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martedì 27 settembre 2022

Rally AutoStoriche / Ermanno Sordi (Porsche 911 Sc/RS) sugli scudi all’Elba Storico


Rivanazzano Terme (PV), 27 settembre 2022 – Con un risultato superiore alle aspettative, va in archivio per Ermanno Sordi un’edizione da incorniciare del Rallye Elba Storico che si è disputato la scorsa fine settimana con partenza ed arrivo a Capoliveri.

Valevole per il Campionato Europeo FIA e per l’Italiano Rally Auto Storiche – settimo e penultimo della Serie tricolore – il rally elbano vedeva al via una qualificata presenza di equipaggi stranieri ed italiani tra i quali, anche quello coi colori del Team Bassano composto da Ermanno Sordi e Maurizio Barone sulla Porsche 911 Sc/RS Gruppo B preparata da Pentacar.

Chiuso il prologo serale con la disputa della “Capoliveri” realizzando la diciassettesima prestazione assoluta, il duo nel giorno seguente ha iniziato la risalita in classifica per dare il meglio sugli insidiosi asfalti dell’Isola, nonostante un assetto non soddisfacente; trovate le giuste regolazioni al parco assistenza, ha potuto continuare la gara trovandosi a proprio agio, sia nelle restanti prove del venerdì ma anche in quelle del giorno successivo corse sotto la pioggia.

“Siamo partiti cauti – racconta Sordi – anche perché avevo un assetto un po’ troppo rigido; in assistenza sono stato consigliato nel migliore dei modi da Enrico Melli e le regolazioni apportate mi hanno permesso di guidare nel resto della gara in modo ottimale. Al termine della prima tappa eravamo già nella top-ten e nella seconda, anche con un pizzico di fortuna, ci siamo ritrovati a ridosso dei primi con la gradita sorpresa, grazie anche al problema patito da Farris, di arrivare sino alla quarta posizione assoluta e, soprattutto di festeggiare un’importante vittoria di 4° Raggruppamento e di classe che valgono punti preziosi per giocarci il tutto per tutto al Sanremo di metà ottobre”.

Grazie al risultato conseguito al Rallye Elba Storico, Sordi sale al settimo posto nel Trofeo Nazionale Conduttori e Barone al quinto nella Coppa Navigatori; situazione avvincente nel Campionato Italiano di 4° Raggruppamento col portacolori del Team Bassano in seconda posizione a soli quattro punti dal leader Farris. (Andrea Zanovello) 

Foto di ACI Sport

CITROËN BX FESTEGGIA I SUOI 40 ANNI


La BX ha una storia ricca e inaspettata nell’epopea di Citroën e dell'automobile, che riflette il successo commerciale ottenuto nei suoi 12 anni di vita. Oggi, naturalmente, ha un posto speciale nel cuore degli automobilisti e dei collezionisti, che non mancheranno di festeggiare con entusiasmo il suo 40° anniversario. Per l'occasione, gli esperti dell'associazione L'Aventure Citroën hanno invitato tutti gli appassionati a riscoprire la BX sabato 24 settembre presso il Conservatoire Citroën di Aulnay-sous-Bois.

Era il 23 settembre 1982 e, al calar della sera, una folla immensa era assiepata nei giardini di Champ de Mars, con lo sguardo rivolto al primo piano della torre Eiffel dove si trovava, sospesa, una gigantesca cassa di legno con la scritta "Voilà la nouvelle Citroën". In un vertiginoso spettacolo di luci e suoni, la cassa venne calata verso terra dove fu finalmente aperta per svelare la BX, che iniziò così la sua favolosa carriera tra applausi entusiastici, mentre la torre Eiffel era adornata con i double chevron e illuminata da fuochi d'artificio.
Pochi giorni dopo, il 30 settembre 1982, il 69° Salone dell'Automobile di Parigi, a Porte de Versailles, apre i battenti e segna l'inizio della commercializzazione della BX, una delle protagoniste indiscusse del salone.

Lanciato nel 1978 con il nome in codice "XB", il progetto della Citroën BX fu completato nel novembre 1979. Tra i principali obiettivi del progetto c’era quello di rendere la futura BX un veicolo moderno e non convenzionale, ponendo l'accento sull'innovazione. La BX doveva essere un'auto a trazione anteriore, con motore trasversale e un peso ridotto per garantire una buona accelerazione e limitati consumi di carburante, ai tempi un importante indice di efficienza. Come tutte le vetture Citroën di alta gamma dell'epoca, la BX venne dotata di un sistema di sospensioni idropneumatiche per garantire il comfort e una tenuta di strada ineccepibile. BX aveva una carrozzeria a due volumi con 5 porte, incluso portellone posteriore.
Lo sviluppo venne affidato al centro tecnico di Vélizy, che investì molto nel CAD (Computer Aided Design, ovvero la progettazione assistita da computer) per accelerare la convergenza tra la progettazione e l'ottimizzazione delle prestazioni. Con questo strumento, la BX raggiungerà un buon coefficiente aerodinamico pari a 0,34. Grazie all'uso innovativo di materiali compositi per elementi come i paraurti, il portellone del bagagliaio, il cofano motore e i pannelli posteriori, la BX riuscirà ad avere un peso a vuoto di soli 885 kg. Primo veicolo dell'era PSA, la BX utilizzerà i propulsori del Gruppo. Equipaggiata da subito con motori potenti (62 CV e 72 CV 1360 cm3, 90 CV 1580 cm3), la BX sorprende per il suo dinamismo.

Con BX, Citroën si è posta un duplice obiettivo: entrare nel mercato delle vetture del segmento medio superiore e subentrare a GSA. Per raggiungere questo traguardo, la BX potrà contare su solide basi tecniche che garantiranno comfort, dinamismo ed economia di utilizzo, oltre che su una nuova silhouette dal design innovativo.
Per la progettazione della BX, Citroën si affidò al famoso carrozziere italiano Bertone. Il designer Marcello Gandini (padre della Miura, della Countach e della Stratos) propose una linea originale, essenziale, priva di eccentricità, che si distingueva nel panorama automobilistico dell'epoca e che sarebbe diventata l’emblema della BX. Anche l’abitacolo colpiva per la plancia futuristica ispirata a CX, di cui riprende alcuni equipaggiamenti caratteristici come i “satelliti” ai lati del volante monorazza e il tachimetro illuminato a tamburo girevole.

Decisamente moderna e ricca di equipaggiamenti, la BX convinse immediatamente la stampa, riuscì a sedurre la clientela Citroën conquistando nuovi clienti: fu un grande successo commerciale. Prodotta nello stabilimento di Rennes La Janais in Bretagna e in quello di Vigo in Spagna, è stata venduta in 2.337.016 esemplari prima del termine della produzione nel giugno 1994. Una delle auto Citroën più vendute, BX ha contribuito indubbiamente a rilanciare la marca Citroën negli anni ottanta.

I 12 anni di commercializzazione della BX sono stati caratterizzati da numerose evoluzioni della carrozzeria. Nel 1985 viene aggiunta alla gamma un'elegante versione SW familiare, più lunga di 17 cm rispetto alla berlina e denominata Evasion, così come la versione aziendale apparsa un anno prima. Nel 1987 si assiste a un importante restyling: la BX sfoggia una linea esterna più morbida e la plancia è completamente nuova.
Gli equipaggiamenti non vengono trascurati: tetto apribile, aria condizionata, strumentazione digitale, rivestimenti in velluto, cerchi in lega, orologio digitale, computer di bordo, permettono alla BX di restare fedele alla sua immagine di veicolo moderno.

Dal punto di vista meccanico, la BX rimane all'avanguardia della tecnologia con motori che sviluppano fino a 160 CV, iniezione elettronica dotata di catalizzatore con sonda lambda, motore diesel, cambio automatico, trazione integrale permanente e frenata con ABS. Verrà offerta anche una serie limitata di 200 esemplari della versione stradale della BX 4 TC da competizione del gruppo B (2141 cc, 200 CV, 220 km/h).

La carriera della BX sarà inoltre costellata da numerose edizioni limitate (Tonic, Image, Calanque, Leader, ecc.), tra cui la famosa Digit con il quadro strumenti interamente digitale.
Al momento del lancio commerciale, BX era disponibile in cinque versioni e in due motorizzazioni.

Bilancio positivo per Balletti Motorsport al Rallye Elba Storico



Tre le Porsche 911 alle quali si sommava la Subaru Legacy: con questo quartetto di vetture curate nella propria officina, la Balletti Motorsport ha affrontato nei giorni scorsi il Rallye Elba Storico, valevole quale settimo e penultimo appuntamento del Campionato Italiano Rally Auto Storiche.

Ancor prima di iniziare le operazioni è accaduto un fatto che ha rischiato di far saltare la gara a Giuliano Palmieri, che nella mattinata dedicata alle verifiche è stato colpito da una vettura di nazionalità straniera riportando un pesante trauma al piede destro; nonostante ciò il pilota modenese ha preso il via e, ben supportato da Lucia Zambiasi compagna nella vita oltre che nell’abitacolo, stringendo letteralmente i denti per i forti dolori, è riuscito a concludere la gara aggiudicandosi la classe con la Porsche 911 S; a questo ha sommato anche i punti del terzo posto di 1° Raggruppamento ottenendo la conferma matematica della vittoria del Tricolore con una gara di anticipo.

Dopo la meritata vetrina per Giuliano e Lucia, altrettanto si deve ad Alberto Salvini e Davide Tagliaferri al ritorno in gara con la Porsche 911 RSR dopo quattro mesi dall’ultima volta; alla sua ventunesima partecipazione, il senese in coppia col fidato navigatore ha corso una gara di notevole fattura ritrovandosi a duellare con una più che qualificata concorrenza. Per una buona parte di gara il duo è stato a stretto contatto coi futuri vincitori, andando infine a chiudere con una notevole seconda posizione assoluta, oltre a quelle di classe e di 2° Raggruppamento, impreziosita dai due scratch realizzati, uno per tappa.

Si passa poi alle altre due vetture che non hanno concluso la gara: la Subaru Legacy 4x4 Gruppo A affidata a Salvatore Riolo con Alessandro Floris alle note e l’altra Porsche 911 RSR di Sergio Galletti nuovamente con Mirco Gabrielli alle note. Per Riolo e Floris, nonostante l’Elba sia l’unico appuntamento con la trazione integrale giapponese, la gara stava procedendo con un buon passo e la prima tappa chiusa al terzo posto assoluto e primo di 4° Raggruppamento; nel corso della seconda, un guasto ad un sensore ha causato dei problemi al propulsore decretando il ritiro al termine della lunga “Volterraio – Cavo” chiusa col secondo tempo nonostante l’inconveniente patito.

Anche per Sergio Galletti, nonostante l’uscita di strada, e conseguente pesante ritardo, nella prima tappa e il ko definitivo nella seconda, la prestazione è da considerarsi positiva sotto diversi aspetti a partire dal fatto che era alla sua prima partecipazione ad un rally insidioso come l’Elba e che da quattro mesi non toccava il volante della Porsche; nonostante una guida a volte arrembante, il pilota bolognese ha comunque confermato di essere uno dei nomi più interessanti del circus del Campionato Italiano Rally Auto Storiche, grazie anche alle convincenti prestazioni della prima parte della stagione.

Nel prossimo fine settimana è in programma la Cronoscalata Cividale – Castelmonte al via della quale sarà Umberto Pizzato con la Porsche 911 RSR e subito dopo una squadra del team di Nizza Monferrato sarà al Tour de Corse Historique per assistere la Subaru Legacy di Mathieu Martinetti e Jean-Louis Hottelet: cinque le tappe in programma per la gara che conta oltre trecento equipaggi al via. 

Foto ACI Sport

Rally / L'Elba volta di nuovo le spalle a Luise


Adria (RO), 26 Settembre 2022 – Un 2022 da autentica rivelazione nel Campionato Italiano Rally Auto Storiche è stato purtroppo macchiato, lo scorso fine settimana, da un colpo gobbo della dea bendata che, in chiave tricolore, ha giocato uno scherzo pesante a Matteo Luise.

Il Rally Elba Storico, uno degli appuntamenti del CIRAS che hanno visto spesso il pilota di Adria bersaglio prediletto della sorte, ha colpito ancora ed il polesano, affiancato dall'inseparabile Melissa Ferro, si è visto scivolare tra le dita un risultato a dir poco prestigioso.

Con sole sei lunghezze da difendere su Farris, nella lotta per il titolo più ambito ovvero quello di quarto raggruppamento, il portacolori del Team Bassano, a bordo della Fiat Ritmo 130 gruppo A curata da Silvano Amati e Valentino Vettore, era ben consapevole di trovarsi davanti ad una sfida quasi impossibile ma l'esito delle prime prove speciali aveva fatto ben sperare.
Si aprivano le danze al Giovedì sera, sulla “Capoliveri”, con un Luise particolarmente in forma, sesto tempo al controllo stop con un Farris che incassava già oltre mezzo minuto dall'adriese.

La progressione del pilota della trazione anteriore della casa torinese, nella seconda giornata di gara, lasciava tutti a bocca aperta, e, con la complicità di qualche ritiro illustre, la provvisoria generale lo vedeva balzare al quarto posto assoluto ed al secondo di quarto raggruppamento, con oltre un minuto sul rivale diretto in campionato dopo il primo passaggio sulla “Monumento”, mentre la partita per la classe duemila del gruppo A era già abbondantemente archiviata, in virtù di un solco insanabile, pari ad oltre tre minuti e mezzo sul primo degli inseguitori.

Quando tutto sembrava volgere a suo favore un problema di natura tecnica, avvenuto sulla quinta prova speciale del Venerdì, mandava in fumo ogni sogno di gloria, confermando l'Elba come una delle sue bestie nere, ancora di più in un finale di tricolore che ora si fa in salita.

“La delusione è tanta” – racconta Luise – “per un Elba che si conferma, ancora una volta, gara sfortunata per noi. Qui abbiamo raccolto parecchi ritiri, nel corso delle varie partecipazioni, e non siamo capaci di farla girare dritta. Delle prestazioni siamo molto contenti perchè siamo andati forte da subito, quando tutti erano in gara. Quella è stata la soddisfazione più bella di questo fine settimana. Abbiamo accusato una rottura, probabilmente legata all'autobloccante, ma dobbiamo aprire per capire esattamente cosa sia successo. Dovrebbe riguardare i satelliti, i planetari, il differenziale o qualcosa di simile. Il guasto si è verificato in una destra a salire, era una tre non particolarmente impegnativa. Resta poco da dire, poteva uscirne un altro risultato incredibile per questo nostro 2022. Giocandoci il campionato non aveva senso ripartire per la tappa di Sabato, tanto saremmo stati trasparenti ai fini dei punteggi. Tra i miei diretti avversari Farris, sull'ultima prova speciale, deve aver avuto dei problemi ed è stato sorpassato da Sordi. Se non mi sbaglio, facendo i conti della classifica provvisoria del campionato, ora Farris dovrebbe essere a più undici e Sordi a più sei o sette su di noi. Aggiusteremo tutto ed andremo a Sanremo, l'ultima gara del campionato che avrà coefficiente maggiorato, sapendo di partire ben svantaggiati. Saremo obbligati a spingere, cercando di puntare alla vittoria nel raggruppamento, ma i nostri avversari potranno controllarci a distanza. Sarà molto difficile.”

> ph ACI Sport

domenica 25 settembre 2022

Campionato Italiano Rally Auto Storiche/ Lombardo-Consiglio, Porsche 911 RS, vincono il XXXIV Rallye Elba Storico e sono campioni italiani 2°Raggruppamento


Una 34esima edizione come sempre da record per il Rallye Elba Storico, che ha incoronato Angelo Lombardo e Roberto Consiglio su Porsche 911 RS, vincitori assoluti sia nel settimo appuntamento del Campionato Italiano Rally Auto Storiche, sia nel round del FIA European Historic Rally Championship.

Prima vittoria sull’isola per l’equipaggio della Ro Racing che con questo risultato ha centrato l’obiettivo prefissato: lo scudetto italiano del 2° Raggruppamento con una gara di anticipo. Un copione in parte già scritto nella prima tappa, ma che si è concretizzato in Tappa 2 con Lombardo che ha messo in riga tutti in 1:37'40.5, vincendo le cinque prove compresa la lunga “Volterraio-Cavo”, cinque in totale i suoi scratch su dieci - e distanziandosi definitivamente dagli avversari più accreditati, Alberto Salvini e Totò Riolo.

Il primo, vincitore assoluto delle ultime tre edizioni all’Elba, insieme a Davide Tagliaferri, ha cercato di attaccare anche stavolta, ma si è dovuto accontentare del secondo gradino del podio, tricolore ed europeo, sulla verde Porsche 911 RS della Scuderia Palladio Historic chiudendo a +55.1 dai primi e aggiudicandosi lo scratch finale sull’ultima prova “Bagnaia-Cavo” in 14'17.7, con Lombardo a +1.7.

Epilogo diverso per il veloce Totò Riolo insieme ad Alessandro Floris con la Subaru Legacy. Alla sua ventesima partecipazione all’Elba, il pilota di Cerda con i colori della Targa Racing Club/Cst Sport quando era terzo e primo del 4° Raggruppamento, in lotta per la piazza d’argento, è stato costretto a dare forfait per una noia elettrica al termine della prova lunga di “Volterraio-Cavo”.

A completare il podio toscano, dunque ci hanno pensato Natale Mannino e Giacomo Giannone, altri alfieri della scuderia Ro Racing su Porsche 911 SC (+5’18.7). Per il duo palermitano è stata un'altra bella soddisfazione con il successo nel 3° Ragguppamento e nella Categoria 3 della gara europea.

L’arrivo della pioggia tanto preannunciato ha accompagnato gli equipaggi sull’isola elbana nella fase pomeridiana di Tappa 2, proprio nelle battute finali, ma non ha inciso sul risultato finale. Alle spalle dei primi tre portano al traguardo diversi protagonisti del CIRAS. Recupera terreno e conclude quarto Ermanno Sordi su Porsche 911 SCRS, navigato da Maurizio Barone (+8’00.8), davanti alla Porsche 911 RS di Lucio Da Zanche (+8’15.2). Il pilota di Bormio rientrato dopo l’out in Tappa 1 è stato autore di ottimi tempi in prova sulla Porsche 911 RS di 2°Raggruppamento divisa con Paolo Lizzi e ha concluso la trasferta in quinta posizione, davanti alla BMW M3 di Giovanni Mori e Michele Frosini (+8’19.2), equipaggio che si guadagna il secondo posto tra le vetture del 4°Raggruppamento.
Conclude sesto assoluto Sergio Farris (+9'24.9). Il pilota sardo navigato da Giuseppe Pirisinu sulla Porsche 911 sempre della Ro Racing al debutto sulle prove toscane ha ottenuto il terzo posto nel 4°Raggruppamento. Scivolato in classifica dopo l’ultima prova, la “Bagnaia-Cavo”, per un problema allo sterzo che ha portato l’equipaggio a perdere terreno nelle ultime fasi della gara elbana. Soddisfazione e ottavo piazzamento per Maurizio Pagella (+9'41.9), al volante della Porsche 911 SC del “quarto” con Francesco Zambelli sul sedile di destra. Completano la classifica dei primi dieci l’equipaggio su Opel Ascona 400 di Tiziano Nerobutto (+9’46.0) e Franco Battisti, in piazza d’argento nel 3°Raggruppamento alle spalle di Mannino, e la Ford Escort RS 1800 con al volante Valter Anziliero e Asia Anziliero (+10'02.8) alle note. Una classifica per le posizioni sotto il podio che sono cambiate sugli ultimi chilometri.

Nei duelli riservati al 1°Raggruppamento successo per Massimo Giuliani e Claudia Sora su Lancia Fulvia HF 1.3. Secondo l’equipaggio formato da Fabrizio Pardi e Anna Canale a bordo della vettura gemella, mentre ad aggiudicarsi la piazza di bronzo di raggruppamento è la Porsche 911 S di Giuliano Palmieri e Lucia Zambiasi. Epilogo sfortunato, invece, per Giuseppe Marcello Pollara e Michele Chionzini rimasti al comando sin dalla prima tappa con la loro BMW 2002 TI fino agli ultimi 18,44 chilometri della “Bagnaia-Cavo”, dove sono stati costretti a ritirarsi.
Ottima prestazione per Erwin Keller con Dominique Juplé su BMW M3 in evidenza nella quarta categoria della gara europea.

Tra le corse al XXXIV Rallye Elba Storico, doppia gara anche per il Trofeo A112 che ha visto il doppio successo in gara 1 e 2 dell’aretino Ivo Droandi, in coppia con Fornasiero, davanti a Maurizio Cochis e Milva Manganone. Salgono sul terzo gradino del podio Nicola Tonetti e Giovanni Guerzoni.

Ora il Campionato Italiano Rally Auto Storiche 2022 si porterà verso l’ultimo appuntamento stagionale al Sanremo Storico, in programma per il 15-16 ottobre, dove si deciderà la classifica assoluta.

CLASSIFICA XXXIV RALLYE ELBA STORICO TROFEO LOCMAN ITALY| FINALE: 
1. Lombardo-Consiglio (Porsche 911 RS) in 1:37'40.5; 2. Salvini-Tagliaferri (Porsche 911 RS) a 55.1; 3. Mannino-Giannone (Porsche 911 SC) a 5'18.7; 4. Sordi-Barone (Porsche 911 SC RS) a 8'00.8; 5. Da Zanche-Lizzi (Porsche 911 RS) a 8'15.2; 6. Mori-Frosini (BMW M3) a 8'19.2; 7. Farris-Pirisinu (Porsche 911 SC) a 9'24.9; 8. Pagella-Zambelli (Porsche 911 SC) a 9'41.9; 9. Nerobutto-Battisti (Opel Ascona 400) a 9'46.0; 10. Anziliero-Anziliero (Ford Escort RS 1800) a 10'02.8

CLASSIFICHE RALLYE ELBA STORICO FINALE - TOP 3 DI RAGGRUPPAMENTO

1° Raggr. | 1.Pollara - 1. Giuliani-Sora (Lancia Fulvia Hf 1,3) in 1:55’02.0; 2. Pardi – Canale (Lancia Fulvia Hf 1.3) +3’53.4; 3. Palmieri-Zambiasi (Porsche 911 S) 5’13.6

2° Raggr. | 1.Lombardo - Consiglio (Porsche 911 RS) in 1:37’40.5; 2. Salvini - Tagliaferri (Porsche 911 RS) +55.1; 3. Da Zanche-Lizzi (Porsche 911 RS) +8’15.2

3° Raggr. | 1.Mannino - Giannone (Porsche 911 SC) in 1:42’59.2; 2. Nerobutto - Battisti (Opel Ascona 400) + 4'27.3; 3. Lo Presti - Gonella (Porsche 911 SC) + 6'05.1

4° Raggr. | 1. Sordi-Barone (Porsche 911 SC) in 1:45'41.3; 2.Mori - Frosini (BMW M3) + 18.4; 3. Farris-Pirisinu (Porsche 911 SC) + 1'24.1

credits: Acisport.it

sabato 24 settembre 2022

Centopercento, cento veicoli d'epoca per i cento anni dell'Autodromo di Monza, foto di Raul Zacchè-Actualfoto

Centopercento, cento veicoli d'epoca celebrano i cento anni dell'Autodromo Nazionale Monza

Monza Auto Moto Storiche ha organizzato l'evento “ Centopercento “ per celebrare i cento anni dalla fondazione dell'Autodromo Nazionale Monza, portando nella piazza principale della città 100 mezzi d'epoca. tra auto e moto, costruiti entro l'anno 1992 e supercar e moto sportive post 1992.

foto di Raul Zacchè-Actualfoto

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