Foto ©Raul Zacchè/riproduzione riservata
Le vetture Sport Prototipo sono state le principali protagoniste del motorsport per alcuni decenni ed uno dei migliori veicoli pubblicitari per vecchie e nuove Case costruttrici. Dall’inizio degli anni ’50 del secolo scorso le gare di durata sono diventate sempre più importanti fino a quando non sono state surclassate dalla Formula 1, che era più facilmente visibile in un mondo dominato dalla televisione come mezzo di comunicazione. Negli anni ’90 le gare di durata hanno iniziato a rinascere con un pubblico sempre più selezionato ed amante delle belle vetture da competizione. Ben presto sono ritornati i costruttori che hanno potuto sperimentare importanti soluzioni tecniche da trasferire nella produzione di serie. Motori a benzina ad iniezione diretta ad alta pressione, turbodiesel, motori ibridi, fari allo xeno ed a led, tutte soluzioni tecniche nate sulle piste come Le Mans, Spa, Monza, Sebring, con queste vetture.
Nel 2012 è ripartita la serie mondiale con il WEC e nel 2023 è ritornata anche la Ferrari dimostrando di essere ancora un costruttore di primo piano conquistando tre volte la 24 Ore di Le Mans ed i recenti titoli mondiali costruttori e piloti.
Il mondo dell’Endurance è fatto di vetture, ma anche di piloti con le loro corse e le loro avventure. Il M.A.M.S. – Monza Auto Moto Storiche – Amici dell’Autodromo, nella serata di giovedì 27 novembre alla Biblioteca Civica di Lissone, ha incontrato alcuni personaggi che hanno corso con queste auto sulle più difficili piste mondiali.
“Dopo gli anni in kart e Formula 3, ho iniziato a correre con i prototipi Gr. C2. – esordisce Ruggero Melgrati - Purtroppo non ho fatto nessuna 24 Ore di Le Mans: l’unica volta che ero iscritto, dopo avere qualificato la vettura non sono potuto partire perchè l’altro pilota aveva distrutto la vettura durante le prove. Non avevo mai visto la pista ma ho subito capito che Le Mans non è un tracciato semplice da capire. Ho il ricordo dei pochi giri nelle prove ufficiali. Esco dai box, cerco di capire le reazioni della vettura e le curve della pista, subito mi rendo conto che devo guardare negli specchietti cercando di non ostacolare le Gr. C1, più veloci della mia Alba, ma devo anche stare attento alle GT che viaggiano molto più lente. Dopo tre giri vedo Carlo Facetti sul muretto dei box che si sbraccia facendo segno di rientrare subito ai box. Mi fermo, apre la portiera, e mi urla nel casco “cosa stai facendo, non devi andare a spasso ma qualificare la vettura! Sono intimorito dal tono di Carlo, ritorno in pista, cerco di concentrarmi il più possibile nel buio della notte, mi sembra di andare piano e dopo altri tre giri vedo nuovamente Carlo che si sbraccia sul muretto. Compio quel giro cercando di capire cosa era successo. Rientro ai box, Carlo apre lo sportello e mi urla nel casco “basta..basta! dove vuoi andare! … (non capisco)… hai già fatto il secondo tempo non devi mica distruggere la macchina!. Poi ci ha pensato l’altro pilota a rompere l’incanto di quel turno di prove. Quei pochi giri mi sono bastati per capire il fascino di quella pista e finite le prove, Carlo Facetti e Martino Finotto mi hanno ingaggiato per correre nella 24 Ore di Daytona nella stagione successiva ed ho corso per altri 10 anni nei campionati americani con i prototipi IMSA Gtp.”
“Il Banking fa abbastanza impressione, soprattutto se non lo conosci – Pietro Silva ricorda così l’esordio sul triovale della Florida - La prima volta che sono entrato a Daytona mi sono soffermato a guardare le Nascar che facevano le prove. Rivolgendomi ad un altro pilota ho esclamato che ci volevano dei grandi attributi per girare a quel modo su quelle pendenze di circa 45°, lui però mi ha fatto notare che la mattina successiva toccava a noi con i prototipi fare le stesse cose….quella notte non ho dormito dagli incubi! I primi giri avevo paura a salire in alto fino a quando rientro ai box, Carlo Facetti apre lo sportello e in puro dialetto milanese mi fa “alura te voueret andà su o no?” Ho preso coraggio e sono riuscito a superare quel blocco psicologico, ma quei primi giri in alto “flat out” con il muro vicino ad oltre 300 all’ora non li scorderò mai!”
“Ho sempre corso con le Gt, soprattutto Porsche e spesso mi sono trovato a contatto con i prototipi che vanno molto più veloci delle nostre vetture. - Sono le parole di Antonio De Castro, gentleman driver esperto di queste competizioni - Nelle gare mondiali correvo guardando costantemente negli specchi retrovisori per non dare fastidio e creare incidenti con le mia vettura che era quasi 100 km/h più lenta rispetto ai prototipi e durante la notte devi fare molta attenzione a quando ti arrivano alle spalle.”
Marco Fumagalli corre con le vetture storiche. Nella sua factory in Brianza restaura monoposto e prototipi con il socio Massimo Pollini. Nel 2023 ha vinto con la Argo la classe C2 nella Le Mans Classic, l’edizione speciale della maratona francese dedicata al centenario della gara. “Salire su quel podio ha sempre qualcosa di speciale, come il tracciato, velocissimo con i suoi rettilinei ed i curvoni in appoggio, una pista con il fascino delle grandi corse dove è stata scritta la storia.”
Gentleman driver, tester, giornalista, autore di libri, Mauro Borella ha guidato diverse vetture a ruote coperte nella sua lunga carriera. “Ogni epoca ha vetture con particolari caratteristiche. Sono stato nell’abitacolo di Porsche 917, Lola T70, Porsche 935, vetture potentissime, iconiche. Il flat six biturbo della 935 JLP4 superava 840 cv e la Porsche era dotata di effetto suolo, un vero mostro, ma ritengo che le vetture più difficili da pilotare siano quelle degli anni ’50. Ho guidato una Ferrari Testarossa, vettura bellissima, con un motore che sviluppava oltre 300 cv. Quando sei al volante di queste sport devi sempre fare i conti con i telai dell’epoca, le gomme strette con la spalla molto alta, infine i freni che non sono certamente quelli moderni delle generazioni successive.”

LE SPORT PROTOTIPO – DAL MONDIALE MARCHE AL WEC
di Massimo Campi – Giorgio Nada Editore
Ulteriore info: https://www.giorgionadaeditore.it/











