lunedì 2 ottobre 2017
domenica 1 ottobre 2017
A Parigi l'esposizione "Per l'amore della corsa" (fino al 21 Novembre)
Dal 28 settembre al 21 novembre, si svolgerà a Parigi l'esposizione "Per l'amore della corsa", un viaggio alla scoperta di due famose competizioni italiane - Mille Miglia e Targa Florio - che hanno contribuito a creare la leggenda sportiva dei marchi Alfa Romeo, Fiat e Abarth. Far rivivere alcune pagine di questa storia, costellata di successi sulle strade e i circuiti di tutto il mondo, può aiutare a capire come si è formato, negli anni e sull'impegnativo banco di prova delle corse, quell'inestimabile patrimonio di stile e tecnica che ha portato alle vetture di oggi.
Ospita l'evento il suggestivo MotorVillage Rond-Point des Champs-Elysées, lo showroom dei marchi FCA posto nel cuore della capitale francese, oltre che luogo d'incontro per eventi culturali all'insegna del gusto italiano in tutte le sue forme. In particolare, "Per l'amore della corsa" consente al grande pubblico d'immergersi nell'atmosfera tipica delle corse automobilistiche, di ieri e di oggi, grazie a uno speciale allestimento dove si alternano splendide auto d'epoca, che hanno partecipato alle due competizioni agonistiche, e i suggestivi scatti di Giacomo Bretzel, fotografo di fama internazionale che ha seguito diverse rievocazioni storiche di entrambe le gare.
Tra le rarità in mostra spiccano due automobili Alfa Romeo - la RL Super Sport MM del 1927 e la 33 TT 12 del 1975 - provenienti dal Museo Storico Alfa Romeo di Arese, denominato "La macchina del tempo", e appartenenti alla collezione di FCA Heritage, il dipartimento del Gruppo dedicato alla tutela e alla promozione del patrimonio storico dei brand italiani di FCA.
Sviluppata dal geniale ingegnere Carlo Chiti, l'Alfa Romeo 33 TT 12 Telaio Tubolare fece il proprio debutto a Spa nel 1973 e consentì al marchio di stravincere il Campionato del Mondo Costruttori del 1975 ottenendo sette vittorie su otto gare disputate. L'automobile si distinse particolarmente nella Targa Florio, in cui Nino Vaccarella e Arturo Merzario ottennero la decima vittoria del Biscione nella leggendaria kermesse.
Proprio nella competizione siciliana il marchio Alfa Romeo ha firmato alcune delle pagine più belle della sua storia sportiva conquistando 10 vittorie assolute, 3 secondi posti, 7 terzi posti e 10 giri più veloci. Un palmares straordinario che si arricchisce di due record: quello delle vittorie consecutive (6 successi dal 1930 al 1935) e quello delle doppiette, in tutto cinque. A queste si aggiungano le numerose vittorie di classe con le Giulietta SZ, e le Giulia GTA, TZ e TZ2.
Altrettanto rara è la seconda vettura Alfa Romeo esposta a Parigi: la RL Super Sport MM che fu il primo modello del Biscione a partecipare alla Mille Miglia - "il più bel museo viaggiante al mondo" secondo la famosa definizione di Enzo Ferrari - nella sua prima edizione del 1927.
La storia del marchio Alfa Romeo è legata a doppio filo a questa leggendaria corsa: la Scuderia Alfa Romeo ha ottenuto 11 vittorie sulle 27 edizioni alle quali ha preso parte, segnando così un record che non potrà mai essere battuto. Progettata da Giuseppe Merosi, la RL Super Sport venne prodotta in 393 esemplari dal 1922 al 1927; si trattò del primo modello a vocazione sportiva del marchio milanese e ottenne oltre 90 vittorie.
Ulteriori informazioni sulla collezione del dipartimento FCA Heritage sono disponibili all'indirizzo www.fcaheritage.com, il portale che mira a essere il punto di riferimento per tutti gli interessati alle storie, agli eventi e alle iniziative che coinvolgeranno le auto classiche dei brand italiani del Gruppo. Sul sito, gli appassionati avranno l'opportunità di iscriversi alla Newsletter di FCA Heritage, per rimanere sempre aggiornati sulle attività e sui servizi che saranno progressivamente resi disponibili per i vari marchi del gruppo e avere la possibilità, per i proprietari delle auto storiche dei marchi Alfa Romeo, Fiat e Lancia, di richiedere online il "Certificato d'Origine" della propria vettura.
Oltre alle due vetture storiche provenienti dal Museo Storico Alfa Romeo, il pubblico avrà l'opportunità di ammirare la rara Maserati Tipo 63 "Birdcage" - modello che si distinse alla Targa Florio del 1961 - e una Fiat Abarth 750 Coupé Zagato, in omaggio alla vittoria di classe ottenuta da questo modello alla Mille Miglia del 1957. Entrambe le vetture provengono da collezioni private.
Infine, va ricordato che l'esposizione "Per l'amore della corsa" è anche l'occasione per conoscere da vicino le ultime novità della gamma FCA: dall'Alfa Romeo Giulia Quadrifoglio all'Alfa Romeo Stelvio, dall'Abarth 124 spider all'Abarth 695 XSR Yamaha Limited Edition, fino alla Fiat Spider 124. È la migliore dimostrazione di quanto sia forte il fil rouge che lega da sempre le auto del passato e quelle di attuale produzione contraddistinte dai loghi Alfa Romeo, Fiat e Abarth.
FCA Heritage allo Zoute Grand Prix 2017 con due modelli storici Alfa Romeo
FCA Heritage partecipa all’edizione 2017 dello Zoute Grand Prix, che andrà in scena dal 5 all’8 ottobre. Il brand che rappresenterà in Belgio la struttura nata per coordinare tutte le azioni di FCA nel mondo dell’automobilismo storico sarà Alfa Romeo: un’occasione per riaffermare un DNA sportivo assolutamente unico e ineguagliabile. FCA Heritage esporrà due preziosi esemplari provenienti dal Museo Storico Alfa Romeo: si tratta della Alfa Romeo 33 Spider Cuneo e della Giulia TZ2. Accanto a questi gioielli, presso il padiglione Alfa Romeo situato sulla diga di “Knokke” il pubblico potrà ammirare i più entusiasmanti modelli della gamma attuale: Stelvio, il primo SUV del brand, Giulia e 4C. Sul podio allestito presso la celebre Place Albert di Knokke, poi, gli sguardi saranno attirati dai veicoli più emblematici in tema di prestazioni e sportività: Giulia Quadrifoglio e Stelvio in allestimento Super, entrambi in livrea “Rosso Competizione”, che richiama la tradizione del marchio.
33 Spider Cuneo (1971)
Tra le vetture più importanti della storia di Alfa Romeo e dell’automobile in generale, un posto in prima fila nella griglia spetta alla 33 Stradale del 1967, una versione da strada della 33/2, concepita inizialmente per essere prodotta in 50 esemplari, di cui solo 18 hanno effettivamente visto la luce. Il potente motore V8 90° posto in posizione centrale all’interno di un futuristico telaio a traliccio e soprattutto la leggera carrozzeria in fibra di vetro “scolpita” dal maestro Franco Scaglione, un autentico capolavoro di eleganza e aggressività, costituivano i punti di forza di questa vettura. Dopo aver disegnato la P33 Roadster e la 33 Coupé Speciale, nel 1971 a Bruxelles Pininfarina presentò un’ultima interpretazione della struttura della Alfa Romeo 33 Stradale, creando la 33 Spider, che in azienda fu in seguito ribattezzata “Cuneo”. Il suo profilo ricorda infatti un cuneo, in linea con le nuove tendenze del design automobilistico: l’ampio parabrezza inclinato risalta insieme alla semplice barra stabilizzatrice, mentre i dettagli - incluso il logo Alfa Romeo - sono delle forme geometriche perfette. Il motore è posteriore longitudinale, da 1999 cm3, capace di erogare 230 CV a 8800 giri.
Giulia TZ 2 (1965)
Mentre la TZ stava dando grandi soddisfazioni all’azienda nella stagione 1964, nell’edizione del Salone dell’automobile di Torino di quello stesso anno presso lo stand della Carrozzeria Zagato venne esposta la sua logica evoluzione, la Giulia TZ 2 (il cui nome ufficiale rimase TZ), una vettura che, ancora oggi, merita un posto d’onore tra le Alfa Romeo che hanno fatto la storia delle competizioni automobilistiche. Il traliccio di tubi che costituiva il telaio, il fiore all’occhiello della TZ, era rimasto sostanzialmente invariato, ma ad esso si era aggiunta una leggera carrozzeria in fibra di vetro disegnata da Ercole Spada, con parti del telaio immerse nella resina per rendere l’intera struttura più rigida. A prima vista la TZ 2, pur mantenendo la forma del modello precedente, con la parte frontale aggettante e la parte superiore che seguiva una linea continua fino alla coda tronca, e con un ampio lunotto posteriore avvolgente, era in realtà più bassa, più armoniosa e più “robusta”, per un aspetto più dinamico. A parte la linea, le maggiori novità riguardavano le sospensioni, ora dotate di ammortizzatori verticali (una modifica che era stata introdotta anche sulla TZ) per fare spazio ai nuovi cerchi da 13”, che sostituivano i precedenti da 15”. Il motore quattro cilindri da 1570 cm3 con doppio albero a camme, alesaggio e corsa di 78x82 mm e lubrificazione a carter secco sviluppava una potenza massima di 170 CV a 7500 giri/min grazie alla doppia accensione e a un nuovo sistema di aspirazione dell’aria dinamico. Tra le altre caratteristiche tecniche della TZ 2 sono da menzionare il serbatoio da 100 l, i dischi dei freni sulle quattro ruote e una trasmissione a 5 marce più retromarcia che, a seconda del rapporto di cambio, consentiva alla vettura di raggiungere una velocità vicina ai 250 km/h. Grazie alla carrozzeria in fibra di vetro e a uno specifico programma di alleggerimento degli interni, la vettura era circa 40 kg più leggera rispetto alla TZ. Fin dal suo debutto in pista il 25 aprile 1965 nella Mille chilometri di Monza, la TZ 2 dimostrò di essere una vettura vincente, e guidata dal belga Lucien Bianchi ottenne la vittoria di categoria al Nürburgring nel 1966. Un altro successo sancisce il legame con il Belgio: la vittoria di categoria alla 1000 km del 1967 con l’equipaggio belga Trosch/Pilette.
Monza: doppiette Lamborghini e BMW nell'International GT Open
Appassionante fine settimana al Monza Eni Circuit targato International GT Open. Nel main event, Monza ha regalato due doppiette, ieri Lamborghini e oggi BMW, che non hanno però premiato con vittorie i principali pretendenti al titolo finale, rendendo le gare e la classifica generale sempre più avvincenti per le prime posizioni. Giovanni Venturini parte per Barcellona, ultima tappa del campionato del promoter Pareja, con un punto in più di distacco a proprio favore (da + 4 a +5) sui secondi in classifica, diventati ora Fran Rueda e Victor Bouveng. Thomas Biagi, che ha raccolto solo un settimo e un ottavo posto, si allontana dalla vetta (ora è a -16).
Gallardo vs Huracan, un duello tutto in casa Lamborghini ha caratterizzato Gara 1 in cui ha alla fine primeggiato la sorella maggiore della casa di Sant’Agata Bolognese con alla guida l’equipaggio del team Wessex formato dai britannici Craig Dolby e Sebastian Morris (alla media di 186.823 Km/h); secondo il capoclassifica Giovanni Venturini, con Marco Mapelli sulla Huracan dell’Imperiale Racing. Al via la pole è della McLaren 650 S Balfe Motorsport con il britannico Rob Bell: parte male e si fa sopravanzare alla Prima variante da Dolby e dallo svedese Victor Bouveng con la BMW M6 Teo Martín. Risale Mapelli che dalla quarta posizione conquista il secondo posto nel corso del quinto giro approfittando anche di un errore di Bouveng. Ora Mapelli insidia Dolby e riesce a sopravanzarlo al quindicesimo giro. Terzo rimane Bouveng. Si arriva al cambio pilota - Mapelli rientra proprio al limite - e la Gallardo riguadagna la prima posizione con Morris. Secondo Balfe, che ha preso il posto di Bell, terzo Venturini. A venti minuti dal termine Venturini supera alle curve di Lesmo Balfe e inizia una lotta a suon di decimi di secondo con Morris. Sarà tutto inutile però e Morris mantiene un vantaggio di circa due secondi al traguardo. Terna vincente quindi con le due Lamborghini e la McLaren. Quarta la BMW Teo Martìn di Bouveng e dello svedese Fran Rueda.
L’altra BMW M6 Teo Martín è in pole in Gara 2 con il brasiliano Augusto Farfus: parte bene e mantiene il comando precedendo la McLaren 650 di Côme Ledogar (Garage 59). Di seguito la BMW di Rueda e la Ferrari 488 dello svizzero Mikkel Mac (Spirit of Race). Venturini si trova in ottava posizione davanti a Gianmaria. Contatti a centro gruppo: ne fa le spese soprattutto la Lamborghini Huracan di Andrea Fontana (Imperiale Racing). La gara si caratterizza prima del cambio pilota, previsto fra il 24° e il 35° minuto, per i duelli fra Rueda e Mac per il terzo posto, mentre Ledogar perde parecchie posizioni, dopo essere stato anche in testa per tre tornate, e per il dinamismo di Morris che punta alla quarta posizione. Le Lamborghini di Venturini e Gianmaria combattono per la settima posizione. Farfus dà il cambio al compagno di squadra, il portoghese Lourenço Beirão da Veiga, che mantiene saldamente la prima posizione. Bouveng, che ha preso il volante di Rueda, rafforza la seconda posizione. Terza la Ferrari 488 Spirit of Race, ora condotta dal portoghese Miguel Ramos, che ingaggia un bel duello con la BMW di Dolby avvincente fino all’ultima staccata in Parabolica. Non cambia nulla e quindi doppietta BMW (vittoria di Farfus/ Beirão da Veiga alla media di 187.277 Km/h), davanti alla Ferrari di Ramos. Arriva un sesto posto per Marco Mapelli che fa guadagnare cinque punti a Venturini che significano ancora il primato in classifica.
Il weekend ha offerto altre quattro serie di grande interesse. L’EuroFormula Open, palestra per giovani talenti che con le loro Dallara puntano a categorie superiori (lo sbocco naturale è il campionato GP3), è giunta a Monza con la schiacciante supremazia del britannico Harrison Scott (8 vittorie su 10 gare disputate) e il ventunenne britannico originario dell’Essex e gioiello dell’italiana RP Motorsport si è puntualmente confermato: doppia pole e doppia vittoria. Una supremazia indiscussa quella del già campione 2017 sia in Gara 1 sia in Gara 2 dove ha vinto, rispettivamente, alla media di 196.536 Km/h e di 175.265 km/h.
Alle sue spalle tanta bagarre per la conquista delle altre posizioni del podio. In Gara 1 il russo Nikita Troitskiy (Drivex School) conquista la seconda posizione, precedendo il tedesco Jannes Fittje (RP Motorsport), dopo belle battaglie, soprattutto con il finlandese Simo Laaksonen (Campos Racing). In Gara 2, caratterizzata da vari contatti e impatti che hanno indotto la direzione gara a far intervenire due volte la safety car, secondo posto per Fittje e terza posizione per Laaksonen. Quarto il polacco Alex Karkosik.
Gli altri risultati. Nel Radical European Masters tripla affermazione per i britannici Jamie Constable e Jon Kennard (Works). Doppia vittoria per Andrea Mosca (Renault Megane Trophy del Team Zeroracing) nel Trofeo Super Cup. Infine nelle due gare del Kia Lotos Race, che concludevano il monomarca polacco con vetture Picanto, vittorie per Damian Litwinowicz (alla media di 130.436) e Lukas Keil (alla media di 126.194). Un settimo e un quinto posto per il vincitore del campionato Kamil Serafin.
Prossimo appuntamento della stagione sportiva al Monza Eni Circuit sarà, dal 20 al 22 ottobre, l’Aci Racing Weekend Italian che comprenderà gare dei campionati F4 Championship powered by Abarth, F2 Italian Trophy, Campionato Italiano Turismo TCS, TCR Italy, Seat Leon Cup, Porsche Carrera Cup, Mitjet Italian Series. (p.r.)
> Foto Raul Zacchè