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martedì 19 gennaio 2021

FORMULA MEDICINE RISPONDE ALL’EMERGENZA E FA IL BILANCIO DEL 2020

Una stagione difficile ma non "impossibile" per Formula Medicine, quella che si è conclusa. In tempi di emergenza, la struttura del dottor Riccardo Ceccarelli ha risposto con l'arma della flessibilità. Non adattamento, ma capacità a risolvere ogni tipo di problema. Da ciò è scaturito un bilancio del 2020 addirittura positivo. Lo dicono i numeri ed anche i risultati ottenuti e le novità introdotte per forza di cose in un momento globalmente drammatico.

"Siamo riusciti a ribaltare in positivo il valore di un anno che sembrava perso. Dall'emergenza abbiamo saputo emergere - spiega Ceccarelli - A gennaio abbiamo iniziato inaugurando la versione 2.0 della palestra mentale; una struttura molto innovativa, dotata di sei grandi schermi touch screen da noi stessi realizzati in sede. Abbiamo lavorato sull'evoluzione del software, l'analisi e gli algoritmi legati al training mentale, facendo un grosso salto in avanti".

Poi è arrivato il lockdown, che ha bloccato tutto. Ma l'attività di Formula Medicine è proseguita ininterrottamente. "Abbiamo continuato ad allenare da remoto, predisponendo degli stage on-line con i piloti BMW. In poco tempo siamo riusciti ad organizzarci per fornire loro un servizio di qualità", prosegue Ceccarelli.

Quindi una molteplice sfida. "Ci siamo trovati a seguire F1, DTM, il kart e le varie 24 Ore concentrate in pochi mesi - spiega il numero uno di Formula Medicine - Delle volte avevamo anche tre eventi nello stesso weekend. In alcuni fine settimana ci siamo trovati con 20 persone del nostro staff in giro per il mondo. Nella massima categoria, dieci giorni prima che il Mondiale prendesse il via, abbiamo dovuto triplicare il personale medico in pista, portandolo da quattro a 10/11 elementi. Lo abbiamo fatto con il massimo impegno e risultato. In meno di due settimane abbiamo istituito una vera e propria task force, senza perdere qualità nel lavoro. Coordinandoci con le autorità locali per gestire i positivi al Covid-19 ed il loro rientro nei tempi più corretti. Abbiamo dovuto far fronte alle regole diverse dei vari paesi in cui siamo stati. Ed abbiamo ricevuto molti complimenti per averlo fatto nel migliore dei modi. Tutto ciò ci ha dato un credito importante".

La flessibilità dei singoli e del gruppo è una delle doti più importanti di un'azienda. E del resto è anche e soprattutto su di essa che Formula Medicine lavora nella preparazione dei manager. Ed è proprio sulla flessibilità che ha puntato tutto. Prima di inaugurare la palestra mentale, Formula Medicine seguiva in sede e non soltanto una settantina di atleti ogni anno. Con il mental training questo numero è salito a 180. Nel 2020 gli atleti seguiti sono stati 122 di 65 differenti nazionalità, 25 di sport diversi dall'automobilismo, come golf, pattinaggio, tennis, basket, bmx ed anche l'e-sport. Un numero nel complesso molto buono.

A proposito sempre di cifre, va ricordato che Formula Medicine nell'anno che è trascorso è stata presente a 17 Gran Premi (526 in totale dall'anno in cui è stata istituita), per seguire otto team. Contestualmente ha presenziato a nove gare del DTM e 64 in totale, considerando anche l'impegno nel WEC, nella Formula E, nell'IMSA, nel kart e nelle varie 24 Ore. Ben 56 i professionisti che nel 2020 hanno lavorato con Formula Medicine. Un traguardo mai raggiunto in precedenza.

> Formula Medicine Press

mercoledì 27 novembre 2019

FORMULA MEDICINE A METÀ DELLA STORIA DELLA FORMULA 1


Viareggio, 27 novembre 2019 - Dopo avere festeggiato in Ungheria i 500 Gran Premi a cui ha preso parte nei suoi 30 anni di attività nelle corse, ad Abu Dhabi questo fine settimana il dottor Riccardo Ceccarelli giunge ad un altro traguardo importante.  Con 509 presenze nella massima categoria, colui che ha lanciato Formula Medicine prosegue la propria scalata nella storia della F.1, che dal 1950 ad oggi ha disputato 1018 gare (inclusa quella degli Emirati Arabi), esattamente il doppio di quelle a cui ha presenziato. Un impegno che potrebbe essere quantificato in oltre 50.000 ore trascorse nelle piste di tutto il mondo, 2.100 ore solamente nell’arco di questa stagione. Il che equivale a un’esperienza unica, straordinaria, nel campo dell’assistenza medica e della specifica ricerca.

Dal primo Gran Premio di San Marino del 1989 ad Abu Dhabi, è stato compiuto un percorso di grande crescita, in cui Formula Medicine ha imposto il proprio nome, spesso legandolo a quello di grandi campioni, evolvendosi di pari passo con la tecnologia estrema e i ritmi a cui viaggia la F.1. Oggi si parla infatti di Mental Economy Training e la preparazione dei piloti non è circoscritta soltanto ai weekend di gara, ma viene svolta 12 mesi l’anno, giorno dopo giorno. E sotto questo aspetto Formula Medicine è sempre pronta a sostenere la crescita psico-fisica in maniera estremamente professionale, allenando l’atleta, nel corpo e nel cervello.

A proposito di campioni, nella sua storia Formula Medicine ha assistito 75 piloti di F.1, sugli oltre 1500 seguiti in tutte le categorie. Tra questi figurano nomi eccellenti, come quelli di Jean Alesi, Fernando Alonso, Ivan Capelli, Marcus Ericsson, Giancarlo Fisichella, Robert Kubica, Nicola Larini, Charles Leclerc, Pastor Maldonado, Daniel Ricciardo, Jarno Trulli e Sebastian Vettel.
Sono invece 19 i team della massima categoria con cui Formula Medicine ha operato, inclusi BMW Motorsport, Ferrari, Force India, Leyton House, McLaren, Mercedes, Minardi, RedBull, Renault, Toro Rosso, Toyota e Williams.

Quest’anno in F.1 è stato dispiegato in totale da Formula Medicine uno “schieramento” di 20 medici, quattro fisioterapisti e sette infermieri.

martedì 9 luglio 2019

I NUMERI DI FORMULA MEDICINE AL "GIRO DI BOA" DELLA STAGIONE



9 luglio 2019 - Formula Medicine dà i numeri. Con la stagione che è giunta al "giro di boa", è ormai tempo di bilanci. Da gennaio fino al mese di giugno di quest'anno, sono stati 122 i piloti assistiti dallo staff guidato dal dottor Riccardo Ceccarelli. Un dato che diventa ancora più rilevante se si considera la multinazionalità degli stessi, provenienti da ben 33 differenti paesi del mondo, il 74 per cento dall'estero.

Uno sforzo straordinario, quello della struttura di Viareggio, che nella prima metà del 2019 ha dispiegato sul campo 22 medici, nove fisioterapisti, sei infermieri, cinque trainers ed una psicologa, ospitando presso la sua sede 99 piloti di diverse specialità e categorie, seguendone altri 23 esclusivamente in pista. L'impegno maggiore riguarda quello delle ruote coperte (Sport, GT e Turismo), da cui provengono 50 piloti.

Spazio anche ai giovani e giovanissimi con un totale di 40 kartisti, mentre quelli in arrivo dalle monoposto sono 26; dalla IndyCar alla Formula E, transitando dalle "categorie minori" come i campionati FIA Formula 2 e Formula 3.

Sono 55 gli "under 20". Di questi 41 hanno meno di 18 anni. Ma ci sono anche cinque "over 50". Dai più giovani (fin da 9 anni) si passa agli ultra settantenni, una cui rappresentanza in questi giorni ha disputato la Pechino-Parigi.

Tra le specialità seguite ci sono anche i rally e le salite. Quattro e anche due ruote, visto in coinvolgimento di molti motociclisti. 

Ma Formula Medicine non è solo motorsport. Grazie ai risultati ottenuti con il Mental Economy Training, un numero sempre più alto di atleti si affida oggi alla struttura di Viareggio. Tanto che le discipline "trattate" nel 2019 sono circa una decina, incluse mountain bike, nuoto, pattinaggio, sci, tennis, tiro e vela.


 

sabato 22 giugno 2019

Da una 24 Ore all'altra, impegno 'no stop' per Formula Medicine

> 22 giugno 2019 - Impegno senza sosta per lo staff di Formula Medicine, che dopo avere fornito un'importante supporto a numerosi piloti e team in occasione della 24 Ore di Le Mans che si è disputata la scorsa settimana, è già in "azione" sul circuito del Nürbugring per un altro appuntamento endurance di primo piano. 

In Germania, la struttura del dottor Riccardo Ceccarelli è presente con una equipe comprendente i due fisioterapisti Alessio Erra e Marco Sagramoni, il medico Matteo Bartalucci e la psicologa Alice Ferrisi. Il tutto al fine di assistere 14 piloti e le due squadre BMW, Rowe Racing e Team Schnitzer al completo. Al dottor Paolo Vaglio sono invece affidati i team Mercedes, Black Falcon, Mann Filter e Mercedes GT3.

Un sforzo straordinario, considerando la vicinanza con la "maratona de La Sarthe". Sia per il personale di Formula Medicine, sia per i piloti. Due in particolare, il brasiliano Augusto Farfus e l'olandese Niky Catsburg, arrivano direttamente da Le Mans per affrontare la 24 Ore del Nürburgring con le vetture della Casa bavarese e presentarsi contemporaneamente al via dell'appuntamento tedesco del FIA WTCR (in programma nello stesso fine settimana), al volante delle Hyundai/BRC. Capacità di adattamento, flessibilità e resistenza mentale è ciò su cui lavorano, nel loro caso in particolare, gli uomini di Formula Medicine.

"Non mi era mai capitato, in 31 anni di carriera nel mondo delle corse, di assistere a qualcosa del genere - ha commentato il dottor Riccardo Ceccarelli, questo weekend a sua volta presente al Paul Ricard per il Gran Premio di Francia di Formula 1 - Il loro impegno nel saltare da una vettura all'altra è estremamente notevole sia dal punto di vista fisico che mentale. Un grazie va alla BMW, che ci ha permesso di coinvolgere anche una nostra psicologa, il cui compito sarà quello di attuare delle tecniche specifiche per facilitare il sonno dei piloti dopo ogni stint di guida ".

Due ore di sonno dopo ciascun turno di guida e un'adeguata riattivazione al termine delle stesse, è ciò di cui hanno bisogno i piloti che affrontano la 24 Ore del Nüburgring. Rispetto alla gara di Le Mans, sui quasi 26 km del tracciato "misto" della Nordschleife il dispendio delle energie è valutabile in termini superiori. Ciò per la maggior lunghezza della pista (un giro viene completato in circa nove minuti), ma anche per il meteo estremamente variabile. Di contro, il fatto che i piloti siano quattro per ciascun equipaggio e non tre come a Le Mans, può consentire loro di suddividere meglio il tempo preposto per il riposo.

Formula Medicine ha inviato ai piloti reduci dalla 24 Ore di Le Mans e prossimi a tornare in pista in tempi assolutamente brevi, un documento contenente vari consigli comportamentali per gestire al meglio l'alimentazione, il sonno e l'assunzione degli integratori forniti assieme a delle specifiche barrette. Ciò per agevolare una veloce e completa ripresa. Otto ore di sonno regolare per notte, senza andare a dormire oltre le 11 di sera, un'idratazione quotidiana del corpo (bevendo almeno due litri al giorno di acqua), niente cibi fritti ma frutta e verdure, sono solo alcune "dritte" a cui attenersi nei giorni precedenti l'impegno in pista nella gara del Nürburgring.

Un altro aspetto da non sottovalutare in questo doppio impegno ravvicinato delle due gare endurance, è quello dello sforzo profuso proprio dal personale di Formula Medicine, impegnato a seguire i piloti dal sabato mattina per circa 36 ore consecutive, tenendo alta la concentrazione, senza mai abbassare la guardia. Un impegno quasi estenuante, soprattutto per chi, come il preparatore Erra, ha lavorato anche a Le Mans. Oltre a Catsburg e Farfus, tra i piloti BMW seguiti al Nürburgring da Formula Medicine, ad avere disputato la 24 Ore di Le Mans sette giorni fa ci sono anche Philipp Eng, Jesse Krohn e Martin Tomczyk.

giovedì 13 giugno 2019

Formula Medicine a Le Mans per una 24 Ore dietro le quinte


13 giugno 2019 - Spiegamento di forze a Le Mans per lo staff di Formula Medicine, che si appresta ad affrontare una 24 Ore “no stop” dietro le quinte. Quello della “maratona francese” è un appuntamento importante per la struttura del dottor Riccardo Ceccarelli, presente sul circuito de La Sarthe fin dal 1996, all’epoca al seguito di Michele Alboreto e Pierluigi Martini, in quella edizione al via con la Porsche del team Joest Racing.
Ventitrè anni dopo, Formula Medicine è ancora a Le Mans, dove nell’edizione 2019 avrà fondamentalmente un doppio impegno. Da un lato quello di seguire il team BMW, con Ceccarelli in prima persona affiancato dal dottor Carlo Atzeri, dal chiropratico Federico Tiso e dal fisioterapista Israel Sanchez. Dall’altro per “supervisionare”, per il terzo anno di fila, gli uomini del Cetilar Racing, seguiti in pista dal dottor Paolo Vaglio e dal fisioterapista Alessio Erra. 

La 24 Ore di Le Mans richiede una preparazione che inizia già un paio di mesi prima della gara. Dal punto di vista fisico ci si concentra su un lavoro di resistenza: sotto l’aspetto cardiovascolare per mezzo di corsa, bici e nuoto; per quanto concerne l’ambito muscolare, con dei circuiti misti “total body”. Dal punto di vista mentale si lavora in particolar modo sulla capacità di mantenere la concentrazione elevata a lungo termine. Fondamentale è insegnare al pilota ad apprendere alcune tecniche di rilassamento specifiche per migliorare la capacità “on/off”; ovvero l’alternanza tra lo stato di estrema concentrazione durante la guida a quello di massimo rilassamento, per recuperare più energie possibili. Un lavoro che prosegue in circuito già il martedì precedente alla gara.

Nel corso della 24 Ore di Le Mans il pilota è soggetto ad una grande perdita di liquidi e di energie. Fondamentale è l’utilizzo di integratori. Per l’alimentazione la cosa migliore è effettuare dei pasti leggeri ma frequenti, anche perché in condizioni particolari di stress che possono avvenire, lo stomaco lavora più lentamente e la capacità digestiva è minore rispetto alla norma. Come dice il dottor Riccardo Ceccarelli, “è necessario mangiare come le scimmie”, poco ma appunto spesso. Quali alimenti? Pasta e pertanto carboidrati, pollo in bianco per le proteine e tanta frutta. Il cibo viene alternato a barrette energetiche.

Per operare il recupero muscolare e dell’articolazione è importante effettuare regolarmente dei trattamenti fisioterapici, di sovente abbinati con prodotti Cetilar. Dal punto di vista mentale, la problematica che emerge è soprattutto la stanchezza. Specialmente negli stint notturni, quando è facile perdere la concentrazione perché con il buio, per esempio, è più difficile interpretare le distanze. Il fisioterapista si deve occupare pertanto di garantire il giusto riposo al pilota, facendogli effettuare delle tecniche di attivazione psicofisica prima di ritornare in macchina. Fare degli stint di guida più lunghi consente inoltre agli altri piloti di riposare meglio. L’assistenza da parte di Formula Medicine in questo frangente, diventa un lavoro fondamentale.

Il pilota ideale per la 24 Ore di Le Mans deve possedere un’elevata economia mentale, il che significa essere in grado di ottenere performance massimali con un minimo consumo energetico. Il pilota ha l’esigenza di risparmiare le energie nervose, quindi lo stress, l’ansia da prestazione. La mancanza di adeguate fasi di recupero rappresentano un ostacolo importante. Queste sono attitudini che in genere posseggono i campioni e comunque, di solito, i piloti con maggiore esperienza, che hanno acquisito queste doti con l’età e numerose partecipazioni. Formula Medicine ha dimostrato scientificamente come il risultato positivo di una performance e il raggiungimento di un obiettivo, dipenda dalla capacità di ottimizzare le proprie risorse mentali, riuscendo ad avere un perfetto controllo emotivo anche in condizioni di stress elevato e prolungato come quello prodotto da una gara endurance. Nell’arco delle 24 ore ciò si traduce con la capacità di mantenere più a lungo un ritmo elevato, facendo meno errori.

Una 24 Ore di Le Mans comporta “consumi” elevati. In termini di peso si può tranquillamente parlare di due/tre chili. Un pilota che sa gestirsi bene dal punto di vista fisico, può spendere in media 4000 calorie. Durante tutta la 24 ore, a partire dal sabato, questo consumo sale intorno alle 6000 calorie. Alla fine del weekend è facile che il pilota si senta “scarico” e per recuperare abbia bisogno di almeno quattro giorni. Formula Medicine sta lavorando su tecniche di recupero efficaci e veloci, anche in considerazione che alcuni piloti in pista a Le Mans, dopo una settimana affronteranno quest’anno la 24 Ore del Nürburgring, in calendario il 22 e 23 giugno.