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mercoledì 11 ottobre 2023

ACI MILANO, SECONDO I DATI ACI-ISTAT SULL’INCIDENTALITA’ STRADALE NEL 2022 COME NEL 2019


Nel 2022 sulle strade lombarde si sono registrati 28.786 incidenti stradali (25.838 nel 2021) che hanno provocato 37.912 feriti e 402 morti (rispettivamente 33.672 e 357 nell’anno precedente). Le statistiche - elaborate da Automobile Club d’Italia e Istat – mostrano così un ritorno dell’incidentalità stradale ai livelli del 2019, prima della pandemia.

A Milano città nel 2022 gli incidenti sono stati 7.783 con 44 morti e 9.865 feriti (7.465, 34 e 9.286 nei dodici mesi precedenti). A Milano e provincia si sono invece verificati 12.613 collisioni che hanno causato 100 morti e 16.101 feriti (11.385, 87 e 14.390 le statistiche relative al 2021).

Nella città di Monza si sono contati 575 incidenti, 4 decessi e 694 feriti (dato 2021: 539, 1, 658), mentre nella provincia i sinistri sono stati 2.172, 15 decessi e 2.764 persone con lesioni (1.848, 19 e 2372 nel 2021).

I dati di Lodi città: 150 incidenti, 3 morti e 212 feriti (138, 1 e 176 nell’anno precedente). Nella provincia di Lodi nel 2022 si sono registrati 405 incidenti con 9 morti e 623 feriti (345, 4 e 503 l’anno prima). A livello nazionale nella provincia di Roma è stato registrato il più alto numero di pedoni morti (56), seguita da Milano (24), Napoli (23) e Torino (18). Nella provincia di Padova il più alto numero di ciclisti deceduti (10), seguono Udine (9) e Milano, Venezia e Ravenna (8). In Italia dei 16 morti su monopattino (in 2.929 incidenti +77,8 per cento rispetto al 2021), 4 sono concentrati nella provincia di Milano, 3 nella provincia di Roma e 2 nella provincia di Torino. Insieme, totalizzano il 56% dei morti a livello nazionale.

“Tra le cause principali degli incidenti stradali al primo posto c’è sempre la guida distratta e l’utilizzo del cellulare, la velocità e il mancato rispetto della segnaletica stradale”, afferma Geronimo la Russa, presidente di Automobile Club Milano, nella cui competenza rientrano anche le province di Monza-Brianza e Lodi. “Dopo avere analizzato questi dati è facile rendersi conto che dobbiamo percorrere ancora molta strada in termini di prevenzione e innalzamento dei livelli di sicurezza. Oltre ai devastanti drammi umani, questa situazione comporta enormi sprechi con elevati costi sociali per la collettività. Occorrono più formazione e informazione, più consapevolezza da parte di tutti gli utenti della strada, migliore gestione della circolazione e più controlli”, ha concluso La Russa.

lunedì 2 ottobre 2023

Mobilità e Trasporti / G. La Russa ( (ACI Milano): Stop a politiche ‘contro’, utopia pensare a una Milano e una Lombardia senza trasporto su gomma.


Milano 2 ottobre 2023 - “Serve un fronte comune per affermare un sistema della mobilità che sia ‘per’ tutti e non ‘contro’ qualcuno”. Lo ha detto il presidente dell’Automobile Club di Milano, Geronimo La Russa, intervenendo al convegno ‘Lombardia locomotiva d’Italia’, organizzato in Regione dall’assessore ai Trasporti e Mobilità sostenibile, Franco Lucente.



“È pia illusione - ha aggiunto Geronimo La Russa - pensare a un futuro senza trasporto su gomma, mentre è possibile ragionare su modelli integrati nel segno della tutela dell’ambiente. Ciò deve avvenire salvaguardando anche il sistema economico lombardo. Un ragionamento che a Bruxelles faticano a comprendere e che, invece, proprio per rafforzare il ruolo della Lombardia come locomotiva d’Italia, deve valere sia per la città di Milano e sia per l’intero territorio regionale”.


sabato 30 settembre 2023

Le basi della mobilità del futuro in un convegno organizzato da “Il Foglio quotidiano” e Automobile Club Milano



“Il Futuro della mobilità: come ci muoveremo nei prossimi anni?” è stato lo spunto per affrontare numerose tematiche legate in generale ai trasporti - e in particolare all’automobile - nel corso del convegno svoltosi oggi a Milano e organizzato da “Il Foglio quotidiano” e da Automobile Club Milano nella sede in corso Venezia.

Dopo i saluti e l’introduzione dei lavori di Geronimo La Russa, Presidente di Automobile Club Milano, nei tre panel relatori qualificati hanno sviluppato altrettanti filoni di discussione con Umberto Zapelloni, curatore del “Foglio Mobilità” e con i giornalisti del “Foglio quotidiano”.

 

Geronimo La Russa - Presidente di Automobile Club Milano: “La certezza di come ci muoveremo nei prossimi anni non ce l’ho, però ho una convinzione: l’auto sarà ancora per lungo tempo protagonista perché è uno strumento di libertà che non può essere ingabbiato in scenari ideologici o improvvisati. La mobilità è importante, è un diritto di tutti e va gestita con attenzione e correttezza nel rispetto delle regole”


In “Quale futuro ci aspetta tra elettrico, ibrido e termico”, il dibattito si è incentrato su come cambierà il nostro rapporto con le auto e con i mezzi di trasporto.

Michele Crisci - Presidente e Amministratore delegato di Volvo Car Italia: “L’elettrificazione è per Volvo una scelta, come la sicurezza. Già nel 2019 abbiamo annunciato che tutte le future Volvo sarebbero state elettrificate. Dal 2030 in avanti produrremo solo elettriche.
Ma il nostro concetto di sostenibilità va oltre la motorizzazione delle vetture. È un impegno a 360 gradi: dai fornitori alle concessionarie. Nel mondo i trasporti sono integrati. Nei prossimi anni si andrà da Milano a New York in poche ore, i treni saranno sempre più veloci e mi immagino che se sarai un cliente Volvo ne avrai una a disposizione ovunque. Questa trasformazione è un’opportunità per tutti noi. Mi immagino le grandi città europee che riusciranno a distinguere l’uso massiccio delle auto nelle città in cui esisterà solo lo sharing mentre tra varie città le connessioni saranno differenti”.


Giuseppe Mazara - Marketing Communication & CRM Director di Kia Italia: “Su 4,3 milioni di vetture elettrificate Kia vendite nel 2030, 1,6 milioni saranno full electric. Le infrastrutture non offrono ancora la piena sicurezza per la scelta 100% elettrica. Anche trovando la colonnina, la procedura di ricarica rischia di essere complesso e poco fluido. Per questo a ottobre lanceremo Kia Plug&Charge, un servizio che consente ai nostri clienti EV9 di ricaricare alle stazioni pubbliche senza complicazioni.Il futuro della mobilità è una grande opportunità per tutti. Mettendomi nei panni del cliente finale io vedo uno scenario molto pulito, molto sostenibile per l’ambiente, silenzioso e interconnesso. Le auto diventeranno come un cellulare e comunicheranno tra loro, consentendo al conducente di usufruire della guida autonoma e ammirare tutto ciò che lo circonda”.


Angelo Simone – CEO di Guido LaScelta: “Con 'Guido la scelta' abbiamo pensato a una start up per veicolare al cliente una comunicazione corretta riguardo l’acquisto dell’auto. Cosa succederà tra tre anni all’auto di oggi. Le informazioni sono numerose e la paura di svalutazione è alta. Abbiamo pensato di intercettare questi bisogni di informazioni e di rassicurazioni. Sino a quando il cliente vedrà l’elettrico come imposto la vedo dura, soprattutto per chi viene da località in cui mancano le infrastrutture”.


Nel secondo panel su “Regole e tecnologia per una maggiore sicurezza in strada” i relatori si sono concentrati su come regole (il nuovo Codice della Strada) e tecnologia possano aiutare a raggiungere un buon livello di sicurezza riducendo il numero di incidenti sulle strade.​

 

Sergio Savaresi - Professore ordinario del Dipartimento di elettronica, informazione e bioingegneria del Politecnico di Milano: “Si andrà verso un cambio radicale di modello di mobilità. L’attuale modello contiene grosse incongruenze perché oggi abbiamo un numero elevato di auto private utilizzate molto poco. In un mondo che deve divenire sempre più sostenibile questo è l’aspetto più difficile da accettare. Quindi in futuro avremo molte meno auto, ciascuna delle quali avrà un contenuto tecnologico molto più elevato e saranno usate sostanzialmente in condivisione”.


Maurizia Bagnato - Sales e Innovation director di Bosch Mobility: “Investiamo ogni giorno per rendere le auto più sicure a partire dall’ABS, che abbiamo lanciato alla fine degli Anni Settanta per poi proseguire con l’ESP, il sistema di controllo elettronico della stabilità. Telecamere, sensori e radar sono il nostro pane quotidiano. Adesso abbiamo dei radar che lavorano con l’intelligenza artificiale: sono una grande evoluzione e permettono una maggior precisione. Il nostro approccio è a step, per gradi. E' necessario acquisire esperienza e confidenza con la tecnologia: per questo siamo partiti con le sperimentazioni in ambienti circoscritti, come il parcheggio dell’aeroporto di Stoccarda dove l’auto va a parcheggiare da sola”.


Carlotta Gallo - Dirigente della Polizia Stradale: “Analizzando i dati Istat 2022 ci rendiamo conto che il numero di incidenti e di morti è ancora elevato. Quando si parla di sicurezza vanno considerati tutti gli elementi: infrastrutture, veicolo e comportamenti dell’uomo. Se la tecnologia ci aiuta noi riusciamo a effettuare un controllo sempre più mirato. Ad esempio con gli ultimi sistemi di cronotachigrafo installati sui camion, il mezzo dialoga direttamente con le nostre pattuglie mandando un alert. Questo ci facilita enormemente il lavoro. Nel 2022 ci sono stati 32mila incidenti per distrazione, deve cambiare l’approccio. L’incidente non è una fatalità, dobbiamo avere la consapevolezza che si può evitare”.


Paolo Ciuffi – CEO Drive Responsability: “La guida è una attività comune e quotidiana, che si compie in maniera automatica e spesso senza le dovute cautele. Gli incidenti stradali sono infatti la prima causa di morte tra gli under 40 in Italia. Ecco perché è necessario sempre avere consapevolezza di cosa si sta facendo quando si è al volante, avere il controllo del veicolo soprattutto sulle strade che percorriamo ogni giorno.
Oltre alla sicurezza, un altro aspetto di forte interesse è l’immediato impatto ambientale: imparando a guidare in modo responsabile si consuma meno carburante, con conseguente risparmio economico, ottenendo diffusamente una maggiore ecosostenibilità. Temi particolarmente cari alle aziende le cui flotte percorrono ogni giorno migliaia di chilometri su ogni tipo di strada, perché oltre al beneficio nei costi di gestione, aumentano l’autonomia di percorrenza in sicurezza, le medie di trasferimento ed eseguono azioni concrete e quotidiane in materia di ecosostenibilità, impattando positivamente sul territorio e le comunità che lo abitano”.

 

Molto interessanti anche le tematiche affrontate nell’ultimo panel “Dalla pista alla strada, l’utilità delle competizioni” durante il quale si è parlato delle gare come banco di prova per la mobilità del futuro e di come il motorsport sia utilissimo per sperimentare e sviluppare la tecnologia poi applicata alle auto di serie, oltre che dell’importanza del motorsport nelle rispettive aziende.

 

Mario Almondo - Responsabile Performance Division di Brembo Spa: “In tutto il mondo assicuriamo la sicurezza ad ogni frenata. Nello svolgere il nostro lavoro accresciamo la nostra competitività e questo ci dà un enorme vantaggio. Se Si riescono a fare bene le cose difficili per lungo tempo si impara tantissimo. I nostri prodotti sono in generale molto avanzati e competitivi per quanto riguarda le performance e la sicurezza. A mio avviso le infrastrutture vanno rese sempre più compatibili con la tecnologia”.


Mario Isola - Responsabile di Pirelli Motorsport: “Quello che il Motorsport ci insegna va poi trasferito al settore stradale per rendere tutto questo utile alla società. Dalla Formula 1 uno abbiamo imparato lo sviluppo del virtuale portandolo come know how in azienda. Materiali, processi produttivi, prove indoor rendono tutto più rapido e preciso. Per la Formula 1 abbiamo un processo produttivo dedicato che ci permette tolleranze minime tra una gomma e l’altra. Abbiamo l’obbligo di fornirle tutte uguali. Una mescola di Formula uno che per altro genera grip sopra gli 80 gradi non può essere montata su un’auto di produzione - questo è evidente - ma ci permette di imparare molto”.

 

Andrea Dolfi - Head R&D Fluid technology solutions di Petronas: “Il pilota chiede al carburante qualcosa in più. Il carburante è la fonte primaria di energia. A parte il plug-in la sorgente di energia principale è sempre il carburante che è il fluido per eccellenza. Importante anche l’olio di trasmissione e il liquido per l’attuatore idraulico. In un'auto di Formula 1 ci saranno 130 chili di fluidi su una vettura che mediamente ne pesa 750. Tutto ciò che si aggiunge in termini di peso deve avere un valore. Per quanto riguarda il futuro della mobilità c’è stato uno shift importante nella power unit con la parte elettrificata che si è aggiunta al motore termico. La benzina di Formula 1 è certamente diversa da quella che si trova alla pompa ma molti degli ingredienti che sono nella benzina di Formula 1 li trovi anche in quella delle normali stazioni di servizio. Si chiama scienza formulativa. L’importante è avere ingredienti sostenibili”.