venerdì 17 ottobre 2025

ASI ad Auto e Moto d'Epoca 2025 con il primo motore a scoppio della storia


Il mondo del collezionismo motoristico si dà appuntamento dal 23 al 26 ottobre a Bologna Fiere per una nuova edizione del salone internazionale “Auto e Moto d’Epoca”. L’Automotoclub Storico Italiano è presente occupando l’intero padiglione 25 dov’è allestito l’ormai consueto e sempre più ricco ASI Village. Insieme allo spazio istituzionale della Federazione sono presenti oltre venti Club ASI di tutta Italia per un'esposizione di veicoli storici davvero ricca e variegata.

Nello stand della Federazione, che durante l'intero weekend ospiterà talk, conferenze e presentazioni, si potrà ammirare il primo propulsore a scoppio della storia: è il Motore Barsanti e Matteucci progettato e realizzato in Toscana nel 1853. Un primato tutto italiano, riscoperto dal Club Moto d’Epoca Fiorentino Federato ASI grazie ai documenti originali conservati a Firenze presso il Museo Galileo, l'Accademia dei Georgofili e l'Osservatorio Ximeniano. Esposto per la prima volta in un salone, farà scoprire al grande pubblico una delle invenzioni che ha cambiato radicalmente il corso della storia umana.

Tema portante di “Auto e Moto d’Epoca” è il 75° anniversario della Formula 1 e ASI si inserisce nel vasto e diffuso percorso espositivo delle monoposto storiche con l’Alfa Romeo 184T che prese parte al Mondiale 1984 nell’inconfondibile livrea Benetton. Con il telaio numero 3, era stata affidata al pilota americano Eddie Cheever, affiancato in squadra da Riccardo Patrese, e come migliore risultato ottenne il quarto posto al Gran Premio del Brasile. La 184T ha il telaio in fibra di carbonio e monta un motore sovralimentato otto cilindri a V di 90° che sviluppa 670 cavalli.

Altra icona italiana delle competizioni che si potrà ammirare nello stand ASI è la Lancia Delta S4 Gruppo B che debuttò nel mondiale rally 1985 celebrando quindi il 40° di quella vincente apparizione avvenuta in Inghilterra al RAC Rally. Vettura che a sua volta renderà omaggio al due volte campione del mondo rally Miki Biasion, ospite dell’ASI Village per ricevere il “Premio ASI per il Motorismo Storico 2025”. La cerimonia è in programma sabato 25 ottobre alle ore 12.00. Il Premio, assegnato ogni anno a quelle figure particolarmente attive per la promozione e lo sviluppo del settore, andrà anche all’Onorevole Giovanni Tombolato, attuale Vicecommissario ACI sempre sensibile e appassionato sostenitore del motorismo storico.

Tra gli appuntamenti da non perdere sul palco dell’ASI Village si segnala la consegna del prestigioso “FIVA Heritage Hall of Fame”, che avverrà giovedì 23 ottobre alle ore 14.30. La nomination presentata da ASI e accolta dalla Federazione Mondiale vuole ricordare un grande nome italiano dello stile: Flaminio Bertoni. Universalmente conosciuto come il papà delle Citroën Traction Avant, DS e 2CV, Bertoni nasce a Varese per poi trasferirsi in Francia a soli vent’anni e qui realizzare le sue opere d’arte su quattro ruote. Ritirerà il premio l’Associazione Flaminio Bertoni che cura la mostra permanente ospitata al Museo Volandia di Malpensa.

Dopo la presentazione ufficiale di ASI Circuito Tricolore 2026, prevista venerdì 24 ottobre alle 15.30, sabato 25 alle 15.00 si svolgerà la conferenza intitolata “Turismo sostenibile e veicoli storici”, durante la quale verrà illustrato l’apporto positivo del motorismo storico nella valorizzazione dei territori italiani in termini economici, culturali e ambientali. Insieme al Presidente ASI Alberto Scuro e ai referenti delle Commissioni Green e Turismo, interverranno i rappresentanti di enti come ANCI e Città dei Motori.

Un secondo spazio espositivo di ASI sarà anche all’interno del Padiglione 32 interamente dedicato alle moto. Saranno esposti i modelli più rappresentativi dell’immediato secondo dopoguerra, quelli che hanno contribuito alla ripresa economica rendendo accessibile la mobilità individuale a milioni di persone. Un tema che verrà esplorato ad ampio raggio durante l’edizione 2026 di ASI MotoShow, in programma dall’8 al 10 maggio al circuito di Varano de’ Melegari.

“Le rassegne come Auto e Moto d’Epoca – sottolinea il Presidente ASI Alberto Scuro - rimangono hub di incontro e condivisione irrinunciabili per decine di migliaia di appassionati. L’impegno e gli sforzi di ASI e dei nostri Club Federati sono ripagati da un interesse sempre più vasto e trasversale, con molti giovani che trovano nei veicoli storici nuove ispirazioni. Sono occasioni importanti per divulgare la cultura del motorismo e i valori ad esso collegati dando spazio e voce ai protagonisti. Con l’esposizione del Motore Barsanti e Matteucci riscopriamo un’invenzione italiana mai valorizzata a sufficienza, perché la vera storia del propulsore a scoppio nasce, forse non a caso, nella patria del Rinascimento”.

IL MOTORE BARSANTI E MATTEUCCI

Il motore a scoppio è un primato italiano. Siamo stati i primi nel mondo ad inventarlo e a realizzarlo. È successo a Lucca grazie a Padre Eugenio Barsanti e all’ingegnere Felice Matteucci, che nel 1853 depositarono il progetto all’Archivio dei Georgofili e all’Osservatorio Ximeniano di Firenze, completando la costruzione del prototipo presso la Fonderia Benini del capoluogo toscano.

L’idea di una sua fedele riproduzione, funzionante secondo le stesse specifiche dell’epoca, è nata nel 2022 in seno al Club Moto d’Epoca Fiorentino Federato ASI, con l’obiettivo di riaccendere i riflettori su un’invenzione rimasta nell’oblio per lungo tempo, oscurata anche dalla diffusa disinformazione che ha sempre accreditato la nascita del motore a scoppio al tedesco Nikolaus Otto, depositario del suo brevetto solo nel 1862.
Dopo due anni intensi di studi e oltre 5.000 ore di lavoro, la missione del Club Moto d’Epoca Fiorentino ha raggiunto il suo traguardo sabato 11 gennaio 2025, quando la messa in moto “ufficiale” presso il Museo Galileo di Firenze ha coronato l’impegno, gli sforzi e le risorse del gruppo di persone dedicato al progetto.
La documentazione storica è stata trovata presso l’Accademia dei Georgofili, l’Osservatorio Ximeniano, il Museo Galileo e l’Archivio di Stato. Lo studio della stessa è stato integrato da importanti informazioni derivate da ulteriori ricerche effettuate su testi, pubblicazioni e carteggi dei due inventori.
Il motore di Barsanti e Matteucci è di tipo gravi-atmosferico a tre tempi ad azione differita. Le sue fasi di funzionamento sono l’aspirazione, lo scoppio e lo scarico. Manca del tutto la fase di compressione. Una serie di valvole fa confluire aria e gas metano CH4 (all’epoca era utilizzato il cosiddetto “gas illuminante” con il 50% di idrogeno, 35% di metano, 10% di monossido di carbonio e 5% di etilene) nella camera di combustione posta alla base del singolo cilindro verticale.

Il pistone sta in posizione bassa e l’esplosione della miscela gas/aria tramite scintilla lo fa letteralmente volare verso l’alto ad un’altezza non sempre uguale. Il raffreddamento dei gas e il peso del pistone stesso favoriscono la successiva discesa verso il punto morto inferiore, in modo da poter continuare con un nuovo ciclo. Il lavoro non viene effettuato durante la fase di espansione, non controllabile in questo tipo di motori, ma durante la fase di raffreddamento e di scarico dei gas combusti.
È proprio la fase discendente che risulta essere attiva e permette, attraverso un’asta a cremagliera, di trasmettere il moto del pistone ad una ruota dentata e quindi alla puleggia del volano. Da qui la definizione “ad azione differita”.

Per far funzionare il motore è stato necessario realizzare un sistema di accensione elettrica ad hoc utilizzando un rocchetto Ruhmkorff coevo al progetto di Barsanti e Matteucci: è basato su un trasformatore a induzione composto da due spire di rame (avvolgimento primario e secondario) ed è capace di produrre scintille di notevoli dimensioni. Il diametro dell’alesaggio del pistone è di ben 150 mm e un simile elemento non si trova in nessun motore ad accensione comandata. Per questo motivo la potenza e la durata della scintilla devono essere adeguate a poter scatenare lo scoppio nella camera di combustione.
(Ufficio Stampa ASI)