domenica 15 giugno 2014

24h Le Mans, La Corsa - Album IV: foto Raul Zacché

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24h Le Mans, La Corsa - Album III: foto Raul Zacché


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sabato 14 giugno 2014

Fernando Alonso protagonista a Le Mans


Pilota, testimonial, sostenitore e starter d’eccezione. Fernando Alonso è stato il protagonista del sabato della 24 Ore di Le Mans a cui lo spagnolo della Scuderia Ferrari ha dato il via alle ore 15 in punto, sventolando il tradizionale tricolore francese.


Fernando è arrivato al circuito intorno a mezzogiorno. In pista ha incontrato il presidente dell’Automobile Club de l’Ouest, Pierre Fillon, e il numero uno della FIA, Jean Todt, ed è poi stato testimonial della campagna per la sicurezza stradale promossa dalla Federazione.


Poi, con tuta e casco, Fernando è entrato nell’abitacolo della Ferrari 512S che corse, sotto le insegne della Scuderia Filipinetti, la 24 Ore nel 1970 con il tedesco Herbert Muller e il britannico Mike Parkes. Lo spagnolo ha percorso un giro di pista, applaudito calorosamente dalle 250 mila persone assiepate lungo i 13,6 chilometri di pista che si sono goduti il passaggio di uno degli ultimi prototipi realizzati dalla Ferrari per le competizioni Endurance. 





Fernando si è detto conquistato dall’atmosfera: “È bello essere qui, c’è uno spirito molto genuino e questo tipo di competizioni è davvero affascinante. Sarebbe bello un giorno poter essere protagonista in pista” – ha detto Fernando – “Parlo molto con il Presidente Montezemolo e, benché la priorità resti tornare a vincere in Formula 1, c’è grande attenzione anche per una piattaforma attrattiva come Le Mans”.

Tornato ai box, Fernando è andato a salutare e a fare un caloroso in bocca al lupo agli amici e colleghi del team AF Corse, facendosi ritrarre insieme ai due equipaggi che hanno conquistato la pole position nelle categorie LMGTE Pro (“Gimmi” Bruni, Giancarlo Fisichella e Toni Vilander sulla vettura #51) e LMGTE Am (Sam Bird, Stephen Wyatt e Michele Rugolo sulla vettura #81). Alonso ha quindi voluto passeggiare lungo la griglia di partenza dove, accompagnato dal Direttore Attività Sportive Ferrari, Antonello Coletta, ha anche salutato l’amico ed ex rivale in Formula 1 Mark Webber.

Dopo aver dato il via, Fernando è rimasto a godersi i primi giri prima di andare a fare una visita in direzione gara, il luogo da cui vengono monitorate tutte le 55 vetture in corsa.



McLaren Automotive sceglie un nome storico per il suo ultimo modello da circuito: McLaren P1




A 20 anni dalla vittoria riportata dall’ormai leggendaria McLaren F1 GTR alla 24 Ore di Le Mans, McLaren Automotive riesumerà questo nome iconico dagli annali della sua storia per l’edizione speciale da circuito della pluripremiata McLaren P1. Questo modello, per il quale è prevista una serie limitata, entrerà in produzione non appena sarà pronto il 375° e ultimo esemplare della versione da strada e, in segno di omaggio verso il suo predecessore, vincitore di numerose competizioni, la McLaren più potente mai realizzata fino ad oggi porterà il nome di McLaren P1™ GTR.
Non dovendo rispettare le normative per la circolazione su strada, la McLaren P1
GTR sarà progettata e realizzata con l’obiettivo di essere l’automobile dalle migliori prestazioni su pista al mondo, vantando quindi livelli di prestazioni dinamiche, aderenza, resistenza aerodinamica e deportanza addirittura superiori a quelli della versione da strada. La vettura sarà inoltre dotata di contenuti tecnologici d’avanguardia e di un propulsore molto spinto in grado di sviluppare 1000 cavalli di potenza, oltre a venire equipaggiata con pneumatici slick da circuito, una carreggiata più larga e un profilo più esclusivo e aggressivo, sviluppato per ottimizzare ulteriormente la prestazione ad ogni giro di pista. 

La decisione di produrre una variante per l’utilizzo esclusivo su circuito è stata presa per rispondere alle richieste dei possessori della McLaren P1. Il programma McLaren P1 GTR avrà un costo pari a 1,98 milioni di sterline e comprenderà uno speciale training di guida personalizzato per ogni cliente, oltre che esclusive consultazioni con il team McLaren dedicato alla valutazione della forma fisica dei piloti e con il Responsabile del Design Frank Stephenson, l’accesso riservato a uno dei simulatori di gare automobilistiche della McLaren e la partecipazione ad almeno sei eventi automobilistici internazionali speciali organizzati presso i più importanti circuiti di F1 al mondo. Il numero esatto degli esemplari che verranno prodotti deve ancora essere stabilito, ma sarà rigorosamente limitato.

Prima vittoria di Eddie Cheever in NASCAR

Eddie Cheever ha conquistato la sua prima vittoria in NASCAR, imponendosi nella Saturday Race della NASCAR Whelen Euro Series sul tracciato Indy di Brands Hatch. Cheever ha condotto la gara dall’inizio alla fine, conquistando un successo che costituisce un passo importante nella sua carriera al volante di una stock-car.
E’ un onore per me rientrare nel gruppo dei vincitori di una gara NASCAR e spero che questa sia la prima di una lunga serie. E’ stato fantastico arrivarci già al terzo tentativo,” ha detto Eddie, che guida anche la classifica riservata ai piloti under 25. “Vincere non è mai facile e abbiamo lavorato duramente per ottenere questo risultato. Ringrazio il team CAAL Racing per avermi dato una Chevrolet SS #51 in grado di lottare per la vittoria e spero di ripetermi già al prossimo appuntamento”.
Lo storico successo, il primo di un pilota italiano nel campionato europeo NASCAR, è arrivato dopo che Eddie aveva ottenuto la pole position nelle qualifiche del mattino. La partenza al palo è stata fondamentale anche in ottica gara, vista la natura del Circuito Indy di Brands Hatch, che misura 1,929 Km.
“Partire davanti era importantissimo su questo circuito e centrare la pole alla mia seconda qualifica in NASCAR mi ha dato una grande soddisfazione, anche perché ci eravamo già andati molto vicini a Valencia,” ha dichiarato Cheever. “In gara era molto importante non lasciare alcuno spiraglio e non fare errori. Conoscevo molto bene il circuito e ho dato il massimo dal primo all’ultimo giro”.
Il prossimo appuntamento della NASCAR Whelen Euro Series, in programma per il 5 e il 6 luglio sul mezzo miglio del Tours Speedway, in Francia, segnerà anche il debutto di Eddie su ovale, un’occasione che il pilota vorrebbe impreziosire con un altro successo.
“Siamo stati molto competitivi fino a qui e credo che a giocarsi la vittoria a Tours saranno nuovamente gli stessi piloti, per cui conto di poter fare molto bene. Lottare per la vittoria anche su ovale sarebbe fantastico,” ha concluso Cheever.

24h Le Mans: le fasi iniziali della corsa. Dopo 16 anni la Porsche al comando

Alle 15.00, sotto il sole splendente, il pilota della Ferrari Fernando Alonso ha fatto da mossiere sventolando la bandiera del via, che ha “liberato” le 54 vetture della 24h di Le Mans. Partito in Pole position, Alex Wurz ha conservato la sua prima posizione, mentre alle sue spalle, André Lotterer (Audi n° 2) ha superato tre LMP1-H in cinque giri, venendo così ad installarsi al secondo posto. I piloti della Porsche, Neel Jani (Porsche n° 14) e Timo Bernhard (Porsche n° 20) non sono partiti benissimo (rispettivamente due e tre posizioni perse in due giri).
Dopo una mezz’ora di gara, la Porsche n° 14 s’è ritrovata a procedere al rallentatore, a causa d’un problema di pressione di carburante, lungo il rettilineo delle Hunaudières. Neel Jani è riuscito a rientrare ai box grazie all’energia del sistema elettrico, ma la vettura ha perso circa un quarto d’ora.
Se le Curve Porsche hanno contrassegnato la sessione di prova per le numerose uscite di pista, il rettilineo delle Hunaudières è stato invece teatro di diverse collisioni in quest’inizio di corsa. L'annunciato temporale s’è abbattuto sul circuito di Le Mans alle 16.30.
È stato uno scroscio di pioggia improvviso e violento che ha provocato una carambola nel rettilineo dell'Hunaudières tra l’Audi n° 3 (Bonanomi), la Toyota n° 8 (Lapierre) e la Ferrari n° 81 (Bird, che era al comando in LMGTE Am). Se la Toyota è riuscita a rientrare - non senza difficoltà - ai box, dove ha comunque poi perso 9 giri, l’Audi n° 3, molto danneggiata, è stata riportata ai box dal carro attrezzi.
Dopo un’ora e mezza di corsa, restavano in lizza per la vittoria una sola Toyota TS040 Hybrid, una sola Porsche 919 Hybrid e due sole Audi R18 e-tron Quattro. Dopo una seconda neutralizzazione con Safety car, consecutiva ad una nuovo improvviso e violento rovescio di pioggia, e ad un’altra carambola sempre nel solito e famoso rettilineo delle Hunaudières, la Porsche 919 Hybrid n° 20 s’è ritrovata al comando, davanti alla Toyota n° 7 bloccata in fondo alla corsia box dalla vettura di sicurezza. Per la prima volta dal 1998, la Porsche è tornata in testa alla 24 Ore di Le Mans.

In LMGTE Pro, Gimmi Bruni al volante della Ferrari n° 51 ha mantenuto al via la prima posizione davanti alle due Corvette C7.R, che sono scattate bene alla partenza, con Jan Magnussen e Oliver Gavin. Veloci, le vetture statunitensi si sono comunque dovute fermare ai box una volta in più delle loro concorrenti. Così, le Porsche 911 RSR, meno ingorde di carburante, sono tornate ai primi posti. Poco prima della quarta ora di gara, però, Tommy Milner è riuscito a riavere la meglio al volante della nuova Corvette C7.R n° 74. È inseguito dalle due Porsche 911 RSR (n° 91 e n ° 92).

In LMGTE Am, dopo il ritiro della Ferrari n° 81, al comando s’è installata la Porsche n° 77 della scuderia Dempsey Racing, che è leader davanti all’Aston Martin n° 98. Pedro Lamy ha preso il comando della gara alle 18.04. La Ferrari n° 53 della scuderia RAM Racing è terza, davanti alla Ferrari n° 72 ed all’Aston Martin n° 95. Queste ultime due vetture, con una sosta ai box in più.

In LMP2, la Ligier-Nissan n° 46 qualificata in Pole position ha perso terreno. L’Oreca-Nissan KCMG n° 47 era al comando, prima d’incappare in un «dritto» verso le 16.30. È stata, allora, la Morgan-Judd della scuderia Morand Racing (Franck Mailleux) a prendere il comando della categoria, ma grazie ai rifornimenti, l’Alpine n° 36 è passata in testa alla quarta ora di gara.

WOLF RACING CARS PRESENTA LE NUOVE SPORT PROTOTIPO


Dopo i successi ottenuti nei campionati di tutta Europa, Wolf Racing Cars presenta la sua rinnovata gamma di vetture Sport Prototipo composta da quattro modelli a ruote coperte, due biposto e due monoposto, con sei diverse motorizzazioni. 
La biposto Wolf GB08 si arricchisce delle versioni Light (motore 1 litro da 215hp, peso 420kg) e Superlight (motore 1.6 litri da 270hp, peso 430kg) che si aggiungono alla classica CN2 con motore Honda. 
La GB08S viene invece proposta nella inedita versione CN4, disponibile con motore Cadillac 3.0 V6 da 315hp oppure nella versione V8 con motore Wolf Power da 500hp. 
La nuova monoposto GB08MJ viene fornita con le medesime motorizzazioni della biposto, mentre la GB08F1 utilizza un nuovo 1.7 sovralimentato da oltre 550hp per un peso di 480kg. 

Giovanni Bellarosa (Wolf Racing Cars, General Manager): 
"Presentiamo le nuove Wolf con la consapevolezza di aver migliorato ancora le prestazioni e la qualità delle nostre vetture. Abbiamo puntato su nuove powertrain per rivolgerci a mercati per noi strategici e compiuto interessanti passi in avanti con la nuova elettronica. Siamo molto orgogliosi anche del transaxle che equipaggia le nuove versioni, un componente che abbiamo concepito e realizzato in modo completamente autonomo all'interno della nostra struttura. L'incredibile rapporto peso/potenza della GB08F1 è un altro grande risultato considerata l'omologazione FIA Formula 1 2005 di questa monoposto-sport".