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mercoledì 27 gennaio 2021

La Suzuki GSX-R1000R Legend Edition fa sognare i fan di Kevin Schwantz

Nel corso degli anni intere generazioni di motociclisti hanno sognato di emulare le gesta dei vari piloti che hanno scritto pagine memorabili della storia delle due ruote vincendo i Campionati del Mondo della classe regina in sella a una Suzuki. Oggi Suzuki Italia dà a tutti questi appassionati un’opportunità imperdibile per sentirsi un po’ come i loro beniamini, allestendo una serie di GSX-R1000R rievocative dei leggendari colori cui sono legati i successi dei vari Sheene, Lucchinelli, Uncini, Schwantz, Roberts Jr e Mir. La cura di ogni dettaglio e la maestria con cui sono realizzate rendono le GSX-R1000R Legend Edition autentici capolavori, che toccano le corde più profonde degli appassionati.

Facendo una rapida carrellata delle sette versioni che compongono la famiglia della GSX-R1000R Legend Edition è facile riconoscere a prima vista quella dedicata a Kevin Schwantz, Il pilota texano ha saputo trasformarsi in un mito vivente e conquistarsi un posto speciale nel cuore degli appassionati grazie alla sua guida funambolica, frutto anche dei suoi trascorsi nel motocross. La sua incredibile generosità in gara lo ha portato spesso a essere paragonato a un kamikaze, capace di fare manovre impensabili per spettatori e avversari, specie in frenata. “Aspetto che il panico cresca e quando la paura si tramuta in visioni celestiali inizio a staccare.” ironizzava a suo tempo Schwantz, che ancora oggi è un ambasciatore del marchio Suzuki, l’unica Casa con cui abbia mai corso nel Motomondiale. Al suo attivo ci sono 104 gare, nelle quali ha colto la bellezza di 25 vittorie e 29 pole position. L’intervista completa sul canale YouTube di Suzuki Moto Italia.

La GSX-R1000R Legend Edition che rende omaggio alla vittoria di Kevin Schwantz nel campionato del mondo della Classe 500 del 1993 offre lo stesso colpo d’occhio della RGV500 di quell’anno, “una moto fantastica, con un grande equilibrio e divertente da guidare.” ricorda ancora il texano. Il suo schema grafico è tanto semplice quanto d’effetto, con il bianco e il rosso grandi protagonisti e il verde militare e il nero a fare loro da contorno. Sui fianchi della carena appare l’immancabile bollone, in cui oggi trova spazio il celebre 34 di Schwantz, nell’impossibilità di utilizzare il marchio di tabacchi che faceva allora da sponsor.
Nove podi nei primi nove gran premi della stagione, con quattro vittorie, tre secondi posti e due terze piazze: nonostante un avvio così promettente Kevin Schwantz fu protagonista nella stagione 1993 di un lungo braccio di ferro con Wayne Rainey, chiusosi anzitempo a causa di un drammatico incidente del rivale. “Non è esattamente il modo in cui avrei voluto vincere.” ricorda con rammarico Schwantz, che in quell’anno legittimò comunque il suo successo restando giù dal podio soltanto in tre occasioni.

La GSX-R1000R è l’ultima evoluzione della stirpe di moto sportive che da oltre 35 anni rappresenta l’indiscusso punto di riferimento della categoria, capace di primeggiare sulle piste come di regalare intense emozioni su strada ai motociclisti di tutto il mondo. Nella sua storia la GSX-R ha vinto innumerevoli gare e campionati in Europa, negli Stati Uniti e in Australia, oltre al Senior TT sull’Isola di Man, senza mai rinunciare a una grande fruibilità anche nell’uso quotidiano.
Questo straordinario equilibrio è frutto dell’ineguagliabile esperienza maturata dagli ingegneri di Hamamatsu e della loro abilità nel saper sfruttare su un modello di serie le tecnologie messe a punto per competere ai massimi livelli.
La GSX-R1000R utilizza per esempio un sistema di fasatura variabile delle valvole derivato dalla MotoGP per aumentare la coppia e la potenza su tutto l’arco della curva di erogazione, con picchi che sono pari rispettivamente a 118 Nm e 202 cv. La sua dotazione standard comprende sistemi elettronici di ultima generazione, tra cui controllo elettronico della trazione regolabile su 10 livelli, un quickshifter bidirezionale con auto-blipper, il launch control e un Abs con funzione cornering, che regola il suo intervento in funzione dell’angolo di piega.

Credits: Suzuki Italia - Ufficio Stampa




domenica 24 gennaio 2021

La Suzuki GSX-R1000R Legend Edition si tinge di azzurro per Franco Uncini

 

Sette colorazioni esclusive e irripetibili, che celebrano gli altrettanti titoli iridati vinti da Suzuki nella classe regina del Motomondiale. E’ questo ciò che contraddistingue la GSX-R1000R Legend Edition, una serie esclusiva limitata nel numero di esemplari disponibili voluta da Suzuki Italia per festeggiare il successo di Joan Mir nel Campionato del Mondo MotoGP 2020. Con questa moto gli appassionati hanno la possibilità di acquistare una sportiva che offre il massimo in termini di prestazioni e di tecnologia con una livrea a scelta tra quelle entrate nella storia del motociclismo assieme a piloti del calibro di Sheene, Lucchinelli, Uncini, Schwantz e Roberts, oltre che dello stesso Mir.

Tra le sette livree disponibili per la GSX-R1000R Legend Edition ce n’è una che spicca per la sua eleganza. Si tratta di quella che celebra il successo nel Campionato del Mondo della Classe 500 del 1982 di Franco Uncini, ancora oggi figura importante nell’ambiente delle corse come Responsabile della Sicurezza dei Gran Premi in seno alla Federazione Internazionale.
La GSX-R1000R Legend Edition Uncini Replica ricalca i colori e lo schema grafico originali della RGΓ500 XR40 allestita nel 1982 dal Team Gallina. La tinta dominante è dunque l’azzurro, con il serbatoio e la carenatura solcati da una banda multicolore in cui il bianco abbraccia il celeste, l’azzurro e il blu. Questo motivo trova poi continuità anche nel codino, segue le sue forme sinuose e dà slancio all’insieme. A completare la personalizzazione ci sono le tabelle gialle con il numero 13 che accompagnò Uncini nella sua cavalcata vincente e i cerchi che riprendono fedelmente la colorazione della sua leggendaria RGΓ500.
Nel 1982 Franco Uncini seppe imporsi con ampio margine sui rivali, tanto da ottenere matematicamente il titolo di Campione del Mondo con quattro gare di anticipo. 

“La moto mi piaceva tantissimo. Con lei mi trovavo davvero molto bene.” dice ancora oggi il pilota marchigiano ricordando quella magnifica annata. Dopo un quarto posto nella gara di apertura della stagione in Argentina, disputata soffrendo per i postumi di una precedente frattura allo scafoide, Uncini trionfò in Austria e salì sul terzo gradino del podio in Spagna. A quel piazzamento seguirono due vittorie, in Italia e in Olanda, e un’altra terza piazza, stavolta in Belgio, prima di una nuova perentoria doppietta, in Jugoslavia e in Inghilterra. La certezza del trionfo finale arrivò al termine della gara successiva in Svezia, con Uncini a 103 punti in classifica e con un divario incolmabile per gli avversari.
La supremazia di Uncini e della RGΓ500 furono tali da regalare a Suzuki nel 1982 anche il settimo Campionato del Mondo Costruttori consecutivo, a suggello di un dominio della Casa di Hamamatsu iniziato nel 1976.

L'intervista completa sul canale YouTube di Suzuki Moto Italia.

martedì 19 gennaio 2021

MotoNotizie/ Suzuki: la stella di Lucchinelli brilla tra le GSX-R1000R Legend Edition

Suzuki, in concomitanza con il 60esimo anniversario nelle competizioni sportive, ha voluto dedicare una serie di livree esclusive per la sua GSX-R1000R, rievocative delle sette vittorie nella classe regina. Si tratta di edizioni limitate con colorazioni esclusive, che ricalcano quelle vittoriose con i campioni Suzuki, da Sheene a Mir, passando per i vari Lucchinelli, Uncini, Schwantz e Roberts Jr. Tutte le Legend Edition hanno verniciature di grande qualità, adattate alle forme sinuose della GSX-R1000R.Tra le sette livree proposte dalla Legend Edition, una rende omaggio alla vittoria di Marco Lucchinelli nel Campionato del Mondo della Classe 500 nel 1981. Il pilota spezzino è ancora oggi molto amato dal pubblico per il suo estro, la sua schiettezza e la sua aria scanzonata. Il suo atteggiamento nel paddock e in pista gli è valso il soprannome di Cavallo Pazzo e molti lo ricordano con l’immancabile bandana al collo e per il suo atteggiamento disinvolto.

La GSX-R1000R Legend Edition dedicata a Lucky rielabora i colori e le grafiche originali del 1981. La moto segue dunque lo stesso schema cromatico della RG500 schierata in quell’anno dal Team Gallina, con la parte superiore e quella inferiore in blu scuro, mentre il bianco predomina nella zona centrale. Gli altri elementi distintivi sono alcuni tratti rossi, la tabella gialla con il numero 5 e la stella portafortuna, protagonista anche della canzone portata l’anno successivo da Lucchinelli al Festival di Sanremo.

Marco Lucchinelli arrivò al titolo di Campione del Mondo della Classe 500 grazie soprattutto a cinque primi posti e ad altri due piazzamenti a podio. Dopo un terzo posto in Germania e un quinto in Italia, Lucky ottenne la prima vittoria dell’anno in Francia, chiudendo quindi secondo nella gara successiva, corsa in quella che allora era la Jugoslavia. La svolta della stagione venne con la vittoria nei tre successivi Gran Premi di Olanda, Belgio e San Marino. Dopo una battuta a vuoto dovuta al 19° posto ottenuto in Inghilterra, Lucky salì di nuovo sul gradino più alto del podio in Finlandia, ma la certezza della vittoria finale arrivò solo in occasione dell’ultima gara in Cecoslovacchia.
Il 1981 fu un anno da incorniciare per Suzuki, che ottenne anche il titolo di Vicecampione del Mondo con l’americano Randy Mamola. La Casa di Hamamatsu si aggiudicò per il sesto anno consecutivo il Campionato del Mondo Costruttori e i suoi piloti totalizzarono nel complesso 8 vittorie e 10 pole position sul totale delle 11 gare disputate.

La GSX-R1000R Legend Edition veste con un look dal sapore retrò con un pacchetto tecnico senza eguali. Sotto la carenatura nasconde una ciclistica evoluta, un motore dalle grandi prestazioni e i più moderni sistemi elettronici di controllo, che aiutano il pilota a sfruttare con la massima naturalezza l’incredibile potenziale della moto. Il telaio a doppia trave in alluminio è leggero e compatto, eppure incredibilmente rigido. La sospensione anteriore conta su una splendida forcella Showa BFF con piastra superiore alleggerita, mentre il forcellone ha il perno inserito in un’asola che consente di variarne la posizione, per una più fine messa a punto dell’assetto.
Molte soluzioni tecniche impiegate dalla GSX-R1000R sfruttano l’esperienza maturata nel Campionato del Mondo Endurance, mentre altre derivano dalla MotoGP. Un esempio viene dal sistema SR-VVT, che modifica l’alzata e la fasatura delle valvole in funzione del regime del motore per assicurare un’eccezionale elasticità ai bassi e un allungo veemente. La potenza massima erogata dal quattro cilindri di Hamamatsu è di 202 cv, mentre la coppia massima è di 118 Nm.
Per essere imbattibile tra i cordoli, pur restando controllata ed efficace su strada, la GSX-R1000R monta di serie il controllo della trazione Motion Track TCS regolabile su 10 livelli, il quickshifter bidirezionale con auto-blipper, il launch control e l’ABS con funzione cornering, che regola il suo intervento in base all’angolo di piega.

Credits: Press Suzuki

mercoledì 13 gennaio 2021

MotoNotizie / La serie speciale GSX-R1000R Legend Edition celebra le vittorie Suzuki nel Motomondiale. Barry Sheene, il primo pilota a vincere nella classe 500 con la RG500 XR14.


La straordinaria vittoria di Joan Mir nel Campionato del Mondo MotoGP 2020 ha riportato alla memoria le gesta degli altri piloti capaci di conquistare in passato il titolo mondiale nella top class del Motomondiale in sella a una Suzuki. E proprio per celebrare questi successi storici Suzuki Italia ha pensato di creare la GSX-R1000R Legend Edition, una serie speciale della sua sportiva più iconica, ordinabile con sette diverse colorazioni, tutte ispirate a quelle entrate nella leggenda con gli allori iridati dei vari Sheene, Lucchinelli, Uncini, Schwantz, Roberts e, appunto, Mir. Ogni livrea è verniciata con grande cura ed è sviluppata per adattarsi perfettamente alla sagoma snella e filante della GSX-R1000R. 
La GSX-R1000R Legend Edition è venduta a un prezzo di 22.500 Euro, cifra che comprende anche due accessori esclusivi, il silenziatore Akrapovic e il monoposto in tinta. 

Tra i sette trionfi Suzuki hanno sicuramente un sapore speciale i primi, quelli ottenuti nel 1976 e nel 1977 da Barry Sheene. Il compianto pilota inglese è rimasto nel cuore degli appassionati per la sua travolgente simpatia e per i molti aneddoti riguardanti la sua vita anche mondana, oltre che per la sua capacità di non darsi mai per vinto, neppure dopo incidenti molto gravi. La sua immagine è legata indissolubilmente alla figura di Paperino, sempre effigiato sulla parte frontale del casco, e al numero 7, che appare infatti su entrambe le GSX-R1000R Legend Edition a lui dedicate. 

La prima GSX-R1000R Legend Edition (foto in alto) riprende il look della RG500 XR14 con cui Barry Sheene vinse nel 1976 il primo Mondiale della Classe 500 per Suzuki, esprimendo una supremazia schiacciante. La moto che celebra quella straordinaria annata di Sheene veste i colori del mitico Team Heron allestito dall’importatore inglese e dello sponsor principale, l’azienda petrolifera Texaco. Le tinte prevalenti sono il bianco e il rosso, separati da una striscia bicolore nera e gialla, così come gialla è anche la grande S che appare sul serbatoio. 
Barry Sheene iniziò la stagione 1976 imponendo subito la sua legge. Vincitore nei primi tre Gran Premi disputati, corsi in Francia, Austria e Italia, l’alfiere britannico di Hamamatsu fu poi capace di ripetersi di nuovo in Olanda, di cogliere un secondo posto in Belgio e di salire sul gradino più alto del podio anche in Svezia. Sheene diventò così matematicamente Campione con ben quattro gare di anticipo e 72 punti all’attivo, al netto degli scarti imposti quell’anno dal regolamento. 
Nel 1976 Suzuki vinse anche il Campionato del Mondo Costruttori della Classe 500, sbaragliando la concorrenza e piazzando ben nove dei suoi piloti tra le prime dieci posizioni della graduatoria finale. 


La Suzuki RG500 che bissò il successo iridato nel 1977 era un’evoluzione della moto schierata in gara l’anno precedente. Allo stesso modo la Legend Edition che s’ispira a lei ricalca in linea di massima le scelte cromatiche della Replica appena descritta. La seconda GSX-R1000R Legend Edition insiste dunque a sua volta sul bianco e sul rosso del Team Heron - Texaco ma sa comunque distinguersi, movimentando la grafica con grandi scritte nere Suzuki e con un maggior ricorso al giallo. Il caratteristico 7 è ancora presente sulla carenatura, poiché il superstizioso Sheene preferì tenerlo e rinunciare all’1 riservato al campione in carica. 

Da un punto di vista sportivo la stagione 1977 andò come l’anno precedente, con Barry Sheene mattatore assoluto sin dalle prime gare. Il pilota inglese seppe aggiudicarsi nell’ordine i Gran Premi del Venezuela, di Germania, d’Italia e di Francia. In seguito si classificò secondo in Olanda, tornado di nuovo a vincere in Belgio e in Svezia e ottenendo come ultimo piazzamento utile una sesta piazza in Finlandia, che fece salire a 107 punti il suo bottino complessivo. 
Nel 1977 Suzuki confermò anche il titolo Costruttori, portando stavolta sette suoi conduttori tra i primi dieci della classifica finale del Campionato del Mondo Piloti. 

In quegli anni, il primato tecnico di Suzuki era fuori discussione. “La RG500 aveva iniziato a correre nel 1974, era stata sviluppata per vincere e non aveva più alcun segreto per il Team.” racconta Martyn Ogborne. a quell’epoca tecnico di Barry Sheene, aggiungendo: “Avevamo addirittura una moto di scorta più evoluta, la XR22, da usare nel caso avessimo avuto qualche problema con la XR14. Suzuki era stata molto previdente.”. Se gli si chiede quale fosse il segreto di Suzuki, Ogborne non ha alcuna esitazione a rispondere: “Il segreto del dominio Suzuki erano la lungimiranza della dirigenza di Suzuki Motor Corporation e il lavoro degli ingegneri. Non potevano esserci ingegneri migliori e non intendo solo in ambito motociclistico. Erano i migliori in assoluto: se avessero prodotto telefoni o se fossero stati dei pionieri realizzando stereo, sarebbero stati ugualmente i numeri uno.”. 

La GSX-R1000R che fa da base per la Legend Edition è la sportiva giusta per creare un collegamento tra la strada e il mondo del Motorsport. Pur essendo godibile anche nell’uso quotidiano, è infatti l’ultima evoluzione di una stirpe che vanta un palmares agonistico ineguagliabile, in cui figura anche il Campionato del Mondo Endurance 2019/2020. In questa moto confluiscono tutta l’esperienza maturata nel tempo da Suzuki sulle piste di tutto il mondo e molte soluzioni tecnologiche sviluppate per la GSX-RR da MotoGP. Lo dimostra per esempio il sistema di fasatura variabile delle valvole SR-VVT (Suzuki Racing-Variable Valve Timing), che ottimizza l’andamento della curva di erogazione, ai bassi come agli alti regimi. La GSX-R1000R ha una potenza massima di 202 cv a 13.200 giri e un picco di coppia di 118 Nm a 10.800 giri. 
Per consentire al pilota di sfruttare appieno questo enorme potenziale, la GSX-R1000R vanta una ciclistica di prim’ordine, con un assetto che offre infinite possibilità di regolazione, e adotta un pacchetto completo di dispositivi elettronici di ultima generazione. Standard sono dunque il controllo elettronico della trazione regolabile su 10 livelli, il quickshifter bidirezionale con auto-blipper, il launch control e l’Abs con funzione cornering, che regola il suo intervento in funzione dell’angolo di piega.

Credits: Press Suzuki

giovedì 26 novembre 2020

Nasce un progetto unico: Ducati Diavel 1260 Lamborghini, ispirato alla Sián FKP 37


Dalla collaborazione tra due prestigiosi marchi, nasce il Ducati Diavel 1260 Lamborghini, una moto realizzata in un’edizione limitata e numerata di 630 esemplari e destinata a celebrare la collaborazione tra due eccellenze italiane appassionando motociclisti e collezionisti di tutto il mondo. 
Valori come l’italianità, la sportività e, soprattutto, l’attenzione per il design e la cura maniacale per i dettagli sono alla base di questo esclusivo progetto in cui i designer Ducati hanno scelto di lasciarsi ispirare da uno dei modelli più affascinanti e all’avanguardia che sia mai stato prodotto dalla Casa di Sant’Agata Bolognese, la Lamborghini Sián FKP 37. 
Realizzato partendo dalla base del Diavel 1260 S, il Diavel Lamborghini è stato concepito ridisegnando le parti che maggiormente lo caratterizzano: i cerchi forgiati, leggeri e dal disegno inedito, che richiamano esplicitamente quelli dell’auto; le presa d’aria e il cover del radiatore, realizzati in fibra di carbonio, e progettati sovrapponendo elementi flottanti al volume principale e infine le pinze freno Brembo in color rosso acceso che richiamano il mondo Ducati. 
Tutti i particolari della moto che sono stati ridisegnati dal Centro Stile Ducati per questo specifico progetto sono realizzati in un materiale leggero e prezioso come la fibra di carbonio, prendendo spunto, anche in questo caso, dalla supersportiva. Oltre ai già citati cover radiatore e prese d’aria, sono in carbonio anche il cover silenziatore, il puntale, il cover centrale serbatoio, il cover sella, i parafanghi anteriore e posteriore, il cover cruscotto e la cornice del proiettore. 


“Siamo convinti della forza del nostro design, uno dei più riconoscibili nel mondo automotive” dichiara Mitja Borkert, Head of Design di Automobili Lamborghini. “La silhouette pulita ma estremamente caratterizzante è alla base del nostro linguaggio. L’approccio visionario al design ci consente di trasferire il nostro DNA ad altri prodotti. Abbiamo fatto un profondo lavoro di squadra per condividere i nostri stilemi avvantaggiati dall’essere ispirati dagli stessi valori e dalla ricerca del divertimento alla guida.” 

“Creando un Diavel ispirato alla Siàn abbiamo celebrato i valori che condividiamo con Lamborghini: siamo italiani, siamo sportivi, e il design è un elemento distintivo per le nostre creazioni”, afferma Andrea Ferraresi, Direttore del Centro Stile Ducati. “Il Diavel 1260 Lamborghini è stato disegnato applicando lo stesso linguaggio stilistico che contraddistingue la Sián FKP 37.”


La livrea del Diavel 1260 Lamborghini è frutto del lavoro congiunto tra il Centro Stile Ducati e il Centro Stile Lamborghini. Le vernici applicate alla moto sono infatti esattamente le stesse utilizzate per la Sián FKP 37, con la carrozzeria che si caratterizza per la colorazione Verde Gea, mentre il telaio, la vasca sottocoda e gli stessi cerchi forgiati sono evidenziati dall’uso dell’Oro Electrum. Importanti elementi identificativi del design Lamborghini sono l’esagono e lo stilema “Y“. Questa versione speciale del Diavel omaggia il primo nella forma dello scarico ed il secondo grazie ai dettagli estetici realizzati sulla sella. 
Infine, la livrea si caratterizza per la presenza del 63, un numero importante per la Casa di Sant’Agata Bolognese, fondata proprio nel 1963. Moltiplicando per dieci questo numero, si ottengono i 630 esemplari numerati che Ducati produrrà. 
I 630 esemplari dell’edizione limitata e numerata del Diavel 1260 Lamborghini saranno disponibili nei concessionari della rete Ducati a partire da fine dicembre 2020.





Credits: Media Lamborghini

giovedì 25 giugno 2020

PIRELLI CREA IL PNEUMATICO CHE CALZA A PENNELLO: EQUIPAGGIAMENTO PERSONALIZZATO PER LA SUPERLEGGERA V4 DUCATI


Milano, 25 giugno 2020 – Per raggiungere lo sfidante target prestazionale richiesto dalla Ducati di serie più potente e più tecnologicamente avanzata di sempre, gli ingegneri Pirelli hanno sviluppato una versione speciale e personalizzata del pneumatico DIABLO SUPERCORSA SP al fine di gestire le straordinarie prestazioni della Superleggera V4 e sfruttare al meglio il notevole carico aerodinamico dei profili alari che caratterizzano profondamente il design aggressivo della motocicletta.
La Superleggera V4 Ducati è l’unica moto al mondo omologata per uso stradale con telaio, telaietto, forcellone e cerchi – ovvero l’intera struttura portante della ciclistica – realizzati completamente in fibra di carbonio. Il motore V4 di 90° è capace di erogare fino a 234 CV ed il peso più basso raggiungibile di circa 152 Kg evidenzia un impressionante rapporto potenza peso di 1,54 CV/kg. Un altro aspetto importante è quello dell’aerodinamica: grazie alle appendici aerodinamiche biplano e ad altri componenti in carbonio, la moto è in grado di garantire fino a 50 Kg di downforce, permettendo una migliore stabilità e accelerazione.


In qualità di partner tecnico e fornitore esclusivo di pneumatici, Pirelli ha lavorato a stretto contatto con Ducati durante lo sviluppo della Superleggera V4 e come già accaduto in passato, ad esempio con la prima Panigale V4 per cui Pirelli ha sviluppato il DIABLO SUPERCORSA SP V3 nell’allora inedita misura stradale 200/60 ZR 17, lo sfidante target prestazionale fissato da Ducati ha imposto a Pirelli scelte radicali dal punto di vista tecnico al fine di realizzare un pneumatico altamente innovativo.
Il risultato è DIABLO SUPERCORSA SP, sviluppato su misura, che rappresenta la massima espressione della tecnologia Pirelli racchiusa in un pneumatico dall’anima racing omologato per utilizzo stradale.


L’attuale DIABLO SUPERCORSA SP è appartenente alla terza generazione dell’apprezzato pneumatico race replica ed è stato sviluppato anche grazie al costante impegno e all’esperienza maturata da Pirelli nel campo delle competizioni, in particolare in veste di Fornitore Unico Ufficiale del Campionato Mondiale FIM Superbike dal 2004.
Il pneumatico anteriore è monomescola, una soluzione che consente un rapido warm-up e una costanza di grip in ogni situazione. Il pneumatico posteriore è bimescola ed utilizza sulla spalla una mescola racing sviluppata nel Campionato Mondiale FIM Superbike. I fianchi si presentano come leggermente arrotondati a conseguenza del lavoro di totale ridisegno della struttura del pneumatico con l’obiettivo di gestire in modo superbo le prestazioni di cui la Superleggera V4 è capace. Infine, i fianchi sono colorati e riportano il logo Pirelli e Diablo in colore rosso.
DIABLO SUPERCORSA SP ha stabilito nel corso degli anni un nuovo riferimento per i pneumatici del segmento race replica e, grazie alle sue innovative caratteristiche, è stato scelto da Ducati come primo equipaggiamento della nuovissima Superleggera V4, come molteplici altre case motociclistiche da tutto il mondo che si sono rivolte a Pirelli per equipaggiare i propri nuovi modelli di punta.

martedì 23 giugno 2020

ANCMA COMPIE 100 ANNI

Milano 23 Giugno 2020 – L’Associazione Nazionale Ciclo Motociclo e Accessori compie oggi 100 anni. Era infatti il 23 giugno 1920 quando a Milano, con un manipolo di una trentina di imprese del settore, muoveva i primi passi quella che nel corso del tempo si è evoluta da cooperativa di servizi fino a diventare una strutturata associazione di categoria con 159 associati. Socio unico di EICMA S.p.A., la realtà che organizza nei padiglioni di Fiera Milano a Rho l’evento espositivo più importante al mondo per il settore, ANCMA offre rappresentanza a un comparto che fattura circa 5,5 miliardi di euro e impiega più di 20mila dipendenti diretti, che con l’indotto e la rete commerciale salgono a oltre 60mila addetti. 
In una lettera inviata stamane alle consociate, il presidente di ANCMA Paolo Magri ha sottolineato “l’attualità dei valori della rappresentanza e dell’associazionismo, soprattutto in un momento così difficile e di fronte alle sfide che attendono l’intera industria della mobilità”. “Volgendosi indietro – si legge ancora nella missiva - la storia ci insegna che al termine delle prove più dure che ha affrontato il nostro Paese, il ritorno alla normalità è in qualche misura passato sempre attraverso il protagonismo dell’industria che ANCMA rappresenta”. “Dal 1920 la nostra industria ha una voce sola e ripercorrere il lungo cammino intrapreso dall’associazione e la storia delle vertenze con le istituzioni, rileggere le sconfitte e i risultati ottenuti, - ha aggiunto Magri - ci consente anche di riflettere sul contributo determinante che ANCMA ha dato alla diffusione delle due ruote, alla promozione del loro valore sociale ed economico, come anche alla crescita delle rispettive comunità di utenti, sportivi e appassionati”. 
Tra gli associati ad ANCMA numerosi brand che hanno fatto e continuano a scrivere la storia imprenditoriale e sportiva in ambito ciclistico e motociclistico, eccellenze del Made in Italy nel settore dei componenti e dell’abbigliamento, ma anche le prestigiose case estere, che trovano in quello italiano uno dei mercati più importanti e significativi. L’Italia occupa saldamente la prima posizione in Europa anche in termini di produzione con 320mila moto e 2,5 milioni di biciclette che escono dagli stabilimenti presenti sul territorio nazionale.

sabato 13 giugno 2020

MotoNotizie / Vespa 946, la nuova versione è firmata da ChristianDior


Fondati entrambi nello stesso anno, il 1946, il brand italiano e la Maison parigina hanno in comune la volontà di ispirare una visione del mondo innovativa, luminosa e creativa. Oggi più che mai, la collaborazione tra Dior e Vespa reinventa lo spirito di libertà, movimento ed espressione alla base dei due marchi. Da questo appassionato confronto prende vita Vespa 946 Christian Dior, il cui telaio monoscocca e le cui delicate linee grafiche rendono omaggio all’heritage delle due case. Simbolo di eleganza, questo oggetto del desiderio riflette il comune impegno verso l’eccellenza del savoir-faire e della cura del dettaglio condivisa dai due brand.
Questa moderna versione dell’iconica Vespa 946 presentata nel 2012 a Milano e contraddistinta dall’eleganza, dal minimalismo delle linee e dall’innovazione tecnologica, è stata ridisegnata per l’occasione da Maria Grazia Chiuri, Direttore Creativo delle collezioni donna di Dior. Lo scooter sarà prodotto in Italia, con la cura e la precisione di un atelier di moda.

Ispirato al design della sella, il bauletto decorato con il motivo Dior Oblique (disegnato da Marc Bohan nel 1967) è stato appositamente progettato per essere fissato al portapacchi, conferendo uno stile unico a questo modello. Un casco decorato con lo stesso motivo iconico completa l’esclusiva linea di accessori. Queste creazioni in edizione limitata saranno disponibili dalla primavera del 2021 nelle boutique Dior di tutto il mondo e successivamente in selezionati flagship store Motoplex del Gruppo Piaggio.

mercoledì 10 giugno 2020

MotoNotizie/ Confermato il calendario della Women's European Cup

Superate le incertezze degli ultimi mesi, anche la Women's European Cup, attesissimo trofeo tutto al femminile, è pronta per la stagione d'esordio. Ideata da Motoxracing e EMG Eventi e affiancata al Campionato Italiano Velocità grazie alla Federazione Motociclistica Italiana, la Women's European Cup ha finalmente un proprio calendario per il 2020, articolato su quattro weekend di gara:

Round 1, 4-5 luglio, Autodromo Internazionale del Mugello
Round 2/3, 25-26 luglio, Misano World Circuit Marco Simoncelli
Round 4, 5-6 settembre - Autodromo Enzo e Dino Ferrari di Imola
Round 5, 17-18 ottobre - Autodromo Piero Taruffi di Vallelunga

Per il trofeo sono previsti principalmente round singoli, ma gli organizzatori stanno lavorando con la FMI per inserire uno o due appuntamenti doppi. L'obiettivo è quello di allestire un calendario di cinque o sei round, cercando di svolgere tutte (o quasi) le gare originariamente previste. Il tutto nelle massime condizioni di sicurezza possibili, garantite rispettando i rigidi protocolli imposti.
L'uscita del calendario 2020 rappresenta un'altra notizia positiva per la Women's European Cup, che si aggiunge a quella della riapertura delle frontiere.
Dal 3 giugno, infatti, i cittadini dei paesi dell'Area Schengen (ovvero quelli dell'Unione Europea più Svizzera e Monaco) potranno nuovamente recarsi in Italia senza l'obbligo della quarantena. Le iscritte provenienti da tale area potranno quindi partecipare regolarmente alle gare e questo contribuirà a preservare il carattere internazionale della coppa, già certificato dal patrocinio di FIM Europe.

Credits: Press Women's European Cup

MotoNotizie/ Suzuki V-STROM Tour arriva in Lombardia e Piemonte


Dopo una partenza ritardata a causa dell’emergenza dovuta alla pandemia, la stagione motociclistica 2020 entra sempre più nel vivo. Nello scorso weekend le giornate inaugurali del V-STROM Tour 2020 hanno riscosso un grande successo e nel prossimo fine settimana sono in programma tre nuovi appuntamenti che daranno l’opportunità di provare gratuitamente la V-STROM 1050XT a numerosi altri appassionati.
Le prossime tappe del Tour si svolgeranno in Lombardia e in Piemonte, prima di riprendere poi il loro viaggio verso altre concessionarie Suzuki di tutta Italia e portare i test ride sul territorio nazionale in maniera capillare.
Sabato 13 giugno una struttura Suzuki farà base presso Motostyle di Rivoli (TO), mentre l’altra sosterà da Mazzola Moto, a Bonate Sopra (BG). Domenica 14 saranno Ceriani Moto di Castellanza (VA) e Toso Moto di Pescate (LC) ad ospitare una struttura itinerante con le sue V-STROM 1050XT.
In ciascun evento i motociclisti avranno modo di sperimentare le qualità della nuova Sport Enduro Tourer di Hamamatsu e potranno trascorrere una simpatica giornata all’insegna dello spirito di libertà Suzuki Way of Life!.

giovedì 14 maggio 2020

TRIUMPH MOTORCYCLES ITALIA RIPARTE DALLA NUOVA SEDE.


La voglia di tornare in moto passa anche dalla nuova “casa” di Triumph Motorcycles Italia alle porte di Milano: la squadra della filiale italiana riparte dalla nuova sede di Segrate. La nuova location, che sottolinea idealmente la voglia di Triumph di essere al fianco di tutti i motociclisti nel tornare a riappropriarsi della propria passione, è più centrale e meglio collegata a Milano e alla rete autostradale rispetto alla precedente e storica sede di Arese, e prevede spazi e facilities interne più efficienti. 
Approfittando dell’assenza del personale e quindi potendo operare in piena sicurezza, le settimane passate hanno consentito di completare le ultime rifiniture agli interni e all’esterno della nuova sede, un edificio utilizzato in esclusiva dalla Filiale italiana del brand britannico che si sviluppa su 3 piani dedicati a reception e accoglienza ospiti, finance e accounting, after sales, service, sales, marketing, sviluppo rete e direzione, oltre ad una spaziosa sala riunioni che verrà utilizzata anche per training e meeting via videocall o “in location” con la rete delle Concessionarie italiane. 
Uno spazioso magazzino è dedicato alla gestione del parco moto stampa e allo stoccaggio di accessori e abbigliamento Triumph Motorcycles.

mercoledì 13 maggio 2020

MV AGUSTA SUPERVELOCE 800: DUE NUOVE LIVREE PER LA SUPERBIKE NEO-RETRO


MV Agusta ha annunciato due nuove colorazioni per la Superveloce 800, la superbike neo-retro accolta con entusiasmo da pubblico e critica. Il successo mondiale della moto, tradotto in numerosi ordinativi, segna la ripartenza della produzione nello storico stabilimento di Varese dopo la fase di lockdown. Un avvenimento che ha valso alla Superveloce 800 anche una rivisitazione delle scelte estetiche, offrendo ai clienti delle soluzioni di colore attraenti e di grande stile. Per selezionare le colorazioni più accattivanti, i designer dell’azienda hanno fatto appello ai critici più severi e appassionati: gli stessi fan di MV Agusta nel mondo.

Morton, Design Director presso il Centro Ricerche CRC di MV Agusta, conferma questo approccio customer-oriented: “A seguito della presentazione della Superveloce 800 a Milano, abbiamo raccolto molti feedback sia dal pubblico sia dagli importatori e abbiamo deciso di creare due nuove colorazioni, entrambe declinate su un telaio color oro, che esaltassero il tema neo-retro e l’eleganza delle linee, per sottolineare i valori del marchio.”

La prima variante si basa sui due colori classici MV Agusta, Rosso Ago e Argento Ago, che si rifanno al glorioso passato agonistico della casa. I cerchi oro e i dettagli ispirati al mondo delle corse evocano le purosangue leggendarie che hanno dominato i circuiti per decenni, creando quel tocco particolare che distingue la Superveloce 800 da una semplice moto di serie.

La seconda proposta utilizza le colorazioni Nero Carbon Met. e Grigio Scuro Met. Opaco con dettagli in oro per un effetto sofisticato e sobrio che evoca i circuiti di Formula 1 degli anni ’70. Un’alternativa di grande eleganza alle livree classiche MV Agusta.




lunedì 20 gennaio 2020

I 75 ANNI DI MV AGUSTA


Varese, 20 gennaio 2020 - Nei suoi 75 anni di storia c’è un’abitudine che MV Agusta non ha mai perso: vincere, sempre e su ogni fronte. Dai circuiti, con il suo record imbattuto di 37 titoli mondiali, agli showroom e alle fiere di tutto il mondo, dove le sue moto sono considerate icone di stile e di arte motociclistica.
Tutto cominciò il 19 gennaio del 1945, con la nascita della Meccanica Verghera Srl a Cascina Costa, a pochi passi dall’attuale aeroporto internazionale di Malpensa. La famiglia Agusta, protagonista dell’industria aeronautica, non potendo più fabbricare aeroplani nell’immediato dopoguerra, decise di esprimere la propria passione per la velocità e per la tecnologia costruendo motociclette. La leggenda vuole che il primo modello, una 98 cc di cilindrata, dovesse chiamarsi “Vespa”, ma il nome era già stato preso, così passò alla storia semplicemente come MV98.

Gli Agusta sapevano come convertire con successo i loro modelli da corsa in moto stradali per il crescente pubblico di appassionati, cominciando proprio da una versione di lusso della 98 che fece furore alla fiera di Milano del 1947. Da allora ogni nuovo modello MV Agusta ha lasciato il segno nella storia del motociclismo, e ancora oggi la presentazione di una nuova moto o di una nuova gamma è un evento molto atteso dal pubblico e dalla stampa.
Il Conte Domenico Agusta aveva grande fiuto nello scegliere sempre i migliori piloti, molti dei quali sono diventati leggende del motociclismo: Franco Bertoni, il primo pilota MV, seguito da Arcisio Artesiani, Carlo Ubbiali “il cinese volante”, Leslie Graham, Cecil Sandford, Fortunato Libanori, John Surtees, Mike Hailwood, Gianfranco Bonera, Giacomo Agostini e Phil Read. Nei trent’anni dell’era Agusta, la storia delle loro vittorie si intreccia con quella di altrettanto leggendari modelli MV Agusta di serie. Quello tra MV Agusta e Giacomo Agostini fu il binomio più celebre della storia del motociclismo: nella sua carriera, “Ago” vinse 13 titoli mondiali, 18 campionati italiani e 10 Tourist Trophy.

Venuto a mancare il conte Domenico nel 1971, e dopo l’ultima vittoria di Agostini al Nürburgring nel 1976, il destino dell’azienda sembrava segnato, quando la famiglia Castiglioni decise di cambiarne le sorti. Nel 1992 la Cagiva di Claudio Castiglioni acquisì il marchio MV Agusta e ne trasferì la produzione nei propri stabilimenti della Schiranna, sul lago di Varese, dove si trova tuttora.
Sotto la guida visionaria di Claudio Castiglioni il marchio non ha mai smesso di rappresentare la migliore tradizione motociclistica italiana, acquisendo ulteriore fama e prestigio. Castiglioni rivoluzionò l’intero comparto industriale, investendo pesantemente in ricerca e sviluppo e rinforzando la produzione. La F4, una quattro cilindri da 750 cc, fu la prima moto della nuova era,
e anche la prima superbike. A tutt’oggi è considerata “la moto più bella di sempre”. Claudio inventò anche il concetto di “naked”, una novità assoluta nel mondo delle moto.
Scomparso prematuramente nel 2011, fu suo figlio Giovanni a succedergli alla guida dell’azienda e a raccogliere la sfida della continua innovazione. Giovanni sviluppò attivamente e con successo legami con eccellenze mondiali come Pirelli ed il campione di Formula1 Lewis Hamilton, creando sinergie che allargassero gli orizzonti dell’azienda. Fu sempre Giovanni ad ispirare la creazione della “Brutale” e della F3, dotata del mitico 3 cilindri in linea. La F3 fu la prima a montare un albero contro-rotante, oltre a presentare altre innovazioni tecniche. Sotto la guida di Giovanni Castiglioni furono sviluppati altri modelli di notevole rilievo, come la Dragster e la Turismo Veloce, che segnò l’ingresso del marchio in un segmento fino ad allora inesplorato, oltre alle successive evoluzioni della F4 e della F3, sempre accolte molto favorevolmente da critica ed appassionati.
Nel 2017 l’azienda era pronta a compiere il passo successivo e crescere ulteriormente, con l’ingresso di nuovi capitali apportati dalla lussemburghese ComSar Invest, di proprietà di una famiglia di imprenditori animati da un forte spirito pionieristico e dalla passione per i motori, alla stregua degli Agusta e dei Castiglioni. Dopo un iniziale periodo di prova, nel 2019 la famiglia Sardarov acquisiva il 100% del pacchetto azionario di MV Agusta e Timur Sardarov, attuale CEO dell’azienda, ne prendeva le redini.
Oggi il nuovo corso di MV Agusta è caratterizzato da una forte attenzione alla stabilità, alla qualità, alle customer relation, all’assistenza e all’allargamento della gamma di prodotto e della rete vendita. Sono stati introdotti concetti come la connettività e la digitalizzazione del prodotto.
In termini di relazioni col cliente, sono stati fatti particolari sforzi nel migliorare l’attenzione e l’ascolto, dando un supporto solido e concreto ai clienti al fine di consolidare la fedeltà al marchio. Nuovi modelli, come le produzioni limitate delle serie “Oro” della Brutale 1000 RR e della Superveloce 800, un omaggio alla tradizione di velocità, design e alta ingegneria del marchio, sono stati accolti con grande entusiasmo e riconosciuti come degni rappresentanti dello spirito MV Agusta. Nel 2019 la Superveloce 800 Serie Oro è valsa all’azienda il riconoscimento di “Eccellenza del Design Lombardo”, a testimonianza del suo DNA inconfondibilmente MV Agusta.

Sardarov si è anche concentrato sulla stabilizzazione finanziaria e sulla riorganizzazione della struttura dirigenziale dell’azienda, chiamando manager di provata esperienza, nomi conosciuti e
rispettati nel mondo delle moto, a costituire un dream-team dirigenziale di tutto rilievo, probabilmente la miglior squadra manageriale del settore.
Questa strategia è contenuta nel piano quinquennale recentemente presentato, che punta ad una crescita sia organica sia strutturale, con l’obiettivo di portare i volumi annuali di vendita a 25,000 unità nei prossimi cinque anni con oltre 20 nuovi modelli. L’apertura a nuovi segmenti, in particolare quello di un pubblico più giovane, è previsto anche attraverso il lancio di una nuova gamma entry-level, così come il ritorno a cilindrate più piccole, come la 350 cc, per la conquista i nuovi mercati, come quello asiatico. A tale scopo è stato recentemente siglato un importante accordo col colosso cinese Loncin per la produzione e la distribuzione di questi nuovi modelli di gamma media. Ricerca e sviluppo si confermano pilastri fondamentali della strategia del marchio: tecnologia d’avanguardia e design mozzafiato rimangono l’inconfondibile marchio di fabbrica di MV Agusta.

Timur Sardarov, CEO di MV Agusta Motor S.p.A., ha dichiarato “Essere a capo di MV Agusta in
questo momento mi dà grande emozione ma al tempo stesso rappresenta una sfida. Lo considero un privilegio e allo stesso tempo una grande responsabilità. Guardando alla storia dell’azienda, so di sedere sulle spalle di un gigante: ciò mi conforta e mi ispira nel continuare a far crescere l’azienda, a esplorare nuove frontiere e proporre inediti, incredibili modelli, lanciando al tempo stesso tecnologie innovative, alla conquista di mercati dove non siamo mai stati prima.”

I festeggiamenti ufficiali del 75esimo di MV Agusta si terranno a Varese il 20 e 21 giugno 2020. (Ufficio Stampa MV Agusta)

giovedì 2 gennaio 2020

MBE 2020, le anticipazioni sul Salone di Verona con le novità di Honda, BMW, Kawasaki e Triumph



> Giovedì 16 gennaio 2020 a Veronafiere scatterà Motor Bike Expo, il salone internazionale della moto con tantissime novità, sorprese, iniziative inedite ma anche quelle ormai consolidate il cui successo di consensi le rende ormai “classici appuntamenti” della manifestazione veronese.
Se i numeri-chiave del 2019 sono ormai storia (170.000 visitatori e 700 marchi presenti, provenienti da tutto il mondo), la sfida verso nuovi traguardi è già lanciata. Lo staff che organizza MBE, guidato dagli ideatori del salone, Paola Somma e Francesco Agnoletto, ha lavorato un anno intero per rendere il prodotto sempre più un’esperienza memorabile: insomma a Verona, a gennaio, gli appassionati di moto vanno per vivere un sogno ma con i piedi ben piantati a terra (anzi, sulle pedane). 

Ecco le ultimissime notizie su Motor Bike Expo 2020, in attesa di ulteriori aggiornamenti.

Red Bull è main partner di MBE 2020 
Motor Bike Expo comunica la nuova partnership con il brand leader del mercato delle bevande energetiche: Red Bull. Al centro del padiglione 1 al Flagship bar di Red Bull è dedicata una grande area che si affaccia sul bike show, sviluppato in un lungo corridoio i cui riflettori punteranno sulle special in concorso, provenienti da tutto il pianeta e arrivate a MBE brillanti come star sul “red carpet” di un grande festival. 
Lo spazio esterno, invece, accoglierà un’esposizione in anteprima nazionale: Red Bull porterà a Verona, per la prima volta in Italia, il famoso “Dakar Truck”, un vero e proprio truck da deserto, impiegato nei più importanti rally africani. Il pubblico, avrà così la possibilità non solo di ammirare questo mezzo speciale ma anche di entrarvi in contatto. Sono assicurati party, iniziative speciali e tutto quello che può “mettere le ali” all’edizione 2020 di Motor Bike Expo! 

Il grande show nelle aree esterne 
Quella dello spettacolo nelle aree esterne della manifestazione, è una caratteristica ormai consolidata, capace di rappresentare quasi un motivo di attrazione a sé stante, per la ricchezza delle proposte e le emozioni che riescono a trasmettere. 
Protagonisti dell’area A, la vibrante Motul Arena, saranno ancora gli stuntman, impegni nell’ormai immancabile contest internazionale. Nell’area B1 si alterneranno la scuola di guida “in rosa” Lucchinelli Experience, con il campione del mondo della 500 nelle vesti di prestigiosissimo istruttore, e quella di Gianluca Nannelli, altro ex-pilota con un ricchissimo palmares, ora titolare di un sempre più apprezzato metodo dedicato ai giovanissimi delle minimoto. L’area B2 ospiterà la pista off-road, un vero e proprio “urban enduro” che riserverà importanti sorprese. L’area C sarà la grande novità 2020, frutto della partnership tra MBE e il brand Jeep. Su un percorso irto di ostacoli spettacolari ed impegnativi, si esibiranno le Jeep affidate alla guida esperta di piloti specializzati. 

Honda, BMW, Kawasaki e Triumph: alcune grandi case anticipano le proprie novità 

Honda conferma la presenza a Verona in grande stile nel padiglione 5 con lo stand più esteso di Motor Bike Expo. Agli occhi dei visitatori si mostrerà il variegato mondo dell’Ala Dorata con tutta la gamma 2020, comprese quindi le novità CBR1000RR-R Fireblade SP, Africa Twin CRF1100L, CMX500 Rebel, le nuove colorazioni della CB1000R. Redmoto curerà l’esposizione delle sue fuoristrada da competizione. Gli appassionati di corse potranno ammirare le moto ufficiali protagoniste di MotoGP, MXGP, EnduroGP e Rally nel 2019. 

Confermata anche la presenza importante di BMW Motorrad, con l’intera gamma R NineT, la collezione di parti speciali di personalizzazione Option 719 (declinata anche su altri modelli, come il campione di vendite R 1250 GS). Ancora da confermare, ma probabile la première italiana della concept custom R18/2 e la presenza di altre due factory custom di Monaco. 

A proposito di versioni speciali, Triumph esporrà le tre TFC (Triumph Factory Custom) Thruxton, Bobber e Rocket III. Prima italiana per la novità Tiger 900 Rally Pro e GT Pro, sicure protagoniste del segmento offroad, il più richiesto del mercato italiano. Fra le modern classic, di sicuro interesse la presenza della Rocket III GT e R e delle Scrambler 1200 XC e XE. Molto attesa la Bonneville T120 Special Edition dedicata a Bud Ekins, icona del fuoristrada americano e compagno di corse di Steve McQueen. 

A MBE vedremo esposti i nuovi modelli Kawasaki: tra cui Z900, Z650, W800 e la Ninja 1000 SX. Una delle protagoniste sarà senza dubbio la Kawasaki Z H2, l’unica naked al mondo dotata di Supercharge. Kawasaki promette tante sorprese dedicate agli appassionati che visiteranno lo stand della “verdona”, al suo interno ci sarà anche lo shop lime green, dove sarà possibile acquistare tutto l’abbigliamento ed il merchandising ufficiale. 




Hazard e le prime “gocce” di Aquarama 
Matteo Fustinoni di Hazard è tornato a casa, al termine dell’edizione 2019 di Motor Bike Expo, con un prestigioso riconoscimento attribuitogli nientemeno che da Shinya Kimura. La Star del Custom mondiale, famosa per la ricercatezza delle sue realizzazioni a base di alluminio e motori retrò, ritenne di premiare “La Veloce” come special più vicina al suo gusto per l’edizione dello scorso anno. Visto il grande successo riscosso, Matteo tornerà ad esporre questo mezzo anche nello stand allestito per MBE 2020. Insieme ad esso, il pubblico potrà ammirare i primi dettagli di un progetto ancor più ambizioso, che si chiamerà Ghisarama. “Si tratta di una special ispirata alle Street Racer anni Settanta, spinta da un motore Harley-Davidson ed impreziosita da dettagli che richiamano l’iconico motoscafo Riva Aquarama”. A Verona gli appassionati potranno vederne solo alcuni dettagli, quanto basta per alimentare l’attesa per questo che, sottolinea Matteo, “è un progetto molto complesso”. 

Punto di Fuga, un ibrido in stile Art Deco 
“A Verona presenteremo in anteprima la boardtracker denominata Gatsby” anticipa Stefano Martinelli di PDF Motociclette. Nell’officina bergamasca si lavora sodo per completare gli ultimi dettagli di questo tributo all’epoca meravigliosa dell’Art Deco: si tratta di un ibrido realizzato mettendo insieme particolari prelevati da una rara Brough Superior degli anni Trenta e da una Harley-Davidson del 1981. 
Il propulsore “made in Milwaukee” è incastonato in un telaio anch’esso di derivazione H-D, mentre la forcella e il serbatoio, interamente in lamiera battuta a mano, sono di derivazione Brough Superior. Il cupolino si ispira alle protezioni aerodinamiche utilizzate, nella prima metà del secolo scorso, per le corse sul lago salato di Bonneville. 
“Questa special” continua Martinelli “l’abbiamo realizzata io ed un cliente, ed è tutta fatta a mano, dal manubrio alle sovrastrutture. Persino la ruota posteriore piena è stata fatta artigianalmente. Ma non sarà l’unica special che esporremo a Motor Bike Expo. Ci saranno anche un bel po’ dei progetti che hanno raccolto premi in giro per il mondo negli anni passati”. 

Wild Hog presenta la “Terence Hill 01” 
Il profondo amore tra Terence Hill e la motocicletta sfocia in una special che porterà il nome del popolarissimo attore. Wild Hog presenterà infatti a Motor Bike Expo un nuovo modello di H-D Deluxe 2020 denominato appunto “Terence Hill”. La moto è realizzata in collaborazione con HD Motorfan di Riccione, è disegnata dalla stessa Wild Hog (che produce la linea di accessori griffati dall’attore) ed è totalmente approvata da Terence Hill, che si occupa anche di firmare uno ad uno i pezzi prodotti, numerati ed autentificati. 
La base è della Softail Deluxe 2020 sulla quale sono stati definiti i particolari cari all’attore quali la sella tipo cavallo, le bisacce con accessori come corda e borraccia e le finiture in argento, tutti componenti ben visibili nel film “Il mio nome è Tomas”, uscito nelle sale nel 2018, in cui Terence Hill torna ad interpretare la parte di un cow-boy, ma in moto. 
Le moto sono realizzate su ordinazione da H-D Riccione che ha l’esclusiva per Italia ed Europa, si possono acquistare presso la concessionaria a Riccione o da Wild Hog; anzi, il modello 01 di questa Limited Edition sarà visibile e prenotabile durante MBE presso lo stand di Wild Hog, pad. 2, 19M. 

Mr Martini omaggio alla sua Verona 
Non voleva svelare notizia alcuna, ma siamo riusciti a strappare qualche indiscrezione anche al poliedrico Mr Martini, il quale ha deciso di sottolineare il forte legame tra la fiera più grande al mondo dedicata alla moto personalizzata e la città di Verona. Il suo stand a MBE 2020, infatti, rappresenterà l’Arena, simbolo nel mondo della città scaligera. Al suo interno, sarà svelata in anteprima assoluta la sua ultima opera: “ART-eria”, special bike su base Triumph. 
Oltre a questa anteprima vedremo anche la “Venticinque” e ad altre raffinate Special dell’atelier che festeggia quest’anno il venticinquesimo anno d’attività; segnando, di fatto, un pezzo di storia delle moto customizzate. 

A MBE 2020 l’esperienza raddoppia con Dainese 
Motor Bike Expo e Dainese offrono, con “Double Experience” un’opportunità irripetibile agli appassionati più esigenti che potranno visitare nella stessa giornata sia il salone sia il nuovissimo DAR, Dainese ARchivio di Vicenza, senza nessun costo aggiuntivo e con una serie di servizi davvero vantaggiosi. 
Venerdì 17 e sabato 18 gennaio, alle ore 9.00, un transfer partirà dall’ingresso di Veronafiere e accompagnerà i visitatori a Vicenza per visitare il Dainese Store ed il DAR. Una volta conclusa l’esperienza, attorno alle 12.00, lo stesso bus riporterà a MBE i partecipanti, a quel punto liberi di visitare il salone fino alle 19.00. Il Dainese Archivio è un’esposizione permanente che presenta le idee, le innovazioni, le persone e i progetti dai quali hanno preso vita i prodotti che hanno reso Dainese un marchio conosciuto in tutto il mondo. L’esposizione prende vita grazie al racconto dei protagonisti delle sue storie, è un luogo dove poter ammirare le tute dei piloti che hanno segnato le epoche del motociclismo, l’abbigliamento tecnico degli atleti olimpici, addirittura soluzioni per gli astronauti delle missioni aerospaziali. Sarà possibile provare anche la tecnologia D-air® grazie ad una vera e propria simulazione di attivazione del sistema airbag Dainese, utilizzato dai campioni della MotoGP. Dainese Archivio è una raccolta in 20 sezioni, ognuna con i propri protagonisti indiscussi. Dainese sarà presente in fiera al Pad. 6, Stand 7AD. 

LS2 con i caschi 2020 ma anche con la novità assoluta rappresentata dai guanti 
LS2 Helmets è presente per il secondo anno consecutivo a Motor Bike Expo 2020 con la gamma completa dei prodotti 2020. Nuovi look, nuovi modi di comprendere la guida, il comfort e la sicurezza: LS2 si presenta con nuovi caschi, una nuova linea di abbigliamento tecnico e la prima collezione di guanti. Anche per il 2020 i motociclisti potranno contare su caschi sempre più sicuri ma anche confortevoli, con colori e design al passo con i tempi. In esposizione i nuovi modelli per i settori Urban Commuter e Road Touring. 
Dopo il successo della prima collezione, LS2 completa la gamma con cinque nuovi capi di abbigliamento dedicati ai mondi sport touring, touring e urban, con materiali dall'elevata qualità per garantire al motociclista sicurezza e libertà nei movimenti. 
Assoluta novità la collezione composta da nove modelli di guanti sia per l’uso invernale sia per quello estivo. Una collezione fedele alle caratteristiche LS2: prodotti accessibili a tutti dal design accattivante, con particolare attenzione all’innovazione e alla qualità. 
Lo stand LS2 Helmets si trova al padiglione 4, stand 13N. 

Foto Davide Stori

sabato 28 dicembre 2019

Ritorna Ice Trophy, gare in moto su ghiaccio


Ritorna l'Ice Trophy, dopo anni di assenza le moto torneranno a gareggiare sul ghiaccio. Competizione di successo fino ad alcuni anni fa, era poi scivolata nell'oblio ed ora, per iniziativa di alcuni appassionati Comitati Regionali FMI di Piemonte e Valle d'Aosta, vengono riproposte le gare su piste ghiacciate con moto di ogni tipo equipaggiate con gomme chiodate. Le competizioni saranno organizzate dal TTN Racing Club, moto club novarese guidato da Alessandro De Gregori, storico organizzatore del CRV Campionato Regionale di Velocità, e dal Moto Club Pollein.


L'Ice Trophy è una manifestazione che risponde all'esigenza di colmare una lacuna: una sfida in pista per abili piloti o per funamboli. Le gare sono aperte a tutti e si correrà con Ciclomotori e Scooter; Moto da cross, enduro, motard, trial da 125cc a 2T e 4T dal 1991 ad oggi; Pit-bike, Minigp; Scrambler; Enduro Stradali di tutte le cilindrate; Old style: i motocicli di qualsiasi specialità immatricolati nel 1990 e precedenti; Bici e moto elettriche; Quad.
Le gare verranno disputate sulle piste di Crevacol (Ao), Pragelato (To) e Breuil-Cervinia (Ao). Questa competizione riporta in auge un grande classico della stagione invernale ed il TTN Racing Club conferma il suo impegno per consentire allo sport motociclistico di essere protagonista in tutte le discipline.


Info su www.icetrophy.com

martedì 17 dicembre 2019

LA SUPERVELOCE 800 PROIETTA MV AGUSTA TRA LE ECCELLENZE DEL DESIGN LOMBARDO


MV Agusta sarà riconosciuta come “eccellenza del design lombardo” mercoledì 17 dicembre presso l’auditorium Gaber di Palazzo Pirelli a Milano. A valere il riconoscimento le linee mozzafiato e l’eleganza senza tempo della Superveloce 800, già presentata con grande successo a EICMA. 
ADI, Associazione per il Design Industriale, sezione Lombardia, insieme a Regione Lombardia, ha così premiato il lavoro del team di designer del Centro Ricerche Castiglioni, guidato da Adrian Morton, che ha saputo portare innovazione in un segmento, quello delle moto vintage, tradizionalmente poco incline alle novità. 
Per la Superveloce 800 si è deciso di ribaltare l’approccio stilistico, lasciando che fosse la funzione a determinare la forma, privilegiando così le prestazioni, come da grande tradizione MV Agusta. Il risultato è una moto di rara bellezza, dalle linee essenziali e pure, votate ad un unico obiettivo: la velocità.
La Superveloce 800 è attualmente in lizza per l’inserimento nelle eccellenze del design italiano, con la partecipazione al premio Compasso d’oro 2020, promosso dalla fondazione ADI, il cui obiettivo è la tutela e la divulgazione della cultura del design, ma anche la promozione della sua eredità storica e delle sue prospettive future, con un impegno particolare a garantire un design sostenibile, rispettoso dell'etica della qualità verso gli individui, la società civile e l’ambiente.

Timur Sardarov, CEO MV Agusta Motor S.p.A., ha dichiarato: “Questo riconoscimento premia tutte le donne e tutti gli uomini MV Agusta che ogni giorno, con passione e dedizione, contribuiscono a costruire con le loro mani opere d’arte motociclistica, riuscendo ad unire bellezza e prestazioni in un unico oggetto del desiderio.”

Adrian Morton – Design Director di MV Agusta ha aggiunto “Avere vinto il Concorso di Eleganza nel 2019 con la Superveloce 800 Serie Oro e ricevere in seguito da ADI un grande riconoscimento al di fuori del settore motociclistico è un incredibile onore a testimonianza dell'energia e della passione profusa per ogni nostro progetto.”

Il premio sarà consegnato dall’assessore al Turismo, Marketing territoriale e Moda, Lara Magoni, alla presenza di Luciano Galimberti, presidente ADI, Umberto Cabini, presidente di Fondazione ADI Collezione Compasso d’Oro, e Andrea Rovatti, presidente ADI Lombardia.

martedì 3 dicembre 2019

MissBiker vince il FIM Women in Motorcycling Award


Nella serata dello scorso 1° dicembre 2019, presso la Salle Des Etoiles dello Sporting Club di Montecarlo, si è svolta la cerimonia di fine stagione motociclistica organizzata come ogni anno dalla FIM (Federazione Internazionale del Motociclismo). Durante la serata sono stati premiati i campioni del mondo di tutte le discipline e consegnati i quattro premi speciali: FIM Women in Motorcycling Award, FIM Award For The Future, FIM Enviromental Award, FIM Road Safety.

MissBiker, dopo essere stata in nomination con altre 7 realtà provenienti da tutto il mondo, si è aggiudicata il Women in Motorcycling Award, dedicato alle realtà più interessanti del 2019 nel settore motociclistico femminile. Questo riconoscimento è stato creato per premiare chi contribuisce in modo significativo a migliorare e sviluppare la presenza e la consapevolezza delle donne in tutti i settori legati al motociclismo.

MissBiker ha sede a Bassano del Grappa (VI) ed è la più grande community italiana di donne con la stessa passione per la moto. È stata creata nel febbraio del 2015 da Lisa Cavalli, con il prezioso aiuto di uno staff tutto al femminile, per cercare di risolvere alcuni dei problemi più comuni del mondo rosa delle due ruote (come ad esempio creare un gruppo adatto alle neopatentate alle prime armi, connettersi con altre motocicliste su tutto il territorio nazionale, cercare informazioni su equipaggiamento e vestiario prettamente femminili, scambiare esperienze e consigli, aiutare le iscritte a organizzare giri e viaggi o trovare recensioni sulle moto più adatte) fornendo a tutte le Miss uno spazio di aggregazione online attivo su tutti i social media e raccogliendo e rendendo accessibili tutte le informazioni utili per chi condivide questa passione. 
MissBiker si impegna inoltre a supportare le donne biker fornendo una lista sempre crescente di partner commerciali (come meccanici, corsi di guida, negozi di moto, hotel e marchi di abbigliamento) con cui collabora per iniziative riservate ai membri della community.

L'obiettivo del progetto MissBiker però non è solo quello di creare eventi e incontri: l’impegno dello staff è volto anche soprattutto ad aprire un canale di comunicazione con i produttori e l'industria per far in modo che il motociclismo sia più accessibile e adatto anche a un pubblico femminile in rapido aumento e a riunire il maggior numero possibile di motocicliste donne, creando una rete solida e interconnessa (comunità, blog e social) a cui dare finalmente una voce.

Nel corso della serata, sono stati premiati anche campioni come Marc Marquez per la MotoGP e Jonathan Rea per la Superbike. Per i campionati femminili i maggiori riconoscimenti sono stati assegnati ad Emma Bristow per il Trial e a Courtney Duncan per il campionato WMX.

Nella foto, Nita Korhonen - FIM Women in Motorcycling Commission director, Lisa “Liz” Cavalli (MissBiker), Guy Maitre - Former FIM CEO
Credito foto: ©GoodShoot