venerdì 29 maggio 2020

Dal Salzburgring a Adria, solo in Europa la stagione 2020 del WTCR


Il calendario del WTCR 2020 è stato rivisto e prevede solo sei eventi, tutti in Europa. Per la prima volta, a causa della pandemia di COVID-19, non verranno disputate gare oltreoceano.
La stagione inizierà a settembre al Salzburgring e proseguirà al Nürburgring, allo Slovakiaring e all'Hungaroring.  L'evento austriaco segnerà il ritorno della competizione di auto da turismo a Salzburgring dalla TCR International Series 2017. 
La stagione si concluderà con due eventi in circuiti che non hanno mai ospitato il WTCR: Motorland Aragón ad Alcañiz e Adria International Raceway.
Ci saranno tre gare per ogni evento, ad eccezione di quelle di Salzburgring e Nürburgring, dove si terranno solo due gare.

2020 WTCR – revised calendar
11/13 September – Salzburgring
24/26 September – Nürburgring
9/11 October – Slovakiaring
16/18 October – Hungaroring
30 Oct/1 Nov – Alcañiz
13/15 November – Adria

Foto di WSC Group

AUTOCORSE/ A VALLELUNGA TEST POSITIVI PER FELICE JELMINI ED IL TEAM PMA MOTORSPORT


> 29 maggio 2020 - Felice Jelmini è tornato in pista ieri a Vallelunga con la sua Hyundai i30 N, dopo una lunga sosta che ha imposto ad entrambi di rimanere idealmente fermi in corsia box. Un'attesa che è stata subito ripagata da riscontri positivi, che dimostrano al team PMA Motorsport e al pilota gallaratese che la strada intrapresa nell'ottica dell'imminente avvio della stagione è quella giusta.

Riguardo a quella che sarà la ripartenza del TCR Italy è stato recentemente divulgato il calendario, con il primo round fissato il prossimo 19 luglio sui saliscendi del Mugello. Successivamente sarà il turno di Misano (2 agosto) e Imola (30 agosto). A settembre la serie tricolore tornerà a Vallelunga nel weekend del 20, mentre gli ultimi due appuntamenti sono in programma a novembre, nello specifico l'8 a Monza e il 22 nuovamente sulle sponde del Santerno, a Imola. Oltre al programma tricolore, Jelmini e la PMA Motorsport hanno manifestato la volontà di partecipare a due tappe del campionato europeo che verranno annunciate nelle prossime settimane.

"A Vallelunga abbiamo percorso circa 60 giri tra la mattina e il pomeriggio - ha dichiarato Jelmini - Siamo soddisfatti, perché abbiamo individuato delle soluzioni molto interessanti che ci hanno consentito di migliorare. Oltre ad avere trovato un bilanciamento che fino ad ora non avevamo mai avuto, che penso sarà la base per permetterci di fare un ulteriore "step" in avanti. La vettura ha avuto un'evoluzione importante riguardo il passo gara, adesso molto più costante. Sono davvero contento di essere tornato in pista insieme al team. Ora siamo concentrati sulla prossima settimana, che ci vedrà affrontare un altro test a Misano, dove ripartiremo da quanto di buono raggiunto qui a Roma".

ACI MILANO, ENTI LOCALI UTILIZZINO E AL MEGLIO I FONDI REGIONALI PER OPERE PUBBLICHE



Milano, 29 maggio 2020 – “Importanti risorse per la mobilità rischiano di essere mal utilizzate o del tutto non utilizzate. E questo in un periodo che richiede il massimo sforzo perché il sistema offra il meglio agli utenti di tutti i mezzi di trasporto in termini di efficienza e di sicurezza. Ogni giorno constatiamo quanto le nostre infrastrutture, a partire dalla rete viaria, abbiano bisogno di interventi di miglioramento: Comuni, Città Metropolitana e Province non sprechino una ghiotta occasione per realizzarli”.

E’ questo il grido di allarme che il presidente dell’Automobile Club Milano Geronimo La Russa lancia in merito all’utilizzo dei fondi previsti dalla legge regionale 4 maggio 2020 n. 9 “Interventi per la ripresa economica”, che prevede per gli Enti locali la possibilità di avere cospicue risorse da destinare a opere pubbliche, comprese quelle per l’adeguamento e la messa in sicurezza di strade finanziabili fino al 100% del valore delle opere finanziate.

“Siamo molto preoccupati: mancano pochi giorni alla segnalazione delle opere finanziabili e corriamo il rischio, a causa di tempi forse troppo stringenti per la presentazione delle domande e di Enti locali troppo impegnati dalle mille incombenze dell’emergenza covid 19, di vanificare una grande opportunità”.

A disposizione vi sono complessivamente 3 miliardi nel triennio 2020/2022. Una prima tranche di finanziamenti di 400 milioni di euro, sono destinati a Città Metropolitana, Province (più di 11 milioni per Città Metropolitana, più di 3 milioni per la Provincia di Monza Brianza, circa 2 milioni per la Provincia di Lodi) e ai circa 1.500 Comuni lombardi (348,6 milioni), assegnati sulla base della popolazione: da 100.000 euro per i Comuni da 0 a 3000 abitanti fino ai 4 milioni di euro per i comuni con oltre 250.000 abitanti.

“Come AC Milano studiamo costantemente con la nostra Commissione Mobilità lo stato delle nostre strade (si sta concludendo una indagine sullo stato della segnaletica stradale in tutti i comuni), e non vogliamo trovarci di fronte uno scenario con progetti poco validi o, addirittura, privo di progetti. Considerata l'importanza della iniziativa regionale – conclude il presidente La Russa - e tenuto conto dei tempi previsti dalle procedure per l'utilizzo dei finanziamenti, AC Milano si rende disponibile a organizzare un incontro in WebConference, aperto a tecnici ed operatori degli enti territoriali interessati e ai giornalisti che trattano le problematiche della mobilità”.

giovedì 28 maggio 2020

La 12ª edizione della Rievocazione Storica Coppa Milano-Sanremo si terrà dal 25 al 27 marzo 2021


A causa dell’impossibilità di riposizionarla nel calendario di ACI Sport entro fine anno, la 12a Rievocazione Storica Coppa Milano-Sanremo si terrà dal 25 al 27 marzo 2021. Le nuove date sono state scelte in accordo con le autorità locali e la Federazione, affinché la gara possa svolgersi al meglio, mantenendo intatta la sua tradizione unica. Gli organizzatori della Rievocazione Storica Coppa Milano-Sanremo sottolineano che la decisione di posticipare la manifestazione è stata presa anche per tutelare la salute degli iscritti, del personale e dei commissari di gara, con l’augurio che si svolgerà con la passione e la partecipazione di sempre.

Lungo il percorso di oltre 700 chilometri, i “bolidi di ieri” attraverseranno molte città di Lombardia, Piemonte e Liguria. La partecipazione alla corsa sarà riservata alle auto, costruite tra il 1906 e il 1976, munite di passaporto F.I.V.A., o di fiche F.I.A. Heritage, o di omologazione A.S.I., o fiche ACI Sport, o appartenenti ad un registro di marca. All’interno della dodicesima Rievocazione Storica si terrà, come da tradizione, la prestigiosa “Coppa delle Dame” che venne organizzata per la prima volta agli inizi del secolo scorso, grazie alla cospicua partecipazione di equipaggi femminili e all’intuito degli organizzatori della Coppa Milano-Sanremo.

Per ulteriori informazioni è possibile contattare la segreteria organizzativa di Equipe Grand Prix:
Tel. +39 0234538354 / race.office@milano-sanremo.it

Foto di Claudio Pezzoli-Reporter Press

ACI Sport/ Pronti per la ripartenza nel rispetto delle regole che verranno dettate dal governo



Il mondo dell'automobilismo tricolore è pronto alla ripartenza. Stilati i protocolli tecnico sanitari per ogni disciplina e messi a punto le bozze dei calendari, ora si attende il via da parte delle istituzioni e gli imminenti decreti che lo dovrebbero consentire.
La Giunta Sportiva di ACI si è riunita in video call per analizzare lo stato delle cose sia a livello nazionale, sia a livello di eventi internazionali come il Gran Premio d'Italia a Monza di settembre, ormai entrato nella fase della chiusura degli accordi, o come il Rally Italia Sardegna, che deve ancora trovare una collocazione temporale, per altro in un contesto di campionato del mondo ancora tutto da verificare.
Al centro della discussione, come di consueto, ci sono stati soprattutto i vari campionati e la ripartenza delle serie tricolori. Una discussione che è seguita agli incontri con gli organizzatori delle gare dei vari settori, con i proprietari di piste e kartodromi, con gli ufficiali di gara, con i team, i preparatori e con tutte le altre componenti del motorismo tricolore. Un lungo lavoro, portato avanti con la Commissione Medica, che ha visto impegnati in prima fila la Direzione Centrale per lo Sport e la sua Segreteria.
Per ciascun settore sono stai individuati una serie di piani operativi principali e anche eventuali opzioni di riserva nel caso del prolungarsi dell'incertezza sanitaria.

Alla riunione erano presenti il Presidente di ACI Angelo Sticchi Damiani, il Direttore Centrale per lo Sport Marco Ferrari, i Componenti della Giunta, Armando Battaglia, Salomone Bevilacqua, Simone Capuano, Gabriele Focacci, Piero Longhi, Oronzo Pezzolla, Gennaro Pezzella, i rappresentanti del Collegio dei Revisori dei Conti, il Direttore Generale di ACI Sport Marco Rogano, Vincenzo Capo Consulente Giuridico , Roberto De Felice consulente tecnico, Luca Sangiorgio e Flavio Lagona, dirigenti DSA, e in rappresentanza della Segreteria degli Organi Sportivi di ACI, Luisa Paoloni, Mirella Fanti Saltini e Lorenzo Molinari e Luca Bartolini, Direttore della Comunicazione di ACI Sport.

Credits: 
ACI Sport
Foto Claudio Pezzoli/Reporter Press

mercoledì 27 maggio 2020

I DOCUMENTI ORIGINALI DEI VEICOLI STORICI SONO SALVI


La Direzione Generale della Motorizzazione ha emesso una nuova circolare (prot. 14794 del 27/5/2020) con alcune precisazioni in merito al Decreto Legislativo 98/2017 che regola il Documento Unico di Circolazione e Proprietà. Precisazioni che saranno oggetto di organico recepimento nell’aggiornamento delle “schede tematiche”, in occasione del prossimo avvio della terza fase di attuazione graduale della riforma. Una nota specifica riguarda anche i veicoli di interesse storico e collezionistico, per i quali l’Automotoclub Storico Italiano aveva sollevato il problema della distruzione dei documenti originali dovuta alle nuove procedure telematiche. Sono state accolte le proposte avanzate da ASI per evitare la perdita di questo importante “corredo storico” dei veicoli. In particolare, i libretti di circolazione ed i fogli complementari non verranno trattenuti, né distrutti e neppure annullati. “Siamo grati al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti e alla Direzione Generale della Motorizzazione per la grande sensibilità dimostrata nei confronti del motorismo storico”, sottolinea Alberto Scuro, presidente dell’Automotoclub Storico Italiano. “Hanno ascoltato le nostre istanze e preso in considerazione i nostri suggerimenti per la salvaguardia del patrimonio storico. Siamo sicuri che il dialogo proseguirà anche in futuro nell’ambito di un tavolo di lavoro che vedrà riunite le istituzioni competenti e gli enti certificatori, con il solo obiettivo di tutelare i veicoli storici”.   

Questa la nota della circolare riferita ai veicoli di interesse storico e collezionistico (art. 60 c.d.s.): Al fine di salvaguardare il valore storico e collezionistico dei documenti di circolazione e di proprietà dei veicoli che, in base ai dati presenti nell’ANV (Archivio Nazionale Veicoli), risultano classificati come tali in base alla iscrizione in uno dei registri previsti dall’art. 60, comma 4, c.d.s., o che siano stati costruiti o immatricolati per la prima volta almeno trenta anni fa, tutte le operazioni gestite con le nuove procedure e che danno luogo all’emissione del DU (es., trasferimenti di proprietà, reimmatricolazioni, aggiornamenti con rilascio di nuovo documento di circolazione), devono essere gestite secondo le seguenti modalità: nel fascicolo digitale deve essere acquisita l’immagine pdf del documento di circolazione originale, al quale non va praticato il taglio dell’angolo superiore destro; il documento originale è restituito al nuovo proprietario senza apposizione di alcun segno (timbro, tagliando autoadesivo o altro) di annullamento; analogamente è restituito, con le stesse modalità, il foglio complementare dopo averlo scansionato e acquisito nel fascicolo senza taglio dell’angolo superiore destro.

Credits: Automotoclub Storico Italiano 

martedì 26 maggio 2020

Verso la ripartenza delle gare storiche. Incontro tra Federazione e gli organizzatori di CIRAS e TRZ


Si è svolto nei giorni scorsi un incontro, in video conferenza, tra la Federazione, la Commissione Autostoriche, gli Organizzatori delle serie titolate – Campionato Italiano Rally Autostoriche e  Trofeo Rally Di Zona Auto Storiche, quest'ultime limitatamente a quelle del secondo semestre. Presenti il Presidente della Commissione Autostoriche Paolo Cantarella, oltre ad alcuni dei componenti della Commissione ACI Sport Autostoriche come Federico Ormezzano, Luigi Battistolli “Lucky”,  Antonio Milo, Mauro Valerio, e Luca Monti. In rappresentanza della Federazione hanno partecipato il Direttore della Direzione per lo sport automobilistico in ACI Marco Ferrari, e il Direttore Generale di ACI Sport Spa Marco Rogano.

L'incontro ha avuto come principale obiettivo quello di esporre le linee guida delle modalità operative alle quali gli Organizzatori si dovranno attenere nella messa a punto delle proprie gare. Il  protocollo valido per la ripartenza (già sapendo che subirà modifiche nel tempo) entrerà in vigore alla ripresa dell’attività sportiva agonistica e sarà perfezionato dalla Federazione quando si avranno il giorno 28 le nuove indicazioni del Ministero  per la ripartenza  delle competizioni. Solo in quel momento la Federazione potrà mettere a punto il documento definitivo con le possibili novità dettate dalla nuova situazione sanitaria e dai nuovi decreti governativi. Gli Organizzatori hanno indicato come punto di maggiore attenzione la gestione del pubblico sulle prove speciali. 
Su questo tema, il Direttore Ferrari ha dichiarato che si sta confrontando anche con la Federazione ciclistica. Gli Organizzatori si sono anche soffermati su alcuni aspetti della procedura per le verifiche tecniche on line per garantire la necessaria accuratezza.

ll Presidente della Commissione Autostoriche Paolo Cantarella ha dichiarato alla fine dell'incontro: "Sicuramente il Protocollo Medico - Sanitario cambierà nel tempo e, noi assieme a tutte le Commissioni ed alla Federazione lavoreremo per aggiornarlo in base alle nuove norme messe a punto via, via, dal Governo". Ma a breve avremo quanto è necessario per partire con la ripresa delle gare per soddisfare la domanda che ci arriva dalla base dei praticanti. La mia principale raccomandazione è che da parte degli Organizzatori la ripresa nasca non solo con le nuove norme e facilitando il compito dei concorrenti, ma anche con un rapporto con le località interessate dalle gare che rispetti il disagio sofferto in questi mesi. In questa parte della stagione 2020 ci giocheremo anche tanto delle prossime soprattutto a livello di rapporti con i territori. Particolarmente in questo momento era assolutamente utile ascoltare la voce degli Organizzatori. Sono grato e soddisfatto per il desiderio generale espresso di volere fare le gare e per l'immutata passione manifestata" .

Abarth Rally Cup e ERC pronti a riaccendere i motori



> 26 maggio 2020 - In attesa che i motori si riaccendano, Luca Napolitano Head of EMEA Fiat & Abarth Brands, e Jean Baptiste Ley, ERC Co-ordinator, tracciano un bilancio sui risultati sportivi dell'Abarth 124 rally e dell'Abarth Rally Cup all'interno del Campionato Europeo Rally FIA.

"In 70 anni di storia, le Abarth hanno corso su tutte le strade d'Europa, vincendo ovunque. E ancora oggi, con quasi 100 successi di categoria, la 124 rally è la vettura da battere nella categoria RG-T" ha dichiarato Luca Napolitano, Head of EMEA Fiat & Abarth Brands, e continua "Nel 2019 all'interno dell'European Rally Championship la 124 rally ha vinto 57 delle 88 prove speciali cui ha preso parte. E ora non vediamo l'ora di tornare a correre e a vincere."

La 124 rally è stata ambasciatrice di sport in 16 diverse nazioni, in circa 150 gare internazionali e 25 campionati nazionali e internazionali, cogliendo circa un centinaio di vittorie nella categoria R-GT e imponendosi nel 2018 e nel 2019 nella Coppa FIA R-GT, e diventando la macchina da battere.
Facendo un calcolo generale, in tre anni le Abarth 124 rally hanno percorso oltre 300.000 km nelle competizioni alle quali hanno preso parte. 
Nell'edizione 2019 del Campionato Europeo ERC – di cui fa parte l'Abarth Rally Cup -  sono stati percorsi più di 4.000 km, di cui oltre 1.200 di velocità cronometrata, per un totale di 88 prove speciali disputate, di cui ben 57 hanno visto il successo di categoria dell'Abarth 124 rally. 

Jean Baptiste Ley ha commentato: "L'anno scorso l'Abarth Rally Cup ha svolto un ruolo importante nell'European Rally Championship. Non vediamo l'ora di vedere l'Abarth 124 rally nel campionato FIA ERC non appena ricomincerà la stagione."

L'Abarth Rally Cup si è dimostrata spettacolare e avvincente, un mix di velocità e di avventura su "terreni di gara" molto diversi tra loro. Dai velocissimi tracciati asfaltati in pianura del Rally Barum Zlin in Repubblica Ceca e del Rally di Ungheria, agli sterrati con tanti dossi del Rally di Lepaja in Lettonia e del Rally di Polonia, per passare alle tortuose strade di montagna del Rally delle Isole Canarie e del Rally Roma Capitale, percorsi in condizioni meteorologiche diverse, dalla pioggia battente al pieno sole, con il caldo soffocante. Alla fine l'ha spuntata l'italiano Andrea Nucita, precedendo il polacco Dariusz Polonski e lo spagnolo Alberto Monarri.

Abarth nel 2019 ha anche preso parte alla FIA R-GT 2019, campionato in cui l'Abarth 124 rally ha dominato, occupando le prime tre posizioni finali con l'italiano Enrico Brazzoli vincitore, con le vittorie di Montecarlo, Tour de Corse e Sanremo. Anche in questo caso un campionato lungo e impegnativo, suddiviso in 8 prestigiosi appuntamenti.

ASI PER LA SALVAGUARDIA DEI DOCUMENTI ORIGINALI DEI VEICOLI STORICI



In questo periodo di ripresa delle attività, l'Automotoclub Storico Italiano continua il dialogo con il legislatore, con le istituzioni e in particolare con la Motorizzazione per affrontare le varie problematiche che riguardano la gestione dei veicoli storici: in primis, la recente entrata in vigore del Decreto Legislativo 98/2017 sul Documento Unico di Circolazione. 
Le nuove procedure che riguardano la dematerializzazione dei documenti porterebbero alla distruzione di quelli cartacei originali, ma la soluzione avanzata da ASI e da altri Enti certificatori prevede la possibilità di salvaguardare l'interesse storico e culturale dei documenti originali (carta di circolazione e foglio complementare) nella loro integrità. 

«Il riscontro ricevuto da tutti i nostri interlocutori, compresi i vertici della Motorizzazione, è stato molto positivo – commenta Alberto Scuro, presidente dell'Automotoclub Storico Italiano – e abbiamo riscontrato grande disponibilità da parte loro. Siamo in attesa che a breve venga emesso un nuovo provvedimento in merito. Auspichiamo che con la Motorizzazione si possa presto concretizzare il tavolo di lavoro proposto da ASI e coinvolgente gli altri Enti certificatori riconosciuti dall'art. 60 del Codice della Strada (Federazione Motociclistica Italiana, Registri Storici Fiat, Lancia e Alfa Romeo) per esaminare ulteriori questioni relative ai veicoli storici. Pensiamo alle revisioni periodiche dei veicoli ante 1960, ante 1945 e per quelli centenari; al rilascio di targhe con caratteristiche uguali a quelle del periodo d'uso del veicolo; alla possibilità di mantenere le targhe straniere originali dei veicoli storici importati e a tanti altri aspetti che potrebbero tutelare al meglio il settore, rendendo al contempo più semplice la conservazione del patrimonio storico nazionale.»

Credits: Automotoclub Storico Italiano 

lunedì 25 maggio 2020

GRUPPO PIAGGIO: L’UNIONE EUROPEA DIFENDE L’UNICITÀ DI VESPA


Milano, 25 maggio 2020 – Il Gruppo Piaggio (PIA.MI) rende noto che l'invalidity division dell'Ufficio dell'Unione Europea per la Proprietà Intellettuale (EUIPO) ha dichiarato nullo il design registrato da un soggetto di nazionalità cinese, usato per giustificare la produzione di scooter simili a Vespa ed esposti al salone milanese delle due ruote, EICMA 2019, fatti rimuovere dalle autorità competenti dell'ente Fiera su iniziativa di Piaggio.
L'invalidity division dell'EUIPO ha annullato tale registrazione poiché "incapace di suscitare un'impressione generale differente rispetto al design registrato" della Vespa Primavera, evidenziando che ne rappresentava un illecito tentativo di riproduzione dei suoi fregi estetici. 
Vespa Primavera è protetta dal design registrato dal Gruppo Piaggio nel 2013, dal marchio tridimensionale relativo allo scooter Vespa e dal diritto d'autore che tutela il valore artistico della forma di Vespa, icona di stile dal 1946.
Tale azione di nullità si inserisce all'interno di una più ampia attività di lotta alla contraffazione che il Gruppo Piaggio intraprende da anni e che prevede il costante monitoraggio delle banche dati di design e marchi registrati a livello internazionale, che, a seguito di procedimenti di opposizione instaurati da Piaggio, ha portato tra l'altro ad ottenere la cancellazione di oltre 50 marchi registrati da terzi negli ultimi due anni.

Credits: Ufficio Stampa Gruppo Piaggio

“Storie Alfa Romeo”, quinta puntata: “Gazzelle” e “Pantere” sulle strade italiane


Nell’Italia del dopoguerra, le Alfa Romeo sono un mito. Hanno dimostrato su pista e su strada di essere più veloci di qualsiasi altra auto. Sono potenti, e vincono sempre – come il bene sul male. Hanno tutte le caratteristiche tecniche e simboliche per diventare le auto dei Corpi dello Stato. 
Il legame tra Alfa Romeo e le Forze dell'Ordine è un piccolo pezzo di storia della Repubblica. A partire dagli anni cinquanta, le Alfa Romeo vengono selezionate per il servizio di pronto intervento. Diventano le “volanti”, una presenza familiare per i cittadini, ed entrano nel linguaggio comune: quelle della Polizia sono ribattezzate “Pantere”, e quelle dei Carabinieri “Gazzelle”. Due metafore che sottolineano potenza e agilità. 
La prima Pantera è un’Alfa Romeo 1900 del 1952: le sue linee aggressive ispirano il nome stesso. 
La prima Gazzella è di pochi anni dopo. La più famosa di tutte è la Giulia Super; ma le Forze dell’Ordine arruolano moltissimi altri modelli Alfa Romeo, praticamente tutti i più importanti, dalla Matta all’Alfasud, dall’Alfa 75 all’Alfetta, dalla 156 alla Giulia di oggi. 

La storia del rapporto con le Forze dell’Ordine corre parallela alla storia dell’evoluzione Alfa Romeo. E questo tema ci porta a fare la conoscenza di un altro protagonista: il torinese di origine sarda Orazio Satta Puliga, un grande innamorato di Alfa Romeo. 
A lui si deve la famosa frase: “Ci sono molte Marche di automobili, e tra esse l’Alfa occupa un posto a parte. È una specie di malattia, l’entusiasmo per un mezzo di trasporto. È un modo di vivere, un modo tutto particolare di concepire un veicolo a motore”. 

Nominato direttore della progettazione nel 1946, Satta Puliga ha davanti a sé un arduo compito: non solo ricostruire quanto la guerra ha distrutto, ma anche trasformare un’azienda artigianale in una manifattura moderna, continuando sulla strada avviata da Ugo Gobbato. 
Satta Puliga inizia subito. Al suo arrivo, Alfa Romeo produce al Portello ogni singola parte meccanica, in base a criteri di alta artigianalità; lui razionalizza il processo, esternalizza i componenti secondari e abbatte i costi. E intanto pensa a creare le nuove Alfa Romeo “di serie”, da costruire con le più efficienti metodologie tecniche e organizzative disponibili. 

La 1900 di Satta Puliga del 1950 è la prima Alfa Romeo con la guida a sinistra, e la prima ad adottare una struttura a scocca autoportante. Ha abbandonato i tradizionali 6 e 8 cilindri per un nuovo motore con frazionamento a 4 cilindri, testata in alluminio e due assi a camme comandati da catena. Il motore è alimentato da un solo carburatore, e offre brillantezza con una classe fiscale contenuta. La 1900 eroga 80 cavalli, è scattante e veloce come ci si aspetta sia un’Alfa Romeo, ma è anche molto facile da guidare. In altre parole, si rivolge a un mercato più grande. Lo slogan che accompagna il lancio è: “La vettura di famiglia che vince nelle corse”. 
La 1900 è anche la prima Alfa Romeo a nascere su catena di montaggio. Una vera rivoluzione: i tempi di produzione dell’auto completa scendono da 240 a 100 ore. Il nuovo approccio porta a un successo commerciale mai visto: da sola, 1900 vende più di quanto avesse fatto l’intera Alfa Romeo fino a quel momento. 
Il risultato nasce anche da un’accorta gestione del ciclo di prodotto. Vengono introdotte varianti ad alte prestazioni (la 1900 TI, la 1900 C Sprint e Super Sprint, la 1900 Super) che vincono importanti competizioni internazionali di categoria. 

E continua la collaborazione con i carrozzieri: su meccanica 1900 nasce la serie delle concept car BAT (Berlinetta Aerodinamica Tecnica), firmate da Bertone e disegnate dal giovane Franco Scaglione. 
Lo stesso motore della 1900 viene anche adottato dall’AR51, più nota come “Matta”: un 4x4 nato per sostituire i fuoristrada post-bellici delle Forze Armate italiane. 

Se con la 1900 Alfa Romeo ha imboccato la strada della produzione in serie, è con Giulietta che si trasforma in una grande fabbrica di automobili. L’uomo che guida la trasformazione è Giuseppe Luraghi. 

Nato a Milano, nei suoi anni universitari alla Bocconi ha anche praticato la “nobile arte” della boxe. Quando entra nelle nostre storie è già riconosciuto come un manager di grande spessore, con una lunga esperienza in Pirelli. Dal 1951 al 1958 è direttore generale di Finmeccanica, la holding che controlla Alfa Romeo. Dopo un breve parentesi in Lanerossi, torna nel 1960 come presidente di Alfa Romeo stessa, ruolo che manterrà fino al 1974. 

Scrittore, giornalista, editore, Luraghi è promotore di iniziative culturali anche in ambito aziendale. Nel 1953 affida a Leonardo Sinisgalli, “il poeta ingegnere”, il compito di creare una rivista che unisca in dialogo la cultura umanistica, la conoscenza tecnica e l'arte. Nasce così “La Civiltà delle Macchine”, su cui scrivono anche Ungaretti e Gadda. 
Al suo arrivo in Alfa Romeo, Luraghi rivoluziona la struttura chiamando in azienda il progettista Rudolf Hruska, e Francesco Quaroni per riorganizzare i processi industriali. C’è una grande opportunità da cogliere: il Marchio ha eccezionale visibilità, le sue vittorie sportive esaltano e fanno sognare milioni di persone. Occorre dare a tutto questo un riscontro commerciale. Siamo alla vigilia del boom economico, e l’auto è il bene più desiderato: il possesso di un’Alfa Romeo deve diventare la prova visibile del raggiunto benessere. 

Da prodotto di élite a oggetto aspirazionale: la Casa concentra in questa direzione le sue risorse progettuali e industriali. E Giulietta nasce per essere il modello della svolta – che fa crescere le vendite, ma al tempo stesso conferma la tradizione tecnica e la vocazione sportiva del Marchio. 

Il nuovo modello ci riporta al legame di Alfa Romeo con le Forze dell’Ordine. La prima Gazzella dei Carabinieri è proprio una Giulietta destinata al servizio di pattuglia, ed entra in servizio già equipaggiata con impianto radio per il collegamento con la Centrale. Nel linguaggio dell’Arma, la Gazzella rappresenta il pilota di radiomobile: veloce, agile e resistente. Queste caratteristiche vengono immediatamente trasferite alla vettura. 

Più corta, più stretta, più leggera della 1900, Giulietta porta Alfa Romeo in un segmento nuovo, per un nuovo pubblico. Offre linee moderne e filanti all’esterno e grande abitabilità all’interno, insieme con tenuta di strada, ripresa e velocità. Il suo motore (interamente in alluminio) eroga 65 cavalli per una velocità massima di 165 chilometri orari. 

Al Salone di Torino del 1954, Giulietta fa il suo esordio in versione coupé. Giulietta Sprint, disegnata da Bertone, è una vetturetta bassa, compatta e slanciata che diventa un “instant classic”. Da notare che la sportiva nasce prima del modello standard: una scelta poco convenzionale (e molto Alfa Romeo), riproposta pochi anni fa da Giulia Quadrifoglio. 
Giulietta raggiunge un livello di popolarità eccezionale, che le vale il soprannome di “fidanzata d'Italia”. Il risultato di vendite è altrettanto straordinario: oltre 177 mila unità. 

Solo una vettura rivoluzionaria potrà sostituire Giulietta. Satta Puliga lo sa bene. E la sua squadra (Giuseppe Busso, Ivo Colucci, Livio Nicolis, Giuseppe Scarnati e il collaudatore Consalvo Sanesi) sviluppa una vettura che è decisamente avanti rispetto al suo tempo. 

Giulia è una delle prime vetture al mondo con struttura portante a deformazione differenziata. La parte anteriore e posteriore è studiata per assorbire gli urti, e l’abitacolo è estremamente rigido per proteggere gli occupanti: soluzioni che diventeranno obbligatorie solo molto più tardi. 
Il motore bialbero 1.6 litri della Giulia rappresenta una evoluzione del 1.3 quattro cilindri, e si distingue per le valvole di scarico raffreddate con inserti di sodio. 

Anche il design di Giulia è rivoluzionario. Giulia è compatta, ben proporzionata nei volumi e con uno stile unico. Il frontale basso e la coda tronca sono ispirati da motivazioni aerodinamiche. “Disegnata dal vento”, recita la pubblicità di lancio. Grazie all’innovativo lavoro di sviluppo in galleria del vento, il Cx di Giulia è straordinario per l’epoca: solo 0,34. 
Il modello riscuote un successo eccezionale: oltre 570 mila vendite complessive (più del triplo di Giulietta). Giulia diventa un’icona italiana. 
Chi visita il Museo Storico di Arese trova una sala dedicata all’Alfa Romeo nel cinema. Tra molte presenze illustri, Giulia spicca come protagonista assoluta di molti film “poliziotteschi” del tempo – nati come “B-movie”, e diventati poi oggetto di culto. In queste pellicole dove “guardie e ladri” si sfidano, Giulia è spesso l’auto di entrambi.

Credits: FCA Heritage

TEST PRE-STAGIONALI PER LA PEUGEOT 308 TCR


E' partita dall'autodromo Tazio Nuvolari di Cervesina la stagione agonistica della Peugeot 308 TCR che, affidata alle sapienti mani di Massimo Arduini e di Giuseppe Bodega, è scesa in pista per una prima presa di contatto con le novità 2020 e con gli inediti pneumatici Pirelli. La Peugeot 308 TCR si prepara ad essere sicura protagonista della scena tricolore, con dichiarate ambizioni di successo nella prossima edizione del Trofeo SuperCup.

"E' stata una 'off season' più lunga del previsto e molto dura, ma grazie all'impegno di tutti i nostri partner siamo finalmente di nuovo in pista. Voglio ringraziare per questo Pirelli e HRX che sono sempre stati al nostro fianco. Abbiamo inoltre voluto in questo modo dare un primo segno di ripresa e di ritorno alla normalità”, ha commentato Massimo Arduini, che con 5 titoli italiani conquistati in carriera è anche uno dei piloti più vicini alla casa del Leone nel panorama del motorsport tricolore. "La giornata di oggi è stata utile per riprendere confidenza con gli oltre 340 cv della nostra Peugeot 308 TCR e con i pneumatici sviluppati da Pirelli. Sia io sia Giuseppe Bodega, il mio compagno di avventura in questa nuova sfida, eravamo lontani da un'auto da corsa dalla fine dello scorso anno. Le prime sensazioni sono buone e il cronometro ci ha dato riscontri molto positivi. Sicuramente torneremo di nuovo in pista prima del via del campionato, per perfezionare al meglio tutti i dettagli. Dopo le gare test dello scorso anno, vogliamo vivere una stagione da protagonisti”.

Il test sulla pista lombarda è stato molto utile anche per provare sul campo l'efficacia e l'effetto delle nuove disposizioni di sicurezza introdotte dagli ultimi decreti. Tra distanziamento, sanificazione e nuove procedure, le mascherine di protezione fornite da HRX sono state messe a dura prova, rendendo in ogni caso confortevole e sicura la nuova vita dei membri del team.

In attesa dell'ufficializzazione dei nuovi calendari, la stagione 2020 della Peugeot 308 TCR affidata al duo Arduini-Bodega scatterà con ogni probabilità nel mese di luglio.