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martedì 27 giugno 2023

Alfa Romeo celebra il centenario del Quadrifoglio a Le Mans Classic 2023


Dal 29 giugno al 2 luglio sul mitico circuito della 24 Ore si terrà l'11a edizione della Le Mans Classic. Questo imperdibile evento del mondo delle gare delle auto d'epoca offre a decine di migliaia di visitatori e appassionati la possibilità di ammirare sulla pista di Le Mans i bolidi da corsa del periodo tra gli anni '20 e la fine degli anni '70 che hanno fatto la storia di questa corsa leggendaria.

Un'ottima opportunità per Alfa Romeo, quattro volte vincitrice della gara, per presentare alcuni dei fantastici modelli che hanno segnato le tappe della straordinaria avventura sportiva della marca, come quella del circuito della Sarthe. Un'occasione resa ancora più entusiasmante dal fatto che il centesimo anniversario del Circuito delle 24 Ore di Le Mans coincide con i cento anni dell'iconico Quadrifoglio, che dal 1923 contraddistingue le vetture più performanti della marca Alfa Romeo. Sono dunque due i traguardi centenari, testimoni chiave della storia delle corse automobilistiche, che saranno celebrati quest'anno durante la Le Mans Classic.

In tale occasione, presso lo stand del marchio saranno esposti quattro modelli eccezionali, fiori all'occhiello della collezione Heritage in mostra presso il Museo Storico Alfa Romeo di Arese: una 6C 3000CM del 1953, la straordinaria 33 Stradale prototipo del 1967, una 33/3 Litri "Le Mans" del 1970 e una 33 TT 12 del 1975. Al loro fianco, saranno presenti anche le ultime nate della gamma: le esclusive Giulia e Stelvio Quadrifoglio "100° Anniversario" accanto a una Tonale Plug-in Hybrid Q4, il primo SUV plug-in hybrid Q4 di Alfa Romeo.

Ciliegina sulla torta...di compleanno, l'esclusiva Alfa Romeo Giulia SWB Zagato farà la sua prima apparizione su strada in pubblico nel corso della sfilata che si terrà nella mattinata di sabato 1° luglio. I visitatori potranno scoprirla in anteprima mondiale presso il “Village des Constructeurs”. Si troverà accanto a una straordinaria Alfa Romeo 33/3 che ha partecipato all'edizione del 1970 delle 24 Ore di Le Mans, fregiata del logo Autodelta, scuderia ufficiale del reparto corse di Alfa Romeo che quest'anno celebra il suo sessantesimo anniversario.

Inoltre, Alfa Romeo invita tutti i suoi fan, la "tribe" degli Alfisti, a rendersi protagonisti di questo evento imperdibile. Da venerdì 30 giugno a domenica 2 luglio, gli appassionati clienti e clubs di Alfa Romeo prenderanno parte alla 2° edizione degli Alfa Romeo Tribe Days. Tre giorni di pura passione, costellati di eventi inediti ed esperienze di guida esclusive sui circuiti di Montlhéry e Le Mans, dove sono state scritte alcune delle più belle pagine del motorsport internazionale.

6C 3000 CM spider (1953)
La "6C 3000 Competizione Maggiorata" (CM), realizzata dalla carrozzeria Colli, nasce nel 1953 come coupé da corsa destinata alla categoria "vetture sport". Questo modello è stato progettato per partecipare alla Mille Miglia del 1953 e alla 24 Ore di Le Mans.
Il motore di questa spider da corsa, progettato da Giuseppe Busso, riprende vari elementi del precedente 6 cilindri in linea da 3 litri, creato espressamente per il prototipo 6C 3000, ma con una cilindrata maggiorata a 3495 cm3 e una potenza, al termine delle successive evoluzioni, di 275 CV.
La versione coupé taglia il traguardo in seconda posizione alla Mille Miglia del 1953, pilotata dal leggendario Juan Manuel Fangio, campione del mondo di F1 nel 1951 con la GP Tipo 158-159 "Alfetta", e all'epoca il miglior pilota del team Alfa. Il pilota argentino domina la gara, ma è costretto a rallentare a causa di un problema al telaio.
L'esperienza di La Sarthe, nel giugno 1953, si rivela di nuovo sfortunata per l'Alfa Romeo 3000 CM coupé: tutte le vetture si ritirano dalla corsa. La ragione principale è da attribuire al poco tempo a disposizione per sviluppare il progetto complessivo: il reparto progettazione ha come obiettivo principale e imperativo quello di mettere a punto e organizzare la produzione di un nuovo modello compatto, che diventerà la "Giulietta".
La versione spider, per contro, ha conquistato il primo "Gran Premio Supercortemaggiore", corso a Merano nel 1953 con J.M. Fangio alla guida. Questa vettura straordinaria è normalmente esposta presso il Museo Alfa Romeo. La vettura in esposizione è dotata di freni a disco montati nel 1955 dal reparto R&D.

Alfa Romeo 33 Stradale prototipo (1967)
Sulla base della Tipo 33/2, artefice di numerose vittorie in gara, tra il 1967 e il 1969 viene realizzata una piccola serie di 18 coupé da strada, con un'affascinante carrozzeria in alluminio progettata da Franco Scaglione.
Modello leggendario che ha segnato non solo la storia di Alfa Romeo, ma anche quella dell'automobilismo, sia per la sua rarità che per la sua bellezza scultorea, è una delle pochissime vetture da strada nate a partire dal modello da corsa, dal quale ha ereditato eccellenti soluzioni tecniche che, cinquant'anni dopo, sono ancora in grado di offuscare quelle delle sofisticate vetture moderne. Il suo design, quintessenza della bellezza in un'automobile, è quasi impossibile da descrivere: a esprimerlo sono l'equilibrio delle forme, la purezza delle linee, l'eleganza di ogni minimo dettaglio.
Il telaio originale, derivato dalle corse, è costituito da tre grossi tubi in lega di alluminio di 20 cm di diametro disposti in modo da formare una "H" asimmetrica. Due strutture in fusione di magnesio sono quindi fissate alle estremità: quella anteriore sostiene la sospensione e i pedali, mentre quella posteriore sostiene il motore, la trasmissione e la sospensione. I serbatoi del carburante, in gomma, sono alloggiati all'interno dei tubi del telaio.
Rispetto alla versione da gara, la 33 Stradale si distingue per il passo allungato di 10 cm e un telaio rinforzato con lamiera d'acciaio a livello dell'abitacolo, oltre che per equipaggiamenti e finiture adatti all'impiego su strada.
Anche il motore - un V8-90° da due litri - è stato "ammorbidito" e portato a 230 CV (rispetto ai 270 CV della versione prototipo), rimanendo comunque in grado di spingere la vettura fino ai 260 km/h.

Alfa Romeo 33/3 litri Le Mans (1970).
Il ritorno di Alfa Romeo nelle corse per vetture sport avvenuto nel 1967, con il progetto "Tipo 33", rientra in un processo evolutivo che durerà dieci anni. Dopo i successi iniziali della vettura da due litri a Fléron, e prima delle grandi vittorie del 1968, Autodelta mette a punto una nuova versione del motore V8, con una capacità di 3 litri, per concorrere per i titoli generali.
Le cose sembrano promettere bene, ma al suo debutto nella 12 Ore di Sebring nel 1969, la vettura è costretta ad abbandonare. Nel corso della stagione conquista due vittorie (Zeltweg e Pergusa) e nel 1970 la squadra Autodelta consolida lo sviluppo della 33/3.
La vettura preparata per l'anno successivo subisce una revisione radicale: il motore sviluppa 420 CV, il cambio è ridisegnato, il peso ridotto a 650 kg e viene realizzata una carrozzeria completamente nuova.
Il 1971 è l'anno dell'en plein di vittorie: la 1000 km di Brands Hatch (De Adamich-Pescarolo), la Targa Florio (Vaccarella-Hezemans) e la 6 Ore di Watkins Glen (De Adamich-Peterson) sono le principali e prestigiose vittorie che proiettano Alfa Romeo al secondo posto nel Campionato del Mondo Costruttori.

Alfa Romeo 33 TT 12 (1975)
La 33 TT 12 fa il suo debutto alla 1000 km di Spa-Francorchamps il 5 maggio 1973, mentre il Campionato del Mondo Costruttori è al culmine, con un impegno importante da parte delle marche più prestigiose, come Alfa Romeo e la sua divisione corse, "Autodelta".

Mentre il numero "33", presente sui circuiti dal 1967, richiama un'auto da corsa leggendaria, l'acronimo "TT" significa "Telaio Tubolare", derivato dalla precedente "33 TT3", con un motore V8-90°. Il "12" rappresenta invece il numero di cilindri del nuovo motore flat-12 da 3 litri, in grado di erogare una potenza di oltre 500 CV. La carrozzeria presenta un'aerodinamica inconsueta e un'estetica impareggiabile, costituita da due pinne laterali e una grande presa d'aria sopra al cofano del motore.
Per decisione dei tecnici di Autodelta, la stagione 1973 viene consacrata allo sviluppo completo della nuova vettura e l'anno successivo la 33 TT 12 raccoglie i suoi primi successi, il particolare il primo posto alla 1000 km di Monza.
Nel 1974 la direzione di Alfa Romeo decide di partecipare alla 24 Ore di Le Mans con l'obiettivo di battere il team Matra, il suo primo vero concorrente. Durante la sessione di qualifica svolta in marzo, Merzario e la sua 33 TT 12 prendono il volo con un giro realizzato in 3' 31" 000, con un anticipo di 4 secondi sulla Matra. Tuttavia, per questioni organizzative, Alfa Romeo e Autodelta decidono di non partecipare alla gara.
La stagione 1975 segnerà l'età d'oro della 33 TT 12. I piloti migliori si alternano al volante della "TT 12" e conquistano l'ambitissimo Campionato del Mondo Costruttori. Merzario, il più talentuoso, Andretti, Bell, Brambilla, Ickx, Laffite, Mass, Pescarolo, Scheckter, Vaccarella, Watson.

mercoledì 26 aprile 2023

LE MANS CLASSIC: NELL'ANNO DEL CENTENARIO DELLA 24 ORE, RECORD DI CLUB E AUTO IN PISTA


Protagonisti degli eventi organizzati da Peter Auto, sempre più club di auto d'epoca condividono la loro passione con gli spettatori. In particolare quest'anno, oltre 210 club di marca saranno presenti con circa 8.500 vetture per festeggiare i 100 anni della 24 Ore di Le Mans dal 29 giugno al 2 luglio prossimi. Questo vero e proprio museo a cielo aperto dimostra l'entusiasmo di collezionisti e appassionati di incontrarsi durante un fine settimana eccezionale e rende Le Mans Classic il più grande raduno d'Europa, se non del mondo. 

L'automobile si conferma un fascino senza confini e Club di tutta Europa (Regno Unito, Germania, Spagna, Portogallo, Repubblica Ceca, Italia, Svizzera, Belgio, Paesi Bassi) si incontreranno  sul circuito di Le Mans per condividere questo grande weekend di passione.

Tutti i costruttori, o quasi, sono rappresentati dai loro club di marca: Alfa Romeo Européens, la Fédération des club Porsche de France, l'Interclub BMW, le Club Healey France, Cobra Club de France, Fiat Fan Club con una mostra dedicato ai Moretti, TVR Car Club France, Lotus Club francese e italiano, Ferrari Dino Club Germany, SM Club of France, Vincennes en Anciennes, Supercars Club Private, MG Club De France, Talbot Owners' Club e numerosi altri.

la lista dei club


mercoledì 6 luglio 2022

Le Mans Classic: per Alfa Delta missione compiuta!


 

La partecipazione alla Le Mans Classic vale già di per sé una stagione. Ma naturalmente la voglia vien mangiando, perciò dopo la certezza di essere al via della regina delle gare per auto classiche a ruote coperte, cosa per nulla scontata date le tante richieste e conseguentemente l'attenta selezione operata dall'Organizzatore Peter Auto, ci si pongono i successivi obbiettivi. Primo fra tutti, ovviamente, vedere la bandiera a scacchi! Che in una maratona come la classica francese, corsa sulla distanza delle tre manche di un'ora ciascuna, di giorno e di notte, su un tracciato dalle medie elevatissime dove si "tira il collo" a vetture con oltre mezzo secolo sulle spalle, non è affatto scontato!

 

Quindi la spedizione a Le Mans di Alfa Delta, che ha portato al traguardo le due Giulietta SZ "Coda tronca" del 1961 schierate nel "Plateau 3" (auto costruite dal 1957 al 1961), può senz'altro essere archiviata come una missione compiuta! Peraltro Roberto Restelli, titolare Alfa Delta in gara con la SZ #57, pur non essendo certo nuovo a competizioni di alto livello è rimasto letteralmente rapito dall'atmosfera della Le Mans Classic, che ha definito "un'esperienza molto bella. Per un appassionato è davvero fantastico vivere un evento come questo, sia in pista sia per il contorno".



Solo dopo la bandiera a scacchi si guarda alla classifica finale, che certamente può rappresentare la ciliegina sulla torta. In questo senso, senza qualche fuori programma, la classifica avrebbe potuto rendere maggiore giustizia al potenziale espresso dalle Giulietta SZ della squadra varesina. Basti pensare che la vettura (di 1.300 cc) pilotata da Restelli ha toccato sulla parte iniziale del lungo rettifilo dell'Hunaudieres la "stratosferica" velocità di 225 km/h. Contrattempi che non hanno comunque limitato il sapore dolce del risultato finale complessivo, perché la SZ #57 di Antonio Carrisi e Roberto Restelli, ai quali si sono aggiunti Jean Luc Papaux e Jacques Sandoz dopo la rottura del motore in prova della loro TZ che non ha potuto prendere il via, si è piazzata al 30.mo posto assoluto, nella classifica per indice di performance, mentre la SZ #75 pilotata da Mathias Korber, Christian Ondrak e Bernd Georgi, ha concluso 38.ma. Su ben 75 partenti! Che è tanta roba se pensiamo che le "Giuliettine" avevano il motore con la cilindrata più piccola dell'intero lotto, per giunta su un tracciato veloce come quello de la Sarthe. Ricordiamo inoltre che nelle gare organizzate da Peter Auto, a differenza di quelle del Tricolore Autostoriche , non vengono premiate le singole classi.  



Per la SZ #57 la gara è partita subito in salita. Un problema al cambio durante le qualifiche ha "condannato" Carrisi-Restelli ad una partenza dal fondo della griglia. Nelle concitate fasi del via, un concorrente a meta gruppo è rimasto "piantato" scatenando il caos nel plotone di auto che seguivano, praticamente, bloccando quelle delle ultime file. Come se non bastasse, oltre ad una penalità inflitta a Restelli, durante un passaggio sul traguardo la fotocellula non captava il segnale del trasponder "regalando" un giro in più alla SZ #57. L'inedito quartetto, con l'aggiunta di Papaux e Sandoz, tuttavia non si perdeva d'animo e nelle due manche successive risaliva costantemente la china fino all'incredibile, data la mole di disavventure, 30.mo posto finale. La SZ #75 ha invece marciato come un orologio nelle prime due manche, tanto che avrebbe potuto ambire ad una posizione non lontano dalla 20.ma, ma anche in questo caso il parapiglia alla partenza spediva nella sabbia Christian Ondrak, che perdeva minuti preziosi prima di essere trainato e riprendere la pista agguantando la 38.ma posizione finale.  

 

Ora, dopo l'ultimo mese e mezzo particolarmente impegnativo, con la partecipazione a ben cinque eventi, i tecnici Alfa Delta potranno tirare un po' il fiato, con il ritorno in pista previsto per l'ultimo weekend di agosto al Paul Ricard.

lunedì 4 luglio 2022

UNA DOMENICA A LE MANS CLASSIC



 Le Mans, domenica 3 luglio 2022: La decima edizione di Le Mans Classic si chiude alla grande con ben 200.850 visitatori. Numero spettacolare che premia la passione dei piloti e degli organizzatori. Questa decima edizione ha visto la partecipazione di un numero crescente di piloti provenienti da tutto il mondo con le loro auto da corsa.  L'aumento del numero di auto club, espositori ed eventi conferma l'ascesa di Le Mans Classic dalla sua creazione nel 2002.

Cosa verrà ricordato di questa Le Mans Classic 2022, soprattutto dopo quattro anni di assenza?  La risposta è semplice: passione, cordialità e il piacere di riunirsi intorno ad un progetto condiviso da grandi e piccini.

 

Le Mans Classic torna il prossimo anno in onore del centenario della 24 Ore di Le Mans!  Se questa decima edizione è stata un grande successo, l'undicesima sarà sicuramente un'apoteosi. (peterauto.fr)

domenica 3 luglio 2022

Un sabato di luglio a Le Mans Classic




> 2 luglio 2022 - L'inizio delle gare per le diverse categorie è stato dato questo sabato per riaccendere in quattro giorni ricordi straordinari di gare di resistenza e anche per inaugurare la Le Mans Classic direttamente in una nuova era.  Al tempo delle energie rinnovabili e nel momento in cui le preoccupazioni ambientali diventano sempre più urgenti, Peter Auto in collaborazione con Aramco introduce per la prima volta l'uso di un carburante di nuova generazione per le auto dal 1950 al 1975

La responsabilità sociale di Peter Auto si esprime attraverso l'attuazione di azioni concrete durante i suoi eventi: riduzione della carta stampata, installazione di biglietteria elettronica, scelta di ristoratori locali con certificazione ISO 20121.  Quest'anno Peter Auto ha voluto impegnarsi ancora di più ed affrontare una questione davvero attuale, quella di un carburante rispettoso dell'ambiente.

 

Quattro eccezionali auto da corsa sono alimentate da questi carburanti di nuova generazione: la n. 61 Lotus Elite in griglia 6, la n. 67 Porsche 904 Carrera GTS in griglia 4, la n. 35 Lola T70 Mk.3B in griglia 5 e la n. 66 Chevron B21 in griglia 6.



E quando si parla di feste nel circuito di Le Mans si include tutto quello che si svolge all'interno dei suoi confini.

Uno dei momenti salienti della prima giornata del weekend è stata l'asta Artcurial.  Le Mans Classic è un luogo preferito per le aste.  Collezionisti da tutto il mondo e spettatori si danno appuntamento e Artcurial ha riproposto questa parte dello spettacolo presentando una superba collezione di motociclette e oltre 140 auto leggendarie.


Tra i migliori lotti presentati c'era la Porsche 935 "Baby" L1 che ha brillato nel campionato tedesco e ha corso alla 24 Ore di Le Mans del 1981. Nelle mani dell'attuale proprietario per 18 anni ha preso parte alle gare per auto storiche.

 

In mattinata sono stati messi all'asta anche un casco ed una litografia da Ludovic Caron.  L'intero profitto della vendita sarà utilizzato per costruire una mensa e una cucina per 200 bambini della Bongela School in Sud Africa.  


Tra le mostre, gli spettatori hanno potuto visitare quella organizzata da Matra all'ingresso nord che ha celebrato il 50° anniversario della prima vittoria assoluta del marchio alla 24 Ore di Le Mans nel 1972. Ha anche onorato i club del marchio e ha offerto un'opportunità unica per le persone  per scoprire modelli iconici come la Matra MS650 02 TDF che corse alla 24 Ore di Le Mans del 1970 e vinse il Tour Auto nel 1971.

 

Altra mostra interessante quella sponsorizzata dalla FFVE, che ha esposto ben 13 vetture che hanno preso parte alla 24 Ore di Le Mans negli anni Cinquanta e all'inizio degli anni Sessanta.

 

E, ultima ma non meno importante, la mostra di Bristol che espone una AC Bristol del 1961 con la sua speciale carrozzeria unica realizzata dalla fabbrica AC su richiesta del suo primo proprietario, Jean-Claude Magne.  E un'altra vettura da sogno da non perdere è l'ultima AC Ace Bristol ad aver corso alla 24 Ore di Le Mans, oltre alla Frazer Nash Le Mans Coupe del 1955 che ha gareggiato nel 1959.

 

Questo sabato sera, chi ama il cinema ha avuto l'occasione di immergersi nell'atmosfera tipica dei cinema all'aperto al Drive-In nell'angolo del Museo dove hanno potuto scoprire o riscoprire film che hanno segnato intere generazioni come Retour to the Future, Le Mans 66 e Mad Max Fury Road.


Credits: Peter auto.fr








mercoledì 29 giugno 2022

Le Mans Classic – Alfa Delta in corsa nella Leggenda


Marnate (VA), 29 giugno 2022 - Una gara, anzi un evento, che vale una stagione! Questa è la Le Mans Classic. Una kermesse di quattro giorni, giunta alla 10.ma edizione in programma dal 30 giugno al 3 luglio, che offrirà una meravigliosa retrospettiva della leggendaria 24 Ore di Le Mans. Non solo, perché da sempre la classicissima francese è prima di tutto un luogo di incontro e di passione, sia in occasione della gara riservata alle vetture moderne sia per la versione classica. Infatti si tratta indubbiamente del raduno di auto d’epoca più grande a livello planetario: circa 500 auto da corsa, suddivise in sei plateau che vanno dal 1923 al 1981 a giocarsi la vittoria in pista, e oltre 8.000 auto d’epoca che trovano posto nell’area recintata. Quindi un evento nel quale i protagonisti non sono solo le auto ed i piloti in pista ma tutti gli appassionati, peraltro invitati a recarsi in circuito con un abbigliamento in linea con le varie epoche rappresentate, come da suggerimento sul sito ufficiale.

Alfa Delta, abitualmente presente alle prestigiose gare internazionali del Greatest’s Trophy organizzate da Peter Auto, non poteva certo mancare all’evento clou della stagione. Anche in questa occasione la squadra varesina sarà presente con tre vetture di assoluto prestigio. Due Alfa Romeo Giulietta SZ “Coda Ttronca” del 1961, schierate nel “Plateau 3” (1957-1961), per l’equipaggio italo-svizzero composto da Roberto Restelli, titolare Alfa Delta, e Antonio Carrisi, e per l’equipaggio tedesco formato da Mathias Korber, Christian Ondrak e Bernd Georgi. Nel “Plateau 4” (1962-1965) sarà invece in gara la Giulia TZ del 1963 pilotata dall’affiatato duo svizzero Jean Luc Papaux e Jacques Sandoz.

Nei giorni scorsi, nell’officina Alfa Delta di Marnate (Va), c’è stato un gran lavoro di verifica e adattamento delle vetture per affrontare una gara così impegnativa. Il format prevede infatti per ogni Plateau una sessione di qualifica il venerdì, di 50 minuti, e la disputa di tre manche di gara tra sabato e domenica, sulla distanza di 40-60 minuti a seconda del Plateau, di cui una in notturna. Innanzitutto sulle tre vetture è stato montato il rapporto più lungo, date le caratteristiche del Circuit de la Sarthe che consentono alte velocità, soprattutto sul lungo rettilineo dell’Hunaudieres (oltre 4,5 km sui 13,5 km totali del tracciato) nonostante l’aggiunta delle varianti, inoltre sulla SZ dell’equipaggio tedesco è stato approntato l’impianto per i fari di profondità aggiuntivi che ha richiesto pure il montaggio di un alternatore in grado di garantire maggiore potenza.

giovedì 16 giugno 2022

IL GRUPPO C FESTEGGIA I SUOI ​​40 ANNI ALLA 10a EDIZIONE DI LE MANS CLASSIC


Peter Auto si è superato con un programma speciale per festeggiare la decima edizione, e per il 20° anniversario dalla creazione, di Le Mans Classic (30 giugno-3 luglio). Con una attenzione particolare per il Gruppo C. Le Mans Classic è un evento straordinario con 700 vetture in gara, 8.000 vetture club, 200 espositori, 195.000 spettatori e 1.000 piloti pronti a darsi battaglia in pista.

L'apertura della Le Mans Classic by Group C Racing è uno dei momenti salienti di questa decima edizione. In pista dal 1982, questi prototipi hanno scritto alcune delle pagine più belle della storia della 24 Ore di Le Mans e del Campionato del Mondo Endurance. Questa 10a edizione di Le Mans Classic sarà quindi l'occasione per celebrare nel modo migliore il 40° anniversario di questa categoria dell'endurance. In questa occasione, il Gruppo C avrà tra le sue fila quasi 50 vetture.

Storicamente, il Gruppo C è stato dominato all'inizio dalla Porsche 956 nonostante lo spirito combattivo della Lancia LC2. La concorrenza si è gradualmente rafforzata con l'ascesa di Jaguar, Mercedes, Toyota, Nissan e Mazda. Le specificità dei regolamenti dell'epoca erano un'opportunità per veri "artigiani del mondo automobilistico" come Cougar, Dome, Rondeau, Spice o WM per brillare contro i grandi favoriti di questa competizione. Per specialisti e puristi, Group C Racing rappresenta oggi l'età d'oro dell'endurance.

Ciliegina sulla torta per i concorrenti del Gruppo C Racing, oltre che per il pubblico, una Mazda 787B introdurrà in pista le vetture della categoria, e non sarà una vettura qualsiasi, visto che è lo chassis che ha vinto la 24 Ore di Mans nel 1991.
Prima vettura giapponese a vincere a Le Mans, passerà alla leggenda soprattutto per il suo motore, un motore rotativo nella più pura tradizione Mazda, i cui "ululati" a quasi 9000 giri alle Hunaudières non sono stati dimenticati da tutti coloro che hanno avuto la possibilità di vederlo ed ascoltarlo.

Credits: Peter Auto 



martedì 19 ottobre 2021

Le Mans Classic ritorna finalmente in pista dal 30 giugno al 3 luglio 2022


Creato nel 2002 da Peter Auto insieme all'Automobile Club de l'Ouest, Le Mans Classic offre una formidabile retrospettiva della 24 Ore di Le Mans. L'evento ha riscosso grande successo fin dalla prima edizione ed ha continuato a crescere con oltre 195.000 spettatori nel 2018. Si tratta del più grande raduno di auto d'epoca con 600 auto da corsa in pista e 8.500 auto d'epoca esposte nel paddock.
Organizzato ogni due anni, Le Mans Classic doveva originariamente celebrare la sua decima edizione a luglio 2020, ma la crisi sanitaria ha deciso diversamente e la decima edizione segnerà anche il ventesimo anniversario della creazione dell'evento.
Per l'occasione, le novità scandiranno il weekend, a partire dall'apertura del circuito anticipata al giovedì pomeriggio, consentendo al pubblico di assistere alle verifiche e alle verifiche tecniche. Un'altra première, la serie Endurance Racing Legends, che riunisce le GT e i prototipi degli anni 1990-2000, si svolgerà come una competizione e non più come una parata come nel 2018. Ultimo, ma non meno importante, il 40° anniversario della creazione del gruppo C che sarà celebrato come merita.
Gli spettatori che hanno già prenotato i loro posti prima dei due appuntamenti rinviati nel 2020 e nel 2021, potranno ovviamente assistere all'evento nel 2022 con i loro biglietti. Per gli altri, sarà possibile acquistare i biglietti a inizio dicembre con la riapertura della biglietteria.

Nella foto di Raul Zacchè-Actualfoto, Le Mans Classic 2016

sabato 28 agosto 2021

Le Mans Classic 2016: foto di Raul Zacchè (Parte 3)

Le Mans Classic 2016

© foto di Raul Zacchè (Actualfoto)

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