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venerdì 5 dicembre 2025

Suzuki e Torino FC insieme per un Natale solidale


Suzuki, in occasione del match Torino-Milan che si disputerà lunedì 08 dicembre presso lo Stadio Olimpico Grande Torino è orgogliosa di aderire alla speciale iniziativa di beneficienza natalizia “Un Natale per tutti” promossa dal Torino FC con i suoi partner, a sostegno del Sermig Arsenale della Pace, realtà torinese storicamente impegnata nell’aiuto alle persone e alle famiglie in difficoltà. Per l’occasione Suzuki consegnerà al Sermig 200 pacchi alimentari e invita non solo i tifosi che si recheranno allo stadio, ma tutti i cittadini ad aderire a questa lodevole iniziativa.
All’esterno dei quattro settori dello stadio saranno presenti contenitori presidiati dai volontari, dove tutti potranno donare alimenti a lunga conservazione come pasta, legumi in scatola, olio e altri generi non deperibili secondo le indicazioni del Sermig Arsenale della Pace. 

La raccolta sarà attiva dall’apertura dei cancelli alle 18:45 fino al fischio d’inizio alle 20:45. I raccoglitori saranno posizionati presso gli ingressi di Curva Maratona, Tribuna Ovest 1e Ingresso Partner, e Distinti Est.

L’iniziativa rappresenta un’importante opportunità per coinvolgere la tifoseria in un’azione collettiva e responsabile, rafforzando il valore sociale dello sport e il legame con il territorio torinese.

(Press Suzuki)

lunedì 1 dicembre 2025

Le Sport Prototipo si raccontano al M.A.M.S

 Foto ©Raul Zacchè/riproduzione riservata

Le vetture Sport Prototipo sono state le principali protagoniste del motorsport per alcuni decenni ed uno dei migliori veicoli pubblicitari per vecchie e nuove Case costruttrici. Dall’inizio degli anni ’50 del secolo scorso le gare di durata sono diventate sempre più importanti fino a quando non sono state surclassate dalla Formula 1, che era più facilmente visibile in un mondo dominato dalla televisione come mezzo di comunicazione. Negli anni ’90 le gare di durata hanno iniziato a rinascere con un pubblico sempre più selezionato ed amante delle belle vetture da competizione. Ben presto sono ritornati i costruttori che hanno potuto sperimentare importanti soluzioni tecniche da trasferire nella produzione di serie. Motori a benzina ad iniezione diretta ad alta pressione, turbodiesel, motori ibridi, fari allo xeno ed a led, tutte soluzioni tecniche nate sulle piste come Le Mans, Spa, Monza, Sebring, con queste vetture.

Nel 2012 è ripartita la serie mondiale con il WEC e nel 2023 è ritornata anche la Ferrari dimostrando di essere ancora un costruttore di primo piano conquistando tre volte la 24 Ore di Le Mans ed i recenti titoli mondiali costruttori e piloti.

Il mondo dell’Endurance è fatto di vetture, ma anche di piloti con le loro corse e le loro avventure. Il M.A.M.S. – Monza Auto Moto Storiche – Amici dell’Autodromo, nella serata di giovedì 27 novembre alla Biblioteca Civica di Lissone, ha incontrato alcuni personaggi che hanno corso con queste auto sulle più difficili piste mondiali.

“Dopo gli anni in kart e Formula 3, ho iniziato a correre con i prototipi Gr. C2. – esordisce Ruggero Melgrati - Purtroppo non ho fatto nessuna 24 Ore di Le Mans: l’unica volta che ero iscritto, dopo avere qualificato la vettura non sono potuto partire perchè l’altro pilota aveva distrutto la vettura durante le prove. Non avevo mai visto la pista ma ho subito capito che Le Mans non è un tracciato semplice da capire. Ho il ricordo dei pochi giri nelle prove ufficiali. Esco dai box, cerco di capire le reazioni della vettura e le curve della pista, subito mi rendo conto che devo guardare negli specchietti cercando di non ostacolare le Gr. C1, più veloci della mia Alba, ma devo anche stare attento alle GT che viaggiano molto più lente. Dopo tre giri vedo Carlo Facetti sul muretto dei box che si sbraccia facendo segno di rientrare subito ai box. Mi fermo, apre la portiera, e mi urla nel casco “cosa stai facendo, non devi andare a spasso ma qualificare la vettura! Sono intimorito dal tono di Carlo, ritorno in pista, cerco di concentrarmi il più possibile nel buio della notte, mi sembra di andare piano e dopo altri tre giri vedo nuovamente Carlo che si sbraccia sul muretto. Compio quel giro cercando di capire cosa era successo. Rientro ai box, Carlo apre lo sportello e mi urla nel casco “basta..basta! dove vuoi andare! … (non capisco)… hai già fatto il secondo tempo non devi mica distruggere la macchina!. Poi ci ha pensato l’altro pilota a rompere l’incanto di quel turno di prove. Quei pochi giri mi sono bastati per capire il fascino di quella pista e finite le prove, Carlo Facetti e Martino Finotto mi hanno ingaggiato per correre nella 24 Ore di Daytona nella stagione successiva ed ho corso per altri 10 anni nei campionati americani con i prototipi IMSA Gtp.”

“Il Banking fa abbastanza impressione, soprattutto se non lo conosci – Pietro Silva ricorda così l’esordio sul triovale della Florida - La prima volta che sono entrato a Daytona mi sono soffermato a guardare le Nascar che facevano le prove. Rivolgendomi ad un altro pilota ho esclamato che ci volevano dei grandi attributi per girare a quel modo su quelle pendenze di circa 45°, lui però mi ha fatto notare che la mattina successiva toccava a noi con i prototipi fare le stesse cose….quella notte non ho dormito dagli incubi! I primi giri avevo paura a salire in alto fino a quando rientro ai box, Carlo Facetti apre lo sportello e in puro dialetto milanese mi fa “alura te voueret andà su o no?” Ho preso coraggio e sono riuscito a superare quel blocco psicologico, ma quei primi giri in alto “flat out” con il muro vicino ad oltre 300 all’ora non li scorderò mai!”

“Ho sempre corso con le Gt, soprattutto Porsche e spesso mi sono trovato a contatto con i prototipi che vanno molto più veloci delle nostre vetture. - Sono le parole di Antonio De Castro, gentleman driver esperto di queste competizioni - Nelle gare mondiali correvo guardando costantemente negli specchi retrovisori per non dare fastidio e creare incidenti con le mia vettura che era quasi 100 km/h più lenta rispetto ai prototipi e durante la notte devi fare molta attenzione a quando ti arrivano alle spalle.”

Marco Fumagalli corre con le vetture storiche. Nella sua factory in Brianza restaura monoposto e prototipi con il socio Massimo Pollini. Nel 2023 ha vinto con la Argo la classe C2 nella Le Mans Classic, l’edizione speciale della maratona francese dedicata al centenario della gara. “Salire su quel podio ha sempre qualcosa di speciale, come il tracciato, velocissimo con i suoi rettilinei ed i curvoni in appoggio, una pista con il fascino delle grandi corse dove è stata scritta la storia.”

Gentleman driver, tester, giornalista, autore di libri, Mauro Borella ha guidato diverse vetture a ruote coperte nella sua lunga carriera. “Ogni epoca ha vetture con particolari caratteristiche. Sono stato nell’abitacolo di Porsche 917, Lola T70, Porsche 935, vetture potentissime, iconiche. Il flat six biturbo della 935 JLP4 superava 840 cv e la Porsche era dotata di effetto suolo, un vero mostro, ma ritengo che le vetture più difficili da pilotare siano quelle degli anni ’50. Ho guidato una Ferrari Testarossa, vettura bellissima, con un motore che sviluppava oltre 300 cv. Quando sei al volante di queste sport devi sempre fare i conti con i telai dell’epoca, le gomme strette con la spalla molto alta, infine i freni che non sono certamente quelli moderni delle generazioni successive.”



LE SPORT PROTOTIPO – DAL MONDIALE MARCHE AL WEC
di Massimo Campi – Giorgio Nada Editore













mercoledì 5 novembre 2025

Fiat Topolino e Grande Panda al Lucca Comics & Games 2025

FIAT ha partecipato al Lucca Comics & Games 2025, che si è svolto dal 29 ottobre al 2 novembre, con un palinsesto di attività ed esperienze realizzate in collaborazione con RDS – 100% Grandi Successi e RDS Next, che ha permesso di incontrare da vicino la community dei fumetti, del gaming e della creatività. Il Lucca Comics & Games è il più importante evento italiano di richiamo internazionale per i mondi comics, games, cinema e serie che ha chiuso l’edizione 2025 in crescita con oltre 280.000 visitatori paganti, 30.000 cosplayer ufficial, 1500 eventi e 12 mostre.

Il cuore delle attivazioni è stato Piazza Verdi, davanti allo studio di diretta RDS, una delle porte di accesso al borgo in cui si è sviluppata la colorata manifestazione.

All’interno dell’area RDS è stata allestita un’area dedicata a FIAT: qui Topolino è diventata una “tela bianca” – un esemplare completamente wrappato con materiale scrivibile – su cui visitatori, fumettisti e cosplayer hanno potuto disegnare liberamente la propria idea di libertà. Fiat Topolino, il quadriciclo elettrico leader in Italia, è stato il protagonista sostenibile e accessibile dell’evento grazie alle sue caratteristiche di libertà di movimento in città e possibilità di poterlo guidare già a partire dai 14 anni. Proprio i giovani hanno rappresentato la maggioranza dei visitatori di Lucca Comics & Games, rendendo Topolino perfettamente in linea con le aspettative del pubblico dell’evento.

Accanto a Topolino, in esposizione, i riflettori si sono accesi anche su Grande Panda, la vettura che ha conquistato il pubblico con il suo design contemporaneo.
Progettata presso il Centro Stile di Torino, la Grande Panda si distingue per le sue dimensioni compatte, le linee essenziali e un abitacolo organizzato con cura, caratteristiche che la rendono ideale per la mobilità familiare e cittadina. Inoltre, il nuovo modello adotta diverse soluzioni attente alla sostenibilità grazie all'uso di materiali innovativi nella sua produzione. Ad esempio, è la prima auto a proporre componenti in alluminio e plastica ricavati da cartoni per bevande, che vengono riciclati e miscelati nelle parti degli interni in plastica blu, denominate Lapolen Ecotek. Inoltre, FIAT ha raggiunto un altro traguardo nell'industria automobilistica utilizzando il “BAMBOX Bamboo Fiber Tex®”, un tessuto innovativo e sostenibile contenente vere fibre di bambù, per rivestire la plancia della Grande Panda La Prima. La vettura è disponibile in tre configurazioni: benzina (100 CV con cambio manuale), Ibrida (110 CV con batteria agli ioni di litio da 48 volt e cambio automatico doppia frizione eDCT) ed elettrica (batteria da 44 kWh e motore elettrico da 83 kW - 113 CV).
Le animazioni sono state amplificate dalla presenza di RDS con dirette radio e racconti social in grado di estendere il racconto dell’evento oltre il pubblico presente fisicamente a Lucca. Inoltre, nel pomeriggio di sabato e domenica, i talk di RDS Next con i creator Daniele Giannazzo e Jok3r hanno raccontato colori, cosplay e creatività diffusa a Lucca, collegando il tema della libertà della mobilità all’esperienza urbana e smart di Topolino.









lunedì 27 ottobre 2025

Ai Carabinieri la Maserati MCPURA e l’Alfa Romeo Giulia Quadrifoglio


A Roma, presso il Comando Generale dell’Arma dei Carabinieri si è svolta, alla presenza del Comandante Generale, Gen. C.A. Salvatore Luongo, la cerimonia di presentazione delle nuove autovetture destinate al trasporto urgente di organi e sangue: Maserati MCPURA e Alfa Romeo Giulia Quadrifoglio, entrambe in livrea istituzionale.

All’evento ha partecipato, oltre al Comandante Generale, una rappresentanza del Comando Generale, tra cui il Capo di Stato Maggiore, Gen. C.A. Andrea Taurelli Salimbeni, ed il Capo del IV Reparto “Sostegno logistico delle Forze”, Gen. D. Antonio Di Stasio, mentre per Stellantis erano presenti l’Amministratore Delegato, Antonio FILOSA, il Responsabile Enlarged Europe ed European Brands, Emanuele CAPPELLANO, il Responsabile del marchio Alfa Romeo e il COO di Maserati, Santo FICILI e la Managing Director Stellantis Italia, Antonella BRUNO.

Entrambe le vetture sono state allestite con equipaggiamenti speciali per il trasporto rapido e sicuro di organi e sangue, assicurando la massima efficienza nelle missioni sanitarie.

La prima, è un coupé ad alte prestazioni con motore V6 Nettuno biturbo da 630 CV con tecnologia a precamera brevettata, dotata di monoscocca in fibra di carbonio e progettata per garantire velocità e stabilità anche nelle condizioni più impegnative, con soluzioni tecnologiche di ultima generazione.

La seconda contraddistinta dal leggendario Quadrifoglio Verde, il simbolo del DNA di Alfa Romeo, ha un motore V6 biturbo da 520 CV abbinato al differenziale autobloccante meccanico, trazione posteriore, assetto sportivo e dotazioni di sicurezza dedicate alle esigenze operative.

Questi modelli, simbolo di eccellenza italiana, coniugano prestazioni elevate, affidabilità e sicurezza, rispondendo alle esigenze operative dell’Arma dei Carabinieri nei servizi di pubblica utilità.
L’iniziativa conferma la collaborazione strategica tra Stellantis e l’Arma, volta a garantire mezzi tecnologicamente sempre più avanzati per missioni delicate e di vitale importanza.

È la prima volta che una vettura della Maserati viene utilizzata dai Carabinieri mentre il sodalizio tra Alfa Romeo e l’Arma è storico ed ha origine nel secondo dopoguerra; la prima Alfa Romeo fu la 1900 M, conosciuta anche come: “Matta”, nel 1951. Ma è solo un anno dopo, con la berlina 1900, che nasce la vera e propria “Gazzella”, che nel linguaggio dell’Arma, rappresenta il concetto di pronto intervento. La sua discendente diretta fu la Giulia degli Anni 60, che venne impiegata dal 1963 al 1968. Da allora il legame tra l’Arma e Alfa Romeo è proseguito con reciproche ed ampie soddisfazioni negli anni: Alfetta, 90, 75, 155, 156 e 159, arrivando fino alla Giulia Quadrifoglio, attualmente in dotazione.

Ringraziando l’Amministratore Delegato e gli altri dirigenti presenti, il Comandante Generale, Gen. C.A. Salvatore Luongo ha sottolineato come la collaborazione con Stellantis rappresenti «non solo un’alleanza tra eccellenza automobilistica italiana ed efficienza operativa istituzionale, ma un’autentica comunione d’intenti al servizio della collettività. L’affidabilità operativa di questi veicoli è uno strumento essenziale per salvare vite. E quando parliamo di salvare vite, parliamo della missione più alta che un’Istituzione possa avere, del servizio più nobile che si possa rendere alla propria comunità».

«Siamo orgogliosi di mettere a disposizione dell’Arma dei Carabinieri due vetture che rappresentano il meglio della tecnologia e del design italiano» – ha dichiarato il CEO di Stellantis, Antonio Filosa. «Alfa Romeo Giulia Quadrifoglio e Maserati MCPURA non sono solo simboli di performance e stile, ma strumenti concreti per garantire rapidità e sicurezza in missioni di vitale importanza. Questa collaborazione testimonia il nostro impegno nel coniugare eccellenza automobilistica e responsabilità sociale».

Con questa importante fornitura si conferma il sodalizio che unisce Stellantis con l’Arma dei Carabinieri, un connubio che pone in risalto l'eccellenza dei prodotti del Gruppo non solo al servizio della sicurezza e dell'ordine pubblico ma anche per tutte le altre attività in cui è impegnata l’Arma dei Carabinieri.



giovedì 16 ottobre 2025

A Viareggio il 20° Raduno Vele Storiche


Con oltre 50 imbarcazioni già iscritte, la città si prepara a festeggiare la ventesima edizione del Raduno Vele Storiche, organizzato dall’Associazione Vele Storiche insieme al Club Nautico Versilia, con il supporto del Comune Città di Viareggio e Navigo Toscana. Da mercoledì 15 a domenica 19 ottobre è prevista una serie di iniziative che coinvolgeranno sia gli equipaggi che la cittadinanza. Tra queste la presenza alla fonda davanti al porto di Viareggio della nave scuola Palinuro della Marina Militare, un convegno sulla valorizzazione della nautica di valore storico, mostre pittoriche, tre regate che si svolgeranno davanti alle spiagge e una parata visibile dal molo per l’assegnazione del Premio Eleganza. Presenti anche scafi ultracentenari. La Marina Militare schiererà sulla linea di partenza ben quattro barche della sua flotta storica.

IL RADUNO VELE STORICHE VIAREGGIO COMPIE 20 ANNI
Con la ventesima edizione, il Raduno Vele Storiche Viareggio conferma l’importanza che ha conquistato tra i raduni internazionali di imbarcazioni classiche. Fin dalla prima edizione del 2005, con un’unica interruzione dovuta alla pandemia, la manifestazione ha infatti sempre concluso idealmente la stagione della vela d’epoca in Mediterraneo. Anche quest’anno oltre 50 imbarcazioni si ritroveranno in Darsena Europa (Piazza Palombari dell’Artiglio) a Viareggio davanti alle banchine del Club Nautico Versilia, organizzatore della manifestazione insieme all’Associazione Vele Storiche Viareggio. Qui ha sede la Capitaneria di Porto – Guardia Costiera, che nel 2025 festeggia ben 160 anni dalla costituzione e che non ha mai fatto mancare il proprio supporto all’evento. “Questo ventesimo raduno”, sottolinea il fiorentino Gianni Fernandes presidente dal 2015 dell’Associazione Vele Storiche Viareggio, “non rappresenta solo il raggiungimento di un importante traguardo, ma un nuovo inizio per tutti gli appassionati che hanno sempre creduto in ciò che ci siamo prefissati due decenni fa, ovvero valorizzare e promuovere lo spirito e la tradizione dello yachting d’epoca e storico e del patrimonio culturale che queste imbarcazioni rappresentano. Oggi siamo felici quando vediamo che, sia a Viareggio come in altri porti, gli armatori issano con orgoglio la bandiera del nostro Museo Galleggiante”.

LE CATEGORIE DI IMBARCAZIONI
Tre le regate in programma, da venerdì 17 a domenica 19 ottobre, alle quali potranno iscriversi gli Yacht d’Epoca (varo antecedente al 1950), gli Yacht Classici (varo antecedente al 1976), i Classic IOR (varo tra il 1970 e il 1984), gli Yacht Vele Storiche secondo la definizione data dall’Associazione e i 5.50 Metri S.I. (Stazza Internazionale), ex classe olimpica nata nel 1949. Tra le barche presenti tre sono state varate oltre un secolo fa (Tilly XV 1912, Tirrenia II 1914, Barbara 1923) e altre compiranno importanti compleanni (Gazell, 90 anni, Danae 70 anni, Penelope 60 anni). Oltre al Palinuro, la Marina Militare parteciperà con Artica II del 1956, Grifone del 1963, Penelope del 1965 e Chaplin del 1974. In banchina anche Eilean di Officine Panerai, il Fife del 1936 che ha segnato un’epoca nella storia dei raduni di vele classiche. Tutte le barche iscritte riceveranno la ormai classica “Skipper bag” dell’evento, sacca del Marinaio, realizzata appositamente dalla Veleria Millenium attraverso il progetto Second Wind, che ridà vita a vele in disuso facendo realizzare prodotti personalizzabili ai detenuti del Carcere di Viterbo per favorirne il loro reinserimento nel mondo del lavoro.




venerdì 12 settembre 2025

NOZZE D’ORO TRA SUPERSPRINT E GOLF GTI




Tre lettere, GTI, che hanno scritto tutta un’altra storia. E una sottile linea rossa che, però, segna un grande confine tra viaggiare e, quando e dove si può, guidare. Nel senso più vero del termine. Segni distintivi che, insieme alla tecnica ovviamente, segnano la differenza tra la Golf e la GTI. Con questo speciale modello un manipolo di appassionati all’interno di Volkswagen riuscì a trasformare una semplice compatta in un’auto sportiva dalle prestazioni elevate, ma alla portata di tutti e che conservava la praticità necessaria nell’uso quotidiano. 

La GTI, infatti, nacque da un gruppo di “spiriti affini”. Già dalla nascita della Golf alcuni ingegneri avevano pensato ad una derivazione sportiva del modello, ma all’interno dell’azienda un progetto di questo tipo non era ben visto per il timore che potesse incoraggiare comportamenti pericolosi al volante. A dare la svolta ci pensò Anto Konrad, pilota dilettante, ingegnere e allora responsabile dell’ufficio stampa VW, che una sera riunì a casa sua un gruppo di tecnici di vari reparti, che tra una birra e una tartina unirono le idee abbozzando un progetto da sviluppare con professionalità ma al tempo stesso in segreto, dato che non era ufficiale. Dopo alcuni mesi di incontri extra orario di lavoro, questi “carbonari” raggiunsero la sintesi perfetta utilizzando componenti di serie. La ricetta era semplice ma al tempo stesso ingegnosa: un’auto compatta e leggera, spinta da un motore brillante, il 1.6 da 110 CV a iniezione elettronica - sostituito dal 1.8 nel 1982, che nel 1986 con la versione 16V crebbe a 136 CV superando il fatidico muro dei 200 km/h - che garantiva uno scatto 0-100 km/h in 9,2 secondi e una velocità max di 182 km/h, e dotata di un assetto sportivo. Il nuovo progetto battezzato GTI, con la “I” che indicava l’adozione della iniezione elettronica Bosch K-Jetronic, ottenne il benestare del Consiglio di Amministrazione impressionato dalle prestazioni e persuaso dall’utilizzo di pezzi comuni e affidabili. La produzione, in serie limitata di 5.000 esemplari, iniziò nel giugno 1976 sulla spinta di un successo travolgente, alla faccia delle cupe previsioni dei “geni” della divisione vendite che alla vigilia della presentazione al Salone di Francoforte 1975 avevano pronosticato che “non sarebbero riusciti a venderne 500 di quelle macchine”. Complimenti! Per la cronaca, da allora la GTI, nelle otto generazioni che si sono succedute, ha conquistato oltre due milioni di cuori sportivi in tutto il mondo.
A differenza dei “gufi” tedeschi, i tecnici Supersprint intuirono immediatamente l’enorme potenziale di successo di questa vettura presso il popolo degli appassionati e, a partire dal 1976 all’uscita delle prime macchine, iniziarono per primi lo sviluppo di un sistema di scarico completo ad alte prestazioni, che includeva collettori tubolari. Tanto da poter dire che l’azienda mantovana detiene un posto nella storia della VW Golf GTI 1^ serie, per la quale ha venduto migliaia di scarichi speciali nel corso degli anni.


Con l’arrivo del motore 1.8, nel 1982, e il contemporaneo boom del settore tuning, i tecnici Supersprint hanno ampliato la gamma disponibile sviluppando il sistema di scarico con tubi di diametro maggiorato e sovradimensionati, in modo tale da poterli abbinare tra loro, offrendo anche versioni specifiche di di collettori per differenti upgrades prestazionali. 

A tale proposito va sottolineato che la classica conformazione dei silenziatori Supersprint a flusso diretto dei gas di scarico, con tubo interno forato passante, avvolto da un primo strato sottile di lana di acciaio ed uno strato esterno di lana di roccia (basalto), contribuisce in modo considerevole all’incremento di performance e sound. Così come l’utilizzo di acciaio inox aisi 304, grazie alle proprie caratteristiche qualitative di resistenza, oltre a garantire una durata pressoché eterna consente di realizzare i vari componenti con uno spessore inferiore della lamiera, a tutto vantaggio della leggerezza.

Non solo. Come d’abitudine, Supersprint per andare incontro alle differenti esigenze, o preferenze, della clientela, offre diversi pacchetti di scarico, tra cui una versione con omologazione stradale, anche per quanto riguarda la tonalità del sound: da moderatamente rumoroso a più estremo, in ogni caso assolutamente coinvolgente. 

Inoltre, seguendo negli anni l’evoluzione motoristica della Golf GTI, i tecnici Supersprint hanno sviluppato una linea di scarico completa perfetta per la conversione tra i motori 1.8 e 2.0 16V.
Va infine sottolineato che tuttora nell’azienda mantovana tutti i componenti citati vengono realizzati completamente a mano nel loro design originale. Un ulteriore valore aggiunto a garanzia della qualità dei prodotti Supersprint, così come la certificazione storica di tali componenti. 

Sul territorio italiano i prodotti Supersprint sono distribuiti in esclusiva da RPM Racing Parts di Lainate: info@rpmracing.it.




giovedì 21 agosto 2025

BARCHE D’EPOCA, TORNA A MONTECARLO LA MONACO CLASSIC WEEK



Attese oltre 120 imbarcazioni d'epoca e classiche a vela e a motore dal 10 al 13 settembre 2025 a Montecarlo in occasione della diciassettesima edizione della Monaco Classic Week-La Belle Classe (www.monacoclassicweek.com), l'evento ad inviti nato nel 1994 organizzato ogni due anni dallo Yacht Club de Monaco. Si tratta del più importante ed esclusivo raduno di questo genere al mondo, che riunisce in un unico porto la più imponente e importante flotta di scafi di inestimabile valore che hanno fatto la storia della nautica e della motonautica. Qui convergeranno barche di numerose nazionalità, varate a partire da fine Ottocento e progettate dai più grandi architetti navali, dall'inglese Charles E. Nicholson agli scozzesi William Fife, George L. Watson e Alfred Mylne, dagli americani Sparkman & Stephens, Nathanaël G. Herreshoff e John G. Alden ai francesi Eugène Cornu e François Camatte, al norvegese Johan Anker e agli italiani Carlo Sciarrelli e Vittorio Baglietto. Saranno presenti 60 vele d'epoca, altrettanti i runabout e motoscafi compresa una flotta di Riva, una quindicina i motoryacht fino a 80 metri di lunghezza e una dozzina i Dinghy 12', l'ex deriva olimpica nata in Inghilterra nel 1913 dalla matita di George Cockshott. L'accesso alle banchine e al Villaggio espositori (pittori, fotografi, artigiani, Boutique ufficiale YCM) sarà libero per tutti a partire da mercoledì 10 settembre e fino a sabato 13 settembre, dalle ore 10 alle ore 19.

Alla Monaco Classic Week verranno festeggiati i 30 anni di appartenenza di Tuiga allo Yacht Club de Monaco. La barca, lunga circa 28 metri, è stata varata nel 1909 dal cantiere scozzese Fife ed è uno dei quattro '15 Metri Stazza Internazionale' ancora naviganti al mondo. Dal 2023, in seguito a una donazione, un altro yacht è entrato a fare parte della flotta reale. Si tratta di Argynne III, sloop bermudiano con la 'poppa a canoa' lungo quasi 14 metri, varato nel 1955 dal cantiere Bonnin su progetto di Eugène Cornu. Presente anche Manitou (1937), l'ex Casa Bianca Galleggiante così definita perché impiegata dal presidente John F. Kennedy, insieme a numerose ultracentenarie tra le quali Black Swan (1899), Kismet (1898), la goletta aurica Mariette (1915), Lulu (1897), Barbara (1923), Viola (1908), Chips (1913) e le piccole, ma sempre affascinanti, Greylag del 1932 e Brynhilde del 1958.

Una quindicina i motoryachts iscritti alla Monaco Classic Week, costruiti tra il 1906 e il 1974, con in testa la steam-ship Delphine del 1921, lunga ben 79 metri, seguita in ordine di grandezza dal 45 metri Kalizma, varato in Scozia nel 1906 su progetto di G. L. Watson. Questo yacht venne donato nel 1967 dall'attore americano Richard Burton a sua moglie, la star Elizabeth Taylor, dopo la vittoria dell'Oscar come migliore attrice nel film "Chi ha paura di Virginia Woolf"? Oggi lo yacht, già definito l'Orient Express dei mari, viene adibito a charter e può accogliere fino a 10 ospiti per crociere da sogno. A Montecarlo non mancherà una vera e propria flotta di oltre 50 barche a motore che comprende motoscafi, runabout, vaporine e canots automobiles. Tra queste i mitici Riva, i motoscafi in legno più famosi del mondo prodotti in ben 4098 esemplari dall'ingegner Carlo Riva che comprende i modelli Aquarama, Tritone, Ariston, Super Florida, Olympic e tanti altri. Le barche partecipanti verranno giudicate da una giuria presieduta da Sir Robin Knox-Johnston, primo uomo a circumnavigare il globo senza scalo tra il 1968 e il 1969, della quale farà parte anche l'architetto e scrittore milanese Piero Maria Gibellini, massimo esperto di Riva al mondo nonché biografo di Carlo Riva. Verrà assegnato il prestigioso La Belle Classe Restoration Prize, mentre un'altra commissione presieduta da Allegra Gucci valuterà l'etichetta, lo stile e il rispetto dell'Art de Vivre la Mer per l'assegnazione del Concorso di Eleganza. Non mancherà la Chefs Competition, che consentirà agli equipaggi di aggiudicarsi il titolo dopo avere preparato a bordo piatti con ingredienti misteriosi consegnati in una scatola.

domenica 3 marzo 2024

Formula Settantacinque, in mostra il Mondiale di F1. L’iniziativa dell’associazione Lele Forever.


 > di  Massimo Campi


Formula Settantacinque 1950-2024 - il racconto del Campionato del Mondo di Formula 1 dalle origini ad oggi. Da non perdere la mostra retrospettiva per celebrare i 75 anni del Campionato del mondo di Formula 1. Ideata e realizzata da Enrico Mapelli in collaborazione con Ettore Pitonzo, la mostra raccoglie i racconti di questa storia che continua ad appassionare tante persone nel mondo. 

Mapelli è un giornalista di motorsport, autore di diversi libri tra cui i MONZA DUEMILADIECI e UN RALLY A MONZA. Le immagini della mostra sono messe a disposizione da archivi storici e da fotografi specializzati nel mondo dei motori: Massimo Campi; Mirko Duranti; Enrico Mapelli; Maurizio Rigato; Giorgio Proserpio. 

Oltre alle immagini ed alle schede di presentazione, ci sono numerosi pezzi pregiati in mostra, forniti da collezionisti di memorabilia. Tra questi, tute e caschi originali, nonché una serie di modelli in scala delle vetture più significative che sono state protagoniste in questi decenni di corse nella massima categoria.

La mostra è ospitata dalle sale di Villa Camperio, in via Confalonieri 55 a Villasanta. Dopo l’ìnaugurazione di sabato 2 marzo 2024, resterà aperta al pubblico fino a domenica 10 marzo, con i seguenti orari: sabato e domenica dalle 9,30 alle 12.30 e dalle 15.30 alle 18.00. Nei giorni 5/6/7/8 marzo dalle ore 15.30 alle 18.00. L’ingresso è libero.

La manifestazione, organizzata da LELE FOREVER ODV, è una opportunità per ricordare Lele (a cui è dedicata l’Associazione) nel venticinquesimo anniversario della scomparsa. Nella sua breve vita Gabriele ha sempre dimostrato grande attenzione agli sport motoristici: pilota e navigatore nei Rally e soprattutto grande appassionato di Formula 1 e del suo idolo Ayrton Senna.

Nell’occasione della mostra, sarà disponibile materiale informativo su LELE FOREVER ODV che, dalla morte di Lele, opera nella lotta alla leucemia, a sostegno del Reparto di Ematologia Adulti della Fondazione IRCCS San Gerardo di Monza, e aiuta materialmente i malati e le loro famiglie, soprattutto quelle provenienti da lontano, a migliorare le loro condizioni di vita durante la malattia, mettendo a loro disposizione una struttura di accoglienza gratuita. 

Info: www.leleforever.org - info@leleforever.it .

La mostra è possibile anche grazie all’Associazione Amici dell’Autodromo e del Parco. Con il patrocinio di Comune di Villasanta, Comune di Arcore, Automobile Club Milano, SIAS Autodromo Nazionale Monza.













 


venerdì 8 dicembre 2023

Ritratti: il Drake. La Mostra fotografica di Enzo Giovanelli


di Massimo Campi

Una mostra di ritratti fotografici dedicati a Enzo Ferrari: negli scatti di Enzo Giovanelli, le immagini del "Drake" di Maranello nelle occasioni pubbliche e nei momenti informali. Tante foto - in mostra allo Spazio Culturale Madonna del Corso in Via Claudia 277 a Maranello - realizzate dal fotografo Enzo Giovanelli.

Da sempre appassionato di fotografia, Giovanelli inizia a frequentare l'Autodromo di Modena da giovanissimo e con le sue fotocamere ha documentato per trent'anni il mondo dell'automobilismo sportivo e della Formula 1. Le sue immagini sono apparse su Autosprint, La Gazzetta dello Sport, Gente Motori, Auto Capital e nel 1994 ha vinto il Premio fotografico internazionale Gilles Villeneuve.

Enzo Giovanelli ci parla di queste foto e come è nata questa mostra.

In queste immagini c’è una parte di vita di Enzo Ferrari. Con la struttura di Maranello ho lavorato per vari anni ed ho anche diverse immagini sia dell’uomo pubblico che di quello privato. Alcune delle prime le vedete esposte alla mostra, le seconde invece le tengo nel mio archivio personale e non ho voluto esporle.

Ci sono delle immagini di eventi storici per Ferrari

Partono dal 1983 e tra queste immagini ci sono alcuni momenti salienti, come gli incontri con personaggi come Craxi, Massaccesi, il Presidente Pertini, il Papa che è venuto in visita a Maranello. Ci sono anche i ritratti di Ferrari durante la sua ultima apparizione alla 1000 Miglia Storica quando è transitata appositamente da Maranello.



Alcuni ritratti sono molto significativi

C’è il ritratto dove lui, senza occhiali ride. La ritengo una foto molto particolare: Enzo Ferrari indossava sempre gli occhiali quando era in pubblico, quello è stato un veloce istante, se li è tolti ed intanto mi ha guardato, ha visto che lo stavo inquadrando e mi ha sorriso. Poi c’è la foto in cui esce dal suo ufficio di Fiorano, era il 3 marzo del 1983, e queste foto sono state pubblicate sui giornali di mezzo mondo.

Come è nata l’idea di questa mostra?

Ero al Minardi Day dove ho incontrato il sindaco di Maranello e gli ho mostrato alcune di queste foto. Si è entusiasmato e mi ha proposto la realizzazione di questa mostra in occasione dell’uscita del film su Enzo Ferrari di Michael Mann. Questa mostra è molto importante, ho realizzato il sogno di una vita e sono felicissimo di questo evento.



Come è nata la passione per la fotografia?

Devo la passione per la fotografia a mia madre che faceva la fotografa ed io ho iniziato a scattare immagini quando avevo 12 anni. Da mio padre ho ereditato la passione per il viaggio e la scoperta. A 10 anni ero già stato in Germania ed in Svizzera, parliamo degli anni ’50 quando in pochi varcavano il confine per viaggiare. Intanto frequentavo anche l’Autodromo di Modena, dove ho visto girare la maggioranza delle vetture e delle moto da competizione dell’epoca ed anche i migliori campioni.

Quando eri giovane avevi anche i baffi!

Conobbi Graham Hill, era a Modena che stava provando una Ferrari sport in vista della Targa Florio. Era arrivato in pista con una Mini Cooper, io ero un ragazzo che guardava stupito quelle vetture ed i piloti che le guidavano. Finito il turno di test mi notò, mi sorrise e mi invitò a fare dei giri di pista con lui sulla Mini. Quando scesi ero entusiasta e mi lasciai crescere i baffi in suo onore.

Hai girato il mondo per fotografare le corse.

Lavoravo per diverse riviste tra cui Autosprint, la Gazzetta dello Sport ed il Corriere della Sera e seguivo le corse di Formula 1 facendo anche delle acrobazie per fare arrivare i rullini da sviluppare nelle redazioni entro le sette della domenica sera. Ho lavorato anche per parecchi giornali stranieri come Stern e Road & Track.

Quando hai conosciuto personalmente il Drake?

Il primo vero incontro è stato nel 1982, venne presentata a Maranello la riproduzione dell’Alfa Romeo Bimotore, realizzata ai tempi dalla Scuderia Ferrari, e guidata da Tazio Nuvolari negli anni ’30. Venni chiamato da Franco Gozzi come fotografo ed incontrai Ferrari in privato. Da allora ci siamo incontrati diverse volte in vari eventi. Si era instaurato un buon rapporto tra noi due e quando mi vedeva, anche durante i vari eventi, spesso mi sorrideva. Alcune volte sono stato chiamato per delle foto personali che non ho voluto esporre perché ritraggono momenti di vita privata.



Che ricordi hai del Drake come persona?

Era un uomo che possedeva un carisma unico, impagabile. Il “vecchio”, quando ti guardava in faccia ti impressionava con il suo sguardo, anche se stava zitto. Tra le tante persone che ho avuto la fortuna di incontrare e di fotografare nella mia vita, ho ritrovato lo stesso carisma in Papa Woityla.

Qualche aneddoto su Enzo Ferrari?

Uno degli momenti più belli è stato quando è arrivato il Presidente Pertini a bordo di una Maserati Quattroporte. Entrò la vettura dalla porta carraia, io ero accanto a lui con Franco Gozzi e vidi subito lo sguardo del Drake che avrebbe voluto fulminarlo: non poteva sopportare una vettura del Tridente dentro la sua fabbrica. Ferrari non si mosse, rimase sulla soglia dell’ufficio ed aspettò che Pertini scese dalla macchina ed andasse a salutarlo! Poi a Ferrari piacevano i motori, ma soprattutto le donne!…. ho tanti ricordi personali su questo argomento, ma sono fatti privati ed ho ancora oggi un immenso rispetto per la sua persona, quindi non ne parlo!



Ritratti: il Drake, la Mostra fotografica
di Enzo Giovanelli

Spazio Culturale Madonna del Corso - Via Claudia 277 Maranello

Con il patrocinio del Comune di Maranello.
Dal 7 dicembre 2023 al 7 gennaio 2024

Orari:

Dall’8 al 10 dicembre ore 10-21
Dall’11 dicembre al 7 gennaio aperta dal venerdì alla domenica dalle 10 alle 18