sabato 21 novembre 2015

World Endurance Championship - Bertolini-Shaytar-Basov (Ferrari F458 Italia) campioni del mondo

Una gioia e una delusione sono arrivate per la Ferrari nella 6 Ore del Bahrain, ultima prova del World Endurance Championship (WEC) 2015. La gioia era annunciata, la vittoria del titolo GTE-Am da parte del trio della Ferrari numero 72 di SMP Racing; la delusione è arrivata dalla lotta per il titolo costruttori, che è sfumato a causa di un inconveniente capitato alla 458 Italia numero 71 di James Calado e Davide Rigon.

GTE-Am. Nella classe GTE-Am la gara è stata all’insegna della gestione per la vettura numero 72 del team SMP Racing. Andrea Bertolini ha guidato per primo evitando problemi e incidenti cedendo poi il volante ad Aleksey Basov. Nella fase centrale alla guida è stato chiamato Victor Shaytar che ha continuato il lavoro di gestione mantenendosi in contatto con gli unici rivali per il titolo, l’equipaggio della Ferrari numero 83 di AF Corse di Emmanuel Collard, François Perrodo e Matteo Cressoni, in vettura al posto dell’infortunato Rui Aguas. La gara è stata portata a termine da Bertolini mentre a vincere è stata l’Aston Martin 98 di Mathias Lauda, Pedro Lamy e Paul Dalla Lana. Ciò che più conta però è la vittoria del titolo di Bertolini, Basov e Shaytar, bravi per tutta la stagione e capaci di vincere tre gare, al Nurburgring, ad Austin ma soprattutto la 24 Ore di Le Mans.

GTE-Pro. Nella classe GTE-Pro la gara di una delle due Ferrari è stata condizionata dalla sfortuna e così di conseguenza anche l’inseguimento del titolo Costruttori per la Casa di Maranello. Al via la vettura numero 51 di Gianmaria “Gimmi” Bruni e Toni Vilander, con il finlandese al volante, è stata capace di tenere la prima posizione, mentre James Calado con la numero 71 è stato autore di una partenza incredibile. Scattato penultimo dalla griglia, ha superato sette vetture nei primi due giri riuscendo a piazzarsi quasi subito in sesta posizione e salendo poi in quinta. A 5 Ore e 20 dal termine la prima posizione è stata conquistata dalla Porsche numero 92 di Patrick Pilet e Frederic Makowicki, che è rimasta in testa anche dopo la prima sosta nella quale i meccanici di AF Corse sono stati bravissimi a rimandare in pista entrambe le vetture davanti alle Aston Martin, in seconda e terza posizione. Poco dopo metà gara c’è stata la terza sosta dove qualcosa è andato storto sulla vettura 71 che dopo quattro giri dal pit stop ha perso la gomma anteriore sinistra. Davide Rigon è stato pronto a rientrare subito al box e a limitare i danni ma la 458 Italia GTE è ripartita sesta, una posizione che non ha permesso alla Ferrari di difendere i cinque punti di vantaggio in classifica. La gara è stata vinta dalla Porsche davanti alla Ferrari numero 51 e all’Aston Martin 97 di Darren Turner e Jonathan Adam.