venerdì 8 gennaio 2016

Romain Monti: l’ultimo vincitore del Maserati Trofeo

Il suo primo approccio con il Maserati Trofeo risale all’ultimo round del monomarca nel 2014, quello poi vinto da Mauro Calamia. Romain Monti era semplicemente un pilota nella entry list, uno tra i tanti. Un giovane francese con ambizioni e potenziale. Si presentò con un bel biglietto da visita: una vittoria, un secondo e un terzo posto. Non male per un debuttante. 
All’inizio della stagione 2015 si annunciava come uno dei protagonisti, ma il francese di Vitry Sur Seine non era tra i favoriti per la vittoria finale. Alla fine dell’anno, però, ha messo tutti in fila, a cominciare da Riccardo Ragazzi, classificatosi al secondo posto. Per l’italiano pesa sicuramente l’assenza al secondo round a Spielberg, in Austria, dove Romain non ha fatto sconti: una vittoria e un secondo posto, prendendo un vantaggio risultato poi incolmabile per gli inseguitori. Nel complesso, per Monti (classe 1990) una stagione esemplare, con 5 vittorie e quattro secondi posti in 12 gare complessive. Un bel ruolino di marcia.

Hai corso nei kart, nel Porsche Carrera Cup France per quatto anni, quindi nel Blancpain Endurance Series. Come mai ha scelto il Trofeo Maserati? 

“Mi mancava un’esperienza con la Casa italiana, uno dei brand più importanti al mondo. Non mi riferisco solo alle auto, ma a tutto quello che questo marchio rappresenta. Se penso a quanti e a quali piloti hanno corso con Maserati, non posso che essere onorato di aver preso parte a questo campionato. Nel Maserati Trofeo tutte le vetture sono uguali, si parte ad armi pari; è il pilota che conta e che fa la differenza. Un aspetto da non sottovalutare”.

Come giudichi il livello di questo campionato che hai appena vinto? 

“Ho scoperto durante la stagione che ci sono avversari molto veloci e molto competitivi. Alcuni sono qui da anni e quindi possono vantare tanta esperienza. Sono felice di averli sfidati”.

La tua prima apparizione al Trofeo Maserati risale al 2014… 

“Sì, sono arrivato ad Abu Dhabi per la finale del 2014. Mi sono ambientato facilmente, forse anche per la mia capacità di adattarmi in fretta ai nuovi circuiti, e sono riuscito a centrare subito una vittoria”.

Raccontaci come è maturato il successo finale del 2015. 

“Ho avuto un avvio complicato al Paul Ricard: alla prima curva della prima gara sono finito fuori dopo un contatto con Ragazzi. Non mi sono arreso, ho cercato subito il riscatto e in gara 2 ho ottenuto la prima vittoria stagionale. Al termine del secondo round in Austria sono balzato al comando della classifica e, negli appuntamenti successivi, ho cercato di guadagnare sempre il maggior numero di punti possibili. Non è stato facile, perché arrivare tra i primi tre significava portare zavorra aggiuntiva nella prova successiva. Questo mi ha limitato, ma non mi ha impedito di conquistare il campionato”.

Quale è stato lo sfidante più forte? 

“Sono stati vari, anche tra i guest, come ad esempio il giapponese Shinji Nakano, ma anche Derek Hill. E’ stato un onore competere con loro. Sicuramente Ragazzi è stato molto competitivo, mentre Adrien De Leener è stato il pilota che più mi ha sorpreso”.

Questa vittoria è importante per la tua carriera sportiva? 

“Di certo arricchisce la mia bacheca personale: vincere con una Maserati è molto importante. Inoltre, partecipando a questo monomarca ho avuto la possibilità di correre in giro per il mondo e di farmi conoscere. Ho stretto nuove amicizie, preso confidenza con nuovi circuiti e aumentato la mia esperienza. Sono tutti fattori che potranno essermi d’aiuto per i prossimi campionati. Forse continuerò nelle serie riservate alle GT3”.

A chi dedichi questo titolo? 

“In particolare a mio padre: mi ha accompagnato ovunque, mi è sempre stato vicino e mi ha aiutato. Senza di lui non ce l’avrei mai fatta. Una dedica va riservata anche ai miei amici e agli sponsor che mi hanno sostenuto”.

> Photo: credits Maserati/Grimfoto

mercoledì 6 gennaio 2016

DOPO 15 ANNI DI SUCCESSI, LA FAST LANE PROMOTION FERMA IL PROGRAMMA DELLA FORMULA RENAULT 2.0 ALPS



Creatività ed entusiasmo, oltre ad una riconosciuta professionalità, hanno da sempre caratterizzato l’attività della Fast Lane Promotion. Elementi che, pur continuando ad animare le scelte del promotore italiano, non sono sufficienti ad impedire di fermare quest’anno il programma sportivo della Formula Renault 2.0 ALPS. Nel 2016 la Fast Lane Promotion concentrerà pertanto il proprio “know-how” e tutte le sue risorse nella Clio Cup Italia, con il supporto di Renault Sport Technologies e di Renault Italia.

Dopo 15 anni ininterrotti di successi, la categoria 2 litri della Fast Lane Promotion si prende una pausa, in attesa di condizioni maggiormente favorevoli al prosieguo di un campionato che, nel corso della sua storia, ha sfornato numerosi ed indiscussi talenti.

Un ringraziamento particolare va a tutti i partner che in questi 15 anni hanno contribuito al successo del campionato che ha dato l’opportunità a tanti giovani piloti di raggiungere il traguardo della Formula 1:da Felipe Massa (vincitore della prima edizione della Formula Renault 2.0 Italia e della serie Eurocup) a Pastor Maldonado e Kamui Kobayashi, che hanno scritto il proprio nome nell’albo d’oro della categoria, proseguendo con Robert Kubica, fino a Daniil Kvyat, il quale nel 2012 ha conquistato il titolo della Formula Renault 2.0 ALPS.

> Comunicato UfficioStampa Fast Lane Promotion

lunedì 4 gennaio 2016

​Regolarità Auto Storiche: a febbraio il “Neve & Ghiaccio Storico”

NS Events l’organizzazione capitana da Nicola Salin, presenta la nuova edizione della manifestazione che nel 2015 fu organizzata con la denominazione “Autosciatoria della Lana”: una singolare abbinata tra la precisione coi cronometri in auto e quella tra le porte del tracciato del particolarissimo slalom gigante perché sarà anch’esso di regolarità.

Se nuovi sono il nome ed il logo, confermati invece formula di gara e luoghi dove la manifestazione vedrà il proprio variegato palcoscenico: dal percorso stradale coi tornanti della Panoramica Zegna e le strade più spettacolari delle Valli Cervo e Mosso, allo slalom gigante che si svolgerà sulle nevi di Bielmonte, il tutto nel suggestivo ambiente dell’Oasi Zegna.

Formula che ebbe un buon successo soprattutto negli anni ’60, quella dell’autosciatoria: un mix tra due discipline affascinanti quali l’automobilismo e lo sci accomunate da quel cronometro che premierà i più precisi sulle fotocellule e i più regolari tra le “porte”; una combinata di risultati che nessun’altra gara per autostoriche può offrire.


La prima edizione di “Neve e ghiaccio storico” si svolgerà a Rosazza (BI) nelle giornate di sabato 6 e domenica 7 febbraio 2016. Sabato 6, dalle 8.30, verranno consegnati road book ed il materiale di gara ed avranno inizio le operazioni di verifica; dalle ore 11.31 la partenza della prima vettura dal Municipio di Rosazza. L’arrivo è previsto a Bielmonte (BI) presso il piazzale degli impianti sciistici a partire dalle ore 18.30 dopo aver percorso 160 chilometri lungo i quali saranno disposti undici rilevamenti di precisione al centesimo di secondo. Sul piazzale sarà inoltre organizzata una prova spettacolo con partecipazione facoltativa e non influente sulla classifica. 
L’indomani, domenica 7, sarà dedicato allo svolgimento dello slalom con la consegna dei pettorali e skipass a partire dalle ore 9.30 presso il Bar Panoramica; dopo le operazioni di ricognizione del tracciato la gara scatterà alle ore 10.30 e alle 13 sono previste la pubblicazione delle classifiche e la premiazione, sempre nel piazzale degli impianti. 
La partecipazione al “Neve & Ghiaccio Storico” è riservata a un massimo di 80 vetture storiche costruite sino al 31 dicembre 1990 suddivise nelle divisioni previste dai regolamenti in vigore, sia in configurazione produzione che corsa, più un massimo di 35 vetture moderne costruite dal 1990 ad oggi, esclusivamente in versione stradale. Durante lo svolgimento della Gara saranno ammessi pneumatici chiodati in conformità al Codice della Strada italiano. Per gli equipaggi composti da piloti under 35 verrà applicata una agevolazione sulla quota di iscrizione per promuovere la partecipazione giovanile alle gare di Regolarità Turistica.

Gli equipaggi dovranno esser formati da due persone una delle quali titolare almeno di licenza ACI SPORT di regolarità con le modalità previste dai vigenti regolamenti; non saranno ammessi navigatori minorenni e sarà concesso un eventuale terzo componente dell’equipaggio identificato come “sciatore” che potrà prender parte alla sola gara di sci; lo sciatore potrà comunque esser indentificato anche in uno dei due componenti l’equipaggio.

Dal sito web www.neveghiacciostorico.it i documenti e tutte le informazioni utili per la partecipazione alla manifestazione.

A Milano la prima quotazione in Borsa Italiana per la Ferrari (foto di Giorgio Aroldi)




Milano, 4 gennaio 2016 – “Ferrari: un nuovo traguardo. E una nuova partenza”. E’ la frase che Sergio Marchionne ha scritto sul libro delle dediche della Borsa italiana per il debutto della Ferrari a Piazza Affari dopo quello alla Borsa di New York lo scorso 21 ottobre. A fare gli onori di casa l’amministratore delegato della Borsa Italiana Raffaele Jerusalmi, ospite d’onore il presidente del Consiglio Matteo Renzi.

Le contrattazioni del titolo con il ticker RACE sono state aperte dal tradizionale suono della campanella suonata dal presidente Marchionne, dal presidente di FCA John Elkann, dall’amministratore delegato di Ferrari Amedeo Felisa e dal vicepresidente Piero Ferrari.
Subito dopo Marchionne, che ha innanzi tutto ringraziato il premier Renzi per la sua presenza e per quello che sta facendo per il Paese, ha sottolineato quanto questo ingresso sul mercato italiano rappresenti appunto un punto di partenza più che di arrivo e ha ricordato la scissione appena avvenuta da FCA, che sancisce in modo formale l’indipendenza che il marchio ha sempre avuto all’interno del gruppo.

Sempre Marchionne ha ribadito l’importanza dell’italianità del brand, ringraziando John Elkann e Piero Ferrari, eredi degli uomini che nel 1969 strinsero un patto di alleanza basato prima di tutto sul reciproco rispetto, Giovanni Agnelli ed Enzo Ferrari. Così come ci sono state parole di gratitudine per la città di Milano, rappresentata in sala dal vicesindaco di Milano Francesca Balzani, dove il fondatore mosse i primi passi da pilota al volante dell’Alfa Romeo.
Infine non potevano mancare riferimenti alla stagione di Formula 1. Sergio Marchionne ha scherzato con Maurizio Arrivabene in sala dicendo che sono stati fatti tutti gli investimenti richiesti e che nel 2016 la Ferrari deve tornare in vetta, il posto che spetta alla scuderia più vincente della storia di questo sport.

La giornata si è conclusa con l’intervento di Matteo Renzi che al termine della cerimonia ha ricevuto in dono dal presidente Marchionne un modellino della SF15-T.

Foto di © Giorgio Aroldi (cliccare su una foto per aprire la galleria)










































domenica 3 gennaio 2016

Ferrari Challenge, giro del mondo in tre serie e 18 piste


Per il Ferrari Challenge, il campionato monomarca più famoso del mondo, la stagione 2016 si prospetta ricca di emozioni, sorpassi e duelli ruota a ruota. Tre le serie, North America, Asia-Pacific e Europe, 18 le piste che verranno visitate dalle 458 Challenge EVO e un luogo storico per riunire tutti i partecipanti a fine stagione, Daytona, la sede delle prime Finali Mondiali in terra d’America.


Challenge North America. La serie nordamericana si aprirà ancora una volta a gennaio con l’abbinamento alla gara di durata più famosa del continente, la 24 Ore di Daytona (28-30). Dopo una lunga pausa le 458 Challenge EVO torneranno in pista ad aprile (8-10) con una delle gare più attese, quella di Sonoma, tra i vigneti della Napa Valley dopo la quale a maggio (13-15) si farà ritorno dopo un anno di stop al Circuit of the Americas per la terza gara stagionale. Il 10-12 giugno va in scena una delle gare più attese, quella che si corre nello stesso weekend del Gran Premio di Formula 1 del Canada. Sul Circuit Gilles Villeneuve dell’isola di Notre Dame i piloti si daranno battaglia sfiorando i muretti della celebre pista del Quebec. Dopo la pausa estiva, a settembre (16-18) si torna a Lime Rock, dove si disputerà la terzultima corsa della stagione. Dal 4-6 novembre il Ferrari Challenge sarà parte dei Ferrari Racing Days di Homestead prima di trasferirsi nella location delle Finali Mondiali che per questa serie sarà un ritorno, visto che sarà Daytona.

Ferrari Challenge Asia-Pacific. Il campionato comincerà il primo weekend di marzo a Suzuka, una pista mitica sulla quale sono stati scritti tanti capitoli importanti della storia della Ferrari. Il secondo appuntamento, dal 14 al 16 aprile, vedrà le vetture in gara sul tracciato di Abu Dhabi, teatro delle Finali Mondiali 2014 che venne apprezzato da tutti i piloti. Il terzo round vedrà le vetture in pista a Shanghai nell’ambito dei Ferrari Racing Days in terra cinese, da sempre tra gli appuntamenti più attesi dell’anno. Prima della pausa estiva il campionato si trasferirà in Malesia, dove dal 5 al 7 agosto le 458 Challenge EVO si daranno battaglia sulla pista di Sepang. I motori torneranno ad accendersi dal 16 al 18 settembre per l’appuntamento più glamour della stagione, il round disputato in concomitanza con il Gran Premio di Formula 1 di Singapore che preluderà ad un altro round da non perdere: dal 14 al 16 ottobre il Ferrari Challenge gareggerà in concomitanza con la gara del World Endurance Championship del Fuji, in quello che sarà il secondo appuntamento giapponese, l’ultimo prima delle Finali Mondiali di Daytona.

Ferrari Challenge Europe. Due circuiti classici per cominciare e poi novità assolute e alcuni graditi ritorni: questo il calendario 2016 del Ferrari Challenge Europa che in occasione delle Finali Mondiali scoprirà anche la sede dell’appuntamento conclusivo del prossimo anno. Ad aprire il campionato sarà come sempre l’Autodromo Nazionale di Monza dall’1 al 3 aprile. Il mese successivo si andrà al Mugello, seconda e ultima tappa italiana (29 aprile-1 maggio). A giugno si tornerà in Francia, sulla mitica pista di Le Mans dove si gareggerà nello stesso weekend della mitica 24 Ore (16-18 giugno). A luglio (29-31) sarà il momento della prima new entry del campionato. Il monomarca Ferrari andrà infatti in scena a Sochi, sulla stessa pista che ospita il Gran Premio di Formula 1 in occasione di uno dei due Ferrari Racing Days della stagione europea. Dopo la pausa estiva si ripartirà alla grande, con il secondo appuntamento con i Ferrari Racing Days in programma ad Hockenheim, in cui oltre al Challenge ci saranno anche l’esibizione della Scuderia Ferrari così come le sessioni in pista di F1 Clienti e Programmi XX. A chiudere la stagione prima delle Finali Mondiali sarà la tappa di Jerez de la Frontera, nel sud della Spagna. Il weekend di gare sarà quello del 7-9 ottobre. Poi tutti a Daytona!

Ferrari Challenge North America
Round 1 – 28-30 Gennaio Daytona
Round 2 – 8-10 Aprile Sonoma
Round 3 – 13-15 Maggio Circuit of the Americas
Round 4 – 10-12 Giugno Montreal
Round 5 – 16-18 Settembre Lime Rock
Round 6 – 4-6 Novembre Homestead
Round 7 – 1-3 Dicembre Daytona

Ferrari Challenge Asia-Pacific
Round 1 – 4-6 marzo Suzuka
Round 2 – 14-16 aprile Abu Dhabi
Round 3 – 10-12 giugno Shanghai
Round 4 – 5-7 agosto Sepang
Round 5 – 16-18 settembre Singapore
Round 6 – 14-16 ottobre Fuji
Round 7 – 1-3 Dicembre Daytona

Ferrari Challenge Europe 2016
Round 1 – 1-3 aprile Monza
Round 2 – 30 aprile-1 maggio Mugello
Round 3 – 17-19 giugno Le Mans
Round 4 – 29-31 luglio Sochi
Round 5 – 9-11 settembre Hockenheim
Round 6 – 7-9 ottobre Jerez de la Frontera
Round 7 – 1-3 dicembre Daytona

4 Dicembre Finali Mondiali Daytona

venerdì 18 dicembre 2015

Non solo corse per l'Automobile Club Milano: dopo cinque anni rinasce la Commissione Mobilità

Milano, 18 Dicembre 2015 - Nel futuro dell’Automobile Club Milano non ci sarà solo l’Autodromo di Monza: per riconquistare un solido legame con il territorio, le istituzioni, i soci e tutti gli utenti dei vari sistemi di trasporto si delineano, infatti, nuovi studi e progetti sulla mobilità. Una mobilità che, secondo ACM, deve essere sempre considerata come un sistema in cui i vari mezzi di trasporto devono interagire e in cui l’auto è ancora, in certe situazioni, assolutamente indispensabile. 

Lo ha annunciato oggi in una conferenza stampa, che si è svolta presso la sede di corso Venezia, il presidente dell’Associazione milanese, Ivan Capelli: 
“nella sua ultracentenaria storia, ACI Milano ha sempre avuto un rapporto molto stretto e costruttivo con la città, con l’Area metropolitana, con le Province, la Regione, le Università, le Associazioni, le Aziende di trasporto, gli Operatori del settore, i Cittadini. Da qualche anno questa attività ha subìto purtroppo una battuta d’arresto che sicuramente ha impoverito non solo l’Ente, ma l’intero dibattito sulla mobilità. E’ venuto il momento di ripartire e con questo preciso intento abbiamo ricostituito le nostre Commissioni statutarie”.

ACI Milano si è concentrata infatti nell’ultimo quinquennio in prevalenza sul mondo del motorsport: le problematiche dell’Autodromo Nazionale Monza hanno prevalso su tutto. Si è così creato un vuoto che il Consiglio direttivo eletto nel luglio 2014 ha deciso ora di colmare.

“La formula vincente dell’ACI Milano – ha puntualizzato il presidente Capelli – è sempre rappresentata dalla somma di tre componenti: ruolo di servizio pubblico, promozione dell’attività sportiva, capacità di essere propositivi per garantire il diritto di tutti i cittadini ad una mobilità efficiente, sicura e ambientalmente sostenibile.

Con la ricostituzione delle Commissioni ACI Milano, in particolare della Commissione Mobilità, composta da eminenti esperti del settore e presieduta dal prof. Cesare Stevan, riprende finalmente quest’ultima funzione, inopinatamente interrotta, che ci porta in primo luogo a studiare e riaffermare il valore sociale ed economico dell’automobile”.

ACI Milano, ha ricordato Capelli, considera e ha sempre considerato la mobilità come un sistema: l’attenzione agli interessi generali viene prima del solo, scontato, ruolo di difensore degli automobilisti. 

Non a caso, fin dagli Anni Trenta, AC Milano ha prodotto documenti e pubbliche iniziative in favore del trasporto collettivo. Un esempio su tutti: ha sostenuto sin dalla sua progettazione il Passante ferroviario, considerato elemento necessario e fondamentale della rete di mobilità dell’area milanese-lombarda. 

Questo a vantaggio anche degli automobilisti: è infatti loro interesse non essere costretti a ricoprire il ruolo di “forzati dell’auto” e che quindi siano sempre più ridotte le aree ancora carenti della rete di pubblico trasporto. Ciò vale per il Passante come per altre importanti infrastrutture.

Analogamente, per quanto concerne il controllo e la gestione del traffico, ACI Milano ha appoggiato, e in alcuni casi anche partecipato, a vari tipi di regolamentazione del traffico, sia delle persone sia delle merci, ed anche a provvedimenti di tariffazione del suolo pubblico allo scopo di razionalizzare la circolazione con beneficio di tutti.

“Ciò significa che anche nelle battaglie più difficili ACM è stata, e vorrà essere, sempre presente: questo spirito, che è dettato – ha ripetuto Ivan Capelli - dall’interesse generale, caratterizzerà infatti anche le nostre attività future”. 

“Tutti i mezzi di trasporto, che interagiscono tra di loro sul territorio e nelle città, formano una rete complessa in cui ognuno di essi è necessario e nessuno può essere abolito, senza conseguenze. Nessuno può totalmente sostituire nessun altro e per una stessa domanda può esserci, anzi deve esserci, scelta fra più modi, ovviamente con costi e prestazioni differenti.”

Le Commissioni analizzeranno come le specifiche situazioni urbanistiche e l’accessibilità ai vari insediamenti, sia residenziali sia produttivi, condizionino le varie scelte. 

“Ed in certe situazioni, piaccia o no – ha affermato il presidente Capelli - la motorizzazione privata risulta ancora assolutamente necessaria. Basti pensare ad insediamenti dispersi sul territorio impossibilitati ad essere serviti dal trasporto pubblico, alle famiglie che cercano soluzioni insediative di minor costo e quindi meno accessibili, agli anziani, ai disabili, alle famiglie numerose, ai vari operatori economici e professionali”.

Un approccio globale, attento alle necessità ambientali e di sicurezza, in cui l’auto svolge ancora oggi, e svolgerà sicuramente ancora per tantissimi anni, un ruolo fondamentale dal punto di vista sia sociale sia economico. 

Questo incontro costituisce l’inizio di una attività che vedrà nel prossimo gennaio la presentazione del programma di studi e approfondimenti della Commissione e, successivamente, di un primo convegno su uno dei temi principali individuati per rilevanza da ACM fra quelli oggetto di studio.