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domenica 25 febbraio 2018

WSBK, a Phillip Island in gara-2 Marco Melandri e Ducati si ripetono al photo finish


Sabato era arrivato l'annuncio che in Gara 2 del Mondiale SBk a Phillip Island ci sarebbe stato il "flag to flag" dopo 12 giri per consentire la durata delle gomme per l'intera gara e domenica la lotta per la vittoria si è decisa nel finale, con Marco Melandri (Aruba.it Racing – Ducati) che al photo finish si aggiudica il secondo successo dopo quello conquistato ieri. Beffato sul traguardo il Campione in carica Jonathan Rea (Kawasaki Racing Team). 
Rea, Melandri, Chaz Davies, Leon Camier, Tom Sykes), Xavi Fores, Michael van der Mark ed Alex Lowes hanno dato vita a una corsa serrata fino al pit-stop. I primi tre a fermarsi sono stati Fores, Rea e van der Mark, poi è toccato a Davies, Melandri, Lowes e Camier, ma le cose non sono cambiate e all'uscita della pit-lane il gruppetto si è riformato con 9 giri da percorrere.
Il colpo di scena lo ha regalato Chaz Davies scivolando proprio mentre era riuscito a recuperare. Tutto ok per il ducatista, che però non ha potuto ricongiungersi con gli altri, lasciando così la leadership a Xavi Fores inseguito da Rea, Sykes, Melandri, van der Mark, Lowes e Camier. Proprio nel momento in cui Rea sembrava averne di più, ecco la zampata di Melandri, con il romagnolo che alla curva 1 si è messo dietro Sykes e all'inseguimento di Rea, con Fores terzo. Melandri è rimasto concentrato sul posteriore della Kawasaki, senza però riuscire ad insidiarla al tornantino o alla "Lukey Heights". All'ultima curva, il portacolori dell'Aruba.it Racing – Ducati ha sfruttato al meglio la scia di Rea per precederlo al photo finish.
Fores completa il podio, Sykes chiude quarto seguito da Alex Lowes, Camier e van der Mark.

- Credit: www.worldsbk.com

sabato 24 febbraio 2018

WSBK, a Phillip Island Marco Melandri su Ducati vince la prima gara della stagione


> 24 febbraio 2018 – Il primo vincitore della 31a stagione del Campionato Mondiale MOTUL FIM Superbike è Marco Melandri che sulla Ducati Panigale R del team Aruba.it Racing – Ducati sul circuito di Phillip Island in Australia si è aggiudicato la gara di debutto dell’anno precedendo sul traguardo il poleman della Kawasaki Tom Sykes e il compagno di squadra Chaz Davies.

Il circuito di Phillip Island ancora una volta conferma la sua nomea di tracciato più impegnativo tra quelli in calendario per i pneumatici che sono sottoposti ad un forte e costante lavoro termo-meccanico, soprattutto sul lato sinistro, e ad un surriscaldamento di una zona sull’angolo massimo di piega che genera forze di deriva diverse con torsione e lavoro obliquo molto forti.

Nonostante l’alto livello di stress a cui sono stati sottoposti, in Gara 1 i pneumatici portati da Pirelli hanno permesso a tutti i piloti di terminare i 22 giri previsti ma, soprattutto, sono riusciti a ridurre la durata complessiva di gara rispetto al 2017 di circa dodici secondi garantendo quindi un miglioramento medio di mezzo secondo al giro rispetto al miglior riferimento di gara dello scorso anno, a dimostrazione del lavoro di sviluppo che Pirelli persegue costantemente per migliorare le prestazioni assolute dei propri pneumatici anno dopo anno.

Nella Superpole, Melandri riesce a conquistare la prima fila con il terzo tempo, davanti a lui Tom Sykes (Kawasaki Racing Team WorldSBK) e Eugene Laverty con l’Aprilia del team Milwaukee.

Al via della gara Tom Sykes (Kawasaki Racing Team WorldSBK) scatta sùbito veloce dalla pole position ma è Jonathan Rea (Kawasaki Racing Team WorldSBK) a partire meglio di tutti guadagnando quattro posizioni e portandosi alle spalle del compagno di squadra. Alle loro spalle Marco Melandri riesce a mantenere la terza posizione seguito da Eugene Laverty (Milwaukee Aprilia) e dal primo dei piloti indipendenti, il ducatista Xavi Forés (Barni Racing Team). Alla fine del secondo giro Melandri si avvicina pericolosamente a Rea mentre nel corso del terzo giro Forés riesce a sopravanzare Laverty. In sesta posizione Chaz Davies mentre i piloti ufficiali Yamaha, Lowes e Van Der Mark, si contendono la settima posizione.
Dal settimo giro Rea inizia a riconquistare terreno su Tom Sykes che conduce la gara con un secondo di vantaggio. Poco prima della metà di gara Van der Mark riesci a superare sia il compagno di squadra che Laverty conquistando la sesta posizione alle spalle di Davies che nel frattempo è salito in quinta. Pochi giri dopo l’olandese riuscirà anche a superare il britannico della Ducati salvo poi restituirgli la posizione guadagnata poco dopo.
Nel frattempo il terzetto di testa formato da Sykes, Rea e Melandri è racchiuso in sette decimi. Nel corso del quindicesimo giro inizia la rincorsa alla prima posizione di Marco Melandri che porta l’attacco a Jonathan Rea, riesce a superarlo e si porta così in seconda posizione.

Al diciassettesimo giro è battaglia tra i due piloti ufficiali Yamaha per la sesta posizione, nel frattempo Melandri riduce il distacco da Sykes a due decimi fino a superarlo in rettilineo all’inizio del diciannovesimo giro guadagnando così la testa della corsa. Nel giro successivo l’italiano della Ducati guadagna sei decimi su Sykes e il suo compagno di squadra, Chaz Davies, si porta in quarta posizione superando Xavi Forés. Nel frattempo Jordi Torres è costretto al ritiro per problemi tecnici.
Al ventunesimo giro Jonathan Rea è costretto a rallentare il ritmo e viene superato prima da Davies e poi da Forés. Marco Melandri taglia il traguardo per primo con oltre un secondo di vantaggio su Tom Sykes, secondo, e oltre nove secondi su Chaz Davies, terzo.

> Credit: Ufficio Stampa Pirelli

sabato 8 agosto 2015

MARCO MELANDRI NELLA LOTUS CUP ITALIA AL MUGELLO



Ci sarà un pilota d’eccezione nel prossimo appuntamento della Lotus Cup Italia, in programma al Mugello nel week end del 4-6 Settembre: sulla Lotus Elise Cup PB-R “demo” salirà infatti Marco Melandri, Campione del Mondo 2002 della classe 250 di motociclismo nonché Vice-Campione del Mondo MotoGP nel 2005 e Superbike nel 2011. 
Il ravennate, per preparare al meglio il round sul tecnico circuito toscano, è sceso in pista a Franciacorta nella giornata di martedì 4 Agosto, per la prima volta al volante della Lotus Elise Cup PB-R con il supporto di Stefano d’Aste e PB Racing. Oltre 40 i giri compiuti da Melandri che ha abbassato il proprio limite passaggio dopo passaggio, trovando la vettura protagonista della Lotus Cup Italia divertente e agile da guidare, volendo così provare diverse regolazioni di setup ad ogni rientro ai box. Al termine del test il miglior riscontro cronometrico è stato di 1’16.8, davvero molto buono se si pensa che è stato ottenuto con pneumatici molto usurati e con temperature oltre i 35°C.


Marco Melandri: “E' stata una giornata fantastica in pista a Franciacorta con PB Racing, mi sono divertito un sacco. La Lotus Elise Cup PB-R è una macchina molto prestante, reattiva, e a parte qualche testacoda per trovare il limite direi che è andato tutto bene. Questi test di Franciacorta non sono fine a se stessi ma sono serviti per conoscere questa Elise e per immagazzinare esperienza in vista della gara al Mugello nella Lotus Cup Italia di Settembre, un appuntamento al quale tengo particolarmente e dove non voglio sfigurare. Parto con la volontà di fare bene e raccogliere il massimo in pista. Sto già lavorando per tornare sulle due ruote nel 2016, per passare alle auto a tempo pieno c’è tempo ma in futuro è un salto che mi piacerebbe provare.”

Stefano d’Aste: “Siamo contenti di riavere con noi Marco Melandri, che con PB Racing aveva già corso una gara della Lotus Cup diversi anni fa e un Rally di Monza. Nel test a Franciacorta si è comportato molto bene, trovando subito un ottimo feeling con la Lotus Elise Cup PB-R, a dimostrazione di quanto questa auto da noi progettata insieme a Hexathron Racing Systems e Lotus Cars sia adatta a tutti. Sono sicuro che al Mugello farà bene e anche gli altri piloti della Lotus Cup Italia sono già esaltati dall’idea di potersi confrontare con Macho... almeno sulle quattro ruote!”

giovedì 24 aprile 2014

WORLD SUPERBIKE: I PILOTI APRILIA PRONTI ALL'ESAME DI ASSEN



Il Mondiale per moto derivate di serie affronterà nel corso del prossimo weekend il TT Circuit di Assen, una pista storica che ospita la terza gara della WSBK 2014. Teatro di epiche battaglie, nonché meta di decine di migliaia di appassionati che la popolano fin dai primi giorni di gara, l'Università del motociclismo ha sempre offerto grande spettacolo con corse decise spesso sotto la bandiera a scacchi. Con una ulteriore incognita, il meteo, che anche quest'anno sembra destinato a recitare un ruolo da protagonista.

Per i piloti di Aprilia Racing la terza tappa stagionale rappresenta un crocevia importante. Dopo l'ottima partenza in Australia con vittoria e due podi, Aragon ha regalato una prestazione in chiaroscuro, che ha avuto tra i suoi aspetti positivi la seconda gara nella quale Melandri ha lottato per la vittoria fino all'ultima curva: Assen diventa quindi fondamentale per confermare le competitività di Melandri e Guintoli.

Marco Melandri, al suo primo anno con la RSV4, ha dimostrato ad Aragon di avere la grinta e la tenacia necessarie per raggiungere il gradino alto del podio. Su una pista tecnica e guidata come quella olandese, l'esperienza del pilota italiano potrebbe fare la differenza.

Marco Melandri: 
"Assen è una pista unica e arrivarci dopo una gara come Aragon mi da tanta motivazione e voglia di migliorarmi ancora. Spero il meteo non sia troppo incerto e di fare una buona qualifica, perchè superare ad Assen non è cosa semplice. In ogni caso la mia Aprilia RSV4 sará all'altezza e non vedo l'ora di tornare in pista".




Per Sylvain Guintoli Assen è una pista speciale, dove colse il suo primo podio iridato (in 250, con Aprilia) nel 2003. Dopo i piazzamenti di Aragon, che lo mantengono nella zona nobile della classifica ma non hanno soddisfatto il pilota francese, Sylvain ad Assen ha come obiettivo minimo il podio.

Sylvain Guintoli: 
"Per noi Aragon è stata una gara difficile, ma è proprio in quei momenti che devi combattere e migliorare. Assen è una pista speciale per me, ho ottenuto qui il mio primo podio mondiale con Aprilia in 250 nel 2003 e la mia prima vittoria nella Superbike due anni fa. Non vedo l'ora di affrontarla di nuovo, una grande pista che regala sempre grandi gare".

giovedì 10 aprile 2014

IL MONDIALE SUPERBIKE ARRIVA IN EUROPA. APRILIA RACING: DOPO LA BELLA PARTENZA CON VITTORIA A PHILLIP ISLAND, IL DOPPIO PRIMATO NELLE CLASSIFICHE MONDIALI E I PROGRESSI NEI TEST DI JEREZ, MARCO MELANDRI E SYLVAIN GUINTOLI PUNTANO AL BERSAGLIO GROSSO



Dopo la partenza a Phillip Island, ormai oltre un mese fa, si riaccendono i motori delle derivate di serie. Il Mondiale Superbike sbarca in Europa, precisamente sul circuito spagnolo di Aragon, dove ripartirà la caccia al titolo per il Team Aprilia Racing. Con una vittoria e due podi, e il doppio primato nelle classifiche mondiali, la trasferta australiana ha confermato la competitività della squadra e della 4 cilindri italiana. Guintoli, vincitore in Australia, è leader tra i Piloti, e Aprilia è in testa tra i Costuttori. Aragon è notoriamente una pista che ben si addice alle caratteristiche della RSV4, ed è quindi il miglior banco prova possibile per verificare la solidità del pacchetto tricolore. 


I riflettori sono puntati, ovviamente, sul leader provvisorio Sylvain Guintoli. 
Il pilota francese, protagonista lo scorso anno nonostante un debilitante infortunio alla spalla destra, è tornato in perfetta forma e può contare su un feeling ormai perfetto con la sua RSV4 numero 50. Nei recenti test di Jerez Sylvain ha avuto modo di testare alcuni sviluppi che ha valutato in maniera positiva, e che potranno consentirgli un ulteriore passo in avanti. Per Marco Melandri Aragon rappresenta l'occasione perfetta per dare una scossa al Campionato. Dopo una partenza in chiaroscuro a Phillip Island, che gli ha comunque fruttato un incoraggiante secondo posto all'esordio in gara con la Aprilia RSV4, Marco ha continuato a lavorare assieme al suo team per affinare la simbiosi con la moto che guida per il primo anno, lavorando molto nei test di Jerez della scorsa settimana. Il buon ritmo messo in mostra e la soddisfazione espressa dal pilota ravennate lasciano ben sperare, specialmente in una pista come quella spagnola che lo ha sempre visto tra i protagonisti.


Sylvain Guintoli: "Ho avuto parecchio tempo per godermi i bei momenti vissuti in Australia ma con i test di Jerez siamo tornati al lavoro con la massima concentrazione per Aragon. Il nuovo forcellone testato a Jerez ha aumentato la trazione, mentre il Team Aprilia Racing ha lavorato duramente per migliorare le nostre strategie elettroniche dopo la prima gara. Non vedo l'ora di tornare in pista a fare sul serio". 


Marco Melandri: "Aragon è una pista fantastica e sono sicuro che assisteremo a due gare molto tirate. Metteremo in pista tutte le migliorie che abbiamo trovato nei recenti test di Jerez, e correrò con tutta la voglia di lottare per vincere. Durante la lunga pausa ho lavorato molto per essere al 100% anche dal punto di vista fisico, ora mi sento in forma e veramente motivato. Andiamo ad Aragon consapevoli che è nella prima gara europea che ogni anno inizia il vero Campionato".

mercoledì 2 aprile 2014

WORLD SUPERBIKE, APRILIA RACING TEAM: TRE GIORNI DI LAVORO A JEREZ CON MARCO MELANDRI E SYLVAIN GUINTOLI


La lunga pausa dopo la prima gara australiana di Phillip Island ha dato modo a team e piloti del Mondiale SBK di ricaricare le batterie in vista del debutto europeo, previsto sul circuito spagnolo di Aragon il prossimo 13 aprile. Per riprendere confidenza con la "modalità gara" e affilare le armi in vista della prossima gara, il Team Aprilia Racing ha svolto tre giorni di test sulla pista di Jerez dove sono stati impegnati il leader del mondiale Sylvain Guintoli e il compagno di squadra Marco Melandri, terzo in classifica dopo il primo round.
I primi due giorni, contraddistinti da un clima soleggiato anche se con tanto vento e temperature miti, ha dato modo agli alfieri dell'Aprilia Racing Team, di inanellare molti giri, portando a termine un gran mole di lavoro e raccogliendo dati fondamentali per lo sviluppo della RSV4. Mentre per Sylvain si è trattato di accrescere ulteriormente la confidenza con la pista, avendo saltato i test invernali, saggiando al contempo alcune nuove soluzioni di elettronica e ciclistica, Marco Melandri ha sfruttato le prove per esplorare le potenzialità della RSV4, moto nuova per lui che è alla prima stagione in Aprilia SBK. Nel corso di oltre 150 giri il pilota ravennate ha così testato una varietà di assetti e configurazioni elettroniche volte ad aumentare la sua familiarità con il mezzo, oltre ad affinare il proprio stile di guida alla ricerca della migliore simbiosi con la moto Campione in carica del Mondiale Costruttori.
Il vincitore di Gara2 a Phillip Island, Sylvain Guintoli, ha percorso un totale di oltre 160 giri con un buon passo, confermando le sensazioni positive emerse dopo la prima gara. Anche la spalla destra infortunata lo scorso anno, e oggetto di due interventi nel corso dell'inverno, ha retto bene allo stress e si puo' quindi ormai archiviare come problema superato.


Marco Melandri:
"Fortunatamente siamo riusciti a lavorare molto, concentrandoci su quanto non ci era piaciuto a Phillip Island. Nel primo giorno abbiamo puntato sull'assorbimento delle sconnessioni e sull'ingresso curva, mentre nel secondo abbiamo cercato di far girare e chiudere meglio le curve alla RSV4. E' stato un percorso difficile ma alla fine siamo riusciti a mettere insieme un pacchetto che ci permette di migliorare, avevamo anche altre idee da provare ma purtroppo il terzo giorno non siamo riusciti a lavorare granchè. Ad Aragon mi aspetto un salto di qualità, quello che ci serve per essere vincenti".

Sylvain Guintoli: 
"Per noi questi tre giorni erano importanti innanzitutto per tornare in sella dopo Phillip Island, è stata una pausa molto lunga ed avevo bisogno di fare chilometri con la moto. Avevamo anche molti particolari da provare, oltre a nuove strategie elettroniche, quindi sono stati dei test molto intensi. Sono soddisfatto degli affinamenti, ci presenteremo ad Aragon forti e motivati e questa è la cosa importante".

Romano Albesiano: 
"Sono stati tre giorni di test molto utili per lo sviluppo della RSV4. Rimangono ancora alcune aree di miglioramento che dobbiamo approfondire, sia dal punto di vista elettronico che ciclistico. La prestazione finale sul passo di gara non è male, ma ancora non ci basta. A Jerez abbiamo raccolto dati importanti che ci permettono di avere idee molto piu' chiare sulla strada da seguire".






lunedì 24 febbraio 2014

World Superbike: Aprilia riparte con una vittoria e due podi. Guintoli trionfa in Gara 2 a Phillip Island e sale in testa al Mondiale. Aprilia, Campione in carica, é prima tra i Costruttori



Sul circuito australiano di Phillip Island, all’esordio del Mondiale Superbike 2014, Aprilia vince con Sylvain Guintoli in Gara 2, ottiene altri due podi in Gara 1 e riprende subito il primato iridato sia nella classifica Piloti, sia tra i Costruttori. E’ stato un weekend straordinario per le RSV4 di Aprilia Racing, protagoniste in entrambe le gare. 
La prima frazione è vissuta sul duello tra i due alfieri Aprilia, Melandri e Guintoli, e l’irlandese Laverty che, dopo aver rimontato sul gruppetto di testa del quale ha fatto a lungo parte anche Giugliano, ha regolato gli avversari negli ultimi giri. Marco Melandri ha chiuso con un ottimo secondo posto precedendo in volata il compagno Guintoli (terzo) che, nella parte iniziale della gara, aveva a lungo condotto il plotone, forzando però troppo le gomme e trovandosi, nei giri finali, con la copertura posteriore finita, tanto da impedirgli di contrastare l’attacco di Laverty. 
In Gara 2 la pattuglia dei protagonisti si è allargata anche a Rea, Baz e a Sykes, in rimonta dalle posizioni di rincalzo. Guintoli ha condotto la prima parte di gara e, una volta superato dai compagni di fuga Baz e Laverty, è tornato in testa al 12esimo giro. Due giri dopo un guasto al motore di Laverty - in quel momento secondo dietro il francese di Aprilia - e conseguente perdita di olio in pista, ha costretto Laverty al ritiro e i commissari a sospendere la corsa. L’ordine di arrivo è stato così deciso dall’ultimo passaggio sul traguardo con Guintoli vincitore davanti a Baz e Sykes. Il francese bissa così il successo dello scorso anno (sempre con Aprilia RSV4) e, grazie anche al terzo posto in Gara 1, prende il comando del Mondiale Piloti. La vittoria di Sylvain e il secondo posto di Melandri in Gara 1 valgono ad Aprilia il primato tra i Costruttori, un ottimo viatico per la stagione appena iniziata. Dopo il bel secondo posto nella prima frazione Melandri ha avuto una incertezza nel corso dell’ottavo giro della seconda gara: arrivato lungo in frenata è dovuto rientrare in 14esima posizione. Da lì ha iniziato una coraggiosa rimonta che lo ha portato fino alla ottava piazza finale, guadagnando così 8 punti che gli valgono il terzo posto nella classifica piloti. 

Sylvain Guintoli: “In Gara 1 forse mi sono fidato un po’ troppo, sono partito forte e verso la fine non avevo più il feeling giusto con la gomma posteriore. Le condizioni erano molto diverse da quelle trovate nei giorni scorsi, comunque abbiamo fatto un buon lavoro. Nella seconda gara ho provato a stare coperto ed ha funzionato, se penso a quello che è successo durante l’inverno non posso che essere contento del nostro weekend, sono tornato finalmente sul gradino più alto del podio. Voglio ringraziare i ragazzi che mi hanno seguito durante la riabilitazione, ora sono piuttosto stanco ma avrò un mese a disposizione prima della prossima gara per recuperare.”.


Marco Melandri: “Gara 1 è andata bene, ho fatto una buona partenza poi stato tranquillo nei primi giri per preservare le gomme in vista del finale. Purtroppo dopo metà gara la moto scivolava tanto, non riuscivo ad essere incisivo, quindi quando è andato in testa Eugene ho preferito conservare il secondo posto. Anche in Gara 2 volevo attuare la stessa tattica, ma per sorpassare Rea ho frenato più forte del solito, la ruota posteriore si è alzata e sono stato costretto a un dritto. Sono deluso perché ho buttato via punti importanti, sicuramente mi manca ancora esperienza nell’adattarmi alle reazioni della moto e adattare il setting alle mie caratteristiche di guida. Anche le condizioni della pista hanno fatto emergere dei problemi che non avevamo mai avuto. Ora devo inquadrare la situazione per essere pronto alla prossima gara”.