lunedì 4 gennaio 2016

A Milano la prima quotazione in Borsa Italiana per la Ferrari (foto di Giorgio Aroldi)




Milano, 4 gennaio 2016 – “Ferrari: un nuovo traguardo. E una nuova partenza”. E’ la frase che Sergio Marchionne ha scritto sul libro delle dediche della Borsa italiana per il debutto della Ferrari a Piazza Affari dopo quello alla Borsa di New York lo scorso 21 ottobre. A fare gli onori di casa l’amministratore delegato della Borsa Italiana Raffaele Jerusalmi, ospite d’onore il presidente del Consiglio Matteo Renzi.

Le contrattazioni del titolo con il ticker RACE sono state aperte dal tradizionale suono della campanella suonata dal presidente Marchionne, dal presidente di FCA John Elkann, dall’amministratore delegato di Ferrari Amedeo Felisa e dal vicepresidente Piero Ferrari.
Subito dopo Marchionne, che ha innanzi tutto ringraziato il premier Renzi per la sua presenza e per quello che sta facendo per il Paese, ha sottolineato quanto questo ingresso sul mercato italiano rappresenti appunto un punto di partenza più che di arrivo e ha ricordato la scissione appena avvenuta da FCA, che sancisce in modo formale l’indipendenza che il marchio ha sempre avuto all’interno del gruppo.

Sempre Marchionne ha ribadito l’importanza dell’italianità del brand, ringraziando John Elkann e Piero Ferrari, eredi degli uomini che nel 1969 strinsero un patto di alleanza basato prima di tutto sul reciproco rispetto, Giovanni Agnelli ed Enzo Ferrari. Così come ci sono state parole di gratitudine per la città di Milano, rappresentata in sala dal vicesindaco di Milano Francesca Balzani, dove il fondatore mosse i primi passi da pilota al volante dell’Alfa Romeo.
Infine non potevano mancare riferimenti alla stagione di Formula 1. Sergio Marchionne ha scherzato con Maurizio Arrivabene in sala dicendo che sono stati fatti tutti gli investimenti richiesti e che nel 2016 la Ferrari deve tornare in vetta, il posto che spetta alla scuderia più vincente della storia di questo sport.

La giornata si è conclusa con l’intervento di Matteo Renzi che al termine della cerimonia ha ricevuto in dono dal presidente Marchionne un modellino della SF15-T.

Foto di © Giorgio Aroldi (cliccare su una foto per aprire la galleria)










































domenica 3 gennaio 2016

Ferrari Challenge, giro del mondo in tre serie e 18 piste


Per il Ferrari Challenge, il campionato monomarca più famoso del mondo, la stagione 2016 si prospetta ricca di emozioni, sorpassi e duelli ruota a ruota. Tre le serie, North America, Asia-Pacific e Europe, 18 le piste che verranno visitate dalle 458 Challenge EVO e un luogo storico per riunire tutti i partecipanti a fine stagione, Daytona, la sede delle prime Finali Mondiali in terra d’America.


Challenge North America. La serie nordamericana si aprirà ancora una volta a gennaio con l’abbinamento alla gara di durata più famosa del continente, la 24 Ore di Daytona (28-30). Dopo una lunga pausa le 458 Challenge EVO torneranno in pista ad aprile (8-10) con una delle gare più attese, quella di Sonoma, tra i vigneti della Napa Valley dopo la quale a maggio (13-15) si farà ritorno dopo un anno di stop al Circuit of the Americas per la terza gara stagionale. Il 10-12 giugno va in scena una delle gare più attese, quella che si corre nello stesso weekend del Gran Premio di Formula 1 del Canada. Sul Circuit Gilles Villeneuve dell’isola di Notre Dame i piloti si daranno battaglia sfiorando i muretti della celebre pista del Quebec. Dopo la pausa estiva, a settembre (16-18) si torna a Lime Rock, dove si disputerà la terzultima corsa della stagione. Dal 4-6 novembre il Ferrari Challenge sarà parte dei Ferrari Racing Days di Homestead prima di trasferirsi nella location delle Finali Mondiali che per questa serie sarà un ritorno, visto che sarà Daytona.

Ferrari Challenge Asia-Pacific. Il campionato comincerà il primo weekend di marzo a Suzuka, una pista mitica sulla quale sono stati scritti tanti capitoli importanti della storia della Ferrari. Il secondo appuntamento, dal 14 al 16 aprile, vedrà le vetture in gara sul tracciato di Abu Dhabi, teatro delle Finali Mondiali 2014 che venne apprezzato da tutti i piloti. Il terzo round vedrà le vetture in pista a Shanghai nell’ambito dei Ferrari Racing Days in terra cinese, da sempre tra gli appuntamenti più attesi dell’anno. Prima della pausa estiva il campionato si trasferirà in Malesia, dove dal 5 al 7 agosto le 458 Challenge EVO si daranno battaglia sulla pista di Sepang. I motori torneranno ad accendersi dal 16 al 18 settembre per l’appuntamento più glamour della stagione, il round disputato in concomitanza con il Gran Premio di Formula 1 di Singapore che preluderà ad un altro round da non perdere: dal 14 al 16 ottobre il Ferrari Challenge gareggerà in concomitanza con la gara del World Endurance Championship del Fuji, in quello che sarà il secondo appuntamento giapponese, l’ultimo prima delle Finali Mondiali di Daytona.

Ferrari Challenge Europe. Due circuiti classici per cominciare e poi novità assolute e alcuni graditi ritorni: questo il calendario 2016 del Ferrari Challenge Europa che in occasione delle Finali Mondiali scoprirà anche la sede dell’appuntamento conclusivo del prossimo anno. Ad aprire il campionato sarà come sempre l’Autodromo Nazionale di Monza dall’1 al 3 aprile. Il mese successivo si andrà al Mugello, seconda e ultima tappa italiana (29 aprile-1 maggio). A giugno si tornerà in Francia, sulla mitica pista di Le Mans dove si gareggerà nello stesso weekend della mitica 24 Ore (16-18 giugno). A luglio (29-31) sarà il momento della prima new entry del campionato. Il monomarca Ferrari andrà infatti in scena a Sochi, sulla stessa pista che ospita il Gran Premio di Formula 1 in occasione di uno dei due Ferrari Racing Days della stagione europea. Dopo la pausa estiva si ripartirà alla grande, con il secondo appuntamento con i Ferrari Racing Days in programma ad Hockenheim, in cui oltre al Challenge ci saranno anche l’esibizione della Scuderia Ferrari così come le sessioni in pista di F1 Clienti e Programmi XX. A chiudere la stagione prima delle Finali Mondiali sarà la tappa di Jerez de la Frontera, nel sud della Spagna. Il weekend di gare sarà quello del 7-9 ottobre. Poi tutti a Daytona!

Ferrari Challenge North America
Round 1 – 28-30 Gennaio Daytona
Round 2 – 8-10 Aprile Sonoma
Round 3 – 13-15 Maggio Circuit of the Americas
Round 4 – 10-12 Giugno Montreal
Round 5 – 16-18 Settembre Lime Rock
Round 6 – 4-6 Novembre Homestead
Round 7 – 1-3 Dicembre Daytona

Ferrari Challenge Asia-Pacific
Round 1 – 4-6 marzo Suzuka
Round 2 – 14-16 aprile Abu Dhabi
Round 3 – 10-12 giugno Shanghai
Round 4 – 5-7 agosto Sepang
Round 5 – 16-18 settembre Singapore
Round 6 – 14-16 ottobre Fuji
Round 7 – 1-3 Dicembre Daytona

Ferrari Challenge Europe 2016
Round 1 – 1-3 aprile Monza
Round 2 – 30 aprile-1 maggio Mugello
Round 3 – 17-19 giugno Le Mans
Round 4 – 29-31 luglio Sochi
Round 5 – 9-11 settembre Hockenheim
Round 6 – 7-9 ottobre Jerez de la Frontera
Round 7 – 1-3 dicembre Daytona

4 Dicembre Finali Mondiali Daytona

venerdì 18 dicembre 2015

Non solo corse per l'Automobile Club Milano: dopo cinque anni rinasce la Commissione Mobilità

Milano, 18 Dicembre 2015 - Nel futuro dell’Automobile Club Milano non ci sarà solo l’Autodromo di Monza: per riconquistare un solido legame con il territorio, le istituzioni, i soci e tutti gli utenti dei vari sistemi di trasporto si delineano, infatti, nuovi studi e progetti sulla mobilità. Una mobilità che, secondo ACM, deve essere sempre considerata come un sistema in cui i vari mezzi di trasporto devono interagire e in cui l’auto è ancora, in certe situazioni, assolutamente indispensabile. 

Lo ha annunciato oggi in una conferenza stampa, che si è svolta presso la sede di corso Venezia, il presidente dell’Associazione milanese, Ivan Capelli: 
“nella sua ultracentenaria storia, ACI Milano ha sempre avuto un rapporto molto stretto e costruttivo con la città, con l’Area metropolitana, con le Province, la Regione, le Università, le Associazioni, le Aziende di trasporto, gli Operatori del settore, i Cittadini. Da qualche anno questa attività ha subìto purtroppo una battuta d’arresto che sicuramente ha impoverito non solo l’Ente, ma l’intero dibattito sulla mobilità. E’ venuto il momento di ripartire e con questo preciso intento abbiamo ricostituito le nostre Commissioni statutarie”.

ACI Milano si è concentrata infatti nell’ultimo quinquennio in prevalenza sul mondo del motorsport: le problematiche dell’Autodromo Nazionale Monza hanno prevalso su tutto. Si è così creato un vuoto che il Consiglio direttivo eletto nel luglio 2014 ha deciso ora di colmare.

“La formula vincente dell’ACI Milano – ha puntualizzato il presidente Capelli – è sempre rappresentata dalla somma di tre componenti: ruolo di servizio pubblico, promozione dell’attività sportiva, capacità di essere propositivi per garantire il diritto di tutti i cittadini ad una mobilità efficiente, sicura e ambientalmente sostenibile.

Con la ricostituzione delle Commissioni ACI Milano, in particolare della Commissione Mobilità, composta da eminenti esperti del settore e presieduta dal prof. Cesare Stevan, riprende finalmente quest’ultima funzione, inopinatamente interrotta, che ci porta in primo luogo a studiare e riaffermare il valore sociale ed economico dell’automobile”.

ACI Milano, ha ricordato Capelli, considera e ha sempre considerato la mobilità come un sistema: l’attenzione agli interessi generali viene prima del solo, scontato, ruolo di difensore degli automobilisti. 

Non a caso, fin dagli Anni Trenta, AC Milano ha prodotto documenti e pubbliche iniziative in favore del trasporto collettivo. Un esempio su tutti: ha sostenuto sin dalla sua progettazione il Passante ferroviario, considerato elemento necessario e fondamentale della rete di mobilità dell’area milanese-lombarda. 

Questo a vantaggio anche degli automobilisti: è infatti loro interesse non essere costretti a ricoprire il ruolo di “forzati dell’auto” e che quindi siano sempre più ridotte le aree ancora carenti della rete di pubblico trasporto. Ciò vale per il Passante come per altre importanti infrastrutture.

Analogamente, per quanto concerne il controllo e la gestione del traffico, ACI Milano ha appoggiato, e in alcuni casi anche partecipato, a vari tipi di regolamentazione del traffico, sia delle persone sia delle merci, ed anche a provvedimenti di tariffazione del suolo pubblico allo scopo di razionalizzare la circolazione con beneficio di tutti.

“Ciò significa che anche nelle battaglie più difficili ACM è stata, e vorrà essere, sempre presente: questo spirito, che è dettato – ha ripetuto Ivan Capelli - dall’interesse generale, caratterizzerà infatti anche le nostre attività future”. 

“Tutti i mezzi di trasporto, che interagiscono tra di loro sul territorio e nelle città, formano una rete complessa in cui ognuno di essi è necessario e nessuno può essere abolito, senza conseguenze. Nessuno può totalmente sostituire nessun altro e per una stessa domanda può esserci, anzi deve esserci, scelta fra più modi, ovviamente con costi e prestazioni differenti.”

Le Commissioni analizzeranno come le specifiche situazioni urbanistiche e l’accessibilità ai vari insediamenti, sia residenziali sia produttivi, condizionino le varie scelte. 

“Ed in certe situazioni, piaccia o no – ha affermato il presidente Capelli - la motorizzazione privata risulta ancora assolutamente necessaria. Basti pensare ad insediamenti dispersi sul territorio impossibilitati ad essere serviti dal trasporto pubblico, alle famiglie che cercano soluzioni insediative di minor costo e quindi meno accessibili, agli anziani, ai disabili, alle famiglie numerose, ai vari operatori economici e professionali”.

Un approccio globale, attento alle necessità ambientali e di sicurezza, in cui l’auto svolge ancora oggi, e svolgerà sicuramente ancora per tantissimi anni, un ruolo fondamentale dal punto di vista sia sociale sia economico. 

Questo incontro costituisce l’inizio di una attività che vedrà nel prossimo gennaio la presentazione del programma di studi e approfondimenti della Commissione e, successivamente, di un primo convegno su uno dei temi principali individuati per rilevanza da ACM fra quelli oggetto di studio.

mercoledì 16 dicembre 2015

Da Monza ad Abu Dhabi: sei anni di Trofeo Maserati


Da Monza 2010 ad Abu Dhabi 2015: un viaggio lungo sei anni, quello del Maserati Trofeo che la settimana scorsa si è concluso sul tracciato di Yas Marina negli Emirati Arabi e ha scritto nel proprio albo d’oro l’ultimo vincitore: il francese Romain Monti. Il monomarca era iniziato con la vittoria di un italiano, Pietro Zumerle, nel 2010, seguito dal connazionale David Baldi (2011), per poi passare per due volte al belga Renaud Kuppens (2012 e 2013) e quindi allo svizzeroMauro Calamia (2014).


Oltre ad aver firmato una storica doppietta, Kuppens è anche titolare di numerosi primati per il campionato della Casa del Tridente. Sono del belga infatti il maggior numero di vittorie (15), così come appare al primo posto nelle speciali classifiche che riguardano il maggior numero di successi sulla stessa pista (4 a Sonoma negli Stati Uniti), il numero di podi (23) e le pole position (17). A Calamia vengono invece attribuiti il maggior numero di successi consecutivi (4), quelli in una sola stagione(9) ed è riconosciuto come il pilota più giovane ad aver vinto un Trofeo (a 22 anni).

Sempre tra i talenti in erba, il danese Mikkel Mac sarà ricordato, oltre per il secondo posto alle spalle di Kuppens nel 2013, anche per aver colto una vittoria in gara a soli 20 anni (al Paul Ricard). Il monomarca della Casa del Tridente oltre ad essere una palestra per giovani talenti, rappresenta anche una serie molto apprezzata dai piloti senior, vista la specifica classifica riservata agli Over 50, conquistata quest’anno dall’australiano Richard Denny. Tra i non più giovani, negli anni passati si è messo sicuramente in luce Riccardo Romagnoli, il più anziano ad essersi aggiudicato una gara (a 48 primavere, sul tracciato di Jarama nel 2012).


Andreas Segler può vantare il record di partecipazioni, per un totale di 45 prove, praticamente tutte dal 2010 ad oggi. Il tedesco non ha mai saltato un appuntamento, sempre presente alle griglie di partenza delle sei stagioni, dove ha saputo raccogliere anche alcuni podi. In sei anni ha utilizzato 816 pneumatici, percorrendo oltre 19.000 km di gara in 25 circuitidifferenti di 14 Paesi.


Il Maserati Trofeo oltre a visitare i tracciati europei più importanti (Silverstone, Nuerburgring, Paul Ricard, Spa solo per fare alcuni nomi) è stato anche oltreoceano, negli Stati Uniti, in California a Sonoma, Road America nel Winsconsin, in Virginia, sul circuito del Vir’, dove nel 1957 una Maserati, la 450S di Carol Shelby, ha vinto la gara inaugurale. Nell’elenco dei Paesi visitati, figurano altri circuiti di Formula 1, come Shanghai in Cina, Abu Dhabi negli Emirati Arabi e Suzuka in Giappone, dove Maserati non era mai stata prima.


Numeri importanti che hanno dimostrato lo stato di salute di un campionato che ha sempre avuto tantissimi iscritti: lo testimoniano la media di più di 21 Maserati GranTurismo MC Trofeo schierate per ogni round oppure i quasi 200 piloti (in rappresentanza di 31 nazionalità) che vi hanno preso parte. Spazio comunque anche alla quota rosa, con 8 ragazze che si sono messe alla prova durante questi sei anni, con una mini serie a Budapest in Ungheria nel 2013 dove erano schierate le 4 Lady Racers: Adrienn Dansco insieme ad Edina Bus, mentre Adrienn Vogel con Anita Toth,



Il fascino delle Maserati ha attirato tanti piloti di ogni nazione, ma anche personaggi dello spettacolo e del mondo dei motori. Hanno corso con le Maserati GranTurismo MC Trofeo ex piloti di Formula 1, Ivan Capelli e il giapponese Shinji Nakano, i campioni delle Maserati MC12 Andrea Bertolini e Michael Bartels e i figli di grandi assi del volante come Derek Hill e Freddie Hunt. Sempre dal motorsport è arrivato l’ingegnere Adrian Newey e dal cinema l’attore Patrick Dempsey, accompagnato dallo stuntman Greg Tracy e dalla musica il cantante italiano Max Gazzè.



Ma se il capitolo del Trofeo si chiude, inizia un nuovo scenario per Maserati: le GranTurismo MC saranno nuovamente in pista nel 2016, gestite da team privati, per competere nei campionati internazionali nella classe GT4 negli Stati Uniti e in Europa. Le vetture sono state rilevate da scuderie che le aggiorneranno secondo i nuovi regolamenti di categoria. Maserati garantirà il necessario supporto tecnico ed il servizio ricambi a tutti i team, trasferendo l’esperienza e il know-how sulla vettura accumulato nelle sei stagioni del Trofeo Maserati.

> Photo: credits Maserati/Grimfoto 






YOKOHAMA VINCENTE CON MAURO TRENTIN AL PREALPI TREVIGIANE



Yokohama Italia chiude la stagione 2015 con un ultimo importante successo: Mauro Trentin, il campione del Trofeo Rally Terra insieme a Yokohama, ha vinto infatti il Prealpi Master Show, l’11° Ronde Prelapi Trevigiane, lo scorso week-end. 

Alla guida di una Ford Focus WRC gommata Yokohama e navigato da Alice de Marco, Trentin saluta quindi la stagione che lo ha visto ritornare sugli allori del TRT con un ultimo successo, proprio sulla terra e proprio nelle sue zone. 

La gara, su un terreno freddo e asciutto, ha portato il pilota a scegliere il modello di pneumatico Yokohama A053 mescola A30, particolarmente morbida ed adatta a questo tipo di condizione di guida. 

Il Prealpi Master Show è una gara molto sentita e seguita, il pubblico è stato numeroso ed anche i partecipanti non si sono risparmiati: ben oltre 150 vetture di diverse classi hanno infatti preso il via. Trentin, vincitore assoluto, ha primeggiato in alcune prove speciali, mantenendo un buon distacco dal secondo classificato (Tempestini a 11 secondi). 

“Abbiamo concluso la stagione in bellezza,” – commenta Giuseppe Pezzaioli, Responsabile Motorsport di Yokohama Italia – “con un importantissimo risultato. E’ la prima volta che partecipiamo con un pilota ufficiale al Prealpi ed abbiamo vinto. Non potrei essere più soddisfatto. Adesso non ci resta che festeggiare e pensare al prossimo anno. Abbiamo già qualche progetto in cantiere e siamo più che mai positivi per l’attività racing 2016”.