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sabato 2 dicembre 2023

Alfa Romeo Tonale, la nuova Pantera della Polizia




Arriva sulle strade italiane la nuova Alfa Romeo Tonale in livrea Polizia di Stato. Una “Pantera” dallo stile sportivo e accattivante che presto sarà impiegata dalle Questure per il controllo del territorio.

La nuova Volante è stata simbolicamente consegnata alla Polizia di Stato a Torino. L’evento si è svolto presso il Centro Stile Alfa Romeo alla presenza del Ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, del Capo della Polizia, Vittorio Pisani, dell’Amministratore Delegato Alfa Romeo, Jean-Philippe Imparato e del Managing Director di Stellantis Italia, Santo Ficili.
Dotata di un motore 1.500 cc benzina hybrid da 163 cavalli, con cambio automatico a 7 rapporti, protezione balistica e antisfondamento ed equipaggiata con il tecnologico sistema “Mercurio Extended”, usato per velocizzare i controlli durante gli interventi operativi, sarà distribuita agli Uffici prevenzione generale e soccorso pubblico di tutte le Questure e ai principali commissariati di Polizia, a partire dal mese di dicembre.
In totale, saranno 850 le autovetture che, nell’ambito di una gara Consip del 2022 rivolta alle forze dell’ordine e vinta da Stellantis, entreranno a far parte del parco auto della Polizia di Stato entro il primo semestre del 2024.
Si rinnova così il binomio Polizia-Alfa Romeo, iniziato negli anni ’50 con la 1900 Super TI speciale e proseguito negli anni ’60 e ’70 con la produzione delle iconiche Giulietta 1300 e Giulia super 1600, sino ad arrivare alle Volanti bianco-azzurre approdate sulle strade italiane ad inizio anni ’80 con l’Alfa Romeo 33 poi sostituite, nel tempo, dalle Alfa Romeo 155, 159 e Giulia.


Alfa Romeo e Polizia di Stato
L’Alfa Romeo ha sempre avuto un ruolo fondamentale per le Forze dell’Ordine e anche l’immagine della Polizia di Stato è stata molto influenzata dalla presenza delle vetture milanesi.
Dopo l’impiego – sporadico e perlopiù per motivi di rappresentanza – di vetture anteguerra, è proprio con l’Alfa Romeo 1900 TI che la Polizia inizia a dotarsi di vetture appositamente allestite.

Anni Cinquanta (1900, 1900M, Giulietta)
Anche se il simbolo sulle fiancate delle vetture della Squadra Mobile apparirà solo agli inizi degli anni Sessanta, la denominazione “Pantera” nasce già nel 1952 con l’entrata in servizio di questa vettura, ordinata in circa 400 esemplari fra 1900 TI (Turismo Internazionale) e 1900 TI Super, in questo caso con propulsore portato alla soglia di due litri ed una velocità massima che sfiora i 180 Km/h. Verniciate in nero, non sono preparate nella meccanica ma sono sottoposte ad alcune modifiche: una pesante blindatura (assente sugli esemplari della Stradale) protegge motore ed abitacolo, quest’ultimo dotato anche di parabrezza antiproiettile in due sezioni. Le ruote anteriori sono protette da due tendine di catena metallica mentre sono aggiunti fendinebbia e fari orientabili. Per permettere all’equipaggio di sparare in posizione eretta, è poi applicato un tetto apribile scorrevole mentre, fra l’equipaggiamento specifico, vi è anche la presenza di un impianto radio che permette alla pattuglia di restare in contatto con la centrale.
Aggiornate nei colori e nelle dotazioni, le 1900 resteranno in forze fino al 1964 ma alcuni esemplari continueranno ad essere utilizzati come vetture di servizio.
Successivamente, la Polizia utilizzerà pressoché tutte le vetture prodotte dall’Alfa Romeo. Negli anni Cinquanta, oltre alla 1900 M “Matta” – celebri sono quelle in livrea rossa della Celere – saranno numerose le Giulietta e le Giulietta TI, scelte ancora per le loro prestazioni. Contemporaneamente, entreranno in servizio anche alcuni furgoni Romeo e Romeo 2°, poi sostituiti dagli F12.



Anni Sessanta (2600 Sprint, Giulia)
Il decennio successivo, veste la livrea grigioverde la 2600 Sprint: fatta eccezione per la Ferrari 250 GTE, è la vettura più potente e veloce in dotazione alla Polizia.
Seguirà quindi la Giulia, protagonista assoluta di un’epoca: nelle sue versioni destinate alla Polizia non solo è stata una delle vetture più popolari e riconoscibili ma anche ha originato un vero e proprio filone cinematografico, nato come b-movie e negli anni successivi diventato “cult”: il “Poliziottesco”, caratterizzato da inseguimenti mozzafiato sulle strade delle grandi città italiane.
La prima “Pantera” entra in servizio a Torino nel 1963, ma alcune vetture non in livrea erano già state acquistate dal Ministero degli Interni nei mesi precedenti. Sarà la prima di una lunga serie, che vedrà in seguito il passaggio alle Giulia Super, anche se prenderanno servizio anche alcuni esemplari di 1300, 1300 TI e 1300 Super, oltre che qualche rarissima TI Super.
Le principali modifiche riguarderanno il frontale, in cui (come sulla TI Super) i due fari centrali vengono sostituiti da semplici reticelle, che nascondono la sirena; quindi, il lampeggiante e l’antenna della radio. In alcuni casi è presente anche il faro brandeggiabile. Anche a batteria viene spostata nel bagagliaio e gli interni – con rivestimenti in skai marrone – sono dotati di radio di ordinanza, mentre nel bagagliaio trova posto l’equipaggiamento specifico.
Le Giulia “in divisa” segneranno l’epoca della modernizzazione delle Forze dell’Ordine: centrali operative dotate di quadri elettronici, contatto radio costante, addestramento dei “piloti”, sviluppo del parco auto e delle officine per la manutenzione. Nelle varie versioni e aggiornamenti, le Giulia resteranno in servizio fino all’inizio degli anni Ottanta.
Destinate alla Polizia Stradale verranno inoltre impiegate le Giulia Combinata con carrozzeria station wagon.

Anni Settanta (Alfetta, Alfasud, Nuova Giulietta)
Gli anni Settanta vedono l’entrata in servizio dell’Alfetta che, anche nell’immaginario popolare, raccoglierà l’eredità della Giulia, che resta comunque in flotta. Dell’Alfetta verranno acquistati esemplari di tutte le serie, prevalentemente con motorizzazione 1.8. Contemporaneamente, la “Nuova” Giulietta, presentata nel 1977 trova immediatamente un proprio ruolo con i colori della Polizia che la sceglie per la Squadra Volante, che alla potenza dell’Alfetta, mantenuta dalla Polizia Stradale, preferisce l’agilità della Giulietta, più adatta al controllo del territorio ed ai servizi nel traffico cittadino.
Alla metà degli anni Settanta, la livrea della Polizia abbandona il grigioverde per adottare il bianco/azzurro ancora oggi in vigore.
Accanto alle più potenti Alfetta e Giulietta, anche la “piccola” Alfasud, prima Alfa Romeo a trazione anteriore e capostipite di una genealogia di compatte, avrà un ruolo di primo piano nella Polizia. Già nel 1972, poco dopo la presentazione dell’anno precedente, le prime vetture entrano in servizio con il propulsore 4 cilindri boxer 1.2. Sarà però la seconda serie, con le motorizzazioni 1.3 e 1.5 a totalizzare la maggior parte degli esemplari.

Anni Ottanta e Novanta (33, 75, 155)
Gli anni Ottanta vedono la flotta della Polizia aggiornarsi con i nuovi modelli: l’Alfasud lascia spazio alla 33, addirittura nelle sue versioni di punta Quadrifoglio Verde, mentre la Nuova Giulietta viene rimpiazzata dalla sua evoluzione, l’Alfa 75, sempre arruolata con motorizzazione 1.8, così come sarà nel decennio successivo con la 155, questa volta a trazione anteriore.In questi anni, la Polizia inizia anche a schierare equipaggi ufficiali in diverse categorie del motorsport: in livrea bianco/azzurra scendono in gara una Alfasud 1300 Gruppo N, le Alfa 33 e 75 in categoria Turismo e anche una 155 V6 TI.

Anni Duemila (156, 159, Giulietta)
Sempre a trazione anteriore è la 156, che, come Volante della Polizia Stradale, verrà impiegata sia in versione berlina che Sportwagon e, successivamente anche con motorizzazione JTD a gasolio. Allo stesso modo, anche la 159 verrà schierata sia con motorizzazione a benzina che diesel e anche con trazione integrale Q4. In questi anni, le vetture torneranno ad essere dotate di una blindatura per l’equipaggio.
Più recentemente, verrà impiegata dalla Polizia la Giulietta, sia con motore 1.6 JTDm-2, sia con cilindrata di due litri, sempre a gasolio. L’allestimento specifico per la Polizia avrà invece due varianti: con posti posteriori di serie e con paratia divisoria dell’abitacolo e divanetto posteriore la plastica lavabile.









venerdì 17 novembre 2023

Il Centro Stile Alfa Romeo veste la C43 con una livrea in stile “Las Vegas”

  


Alfa Romeo prende parte al nuovo Gran Premio americano di F1 a Las Vegas con una livrea speciale creata per l’occasione dagli abili e creativi designers del Centro Stile Alfa Romeo.

Al cospetto del maestoso “Aria Resort & Casino” i due piloti Valtteri Bottas e Zhou Guanyu sono stati i protagonisti di coinvolgenti attività ed insieme al team Alfa Romeo hanno svelato al cospetto di numerosi fans del Motorsport ed appassionati Alfa Romeo la monoposto C43 vestita per l’occasione da un “abito su misura” dedicato a Las Vegas e al suo stile ammaliante e stravagante.

In dettaglio, la livrea creata ad hoc dal Centro Stile Alfa Romeo è ispirata alla capitale dell’intrattenimento per eccellenza, celebre per i suoi lussuosi casinò. La vettura si presenta con una base total black in cui il rosso della livrea originale è richiamato dalle carte da gioco con i simboli del cuore e del quadrifoglio in oro metallizzato, arricchiti da alcuni tocchi in rosso.

L’iconico Quadrifoglio che identifica le più perforrmanti creazioni Alfa Romeo si sostituisce in questo caso al seme dei fiori sulle carte da gioco. Il numero 6, posizionato al centro delle carte con seme e cuore, è inserito come tributo ai 6 anni di partnership con il marchio Sauber. Le ruote si presentano nello stesso color oro metallizzato con tocchi di rosso.

La livrea non si limita solo alla vettura ma diventa protagonista anche sulle tute dei piloti Alfa Romeo. In questo caso il quadrifoglio in oro campeggia sul petto dei piloti, così come l’oro è il colore scelto per i loro nomi e i relativi numeri in gara.




Credits: Alfa Romeo Communications

venerdì 10 novembre 2023

Alfa Revival Cup, Alfa Delta è campione 2023



Marnate (VA), 10 novembre 2023 - Alfa Revival Cup: è arrivata l’ufficializzazione da parte dell’Organizzatore, Canossa Events, Alfa Delta è Campione 2023 su tutti i fronti.

Innanzitutto della Classifica Team, motivo di particolare orgoglio per Roberto Restelli e tutto il gruppo dei suoi collaboratori, che lavorano sempre senza risparmiarsi per portare alle gare vetture preparate e curate sempre ai massimi livelli.
Della Classifica Assoluta, con Michael Erlich che ha mantenuto la leadership per gran parte del campionato portando la sua GTA 1600, forse la vettura più rappresentativa tra le sportive nella storia delle competizioni del Biscione, alla conquista del titolo Alfa Revival Cup 2023.

E della classifica relativa alla categoria più competitiva dell’Alfa Revival Cup: la G2 TC 2000, che comprende le GTAm che, spesso con oltre 10 vetture al via, si giocano la vittoria assoluta ad ogni appuntamento, con Peter Bachofen e Roberto Restelli. Nonostante la battuta a vuoto nella gara di casa a Monza, dove per i danni di un’uscita di strada nelle prove libere non hanno potuto prendere il via, l’equipaggio italo-svizzero ha conquistato il successo di categoria, oltre alla piazza d’onore assoluta, con un grande finale di stagione coronato da due podi.

A corollario di una stagione davvero da incorniciare per la squadra varesina, da segnalare le due vittorie di tappa, Red Bull Ring e Misano, conquistate da Daniele Perfetti con la GTAm #95, così come il 5° posto in classifica generale ottenuto da Carlo Barbolini con la Giulia Super 1600, mentre Matteo Kamata è 7° con la GTAm, seguito dai compagni di squadra Emilio Petrone (GTAm), Roberto Brandoli (Giulia 1600), Massimo Bortolami (GTA 1600) e Dino Cardillo (GTAm Gr. 5).

 


 

sabato 21 ottobre 2023

IL REGISTRO ITALIANO ALFA ROMEO CELEBRA A BOLOGNA I 60 ANNI DELLA GIULIA COUPÈ



La Giulia Coupé è uno dei modelli più iconici della Storia dell'Alfa Romeo: nata nel 1963, affianca per poi sostituire definitivamente la Giulietta Sprint, la prima sportiva accessibile della Casa del Biscione.
Disegnata da un giovanissimo Giorgetto Giugiaro per Bertone, rimane in produzione fino al 1976: la Giulia Coupè è stata costruita in oltre 225.000 esemplari e in numerose versioni, a partire dall'originaria Giulia Sprint GT, poi seguita dalla GT Veloce e dalle più popolari GT Junior. Ha fatto un salto di categoria con le 1750 GTV e 2000 GTV, ma le versioni che sono entrate nel mito sono le celeberrime GTA, GTA Junior e GTAm, che per quasi un decennio hanno dominato la scena delle competizioni nella categoria Turismo a livello mondiale.

Per celebrare i 60 anni della Giulia Coupé e delle sue derivate, ma anche l'identico compleanno dell'Autodelta, il reparto corse ufficiale dell'Alfa Romeo, il Registro Italiano Alfa Romeo esporrà nel suo stand ad Auto e Moto d'Epoca due esemplari importanti: il primo è una Giulia GTA 1600 da corsa, allestita dall'Autodelta e utilizzata in gara, con molti successi, da uno dei piloti più amati dagli Alfisti: Ignazio Giunti. Questo esemplare si presenta in uno stato eccezionale, esattamente nelle condizioni in cui smise di correre oltre 50 anni fa, perfetto nel funzionamento e con piccoli segni trascurabili dovuti all'età. L'incredibile valore storico della Giulia GTA ex Giunti è sottolineato dal fatto che nel 2022 si è aggiudicata il premio “best in show” al Concorso di Conservazione e Restauro RealAlfa, organizzato dal Registro Italiano Alfa Romeo presso il Museo Storico di Arese.

Il secondo esemplare di Giulia Coupé è una Giulia Sprint GT di prima produzione. Si tratta di un'auto in condizioni perfette al 100%: per i visitatori sarà un'occasione per vedere da vicino un esemplare a cui ispirarsi per eventuali restauri.

venerdì 20 ottobre 2023

Italian Speed Festival – Battaglia su due fronti per Alfa Delta

 


Marnate (VA), 20 ottobre 2023 - Finale di stagione a pieno ritmo per Alfa Delta, che in occasione dell’Italian Speed Festival in programma nel fine settimana sul Misano World Circuit, sarà impegnata su due fronti: oltre alla tradizionale presenza nell’Alfa Revival Cup, con ben nove vetture di cui due in lizza per il titolo assoluto, da segnalare il debutto nella YoungTimer Cup dell’Alfa Romeo 156 pilotata dal patron della squadra Roberto Restelli e il ritorno nella serie di Matteo Kamata che sarà affiancato sulla Porsche 964 Cup da Daniele Perfetti.

Mancato il “match-ball” a Vallelunga per un problema al motore della sua GTA 1600 #40, Michael Erlich si presenta all’appuntamento finale sul tracciato Romagnolo sempre al comando della classifica generale ma con un margine risicato di soli 3 punti sui più immediati inseguitori: Caponi-Sabatini su GTAm.
Più staccato, di 7,5 punti, ma in lizza per il primato assoluto anche l’altro equipaggio Alfa Delta, composto dal patron Roberto Restelli e Peter Bachofen sulla GTAm #85.

Non saranno in lizza per il titolo ma certamente punteranno al successo di tappa Daniele Perfetti, che ha già fatto centro al Red Bull Ring, ed Emilio Petrone che nell’occasione sarà nuovamente affiancato da Giacomo Barri, rispettivamente al volante delle GTAm #95 e #50. Così come punta ad un risultato di vertice Matteo Kamata, con la GTAm #34. Tra la folta pattuglia di GTAm da segnalare anche il rientro di Federico Buratti con la vettura #123, mentre Dino Cardillo sarà anch’egli al volante di una GTAm ma in versione Gruppo 5.

A completare lo schieramento della squadra varesina, la Giulia Super 1600 #108 di Roberto Brandoli e Carlo Barbolini e l’inedito equipaggio composto da Fabrizio Zamuner e Massimo Bortolami con la GTA 1600 Gruppo 4 #188.

Come detto, doppio impegno per Roberto Restelli che porta al debutto nella YoungTimer Cup la 156 TS 2.0 Gruppo N appena ultimata nell’officina Alfa Delta di Marnate, pilotandola in entrambe le gare, mentre Matteo Kamata e Daniele Perfetti si divideranno l’abitacolo della Porsche 964 Cup nelle due gare.

Per loro sarà perciò una domenica decisamente impegnativa, perché dopo le prove libere nella giornata di sabato sia le qualifiche che le gare sono concentrate alla domenica, con il via alle ore 14.05 e alle 17.45 rispettivamente gara-1 e gara-2 Youngtimer, sulla distanza di 20 minuti, mentre alle 15.20 prenderà il via la gara finale dell’Alfa Revival Cup sulla tradizionale distanza di 60 minuti con sosta obbligatoria.

venerdì 8 settembre 2023

Alfa Revival Cup – Per Alfa Delta a Vallelunga parte il girone di ritorno


 

Terminata la pausa estiva, e rientrati dalla trasferta tedesca di Pferdsfeld per l'evento "Pista & Piloti", per Alfa Delta inizia il girone di ritorno dell'Alfa Revival Cup con il quarto round stagionale in programma nel fine settimana sul circuito capitolino di Vallelunga. 



Una tappa che potrebbe rivelarsi determinante per la rincorsa al titolo assoluto 2023. Soprattutto per   Michael Erlich, attualmente leader della classifica generale, che se dovesse fare di nuovo bottino pieno con la sua GTA 1600 #40 potrebbe già chiudere la pratica campionato. Il pilota svizzero, infatti, comanda la classifica generale per "Indice di performance", con 12,5 lunghezze di vantaggio sul compagno di squadra Mathias Korber, che non sarà presente a Vallelunga, e ben 14,5 punti su Edoardo Caponi. 


Per la vittoria assoluta in gara, invece, è logico ipotizzare che la lotta sarà circoscritta al plotone delle GTAm gruppo 2. Tra queste, quattro vetture sono schierate dalla squadra varesina. Partendo dalla #95 di Daniele Perfetti, che ha già fatto centro nella tappa austriaca del Red Bull Ring, vanno alla caccia del colpaccio Peter Bachofen e il titolare Alfa delta Roberto Restelli, che tornano sulla vettura #85 completamente revisionata, 


Emilio Petrone che correrà in solitaria sulla vettura #50, così come Matteo Kamata sulla vettura #34 di Alfa Delta. Gara in solitaria anche per Dino Cardillo, però con la GTAm #110 in versione Gruppo 5. 

Doppio impegno per l'equipaggio composto da  Carlo Barbolini e Roberto Brandoli, che al volante della Giulia 1600 #108 prenderanno il via sia nella gara Alfa Revival Cup sia in quella del Campionato Italiano Autostoriche, in programma sabato pomeriggio, con partenza alle 16.20, sulla distanza di 60 minuti con sosta obbligatoria. 

 

Per l'Alfa Revival Cup, dopo le prove libere di venerdì e sabato mattina e le qualifiche nel pomeriggio, la gara si disputerà la domenica pomeriggio, con partenza alle 13.05, sempre sulla classica distanza di 60 minuti con sosta obbligatoria.

giovedì 31 agosto 2023

Alfa Romeo 33 Stradale ritorna sul circuito di Monza dove debuttò 56 anni fa



Dopo la world premiere di ieri al Museo Alfa Romeo, la nuova 33 Stradale fa il suo ritorno nel "Tempio della velocità" a Monza, in occasione del Gran Premio d'Italia. Esattamente il 31 agosto del 1967, infatti, l'iconica vettura faceva il suo debutto sul leggendario circuito, poche settimane prima del suo esordio ufficiale al Salone di Torino.

Allora la scelta della location non fu casuale in quanto massima espressione del legame fra il mondo delle corse e le auto da strada, oltre a voler rimarcare il ritorno ufficiale dell'Alfa Romeo nel mondo delle competizioni proprio con il progetto 33. Derivata direttamente dalla Tipo 33 da competizione, la 33 Stradale suscitò subito ammirazione per le prestazioni esaltanti e la silhouette scultorea firmata da Franco Scaglione.

Oggi, davanti ai box dell'Alfa Romeo F1 Team, è andata in scena la stessa forte emozione quando i riflettori si sono accesi sulla nuova 33 Stradale, un vero e proprio "manifesto" di ciò che il marchio italiano può fare - e farà - in termini di stile ed esperienza di guida. Realizzata in soli 33 esemplari esclusivi, con un processo artigianale unico, la nuova coupé a "due posti secchi", coniugando heritage e futuro, proietta Alfa Romeo nel XXI secolo. E il suo debutto non poteva che avvenire nello stesso circuito dove 56 anni fa nasceva la sua leggenda, lo stesso tracciato dove il 3 settembre del 1950 Alfa Romeo vinse il primo titolo nella storia della Formula 1 con Nino Farina al volante della Tipo 158 "Alfetta".

Per l'occasione le monoposto dell'Alfa Romeo F1 Team vestiranno una livrea speciale che celebra l'esordio della nuova 33 Stradale, come dimostra il colore oro dei cerchi e il nome scritto sulla fiancata e sull'ala posteriore. Immancabile il Quadrifoglio, nella versione rinnovata per il 100° anniversario. Utilizzato per la prima volta da Ugo Sivocci nel 1923 e adottato, a partire dagli anni Sessanta, come emblema ufficiale sulle Alfa Romeo dalle prestazioni sportive più marcate, tra cui ovviamente la nuova creazione Alfa Romeo.

Inoltre, sulle monoposto di Valtteri Bottas e Zhou Guanyu i colori della bandiera italiana, presente sulla parte del cofano motore, sono stati virati al verde "Quadrifoglio" con il bianco a completare il rosso della livrea ufficiale. Il vessilo, dominante sulla fiancata della vettura, prende vita grazie all'andamento fortemente diagonale e dona ancor più dinamicità alla percezione della monoposto.

La stessa celebrazione stilistica e cromatica si ritrova sulle tute da corsa dei due piloti dell'Alfa Romeo F1 Team, dove la bandiera italiana prende vita con una combinazione asimmetrica di rosso davanti e verde dietro, con un contorno verticale come quello dell'auto, dal petto al braccio del pilota. Infine, i nomi di Bottas e Guanyu sono in color oro mentre sulla loro spalla spicca il nuovo Quadrifoglio "100 Anniversario".


Foto ©️Diego Onida






 

martedì 29 agosto 2023

All'asta una rarissima Alfa Romeo 1900 C Sprint Ghia Supergioiello



Car & Classic sta per mettere all'asta una meraviglia rara e preziosa della storia dell'automobile, una spettacolare Alfa Romeo 1900 C Sprint Ghia Supergioiello dall'importante valore collezionistico. Un coupé tra le creazioni più raffinate del made in Italy di tutti i tempi, con tutta la carica espressiva densa di personalità tipica della carrozzeria Ghia. In particolare con il design della sua ristretta serie denominata Supergioiello, una linea di stile esclusiva con cui, a partire dal 1949, l'atelier ha impreziosito autotelai di diverse marche. Sul performante modello della casa automobilistica milanese sono solo 6 le carrozzerie montate, a dispetto dei 18-20 esemplari previsti. E in totale ad oggi se ne conoscono soltanto quattro esistenti. Questa vettura, ancor più speciale grazie al bel colore originale "Rame Metallizzato" che ne esalta l'eleganza e la rende unica, è l'ultima prodotta – chassis numero 01549. Datata 1953, è una delle più incredibili Alfa Romeo create dal Dopoguerra a oggi e in assoluto una delle più seducenti interpretazioni dell'Alfa Romeo 1900 C Sprint. Un'opera d'arte di carrozzeria su un modello che era già un capolavoro, ovvero una ammiraglia di grande importanza storica del marchio come la "Millenove".

Prima Alfa Romeo a scocca portante, la 1900 è stata prodotta dal 1950 al 1959 nella prima catena di montaggio realizzata dalla Casa. Il motore, non più a 6 e 8 cilindri come per i modelli precedenti ma con un frazionamento a 4 cilindri, sempre con testata in lega leggera, due alberi a camme in testa e camere di scoppio emisferiche, l'ha resa vincente anche in gara, oltre che di grande successo sul mercato. Tanto da essere pubblicizzata dalla Casa come "L'auto di famiglia che vince le corse". 


La versione C Sprint è stata prodotta con carrozzeria Coupé e Cabriolet già dal 1951, un anno dopo il lancio della Berlina, con passo accorciato di 130 mm (2500 mm il totale) destinato agli atelier di grido degli anni Cinquanta tra i quali, appunto, la torinese Ghia, attiva dal 1916 al 1973. Queste creazioni erano rivolte alla clientela più sportiva ed esigente dell'Alfa Romeo, abituata a guidare fuoriserie con un alto livello di artigianalità e rifinite secondo le proprie preferenze. Nella 1900 C Sprint il motore di 1884 centimetri cubi venne dotato di un carburatore doppio corpo Weber oltre che di valvole di aspirazione e scarico maggiorate. Tra le altre caratteristiche tecniche dell'esemplare, cambio manuale a quattro velocità, sospensioni anteriori indipendenti con doppi bracci ad A, molle elicoidali e ammortizzatori idraulici; sospensione posteriore ad assale rigido con bracci longitudinali, molle elicoidali, ammortizzatori idraulici e freni a tamburo sulle quattro ruote.


Questa Alfa Romeo 1900 C Sprint Ghia Supergioiello ha trascorso gran parte della sua vita nella penisola iberica. A cominciare dall'inizio, da quando il suo primo proprietario, l'appassionato di velocità e gentleman driver Gumersindo Garcia Fernandez, l'ha iscritta al Real Automóvil Club de España. Era il 1954, la stagione delle corse quell'anno si è chiusa per la vettura con due vittorie di classe: al Rally de los Pirineos e alla Dehesa de la Villa. Visti i 100 CV di potenza firmati dal marchio del Biscione, l'anno successivo il proprietario dev'essersi poi sentito invogliato a iscriversi con la "Supergioiello" alla prima grande gara internazionale del 1955, l'estenuante Rally di Monte Carlo, che in effetti è riuscito a completare, piazzandosi 204°. Ha continuato poi a gareggiare con l'auto per il resto della stagione nell'Europa meridionale in altre quattro competizioni, sempre con risultati entro le prime otto posizioni. Dopodiché è stata ceduta al suo secondo proprietario, il presidente del Club 600 Barcelona Salvador Ros. Non prima, però, di passare con la sua incredibile bellezza sotto i riflettori del Concurso de Elegancia di San Sebástian. 


Nel 1958 è tornata a correre conquistando una decima posizione assoluta al Rally de los Pirineos e in seguito partecipando regolarmente a molte altre gare fino al 1961, quando un incidente ha posto uno stop non solo alla sua attività agonistica ma anche al suo incantevole frontale. A quel punto, per rimettere in strada l'auto, la parte è stata sostituita con quella di una 1900 C Sprint Touring vista l'eccezionalità del frontale della carrozzeria Ghia, che ovviamente era introvabile. È stato poi il maestro restauratore Dino Cognolato a ripristinare, molti anni più tardi, "il volto" della Supergioiello, riportando la vettura esattamente all'aspetto che aveva nel gennaio del 1955 al Rally di Monte Carlo, con anche il numero di gara "400" sulle porte. Nel frattempo il suo terzo proprietario Pablo Gemino, responsabile della rivista dell'Antic Car Club de Catalunya e storico per passione, ne aveva ricostruito le vicende con un lavoro di ricerca che è stato portato avanti dal custode successivo, Francisco Pueche. Portoghese, Pueche ha avuto la fortuna di recuperare anche delle foto storiche della sua lussuosa Alfa in gara con la configurazione iniziale. Dopo il restauro, questa rarità è passata di mano altre due volte e viene ora presentata in condizioni eccellenti. Le stesse che nel 2021 l'hanno fatta risplendere sulla passerella in riva al Lago di Como del Concorso d'Eleganza di Villa d'Este. 


L'asta su carandclassic.it è in programma dal 17 al 24 settembre; nel frattempo è già possibile visionare la vettura attraverso l'ampia documentazione fotografica e la dettagliata descrizione testuale a disposizione sul sito.


Le aste di Car & Classic si svolgono online e non comportano di dover muovere i veicoli da dove si trovano. Per iniziare a vendere è sufficiente iscriversi al sito e attivare un account gratuito. Dopodiché, la preparazione è assistita da un esperto dell'azienda e offre sempre la possibilità di stabilire un prezzo di riserva, ovvero la soglia minima da raggiungere perché il veicolo si possa considerare venduto. Il premio d'asta ammonta soltanto al 6% ed è a carico soltanto di chi vende, solo in caso di vendita. Mentre per gli acquirenti non esistono costi. Infine, la sicurezza per i pagamenti è garantita da un sistema che tiene bloccati gli importi fino alla consegna dei mezzi da parte dei venditori. Per questo gli acquirenti, dopo essersi registrati al sito, possono fare rilanci in tutta tranquillità. Magari partecipando anche ad alcune delle tante aste senza riserva, per le quali ogni offerta può essere vincente.


Fondata nel 2005 a Londra, Car & Classic rappresenta ormai un metodo consolidato per le compravendite di veicoli d'epoca in molti paesi d'Europa e del mondo. Sono 4 milioni gli utenti che vi si affidano ogni mese e, con una scelta di oltre 36mila auto, moto e veicoli commerciali d'antan, la piattaforma è ormai anche il sito con il maggior numero di mezzi storici in vendita nella Penisola. "L'Italia è un mercato fiorente e di assoluto rilievo nel panorama europeo delle auto d'epoca vista la forte tradizione motoristica del Paese e anche per la presenza di tanti collezionisti e professionisti appassionati", spiega l'amministratore delegato Tom Wood, britannico naturalizzato italiano. "Il nostro sistema di aste online ha incontrato da subito il gradimento del pubblico, sta crescendo rapidamente e sta diventando anche qui leader di settore". Tra i motivi di tanto successo, la specializzazione esclusiva dell'azienda nel comparto, la possibilità di consultare e inserire annunci gratuiti per vendere i propri veicoli e, non ultimo, il fatto che tutte le 110 persone che lavorano in Car & Classic sono dei veri appassionati di motorismo storico.


Per ulteriore informazione e per partecipare all'asta:
Numero verde 800 089 894 - www.carandclassic.it


ph credits: Remi Dargegen 



mercoledì 12 luglio 2023

Alfa Revival Cup – Luci e ombre per Alfa Delta nella gara di casa a Monza



E’ stato un weekend dal sapore agrodolce quello vissuto da Alfa Delta sulla pista di casa, Monza, dov’è andato in scena il terzo round dell’Alfa Revival Cup, inserito nel prestigioso contesto del FIA WEC, che segnava anche il giro di boa della stagione.

Al disappunto di Roberto Restelli per non avere potuto prendere il via nella gara di casa e al podio assoluto sfuggito a Emilio Petrone e Giacomo Barri con la GTAM #50 per pochi secondi, hanno fatto da contraltare ben cinque vittorie di classe oltre a quella assoluta nella speciale classifica per “Indice di Performance” di Michael Erlich, al volante della GTA 1600 #40, che consente al pilota svizzero di allungare in testa alla classifica generale portandosi a quota 44 punti, 12,5 lunghezze davanti al compagno di squadra Mathias Korber.

Il pilota bavarese, ben affiancato nell’occasione da Bernd Georgi, nonostante abbia dovuto accontentarsi del quinto posto assoluto ha, infatti, mantenuto la seconda posizione nella classifica generale. Posizione che alla vigilia della gara monzese era condivisa con Peter Bachofen e Roberto Restelli, i quali però non hanno potuto difenderla causa l’uscita di pista del pilota svizzero nel turno di prove libere del venerdì, che ha procurato danni non riparabili nel poco tempo a disposizione e quindi non ha consentito all’equipaggio italo-svizzero di prendere il via alla gara.

Oltre al già citato Erlich, 1° nella FT 1.6, le altre vittorie di classe sono state conquistate da Christian Ondrak e Massimo Bortolami, 7.mi assoluti con la GTA 1600 Gr. 5 #36, da Fabrizio Zamuner e Fabian Korber con la GTA 1600 Gr. 2 #188, mentre Dino Cardillo, nonostante il tamponamento subito che l’ha mandato in testa coda facendogli perdere parecchio tempo, ha portato in solitaria alla vittoria di classe la GTAm Gr. 5 #110. Soddisfazione con il primato di classe anche per Carlo Barbolini e Roberto Brandoli, tornati al volante della Giulia 1600.

Incoraggianti, infine, il 9° posto assoluto ottenuto da Schreiber Judd e Matteo Kamata al volante della GTAm #34 con la quale prosegue l’affiatamento, così come per il giovane Lorenz Georgi al volante della Giulia 1600 TI Super.

Ora l’Alfa Revival Cup si prende la meritata pausa estiva, dando appuntamento per il quarto round il 10 settembre a Vallelunga, mentre Alfa Delta sta programmando la partecipazione all’Old Timer Grand Prix in programma al Nurburgring il 13 agosto.







mercoledì 5 luglio 2023

MITI ITALIANI. ALFA ROMEO E MONZA



Una tappa ricca di storia e contenuti per il terzo round 2023 Alfa Revival Cup al Circuito Nazionale Monza in un prestigioso weekend internazionale. Il FIA World Endurance Championship ha scelto infatti il campionato di Alfa storiche come support series per la tappa di Monza. 
Il campionato by Canossa torna il 7 e 8 Luglio in uno scenario denso di contenuti storici, tra modernità e tradizione. Il tempio della velocità ospiterà il marchio Alfa Romeo che, a 103 anni dalla sua nascita, correrà tra le curve del circuito sfoggiando l’iconico quadrifoglio. I protagonisti del campionato, dopo Mugello e Red Bull Ring, si confronteranno sul velocissimo tracciato di Monza, in cui le scie saranno determinanti in qualifica e la potenza dei motori farà la differenza in gara. L’equilibrio nel campionato by Canossa è stato il motivo dominante delle prime due gare, a salire sul gradino più alto del podio sono stati Albert Weinzierl (Team Formula GT) e Daniele Perfetti (OKP Alfa Delta Racing Team), entrambi al volante delle velocissime GTAm, le vetture che rappresentano un riferimento in termini di prestazioni. Ma al Red Bull Ring, una sorpresa l’ha riservata il tedesco Peter Praller (Formula GT) che con la sua Giulia Sprint GTA G1 Gr.5 1600 si è fatto largo, meritatamente, tra le inossidabili GTAm 2000, offrendo uno spunto di interesse ulteriore per il campionato, il confronto tra modelli GTAm e Giulia Sprint GTA. Proprio tra coloro che hanno sfidato l’egemonia delle GTAm meritano un posto d’onore, Francesco Liberatore e Francesco Zadotti (Scuderia del Grifone), capaci di inserirsi, con la loro filante Alfetta GT6 2500, nella lotta per la top-5. 
Al Mugello a far balzare in zona podio la coppia Liberatore-Zadotti aveva contribuito, in parte, l’asfalto umido. In Austria, con la pista asciutta, Liberatore è stato artefice di una splendida partenza che lo ha lanciato nella bagarre per il podio nel corso della prima parte di gara. Tra i tanti protagonisti della serie non possiamo non citare Mathias Körber (OKP Alfa Delta Racing Team). L’appassionato pilota tedesco ha corso al Red Bull Ring senza avere al suo fianco il figlio Fabian ed ha sfoderato grinta e acume tattico, prendendosi il podio ed il secondo posto nella classifica generale. Secondo posto che, Körber, condivide con la coppia composta da Peter Bachofen e Roberto Restelli (OKP Alfa Delta Racing Team), anche loro sempre tra i migliori. 
A Monza tornerà in pista un’altra coppia molto forte, quella composta da padre e figlio, Luigi e Niccolò Mercatali (Scuderia Clemente Biondetti), secondi al Mugello e desiderosi di tornare al vertice sulla pista brianzola. Il regolamento del campionato Alfa Revival Cup, messo a punto dallo staff di Canossa, permette a tutti i modelli di vetture di giocarsi delle chance di vittoria. Proprio grazie a questa combinazione troviamo in cima alla classifica assoluta lo svizzero Michael Erlich (OKP Alfa Delta Racing Team) con la sua Giulia Sprint GTA. 

Il campionato è ricco di spunti vivaci e tra questi merita attenzione la presenza dei giovani che hanno accettato la sfida dell’Alfa revival Cup, come Edoardo Caponi (compagno Fabrizio Sabatini – Jolly Car Squadra Corse), Kevin Giovesi (compagno Stefano Barbieri – AMG RS) e Giacomo Barri (compagno Emilio Petrone - Scuderia del Portello). 

(Credits: Courtesy of Canossa Events)

mercoledì 28 giugno 2023

Alfa Romeo Tonale entra nella flotta ufficiale dell’Arma dei Carabinieri



Roma, 28 giugno 2018 – Questa mattina all’interno della caserma intitolata alla Medaglia d'Argento al Valor Militare, Generale Azolino Hazon, sede del Comando Generale dell’Arma dei Carabinieri, è stata simbolicamente consegnata una Alfa Romeo Tonale Hybrid che fa parte di un primo lotto di 400 Tonale che entreranno nel parco auto dell’Arma tra il prossimo mese di luglio e la fine del 2024.

L’evento si è svolto alla presenza del Comandante Generale Gen. C.A. Teo Luzi, del CEO Alfa Romeo Jean Philippe Imparato, del Country Manager di Stellantis in Italia, Santo Ficili, nonché dei vertici dello Stato Maggiore del Comando Generale dei Carabinieri.
Il primo lotto di Tonale sarà destinato ai Nuclei Radiomobile di tutta Italia ed affiancherà le Alfa Romeo Giulia AT8 200cv rendendo ancora più efficiente l’attività di pronto intervento dei Carabinieri. La tradizionale velocità e tempestività di intervento di queste vetture ha fatto sì che negli anni guadagnassero il popolare soprannome di “Gazzelle”. I simboli di questi Reparti, infatti, sono proprio il fulmine e la gazzella che salta.

Per la prima volta tra i veicoli dei Nuclei Radiomobile viene introdotta un’autovettura del segmento C-SUV. Tale diversificazione consente una maggiore versatilità nello svolgimento del servizio, nonché un incremento sensibile del livello di comfort garantito al personale operante, utile soprattutto per i turni prolungati.

Il modello di Alfa Romeo Tonale presentato oggi è equipaggiato con il motore ibrido (benzina/elettrico) 1.5 da 163 cavalli con cambio automatico TCT a 7 rapporti. Rivestita dalla tradizionale livrea radiomobile (blu e rossa con tetto bianco), è dotata di una blindatura parziale per la protezione dei militari, di una monocellula per il trasporto in sicurezza delle persone fermate, nonché di una sirena elettronica bitonale e lampeggianti blu con luci a led. Gli allestimenti interni sono stati ripensati e modificati per consentire il massimo confort per i militari e l'alloggiamento dell'equipaggiamento specifico (giubbotti antiproiettile, torce ad alta visibilità, armi lunghe ecc).
La scelta di adottare veicoli ibridi di ultima generazione ben rappresenta l’impegno dell'Arma nella tutela dell’ambiente, ambito nel quale è in prima linea per essere la più grande forza di polizia ambientale in Europa.

Il sodalizio tra Alfa Romeo e l’Arma dei Carabinieri è storico ed ha origine nel secondo dopoguerra; la prima Alfa Romeo dell’Arma fu la 1900 M “Matta” nel 1951. Un anno dopo, con la berlina 1900, nasce la Gazzella, che nel linguaggio dell’Arma, rappresenta il concetto di pronto intervento. La sua discendente diretta fu la Giulia degli Anni 60, che venne impiegata dal 1963 al 1968. Da allora il legame tra l’Arma e Alfa Romeo è proseguito negli anni: Alfetta, 90, 75, 155, 156 e 159, arrivando fino alla Giulia Quadrifoglio.

Molte di queste vetture sono in mostra oggi presso il Museo Alfa Romeo, nella sezione “Alfa Romeo in Divisa” realizzata in collaborazione con l’Arma e inaugurata il 24 giugno 2020 in occasione del cento decimo anniversario del Marchio.

martedì 27 giugno 2023

Alfa Romeo celebra il centenario del Quadrifoglio a Le Mans Classic 2023


Dal 29 giugno al 2 luglio sul mitico circuito della 24 Ore si terrà l'11a edizione della Le Mans Classic. Questo imperdibile evento del mondo delle gare delle auto d'epoca offre a decine di migliaia di visitatori e appassionati la possibilità di ammirare sulla pista di Le Mans i bolidi da corsa del periodo tra gli anni '20 e la fine degli anni '70 che hanno fatto la storia di questa corsa leggendaria.

Un'ottima opportunità per Alfa Romeo, quattro volte vincitrice della gara, per presentare alcuni dei fantastici modelli che hanno segnato le tappe della straordinaria avventura sportiva della marca, come quella del circuito della Sarthe. Un'occasione resa ancora più entusiasmante dal fatto che il centesimo anniversario del Circuito delle 24 Ore di Le Mans coincide con i cento anni dell'iconico Quadrifoglio, che dal 1923 contraddistingue le vetture più performanti della marca Alfa Romeo. Sono dunque due i traguardi centenari, testimoni chiave della storia delle corse automobilistiche, che saranno celebrati quest'anno durante la Le Mans Classic.

In tale occasione, presso lo stand del marchio saranno esposti quattro modelli eccezionali, fiori all'occhiello della collezione Heritage in mostra presso il Museo Storico Alfa Romeo di Arese: una 6C 3000CM del 1953, la straordinaria 33 Stradale prototipo del 1967, una 33/3 Litri "Le Mans" del 1970 e una 33 TT 12 del 1975. Al loro fianco, saranno presenti anche le ultime nate della gamma: le esclusive Giulia e Stelvio Quadrifoglio "100° Anniversario" accanto a una Tonale Plug-in Hybrid Q4, il primo SUV plug-in hybrid Q4 di Alfa Romeo.

Ciliegina sulla torta...di compleanno, l'esclusiva Alfa Romeo Giulia SWB Zagato farà la sua prima apparizione su strada in pubblico nel corso della sfilata che si terrà nella mattinata di sabato 1° luglio. I visitatori potranno scoprirla in anteprima mondiale presso il “Village des Constructeurs”. Si troverà accanto a una straordinaria Alfa Romeo 33/3 che ha partecipato all'edizione del 1970 delle 24 Ore di Le Mans, fregiata del logo Autodelta, scuderia ufficiale del reparto corse di Alfa Romeo che quest'anno celebra il suo sessantesimo anniversario.

Inoltre, Alfa Romeo invita tutti i suoi fan, la "tribe" degli Alfisti, a rendersi protagonisti di questo evento imperdibile. Da venerdì 30 giugno a domenica 2 luglio, gli appassionati clienti e clubs di Alfa Romeo prenderanno parte alla 2° edizione degli Alfa Romeo Tribe Days. Tre giorni di pura passione, costellati di eventi inediti ed esperienze di guida esclusive sui circuiti di Montlhéry e Le Mans, dove sono state scritte alcune delle più belle pagine del motorsport internazionale.

6C 3000 CM spider (1953)
La "6C 3000 Competizione Maggiorata" (CM), realizzata dalla carrozzeria Colli, nasce nel 1953 come coupé da corsa destinata alla categoria "vetture sport". Questo modello è stato progettato per partecipare alla Mille Miglia del 1953 e alla 24 Ore di Le Mans.
Il motore di questa spider da corsa, progettato da Giuseppe Busso, riprende vari elementi del precedente 6 cilindri in linea da 3 litri, creato espressamente per il prototipo 6C 3000, ma con una cilindrata maggiorata a 3495 cm3 e una potenza, al termine delle successive evoluzioni, di 275 CV.
La versione coupé taglia il traguardo in seconda posizione alla Mille Miglia del 1953, pilotata dal leggendario Juan Manuel Fangio, campione del mondo di F1 nel 1951 con la GP Tipo 158-159 "Alfetta", e all'epoca il miglior pilota del team Alfa. Il pilota argentino domina la gara, ma è costretto a rallentare a causa di un problema al telaio.
L'esperienza di La Sarthe, nel giugno 1953, si rivela di nuovo sfortunata per l'Alfa Romeo 3000 CM coupé: tutte le vetture si ritirano dalla corsa. La ragione principale è da attribuire al poco tempo a disposizione per sviluppare il progetto complessivo: il reparto progettazione ha come obiettivo principale e imperativo quello di mettere a punto e organizzare la produzione di un nuovo modello compatto, che diventerà la "Giulietta".
La versione spider, per contro, ha conquistato il primo "Gran Premio Supercortemaggiore", corso a Merano nel 1953 con J.M. Fangio alla guida. Questa vettura straordinaria è normalmente esposta presso il Museo Alfa Romeo. La vettura in esposizione è dotata di freni a disco montati nel 1955 dal reparto R&D.

Alfa Romeo 33 Stradale prototipo (1967)
Sulla base della Tipo 33/2, artefice di numerose vittorie in gara, tra il 1967 e il 1969 viene realizzata una piccola serie di 18 coupé da strada, con un'affascinante carrozzeria in alluminio progettata da Franco Scaglione.
Modello leggendario che ha segnato non solo la storia di Alfa Romeo, ma anche quella dell'automobilismo, sia per la sua rarità che per la sua bellezza scultorea, è una delle pochissime vetture da strada nate a partire dal modello da corsa, dal quale ha ereditato eccellenti soluzioni tecniche che, cinquant'anni dopo, sono ancora in grado di offuscare quelle delle sofisticate vetture moderne. Il suo design, quintessenza della bellezza in un'automobile, è quasi impossibile da descrivere: a esprimerlo sono l'equilibrio delle forme, la purezza delle linee, l'eleganza di ogni minimo dettaglio.
Il telaio originale, derivato dalle corse, è costituito da tre grossi tubi in lega di alluminio di 20 cm di diametro disposti in modo da formare una "H" asimmetrica. Due strutture in fusione di magnesio sono quindi fissate alle estremità: quella anteriore sostiene la sospensione e i pedali, mentre quella posteriore sostiene il motore, la trasmissione e la sospensione. I serbatoi del carburante, in gomma, sono alloggiati all'interno dei tubi del telaio.
Rispetto alla versione da gara, la 33 Stradale si distingue per il passo allungato di 10 cm e un telaio rinforzato con lamiera d'acciaio a livello dell'abitacolo, oltre che per equipaggiamenti e finiture adatti all'impiego su strada.
Anche il motore - un V8-90° da due litri - è stato "ammorbidito" e portato a 230 CV (rispetto ai 270 CV della versione prototipo), rimanendo comunque in grado di spingere la vettura fino ai 260 km/h.

Alfa Romeo 33/3 litri Le Mans (1970).
Il ritorno di Alfa Romeo nelle corse per vetture sport avvenuto nel 1967, con il progetto "Tipo 33", rientra in un processo evolutivo che durerà dieci anni. Dopo i successi iniziali della vettura da due litri a Fléron, e prima delle grandi vittorie del 1968, Autodelta mette a punto una nuova versione del motore V8, con una capacità di 3 litri, per concorrere per i titoli generali.
Le cose sembrano promettere bene, ma al suo debutto nella 12 Ore di Sebring nel 1969, la vettura è costretta ad abbandonare. Nel corso della stagione conquista due vittorie (Zeltweg e Pergusa) e nel 1970 la squadra Autodelta consolida lo sviluppo della 33/3.
La vettura preparata per l'anno successivo subisce una revisione radicale: il motore sviluppa 420 CV, il cambio è ridisegnato, il peso ridotto a 650 kg e viene realizzata una carrozzeria completamente nuova.
Il 1971 è l'anno dell'en plein di vittorie: la 1000 km di Brands Hatch (De Adamich-Pescarolo), la Targa Florio (Vaccarella-Hezemans) e la 6 Ore di Watkins Glen (De Adamich-Peterson) sono le principali e prestigiose vittorie che proiettano Alfa Romeo al secondo posto nel Campionato del Mondo Costruttori.

Alfa Romeo 33 TT 12 (1975)
La 33 TT 12 fa il suo debutto alla 1000 km di Spa-Francorchamps il 5 maggio 1973, mentre il Campionato del Mondo Costruttori è al culmine, con un impegno importante da parte delle marche più prestigiose, come Alfa Romeo e la sua divisione corse, "Autodelta".

Mentre il numero "33", presente sui circuiti dal 1967, richiama un'auto da corsa leggendaria, l'acronimo "TT" significa "Telaio Tubolare", derivato dalla precedente "33 TT3", con un motore V8-90°. Il "12" rappresenta invece il numero di cilindri del nuovo motore flat-12 da 3 litri, in grado di erogare una potenza di oltre 500 CV. La carrozzeria presenta un'aerodinamica inconsueta e un'estetica impareggiabile, costituita da due pinne laterali e una grande presa d'aria sopra al cofano del motore.
Per decisione dei tecnici di Autodelta, la stagione 1973 viene consacrata allo sviluppo completo della nuova vettura e l'anno successivo la 33 TT 12 raccoglie i suoi primi successi, il particolare il primo posto alla 1000 km di Monza.
Nel 1974 la direzione di Alfa Romeo decide di partecipare alla 24 Ore di Le Mans con l'obiettivo di battere il team Matra, il suo primo vero concorrente. Durante la sessione di qualifica svolta in marzo, Merzario e la sua 33 TT 12 prendono il volo con un giro realizzato in 3' 31" 000, con un anticipo di 4 secondi sulla Matra. Tuttavia, per questioni organizzative, Alfa Romeo e Autodelta decidono di non partecipare alla gara.
La stagione 1975 segnerà l'età d'oro della 33 TT 12. I piloti migliori si alternano al volante della "TT 12" e conquistano l'ambitissimo Campionato del Mondo Costruttori. Merzario, il più talentuoso, Andretti, Bell, Brambilla, Ickx, Laffite, Mass, Pescarolo, Scheckter, Vaccarella, Watson.