Il pesante infortunio sciistico subito da Eugenio Mosca a inizio anno ha soltanto ritardato l’inizio dell’attività della scuderia Motorstyle Racing ormai pronta a riaccendere i motori. E il primo impegno, anche se non si tratta di una gara di velocità, è decisamente prestigioso e vedrà il pilota monzese al volante di una monoposto davvero particolare e affascinante.
Nel fine settimana, infatti, Eugenio Mosca sarà impegnato nella 8^ Rievocazione del Gran Premio di Bari, che si disputò per nove edizioni, dal 1947 al 1956, su un tracciato cittadino e vide la presenza dei più celebrati campioni dell’epoca sulle vetture più competitive. Tanto per fare dei nomi, tra i vincitori figurano Achille Varzi (1947 – Alfa Romeo 158), Alberto Ascari (1949 – Ferrari 166 F. 2), Nino Farina (1950 – Alfa Romeo 158), Juan Manuel Fangio (1959 – Alfa Romeo 159), Froilan Gonzales (1954 - Ferrari 625), Jean Behra (1955 – Maserati 3000), Stirling Moss (1956 - Maserati 300S), mentre nel 1948 l’indimenticabile Tazio Nuvolari dopo avere dimostrato la sua classe infinita prendendo la testa della corsa al secondo giro fu costretto poi a cedere il volante a Cortese per le sue condizioni di salute ormai precarie.
Per l’occasione il pilota monzese tornerà al volante di una monoposto unica: una delle prime Formula Junior italiane con motore posteriore, nello specifico Fiat 1.100, progettata da Vittorio Jano e l’unica “vestita” dalla Carrozzeria Scaglietti.