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giovedì 6 giugno 2024

Alfa Romeo e il campione del DTM Nicola Larini di nuovo insieme alla 1000 Miglia 2024



Dall’11 al 15 giugno si svolgerà la 42esima edizione della 1000 Miglia, la rievocazione storica della "corsa più bella del mondo", come amava definirla Enzo Ferrari. Da sempre un po' gara e un po' avventura, la prova di regolarità per auto d’epoca quest’anno coinvolgerà più di 400 vetture, di cui oltre 50 del Marchio Alfa Romeo, facendone di fatto la compagine più numerosa e simbolo indiscusso del motorismo sportivo italiano. Tra queste, due preziosi esemplari della collezione storica Alfa Romeo, normalmente in mostra presso il Museo di Arese: la 1900 Sport Spider del 1954 e la 1900 Super Sprint del 1956.

La prima vettura sarà affidata a Nicola Larini, campione del DTM 1993 con Alfa Romeo 155 V6 TI, e il navigatore di Rally Giacomo Ciucci. Di certo il ritorno di Larini alle corse con Alfa Romeo regalerà forti emozioni a tutti gli appassionati di motorsport e in particolare agli Alfisti, che ne ricordano le sue imprese nella categoria Turismo negli anni ‘90. E con lo stesso entusiasmo sarà accolta la 1900 Super Sprint del 1956, che darà il meglio di sé sotto la guida di Andrea Farina, giornalista ed esperto di auto storiche, e del copilota Davide Cironi, influencer e youtuber appassionato di motori.

Le due rarità d'epoca saranno accompagnate dalle nuove Giulia e Stelvio Quadrifoglio Super Sport, la serie speciale e limitata che il marchio ha dedicato alla prima vittoria dell’Alfa Romeo alla 1000 Miglia del 1928 con la 6C 1500 Super Sport. Inoltre, per la prima volta in dinamica, il pubblico potrà ammirare Alfa Romeo Junior, la nuova compatta che riporta la sportività Alfa Romeo nel segmento di mercato più grande d’Europa. È la migliore dimostrazione del fil rouge che da sempre lega le auto del passato e quelle di attuale produzione del Biscione, all’insegna di quell’attitudine innata alla sportività, intesa come esperienza di guida coinvolgente nella quotidianità, che dal 1910 anima il brand italiano e appassiona la tribe Alfa Romeo in tutto il mondo.

Le due vetture Alfa Romeo in gara

Alla leggendaria 1000 Miglia prendono parte due autentiche opere d’arte in movimento, appartenenti alla collezione di Heritage, il dipartimento di Stellantis dedicato alla tutela e alla promozione del patrimonio storico dei marchi italiani del Gruppo. In dettaglio, la 1900 Sport Spider (1954) è una rarissima spider da corsa - prodotta in soli due esemplari - equipaggiata con un motore a 4 cilindri bialbero portato a 138 cv di potenza massima, che le consente di raggiungere i 220 km/h grazie anche a un peso di 880 chili e a un'aerodinamica particolarmente efficiente. Contraddistinta dall'innovativo design ad opera di Franco Scaglione per la carrozzeria Bertone, la 1900 Sport Spider è dotata di cambio a 5 marce e di ponte posteriore “De Dion” mentre prestazioni e guidabilità sono da vettura moderna, reattiva e sincera, con un'elevata tenuta di strada. Questa straordinaria vettura gareggerà col numero “289”. 
Si presenta con il numero di gara “392” la 1900 Super Sprint del 1956, elegante coupé che rappresenta la declinazione "gran turismo" della 1900, "la vettura da famiglia che vince le corse", come recitava il claim negli anni Cinquanta. Basata sul telaio in versione corta della 1900 berlina, è equipaggiata con un motore quattro cilindri da due litri con il doppio albero a camme tipico del brand e potenza di 115 CV a 5500 giri/min. Negli anni Cinquanta era consuetudine, per i grandi designer italiani, acquistare il telaio meccanizzato da Alfa Romeo e completarlo con una carrozzeria progettata e prodotta internamente: così fece l'azienda milanese Touring che, tra il ‘54 e il ‘55, realizzò quasi 300 esemplari basati sull’Alfa Romeo 1900 Super Sprint.

domenica 2 giugno 2024

12° Valsugana Historic Rally: Taddei profeta in Patria


Borgo Valsugana (TN), 2 giugno 2024 – Avvincente, combattuto ma soprattutto tanto tanto impegnativo, è stato il 12° Valsugana Historic Rally conclusosi nella prima serata di sabato 1 giugno sul caratteristico Ponte Veneziano nel cuore della località trentina che per due giorni ha fatto da anfiteatro al quarto appuntamento del Campionato Italiano Rally Autostoriche.

Dopo sette prove speciali tecniche e spettacolari, rese ancor più complesse dalla tanta pioggia caduta fino a poche ore dal via, a trionfare è stato l’equipaggio del Manghen Team formato dal locale Alessandro Taddei in coppia con Andrea Gaspari con la Subaru Legacy 4Wd che già utilizzarono nel 2017 chiudendo al secondo posto. Con cinque scratch su sette prove speciali, il duo ha praticamente chiuso i giochi nel secondo passaggio della lunga “Lagorai” allungando sulla Porsche 911 RS di Bernardino Marsura e Massimiliano Menin, unici a tener loro testa sino a quando un problema alla trasmissione, poi risolto in assistenza ne ha rallentato il passo e fatta sfumare l’ipotesi di un tris di vittorie dopo quelle del 2022 e 2023. Per il duo trevigiano un ottimo secondo posto e la vittoria di 2° Raggruppamento mentre per conoscere il vincitore del 3° si è dovuto attendere l’esito dell’ultimo crono dove l’hanno spuntata, per 2”9 Natale Mannino e Roberto Consiglio con la Porsche 911 SC che hanno portato ad un meritato terzo posto assoluto dopo un testa a testa con l’Opel Ascona 400 di Tiziano e Francesca Nerobutto che già pregustavano il terzo gradino del podio nella gara di casa. Alle loro spalle, quinti assoluti, hanno concluso Enrico Volpato e Samuele Sordelli su Ford Escort RS con la quale hanno preceduto la BMW M3 di Maurizio Visintainer, una delle rivelazioni della gara, in coppia con Federica Lonardi. Buona gara anche per Giorgio Costenaro e Lucia Zambiasi, settimi con la Ford Sierra RS Cosworth 4x4 a cui ha fatto seguito un’altra BMW M3, quella di Riccardo Scandola ed Alessandro Campedelli. La nona posizione nella classifica generale vede un soddisfatto Oreste Pasetto con la Porsche 911 Rs condivisa con Carlotta Romano e va a completare la top-ten la Lancia Delta Integrale 16V di Giovanni Dezulian e Mattias Conci.


LA CRONACA -Tre diversi vincitori nelle tre prove del primo giro col primo scratch sulla “Dosso – Gianni Rigo” che viene firmato dalla RS di Smiderle e Bordin che staccano di 1” quella di Marsura e di 2” la Subaru di Taddei. Ottimo avvio per la Sc di Mannino che prende il comando nel 3° Raggruppamento precedendo la Ford Escort RS di Volpato. Il pilota della Subaru si riscatta sulla “Fravort” e grazie al tempo realizzato passa in testa tirandosi in scia Marsura il quale spiazza tutti nella successiva “Lagorai” di oltre 22 chilometri e arriva al riordino da provvisorio leader; Smiderle saluta la compagnia per problemi alla trasmissione. Taddei segue a 18”1 e al terzo posto si piazza un ottimo Mannino a 53”6 con Volpato alle sue spalle che ne insidia il primato in 3° Raggruppamento; dopo l’exploit. Nel Trofeo A112 Abarth Yokohama Oriella si prenota per tentare il bis dopo la vittoria dello scorso anno ma deve fare i conti con Fichera che lo tallona a 10”.

Dopo il riordino a Borgo Valsugana, è in programma la ripetizione delle tre prove con un sole che comincia a farsi più convincentedopo la tanta pioggia dei giorni precedenti; Taddei cambia passo e, vincendo sia la “Dosso” sia la “Fravort” si porta a soli 1”7 da Marsura quando mancano una trentina scarsa di chilometri. Nel frattempo Nerobutto si avvicina a Mannino e si registrano i ritiri di Luise (Fiat Ritmo 130 TC) per rottura del cambio, Lo Presti(Porsche 911 SC) motore, e anche di Salvini fermo nel corso della terza speciale per un problema al volante della Porsche 911.

Il pilota di Borgo Valsugana sferra il colpo decisivo nel secondo passaggio della “Lagorai” migliorandosi di ben 40” rispetto al primo passaggio e mettendo una pesante ipoteca sulla vittoria, come sancisce il distacco di 34”8 nei confronti di Marsura che invece alza il tempo rispetto al primo giro. Praticamente definite le prime due posizioni, si preannuncia un emozionante testa a testa tra Nerobutto risalito al terzo posto con un vantaggio di soli 2”3 sul tenace Mannino. Volpato viaggia in quinta posizione ma deve comunque guardarsi le spalle dall’ottimo Visintainer sesto con la BMW M3. Giochi quasi fatti anche nel Trofeo A112 Abarth dato che Fichera ha letteralmente volato sulla “Lagorai 2” accumulando un vantaggio di 25”8 nei confronti di Oriella.
Il terzo passaggio sulla “Dosso – Gianni Rigo” consolida le prime due posizioni ed emette il verdetto vincente per Mannino che festeggia anche la vittoria di 3° Raggruppamento. Dietro al duo che si è giocato il podio della categoria, restano invariate le posizioni della top-ten.

La classifica finale ha inoltre consegnato la vittoria di 1° Raggruppamento alla Porsche 911 S di Roberto Perricone e Giorgia Velardi e degne di menzione sono le prestazioni di due “piccole” vetture, al traguardo entro i primi venti: la Peugeot 205 Rallye di Marco Galullo e Simona Calandriello, diciottesimi, e la Fiat 127 Sport di Luciano e Lorena Chivelli, ventesimi assoluti. Cinquantotto gli equipaggi che hanno concluso la gara e quasi scontata era la vittoria tra le scuderie per il Team Bassano. Nella classifica femminile, nuova vittoria per Elena Gecchele e Giulia Dai Fiori su Fiat 124 Spider.

Per il Manghen Team è stata giornata trionfale in tutti i sensi visto che alla vittoria assoluta di Taddei e Gaspari si è sommata quella ottenuta dai propri portacolori Andrea Fichera e Lorenzo Pagliaro nel Trofeo A112 Abarth Yokohama; per loro una bella vittoria nella gara di casa dopo un testa a testa con Manuel Oriella e Luca Mengon, anche lui di Borgo Valsugana e terza posizione per Marcogino Dall’Avo e Manuel Piras.

Una festosa cerimonia delle premiazioni condivisa con numerosi rappresentanti dell’amministrazione locale, sindaco Enrico Galvan in testa, e di altri comuni interessati dalla manifestazione, hanno concluso una riuscita edizione del Valsugana Historic Rally che ha ampiamente soddisfatto le aspettative dei centoundici equipaggi che hanno preso il via nel rally e soprattutto di coloro i quali hanno corso per la prima volta a Borgo Valsugana.

Crediti foto: ACI Sport 

lunedì 27 maggio 2024

Anniversario da record per il Bergamo Historic Gran Prix


> immagini di ©Massimo Campi 
e Stefano Parisi

Un pubblico record, stimolato anche dalla bella giornata, ha sancito il successo del Bergamo Historic Gran Prix 2024, che ha festeggiato il 20.mo anniversario, andato in scena ieri nel suggestivo scenario di Città Alta. In mattinata il pubblico ha affollato viale Colle Aperto per ammirare le auto e moto d’epoca esposte, che ha poi potuto ammirare in azione assiepandosi lungo i quasi 3 km del “Circuito delle Mura”.

Tra le attrazioni, la partenza “old style” Le Mans delle due manche GTS, con i piloti allineati sul lato sinistro del rettilineo di partenza di Viale Colle Aperto che ad un cenno del Direttore di manche sono scattati a piedi verso le auto schierate sul lato opposto della strada per prendere il via.
Ma, ovviamente, a calamitare l’attenzione del pubblico ci hanno pensato innanzitutto i prestigiosi gioielli a quattro e due ruote presenti in gran numero: ben 80 automobili, suddivise tra Anteguerra-monoposto e GTS, e 60 motociclette GP e Sport, che hanno dato spettacolo nelle sei manche, ciascuna di 30 minuti, tra le 13.30 e le 17.45.

Tra le tante reginette a quattro ruote spiccavano, tra le Anteguerra-Monoposto, le Maserati 6 CM del 1938 e 26 M del 1928, la Ford A Speedster del 1929, simile alla prima vettura utilizzata in corsa da Manuel Fangio, l’Alfa Romeo Ala Spessa 2500 del 1939, la Bugatti T40 del 1929, l’Aston Martin Le Mans del 1934 e la Lancia Lambda del 1928.
Tra le GTS occhi puntati su Porsche 904 e 911 in varie versioni, Alfa Romeo GT e GTA e Ferrari 250 GT, solo per citarne alcune.

Non era da meno lo schieramento delle due ruote, che ha visto rappresentati tutti i migliori marchi dell’epoca: MV Agusta, Laverda, con la presenza del Costruttore Piero Laverda, Gilera, Moto Guzzi, Rumi, Benelli, Norton, Suzuki e Kawasaki.

Tra i numerosi premiati, per le moto, Ciro De Petri, con numerose Dakar alle spalle e vittorie nei Rally di Tunisia e de Faraoni, e il Costruttore Piero Laverda, mentre per le auto Michela Cerruti, pilota in varie categorie e Team Principal della Romeo Ferraris, Orlando Redolfi, tra i più apprezzati preparatori Porsche e pilota, e Roberto Restelli, pilota e patron Alfa Delta, punto di riferimento per gli appassionati Alfa Romeo.

Appuntamento alla prossima edizione, già fissata per l’ultima domenica di maggio 2025. 

Immagini ©Massimo Campi – Stefano Parisi