
Terminata la pausa estiva, e rientrati dalla trasferta tedesca di Pferdsfeld per l'evento "Pista & Piloti", per Alfa Delta inizia il girone di ritorno dell'Alfa Revival Cup con il quarto round stagionale in programma nel fine settimana sul circuito capitolino di Vallelunga.
Una tappa che potrebbe rivelarsi determinante per la rincorsa al titolo assoluto 2023. Soprattutto per Michael Erlich, attualmente leader della classifica generale, che se dovesse fare di nuovo bottino pieno con la sua GTA 1600 #40 potrebbe già chiudere la pratica campionato. Il pilota svizzero, infatti, comanda la classifica generale per "Indice di performance", con 12,5 lunghezze di vantaggio sul compagno di squadra Mathias Korber, che non sarà presente a Vallelunga, e ben 14,5 punti su Edoardo Caponi.
Per la vittoria assoluta in gara, invece, è logico ipotizzare che la lotta sarà circoscritta al plotone delle GTAm gruppo 2. Tra queste, quattro vetture sono schierate dalla squadra varesina. Partendo dalla #95 di Daniele Perfetti, che ha già fatto centro nella tappa austriaca del Red Bull Ring, vanno alla caccia del colpaccio Peter Bachofen e il titolare Alfa delta Roberto Restelli, che tornano sulla vettura #85 completamente revisionata,
Doppio impegno per l'equipaggio composto da Carlo Barbolini e Roberto Brandoli, che al volante della Giulia 1600 #108 prenderanno il via sia nella gara Alfa Revival Cup sia in quella del Campionato Italiano Autostoriche, in programma sabato pomeriggio, con partenza alle 16.20, sulla distanza di 60 minuti con sosta obbligatoria.
Per l'Alfa Revival Cup, dopo le prove libere di venerdì e sabato mattina e le qualifiche nel pomeriggio, la gara si disputerà la domenica pomeriggio, con partenza alle 13.05, sempre sulla classica distanza di 60 minuti con sosta obbligatoria.
Dopo la world premiere di ieri al Museo Alfa Romeo, la nuova 33 Stradale fa il suo ritorno nel "Tempio della velocità" a Monza, in occasione del Gran Premio d'Italia. Esattamente il 31 agosto del 1967, infatti, l'iconica vettura faceva il suo debutto sul leggendario circuito, poche settimane prima del suo esordio ufficiale al Salone di Torino.
Allora la scelta della location non fu casuale in quanto massima espressione del legame fra il mondo delle corse e le auto da strada, oltre a voler rimarcare il ritorno ufficiale dell'Alfa Romeo nel mondo delle competizioni proprio con il progetto 33. Derivata direttamente dalla Tipo 33 da competizione, la 33 Stradale suscitò subito ammirazione per le prestazioni esaltanti e la silhouette scultorea firmata da Franco Scaglione.
Oggi, davanti ai box dell'Alfa Romeo F1 Team, è andata in scena la stessa forte emozione quando i riflettori si sono accesi sulla nuova 33 Stradale, un vero e proprio "manifesto" di ciò che il marchio italiano può fare - e farà - in termini di stile ed esperienza di guida. Realizzata in soli 33 esemplari esclusivi, con un processo artigianale unico, la nuova coupé a "due posti secchi", coniugando heritage e futuro, proietta Alfa Romeo nel XXI secolo. E il suo debutto non poteva che avvenire nello stesso circuito dove 56 anni fa nasceva la sua leggenda, lo stesso tracciato dove il 3 settembre del 1950 Alfa Romeo vinse il primo titolo nella storia della Formula 1 con Nino Farina al volante della Tipo 158 "Alfetta".
Per l'occasione le monoposto dell'Alfa Romeo F1 Team vestiranno una livrea speciale che celebra l'esordio della nuova 33 Stradale, come dimostra il colore oro dei cerchi e il nome scritto sulla fiancata e sull'ala posteriore. Immancabile il Quadrifoglio, nella versione rinnovata per il 100° anniversario. Utilizzato per la prima volta da Ugo Sivocci nel 1923 e adottato, a partire dagli anni Sessanta, come emblema ufficiale sulle Alfa Romeo dalle prestazioni sportive più marcate, tra cui ovviamente la nuova creazione Alfa Romeo.
Inoltre, sulle monoposto di Valtteri Bottas e Zhou Guanyu i colori della bandiera italiana, presente sulla parte del cofano motore, sono stati virati al verde "Quadrifoglio" con il bianco a completare il rosso della livrea ufficiale. Il vessilo, dominante sulla fiancata della vettura, prende vita grazie all'andamento fortemente diagonale e dona ancor più dinamicità alla percezione della monoposto.
La stessa celebrazione stilistica e cromatica si ritrova sulle tute da corsa dei due piloti dell'Alfa Romeo F1 Team, dove la bandiera italiana prende vita con una combinazione asimmetrica di rosso davanti e verde dietro, con un contorno verticale come quello dell'auto, dal petto al braccio del pilota. Infine, i nomi di Bottas e Guanyu sono in color oro mentre sulla loro spalla spicca il nuovo Quadrifoglio "100 Anniversario".
Foto ©️Diego Onida
Car & Classic sta per mettere all'asta una meraviglia rara e preziosa della storia dell'automobile, una spettacolare Alfa Romeo 1900 C Sprint Ghia Supergioiello dall'importante valore collezionistico. Un coupé tra le creazioni più raffinate del made in Italy di tutti i tempi, con tutta la carica espressiva densa di personalità tipica della carrozzeria Ghia. In particolare con il design della sua ristretta serie denominata Supergioiello, una linea di stile esclusiva con cui, a partire dal 1949, l'atelier ha impreziosito autotelai di diverse marche. Sul performante modello della casa automobilistica milanese sono solo 6 le carrozzerie montate, a dispetto dei 18-20 esemplari previsti. E in totale ad oggi se ne conoscono soltanto quattro esistenti. Questa vettura, ancor più speciale grazie al bel colore originale "Rame Metallizzato" che ne esalta l'eleganza e la rende unica, è l'ultima prodotta – chassis numero 01549. Datata 1953, è una delle più incredibili Alfa Romeo create dal Dopoguerra a oggi e in assoluto una delle più seducenti interpretazioni dell'Alfa Romeo 1900 C Sprint. Un'opera d'arte di carrozzeria su un modello che era già un capolavoro, ovvero una ammiraglia di grande importanza storica del marchio come la "Millenove".
Prima Alfa Romeo a scocca portante, la 1900 è stata prodotta dal 1950 al 1959 nella prima catena di montaggio realizzata dalla Casa. Il motore, non più a 6 e 8 cilindri come per i modelli precedenti ma con un frazionamento a 4 cilindri, sempre con testata in lega leggera, due alberi a camme in testa e camere di scoppio emisferiche, l'ha resa vincente anche in gara, oltre che di grande successo sul mercato. Tanto da essere pubblicizzata dalla Casa come "L'auto di famiglia che vince le corse".
La versione C Sprint è stata prodotta con carrozzeria Coupé e Cabriolet già dal 1951, un anno dopo il lancio della Berlina, con passo accorciato di 130 mm (2500 mm il totale) destinato agli atelier di grido degli anni Cinquanta tra i quali, appunto, la torinese Ghia, attiva dal 1916 al 1973. Queste creazioni erano rivolte alla clientela più sportiva ed esigente dell'Alfa Romeo, abituata a guidare fuoriserie con un alto livello di artigianalità e rifinite secondo le proprie preferenze. Nella 1900 C Sprint il motore di 1884 centimetri cubi venne dotato di un carburatore doppio corpo Weber oltre che di valvole di aspirazione e scarico maggiorate. Tra le altre caratteristiche tecniche dell'esemplare, cambio manuale a quattro velocità, sospensioni anteriori indipendenti con doppi bracci ad A, molle elicoidali e ammortizzatori idraulici; sospensione posteriore ad assale rigido con bracci longitudinali, molle elicoidali, ammortizzatori idraulici e freni a tamburo sulle quattro ruote.
Questa Alfa Romeo 1900 C Sprint Ghia Supergioiello ha trascorso gran parte della sua vita nella penisola iberica. A cominciare dall'inizio, da quando il suo primo proprietario, l'appassionato di velocità e gentleman driver Gumersindo Garcia Fernandez, l'ha iscritta al Real Automóvil Club de España. Era il 1954, la stagione delle corse quell'anno si è chiusa per la vettura con due vittorie di classe: al Rally de los Pirineos e alla Dehesa de la Villa. Visti i 100 CV di potenza firmati dal marchio del Biscione, l'anno successivo il proprietario dev'essersi poi sentito invogliato a iscriversi con la "Supergioiello" alla prima grande gara internazionale del 1955, l'estenuante Rally di Monte Carlo, che in effetti è riuscito a completare, piazzandosi 204°. Ha continuato poi a gareggiare con l'auto per il resto della stagione nell'Europa meridionale in altre quattro competizioni, sempre con risultati entro le prime otto posizioni. Dopodiché è stata ceduta al suo secondo proprietario, il presidente del Club 600 Barcelona Salvador Ros. Non prima, però, di passare con la sua incredibile bellezza sotto i riflettori del Concurso de Elegancia di San Sebástian.
Nel 1958 è tornata a correre conquistando una decima posizione assoluta al Rally de los Pirineos e in seguito partecipando regolarmente a molte altre gare fino al 1961, quando un incidente ha posto uno stop non solo alla sua attività agonistica ma anche al suo incantevole frontale. A quel punto, per rimettere in strada l'auto, la parte è stata sostituita con quella di una 1900 C Sprint Touring vista l'eccezionalità del frontale della carrozzeria Ghia, che ovviamente era introvabile. È stato poi il maestro restauratore Dino Cognolato a ripristinare, molti anni più tardi, "il volto" della Supergioiello, riportando la vettura esattamente all'aspetto che aveva nel gennaio del 1955 al Rally di Monte Carlo, con anche il numero di gara "400" sulle porte. Nel frattempo il suo terzo proprietario Pablo Gemino, responsabile della rivista dell'Antic Car Club de Catalunya e storico per passione, ne aveva ricostruito le vicende con un lavoro di ricerca che è stato portato avanti dal custode successivo, Francisco Pueche. Portoghese, Pueche ha avuto la fortuna di recuperare anche delle foto storiche della sua lussuosa Alfa in gara con la configurazione iniziale. Dopo il restauro, questa rarità è passata di mano altre due volte e viene ora presentata in condizioni eccellenti. Le stesse che nel 2021 l'hanno fatta risplendere sulla passerella in riva al Lago di Como del Concorso d'Eleganza di Villa d'Este.
L'asta su carandclassic.it è in programma dal 17 al 24 settembre; nel frattempo è già possibile visionare la vettura attraverso l'ampia documentazione fotografica e la dettagliata descrizione testuale a disposizione sul sito.
Le aste di Car & Classic si svolgono online e non comportano di dover muovere i veicoli da dove si trovano. Per iniziare a vendere è sufficiente iscriversi al sito e attivare un account gratuito. Dopodiché, la preparazione è assistita da un esperto dell'azienda e offre sempre la possibilità di stabilire un prezzo di riserva, ovvero la soglia minima da raggiungere perché il veicolo si possa considerare venduto. Il premio d'asta ammonta soltanto al 6% ed è a carico soltanto di chi vende, solo in caso di vendita. Mentre per gli acquirenti non esistono costi. Infine, la sicurezza per i pagamenti è garantita da un sistema che tiene bloccati gli importi fino alla consegna dei mezzi da parte dei venditori. Per questo gli acquirenti, dopo essersi registrati al sito, possono fare rilanci in tutta tranquillità. Magari partecipando anche ad alcune delle tante aste senza riserva, per le quali ogni offerta può essere vincente.
Fondata nel 2005 a Londra, Car & Classic rappresenta ormai un metodo consolidato per le compravendite di veicoli d'epoca in molti paesi d'Europa e del mondo. Sono 4 milioni gli utenti che vi si affidano ogni mese e, con una scelta di oltre 36mila auto, moto e veicoli commerciali d'antan, la piattaforma è ormai anche il sito con il maggior numero di mezzi storici in vendita nella Penisola. "L'Italia è un mercato fiorente e di assoluto rilievo nel panorama europeo delle auto d'epoca vista la forte tradizione motoristica del Paese e anche per la presenza di tanti collezionisti e professionisti appassionati", spiega l'amministratore delegato Tom Wood, britannico naturalizzato italiano. "Il nostro sistema di aste online ha incontrato da subito il gradimento del pubblico, sta crescendo rapidamente e sta diventando anche qui leader di settore". Tra i motivi di tanto successo, la specializzazione esclusiva dell'azienda nel comparto, la possibilità di consultare e inserire annunci gratuiti per vendere i propri veicoli e, non ultimo, il fatto che tutte le 110 persone che lavorano in Car & Classic sono dei veri appassionati di motorismo storico.
Per ulteriore informazione e per partecipare all'asta:
Numero verde 800 089 894 - www.carandclassic.it
ph credits: Remi Dargegen