sabato 17 giugno 2017
venerdì 16 giugno 2017
Quarto tempo nella classe GTE AM per Matteo Cairoli nelle qualifiche della 24 Ore di Le Mans
"Per un attimo ci avevo creduto... Sapevo di potere fare la pole, ma quando nella Q3 sono uscito con le gomme medie, che per noi sono quelle maggiormente performanti, ho trovato le bandiere gialle. Davvero un peccato!". Matteo Cairoli ha spiegato così le sue qualifiche della 24 Ore di Le Mans.
Alla fine il comasco, al suo debutto nella classica gara de La Sarthe con la Porsche 911 RSR del team Dempsey-Proton Racing, non si è rassegnato, è tornato in pista e con un giro straordinario è riuscito a piazzarsi quarto nella classe GTE AM, a 538 millesimi dalla vetta.
"Eravamo quasi rassegnati ad accontentarci dell'ottavo o nono tempo. Il mio morale era abbastanza giù, perché sapevo che potevamo provarci. L'ho fatto ed è andata bene, al termine di una sessione comunque tiratissima. Diciamo che sono soddisfatto all'85 per cento" - ha proseguito Cairoli.
Seconda fila dunque per il giovane lombardo, che si alternerà al volante come sempre con i due tedeschi Christian Ried e Marvin Dienst. "Non è la Corvette (che parte dalla pole position) a preoccuparmi, visto che su quella vettura ci sono due gentleman - ha aggiunto Cairoli - Come ho già detto mi starebbe bene anche un terzo posto, cioè il podio. L'importante sarà non fare errori e non avere problemi. La vettura è perfetta e noi siamo pronti per questa lunga sfida".
Una sfida che per il comasco, alla sua prima stagione nel FIA WEC, sarà davvero interminabile, dal momento che dovrà guidare per ben 12 ore... praticamente mezza gara. E sarà proprio Cairoli a prendere domani il via della gara, che scatterà alle ore 15 (preceduta dal warm-up del mattino) con la diretta Tv su Eurosport 1 e 2 in alternanza.
> Credit: Media In Motion
24 Ore Le Mans | Davide Rigon soddisfatto dopo le qualifiche "Lavorato in ottica gara"
Decisamente soddisfatto Davide Rigon per il risultato delle prove ufficiali della 24 Ore di Le Mans.
Al volante della Ferrari 488 GTE-Pro numero 71 il pilota della Ferrari, in equipaggio con il britannico San Bird e lo spagnolo Miguel Molina, ha conquistato la quarta posizione (a 58 millesimi dalla prima fila) di classe alla conclusione dei tre turni di qualifiche che hanno disegnato la griglia di partenza dell’ 85ª edizione della 24 ore di Le Mans, appuntamento valido anche per il terzo round del Campionato del Mondo FIA World Champioship.
“Abbiamo lavorato principalmente in ottica gara piuttosto che sulla prestazione secca in qualifica, ma nonostante questo il nostro passo anche in qualifica è stato molto buono” commenta Davide Rigon. Il lungo weekend inizia sotto la migliore prospettiva con la firma sul giro più veloce nel turno di prove libere e il secondo posto nei primi due turni di qualifica “Siamo rimasti sorpresi dai tempi segnati dai nostri avversari nella terza, ed ultima, sessione (che si è svolta di notte ndr) poichè avevamo portato già a termine il nostro programma. Nell’ultima mezz’ora Sam ha montato un set di gomma nuova riuscendo a tirare fuori il massimo dalla macchina, fermando il cronometro a pochissimi millesimi dalla prima fila” prosegue il driver veneto
“Siamo carichi e pronti per questa lunga maratona dove sarà fondamentale tagliare il traguardo. Domani l’ultima rifinitura con il warm-up prima del via”
Alle ore 15,00 di sabato Chase Carey, grande capo della Formula 1, darà il via della 24 Ore di Le Mans 2017
WSBK a Misano: Jonathan Rea il più rapido nelle prove del venerdì
Il primo giorno d’azione al Pirelli Riviera di Rimini Round si è concluso con il campione del mondo in carica Jonathan Rea (Kawasaki Racing Team) al top della classifica combinata dei tempi. Il nord-irlandese ha fermato il cronometro sul 1’34.901 nel turno del pomeriggio, mettendo trenta millesimi tra sé e il secondo classificato, il suo compagno di squadra Tom Sykes, mentre Marco Melandri (Aruba.it Racing - Ducati) ha concluso terzo.
Rea ha recuperato da alcuni problemi tecnici incontrati nella mattina e ha ottenuto una buona posizione, iniziando così nel migliore dei modi il settimo round del MOTUL FIM Superbike World Championship 2017.
Sykes era stato invece il pilota più veloce nelle FP1, sempre con pochi millesimi di vantaggio, e nella classifica combinata dei tempi del venerdì è seguito da Rea e Melandri. L’inglese ha concluso la giornata con un’insolita caduta alla fine del turno pomeridiano.
Melandri ha terminato in quarta posizione a due decimi e mezzo di ritardo da Rea e con un decimo di vantaggio rispetto al quarto classificato, ovvero il suo compagno di squadra Chaz Davies.
Leon Camier (MV Agusta Reparto Corse) il quarto britannico nella top 5, è seguito dagli spagnoli Jordi Torres (Althea BMW Racing Team) e Xavi Fores (BARNI Racing Team) rispettivamente in sesta e settima posizione.
La top 10 è completata da Michael van der Mark (Pata Yamaha Official WorldSBK Team), Eugene Laverty (Milwaukee Aprilia) e Alex Lowes (Pata Yamaha Official WorldSBK Team), che è incappato in due cadute nelle FP1.
Lorenzo Savadori (Milwaukee Aprilia) è undicesimo e Randy Krummenacher (Kawasaki Puccetti Racing) è dodicesimo e sono stati i primi due piloti a mancare l’accesso alla Tissot Superpole 2.
> foto Andrea Bonora
AUTOMOTIVE MASTERPIECES: LA CULTURA E LA STORIA DELLE AUTO D’EPOCA NEL PIU’ APPROFONDITO ARCHIVIO DIGITALE ESISTENTE
Cosa si nasconde dietro la carrozzeria lucente di un’automobile? Chi l’ha guidata e qual è la sua storia? A questi e a molti altri quesiti risponde Automotive Masterpieces, un progetto culturale nato dalla passione per le auto d’epoca di Sandro Binelli, che, dopo varie esperienze nel settore, ha deciso di dare vita insieme al fratello Paolo ad un sistema di ricerca sofisticato ed innovativo, il cui fine è di rendere accessibili le eccellenze del patrimonio motoristico raccogliendo testimonianze, documenti, fotografie e memoria storica al fine di tracciare la storia di ogni automobile rara, fruibile a tutte le persone interessate in modo totalmente digitale grazie al sito internet (www.automotivemasterpieces.com).
Un’automobile per essere annoverata tra gli Automotive Masterpieces deve appartenere ad una delle dodici categorie previste: un’auto che abbia partecipato ad una gara o un concorso, una macchina che abbia avuto un proprietario famoso o che sia stata utilizzata nelle riprese di un film, un prototipo o una edizione limitata (sino a 300 vetture costruite o attualmente esistenti), sono tutti pezzi unici con una storia da raccontare scritta nel proprio “telaio – DNA” e che meritano quindi di esporre il badge di Automotive Masterpieces, liberamente ispirato all’Uomo Vitruviano di Leonardo, simbolo del connubio tra arte e tecnica.
Un esempio eclatante è l’Alfa Romeo Giulietta Sprint Speciale prototipo Bertone del 1957 telaio n. 1, censita nel 2015 negli archivi di Automotive Masterpieces e che quest’anno ha partecipato al più celebre Concorso di Eleganza, quello di Villa D’Este, aggiudicandosi il titolo di Best of Show e sbaragliando straordinari pezzi unici provenienti da tutto il mondo.
Fino ad ora Automotive Masterpieces ha censito oltre 200 vetture ma l’accurato lavoro di ricerca iconografica presso i centri di documentazione è lungo e articolato. Altri 500 mezzi eleggibili sono al vaglio dell’organizzazione e presto entreranno nel patrimonio del più approfondito archivio digitale esistente.
“La scelta di iniziare un progetto che digitalizzi la vita delle automobili nasce dall’esigenza di indagare e rendere utilizzabile un passato che attraverso questi capolavori è in grado di raccontare eventi storici che riguardano tutti noi – ha dichiarato Sandro Binelli, Coordinatore Generale di Automotive Masterpieces. - Da sempre ritengo che beni dall’inestimabile valore debbano essere fruibili a tutti, tra queste rarità ovviamente, meritano di essere inserite anche alcune automobili. La cosa che più ci dà soddisfazione è vedere l’apprezzamento del nostro lavoro da parte dei collezionisti: è bellissimo vedere la loro reazione quando dopo anni che posseggono una vettura ne scoprono altri dettagli, come la partecipazione a gare o nuove fotografie e articoli da aggiungere alla sua storia completando il puzzle di informazioni”.
Indagare sul percorso di una vettura fornisce quindi un valore aggiunto non soltanto per l’aumento del prezzo di mercato, ma soprattutto per il valore storico e sociologico che quella determinata auto rappresenta per appassionati e non.
Massima espressione di Automotive Masterpieces è l’ExhibitionsLab, il progetto grazie al quale dal sito web creato per ogni vettura è possibile scoprire – attraverso una serie di tessere – gli anniversari di marca, modello, carrozziere, gare ed eventi e molto altro legati a quello specifico “masterpiece”. Ogni tessera rimanda a ulteriori pagine web che raggruppano le macchine censite per un determinato argomento o categoria. Con l’ExhibitionsLab pertanto, i censimenti portati avanti da Automotive Masterpieces diventano migliaia e di facile consultazione, particolarmente interessanti risultano le informazioni relative alla partecipazione a gare ed eventi, dai più piccoli e sconosciuti, alle grandi competizioni. Ogni argomento sarà poi sviluppato e ampliato – a seconda del valore storico e dell’importanza delle vetture censite – con delle vere e proprie mostre reali e gallery virtuali, e con la stesura di testi monografici.
Il progetto ha inoltre una forte connotazione “social” poiché si basa su una condivisione delle conoscenze da parte degli utenti (registrati e verificati accuratamente dallo staff di Automotive Masterpieces), che possono collaborare e inserire informazioni utili per facilitare lo studio e la ricerca storica, promuovendo così una vera e propria cultura dell’automotive.
WSBK a Misano, Venerdì: le foto di Andrea Bonora e Micaela Naldi
Venerdì, 16 Giugno 2017
WSBK a Misano
foto di © Andrea Bonora e © Micaela Naldi (Bonora Agency)
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WSBK a Misano
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