lunedì 6 luglio 2015
DOPO LA VITTORIA IN GARA 1 EDOARDO LIBERATI CHIUDE IL WEEKEND DI MONZA DELLA MITJET ITALIAN SERIES CON UN ALTRO PODIO
Quarto podio per Edoardo Liberati nella Mitjet Italian Series. A Monza il pilota romano ha concluso con un terzo posto un fine settimana per lui indubbiamente straordinario, iniziato sabato con la seconda pole consecutiva messa a segno nel campionato tricolore, dopo quella ottenuta tre settimane prima sulla pista di Misano Adriatico.
Sul circuito brianzolo, il portacolori dell'Alberteam è riuscito poi ad imporsi in Gara 1, avviandosi al comando e mantenendo la concentrazione anche quando l'ingresso della safety-car ha reso le cose abbastanza complicate, scivolando terzo alla ripartenza ed in seguito riappropriandosi in maniera autoritaria della leadership a quattro giri dall'arrivo, rimanendo davanti a tutti fino alla bandiera a scacchi.
Un trionfo scaturito dopo una volata conclusiva incandescente, che lo ha visto tagliare il traguardo con un vantaggio di appena 12 centesimi su Vito Postiglione e 423 millesimi nei confronti del terzo classificato Alberto Cola.
Ancora più sofferta è stata tuttavia Gara 2, dal momento che Liberati, per effetto dell'inversione della griglia, si trovava ad avviarsi ottavo, dalla quarta fila di partenza. Ma anche in questo caso il romano ha mantenuto i nervi saldi ed ha iniziato la sua rimonta. Una rimonta in parte "interrotta" da alcuni contatti che lo hanno fatto nuovamente precipitare dietro, fino all'undicesima posizione, per poi recuperare nuovamente e portarsi appunto terzo.
Dopo il secondo e il terzo piazzamento conquistati in occasione del suo debutto nella categoria sul circuito di Adria (oltre a un miglior quarto posto conquistato a Misano, dove appunto scattava dalla pole), Liberati ha così potuto festeggiare meritatamente sul podio per la quarta volta nelle sei gare fino ad ora da lui disputate.
Adesso la Mitjet Italian Series si prenderà una pausa, tornando ad accendere i motori per il quinto dei sette round del calendario solamente il 5 e 6 settembre sul tracciato del Mugello. Ma l'impegno in pista di Liberati proseguirà tra pochi giorni con il quarto appuntamento del Lamborghini Blancpain Super Trofeo Europa in programma dal 23 al 25 luglio sullo storico circuito belga di Spa-Francorchamps.
Nel monomarca della Casa del Toro, il romano si presenterà ancora una volta come uno dei protagonisti assoluti del campionato, alternandosi al volante di una Huracán del team Raton Racing con lo svizzero Patric Niederhauser, assieme al quale ha già ottenuto un sesto e un quinto piazzamento nel weekend di apertura di Monza, centrando poi il secondo posto in Gara 1 a Silverstone e il terzo al Paul Ricard.
Sul circuito brianzolo, il portacolori dell'Alberteam è riuscito poi ad imporsi in Gara 1, avviandosi al comando e mantenendo la concentrazione anche quando l'ingresso della safety-car ha reso le cose abbastanza complicate, scivolando terzo alla ripartenza ed in seguito riappropriandosi in maniera autoritaria della leadership a quattro giri dall'arrivo, rimanendo davanti a tutti fino alla bandiera a scacchi.
Un trionfo scaturito dopo una volata conclusiva incandescente, che lo ha visto tagliare il traguardo con un vantaggio di appena 12 centesimi su Vito Postiglione e 423 millesimi nei confronti del terzo classificato Alberto Cola.
Ancora più sofferta è stata tuttavia Gara 2, dal momento che Liberati, per effetto dell'inversione della griglia, si trovava ad avviarsi ottavo, dalla quarta fila di partenza. Ma anche in questo caso il romano ha mantenuto i nervi saldi ed ha iniziato la sua rimonta. Una rimonta in parte "interrotta" da alcuni contatti che lo hanno fatto nuovamente precipitare dietro, fino all'undicesima posizione, per poi recuperare nuovamente e portarsi appunto terzo.
Dopo il secondo e il terzo piazzamento conquistati in occasione del suo debutto nella categoria sul circuito di Adria (oltre a un miglior quarto posto conquistato a Misano, dove appunto scattava dalla pole), Liberati ha così potuto festeggiare meritatamente sul podio per la quarta volta nelle sei gare fino ad ora da lui disputate.
Adesso la Mitjet Italian Series si prenderà una pausa, tornando ad accendere i motori per il quinto dei sette round del calendario solamente il 5 e 6 settembre sul tracciato del Mugello. Ma l'impegno in pista di Liberati proseguirà tra pochi giorni con il quarto appuntamento del Lamborghini Blancpain Super Trofeo Europa in programma dal 23 al 25 luglio sullo storico circuito belga di Spa-Francorchamps.
Nel monomarca della Casa del Toro, il romano si presenterà ancora una volta come uno dei protagonisti assoluti del campionato, alternandosi al volante di una Huracán del team Raton Racing con lo svizzero Patric Niederhauser, assieme al quale ha già ottenuto un sesto e un quinto piazzamento nel weekend di apertura di Monza, centrando poi il secondo posto in Gara 1 a Silverstone e il terzo al Paul Ricard.
CAMPIONATO ITALIANO REGOLARITÀ AUTO STORICHE: CUSUMANO-CARROTTA PROTAGONISTI DE "LA MILLECURVE"
Gli specialisti Cusumano-Carrotta, con la loro Autobianchi A 112 Abarth del 1973, dopo la nona si sono aggiudicati anche la decima edizione della MilleCurve, prova valida quale decima prova del Cireas, Campionato Italiano Regolarità Classica Autostoriche, che si è corsa questo fine settimana, sabato 4 e domenica 5 luglio 2015, ad Avellino, in Campania.
L'equipaggio del Club Orobico ha lasciato dietro di sole 3 penalità i giovanissimi Bellini-Villa, in gara con una Volkswagen Maggiolino del 1962; e di 6 Commare-Greco, che così, con la loro Autobianchi A 112 Elegant del 1972 si sono piazzati al terzo posto assoluto.
Nella classifica "Top Car", a prevalere sono stati invece Spagnoli-Parisi, al via con la loro splendida Fiat 508 S Ghia del 1932; Bellini-Villa anche in questo caso secondi e Cusumano-Carrotta terzi.
Grazie proprio ai piazzamenti di Bellini-Villa, Aiolfi-Pandozzi e Spagnoli-Parisi, Franciacorta Motori si è nuovamente aggiudicata la classifica delle scuderie, davanti al Classic Team e alla scuderia Amaranto Montebello.
Ed ecco le classifiche dei raggruppamenti: il primo è andato a Spagnoli-Parisi, davanti a Lo Perfido-Moretti (Fiat 1500 6C del 1937); il secondo ad Abalsamo- Fugazzaro (Fiat 1100 103 del 1955) davanti a Nicolò-Battisti (MG A del 1956); il terzo a Calise-Di Iorio (Alfa Romeo Giulietta Spider del 1961); il quarto, ovviamente, a Bellini-Villa davanti a Molinari-Vavassori (Porsche 356 B del 1963) e Rossi-Restivo (Alfa Romeo Giulia GTV del 1965); il quinto a Maccario-Bavaro (Autobianchi A 112 del 1970), davanti a Rapisarda-Colasante (stessa vettura) e Marcelli-Marcelli (Innocenti Mini Cooper del 1967); il sesto ai vincitori assoluti, Cusumano-Carrotta, davanti a Commare-Greco e Scarabelli-Scarcella (Autobianchi A 112 Elegant del 1973). Il settimo ad Aiolfi-Pandozzi, davanti a Gennari-Rignanese e Russo-Russo (tutti e tre su Autobianchi A 112 Abarth, le prime due del 1980, la terza del 1979); l'ottavo raggruppamento, infine, è stato vinto da Mazzella-Marrocco (Porsche 911 Carrera Cabrio del 1984), davanti a Morsa-Grasso (Autobianchi A 112 Abarth del 1982) e Morsa-Dello Iacono (Lancia Beta HPE del 1982).
La gara, era anche valida quale decima edizione del Memorial Luigi Pirone (migliore prestazione nelle prove dalla 16 alla 20): premio vinto da Maccario-Tumelero su Autobianchi A 112 Abarth del 1975; era poi il 4° Memorial Gino Lombardi (miglior risultato nelle prove dalla 21 alla 26), vinto da Renna-Biagi, su Innocenti Mini Cooper del 1972); e infine come 7ma Rievocazione Storica della Cronoscalata di Montevergine (prove dalla 53 alla 59), premio in questo caso andato ancora all'affiatato duo Renna - Biagi.
Infine, all'equipaggio De Rita-De Vecchis, in quanto partecipanti a tutte le edizioni finora disputate della Mille Curve (pur non avendo portato a termine questa edizione per un problema meccanico), è stato attribuito il "premio fedeltà" messo in palio dal Comune di Tufo.
Al termine il presidente Gianfranco Rocchio ha ringraziato tutti gli esponenti del Club Mille Curve Autostoriche di Avellino che, sotto la sapiente "regia" dell'esperto Franco Vigilante, hanno organizzato al meglio l'evento.
domenica 5 luglio 2015
F1, Pirelli: l'analisi del Gran Premio di Gran Bretagna
La strategia gomme è stata determinante per la vittoria di Lewis Hamilton nel Gran Premio di Gran Bretagna. Al primo pit stop il pilota inglese è, infatti, rientrato ai box prima dei due piloti Williams, che erano in testa alla gara, riuscendo così a prendere il comando del GP.
La Mercedes ha poi azzeccato ancora la strategia scegliendo il momento perfetto per richiamare Hamilton per la sua seconda sosta, per le intermedie, dopo che la pioggia aveva iniziato a cadere più decisamente verso la fine del Gran Premio.
Partito in pole position, Hamilton era stato superato dai piloti Williams, Massa e Bottas, velocissimi al via. Tuttavia, il suo pit stop anticipato di un giro rispetto al leader della gara gli ha consentito di riprendersi la leadership.
La pioggia nell’ultimo terzo di gara ha aggiunto ulteriore movimento, con entrambe le Manor e Kimi Raikkonen che sono rientrati per primi ai box per montare i Cinturato Green Intermediate. Queste soste si sono però rivelate troppo anticipate, determinando un aumento di usura delle copertura che ha poi reso necessario un ulteriore pit stop.
Con l’intensificarsi della pioggia a nove giri dalla fine, Hamilton ha deciso di rientrare ai box per montare le intermedie, seguito da Sebastian Vettel.
La pioggia più decisa ha poi obbligato tutti a passare alle gomme intermedie. Lo stop anticipato di Vettel lo ha aiutato a strappare il terzo gradino del podio ai due piloti Williams, che per i primi 20 giri erano stati al comando.
Alla fine della tornata di pit stop per pneumatici intermedi, Hamilton ha riguadagnato la leadership, andando a vincere con più di 10 secondi di vantaggio sul compagno di squadra Nico Rosberg.
Fernando Alonso, invece, è riuscito a portare a casa il suo primo punto della stagione per la McLaren, concludendo decimo.
Paul Hembery, Direttore Motorsport Pirelli: “E’ stata sicuramente una delle gare più emozionanti dell’anno: i tempi dei pit-stop sono stati assolutamente cruciali – non solo una volta, ma anche quando la pioggia ha cominciato a cadere nel finale. La strategia è stata fondamentale; come e quando montare gli pneumatici giusti ha fatto la differenza. Ancora una volta i fan inglesi sono stati davvero fantastici”.
Miglior tempo della giornata per mescola:
Hard | Medium | Intermediate | Wet | |
Primo | Ham 1m37.093s | Alo 1m38.883s | Rai 1m48.769s | 0 |
Secondo | Ros 1m37.403s | Bot 1m39.184s | Alo 1m49.800s | 0 |
Terzo | Mas 1m37.466s | Ros 1m39.197s | Kvy 1m49.817s | 0 |
Lo stint più lungo per mescola:
Hard | Vettel | 29 giri |
Medium | Merhi, Stevens | 36 giri |
Intermediate | Alonso | 14 giri |
La strategia vincente:
La pioggia e le due safety car (una all’inizio della gara seguita da una safety car virtuale alla fine) hanno avuto un effetto profondo sulla strategia. Avevamo previsto una gara ad un solo pit stop, con una sosta al 23° giro. Hamilton si è fermato al 19° giro, poi è rientrato ancora al giro 43 per montare le intermedie.