domenica 23 ottobre 2022

Italiano GT Sprint / Settimo posto assoluto e secondo di categoria per Simone Patrinicola e Marco Butti (Audi) nel gran finale al Mugello


Scarperia e S. Piero (FI), 23 Ottobre 2022 - Il settimo posto assoluto nell'ultima corsa della stagione del Campionato Italiano GT3 Sprint e il secondo posto nella classe GT3 PRO-AM, affrontata per la prima volta al Mugello da Simone Patrinicola e Marco Butti dopo il titolo GT3 AM conquistato in anticipo, sembrerebbero a prima vista un buon risultato, se non si sapesse in che contesto sono maturati. Prima di oggi infatti il giovane duo Audi Sport Italia aveva ottenuto come miglior piazzamento assoluto della stagione l'ottavo posto in Gara 2 a Monza dopo essere partiti dall'ultima fila. Ma oggi le aspettative della squadra diretta da Emilio Radaelli erano ben altre rispetto al risultato finale, perché sulla griglia di partenza il diciassettenne Butti partiva davanti a tutti dopo aver conquistato la sua prima pole position di una carriera ancora "verdissima". E soprattutto la R8 LMS N.1 al momento del pit-stop avrebbe potuto fare a meno del fardello di secondi di handicap tempo da scontare che avevano appesantito le gare precedenti dei piloti dei quattro anelli.

Malgrado avesse alle spalle ben cinque equipaggi in lotta per il titolo piloti assoluto 2022, al semaforo il driver lariano era impeccabile portandosi al comando davanti alla Lamborghini Huracan di Middleton/Di Folco, col romano alla fine terzo in campionato, e la Honda NSX GT3 Evo di Moncini/Guidetti, che a fine giornata si sarebbero laureati campioni conduttori. Butti era impeccabile nell'inanellare giri con un passo all'altezza dei molto più scafati equipaggi che lo inseguivano, impegnati anche a marcarsi a vicenda, e così riusciva a restare al comando fino all'apertura della finestra di cambio pilota pur dovendo limitare il vantaggio a un secondo o anche meno, ma senza dare spazio agli avversari per cedere la prima posizione così duramente conquistata.

Al sedicesimo passaggio però, nel tratto seguente alle Curve delle Arrabbiate la Porsche doppiata di un avversario americano dopo aver dato l'impressione di cedere il passo si riportava in traiettoria entrando in contatto col pilota Audi, con la vettura di Stoccarda che aveva la peggio ed una fase di Full Course Yellow e di safety car che ricompattavano a lungo il gruppo. Perciò quando la R8 LMS tornava ai box con il segno del contatto sulla parte posteriore della fiancata, ben alle spalle della portiera, e a prendere il volante era Patrinicola il siciliano capiva subito che avrebbe potuto ripartire al comando ma che non avrebbe avuto alcun vantaggio da amministrare. Infatti l'ennese riprendeva la corsa davanti alla Honda di Guidetti, che quando la bandiera verde veniva sventolata al ventunesimo giro metteva la parola fine alla cavalcata Audi al comando della corsa e se ne andava a vincere corsa e campionato.

Non era però ancora finita la giornata per l'equipaggio Audi: Patrinicola infatti aveva ancora da difendere oltre al secondo posto anche il primo di categoria dagli assalti del neo-campione GT3 PRO-AM Jonathan Cecotto, figlio del centauro Johnny e in gara con Matteo Di Giusto, cosa che gli riusciva fino a circa metà dell'ultimo passaggio quando la Lamborghini Huracan del rivale aveva la meglio. Non era ancora finita: dopo il podio e lo champagne il collegio dei commissari sportivi decideva che nel contatto tra Butti e l'americano Nelson fosse stata maggiore la responsabilità del pilota al comando rispetto a quella del doppiato e con 25" di penalità da aggiungere alla classifica finale il terzo posto assoluto si trasformava in settimo, mentre veniva conservato il piazzamento in GT3 PRO-AM che però, visto come era iniziata la domenica, non bastava a portare in attivo la giornata dei piloti e del team dei quattro anelli.

(Audi Sport Italia-Ufficio Stampa)