domenica 20 ottobre 2019

AGOSTINI, ROVERA E IL TEAM ANTONELLI MOTORSPORT CONQUISTANO IL TITOLO 2019 DEL CAMPIONATO ITALIANO GRAN TURISMO SPRINT


Monza, 20 ottobre 2019 - Riccardo Agostini è il campione italiano Gran Turismo Sprint 2019. Il 25enne pilota padovano, in coppia con Alessio Rovera, ha conquistato nell’ultima gara del conclusivo appuntamento della stagione il titolo della serie tricolore.

Un titolo su cui Agostini e Rovera sono riusciti a mettere le mani centrando a Monza il terzo successo di quest’anno, grazie alla strategia perfetta del team Antonelli Motorsport, che ha subito richiamato ai box Rovera per mettere le gomme “rain”, quando dopo i pit-stop è iniziato a piovere. Ciò ha consentito al pilota varesino di risalire velocemente dal sesto al secondo posto, superando nelle fasi finali anche la Lamborghini di Vito Postiglione, che in quel momento era ancora virtualmente campione assieme all’olandese Jeroen Mul.

Al termine della prima gara di sabato, conclusa con un quarto posto, Agostini e Rovera giungevano alla resa dei conti finale a pari punti con i loro avversari e cinque secondi in più da scontare domenica durante le soste. Per diventare campioni c’era dunque una sola possibilità: concludere davanti a Mul-Postiglione. E alla fine Agostini e Rovera, entrambi davanti a tutti nelle due sessioni di qualifica, ci sono riusciti.

Dopo essersi laureato nel 2012 campione italiano di F.3, avere conquistato il successo nel 2015 (proprio con il team Antonelli Motorsport) nella Carrera Cup Italia ed avere trionfato due anni fa nel Lamborghini Super Trofeo Nord America e nella World Final riservata alle vetture della Casa di Sant’Agata Bolognese, per Agostini quello messo a segno oggi è il quinto titolo della sua carriera.

A Monza weekend senza punti per Andrea Fontana (Audi) che conclude al sesto posto nel Tricolore GT Sprint


Dopo 36 ore di maltempo il sole è spuntato proprio mentre le vetture del Campionato Italiano GT Sprint si stavano schierando sulla griglia dell'ultima corsa della stagione tricolore. Pertanto tutti i team schieravano vetture (26 in totale) provviste di gomme slick. A prendere il via nella corsa della domenica, l'ottava del 2019, era previsto fosse Andrea Dromedari. L'ex-pilota della European Le Mans Series era però costretto a prendere la partenza dalla quindicesima posizione: il collegio dei commissari sportivi aveva infatti penalizzato di due posizioni il toscano, autore del tredicesimo tempo, perché il giorno prima il suo compagno di colori Andrea Fontana era stato giudicato troppo esuberante nella sua staccata alla prima variante. Il veneto, partito con gomme slick sulla pista bagnata, senza riferimenti dopo le prove libere sull'asciutto e le qualifiche con gomme rain aveva urtato una BMW per poi fermarsi all'esterno del Curvone poche centinaia di metri dopo.

Dromedari, sceso dalle vetture LMP3 e salito sull'Audi GT3, ha pertanto affrontato il suo stint di Monza come una full immersione nella nuova categoria. Partito in quattordicesima posizione alla fine del primo giro, si concentrava sul migliorare il proprio ritmo ad ogni passaggio e si atteneva al piano, stabilendo il suo miglior crono al decimo giro, quando già si profilava l'inizio della fase di cambio pilota. Dromedari riportava la vettura ai box al dodicesimo passaggio della corsa (lunga 50 minuti più un giro) occupando la 13ima posizione assoluta e la quinta della categoria Pro-Am, riservata agli equipaggi come quello Audi Sport Italia a Monza formati da un professionista e da un gentleman driver. Fontana prendeva il volante intenzionato a dare la caccia ad un posto nella Top10 e magari ad un podio nella Pro-Am, ma al quindicesimo passaggio un malaugurato problema all'impianto elettrico lo costringeva a fermarsi a bordo pista e a mettere una conclusione anticipata alla sua corsa per la seconda volta nel giro di meno di ventiquattro ore. Con le caselle vuote delle gare in Brianza purtroppo è anche sfumato un posto nei Top5 della classifica finale conduttori: Fontana conclude sesto in campionato, vinto da Riccardo Agostini ed Alessio Rovera grazie al successo odierno.

- da Audi Sport Italia - Press

Formula Regional/ A Monza gara-3 va a Vesti davanti a Fittipaldi e a Fraga


A Monza, in gara-3 di Formula Regional, Igor Fraga (DR Formula by RP Motorsport) dalla pole viene superato dal campione Frederik Vesti (Prema Powerteam). Segue il compagno di team Enzo Fittipaldi, poi Raul Guzman (DR Formula by RP Motorsport) e David Schumacher (US Racing). Dopo diversi attacchi Nico Kari (KIC Motorsport) supera Schumacher per la quinta posizione. Vesti allunga, mentre alle sue spalle Fraga e Fittipaldi sono attaccati e si disturbano a vicenda. A 13’ da fine gara Fittipaldi effettua uno splendido sorpasso all’interno della curva parabolica sul connazionale e conquista la seconda posizione. 
Lotta appassionante alle loro spalle fra Olli Caldwell (Prema Powerteam) e Sophia Floersch (Van Amersfoort Racing), il primo che sorpassa, ma poi subisce il contro-soprasso della tedesca. Successivamente l’inglese ripassa la Floersch, ma va lungo alla variante subito dopo il sorpasso. Nico Kari attacca poi Raul Guzman e conquista un ottimo 4° posto finale. Vince Vesti, seguito da Fittipaldi, Fraga e Kari.
Nella classifica generale del campionato, con Vesti già campione, Fittipaldi è secondo e uno strepitoso Fraga terzo che soffia la posizione a Schumacher.

Foto Claudio Pezzoli-Reporter Press Agency

A Monza primo podio tricolore per la Mercedes AMG GT4 Nova Race con Luca Magnoni ed Enrico Garbelli


Chiusura in casa per la varesina Nova Race, con la pista di Monza ad ospitare settima ed ottava tappa del gran finale del Campionato Italiano GT Sprint. Al via della prima delle due corse, prevista nel tardo pomeriggio di sabato ad attendere i piloti una pista ancora umida sulla griglia più folta dell'anno: 26 vetture. Luca Magnoni si presentava col quarto miglior tempo della classe GT4 e Carlo Mantori col settimo. Nel corso del primo turno, malgrado le condizioni di aderenza difficili, il duo di piloti Nova Race è stato molto efficace nell'evitare i trabocchetti che hanno invece atteso altri rivali. Per i primi quattro giri è stato davanti Mantori, poi Magnoni ha scavalcato il compagno di marca, ma al nono giro le posizioni sono state scambiate ancora. Quando ormai si avvicinava la fine del turno Mantori e Magnoni occupavano la quarta e quinta posizione della graduatoria GT4, nella quale conduceva la Porsche Cayman di Sabino De Castro e Simone Riccitelli che a fine giornata si sarebbe laureata campione di categoria GT Sprint.

La safety car interveniva in pista per permettere di pulire l'asfalto dai detriti lasciati da un concorrente che aveva subito un'esplosione di uno pneumatico, e si creava un vero ingorgo di vetture al pit-stop. Nel serpentone di auto incolonnate, le due Mercedes AMG GT4 si riportavano in pista poco alle spalle della Porsche Cayman di Pera-Piccioli ma quasi un giro lontane dalla Cayman di De Castro e Riccitelli, per un errore nella gestione della safety-car. Man mano cresceva la confusione, ma veniva data ugualmente bandiera verde a 12' dal termine, con la Porsche di Camathias-Ghezzi che al restart riusciva a scavalcare prima la Mercedes di Enrico Garbelli e poi quella di Alessandro Marchetti. Lo svizzero nel poco tempo che rimaneva sarebbe riuscito ad andare a vincere il GT4, perché una seconda safety-car eliminava la maggior parte del vantaggio accumulato dall'altra Porsche di De Castro e Riccitelli. Marchetti finiva quarto, miglior risultato stagionale per lui e per Mantori, a un distacco contenuto dalla terza delle Porsche salite sul podio, mentre Garbelli concludeva la sua prima gara sulla GT4 tedesca al quinto posto.

La domenica iniziava con un pallido sole e tutti si schieravano con gomme da asciutto, ma questa si sarebbe rivelata una breve tregua anche per l'ultimo appuntamento della stagione, dopo le bizzarrie meteo del sabato e della mattina. Garbelli aveva ottenuto in qualifica sul bagnato il quinto tempo della classe GT4 e Marchetti il settimo. Entrambi i piloti Nova Race guizzavano indenni attraverso la solita trappola della prima variante e al primo passaggio Garbelli era già terzo e Marchetti sesto. Quest'ultimo al settimo passaggio riusciva a scavalcare la Porsche Cayman di Piccioli-Pera per inserirsi al quinto posto, mentre davanti Garbelli conteneva il distacco dal leader, la Cayman di Camathias-Ghezzi. Sfortunatamente l'assalto delle Mercedes GT4 al primato delle rivali dirette di Stoccarda perdeva un possibile protagonista perché Marchetti alla variante della Roggia si girava finendo all'esterno della carreggiata: riusciva a riprendere ma lui ed il compagno di colori Mantori dovevano dare addio alle speranze di migliorare il piazzamento del giorno precedente. Invece Garbelli restava a distanza contenuta dal leader, e quando al sedicesimo giro entrava ai box contemporaneamente a De Castro le possibilità di lottare per un bel risultato restavano intatte.

A rimescolare le carte ci si mettevano due fattori con cui piloti e team hanno fatto i conti a Monza fino all'overdose: safety car e pioggia. La safety car inteveniva per due giri per spostare una GT3 ferma all'interno della curva Parabolica e il gruppo veniva ricompattato. Ma allo stesso tempo riprendeva a cadere la pioggia: la Cayman di Ghezzi-Camathias si fermava a cambiare le gomme, invece stringevano i denti due giovani leoni al volante delle Cayman come Riccardo Pera, passato al comando della GT4, e Simone Riccitelli. Magnoni a sua volta restava in pista con le gomme da asciutto e si concentrava sulla difesa del podio dalla rimonta della BMW M4 dell'equipaggio Guerra-Fascicolo. Il pilota varesino usava l'esperienza accumulata in pista sul bagnato anche sei mesi fa (con la vittoria ottenuta insieme al norvegese Aleksander Schjerpen su questa stessa pista durante 3 Ore di guida sempre sotto la pioggia battente) per tenere a bada il rivale della vettura di Monaco. Guerra iniziava l'ultimo giro con 1"865 da recuperare alla Mercedes, ma sotto la bandiera a scacchi era ancora Magnoni a tenere il muso davanti per 95 millesimi, dopo aver percorso la Parabolica sulle uova per non concedere nulla al rischio. Un margine peraltro sufficiente per salire sul podio a spruzzare lo champagne per la prima volta da quando le auto della stella a tre punte sono arrivate nell'officina di Jerago con Orago.

Foto Acisport.it

Alla Saab di Gandino e Scarcella la 2a Regolarità Storica Costa Smeralda. A Vellano e Molina va il titolo Tricolore


Porto Cervo (OT), 20 ottobre 2019 – Verificano in ventotto, gli equipaggi in lizza per la gara di regolarità a media che andrà ad incoronare il Campione Italiano della specialità, titolo istituito per la prima volta nel 2018; a giocarsi la vittoria sono Marco Gandino e Danilo Scarcella su Saab 96 V4 che per riuscirci, devono vincere la gara e sperare che Maurizio Vellano e Giovanni Molina su Audi 80 Quattro, non facciano meglio della quarta posizione.
La gara parte con un mezzo passo falso dovuto a problemi di cronometraggio che inducono la direzione gara ad annullare le prove del primo giorno. Con qualche malumore, la gara riprende il sabato mattina e la parte sportiva, associata alla bellezza dell'apprezzato percorso, prendono il sopravvento riportando la concentrazione degli equipaggi sull'essenza della gara.
Al riordino di Tempio Pausania, la situazione vede Gandino al comando con tre punti di vantaggio sui diretti avversari e cinque su Massimo Dell'Acqua e Mary Vicari su A112 Abarth; tutto lascia presagire che il nome dei vincitori esca da questo terzetto.
Ed infatti, sul palco d'arrivo al Molo Vecchio di Porto Cervo, a gioire per la vittoria sono Gandino e Scarcella, ma festeggiano ancor di più Vellano e Molina i quali, col terzo posto finale, hanno la certezza di esser i Campioni Italiani 2019. Dell'Acqua e Vicari migliorano la prestazione di metà gara e si aggiudicano la posizione d'onore. Al quarto posto assoluto si piazza la Lancia Delta Integrale di Alberto Bonamini e Marianna Ambrogi che precede, grazie alla discriminante, la Renault 5 Alpine di Carlo Pretti e Claudio Sparti. Sesti sono Enrico Scotto e Fabrizio Mazzoni su Lancia Fulvia Coupè che precedono di una penalità Nicola Manzini e Roberto Ricci su Lancia Beta Coupè. In ottava posizione Maurizio Verini con Maurizio Gandolfo sulla Fiat Ritmo 130 che precedono, in nona, la Porsche 911 di Mauro Arlenghi e Gian Piero Signorelli; chiudono la top ten Gianfranco e Corrado Sequi su MG A.

REGOLARITÀ SPORT
Solo quattro delle cinque partite, le vetture all'arrivo della prima edizione della gara di regolarità sport Costa Smeralda. 
Al termine delle nove prove di precisione, ad avere la meglio sono stati Gabriele Deidda e Giorgio Aricò su For Escort RS che hanno avuto la meglio sui catalani Jordi Renu Espada e Nuria Bergel Petit in gara con la BMW 325I. Sul podio anche i giovanissimi Enrico Pes di San Vittorio e Nicola Romano con la Peugeot 205 Rallye. Paolo Masuri e Antonio Stacconeddu chiudono la classifica con la Citroen Visa Trophèe.

Foto Massimo Bettiol

Formula Regional a Monza/ In gara-2 vittoria di Igor Fraga davanti a Guzman e Vesti

In Formula Regional a Monza, gara-2 vede Igor Fraga (DR Formula by RP Motorsport) scattare dalla pole position seguito dal compagno di squadra Raul Guzman, che supera Frederik Vesti (Prema Powerteam), che precede il compagno di team Enzo Fittipaldi e Sophia Floersch (Van Amersfoort Racing). Fraga allunga su Guzman, Vesti e Fittipaldi. Lo spettacolare duello fra Vesti e Fittipaldi, rallentati da Guzman, permette il recupero a Nico Kari (KIC Motorsport).
La pista man mano si asciuga e la battaglia fra Guzman, Vesti e Fittipaldi è entusiasmante con innumerevoli tentativi di sorpasso, ma alla fine il messicano riesce a mantenere la seconda posizione. A Monza DR Formula by RP Motorsport ottiene una strepitosa doppietta, con Fraga, primo con oltre 13” di vantaggio su Guzman, seguiti da Vesti, Fittipaldi e Kari.


A Imola, finale al fotofinish per la Coppa Italia Turismo 2a divisione


Sei a caccia di un titolo nella gara conclusiva di Imola per la 2a divisione Coppa Italia Turismo 2019, Gruppo Peroni Race-Aci Sport. Tra questi ci sono Roberto Vanni e lo scandianese Domenico Parrotta con la BMW 318 RS Trofeo del Team Racing Terni.

Entrambi i piloti hanno raggiunto un risultato positivo con la loro piccola BMW 318 Trofeo, combattendo con auto più prestazionali della 2a Divisione come Honda Civic Type, Honda Integra Type, BMW 320,Renault Clio RS Cup, MG E2SH.
Domenico Parrotta, con il risultato del 4° posto assoluto della 2a divisione ed il 1° posto di Categoria ottenuti all'Autodromo Enzo e Dino Ferrari di Imola in occasione dell'ultima gara, ha consentito al suo compagno di rimanere al secondo posto della classifica assoluta della 2a divisione, cioè vice campione della 2 divisione del Coppa Italia Turismo 2019.

Con questo risultato il Team Racing Terni si fregia del secondo posto assoluto con il pilota Roberto Vanni che durante la stagione ha partecipato a 5 gare e di Domenico Parrotta che con 4 gare all'attivo arriva nella classifica finale al sesto posto assoluto, dove tra il terzo e il sesto posto c'e' uno scarto di 4 punti. Un vero foto finish.



Al termine della stagione i piloti hanno ringraziato il Team Racing Terni, con il suo Presidente Federico Li Gobbi, Walter Colacino (BRD), Ecoservim di Reggio Emilia, General Scavi di Reggio Emilia, Mokart di Milano, Studio Pado Design di Scandiano (RE), Pado Automotive di Scandiano (RE). Il ricordo di Eleonora, attraverso Ele Morez Onlus, li ha accompagnati in tutto il campionato. 

2° Rally Storico Costa Smeralda: vincono Matteo Luise e Flavio Zanella



Porto Cervo (OT), 20 ottobre 2019 – Sicuramente ce lo si poteva aspettare sul podio assoluto, ma che l'equipaggio formato da Matteo Luise e Flavio Zanella portasse la Fiat Ritmo 130 Gruppo A sul gradino più alto, erano in pochi ad aspettarselo. Con cinque successi parziali sulle nove prove disputate, il duo ha affermato la propria superiorità aggiudicandosi con merito la seconda edizione di un riuscito Rally Storico Costa Smeralda, precedendo l'Opel Ascona 400 Gruppo 4 di Tiziano e Francesca Nerobutto, gli unici ad ingaggiare un avvincente testa a testa e autori di quattro scratch. Sul terzo gradino del podio i vincitori del 2018, Agostino Iccolti e Giulia Zanchetta, bravi a crederci fino alla fine e a superare i problemi patiti durante la gara dalla loro Porsche 911 RSR Gruppo 4.

Il rally inizia nel segno di Nerobutto che piazza il primo affondo sulla “San Pasquale” tirandosi in scia Luise a soli 2”2; Iccolti è terzo, ma paga già 13”5. Sopo il riordino a Palau, il trentino si ripete sulla inedita “San Pantaleo” precedendo di un decimo la Porsche del vincitore 2018 e di un secondo netto, Luise il quale compie il capolavoro nel buio della “San Pasquale 2” rifilando ben 26”5 a Nerobutto e 31”8 a Iccolti. La prima frazione si chiude con la Fiat Ritmo di Luise e Zanella al comando con un significativo margine di 23”3 sull'Opel Ascona 400 dei Nerobutto e 42”2 su Iccolti. Manca all'appello la Ford Sierra Cosworth di Bentivogli e Musselli ferma per problemi elettrici, e l'atteso duo locale Conti - Demontis su Lancia Delta Integrale, accusa oltre un minuto e mezzo di gap a causa di problemi della vettura sin dalla prima speciale. La sfortuna colpisce anche i debuttanti Pes di San Vittorio e Cossu che si girano sulla terza speciale con l'Opel Kadett GSI che si spegne: riescono a rimetterla in moto dopo alcuni minuti ma concludono, seppur attardati, la prima frazione di gara. Scalabrin e Paganoni ribadiscono la superiorità nel Trofeo A112 Abarth precedendo Armellini – Comunello e Domenighini – Torricelli.

Si riparte con la “Aglientu” dove Nerobutto piazza lo scratch ma non riesce a scrollarsi di dosso Luise che lo tallona a 2”8, prima di andare a vincersi le successive “Luogosanto” e “Lo Sfossato”. Al riordino di Tempio Pausania, il vantaggio del rodigino sfiora il mezzo minuto e quello di Nerobutto su Iccolti è di 36”3; la classifica inizia quindi a definirsi in attesa della seconda tornata di prove. Nel frattempo Conti mette fine alla sofferta gara consegnando la tabella di marcia e per le ultime tre prove, si contano ancora ventisei equipaggi in gara con l'attenzione rivolta al tentativo di recupero da parte di Nerobutto che su “Aglientu 2” rosicchia 5”4 ma Luise risponde sulla “Luogosanto 2” rendendone 2”7; manca una prova alla fine e sono 26”5 i secondi che separano i due protagonisti del rally, davvero tanti per ribaltare la situazione a favore del trentino. La conferma arriva dall'ultima prova che porta a cinque i successi di Luise e Zanella che vengono accolti sul palco al Molo Vecchio di Porto Cervo, da una meritata ovazione tra le lacrime di commozione che Matteo non riesce a trattenere. Nerobutto e Iccolti completano il podio aggiudicandosi rispettivamente il 3° e il 2° Raggruppamento; il 4° è appannaggio dei vincitori assoluti, mentre nel 1° l'alloro va alla Fiat 125 Special di Pietro Turchi e Carlo Lazzerini.

Ai piedi del podio, la Ford Sierra Cosworth di Giorgio Costenaro e Giuseppe Ferrarelli, e in quinta posizione nella globale chiude la Porsche 911 RSR di Lorenzo Delladio e Pietro Ometto che di un soffio precede la vettura gemella di Stefano Prosdocimo e Diego Pontarollo. Con una convincente prestazione, Gianluigi Baghin e Sergio Marchi portano l'Alfa Romeo Alfetta GTV in settima posizione, tallonati dall'Autobianchi A112 Abarth di Raffaele Scalabrin e Giulia Paganoni, primi nella classifica del Trofeo A112 Abarth; sul nono gradino ci salgono Brunero Guarducci e Federico Riterini con la BMW M3 e chiudono la top ten Matteo Armellini e Marco Comunello, secondi di Trofeo A112, Serie che vede il podio completato da Giuseppe Cazziolato e Giancarlo Nolfi.
Peter ed Elke Goeckel su Opel Kadett SR sono i primi classificati tra gli equipaggi stranieri, mentre Gianfranco Cambedda e Claudio Mele su Fiat 128 Rally sono il primo equipaggio sardo all'arrivo.
Al Team Bassano, la classifica delle scuderie. Dei trentatrè equipaggi partiti, ventitrè hanno concluso regolarmente il rally. (Andrea Zanovello)

- Foto Massimo Bettiol