martedì 14 luglio 2015

Monza Historic, Classic Endurance Racing 2: le foto di Claudio Pezzoli (Parte 1)

© FOTO DI CLAUDIO PEZZOLI - RIPRODUZIONE RISERVATA -
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MAURO TRENTIN CONFERMA LA LEADERSHIP A SAN MARINO‎

La quarta gara del Trofeo Rally Terra 2015 rappresenta una nuova conferma per Mauro Trentin, pilota Yokohama, che vince il rally di San Marino e si posiziona saldamente, con grande credito sul secondo Gigi Ricci, al comando della classifica del TRT. 

Sui difficili tracciati di Romagna quindi Mauro Trentin, navigato come sempre da Alice de Marco, sulla sua Peugeot 207, stacca il pilota bresciano Ricci, escluso a causa di un problema tecnico, e ipoteca la vittoria del campionato. Secondo sul podio del TRT Pablo Biolghini, su Skoda Fabia gommata Yokohama. 

I due piloti hanno utilizzato il modello di pneumatico Yokohama ADVAN A053, il più adatto all'utilizzo su fondi così sconnessi e in presenza di molta ghiaia. 

"Il rally di San Marino è uno dei miei preferiti, anche se quest'anno era particolarmente impegnativo per la ghiaia e le grosse pietre presenti nelle speciali." commenta Giuseppe Pezzaioli, Responsabile Motorsport per Yokohama Italia – "Questo testimonia ancora di più la bravura dei nostri piloti e la resa sempre ottima delle nostre gomme. L'appuntamento con la prossima gara è lontano, fra quasi tre mesi in Sicilia, e abbiamo tutto il tempo per fare il punto della situazione e studiare le migliori strategie per rendere la stagione ancora di maggior successo."

Dalle Alpi alla Sicilia: la rievocazione storica della Stella alpina per auto d’epoca ASI va al trapanese Antonio Moceri




Un lungo viaggio da una parte all'altra dell'Italia cullando il sogno di vincere lontano dal suo mare in mezzo alle Dolomiti una delle gare che hanno fatto la storia della regolarità A.S.I. italiana.
Antonio Moceri, medico pediatra di Campobello di Mazara in provincia di Trapani in coppia con il fido navigatore Daniele Bonetti, a bordo di una splendida Fiat 508 C del 1939, non ha vinto la trentesima rievocazione storica della Stella alpina, gara di regolarità per auto d'epoca ante '56 disputatasi nel weekend, ma l'ha letteralmente dominata dalla prima all'ultima delle 99 prove di abilità al centesimo di secondo predisposte dagli organizzatori della Scuderia Trentina Storica lungo un percorso che, dopo la partenza da Trento venerdì pomeriggio, ha visto l'Alta Badia protagonista e Corvara apprezzatissima sede di tappa.

A Villa Margon alle porte di Trento, sede di rappresentanza delle Cantine Ferrari che hanno supportato il sodalizio motoristico trentino assieme ad Azimut e banca Galileo, il top driver siciliano ha finalmente coronato il suo sogno ricevendo dalla mani del presedente della S.T.S., Enrico Zobele, l'artistico trofeo riservato al vincitore assoluto, fedele copia di quello alzato al cielo nel 1947 da Piero Taruffi, primo ed indimenticabile vincitore della Stella alpina, allora gara di velocità.

Contro l'impressionante media di due penalità a prova per gli avversari non c'è stato nulla da fare. I primi ad alzare bandiera bianca sono stati gli altri grandi favoriti della vigilia, Mozzi-Biacca, Triumph TR2 del 1955, vincitori della Stella alpina 2010 e 2013, incappati in una seconda tappa di scarsa vena con il cronometro dopo il secondo posto provvisorio conquistato al termine della prima frazione di gara. Giornata da dimenticare anche per Riboldi-Sabbadini, Fiat 208 Balilla barchetta del 1933, costretti all'abbandono proprio nel finale per un beffardo guasto meccanico quando erano sul podio virtuale. 
Sul podio finale di questa edizione 2015 sono quindi saliti invece i ferraresi Sisti-Gualandi, MG TB del 1938, che hanno preceduto i pugliesi, ma monzesi d'adozione, D'Antinone-De Biase, Mercedes 190 SL del 1959.

Completano la classifica finale dell'edizione del trentennale il quarto posto di Colombo-Moretti, Fiat 1100/103 TV del 1956, che hanno preceduto Mozzi-Biacca, Triumph TR2 del 1955, Cristina-Baroli, Porsche 356 A Speedster del 1958, a cui è andato l'orologio Eberhard offerto  da Jacopo Corradi di Azimut, Colpani-Cristiano, Triumph TR3 del 1957, Ronzoni-Ronzoni, Fiat 1100/103 Tv del 1956, Scapin-Morandi, Fiat 1100/103 TV Trasformabile del 1955, e Pastore-Pastore, padre e figlia, su Fiat 1100/103 TV del 1955 che hanno chiuso la top ten.

L'appuntamento con le quasi cinquanta old cars iscritte si è rinnovato   venerdì 10 luglio nella centrale Piazza Fiera, al cospetto delle imponenti mura medioevali della Città del Concilio, per le tradizionali verifiche di rito di equipaggi e vetture. Nel primo pomeriggio la partenza della prima tappa che ha visto la carovana transitare per Baselga di Pinè, Sover, Cavalese, superare il Passo Lavazè per scendere a Bolzano, risalire sull'Alpe di Siusi e poi, dopo la val Gardena, l'arrivo, nello scenario unico dell'elegante Chalet Gerard, poco prima del Passo Gardena. 

Sabato 11 luglio, dopo il pernottamento nelle migliori strutture dell'Alta Badia, le auto d'epoca in gara sono ripartite dallo stadio del ghiaccio di Corvara per un itinerario che ha visto il passaggio in successione sui passi Tre Croci, Giau, San Pellegrino, Fedaia, Campolongo, paesaggi unici e mozzafiato come il lago di Misurina, le tre Cime di Lavaredo, il Gruppo del Sella, la Marmolada, la Val Badia, la Val Pusteria, Cortina d'Ampezzo, Moena, Canazei per un totale di oltre 250 chilometri con la sosta per il pranzo allo Sporthotel Europa sul lungo lago di Alleghe. L'arrivo del tappone dolomitico nuovamente allo stadio del ghiaccio di Corvara e la cena di gala al Romantik Hotel Cappella hanno concluso la seconda tappa baciata da un tempo splendido.

Domenica 12 luglio la terza e conclusiva tappa ha riportato il museo itinerante da Corvara a Trento, passando dai passi Gardena e Sella, toccando poi Predazzo, Tesero, Cavalese, Cembra, dove la carovana è stata gradita ospite della sagra del Muller Thurgau,  con arrivo subito dopo mezzogiorno per il pranzo e le premiazioni nella prestigiosa Villa Margon, dimora cinquecentesca già residenza nobiliare, di proprietà della Famiglia Lunelli e sede di rappresentanza delle Cantine Ferrari.

Nel corso della cerimonia di premiazione è stato consegnato ad Enzo Scapin un premio per la sua fedeltà alla Stella alpina: trent'anni ininterrotti di partecipazione con la stessa vettura. Un record.

Nella speciale classifica Stella alpina Touring, riservata a vetture post '56, il successo finale è arriso all'equipaggio Baldissera-Covaz, Lancia Fulvia Montecarlo del 1972, che nella generale hanno preceduto Massara-Schira, Lancia Fulvia HF del 1970, e De Angelis-Gastaldi, Porsche 911 SC del 1978. 
Fra le scuderie il trofeo Base è andato alla Loro Piana Classic. Nella speciale categoria riservata alle vetture Ferrari prima piazza per Zobele-Trentinaglia davanti a Cozzio-Marchetti, Vesentini-Vantini e Panseri-Manenti. 

Le dichiarazioni del dopo gara

Antonio Moceri:
"La vittoria nella 25.a edizione del Giro di Sicilia e quella nella 30.a Stella alpina. Sono strafelice. Ho coronato un sogno. Due gare leggendarie portano il mio nome nell'albo d'oro. La manifestazione è stata dura, molto tecnica con prove mai banali da affrontare con grande concentrazione in uno scenario davvero unico. Girare a 2 di media mi ha sorpreso ma mi sono sentito subito "in palla" fin da venerdì e poi è stato un crescendo di prestazioni ben coadiuvato dal mio navigatore Daniele Bonetti". 

Sergio Sisti:
"Sono tornato volentieri alla Stella alpina dopo qualche anno di assenza e l'ho trovata davvero migliorata sotto tutti gli aspetti. Oggi pur dando il massimo non era proprio possibile impensierire Moceri ma un secondo posto fa morale e da tanta soddisfazione."

Antonio D'Antinone:
"Riconosco che il guasto a Riboldi ci ha permesso di salire sul podio. Ma queste sono le gare e pùò capitare l'imprevisto beffardo. Una gara davvero impegnativa ma che ti riempie di gioia quando vedi la classifica e la location in cui si svolge. Qui si viene sempre volentieri."

lunedì 13 luglio 2015

Motocross: l’olandese Coldenhoff trionfa in Lettonia, Cairoli quinto. Prossima tappa italiana il 22 e 23 agosto al Città di Mantova

Continua la marcia di avvicinamento al Gran Premio della Lombardia Città di Mantova che il 22 e 23 agosto riporterà il circus del mondiale cross al Tazio Nuvolari dopo 5 anni di assenza.

Ieri a Kegums in Lettonia si è disputato il dodicesimo GP della stagione, su fondo sabbioso reso pesante dalla pioggia. Ha vinto lo specialista della sabbia Glenn Coldenhoff (Suzuki Racing), olandese di Eindhoven al suo primo centro in MXGP, grazie ad una strepitosa vittoria in Gara 1 e all’ottimo secondo posto alle spalle del leader del mondiale Romain Febvre (Yamaha Motocross) in Gara 2, secondo posto assoluto grazie a due terzi posti di manche per il francese Gautier Paulin (Honda World), ritornato nelle zone alte della classifica dopo la non completamente brillante prova di Udevvalla. 
Antonio Cairoli (RedBull KTM), che gareggia con tre fratture nella zona dell’avambraccio sinistro riportate al GP di Maggiora, ha disputato una gara molto buona, ha lottato con i primi e in gara due ha girato ad un decimo dal record della pista. Alla fine si è classificato quinto assoluto e continua ad occupare il secondo posto in classifica generale a 41 punti da Febvre, mentre Paulin ha scavalcato Max Nagl (ancora assente per infortunio) al terzo posto del Campionato. La prossima gara è in programma il 25 e 26 luglio sul tradizionale circuito a fondo duro di Loket in Repubblica Ceca. 

Antonio Cairoli in rimonta al Città di Mantova
L’otto volte Campione del mondo Antonio Cairoli ha sintetizzato così la sua gara: “E’ stato un fine settimana duro ma positivo, sabato nelle prove libere non sono riuscito a disputare una buona qualifica a causa del dolore al gomito. Ieri poi abbiamo deciso di non prendere parte al warm up perché non aveva senso prendere rischi su di una pista totalmente allagata dalla pioggia che in gara sarebbe stata differente viste le previsioni meteo. In gara effettivamente è andato tutto bene, la pista era molto tecnica, bucata più lenta rispetto a sabato, quindi decisamente meglio per me. In Gara 1 sono partito bene e ho gestito la corsa conservando la quarta posizione , in Gara 2 ho provato ad andare all’attacco poiché giravo sui tempi dei primi, ma ho avvertito la stanchezza causata dalla mancanza di allenamento e ho pensato di portare a casa punti preziosi. Reputo il GP di Lettonia una gara positiva, è il quarto miglioramento consecutivo dopo l’infortunio di Maggiora e ad ogni gara avverto che le cose vanno meglio, il polso sinistro è sensibilmente migliorato e avverto progressi anche al gomito. Questa settimana avrò un altro controllo medico dove conto di avere il via libera per tornare ad allenarmi e presentarmi combattivo al via dei GP di Loket e completamente ristabilito per Mantova”.

In MX2 lo sloveno Tim Gajser (Honda) continua la marcia di avvicinamento al Campione del mondo olandese Jeffrey Herlings (RedBull KTM) che ieri non ha corso a causa della rottura del mignolo sinistro patita in Svezia. A Kegums Gajser ha terminato quinto alle spalle di Max Anstie (Kawasaki/GBR), Pauls Jonass (KTM/LAT), Harri Kullas (Husqvarna/FIN) e Jeremy Seewer (Suzuki/SVI) ma il suo ritardo in classifica generale si è ridotto a soli 46 punti.

“Con la bella prova di ieri in Lettonia dove e saputo recuperare alla grande dalla caduta subita in Gara 1 terminando sul podio, Romain Febvre ha dimostrato di saper andar forte su tutti i tipi di terreno ed è il mio favorito per il mondiale MXGP, spiega il giornalista Angelo Vezzoli. Antonio Cairoli ha fatto bene a non fermarsi dopo l’infortunio di Maggiora continuando a incamerare punti, lo vedo molto bene già a Lommel e soprattutto a Mantova, pista da lui amata , davanti al pubblico che sarà tutto per lui. Credo che queste due saranno le gare chiave per il recupero del siciliano. Per il GP di Lombardia attendo di vedere le modifiche alla pista, ma credo saranno sicuramente della partita anche Gautier Paulin e Kevin Strijbos che sono un poco gli specialisti del Tazio Nuvolari. Spiace per l’addio alle corse di Ryan Villopoto che magari sarà presente come nuovo testimonial Kawasaki”.

Intanto il Circuito Città di Mantova si prepara al grande appuntamento del 22 e 23 agosto, oggi sono arrivati i bulldozer per svolgere i lavori più pesanti di ristrutturazione. La presentazione si terrà nei prossimi giorni in collaborazione con Regione Lombardia e Comune di Mantova.
Sul sito www.motocrossmantova.com continua la prevendita del GP Lombardia con sconti e pacchetti speciali.

Albo d'oro Mantova Grand Prix

1991 GP Italia 250cc (T.Parker/Honda USA); 1996 GP Italia 250cc (M.Bervoets/Suzuki BEL); 1998 GP Italia 500cc (A.Bartolini/Yamaha ITA); 2000 GP Italia 250cc (M. Pichon/Suzuki FRA); 2007 GP Italia MX1 (J.Coppins/Yamaha NZL); 2008 GP Italia MX1 (M. de Reuver/Honda NED); 2010 GP Lombardia MX1 (A.Cairoli/KTM ITA)

SOTTO IL SEGNO DEL BISCIONE


Evidentemente tra Eugenio Mosca e le vetture del Biscione c’è un’intesa perfetta. Infatti, a poco più di un mese dalla vittoria di classe conquistata con la Giulietta Ti 1300 nella Coppa Intereuropa il pilota monzese è tornato al successo di categoria, F-T1600, sulla pista di casa questa volta al volante di una Giulia Ti Super 1600 della GPS Classic nella terza prova dell’Alfa Revival Cup disputata nel fine settimana nel contesto del Monza Historic. 

Una gara particolarmente dura sia per il caldo infernale, che ha reso interminabile l’ora di gara corsa da solo da Eugenio, sia per la numerosa concorrenza. Inoltre, per il pilota Monza Racing si trattava di verificare in corsa il recupero dell’infortunio alla spalla destra su una distanza così impegnativa. 
Il responso è stato abbastanza positivo, data anche la guida piuttosto “fisica” richiesta dalla Giulia, e la vittoria di classe, oltre al 16° posto assoluto su oltre 30 partenti ottenuto con una delle vetture più anziane del lotto e con cilindrata 1600 mentre la maggior parte di vetture erano di 2.000 cc, è stato il miglio premio all’autentica faticaccia. Mosca potrebbe tornare al volante della Giulia in occasione anche della quarta e ultima prova dell’Alfa Revival Cup in programma a Imola a ottobre.