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giovedì 21 maggio 2020

I 50 anni della SM, capolavoro di Citroën e Maserati


Marzo 1970, Ginevra. I visitatori del prestigioso Salone dell’Automobile che si tiene annualmente nella cittadina elvetica si trovano davanti a uno spettacolo inusuale: la nuova coupé, frutto del lavoro congiunto tra Citroën e Maserati che diventerà un mito: la SM. 
Il costruttore francese, che per lunghi anni ha occupato i due gradini estremi del mercato con due prodotti diversissimi ma frutto del genio degli stessi creatori: la piccola 2CV, auto minimalista ma farcita di soluzioni tecniche avanti cinquant’anni (tanto che resterà in produzione ininterrottamente dal 1948 al 1990) e la prestigiosa e lussuosa DS: la Dea delle automobili, che in termini di confort restò un punto di riferimento per tutti i costruttori di auto di lusso. 
La DS ha tutto: è spaziosa, avveniristica nel design, veloce, elegante e sicura, al punto che la stampa internazionale dal momento della sua presentazione avvenuta nel 1955, è unanime nel giudicarla pressoché perfetta. Non perfetta, ma quasi. Quel “quasi” va cercato sotto al lungo cofano della Dea, progettato per ospitare un motore a sei cilindri boxer e che invece, dal 1955, ne alloggia uno derivato dal vecchio motore della Traction Avant che, per quanto aggiornato e perfezionato, resta un quattro cilindri, rumoroso e vibrante, inadatto a chi cerca, oltre alla velocità che alla Dea certo non manca, anche uno scatto felino e una silenziosità di marcia irrealizzabile col “quattro in linea” della Dea. 


Il Centro Studi lavorò a lungo su questo aspetto, progettando vari propulsori con architetture diverse: un V6 a 90°, poi un V8 con due monoblocchi a 4 cilindri uniti centralmente, ma senza raggiungere quel livello di armoniosa perfezione richiesto dalla Direzione Generale che nel 1968 decise di risolvere in maniera drastica il problema e, damblé, comprò la Maserati. 
Pierre Bercot, presidente e direttore generale del Double Chevron, aveva già avviato un piano di diversificazione della produzione e una nuova grande vettura era allo studio da tempo: nome in codice “S”, come Sport. 

Il team di progettisti si trovò quindi, quasi da un giorno all’altro, a disposizione la preziosa esperienza della Maserati nel settore delle Gran Turismo e della meccanica di precisione e ne approfittò. 
La piattaforma era pronta: una versione sportiva della DS, con passo leggermente accorciato (quello della DS era di ben 3,12 metri), abbassata e trasformata in coupé. Disponeva di un sistema di guida di tipo aeronautico, dove il volante era collegato alle ruote da un impianto idraulico ad alta pressione che gestiva anche il riallineamento del veicolo, con le ruote che tornavano dritte anche a vettura ferma, dove ogni sensazione era artificiale e dove nulla poteva deviare la vettura nella sua corsa (la forza del martinetto che regolava la posizione delle ruote era tale da rendere l’auto insensibile a buche, pietre o altri ostacoli). A questo va unita la sospensione idropneumatica collaudata nei quindici anni precedenti sulla DS, che aveva dimostrato (e dimostrerà ancora) la sua efficacia nei rally internazionali e nelle “maratone della strada”. 
Poi una carrozzeria totalmente nuova: lunghissima (circa 5 metri), profilata come mai un’auto di serie, con tantissimo vetro a circondare l’abitacolo, sottolineato da un grande parabrezza panoramico e un lunotto posteriore avvolgente che dominava un comodo portellone. 
Dentro tanto spazio per quattro persone, con due poltrone dal design futuristico per i passeggeri anteriori e spazio anche per i passeggeri posteriori. Quindi non una coupé 2+2, come andava di moda all’epoca nel settore delle Gran Turismo, ma una vera 4 posti, comoda come solo una DS poteva essere. 
Sotto al cofano, Maserati donò alla nuova creatura un sei cilindri a V stretta (60°) dolce, silenzioso, capace però di erogare 180 cavalli di potenza, più che sufficienti per consentire alla grande coupé franco-italiana di fare quel che è stata progettata per fare: spostarsi su lunghe distanze a una velocità media di 200km/h in totale sicurezza e nel più assoluto comfort. 


La SM, in quel marzo 1970, rappresentava non una nuova Gran Turismo, ma un nuovo concetto di Gran Turismo, se non un’inedita classe di autovetture pensata per quello che si sarebbe pensato il mondo del futuro, fatto com’era allora di autostrade senza troppo traffico e senza alcun limite di velocità. 
Per le conseguenze della crisi petrolifera, nello stesso mese di aprile del 1975 che vide l’uscita della DS dalle catene di montaggio parigine che l’avevano vista nascere vent’anni prima, anche la SM uscì di produzione. Ne furono ancora assemblate alcune presso la fabbrica di auto sportive del pilota Guy Ligier, per soddisfare gli ultimi ordini, fino alla seconda metà del 1975. Poi, Sua Maestà uscì dai saloni dei Concessionari, ma solo per entrare nei salotti degli appassionati, degli amanti della tecnologia sofisticata che la contraddistingue, della bella meccanica modenese che la anima e della linea, unica ed esclusiva, mai imitata, che la contraddistingue.

Credits: DS Comunicazione

domenica 1 marzo 2020

FORMULA E/ PRIMO DOPPIO PODIO PER DS TECHEETAH E PRIMA VITTORIA DI ANTONIO FELIX DA COSTA CON I NUOVI COLORI


I due piloti DS TECHEETAH firmano un ottimo risultato nella quinta manche dell’ABB FIA Formula E di questo week end. Sotto il sole di Marrakech, Antonio Felix da Costa ha centrato due obiettivi: conquista il primo successo al volante della DS E-TENSE FE20 e sale in testa al campionato. Con una bella rimonta, il due volte campione Jean-Éric Vergne conclude in terza posizione, e regala al team il primo doppio podio della stagione. 

« Con la splendida vittoria di Antonio e l’incredibile 3° posto di Jean-Éric, saliamo al comando dei due campionati», dichiara Xavier Mestelan Pinon, Direttore di DS Performance, visibilmente soddisfatto. «Dopo la tappa del Messico il team ha lavorato moltissimo per apportare modifiche sostanziali alla DS E-TENSE FE20, e la fatica è stata ripagata! Come annunciato a inizio stagione, siamo intenzionati a difendere i nostri titoli e in questo week end abbiamo dimostrato che abbiamo i mezzi per farlo.» 

Per la prima volta dall’inizio della competizione Antonio Felix Da Costa è stato autore di una prestazione di rilievo sia in gara che nelle qualifiche, dove ha conquistato la sua prima pole position con i colori di DS TECHEETAH. «Sono veramente super soddisfatto di questa giornata», ha dichiarato il portoghese. «Il modo in cui tutto il team ha gestito le varie situazioni e la volontà di vincere ad ogni costo sono stati incredibili. Mi complimento con il team e con JEV per la sua rimonta! Avere due vetture sul podio dopo la difficile giornata di ieri è proprio “cool” » 

Jean-Éric Vergne, partito in undicesima piazza, ha offerto un grande spettacolo agli spettatori risalendo fino in seconda posizione. Il francese, un po’ a corto di energia a fine percorso, ha dovuto accontentarsi del terzo posto, risultato che lo porta al settimo posto del campionato Piloti. « Questo week end è stato il più difficile della mia carriera in Formula E », ha confessato il due volte campione in carica. «Ma grazie al lavoro del team ho recuperato fiducia, nonostante la mancata partecipazione alla prima sessione di prove libere, che mi ha privato della possibilità di aspirare a un buon giro di qualifica. In gara non pensavo di recuperare così, ma è bello salire di nuovo sul podio! Adesso ho bisogno di tempo per riprendermi. » 

Anche Mark Preston, Team Principal del team DS TECHEETAH, non nasconde la sua soddisfazione. «Posso dire solo una cosa: sono veramente orgoglioso dei nostri piloti e del team, il cui duro lavoro è stato oggi ripagato dalla leadership provvisoria nei due campionati e ha permesso a JEV di rientrare nell’ottica di aspirare a un nuovo titolo. Adesso dobbiamo continuare su questa strada fino alla fine della stagione, a Londra. » 

Ma prima di Londra, l’ABB FIA Formula E è atteso all’appuntamento di Roma, il 4 aprile prossimo, che darà inizio alla serie di gare europee.

martedì 6 settembre 2016

DS E-TENSE VINCE AL CONCORSO DI CHANTILLY ARTS & ÉLÉGANCE RICHARD MILLE



DS E-TENSE è stata eletta l’auto più bella del Concorso di Eleganza di Chantilly Arts & Élégance Richard Mille. Questo riconoscimento premia lo spirito innovativo del marchio DS. Allo stesso modo, rende onore anche alla creazione dello stilista francese Eymeric François, un abito unico presentato durante la sfilata. 
Chantilly Arts & Élégance Richard Mille, una delle kermesse principali nel panorama degli eventi mondiali dedicati alle automobili di classe, si è svolta nella prestigiosa cornice del Domaine de Chantilly. 

Al Concorso di Eleganza hanno partecipato otto concept car di prestigiosi marchi automobilistici, ognuno accompagnato da una modella vestita con la creazione di uno stilista. Per eleggere la coppia vincente, è stata selezionata una giuria di esperti composta da piloti, meccanici, giornalisti, designer, pittori e anche collezionisti… tutti con un fattore in comune: la passione per l’automobile. Aspetto esterno, interni, innovazioni tecnologiche, abbinamento auto/stilista: nulla è sfuggito all’occhio severo dei membri della giuria. 

«Il marchio DS, presente a questo evento eccezionale sin dalla sua nascita, è orgoglioso di aver vinto il Concorso di Eleganza con DS E-TENSE. Questo riconoscimento premia lo spirito innovativo che anima il Marchio e dimostra la nostra ambizione di incarnare nell’auto il savoir-faire del lusso alla francese. DS E-TENSE è una prova tangibile del nostro lavoro, che annuncia in modo concreto il futuro del Marchio», ha commentato Yves Bonnefont, Direttore Generale del marchio DS, al momento della consegna del premio. 

Il premio è un riconoscimento anche alla creatività dello stilista francese Eymeric François, che per l’occasione ha presentato un tubino di velluto di seta, allacciato con circa 80 metri di nastri di pelle cuciti a mano. Un’opera della collezione “Femmes & Fatales”, che esprime eleganza e sensualità, codici distintivi della casa di moda Eymeric François. 
Dal prossimo 16 settembre, Eymeric François sarà al DS WORLD PARIS con una nuova esposizione dedicata alla maestria e alla creatività dello stilista francese.

lunedì 24 agosto 2015

DS PERFORMANCE, IL REPARTO CORSE DEL MARCHIO DS



A fine giugno DS aveva ufficializzato la partnership con il team Virgin Racing per dar vita al DS Virgin Racing con cui partecipare alla seconda stagione del campionato FIA di Formula E con due vetture, denominate DSV-01, affidate ai piloti Sam Bird e a Jean-Eric Vergne. 
Per sviluppare al meglio la competenza nella ricerca e nello sviluppo della particolare tecnologia richiesta da questa nuova categoria del motorsport mondiale, disputato da monoposto con propulsione 100% elettrica, il Marchio si dota ora di una propria divisione sport “DS Performance” diretta da Yves Matton e con sede nel futuro centro d'eccellenza PSA a Satory. 

«Più di un semplice laboratorio di R&S, DS Performance rappresenterà una vera e propria vetrina del know-how tecnologico e dello spirito d'avanguardia di DS. Naturalmente abbiamo fatto appello a Yves Matton e al suo team più volte campione del mondo WRC e WTCC per mettere a punto la DSV-01», ha spiegato Yves Bonnefont, Direttore Generale del marchio DS. 

Gli ingegneri di DS Performance - che accompagnerà DS Virgin Racing nel corso dell'intera stagione 2015/2015 del campionato Fia Formula E - hanno sviluppato l'intero gruppo motopropulsore (motore elettrico / cambio / controller), il sistema di raffreddamento, le sospensioni posteriori e la trasmissione della DSV-01. Il sistema di gestione motore invece è stato messo a punto in cooperazione con Magneti Marelli. 

La DSV-01 ha debuttato ufficialmente negli ultimi test pre-stagionali sulla pista di Donington Park (24 e 25 agosto) con la nuova elegante livrea che abbina l’identità del marchio DS a quella del team Virgin. Conserva il rosso e il cromo tipici del team inglese (come pure il viola sul coperchio del vano batterie), ma ora sulle fiancate campeggia il logo DS su fondo nero. 
Come già avvenuto nella stagione inaugurale della Formula E, le vetture di Sam Bird e Jean-Eric Vergne prendono il nome di Holly e Bellie Branson (rispettivamente figlia e nuora di Sir Richard Branson, fondatore e Ceo di Virgin Group), e sono caratterizzate dall’immagine della donna volante che “sigla” da sempre i progetti tecnologici di Virgin Group. 

«La stagione scorsa avevamo la migliore vettura sulla griglia dal punto di vista estetico – ha confidato Sam Bird - ed è fantastico potere avere un’altra bella livrea per la seconda stagione. Le vetture di Formula E hanno un punto di partenza eccellente, ma penso che con la livrea di questa seconda stagione abbiamo raggiunto un livello ancora più alto». 

Da parte sua Jean-Eric Vergne ha dichiarato: «DS ha una lunga storia ed è famosa per le vetture eleganti e premium che ha realizzato. Questa livrea della DS Virgin Racing non la smentisce. Sono davvero molto contento di poter iniziare la stagione con il team con questa vettura dal look fantastico».