stella nascente brasiliana Eduardo Barrichello, figlio del plurivincitore di Gran Premi Rubens Barrichello, e il pilota ufficiale dell'Aston Martin Racing Valentin Hasse Clot con il nuovo arrivato Racing Spirit of Léman .
L'Akkodis ASP Team, l'Heart of Racing Team, l'Iron Lynx (con la sua coppia di attesissime Mercedes-AMG LMGT3), la Proton Competition e la United Autosports devono ancora svelare la loro formazione completa.

La prossima stagione di otto round inizierà in Qatar il 28 febbraio per concludersi in Bahrein l'8 novembre. La gara sarà preceduta dal tradizionale Prologo per tutti i concorrenti il ​​21-22 febbraio al Lusail International Circuit, teatro della gara di apertura.

QUI l’elenco provvisorio degli iscritti alla stagione FIA ​​WEC 2025. L'elenco definitivo sarà pubblicato il mese prossimo

Foto Claudio Pezzoli/New Reporter Press

La Squadra Corse Angelo Caffi con Luciano Carcheri e Fabrizia Pons al traguardo della Dakar 2025


Brescia, 17 gennaio 2025 - L’arrivo di Shubaytah ha accolto l’Isuzu Vehicross #735 della Squadra Corse Angelo Caffi che al termine delle 12 tappe, un po’ come le dodici fatiche d’Ercole, ha tagliato il traguardo della Dakar Classic 2025.
Un finale denso di emozioni per la compagine bresciana. Per la quinta volta consecutiva Luciano Carcheri, alla tredicesima partecipazione nel rally raid più famoso al mondo e navigato per il secondo anno da Fabrizia Pons, si è dimostrato un degno cavaliere capace di resistere alle sfide che la Dakar ha lanciato soprattutto nell’ultima settimana.
Ventiduesima posizione assoluta, sesta tra gli equipaggi italiani, in lizza per i primi dieci fino alle ultime due tappe. È questo il bottino di fine maratona per Carcheri e Pons che con esperienza, passione e determinazione hanno saputo resistere alle sfide che la corsa ha posto tra di loro e il traguardo nelle ultime quarantott'ore. Ieri, nel mezzo dell’Empty Quarter, è stata la nebbia a complicare la loro corsa, mentre oggi un problema tecnico ha reso l’ultima frazione incerta fino all’ultimo metro, ma nonostante questo la missione è compiuta.

Una rimonta, quella di Carcheri e Pons, iniziata già al quarto giorno. Dopo una partenza molto positiva, la rottura di una testina dello sterzo nel corso della Marathon dell’Epifania aveva retrocesso l’equipaggio oltre il trentacinquesimo posto. È servita la guida determinata del pilota ligure, che si è occupato anche degli interventi di meccanica, e la navigazione certosina di Fabrizia Pons, per garantire all’Isuzu Vehicross la risalita di oltre venti posizioni fino a lambire i primi dieci posti dell’assoluta. Una prova di forza che resterà sicuramente nella memoria storica della Squadra Corse Angelo Caffi.

“Siamo oltremodo contenti di avere concluso questa edizione - ha detto brevemente Carcheri al traguardo di Shubaytah dove non prendono nemmeno i telefoni - è una rivalsa rispetto allo scorso anno. Il finale ci ha messo alla prova, ma abbiamo resistito fino alla fine”.

(Agenzia ErregiMedia)

Motor Bike Expo cresce ancora ed è già record di numeri


Il mondo delle due ruote freme per scoprire tutte le novità di Motor Bike Expo, l’evento dei motociclisti, già pronti a riempire d'entusiasmo i padiglioni di Veronafiere in quello che è l’appuntamento che apre la nuova stagione. È qui che da venerdì 24 a domenica 26 gennaio produttori, distributori, artigiani, tour operator, artisti, piloti, team… accoglieranno appassionati da tutta Europa e non solo.

Sarà un’edizione unica, la più grande realizzata finora, con un incremento del 20% della superficie espositiva (120.000 saranno i mq) e un padiglione in più rispetto alla passata edizione. Una crescita che si rispecchia anche nella sempre più importante presenza delle Case Motociclistiche.



MBE celebra un mercato in grande salute, che secondo i dati ANCMA ha chiuso il 2024 con un +14,5% di immatricolazioni.



Motor Bike Expo sottolinea anche il suo status di evento di riferimento del panorama internazionale, coinvolgendo oltre 700 espositori, provenienti da più di 20 diversi Paesi. La manifestazione si conferma “la porta principale del mercato europeo, per le aziende americane, e non solo”.



Gli organizzatori Francesco Agnoletto e Paola Somma hanno lavorato per rinnovare completamente il layout della kermesse. Sarà ottimizzata la disposizione degli espositori, con lo scopo di accogliere le numerose richieste di ampliamento dell’area delle grandi aziende. Un altro motivo è la volontà di utilizzare al meglio l’ingresso Re Teodorico, che Veronafiere ha rinnovato con un importante intervento di restauro e che è perfettamente collegato con i parcheggi multipiano.



La manifestazione, con la disposizione 2025 aggiunge un padiglione all’offerta espositiva, che si sviluppa attorno alle aree dinamiche all’esterno, ancora più protagoniste che in passato.

Si confermano main partner dell’evento Liqui Moly e Virgin Radio



"Anno dopo anno ci troviamo a lavorare piacevolmente per questo evento, per questa “reunion” degli amanti della moto.” - Le parole di Francesco Agnoletto - CEO e fondatore di Motor Bike Expo - “La manifestazione continua a crescere e a darci enorme soddisfazione. L’aspettiamo per un anno, ed oramai ne siamo alle porte. Un augurio ai nostri amici motociclisti visitatori: buon divertimento!”




I numeri dell’edizione 2025


• 8 padiglioni

• 6 aree esterne con esibizioni, corsi e show
• 700+ espositori
• 20+ paesi di provenienza

• 31 case motociclistiche (12 in più rispetto al 2024)

• 120.000 m2 di area espositiva

• 3.000+ moto in esposizione

• 170.000+ i visitatori attesi

• 600+ operatori specializzati del settore media e stampa

• 100+ “eventi nell’evento” con premiazioni, seminari, talk…

• 1.000+ studenti degli istituti superiori che aderiscono al progetto MBEducation

giovedì 16 gennaio 2025

Dakar Classic / L’Empty Quarter mette alla prova l’equipaggio della Squadra Corse Caffi


La difficoltà e la complessità tecnica dell’Epty Quarter, il deserto di sabbia continuo più grande del mondo, ha messo alla prova la Dakar Classic 2025 della Squadra Corse Angelo Caffi.
Luciano Carcheri e Fabrizia Pons, a bordo dell’Isuzu Vehicross #735, avevano iniziato la tappa al tredicesimo posto assoluto, undicesimi di categoria H1 e quinti tra gli equipaggi italiani dopo un'emozionante rimonta iniziata nel corso della tappa quattro che li ha visti risalire ben ventitrè posizioni. I quasi 500 chilometri odierni, con 211 chilometri di settore competitivo, sono stati come da pronostico uno dei momenti più tosti di questa Dakar Classic 2025.

Anche se il chilometraggio non era tra i più alti affrontati quest’anno, guidare tra le dune del Rub' al Khali è stata una vera prova di abilità e resistenza, dove anche i piloti più esperti hanno dovuto affrontare sfide estenuanti. L'immensa distesa è fatta di orizzonti senza riferimenti, di pendii imprevedibili e sabbia in continuo movimento ha richiesto una navigazione precisa e un controllo del veicolo eccezionale.
La sabbia soffice come previsto ha offerto poca trazione, rendendo l’incedere di oggi una vera e propria danza tra le dune. Nel mezzo di questo scenario da cartolina per gli appassionati, ma temuto da tutti i piloti, la nebbia ha reso tutto ancora più complicato. Nel tratto dove il fenomeno era più marcato, Carcheri ha trovato un concorrente sulla sua strada, con un inevitabile contatto. Nonostante l’Isuzu Vehicross è stata segnata dal contatto, l’equipaggio ha chiuso la parte competitiva con il ventesimo posto nella graduatoria assoluta.

Quello che attende ora i portacolori della Squadra Corse Angelo Caffi è un’impresa che sposa appieno lo spirito della Dakar. L’ultima notte sarà una sfida vera e propria per riuscire a ripristinare adeguatamente la vettura in tempo per poter prendere domattina il via dell’ultima tappa, quella che sempre ad anello intorno a Shubaytah porterà i concorrenti all’atteso traguardo finale.

Specialist Motorsport Academy di ACI a Malta per corsi ed esami


Roma, 16 gennaio 2025 - Importante accordo tra ACI Sport e Malta Motorsport Federation, la federazione dello sport motoristico maltese. Una delegazione di formatori della Specialist Motorsport Academy, la scuola di formazione di ACI, raggiungerà la Repubblica di Malta nei prossimi giorni, dal 17 al 19 gennaio, per tenere alcuni corsi riservati ai Direttori di Gara (auto e kart), ai Commissari Sportivi (auto e kart), ai Commissari Tecnici (area kart) e ai medici della MMF.

I corsi si terranno nell’Arena del Montekristo Estate, centro ricreativo, culturale e di intrattenimento. I docenti saranno Valerio Brizzolari, consulente legale ACI Sport e Commissario Sportivo internazionale e i Direttori di Gara internazionali Alessandro Ferrari e Gianluca Marotta. Per quanto riguarda i Medici il corso verrà tenuto da Francesco Maria Petrucci e Massimiliano Girgenti. Per la parte dei Tecnici del settore Karting la parte didattica sarà curata dal Commissario Tecnico Giuseppe Nunziante.

Argomenti trattati: il codice sportivo internazionale con le sue appendici, il regolamento generale della FIA, la struttura del briefing con i piloti, l’analisi dei casi pratici. E per quanto riguarda il corso riservato ai medici le linee guida della FIA riguardanti la sicurezza, i ruoli dei componenti della squadra di estricazione, le esercitazioni pratiche di estricazione. Domenica 19 dedicata all’esame conclusivo.

“Questa trasferta costituisce una pietra miliare nel percorso della nostra attività – spiega Raffaele Giammaria, Direttore di Specialist Motorsport Academy – perché rappresenta un tangibile riconoscimento internazionale della professionalità della nostra Academy e della capacità dei nostri formatori e auspichiamo che questo possa essere solo l’inizio di una serie di ulteriori collaborazioni con realtà al di fuori dei confini nazionali”.


mercoledì 15 gennaio 2025

Dakar Classic, Luciano Carcheri e Fabrizia Pons portano la Squadra Corse Caffi nei primi 15 della classifica



Brescia, 15 gennaio 2025 - Una delle tappe più temute della seconda settimana della Dakar Classic si è conclusa con un’altra missione compiuta per la Squadra Corse Angelo Caffi.
Luciano Carcheri e Fabrizia Pons hanno superato brillantemente la prima sfida sulle dune dell'Empty Quarter, l’enorme sezione desertica che caratterizza come nessun’altra questa Dakar in Arabia Saudita. Quest’area è il deserto di sabbia continuo più grande del mondo. Si trova nella parte meridionale della Penisola Arabica e si estende attraverso Arabia Saudita, Oman, Emirati Arabi Uniti e Yemen. Copre un'area di circa 650.000 km², equivalente a quella della Francia.
L’Isuzu Vehicross #735 ieri aveva risalito la classifica fino al quattordicesimo posto assoluto, ma non è finita qui perchè anche la giornata di domani, giovedì 16 gennaio, si svolgerà in questa immensa distesa di sabbia chiamando i concorrenti ad una ulteriore prestazione di spessore per poter ridurre ulteriormente il cammino verso l’arrivo di venerdì 17.

La tappa di domani - Giovedì 16 gennaio 2025 - Tappa 11

Itinerario: Shubaytah-Shubaytah
Lunghezza totale: 469km
Prove cronometrate: una
Prove di navigazione: tre
Suddivisione percorso: 108km di trasferimento, 211km di prova competitiva, 150km per il rientro al bivacco
Partenza (categoria H1): dalle 6:45 (4:45 italiane)
Arrivo (categoria H1): dalle 16:48 (13:48 italiane)
Caratteristiche: La tappa si svolge nel cuore dell'Empty Quarter, caratterizzato da un terreno impegnativo e variegato. Presenta dune imponenti che richiedono abilità nella guida intervallate da chotts (laghi salati prosciugati) che complicano ulteriormente la navigazione.

(Agenzia ErregiMedia)

lunedì 13 gennaio 2025

Concorso d’Eleganza del Vespa Club d’Italia a Motor Bike Expo


Il Vespa Club d’Italia, con i suoi 75 anni di attività, torna a Motor Bike Expo (a Verona dal 24 al 26 gennaio), confermando la costante crescita, che nell’ultimo ventennio è arrivata a toccare i 100 mila tesserati. Turismo, Sport e Storico-Culturale sono i tre principali settori che vedono impegnati gli appassionati vespisti con oltre 400 manifestazioni annuali in Italia.

La novità 2025 sarà l’atteso Concorso d’Eleganza dove appassionati di diverse annate del simbolo italiano più famoso nel mondo, porteranno in fiera dei mezzi dal valore inestimabile e sfileranno davanti al pubblico di Verona, coordinando abbigliamento e stile con l’annata della propria Vespa in concorso. Un’autorevole giuria premierà le proposte più meritevoli.
Il Concorso d’Eleganza a Motor Bike Expo si terrà domenica 26 gennaio alle ore 12.00

Per iscriversi e maggiori info: segreteria@vespaclubditalia.it

IL ROAR BEFORE THE ROLEX 24 INAUGURA A DAYTONA IL 2025 DI AGOSTINI



Daytona, 13 gennaio 2025 - Riccardo Agostini si appresta ad affrontare la sua seconda 24 Ore di Daytona consecutiva. Dopo avere conquistato lo scorso anno il quarto posto della classe GDT, il pilota padovano ritorna sul triovale della Florida fin dal prossimo week-end, riservato al tradizionale Roar before the Rolex 24 che precede di una sola settimana quello che rappresenta l'evento clou, oltre che il round d'apertura, del calendario della serie americana IMSA WeatherTech SportsCar Championship.
Una 24 Ore di Daytona che vedrà Agostini vestire nuovamente i colori Ferrari, portando in pista una delle 296 GT3 schierate dal team AF Corse, sulla quale si alternerà con il monegasco Arthur Leclerc (fratello più giovane del pilota di F1 Charles), il norvegese Conrad Laursen ed il brasiliano Custodio Toledo. Proprio assieme a quest'ultimo, nel corso della passata stagione Agostini concluse secondo nella LMGT3 il campionato della Michelin Le Mans Cup, ottenendo inoltre una vittoria nella gara di Spa.

L'impegno di Daytona sarà il primo di una lunga serie, che vedrà Agostini presente su vari fronti. Inclusa l'Asian Le Mans Series 2024-2025 che ha preso il via a dicembre sul tracciato malese di Sepang, dove Agostini (in equipaggio con Toledo e l'altro monegasco Cédric Sbirrazzuoli sempre su una Ferrari di AF Corse) si è presentato con un secondo posto nella classe GT. E proprio nell'Asian Le Mans Series sarà nuovamente presente sette giorni dopo la 24 Ore di Daytona, quando disputerà le due 4 Ore di Dubai.
Intanto l'attenzione va sul Roar before the Rolex, che comprende una serie di sessioni di test in programma fin da venerdì. La 24 Ore di Daytona entrerà invece nel vivo giovedì 23 gennaio con i primi due turni di prove libere e le qualifiche (che scatteranno alle 20.10 ora italiana). Il giorno dopo si svolgerà un'ulteriore sessione di libere, mentre la gara inizierà sabato alle 19.40 sempre ora italiana e si concluderà domenica, con la diretta integrale su Imsa.tv.



Aperto il nuovo ticket shop di Motor Bike Expo


Aperta ufficialmente la nuova piattaforma di ticketing di MBE 2025: l’Evento dei Motociclisti per eccellenza, in programma dal 24 al 26 gennaio nel quartiere fieristico di Verona.
Gli appassionati delle due ruote avranno la possibilità di entrare in possesso del proprio biglietto direttamente dal sito motorbikeexpo.it, risparmiando sul prezzo d’acquisto grazie ad una tariffa chiusa e trasparente, assicurandosi da subito l’accesso alla 31ª Edizione dello storico evento, punto di riferimento per tutta l’utenza nazionale ed internazionale.

La novità più interessate riguarda proprio il processo di acquisto, strutturato ora sull’ottimizzazione della User Experience, che risulta rapida e intuitiva con un look & feel customizzato MBE. Non meno rilevante l’acquisizione dei dati dei fan, che avverrà in totale sicurezza e senza più l’intermediazione e di un reseller.
Con la progettazione del nuovo Ticket Shop della manifestazione, più dinamico, completo, immediato e con una grafica attuale e accattivante, MBE prosegue nel percorso che in questi 31 anni ha portato l’evento ad essere un punto di riferimento anche in rete per il pubblico, i media, gli operatori e gli sponsor/partner.

Commentando il lancio della piattaforma, Federico Agnoletto – Head of Communication di MBE – ha sottolineato: “L’orgoglio di poter collaborare con un player della caratura di PG, con il quale si ampliano ulteriormente gli orizzonti internazionali di MBE e le relative opportunità, come anche il grande lavoro che storicamente la nostra manifestazione svolge per migliorare la propria presenza digitale, l’attività social e i servizi on line dedicati agli espositori”.

Luca Scafati, Sales Director di Platinium Group, ha dichiarato: “Siamo entusiasti della collaborazione con Motor Bike Expo per introdurre una soluzione ticketing 100% white label e completamente personalizzata, progettata per offrire un’esperienza di acquisto fluida e intuitiva. Questa partnership rappresenta un passo importante per continuare ad espandere in Italia la presenza di una tecnologia all’avanguardia che supporta gli organizzatori nell’ottimizzare ogni aspetto del ticketing, un momento cruciale per il successo dell’evento. Siamo orgogliosi di contribuire a una crescente consapevolezza sull’importanza di piattaforme tecnologiche avanzate nel settore e di mettere a disposizione del mercato italiano soluzioni che abbinano semplicità, innovazione e una profonda attenzione alle esigenze del pubblico”.

I biglietti per Motor Bike Expo 2025 sono acquistabili online sul sito della manifestazione.
Da oggi sino all’ultimo giorno di esposizione, il costo del biglietto intero online sarà di 21 euro (+ 2 euro di spese fisse di gestione) consentendo di accedere direttamente all’evento senza la necessità di stampare il biglietto (per l’accesso sarà sufficiente il titolo digitale) e senza transitare dalle biglietterie, quindi saltando le code e pronti ad immergersi sin da subito nell’atmosfera di MBE.

Per quanto riguarda l’acquisto fisico presso le casse di Verona Fiere è previsto un importo di 24 euro.
È inoltre previsto un biglietto ridotto al prezzo di 16 euro (più 2 euro di spese fisse di gestione) per i visitatori minorenni dai 14 ai 17 anni e tariffe agevolate per i tesserati HOG (Harley-Davidson) FMI (Federazione Motociclistica Italiana) e Vespa Club d’Italia. Tutte le informazioni circa le gratuità e le riduzioni sul sito motorbikeexpo.it
Si ricorda che sotto i 14 anni compiuti l’accesso a MBE è completamente gratuito, ciò per favorire sempre più l’avvicinamento dei più giovani al mondo delle due ruote.
Infine gli orari di apertura di MBE 2025: l’esposizione e le aree esterne saranno aperte tutti i giorni – dal 24 al 26 gennaio – dalle ore 9:00 alle ore 19:00.

foto Davide Stori