venerdì 12 settembre 2025

NOZZE D’ORO TRA SUPERSPRINT E GOLF GTI




Tre lettere, GTI, che hanno scritto tutta un’altra storia. E una sottile linea rossa che, però, segna un grande confine tra viaggiare e, quando e dove si può, guidare. Nel senso più vero del termine. Segni distintivi che, insieme alla tecnica ovviamente, segnano la differenza tra la Golf e la GTI. Con questo speciale modello un manipolo di appassionati all’interno di Volkswagen riuscì a trasformare una semplice compatta in un’auto sportiva dalle prestazioni elevate, ma alla portata di tutti e che conservava la praticità necessaria nell’uso quotidiano. 

La GTI, infatti, nacque da un gruppo di “spiriti affini”. Già dalla nascita della Golf alcuni ingegneri avevano pensato ad una derivazione sportiva del modello, ma all’interno dell’azienda un progetto di questo tipo non era ben visto per il timore che potesse incoraggiare comportamenti pericolosi al volante. A dare la svolta ci pensò Anto Konrad, pilota dilettante, ingegnere e allora responsabile dell’ufficio stampa VW, che una sera riunì a casa sua un gruppo di tecnici di vari reparti, che tra una birra e una tartina unirono le idee abbozzando un progetto da sviluppare con professionalità ma al tempo stesso in segreto, dato che non era ufficiale. Dopo alcuni mesi di incontri extra orario di lavoro, questi “carbonari” raggiunsero la sintesi perfetta utilizzando componenti di serie. La ricetta era semplice ma al tempo stesso ingegnosa: un’auto compatta e leggera, spinta da un motore brillante, il 1.6 da 110 CV a iniezione elettronica - sostituito dal 1.8 nel 1982, che nel 1986 con la versione 16V crebbe a 136 CV superando il fatidico muro dei 200 km/h - che garantiva uno scatto 0-100 km/h in 9,2 secondi e una velocità max di 182 km/h, e dotata di un assetto sportivo. Il nuovo progetto battezzato GTI, con la “I” che indicava l’adozione della iniezione elettronica Bosch K-Jetronic, ottenne il benestare del Consiglio di Amministrazione impressionato dalle prestazioni e persuaso dall’utilizzo di pezzi comuni e affidabili. La produzione, in serie limitata di 5.000 esemplari, iniziò nel giugno 1976 sulla spinta di un successo travolgente, alla faccia delle cupe previsioni dei “geni” della divisione vendite che alla vigilia della presentazione al Salone di Francoforte 1975 avevano pronosticato che “non sarebbero riusciti a venderne 500 di quelle macchine”. Complimenti! Per la cronaca, da allora la GTI, nelle otto generazioni che si sono succedute, ha conquistato oltre due milioni di cuori sportivi in tutto il mondo.
A differenza dei “gufi” tedeschi, i tecnici Supersprint intuirono immediatamente l’enorme potenziale di successo di questa vettura presso il popolo degli appassionati e, a partire dal 1976 all’uscita delle prime macchine, iniziarono per primi lo sviluppo di un sistema di scarico completo ad alte prestazioni, che includeva collettori tubolari. Tanto da poter dire che l’azienda mantovana detiene un posto nella storia della VW Golf GTI 1^ serie, per la quale ha venduto migliaia di scarichi speciali nel corso degli anni.


Con l’arrivo del motore 1.8, nel 1982, e il contemporaneo boom del settore tuning, i tecnici Supersprint hanno ampliato la gamma disponibile sviluppando il sistema di scarico con tubi di diametro maggiorato e sovradimensionati, in modo tale da poterli abbinare tra loro, offrendo anche versioni specifiche di di collettori per differenti upgrades prestazionali. 

A tale proposito va sottolineato che la classica conformazione dei silenziatori Supersprint a flusso diretto dei gas di scarico, con tubo interno forato passante, avvolto da un primo strato sottile di lana di acciaio ed uno strato esterno di lana di roccia (basalto), contribuisce in modo considerevole all’incremento di performance e sound. Così come l’utilizzo di acciaio inox aisi 304, grazie alle proprie caratteristiche qualitative di resistenza, oltre a garantire una durata pressoché eterna consente di realizzare i vari componenti con uno spessore inferiore della lamiera, a tutto vantaggio della leggerezza.

Non solo. Come d’abitudine, Supersprint per andare incontro alle differenti esigenze, o preferenze, della clientela, offre diversi pacchetti di scarico, tra cui una versione con omologazione stradale, anche per quanto riguarda la tonalità del sound: da moderatamente rumoroso a più estremo, in ogni caso assolutamente coinvolgente. 

Inoltre, seguendo negli anni l’evoluzione motoristica della Golf GTI, i tecnici Supersprint hanno sviluppato una linea di scarico completa perfetta per la conversione tra i motori 1.8 e 2.0 16V.
Va infine sottolineato che tuttora nell’azienda mantovana tutti i componenti citati vengono realizzati completamente a mano nel loro design originale. Un ulteriore valore aggiunto a garanzia della qualità dei prodotti Supersprint, così come la certificazione storica di tali componenti. 

Sul territorio italiano i prodotti Supersprint sono distribuiti in esclusiva da RPM Racing Parts di Lainate: info@rpmracing.it.