domenica 30 giugno 2019

Stella Alpina 2019: conclusa la 34a rievocazione storica. Primi Classificati Alberto Aliverti e Stefano Cadei su Fiat 508 C


Si è conclusa la 34a edizione della Stella Alpina: gara di regolarità organizzata da Scuderia Trentina in collaborazione con Canossa Events che quest’anno si è svolta dal 28 al 30 giugno con tre avvincenti giornate di guida interamente sui percorsi più panoramici delle Dolomiti. Strade bellissime con curve e tornanti impegnativi, 99 prove a cronometro e 6 prove di media, ospitalità a Moena, pranzi e cene in quota. Come di consueto l’evento era articolato in due sezioni: una riservata alle auto storiche e una alle Ferrari moderne come Tributo al Cavallino. A conferma del trend degli ultimi anni, anche quest’anno sono aumentati i partecipanti stranieri. 
Come è noto, Stella Alpina è stata l’unico evento italiano entrato nella short list degli Historic Motoring Awards nella sezione Rally of the Year 2018, riservata solo ai 5 migliori eventi di motorismo storico nel mondo! 

La competizione è stata combattuta fino all’ultima tappa, e la classifica ha cambiato più volte la composizione delle prime due posizioni del podio fino all’ultimo giorno, quando durante la cerimonia di premiazione, svolta presso Cantine Ferrari, sono stati incoronati i vincitori di questa 34a edizione. 

Sul podio delle auto storiche, dopo uno sfidante testa a testa, tra gli equipaggi 1 e 2, il primo premio va ad Alberto Aliverti e Stefano Cadei su Fiat 508 C del 1937, che si aggiudica anche il Trofeo Azimut-Stella Alpina, dedicato alle vetture ante 1957. Sul secondo gradino l’equipaggio Moceri-Dicembre su Alfa Romeo 1750 Spider Veloce del 1969, mentre sul terzo si piazza l’equipaggio Aghem-Conti su Bmw 328 roadster del 1938. 
Anche il risultato delle Ferrari Moderne è stato incerto sino all’ultimo e la prima posizione si è alternata continuamente tra gli equipaggi 63, 64 e 68. Alla fine della terza giornata, sul podio delle Ferrari moderne, il primo posto va a Luigi Frascino e Luca Olivieri su Ferrari 812 Superfast, seguiti da Carretti-Furlan su Ferrari 488 Spider e da Pizzuto-Serri su Ferrari 360 Modena. La coppa delle Dame va all’equipaggio, Lucilla Sartori e Monica Bocchese su Ferrari GTC4 Lusso. 
Il Trofeo Lavor per le Prove di Media va per le classiche ad Alberto Sacco e Dario Bonanno su Fiat 1100/103 del 1953, per le moderne a Enrico Zobele e Ivana Trentinaglia su Ferrari 488 Pista. Infine la bellissima Ferrari 250 GT Lusso del 1964, dell’equipaggio americano David e Lisa Atcherley, vince il premio Gare d’Epoca, riservato alla vettura più elegante. 

Assolutamente positivo il bilancio della partecipazione della Scuderia Eugenio Castellotti con l'equipaggio composto da Alessandro Bonanno e da Felice Soffientini in gara con una Mg A del 1958. I regolaristi lodigiani hanno messo in mostra un buon affiatamento concludendo al 23° posto della classifica assoluta della Stella Alpina 2019. 
Nella graduatoria delle prove a media Bonanno e Soffientini hanno portato la loro Mg A al sedicesimo posto finale,



Le foto di Alessandro Sponda




































GT World Challenge Europe/ Due rimonte nell'infuocata Misano Adriatico non bastano a Audi Sport Italia


Quattro posizioni recuperate nella corsa del sabato col sole al tramonto e cinque in quella di oggi, disputata sotto il rovente sole dell'Adriatico. A leggere fin qui verrebbe da pensare a buone giornate, se non si sapesse che lo scenario non è quello abituale per Audi Sport Italia del tricolore GT Sprint ma quello, inedito per la squadra basata a Novara, del Blancpain GT World Challenge Europe: ovvero ventotto GT3 iscritte tutti con equipaggi agguerritissimi e determinatissimi. E la posizione di partenza in griglia, ieri ventesima e oggi venticinquesima (Kaffer nel suo turno aveva fatto un solo giro per il cedimento di un semiasse), ha comportato che risalire cinque posizioni si traduca nella ventesima posizione finale, ottenuta tra l'altro da Fontana all'ultimo giro con un sorpasso alla curva del Rio. Il tedesco del team di Emilio Radaelli aveva iniziato recuperando subito tre posizioni e collocandosi al vertice di un battagliero sestetto formato da ben sei delle dodici R8 LMS iscritte (proprio una Audi, guidata dai belgi Dries Vanthoor e Charles Weerts ha finito prima sul traguardo). Kaffer dopo pochi minuti ha riferito al suo box del peggiorare del grip delle sue gomme e della guidabilità non ideale, ma nonostante le difficoltà non ha mollato terreno coi compagni di colori che premevano alle sue spalle. A otto minuti dalla fine del suo turno è intervenuta una fase di full course yellow seguita da una safety car necessarie per liberare la pista da detriti e sistemare i cordoli, e Kaffer ha potuto respirare, rientrando al box per il cambio pilota dopo essere risalito in sedicesima posizione assoluta. 

La mezz'ora di gara conclusiva e decisiva è però iniziata col bellunese Fontana rientrato in pista in ventitreeesima posizione, poiché la maggior esperienza e pratica dei team regolarmente iscritti al Blancpain GT World Challenge Europe (abituati a pit-stop privi di tempo imposto) ha rappresentato per gli avversari un margine di sicurezza in grado di riportare alcuni di loro in pista davanti al pilota di Ponte delle Alpi. Fontana ha stretto i denti fino al traguardo e malgrado nel finale il motore non riuscisse più a sprigionare tutta la potenza normalmente disponibile ha affrontato l'ultimo giro ancora ventunesimo, riuscendo a scavalcare la Ferrari 488 di Bertolini-Michiels per la ventesima posizione proprio mentre i vincitori stavano festeggiando la bandiera a scacchi.

1. WEERTS / VANTHOOR (AUDI) 36 giri
in 1:01'00.345 media 149,5 km/h
2. Caldarelli/Mapelli (Lamborghini) 2.887
3. GACHET / HAASE (AUDI) 6.281
4. Stolz / Engel (Mercedes AMG) 6.904
5. HUTCHISON/VERVISCH (AUDI)23.493
6. Bastian/Neubauer(MercedesAMG)24.308
7. Vainio/De Sadelaer(Aston Martin)27.065
8. SCHOTORST/FOSTER (AUDI) 29.531
9. BREUKERS / TUNJO (AUDI) 30.213
10. Proto / Menchaca (Lamborghini) 31.35


- Credits: Audi Sport Italia - Press

Tricolore Velocità Montagna/ Christian Merli, vittoria al fotofinish alla 58a Coppa Paolino Teodori


- 30 giugno 2019 - Una sfida da brivido tra grandi piloti è stata vissuta alla 58a Coppa Paolino Teodori. Christian Merli su Osella FA 30 EVO Zytek LRM ufficiale ha vinto la gara organizzata con professionalità dal Gruppo Sportivo Automobile Club Ascoli Piceno. Solo 28 centesimi di secondo e 1”84 in totale il distacco di Simone Faggioli, che ha preceduto Denny Zardo, entrambi sulle Norma M20 FC Zytek con pneumatici Pirelli con cui hanno completato il podio del 6° round di Campionato Italiano Velocità Montagna con validità per la serie cadetta Trofeo Italiano Velocità Montagna e per quella internazionale FIA International Hill Climb Cup. Il trentino vincitore e portacolori Vimotorsport ha ottimizzato le regolazioni della prototipo monoposto di gruppo E2SS equipaggiata con pneumatici Avon ed ha vinto entrambe le gare realizzando il miglior tempo in 2’07”15 nella 2^ salita sui 5.031 metri tra Colle San Marco e San Giacomo, dopo aver realizzato già un quasi uguale 2’07”88 nella prima. Ha attaccato a fondo nella seconda salita Simone Faggioli che ha rimontato decisamente nella seconda salita con la Norma M20 FC ufficiale fino a portarsi a 28 centesimi dal vincitore, grazie ad un ritrovato efficace set up che ha permesso un efficace e redditizio lavoro degli pneumatici Pirelli. Merli, attuale leader europeo e Campione Italiano in carica, ha portato a tre consecutive le sue vittorie ad Ascoli e la seconda di fila in Campionato Italiano Velocità Montagna dopo quella di Morano. Week end in crescendo per Faggioli, il fiorentino della Best Lap ha usato i suoi dati di tre edizioni fa, la sua ultima partecipazione ad Ascoli, per adattare il setup della sua biposto di gruppo E2SC all’intenso tracciato. Prova di forza e carattere quella di Denny Zardo, il trevigiano ha lavorato fino a notte fonda poi nuovamente dalle prime ore del mattino per ripristinare la sua Norma e poter prendere il via e salire sul podio.

-“Una vittoria difficile e per questo con un gusto particolare - ha affermato Christian Merli - ho avuto una macchina perfetta per tutto il week end, poi ho capito che in gara dovevo difendermi al meglio e l’ho fatto, in gara 2 ho provato ad abbassare ulteriormente il tempo e meno perchè Simone era pronto all’attacco. Una vittoria importante ai fini del campionato, speriamo che sia proficua”-.
-“Una progressione che gratifica il lavoro dell’intero team che ha lavorato intensamente - ha spiegato Faggioli - siamo tornati al punto zero dell’ultima partecipazione qui ad Ascoli e siamo ripartiti da lì per studiare il migliore set up. Le scelte hanno pagato, come il lavoro delle gomme Pirelli. In gara 2 la macchina mi ha dato fiducia piena ed ho attaccato. Il gap sottile da a tutti noi una grande carica di energia”-.
-“Sono grato a tutta la squadra che ha reso possibile la partecipazione alla gara e questo risultato - ha dichiarato Zardo - non è stato facile ripristinare la biposto dopo la toccata in prova, ma ce l’abbiamo fatta. Naturalmente senza l’inconveniente si poteva attaccare più a fondo, ma va bene così il risultato è molto utile e poi stare dietro a due grandi come Merli e Faggioli è già una bella soddisfazione”-

A ridosso dei primi tre buona prestazione in rimonta, anche un pò stretta, al sardo di CST Sport Omar Magliona, che dopo l’intenso lavoro svolto insieme alla Samo Competition dopo le prove sulla Osella PA 2000 Honda voleva qualcosa in più in gara. Quinto il sempre convincente Luca Caruso, il giovane catanese della Scuderia Ateneo alla sua prima volta ad Ascoli ha trovato una immediata intesa con l’Osella PA 2000 Honda e con il tracciato. Sesto tempo per il salernitano Angelo Marino che ha osato grazie al feeling instaurato con la Lola F.3000 curata dal Team Dalmazia, anche se l’alfiere Speed Motor ha perso qualcosa in gara 2 in crisi di gomme. Settima posizione assoluta per il vincitore delle Sportscar Motori Moto Federico Liber che al volante della Gloria C8P Suzuki ha allungato in testa alla categoria, l’alfiere Alby Racing Team ha ottimizzato efficacemente alcuni particolari d’assetto dopo le prove per vanificare i decisi e minacciosi attacchi del lucano Achille Lombardi che sulla Osella PA 21 Jrb BMW da 1000 cc, ha chiuso al 2° posto con il 10° tempo assoluto, dietro alla Norma del ceko Vaclav Janik. Sul podio dei motori moto anche il giovane calabrese Luca Ligato, il reggino in piena fase evolutiva ed in decisa rimonta sulla Radical SR4 con l’elettronica un pò capricciosa. Ottava piazza per il sardo Sergio Farris su Osella PA 2000 Honda, che ha recriminato delle scelte d’assetto poco precise per la parte iniziale del tracciato, a ridosso della top ten di gara il partenopeo Piero Nappi, il portacolori Scuderia Vesuvio ha pagato delle scelte troppo estreme per l’assetto della Osella PA 30 Judd.

E’ tornato al successo in gruppo CN il giovane eugubino Giovani Rampini dopo un 1 a 1 con il calabrese leader Rosario Iaquinta, il portacolori Project Team che ha rimontato in gara 2, entrambi sulle Osella PA 21 EVO Honda.
Nuovo squillante successo di Lucio Peruggini in gruppo GT, il foggiano di AB Motorsport sulla Lamborghini Huracan GT3 è stato perfettamente assecondato dal lavoro delle gomme Avon ed ha conquistato il 5° successo tricolore. Non ha mai mollato il padovano Luca Gaetani che ha fatto il possibile sulla Ferrari 458 GT3, lamentando una scelta di gomme non ottimale e poi un cedimento della frizione in gara 2. Sul podio delle super car anche Roberto Ragazzi che sulla Ferrari 488 ha fatto pieno di punti in GT super Cup, come ha fatto in GT Cup l’altro alfiere Superchallenge Stefano Artuso sulla 458 Challenge del Cavallino. Alessandro Gabrielli ha vinto il Gruppo E2SH sull’Alfa 4C Picchio turbo nella gara di casa. Il portacolori G.S. AC Ascoli è stato gratificato soprattutto dal successo di gara 2 quando ha ottenuto un temo consono all’estrema vettura con cui ha allungato in vetta alla classifica tricolore. Sfortuna per il diretto rivale Gramenzi su Alfa 4C MG 001 Furore Zytelk, tradito da un guasto alla trasmissione sulla linea di partenza in gara 1 ha poi ottenuto un buon 2° tempo nella seconda salita. Ha parlato in ceko il gruppo E1 con l’affermazione di Karel Trneny su Skoda Fabia, nel tricolore doppio acuto del campano Giuseppe D’Angelo in perfetta intesa con la Renault New Clio con cui ha preceduto il sempre leader umbro Daniele Pelorosso sulla Renault Clio RS con qualche noia alla scatola guida. Sul podio di gruppo è tornato il teramano Roberto Di Giuseppe con la sempre ammirata Alfa 155 GTA. 

In classe 3000 affermazione per il giovane pugliese Andrea Palazzo che al volante della Peugeot 308 Racing Cu continua la sua scalata alla classifica under, mentre con un tempo da top five di categoria ha dominato la difficile classe 1600 il piemontese Giovanni Regis, ora perfettamente a punto. Per la 1.6 turbo successo per il pugliese Vitantonio Micoli su Renault 5GT, mentre Vito Rosato si è imposto in classe 1.4 con la Peugeot 106. Nuovo acuto di Rudi Bicciato in gruppo A, l’altoatesino non si è smentito al volante della Mitsubishi Lancer ed a nulla sono serviti gli attacchi del rallista pescarese Lucio Petrocco sulla Subaru Impreza. Sul podio di gruppo il vincitore sardo di classe 2000 Tonino Cossu, davanti al migliore di classe 1.6 e sempre in lotta per il Tricolore, il messinese della Phoenix Marco Calderone su Peugeot 106. Lorenzo Mercati ha fatto il pieno di punti in gruppo N, il toscano della Scuderia Etruria ha dominato sulla Mitsubishi Lancer, davanti al vincitore di classe 2000 Giovanni Lisi su Honda Civic Type-R ed al migliore di classe 1.6, Rocco Errichetti, il lucano che ha vinto il duello tra Citroen Saxo con l’abruzzese Vincenzo Ottaviani.
Molto acceso il gruppo Racing Start Plus dove ha vinto la seconda gara alla seconda presenza il calabrese della Cubeda Corse Giuseppe Aragona, che ha trovato un felling immediato con la nuova MINI John Cooper Works, che il pilota della Cubeda Corse vuole ancora maggiormente personalizzare nelle regolazioni. Sul podio ancora il pugliese Vito tagliente su MINI JCW, che ha preceduto la gemella del catanese Salvatore D’Amico che a sua volta ha concluso sul podio un week end in crescendo. Tra le aspirate di classe 2000 nuovo affondo di Antonio Cardone, in grande forma sulla Honda Civic Type-R.
Al cardiopalma la sfida per la Racing Start, quella tra le MINI John Cooper Works turbo RSTB, è stato un duello pugliese vinto per 91 centesimi di secondo in totale da Giovanni Angelini sul concittadino fasanese Oronzo Montanaro che difende il comando tricolore. Sul podio anche il rientrante pescarese Roberto Chiavaroli subito convincente con la MINI.
In RS per le sovralimentate diesel ha spadroneggiato ancora il perfetto poliziotto salernitano Giovanni Loffredo che ha collezionato 6 successi su altrettante presenze, sulla MINI turbodiesel. Antonio Vassallo ha vinto la RS per motori aspirati in una appassionante sfida tra Renault Clio dove ha preceduto per pochi centesimi di secondo Giovanni Grasso e il leader Arduino Eusebio.

Credits: Ufficio stampa C.I.V.M.

MotoCorse/ CIV a Imola: Nella giornata conclusiva vincono Savadori (SBK), Gabellini (SS600), Gonzalez (SS300), Bartolini (Moto3), Margarito (PreMoto3).


30 giugno 2019 – Giornata conclusiva del Campionato Italiano Velocità moto all’Autodromo Internazionale Enzo e Dino Ferrari. Cinque le gare del tricolore in programma, che hanno decretato questi vincitori: Lorenzo Savadori (SBK), Lorenzo Gabellini (SS600), Manuel Gonzalez (SS300), Elia Bartolini (Moto3), Manuel Margarito (PreMoto3).

Anche in gara 2 della SBK non c’è stata storia, con Lorenzo Savadori (Aprilia) assolutamente imprendibile per i suoi avversari. Partito dalla pole, ha fatto subito il vuoto arrivando a oltre 6” di vantaggio su i suoi più immediati inseguitori, gestendo in tranquillità gli ultimi giri. Sul secondo gradino del podio è salito il leader di campionato Michele Pirro (Ducati), che ha raccolto il massimo disponibile. Dopo aver braccato per tutta la gara Lorenzo Zanetti (Ducati), lo ha infilato all’ultimo giro senza lasciargli possibilità di replica. Positivo quinto posto per il pilota di casa Kevin Calia (Suzuki), dietro a Luca Vitali (BMW).

Grazie ad un break a tre giri dalla fine, Lorenzo Gabellini (Yamaha) si è meritatamente imposto nella gara della SS600. Il rush finale non è servito a Massimo Roccoli a ricucire lo strappo e il leader di campionato si è dovuto accontentare della seconda piazza davanti ad un ottimo Kevin Manfredi (Yamaha). A ridosso del podio ha concluso Davide Stirpe (MV), precedendo Mattia Casadei (Yamaha).

Spettacolo e adrenalina nella gara della SS300. All’inizio fuga a due, con Manuel Gonzalez (Kawasaki) e Thomas Brianti (Kawasaki), vincitore sabato, che sembravano in grado di fare la differenza. Invece a tre giri dalla fine sono stati raggiunti da Matteo Bertè (Yamaha), Tom Edwards (Kawasaki), Emanuele Vocino (Yamaha) e Giacomo Mora (Yamaha) per un finale che prometteva scintille. Il primo ad uscire dalla lotta per la vittoria è stato Mora che, scivolando alla Variante Alta, ha finito per mandare lunghi Edwards, poi quarto al traguardo, e Vocino, costretto invece al ritiro. A giocarsi il successo alla Variante Bassa i tre piloti rimasti, con Gonzalez che ha battuto allo sprint Bertè e Brianti.

Dopo aver gettato al vento la vittoria sabato nella Moto3, Elia Bartolini (KTM) si è riscattato aggiudicandosi la corsa della domenica. Scattato deciso al via, ha allungato progressivamente, transitando sotto la bandiera in solitario. Un successo reso comunque agevole dalla partenza dalla pit-lane di Omar Bonoli (BeOn), vincitore di gara 1. Con grande grinta e determinazione si è lanciato in una furiosa rimonta a colpi di giri record della pista ma non è riuscito a colmare il gap con Bartolini portando a casa comunque uno strepitoso secondo posto. Battaglia agguerrita per il terzo gradino del podio con Nicholas Spinelli (Honda) che ha avuto la meglio su Alberto Surra e Kevin Zannoni (TM).

Grande bagarre come da pronostico nella PreMoto3. All’ultimo giro si sono presentati in cinque a lottare per il successo, dopo una gara caratterizzata da continui cambi al vertice. Decisione ovviamente alla Variante Bassa e a spuntarla è stato Manuel Margarito (Phantom) mentre Luca Lunetta (CS) è riuscito a bruciare in volata Filippo Farioli (RMU). Quarto posto per Cristian Lolli davanti a Filippo Bianchi.

Credits: autodromoimola.it

Le foto di ©Dario Avancini/Photo Art Evolution
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MotoCorse/ CIV SBK: a Imola punti preziosi per Bassani e Santoro


Il terzo round dell’Elf CIV 2019 all’Autodromo Enzo e Dino Ferrari ha regalato un buon bottino di punti per i colori del team Yamaha Motoxracing by S97 YRT. Se il bellunese Axel Bassani è stato capace di inserirsi due volte nella top10, anche il secondo portacolori della squadra capitanata dal Team Owner Sandro Carusi, e supportata ufficialmente da Yamaha Motor Europe, il campano Agostino Santoro, è riuscito a conquistare un prezioso undicesimo posto in Gara1.

Dopo due sessioni di qualifiche ai margini della top10, frutto del lavoro svolto in due sessioni di libere “roventi”, nella prima manche Bassani è riuscito a guadagnare posizioni sin dallo start. Con il leader della classifica ormai lontano, il diciannovenne pilota di Feltre ha però compiuto un errore al terzo giro, che lo ha costretto ad un’escursione nella via di fuga della “Rivazza 1”. Rientrato in quattordicesima posizione, Bassani non si è dato per vinto, recuperando terreno sugli avversari fino a tagliare il traguardo in settima piazza. Come detto, in Gara1 anche Agostino Santoro è riuscito ad incrementare il proprio bottino di punti, riscattandosi da qualifiche sofferte e rese più complicate da una scivolata nelle Free Practice. Pur partendo dalla settima fila, il pilota di Piedimonte Matese è riuscito ad impostare la gara su un buon ritmo, migliorando anche il best lap personale ottenuto nelle qualifiche.
Sfortunatamente il rider casertano, alla prima stagione completa nel CIV SBK, non ha potuto ripetere la prestazione in Gara2, quando si è dovuto ritirare dopo appena tre giri. Esito diverso per il suo compagno di squadra Bassani, che ha lottato fin sotto la bandiera a scacchi per un buon nono posto.
Al termine del doppio impegno all'Enzo e Dino Ferrari, Bassani si conferma in ottava piazza nella classifica generale, portando il suo bottino di punti a quota 49, mentre Agostino Santoro è in tredicesima posizione con 24 lunghezze.
Il prossimo impegno del team Yamaha Motoxracing by S97 YRT è in programma dal 26 al 28 luglio al Misano World Circuit, per il quarto round del Campionato Italiano Superbike.