martedì 1 novembre 2022

Biella Corse chiude l'IRC 2022 con poca fortuna


“Ci abbiamo provato fino all’ultimo ma abbiamo chiuso il campionato al secondo posto assoluto” Sono queste le parole con cui Alberto Negri, “Team Manager” di Biella Corse, commenta la chiusura dell’International Rally Cup 2022, il campionato in cui Biella Corse ha schierato tre equipaggi, con i piloti Luca Rossetti, Simone Goldoni e Giuseppe Frattalemi.

A Bassano del Grappa, dove questo fine settimana si è corso il 39° Rally Città di Bassano, ultima prova dell’IRC 2022, Luca Rossetti e Manuel Fenoli, su Skoda Fabia R5 (gruppo RC2N, classe R5-Rally2) messa a loro disposizione dal Lion Team di Andrea Minchella, hanno chiuso al quarto posto assoluto, quarti di gruppo e di classe.
Con questo risultato hanno confermato la seconda piazza assoluta in un campionato dove hanno sempre avuto un ruolo di primo piano. 
“Purtroppo” ricorda Negri “a differenza del vincitore, andato a punti in tutte e quattro le gare, Rossetti se l’è dovuta giocare con l’handicap del ritiro al Trofeo Maremma, prima prova della stagione, che l’ha lasciato a zero punti. Poi ha vinto la seconda prova, il Rally del Taro, e chiuso al secondo posto assoluto il Casentino … ma recuperare i punti persi in Toscana è stato impossibile. Ora vedremo cosa succederà nel 2023. L’impegno con Rossetti è stato riconfermato, ci auguriamo ci sia con noi anche un po’ più di fortuna!”.

A Bassano hanno gareggiato con le insegne di Biella Corse anche Giuseppe Frattalemi e Luca Silvi, al via con una Peugeot 208 Rally4 (gruppo RC4N classe Rally 4). Nonostante un capottamento nelle prove di venerdì sera, sono riusciti a portare a termine la gara, chiudendo al 76° posto assoluto, trentatreesimi di gruppo e ventiseiesimi di classe. 
“Quest’anno è andata così” ha commentato il pilota al termine: “non abbiamo vinto nulla ma ci siamo divertiti come matti, con ottime prestazioni. Per il capottamento … io sono abituato a non gettare mai la spugna, la grinta e la determinazione sono il mio obbiettivo di vita. Ci rifaremo sicuramente!”.

“Il nostro Frattalemi è un ragazzo d'oro” ha commentato Negri “con un carattere incredibile e una volontà di ferro. Con quella 208 ce l’ha messa tutta e ha fatto miracoli, anche se la fortuna non è stata dalla sua. Per questo dico che il suo risultato ha una doppia valenza!”.

Per quanto riguarda il terzo pilota di Biella Corse nell’IRC, non presente a Bassano, Negri è decisamente positivo: “Simone, alla sua prima esperienza con una R5, ha fatto le prime tre gare con ottimi risultati, visto che ogni volta è sempre entrato nella "Top Ten". Come prima esperienza in un campionato internazionale direi che è andata più che bene!”.

Un equipaggio Biella Corse, composto da Gualtiero Frassati e Alessandro Mattioda, su Simca Rally 2, sarà al via il prossimo fine settimana (sabato 5 e domenica 6 novembre 2022) del 4° Giro dei Monti Savonesi Storico, rally per auto storiche che si correrà ad Albenga, in Provincia di Savona. La gara è valida per il Trofeo Rally di Zona (Piemonte, Valle d’Aosta, Lombardia e Liguria), la Michelin Historic Rally Cup e il Memory Nino Fornaca.

Otto le prove speciali in programma, di cui due, sul tracciato "Caso" (di 10,05 chilometri), si correranno il pomeriggio di sabato; le rimanenti sei, ricavate da tre passaggi cadauno sul tracciato "Colle Scravaion" (di 10,16 chilometri) e "Colle Melogno" (di 7,32 chilometri), verranno invece affrontate le giornata di domenica. In totale i concorrenti percorreranno 329,27 chilometri, di cui 72,54 di prove cronometrate. (Massimo Gioggia)

lunedì 31 ottobre 2022

Formula Class Junior: Visconti, Prescendi e Pontellini i campioni 2022.


Un ritorno all'Autodromo Nazionale molto atteso da piloti e scuderie della Formula Class Junior che hanno coronato un'attesa di sette anni. Un ritorno con numeri importanti in un fine settimana complicato dal grande numero di prove e di gare in programma sulla pista stradale di Monza. Con tempi stretti e, infine, poca luce per completare gara-2, passata in archivio dopo la manciata di minuti concessi dal sole al tramonto.

Un fine settimana da ricordare non soltanto per questo e per i pochi giri di pista. A Monza la Formula Class Junior si è presentata in forze, come merita il luogo che ha visto la nascita della categoria nel 1965. E sotto i riflettori - non quelli che un tempo consentivano la disputa delle gare in notturna del Trofeo Cadetti e magari sarebbero risultati ancora utili nella penombra della domenica sera - sono finiti i vincitori dei tre trofei in palio con pronostico rispettato e Marco Visconti, su Reggiani preparata da Stilo Corse, che ha vinto le due gare ed il Trofeo Romolo Tavoni, l'ennesimo di una carriera straordinaria. La volata per il Trofeo Alberto Baglioni ha premiato Jacopo Prescendi, su Reggiani schierata da Prescendi Racing, che ha preceduto Roberto Di Modugno su Cavallini di Dimo Racing. 

La classifica finale del Trofeo Sandro Corsini vede al primo posto, ininfluenti le gare di Monza, Simone Pontellini su una monoposto Locatelli davanti a Giuseppe Angilello e ad Andrea Carpenzano, due componenti della pattuglia di piloti arrivati dalla Sicilia. Con loro, Fabrizio Vitellino e Giovanni Grasso, che non ha resistito al richiamo dell'Autodromo Nazionale. Oltre a Camillo Centamore, protagonista di un ritorno di successo atteso per vent'anni.
La stagione 2022 di Formula Class Junior presenta un bilancio positivo con 33 piloti che hanno partecipato ad almeno una gara. Un numero importante. Da non disperdere ma da conservare ed incrementare operando idonei interventi di miglioramento. Magari con qualche gara in più a Monza.  





La Formula Junior a Monza ricorda Orazio Riponi.


Con l’assegnazione di una targa a Tino Galli, consegnata da Carlo Riponi sul podio dell'Autodromo Nazionale Monza, la Formula Junior ha ricordato Orazio Riponi. 
Un riconoscimento, voluto dalla famiglia Riponi e dal quindicinale "Il Melegnanese", che premia la “passione per lo sport” di una persona che forse è più conosciuta come fratello del pilota Max Galli. Sempre presente al suo fianco, nei box e nel paddock, come preparatore e meccanico. 
Una passione che lo accomuna, alla memoria e al ricordo, di quanto Orazio, come uomo e come tecnico, è stato per questa categoria e questo ambiente. Una eredità di valori che vedeva in Orazio Riponi un gentiluomo, uno di altri tempi; una frase che abbiamo sentito molte volte e che oggi si sente sempre meno, per quanto ci accorgiamo che quando queste persone vengono a mancare con essi scompare un’epoca.

Gentilezza, cortesia e competenza, qualità che anteponeva, in modo naturale, non costruito, nei rapporti con le tante persone con cui veniva in contatto, grazie anche al suo lavoro, che insieme alla famiglia era uno dei pilastri della sua vita. Tante ore passate, da valente artigiano, nella sua officina meccanica, insieme al fratello Carlo, che si è via via ingrandita, grazie all’impegno e alla dedizione di entrambi, doti peculiari di una generazione che ha fatto grande, con il proprio lavoro, il nostro paese. 
Una passione ereditata dal padre e trasmessa ai figli Luca e Maurizio, che oggi conducono l’azienda. Tanto impegno, nella canonica settimana, però non bastava e così, per non dismettere anche nei festivi la classica tuta blu, eccolo diventare costruttore di vetture da corsa. Un impegno che lo portava nei week-end sulle piste di tutta Italia. Era felice e sereno così, durante una intervista mi confessò che tutte quelle giornate festive, che avrebbero dovuto essere riservate al riposo, per lui erano importanti perché erano condivise con la famiglia. 

La fatica di quelle giornate era superata dalla preziosa presenza di tutti i suoi cari e dei tanti amici, tanto bastava per appagarlo e rivederlo il giorno successivo in tutta tranquillità al solito posto di lavoro, come sempre. 
Un mondo, quello delle corse, che lo ha visto partecipe e protagonista sin dagli anni ’70, con la Formula 875 Monza, come preparatore per la Squadra Corse Auto Melegnano, che vedeva tra i piloti il fratello, poi, negli ultimi anni con la Formula Junior, costruttore egli stesso, sempre con il fratello ed i figli, meccanici e piloti. Stagioni intense che hanno fruttato due titoli nazionali nel 2017 e 2018, sia piloti, con Paolo Collivadino, che costruttori. Altra grande passione la pittura, un angolo della sua abitazione, a ridosso dell’officina, era il suo studio, la bolla dove anche il rumore dei motori osservava un rispettoso silenzio e la priorità era ceduta a colori e pennelli. L’officina, la pista e il Circolo Artistico: attività diverse tutte vissute con intensità, discrezione e semplicità insieme all’adorata moglie Giampiera, i figli, tutti i familiari e i tanti amici che oggi lo piangono. 
(Luciano Passoni)


Foto di Rosanna Galli

L’Italia trionfa ai FIA Motorsport Games


Le Castellet, 30 ottobre 2022 - Sul circuito del Paul Ricard sventola in alto la bandiera dell’Italia, neo vincitrice dell’edizione 2022 dei FIA Motorsport Games a cui hanno preso parte ben 72 Paesi rappresentati da 463 piloti.

La squadra azzurra dopo aver dominato nei rally, in cui ha portato a casa il primato sia tra le Rally 4 con Roberto Daprà e Luca Guglielmetti e con Andrea Zivian e Nicola Arena nell’Historic Rally, domenica ha centrato il tris di medaglie d’oro grazie alla vittoria di Andrea Kimi Antonelli nella Formula 4, che sommata a quella d’argento ottenuta da Mirko Bortolotti ha determinato la vittoria assoluta del team tricolore nell’evento organizzato dalla Federazione Internazionale dell'Automobile e da SRO Motorsports Group.

In Francia Antonelli ha confermato i pronostici che lo davano come favorito ancora prima di accendere il motore della sua monoposto. Il portacolori azzurro dopo essere svettato in tutte le sessioni, questa mattina è scattato dal palo grazie alla vittoria della Qualifying Race del sabato. Il sedicenne ha messo in campo da subito un ritmo serrato che lo ha portato ad accumulare un consistente gap dal gruppo inseguitore, assottigliato solamente in occasione di una neutralizzazione della corsa avvenuta a seguito di un contatto tra due vetture. Con la bandiera verde il bolognese ha ripreso la sua cavalcata verso la vittoria seguito dal portoghese Manuel Espirito Santo e dallo spagnolo Bruno Del Pino Ventos. La top five è stata completata dal campione danese di Formula 4 Julius Dinesen e dal belga Lorens Lecertua, rispettivamente quarto e quinto. L’Italia rimane quindi imbattuta nella categoria dedicata alle monoposto, che nella prima edizione del 2019 a Roma era stata vinta da Andrea Rosso.

Ottima la performance di Mirko Bortolotti nella GT Sprint, categoria in cui il factory driver Lamborghini è riuscito ad ottenere il secondo posto al termine di una gara che lo ha visto subito tra i protagonisti. Il pilota azzurro dopo essere scattato dalla quinta casella dello schieramento, ottenuta dopo la qualifica che si è disputata questa mattina, ha fatto appello a tutta la sua esperienza riuscendo a risalire due posizioni occupando così il terzo posto alle spalle di Matt Campbell e di Ayhancan Guven. All’ottavo giro Bortolotti ha sferrato l’attacco decisivo nei confronti del pilota turco, andandosi a prendere la seconda posizione mantenuta fino alla bandiera a scacchi. La stessa manovra è stata replicata dal belga Dries Vanthoor che si è portato in terza posizione alle spalle della Huracán GT3 Evo, che grazie al piazzamento d’onore ha determinato la vittoria del team azzurro delle Olimpiadi del Motorsport.

“Abbiamo vinto l’olimpiade del motorismo internazionale e questo è un risultato di valore assoluto che va ben oltre la nostra disciplina, ma che conferma il positivo andamento di tutto lo sport tricolore – ha dichiarato il Presidente dell’Automobile Club d’Italia Angelo Sticchi Damiani - È un successo di assoluto rilievo che conferma la qualità dei nostri piloti e il grande lavoro svolto da ACI come federazione dei motori tricolori”.

Roberto Daprà – Rally 4: “Abbiamo fatto tutta la gara in crescendo dovendo allo stesso tempo sviluppare l’assetto della nostra macchina. Siamo molto contenti del lavoro che abbiamo svolto e sulla mia crescita dopo l’incidente che mi ha permesso di riprendere fiducia. Abbiamo vinto il rally con 16 secondi di vantaggio, ma sapevamo che ci attendeva la fatidica prova la SS14, dove siamo partiti tutti e tre affiancati, una cosa non proprio usuale nella nostra categoria. Abbiamo scelto la linea giusta e abbiamo dato il massimo per rimanere davanti, ma non nascono che abbiamo avuto i nervi tesi per tutti e tre i giri, ma siamo riusciti a stare davanti ai nostri rivali e a vincere”.

Andrea Zivian – Historic Rally: “È stato bellissimo poter partecipare ad un evento di questa portata, che ci ha regalato un’esperienza indimenticabile correlata da una cornice di pubblico meravigliosa. Sono certo che questi giochi avranno un futuro in crescendo vedendo quanto di buono è stato fatto in questa edizione, che rimarrà impressa nei nostri ricordi più belli. Abbiamo tirato tutta la gara sapendo che quello che contava era la finale, ma abbiamo dato il massimo in ogni prova divertendoci allo stesso tempo”.

Andrea Kimi Antonelli – Formula 4: È stata una gara difficile a causa del polso (compromesso in qualifica a seguito di un contatto). In ogni modo sono riuscito ad aprire un buon gap all’inizio e poi ho gestito il vantaggio. Sono molto contento di aver vinto, soprattutto perché rappresento l’Italia questo weekend a cui con orgoglio sono riuscito a portare un’altra medaglia”.

Mirko Bortolotti – GT Sprint: “Oggi non è stata semplice per noi sia nelle libere sia in qualifica, ma in gara abbiamo lottato duramente per ottenere un risultato che non pensavamo possibile. Sono davvero felice di questo secondo posto che è valso una medaglia importante per l’Italia, che ha concluso nel migliore dei modi i FIA Motorsport Games”.

Un grande plauso è stato rivolto a tutta la squadra italiana che ha preso parte all’evento in otto categorie, tra cui è figurato: il Cross Car Senior con Simone Firenze che ieri si è classificato quarto nella finale, Luca Losio che ha gareggiato negli Esports riuscendo ad arrivare fino alla semifinale, Manuel Vacca nel Drifting si è messo in luce nelle appassionanti sfide delle eliminatorie top 32 e Giacomo Ghermandi protagonista oggi di una qualifica leggermente in salita nella Touring Car, dove ha dovuto sventolare la bandiera bianca per un inconveniente al cambio durante la Main Race.

499P, la nuova Le Mans Hypercar della Ferrari per il FIA WEC


499P è il nome della nuova Le Mans Hypercar con cui Ferrari affronterà il mondiale endurance FIA WEC nella classe regina a partire dal 2023, ed è un nome che evoca la storia della Casa del Cavallino Rampante. In passato, i prototipi di Maranello avevano nella sigla che li identificava la lettera P, frequentemente anticipata dal numero della cilindrata unitaria del motore. La 499P non fa eccezione. È una vettura frutto di una visione che affonda orgogliosamente le sue radici nel passato, perché è lì che nacque quella leggenda che ancora oggi si perpetua e che ha permesso di ottenere 22 titoli mondiali e 9 vittorie assolute alla 24 Ore di Le Mans, ma rimane fortemente proiettata al domani, sia per i contenuti tecnici che per quelli di design che caratterizzano questo prototipo. Nel disegno della livrea con cui la 499P debutterà nella prossima 1000 Miglia di Sebring, è stato ripreso il celebre schema cromatico già introdotto nelle 312 P degli anni Settanta, che sottolinea anche visivamente il collegamento con una storia interrotta 50 anni fa, ma sempre presente nell’essenza del marchio. Per questo motivo, il numero 50 sarà uno dei due con cui saranno iscritte le vetture di Maranello nel mondiale, mentre l’altro sarà il 51, tra i più vincenti di sempre. Gli equipaggi ufficiali che porteranno in gara la 499P saranno invece oggetto di future comunicazioni.

La definizione del nuovo regolamento tecnico relativo alla classe Hypercar emanato da FIA (Fédération Internationale de l’Automobile) e ACO (Automobile Club de l’Ouest) ha portato alla scelta di Ferrari di produrre una Le Mans Hypercar (LMH) per imboccare un percorso di innovazioni e di sviluppo, fedeli alla tradizione che vede la pista come terreno ideale per la sperimentazione di soluzioni tecnologiche d’avanguardia da adottare sulle vetture stradali prodotte a Maranello. La 499P è un manifesto dell’impegno di Ferrari nel mondo delle gare di durata, della voglia di affrontare sfide sempre più difficili, della determinazione di vincere, anche se con la necessaria umiltà di chi è ben consapevole di confrontarsi con avversari di primo livello che nutrono ambizioni analoghe.

Il prototipo rispetta i dettami tecnici previsti dal regolamento della classe Le Mans Hypercar, che prevede l’utilizzo nel FIA World Endurance Championship di vetture con propulsori ibridi, dotate della trazione integrale e con un peso minimo non inferiore a 1.030 chilogrammi. Nella definizione della 499P sono state coinvolte tutte le realtà aziendali, attingendo all’universo di eccellenze tecniche, professionali e umane che caratterizzano la Casa di Maranello, affidandone la direzione ad Attività Sportive GT, diretto da Antonello Coletta, e la direzione tecnica a Ferdinando Cannizzo, responsabile dell’ente di sviluppo di vetture da competizione GT e Sport.

Il powertrain ibrido della 499P combina un motore termico, dislocato in posizione centrale-posteriore, a un motore elettrico, sull’asse anteriore. L’unità ICE – Internal Combustion Engine – ha una potenza massima a terra, limitata dal regolamento, di 500 kW (680 cavalli) ed è derivata dalla famiglia dei V6 biturbo stradali. Il motore termico, che condivide l’architettura del propulsore montato sulla 296 GT3, rispetto a quest’ultimo è stato sottoposto a una profonda rivisitazione da parte dei tecnici di Maranello, finalizzata sia allo sviluppo di soluzioni ad hoc per il prototipo, sia all’alleggerimento complessivo; tra le caratteristiche specifiche del sei cilindri a “V” della 499P, inoltre, il fatto che l’unità motrice sia di tipo portante e quindi svolga una preziosa funzione strutturale, rispetto alle versioni che equipaggiano le granturismo da competizione, dove il motore è montato sul telaio della vettura. La seconda “anima” del motopropulsore ibrido è rappresentata dall’ERS – Energy Recovery System – con una potenza massima di 200 kW (272 Cv), un motore elettrico dotato di differenziale la cui batteria si ricarica nelle fasi di decelerazione e frenata, e non richiede di fonti d’alimentazione esterne. Il pacco batterie, con tensione nominale di 900 Volt, beneficia dell’esperienza maturata in Formula 1 sebbene sia stato sviluppato specificatamente per questo progetto. Il motopropulsore è accoppiato a un cambio sequenziale a sette rapporti.

La nuova Ferrari 499P, le cui linee sono state finalizzate con il coinvolgimento del Centro Stile Ferrari, sotto la direzione di Flavio Manzoni, esalta tecnica ed aerodinamica della vettura, attraverso forme semplici e sinuose, espressione esplicita del DNA Ferrari. L’equilibrio tra tratti tesi e superfici fluide, espresso con un linguaggio futuristico, puro ed iconico, definisce un’architettura chiara ed essenziale. La carrozzeria del prototipo è plasmata a partire da una superficie piana, dalla quale si sviluppano armoniosamente le “pance” laterali ed i passaruota. Le cavità delle “pance” sono attraversate da flussi aerodinamici che investono il cockpit e raffreddano i radiatori sottopelle. Sulla Ferrari 499P, i passaruota, segno distintivo della tradizione Ferrari, sono caratterizzati in questo caso da ampie aperture sulla superficie, con lo scopo di ridurre la pressione all’interno dei locari. Assieme ai gruppi ottici, conferiscono carattere ed espressività al frontale, senza nascondere i richiami ai nuovi canoni stilistici introdotti con la Ferrari Daytona SP3.

Il posteriore è la massima espressione del connubio tra tecnica, aerodinamica e design. Una sottile pelle di carbonio riveste le varie funzioni, lasciando ruote e sospensioni completamente a vista. La “coda” è caratterizzata da una doppia ala orizzontale; ala e bandelle superiori sono accuratamente studiate per garantire il carico aerodinamico necessario a raggiungere la massima performance.
L’ala inferiore ospita inoltre una ‘light bar’ che caratterizza il design del posteriore con un gesto deciso e minimalista. In posizione dominante, sul tetto della vettura, è disposta infine una presa d’aria multipla per l’alimentazione dell’aspirazione del motore V6 e per il raffreddamento della batteria e del cambio.

Realizzata a partire da un telaio monoscocca in fibra di carbonio, sotto il “vestito” la Ferrari 499P si caratterizza per soluzioni che rappresentano l’avanguardia nel campo delle tecnologie applicate al motorsport. La geometria delle sospensioni, a triangoli sovrapposti di tipo “push-rod”, permette di raggiungere doti di rigidezza che si traducono in prestazioni di rilievo, che si evidenziano tanto alle velocità assolute più sostenute quanto nella percorrenza delle curve. Il comparto elettronico mutua e sposta ulteriormente in avanti l’esperienza maturata nelle competizioni con le vetture GT.

Non meno sofisticato è l’impianto frenante, che integra un sistema di brake-by-wire necessario per consentire il recupero della energia cinetica in frenata da parte dell’assale elettrico anteriore e sviluppato per coniugare precisione e velocità di risposta con affidabilità e durata, aspetti complementari la cui sintesi è una delle chiavi di successo delle gare endurance. L’assale elettrico anteriore sfrutta l’energia recuperata in frenata e immagazzinata nella batteria alto voltaggio per trasmettere coppia motrice anche sulle ruote anteriori sopra una determinata velocità, contribuendo a innalzare le prestazioni della vettura sui tracciati che saranno sede del calendario 2023.

Partnership con AF Corse

La Ferrari 499P sarà gestita in pista dai tecnici e dagli ingegneri di Maranello con la collaborazione di AF Corse. La partnership prosegue un percorso vincente iniziato nel FIA GT 2006 con la F430 GT2 che portò il titolo team, piloti e costruttori già nella stagione di esordio. Dal sodalizio tra Ferrari e AF Corse sono nati gran parte dei successi GT degli anni recenti e tutti quelli ottenuti nel World Endurance Championship (WEC) a partire dalla sua fondazione, il 2012.

Le dichiarazioni

John Elkann, Ferrari Executive Chairman: “La 499P ci permette di tornare a competere per la vittoria assoluta nel mondiale endurance. Quando abbiamo deciso di impegnarci in questo progetto, abbiamo seguito un percorso di innovazione e sviluppo fedele alla nostra tradizione che vede la pista come terreno ideale per sperimentare soluzioni tecniche di avanguardia, prima di trasferirle nelle nostre vetture stradali. Abbiamo affrontato questa sfida con umiltà, ma consapevoli di una storia che ci ha permesso di conquistare più di 20 titoli mondiali e 9 vittorie assolute alla 24 Ore di Le Mans”.

Antonello Coletta, Head of Ferrari Attività Sportive GT: “La 499P è un sogno che si trasforma in realtà. Oggi è un momento importante per tutte le persone che negli ultimi due anni hanno lavorato duramente a questo progetto. Abbiamo voluto omaggiare la nostra storia, con tanti piccoli e grandi richiami ad un passato fatto di successi e titoli. Nel farlo però, abbiamo guardato avanti, creando un manifesto del nostro impegno nel mondiale endurance. La 499P è un prototipo che è marcatamente Ferrari, nel significato più completo del termine, ed è con emozione che la condividiamo finalmente con i nostri clienti e gli appassionati del nostro marchio”.

Ferdinando Cannizzo, Head of Ferrari GT Track Car Development: “Per me e tutto il gruppo di lavoro, questo momento è davvero emozionante, sappiamo di avere una grande responsabilità. Ci siamo cimentati con la concezione e la progettazione di una vettura completamente nuova e particolarmente complessa in ogni sua parte. Una sfida inedita che ha stimolato tutti a mettere in gioco le risorse migliori e ha portato ad una collaborazione a 360° che ha coinvolto tutte le aree aziendali e i partner tecnici. Partire da un foglio bianco ha garantito motivazioni uniche e continue per trovare soluzioni efficaci e garantire alla 499P prestazioni e affidabilità. Dal primo shake down alla prima gara abbiamo pianificato un programma di sviluppo, sia in pista che sui nostri banchi di prova, molto intenso che sta fornendo riscontri interessanti e promettenti. Il lavoro di sintesi che ci attende nelle prossime settimane e che ci vedrà impegnati in ulteriori test in pista, è quello più importante per la messa a punto e l’integrazione finale di tutti i sistemi. Abbiamo ancora molti chilometri da percorrere ma la squadra è consapevole dell’importanza del progetto e continuerà a non far mancare impegno, passione, maturità e grande professionalità.” 

Foto di David Tarallo-pitlaneitalia.com

































Foto di David Tarallo-pitlaneitalia.com