domenica 24 maggio 2020

Peugeot 404 compie 60 anni. Il debutto nel 1960, disegnata da Pininfarina

La Peugeot 404 festeggia nel 2020 i 60 anni dall’esordio sul mercato internazionale. La 404 è un modello importante per Peugeot e inaugura la Serie 04. Sostituisce la precedente Peugeot 403 ed è caratterizzata da una linea disegnata da Pininfarina con montanti sottili, linee di fiancata lisce, pinne posteriori e cromature che strizzano un po’ l’occhio a ciò che accade oltreoceano. Come da tradizione della Casa del Leone, alla versione berlina vengono affiancate le versioni cabriolet (anche con hard-top) e coupé, prodotte presso gli stabilimenti Pininfarina con la meccanica montata però a Sochaux, quartier generale della Casa transalpina. Oltre alle classiche versioni alimentate a carburatori, la 404 è disponibile anche in versione ad iniezione per offrire ai clienti dell’epoca ancora maggiori prestazioni. Non mancano poi le indistruttibili motorizzazioni Diesel, da sempre presenti nei listini della Casa e pensate per i grandi viaggiatori. Novità interessante, l’introduzione (per lo meno all’inizio) dei freni a tamburo con servofreno Hydrovac. 

La Peugeot 404 venne presentata ufficialmente nell’aprile del 1960, alle porte del centro di produzione di Sochaux, cosicché gli operai addetti alla produzione potessero vedere il frutto del loro lavoro. Si trattò del primo step di un progetto nato ancora prima del 1960, dalla collaborazione di Pininfarina per lo studio dello stile della precedente Peugeot 403. Alle sapienti mani del designer italiano venne affidata anche la produzione dell’intera gamma turismo della 404. Vettura dalla linea molto filante e moderna, venne anche prodotta nelle colorazioni più ardite: arancione acceso, grigio tortora e blu laguna, colori inconsueti fino ad allora, ma in linea con il clima positivo che si respirava in quell’epoca. Anche gli interni non erano da meno e proponevano tinte coraggiose come il grigio chiaro, il rosso ed anche il blu-verde, mentre la plancia assunse un aspetto estremamente moderno. Il motore della Peugeot 404 fu un’evoluzione del motore della 403, ma potenziato (grazie ad una cubatura di 1.618 cm3 contro i 1.468 della 403); particolare fu la sistemazione del motore che venne posizionato non più in verticale, ma leggermente inclinato per limitare l’altezza del vano motore. 

Nell’ottobre 1961 Peugeot presentò al Salone dell’auto di Parigi la versione Cabriolet della 404 e l’anno successivo anche la carrozzeria coupé, una novità per la serie 04. Per suggellare la collaborazione con Peugeot, Pininfarina appose il suo stemma sulla fiancata del modello, sia delle coupé che delle cabriolet. Nel confronto tra le due, inoltre, fu la prima volta che la versione coupé raggiunse uno stile e un carattere ancor più appagante della cabriolet. Il 1966, infine fu un anno importante che vide una importante novità stilistica sul frontale della 404 Coupé: la griglia accolse infatti i nuovi fari di profondità, innovazione che non fece che incrementare il successo della vettura. Con la comparsa nel settembre 1968 della 504 Coupé, la 404 Coupé venne ritirata dal mercato. La produzione di 404 proseguì fino al 1975 in Europa mentre la versione pick-up arrivò addirittura fino ad ottobre 1978. 

Nel corso degli anni furono tante le versioni disponibili nella gamma 404, perché oltre alla versione berlina, alla coupé e cabriolet entrambe in grado di ospitare quattro occupanti, vennero introdotte anche la versione familiare addirittura a 7/8 posti e la versione Commerciale a 5/6 posti. Non mancò la versione furgonette, vale a dire la derivazione commerciale partendo dalla configurazione vettura, ma con 2 soli posti. Fu anche disponibile la versione telaio cabinato, ma anche una versione ambulanza. 

La Peugeot 404 fu un ottimo successo e a confermarlo sono i numeri relativi alle vendite: 2.885.377 esemplari totali, di cui 1.672.395 con carrozzeria berlina, 10.387 Cabriolet, 6.837 Coupé ed il restante diviso tra pick up e cabinati, commerciali e familiari. 

Con l’arrivo della Peugeot 404 a iniezione, si compie un ulteriore passo avanti e si ritaglia uno spazio anche nel mondo delle competizioni, con risultati di grande importanza. Nel 1961, la 404 ottiene il 1°, 3° e 4° posto nella categoria inferiore ai 2.000 cm3 in una gara massacrante come l’East African Safari. Nel 1962, Peugeot è prima nella classifica a squadre e seconda in classifica generale. La consacrazione avviene l’anno seguente, nel 1963, quando la 404 di Cliff e Nowicki vince per la prima volta l’East African Safari. Ma l’apoteosi deve ancora arrivare: a tre riprese, nel 1966, 1967 e 1968, la Peugeot 404 a iniezione vince l’East African Safari. L’edizione 1966 è da girone dantesco: le condizioni climatiche sono talmente sfavorevoli che gli organizzatori sono obbligati ad allungare da quattro a dieci ore il tempo massimo ammesso. La corsa del 1967 è straordinariamente asciutta e spinge le vetture a velocità medie superiori ai 100 km/h: su dodici Peugeot 404 iscritte, dodici tagliano il traguardo, a ulteriore conferma dell’affidabilità delle auto. Nel 1968 la vittoria si ripete consolidando così l’immagine africana della vettura del Leone. Anche in Sudamerica la Peugeot 404 fa faville; si aggiudica infatti nel 1963 e nel 1965 il Grand Prix d’Argentina.

Credits: Peugeot Comunicazione





 



sabato 23 maggio 2020

Prototipo Maserati MC20 sulle strade della Targa Florio per festeggiare la vittoria di Villoresi


Il 23 maggio del 1940, Maserati festeggiava un fantastico poker alla Targa Florio. Per la quarta volta consecutiva infatti una vettura della Casa del Tridente vinceva la prestigiosa corsa siciliana. A scrivere il proprio nome nell'albo d'oro dei vincitori Luigi Villoresi al volante della Maserati Tipo 4CL.
Per celebrare l'80° anniversario della storica vittoria, Maserati è tornata in Sicilia con un prototipo della MC20, percorrendo alcune delle strade dove si è scritta la storia della Targa Florio, come il tratto che ospita le ben conosciute tribune di Floriopoli.

Prosegue cosi lo sviluppo della nuova super sportiva, attraverso test in diverse condizioni di utilizzo, con l'obiettivo di raccogliere dati ed informazioni per la messa a punto finale.

Dopo la prima parte di test avviata con il simulatore dinamico all'interno del Maserati Innovation Lab di Modena, la parola passa ora ai collaudi su strada e in pista.

La MC20 segna l'inizio di una nuova era per la Casa italiana, sia a livello di stile e che di tecnologia; è inoltre la prima vettura della Casa del Tridente ad utilizzare il nuovo motore, ricco di innovativi contenuti tecnologici, internamente sviluppato e realizzato da Maserati.
Con la nuova MC20, che sarà presentata nel settembre prossimo, la Casa Modenese vuole sottolineare la propria vocazione sportiva e ritornare ad essere protagonista in pista, dopo l'ultimo mondiale vinto nel 2010 con un'altra straordinaria vettura, la MC12.

venerdì 22 maggio 2020

A Montecarlo tre Gran Premi nel 2021


Un mese a tutto gas sulle strade del Principato. A grande richiesta, il Comitato Organizzatore dell'Automobile Club de Monaco ha messo a punto un programma straordinario di eventi e, dopo aver ricevuto l'approvazione dal governo di Monaco, ha annunciato che la 12a edizione del Grand Prix de Monaco Historique, prevista per l'8-10 maggio 2020, sarà organizzata dal 23 al 25 aprile 2021. 
Il 2021 sarà eccezionale con passato, presente e futuro che saranno protagonisti in tre prestigiosi eventi nelle strade del Principato: il 12° Gran Premio di Monaco Historique sarà seguito dal 4° Monaco E-Prix (sabato 8 maggio 2021) e dal 78° Gran Premio di Formula 1 di Monaco (20-23 maggio 2021).


«Organizzare tre gare nell'arco di un mese sarà una ‘prima’per tutti noi dell'ACM», spiega Christian Tornatore, commissario generale dell'Automobile Club de Monaco. «Il lato logistico promette di essere complesso, ma non impossibile da gestire. A causa dei nuovi vincoli, dovremo iniziare a configurare la pista prima del solito, alla fine di febbraio, anziché il 15 marzo. Integreremo quindi gli aspetti tecnici, su e intorno alla pista, richiesti da ogni categoria. Per raggiungere questo obiettivo conteremo sull'esperienza e la disponibilità di tutte le persone coinvolte, al fine di raggiungere i nostri obiettivi »
Da segnalare, infine, che la successiva edizione del Grand Prix de Monaco Historique, la 13a della serie, si svolgerà dal 13 al 15 maggio 2022.

LA CLIO CUP ITALIA RIACCENDE I MOTORI A LUGLIO AL MUGELLO


Roma, 22 maggio 2020 - Dopo una lunga sosta ai box, la Clio Cup Italia può finalmente tronare in pista a luglio, mantenendo un calendario composto da sei doppi appuntamenti.

La serie targata Fast Lane Promotion, con entusiasmo, potrà nuovamente far gareggiare le veloci Clio RS 1.6 turbo seguendo tutti i protocolli sanitari discussi in questi mesi con ACI Sport, organizzatore dei weekend in cui il campionato orbiterà quest’anno.

Il primo semaforo verde scatterà sui sinuosi saliscendi del Mugello il prossimo 19 luglio, successivamente sarà il turno di Misano 02 agosto, mentre a fine mese (30 agosto) la serie sbarcherà sulle sponde del Santerno ad Imola. A fine estate, il 20 settembre, sarà il turno del circuito capitolino di Vallelunga, con gli ultimi due round dell’anno fissati per il 18 ottobre a Monza ed il gran finale il 22 novembre nuovamente ad Imola.

Il campionato dedicato alle iconiche berline francesi torna così a calcare la scena sui tracciati più importanti d’Italia, affiancato al suo alter ego virtuale, la Clio Cup Italia eSport Series, che dopo il convincente avvio di Monza della scorsa settimana, vede all’appello altri quattro appuntamenti per far conoscere i nomi dei vincitori tra le classi Pro (dedicata ai piloti professionisti), Press League (giornalisti automotive) e Sim (aperta ai sim racer).

CALENDARIO CLIO CUP ITALIA 2020

19 LUGLIO - Mugello
02 AGOSTO - Misano
30 AGOSTO - Imola
20 SETTEMBRE - Vallelunga
18 OTTOBRE - Monza
22 NOVEMBRE - Imola

Credits: Press Clio Cup Italia

giovedì 21 maggio 2020

I 50 anni della SM, capolavoro di Citroën e Maserati


Marzo 1970, Ginevra. I visitatori del prestigioso Salone dell’Automobile che si tiene annualmente nella cittadina elvetica si trovano davanti a uno spettacolo inusuale: la nuova coupé, frutto del lavoro congiunto tra Citroën e Maserati che diventerà un mito: la SM. 
Il costruttore francese, che per lunghi anni ha occupato i due gradini estremi del mercato con due prodotti diversissimi ma frutto del genio degli stessi creatori: la piccola 2CV, auto minimalista ma farcita di soluzioni tecniche avanti cinquant’anni (tanto che resterà in produzione ininterrottamente dal 1948 al 1990) e la prestigiosa e lussuosa DS: la Dea delle automobili, che in termini di confort restò un punto di riferimento per tutti i costruttori di auto di lusso. 
La DS ha tutto: è spaziosa, avveniristica nel design, veloce, elegante e sicura, al punto che la stampa internazionale dal momento della sua presentazione avvenuta nel 1955, è unanime nel giudicarla pressoché perfetta. Non perfetta, ma quasi. Quel “quasi” va cercato sotto al lungo cofano della Dea, progettato per ospitare un motore a sei cilindri boxer e che invece, dal 1955, ne alloggia uno derivato dal vecchio motore della Traction Avant che, per quanto aggiornato e perfezionato, resta un quattro cilindri, rumoroso e vibrante, inadatto a chi cerca, oltre alla velocità che alla Dea certo non manca, anche uno scatto felino e una silenziosità di marcia irrealizzabile col “quattro in linea” della Dea. 


Il Centro Studi lavorò a lungo su questo aspetto, progettando vari propulsori con architetture diverse: un V6 a 90°, poi un V8 con due monoblocchi a 4 cilindri uniti centralmente, ma senza raggiungere quel livello di armoniosa perfezione richiesto dalla Direzione Generale che nel 1968 decise di risolvere in maniera drastica il problema e, damblé, comprò la Maserati. 
Pierre Bercot, presidente e direttore generale del Double Chevron, aveva già avviato un piano di diversificazione della produzione e una nuova grande vettura era allo studio da tempo: nome in codice “S”, come Sport. 

Il team di progettisti si trovò quindi, quasi da un giorno all’altro, a disposizione la preziosa esperienza della Maserati nel settore delle Gran Turismo e della meccanica di precisione e ne approfittò. 
La piattaforma era pronta: una versione sportiva della DS, con passo leggermente accorciato (quello della DS era di ben 3,12 metri), abbassata e trasformata in coupé. Disponeva di un sistema di guida di tipo aeronautico, dove il volante era collegato alle ruote da un impianto idraulico ad alta pressione che gestiva anche il riallineamento del veicolo, con le ruote che tornavano dritte anche a vettura ferma, dove ogni sensazione era artificiale e dove nulla poteva deviare la vettura nella sua corsa (la forza del martinetto che regolava la posizione delle ruote era tale da rendere l’auto insensibile a buche, pietre o altri ostacoli). A questo va unita la sospensione idropneumatica collaudata nei quindici anni precedenti sulla DS, che aveva dimostrato (e dimostrerà ancora) la sua efficacia nei rally internazionali e nelle “maratone della strada”. 
Poi una carrozzeria totalmente nuova: lunghissima (circa 5 metri), profilata come mai un’auto di serie, con tantissimo vetro a circondare l’abitacolo, sottolineato da un grande parabrezza panoramico e un lunotto posteriore avvolgente che dominava un comodo portellone. 
Dentro tanto spazio per quattro persone, con due poltrone dal design futuristico per i passeggeri anteriori e spazio anche per i passeggeri posteriori. Quindi non una coupé 2+2, come andava di moda all’epoca nel settore delle Gran Turismo, ma una vera 4 posti, comoda come solo una DS poteva essere. 
Sotto al cofano, Maserati donò alla nuova creatura un sei cilindri a V stretta (60°) dolce, silenzioso, capace però di erogare 180 cavalli di potenza, più che sufficienti per consentire alla grande coupé franco-italiana di fare quel che è stata progettata per fare: spostarsi su lunghe distanze a una velocità media di 200km/h in totale sicurezza e nel più assoluto comfort. 


La SM, in quel marzo 1970, rappresentava non una nuova Gran Turismo, ma un nuovo concetto di Gran Turismo, se non un’inedita classe di autovetture pensata per quello che si sarebbe pensato il mondo del futuro, fatto com’era allora di autostrade senza troppo traffico e senza alcun limite di velocità. 
Per le conseguenze della crisi petrolifera, nello stesso mese di aprile del 1975 che vide l’uscita della DS dalle catene di montaggio parigine che l’avevano vista nascere vent’anni prima, anche la SM uscì di produzione. Ne furono ancora assemblate alcune presso la fabbrica di auto sportive del pilota Guy Ligier, per soddisfare gli ultimi ordini, fino alla seconda metà del 1975. Poi, Sua Maestà uscì dai saloni dei Concessionari, ma solo per entrare nei salotti degli appassionati, degli amanti della tecnologia sofisticata che la contraddistingue, della bella meccanica modenese che la anima e della linea, unica ed esclusiva, mai imitata, che la contraddistingue.

Credits: DS Comunicazione

SIM RACING/ GRANDE SUCCESSO PER IL PRIMO APPUNTAMENTO DELLA CLIO CUP ITALIA ESPORT SERIES & PRESS LEAGUE


Due gare, quattro differenti vincitori ed una grande partecipazione del pubblico sui social. Si è aperta così la prima edizione della Clio Cup Italia eSport Series, che ha inaugurato virtualmente la stagione 2020 della Fast Lane Promotion, in attesa di tornare concretamente in pista. 
Il primo dei cinque doppi appuntamenti che si è disputato domenica 17 maggio sul circuito di Monza, ha visto 28 piloti prendere il via. Di questi ben nove i giornalisti della Clio Cup Press League, il monomarca introdotto nel 2016 da Renault Italia, che vede i rappresentanti della stampa confrontarsi nel medesimo contesto della Clio Cup Italia. Sei invece i “sim racer” che hanno aderito con entusiasmo all’iniziativa, trasmessa in diretta streaming su YouTube e organizzata sulla piattaforma di Assetto Corsa grazie alla sinergia con Motori nella Leggenda.

È stato proprio il “sim racer” Stefano Zeni, al via con i colori della Melatini Racing (squadra che ha conquistato il titolo della Clio Cup Italia nel 2017 con Gustavo Sandrucci) a dominare la qualifica, centrando poi il successo in entrambe le gare. In prova Zeni ha stabilito il migliore responso di 2’09”827, battendo di quattro decimi Simone Di Luca (Faro Racing).

Il Gara 1 Zeni ha preso dunque il comando, con Di Luca che è riuscito a mantenere la seconda posizione e a fare sua la vittoria tra i piloti Pro. Il romano, due volte campione della Clio Cup Italia, in cui ha conquistato il titolo nel 2008 e poi a distanza di dieci anni esatti, ha chiuso davanti all’altro “sim racer” Alessandro Sciurti. Quarto posto per Gianmarco Quaresmini, seguito da Gianluigi Cortese, il quale ha così completato la top-5. Decimo posto per Riccardo Azzoli, in azione con i colori di La Gazzetta dello Sport e primo nella Clio Cup Press League.

In Gara 2, con l’inversione dei primi otto classificati del precedente ordine d’arrivo, Zeni si è subito prodigato in una straordinaria rimonta, andandosi a prendere un secondo meritato successo. Alle sue spalle ha concluso Felice Jelmini, campione in carica della Clio Cup Italia. Il lombardo del team PMA Motorsport ha difeso la sua posizione da Quaresmini, a sua volta tallonato da Di Luca. Quinto posto per Azzoli, ancora primo nella “Press League”, in cui Michele Faccin (Infomotori) ha messo a segno due secondi piazzamenti. In questa stessa categoria vanno anche rimarcati i terzi posti nell’ordine ottenuti da Emiliano Perucca Orfei (Automoto.it) e Mirco Magni (Quattroruote). In evidenza anche Roberto Albertini, titolare dello sponsor Montespada, vera rivelazione di questa inedita sfida che lo ha visto raccogliere un miglior settimo posto assoluto in Gara 2.

Il secondo appuntamento della Clio Cup Italia eSport Series si disputerà il 31 maggio a Imola e verrà seguito dalle tappe di Misano (14/6), Mugello (28/6) e Vallelunga (12/7).


Credits: Press Clio Cup Italia

Levante Circuit riapre il 2 giugno


“Levante Circuit riapre domenica 2 giugno”. A comunicarlo, con soddisfazione, il Direttore dell'impianto Ivan Pezzolla. Finalmente l’Autodromo di Bari di proprietà di ACI Vallelunga e gestito da Safe & Emotion riapre i cancelli e riprende le attività. L’appuntamento della ripresa sarà con prove libere di auto e moto, ma gli ampi spazi sono aperti a diverse attività e garantiscono il rispetto delle norme sanitarie.
L’agenda del Levante Circuit ha subito ripreso a riempirsi e si susseguono le prenotazioni per tutti gli appuntamenti che erano rimasti in sospeso sulla pista barese.
Tutti gli adeguamenti imposti dal governo nazionale sono stati realizzati, come le specifiche previste dalle federazioni sportive che vedono in Levante Circuit e nella società coordinata da Ivan Pezzolla un interlocutore di primo piano.
Partiranno al più presto i progetti congiunti con la Federazione Ciclismo e quelli con altre associazioni sportive, non esclusivamente motoristiche. Anche se naturalmente il motorsport è l’attività prevalente della pista di riferimento per il sud Italia.

Soddisfazione per la ripresa delle attività sulla pista alle porte di Bari è stata espressa da Ettore Bassi il noto ed apprezzato attore che è testimonial del Levante Circuit, fervido sostenitore delle potenzialità della poliedrica struttura, promotrice di sport e sicurezza. 
“Mi sto organizzando per tornare al più presto a girarci anch’io - ha commentato l’attore con la passione per gli sport delle 4 ruote - Chi ama il motorsport non può prescindere dal frequentare quello che si sta rivelando un punto di riferimento per gli sportivi di tutto il Sud Italia. L’Autodromo di Binetto è una struttura che permette a tutti di divertirsi in piena sicurezza. Torniamo ad usarne gli spazi che sono a disposizione, sempre nel pieno rispetto delle regole vigenti”.

“Siamo pronti e non vediamo l’ora di tornare a condividere con tutti il nostro autodromo - annuncia Ivan Pezzolla - tutti gli adeguamenti sono stati effettuati, quindi, venire al Levante Circuit significa godersi degli spazi in totale sicurezza. Riaccendiamo i motori, ma non solo, iniziano adesso a prendere forma tante altre iniziative alle quali in questi mesi non abbiamo smesso di lavorare, anche se lo spettacolo dei motori sarà sempre alla ribalta. Sul sito dell’autodromo è possibile espletare tutte le formalità on line, anche questo nel rispetto delle vigenti norme. Vi aspettiamo”.

Sim racing vs. vere corse automobilistiche: l'ingegnere di BMW Motorsport Jeroen den Boer valuta somiglianze e differenze.


> Maggio 2020 - Durante la sua carriera da pilota, Jeroen den Boer guidava le auto della BMW Motorsport GT3. Come capo ingegnere, ora si occupa delle attività di gara della BMW M6 GT3 e dello sviluppo della nuova BMW M4 GT3. Nell'attuale crisi COVID-19, den Boer è tornato al volante, almeno “virtualmente”. Ha scoperto le corse di sim e gareggia regolarmente con la BMW M8 GTE e con la BMW Z4 GT3. La combinazione di ex pilota automobilistico, ingegnere BMW Motorsport e sim racer lo rende la persona perfetta per analizzare le somiglianze e le differenze tra sim racing e vero motorsport. 

Quando Jeroen den Boer gareggia con la BMW Z4 GT3 sulla piattaforma iRacing Esports, gli sembra di tornare indietro nel tempo. Tra il 2011 e il 2013, l'olandese era solito guidare quell'auto per il team DB Motorsport contro avversari di alto livello nell’ADAC GT Master, ottenendo due vittorie in 36 gare. Allo stesso tempo, stava anche studiando ingegneria, e quando le corse GT3 sono diventate troppo costose per lui e il suo team privato, ha intrapreso la carriera di ingegnere. 

"Ho stabilito dei buoni contatti attraverso le corse GT3, ed è stato attraverso questo che alla fine sono arrivato, tramite Schubert Motorsport, a BMW Motorsport" - dichiara den Boer - "Lavoro lì dal 2014." 
Nella sua posizione di responsabilità, è sempre lì quando la BMW M6 GT3 scende in pista nelle principali gare di 24 ore e nell'Intercontinental GT Challenge. Il suo ultimo progetto è lo sviluppo della BMW M4 GT3, la nuova ammiraglia della gamma BMW M Customer Racing. E mentre è in attesa di riprendere i suoi progetti reali di corse automobilistiche, ha scoperto le gare sim. Ora ha la sua attrezzatura a casa e incontra gente come i piloti della BMW, Philipp Eng e Jens Klingmann per le sessioni di allenamento. 

“Una volta sono passato a una sessione sul Nordschleife. È stato molto divertente e molto interessante " - ha commentato den Boer - "in particolare per me come ingegnere, in quanto c'erano anche piloti BMW Corporate Communications professionisti di gare con il simulatore, che avevano la risposta giusta a tutte le mie domande sul set-up. All'improvviso, non ero più il tecnico che forniva informazioni sulle impostazioni: i ruoli si erano ribaltati. All'inizio è stato come un mondo diverso per me." 

Den Boer negli ultimi mesi ha anche acquisito esperienza di guida al volante della BMW M8 GTE virtuale e della BMW Z4 GT3. Non solo le sue abilità come pilota sono state messe alla prova, ma anche come ingegnere, mentre fai tutto da solo su iRacing - sia che si tratti di impostazione, tattiche di gara o strategia delle gomme. 

Lavoro di messa a punto nel simulatore e nella realtà. 

"Nel simulatore, puoi davvero configurare tutto ciò che potrebbe accadere nella realtà: telaio, aerodinamica, pressione dei pneumatici. Tutto", ha spiegato Boer. "Di norma, la messa a punto è completamente aperta, quindi puoi configurare un numero incredibile di parametri. Non è così facile e devi sapere cosa stai facendo." Den Boer sa esattamente cosa sta facendo quando si tratta della messa a punto nella realtà. Lui e il suo team generalmente iniziano con un set-up di base, che viene creato utilizzando i dati dell'anno precedente o, nel caso di nuovi circuiti, i dati provenienti da piste simili. 

"Quindi collaboriamo con il pilota per identificare i problemi su cui dobbiamo lavorare", ha dichiarato den Boer. “Sovrasterzo? Sottosterzo? Non performante in frenata? Confrontiamo il feedback dei piloti con i nostri dati. Se corrispondono, cambiamo le rispettive impostazioni sull'auto per risolvere il problema. In questo modo, passo dopo passo, siamo in grado di muoverci nella giusta direzione." 

Comprendere e interpretare correttamente il feedback dei piloti è una delle abilità chiave di un ingegnere. È qui che den Boer fa tesoro del suo passato di pilota da corsa. 

“A volte sono sufficienti tre parole e so cosa significano. Penso di poter entrare in empatia con loro", ha detto. Non è necessario che lo faccia quando esegue il lavoro di set-up nel simulatore, poiché è contemporaneamente pilota e ingegnere. "Nel mio caso, il lavoro di messa a punto nel simulatore è probabilmente più veloce, poiché io sono il pilota e, anche mentre sono al volante, posso già considerare quali modifiche al set-up proverò dopo", ha spiegato den Boer. "Non ho bisogno di parlarne prima con un altro pilota e tentare di mettere in pratica le sue valutazioni". 

Al contrario, potrebbe teoricamente avvalersi delle sue conoscenze acquisite nelle corse reali e, ad esempio, utilizzare una vera base per la simulazione. 

La strategia di gara e l'analisi dei dati sono praticamente identiche. 

Come per il set-up, il lavoro sulla strategia di gara è praticamente identico nel simulatore e nella realtà, come ha spiegato den Boer con un esempio pratico: “Ho guidato una corsa di quattro ore sul Nordschleife con un collega. Abbiamo dovuto discutere le tattiche, calcolare il consumo di carburante e determinare la strategia dei pneumatici: è stato molto divertente. Avevamo calcolato che il leader avrebbe tagliato il traguardo prima che fosse trascorso il tempo di gara, il che significava che dovevamo ancora fare un altro giro. Con questo in mente, abbiamo aggiunto più carburante, il che ci ha permesso di superare alcune macchine che erano rimaste senza carburante su Döttinger Höhe alla fine della gara. Sicuramente quella volta è venuto fuori l'ingegnere che è in me." 

In termini di analisi dei dati, i parallelismi tra sim racing e sport motoristici reali sono altrettanto sorprendenti. "Come nella realtà, è possibile sovrapporre e analizzare i dati di telemetria di diversi driver", ha affermato den Boer. “Dove sto frenando troppo presto o troppo tardi? Dove devo selezionare una marcia diversa? Questi dati sono identici alla realtà. È anche possibile utilizzare lo stesso programma per l'analisi dei dati. È davvero fantastico." 

Quando la simulazione è così vicina alla realtà, potrebbe essere un'idea prendere le idee di messa a punto da una macchina virtuale e trasferirle su una vera macchina da corsa? "Devi stare molto attento", ha concluso den Boer. “Sulla pista reale, se sbagli, non puoi semplicemente premere il pulsante di riavvio e riprovare. L'auto è danneggiata."

Credits: Press BMW Group

mercoledì 20 maggio 2020

Presentata la Nissan GT-R50 by Italdesign. Il debutto mondiale dal circuito "Tazio Nuvolari" di Cervesina


20 Maggio 2020 - Italdesign ha presentato in streaming dal circuito "Tazio Nuvolari" di Cervesina (PV) la prima Nissan GT-R50 by Italdesign della serie limitata a cinquanta esemplari, uno per ogni anno da celebrare. La Nissan GT-R50 by Italdesign è frutto della prima collaborazione con la casa giapponese, avviata nel 2018 con la realizzazione dell’omonimo prototipo; il successo raccolto nei mesi successivi alla presentazione del progetto ha spinto Nissan e Italdesign alla decisione di avviare la produzione della versione stradale limitata. 

«Questo è un giorno davvero speciale - ha dichiarato Jörg Astalosch, CEO di Italdesign - dopo settimane estremamente difficili per tutti. Dopo aver dovuto rinunciare alla presentazione durante il Salone di Ginevra e, dopo il parziale stop dell'attività produttiva dovuto al COVID-19, da inizio maggio siamo tornati operativi al 100% e possiamo confermare la consegna delle prime vetture tra la fine di questo anno e l'inizio del 2021, come pianificato. Non a caso presentiamo la vettura dal circuito "Tazio Nuvolari": è quello che utilizziamo abitualmente per tutti i nostri test dinamici e stiamo appunto concludendo quelli dedicati alla GT-R50, necessari all'omologazione per la circolazione libera su strada per i vari mercati».


Sviluppato sull’ultima versione della Nissan GT-R NISMO, il modello nato dalla collaborazione tra Nissan e Italdesign è un omaggio ai cinquant'anni della GT-R e di Italdesign, festeggiati rispettivamente nel 2019 e nel 2018. La GT-R50 by Italdesign è dotata di un motore V6 biturbo da 3,8 litri e 720 CV, assemblato a mano da NISMO. 

La richiesta del modello è molto elevata con numerose prenotazioni già effettuate: in tutto il mondo i clienti stanno ora definendo le specifiche personalizzate del proprio veicolo. Sarà inoltre possibile richiedere una personalizzazione ispirata alle storiche livree delle GT-R che hanno fatto la storia del modello nel mondo racing. Questo renderà il modello, già di per sé in produzione limitata a soli cinquanta esemplari, ancora più interessante per i collezionisti. Ad oggi rimane solo un numero ridotto di modelli ancora disponibili. 

«I nostri clienti hanno apprezzato l’esperienza personalizzata offerta da Italdesign, che vanta una lunga tradizione nell’esclusivo campo dei veicoli ad alte prestazioni, ultrarari e personalizzati - ha dichiarato Michael Carcamo, Nissan's Program Director Sports Cars and NISMO - la loro esperienza con la GT-R50 è stata straordinaria e posso affermare personalmente che ogni veicolo rappresenterà senza dubbio un capolavoro del tutto unico». 

Tutti coloro che sono interessati alla GT-R50 by Italdesign possono visitare il sito www.GT-R50.nissan o contattare direttamente Italdesign all’indirizzo aporta.gtr50@italdesign.com.

Niki Lauda


Vienna, 22 febbraio 1949 - Zurigo, 20 maggio 2019
Foto di @Claudio Pezzoli

"Memories-Souvenirs 24" per celebrare i 100 anni della 24 Ore di Le Mans


Nel 2023, la 24 Ore di Le Mans, un'istituzione automobilistica creata nel 1923, celebrerà i 100 anni. L'Automobile Club de l’Ouest, che ha ideato e organizza la classica endurance, sta preparando la ricorrenza con numerose iniziative che coinvolgeranno concorrenti e spettatori.
Tra queste, "Memories-Souvenirs 24" che ha l'obiettivo di condividere, mescolando passione e storia, i ricordi collettivi con quelli personali. Gli appassionati e i protagonisti, a diverso livello, della corsa che sono in possesso di fotografie, documenti personali o ufficiali di tutti i tempi della grande settimana di Le Mans, sono invitati a contattare l'Automobile Club de l'Ouest per sviluppare questo grande e mosaico storico per creare un ricordo collettivo della 24 Ore di Le Mans.
Gli interessati possono contattare questo indirizzo mail: memories24@lemans.org. Tutti i messaggi riceveranno risposta dall'Automobile Club de l'Ouest.


ACI Sport: al via in luglio i campionati italiani. La prima Endurance GT al Mugello


I motori dei campionati pista ACI Sport torneranno presto a rombare e, tra questi, quelli delle vetture GT del Campionato Italiano Gran Turismo. La notizia è freschissima, arrivata da pochi minuti al termine della Giunta Sportiva dell’ACI dopo settimane di contatti con gli organi preposti, tra cui la Presidenza del Consiglio dei Ministri – Ufficio per lo Sport, e la redazione di numerosi protocolli sanitari indispensabili per ottenere l’OK alla disputa di tutti i campionati. 

E’ stato un grande lavoro di squadra che ha visto coinvolte tutte le componenti ACI, a cominciare dal Presidente Angelo Sticchi Damiani, la Direzione Centrale dello Sport, la Giunta Sportiva, la Commissione velocità in circuito oltre a tante donne e uomini del motorsport e che permetterà anche in questa difficile stagione 2020 il prosieguo di una lunga tradizione di competizioni in pista.

Il Campionato Italiano Gran Turismo inaugurerà la 18^ stagione il prossimo 19 luglio al Mugello, circuito che ospiterà l’esordio della serie Endurance a cui seguirà, il 2 agosto a Misano, la seconda prova. La serie Sprint prenderà il via da Imola il 30 agosto, mentre la terza prova dell’ Endurance scatterà il 20 settembre dall’autodromo di Vallelunga. Ad ottobre si disputeranno due prove della serie Sprint, al Mugello nel week end del 3 e 4 e a Monza nel week end del 17 e 18, mentre il gran finale per le due serie sarà in programma a Monza, l’8 novembre per l’Endurance, e a Vallelunga il 6 dicembre per lo Sprint.

Oltre al calendario 2020, è stato reso noto anche il protocollo con le procedure operative necessarie per la disputa dei test pre campionato. Info QUI

Foto Claudio Pezzoli/Reporter Press Agency