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sabato 16 dicembre 2023

Jenson Button su Porsche 963 nel FIA WEC 2024



Jenson Button ha confermato che parteciperà al FIA World Endurance Championship 2024 con l'Hertz Team JOTA alla guida di una Porsche 963.
Il campione del mondo di Formula 1 2009 piloterà la vettura n. 38 nella categoria Hypercar del WEC condividendo l'abitacolo della Porsche 963 con il collega britannico Phil Hanson e il danese Oliver Rasmussen. Con un numero record di vetture Hypercar nel 2024 [19] e nove diversi produttori (Alpine, BMW, Cadillac, Ferrari, Isotta Fraschini, Lamborghini, Peugeot, Porsche e Toyota).
Button ha gareggiato l’ultima volta nel WEC durante la Super Season 2018/2019 con SMP Racing nell’era LMP1 del WEC. All'inizio di quest'anno, ha fatto parte del Garage 56 sostenuto dalla Nascar durante la 24 Ore di Le Mans e Button ha anche gareggiato alla Petit Le Mans di chiusura della stagione dell'IMSA in ottobre, ottenendo il suo primo assaggio della Porsche 963 (gestita da JDC-Miller).

Il primo round della stagione FIA ​​WEC 2024 è in programma a Doha (Qatar) dall'1 al 2 marzo.

martedì 28 novembre 2023

FIA WEC 2024: FUOCO E PIER GUIDI SULLE HYPERCAR FERRARI UFFICIALI, ISCRITTA UNA TERZA 499P


Con la pubblicazione della entry-list di vetture e team che parteciperanno al FIA WEC 2024 inizia il conto il rovescia che terminerà con il primo atto stagionale, in scena sul tracciato di Lusail, in Qatar, il 2 marzo. Per il secondo anno Ferrari – AF Corse sarà al via nella top class con le due 499P numero 50 e 51. I primi piloti annunciati sono rispettivamente Antonio Fuoco e Alessandro Pier Guidi, già protagonisti della stagione 2023 terminata a inizio novembre in Bahrain, mentre gli altri ufficiali della Casa di Maranello che andranno a completare gli equipaggi saranno comunicati prossimamente.

Tra le novità, inoltre, vi è la partecipazione di una terza vettura del Cavallino Rampante. Il Comitato di selezione del FIA WEC, infatti, ha approvato l’iscrizione della Ferrari 499P che sarà portata in pista dal team AF Corse attesa in griglia di partenza nella classe Hypercar. Sulla vettura numero 83 vi sarà Robert Kubica, il polacco classe 1984 che nel 2024 difenderà i colori del team italiano.

Il calendario del FIA World Endurance Championship 2024 prevede otto round, uno in più rispetto alla precedente stagione. Dopo l’esordio in Qatar, che per la prima volta ospiterà la rassegna iridata organizzando il Prologo (24-25 febbraio) e il round inaugurale, appuntamento a Imola (Italia; 21 aprile), Spa-Francorchamps (Belgio; 11 maggio), Le Mans (Francia; 15-16 giugno), San Paolo (Brasile; 14 luglio), COTA (Usa; 1 settembre), Fuji (Giappone; 15 settembre), Bahrain (2 novembre).

foto Claudio Pezzoli-New Reporter Press


lunedì 27 novembre 2023

FIA WEC 2024 con 14 costruttori e un numero record di Hypercar


Il FIA World Endurance Championship del prossimo anno vedrà la partecipazione di 19 Hypercar e 18 LMGT3. Con un numero record di 14 costruttori in entrambe le classi: il numero più alto nella storia del FIA WEC.
Nel WEC del prossimo anno si sfideranno Alpine, Aston Martin, BMW, Cadillac, Corvette, Ferrari, Ford, Isotta Fraschini, Lamborghini, Lexus, McLaren, Peugeot, Porsche e Toyota, a conferma della continua crescita della serie.

Sono stati nominati anche diversi piloti: ogni squadra infatti è tenuta a presentare almeno un pilota per vettura iscritta. Nomi degni di nota includono il sette volte campione del mondo MotoGP Valentino Rossi che guiderà per il Team WRT nella LMGT3. Altre sorprese includono il neo-campione LMP2 Robert Kubica che piloterà la nuova Ferrari 499P Hypercar di AF Corse. Anche l'ex pilota di riserva della Haas F1 e attuale pilota di riserva della Mercedes F1, Mick Schumacher, è passato alle gare di durata dopo essere stato annunciato nella formazione dei piloti Alpine.

Da quando la classe Hypercar è stata introdotta nel 2021, il WEC è cresciuto in modo straordinario e la classe ha raggiunto numeri record per la stagione 2024. Nove produttori si sfideranno nel campionato mondiale Endurance Hypercar il prossimo anno, tra cui i campioni del mondo in carica Toyota oltre a Cadillac, Ferrari, Peugeot e Porsche. Alpine farà il passo da LMP2 a Hypercar e si unirà ai nuovi arrivati ​​BMW, Lamborghini e Isotta Fraschini.

Il WEC del prossimo anno prevede otto round con l’aggiunta di San Paolo (Brasile) con il WEC che fa ritorno in Sud America. Ci saranno anche nuovi round a Doha (Qatar) e Imola (Italia) più un ritorno al COTA in Texas.
Il campionato sarà in Europa, Medio Oriente, Asia, Nord America e Sud America: Doha, Imola, Spa-Francorchamps, Le Mans, San Paolo, COTA, Fuji e Bahrain.
Un'altra novità per il 2024, il WEC sarà composto da due classi: Hypercar e la nuovissima categoria LMGT3. Quest’ultima sostituisce la classe LMGTE che è stata sulla griglia del WEC dalla stagione inaugurale della serie nel 2012. La nuova classe GT sarà basata sull’attuale piattaforma tecnica GT3 della FIA e continuerà a concentrarsi sui gentlemen driver.

Foto Daniele Paglino



mercoledì 15 novembre 2023

Gran Turismo Endurance: una gloriosa categoria.



di Massimo Campi – foto ©Raul Zacchè/Acturlafoto

Con la WEC 8 Ore del Bahrain è definitivamente finita l’epoca della classe Gran Turismo Endurance, da sempre siglata GTE che, da questa ultima stagione, era solamente ammessa per la Classe “Am” quella riservata ai team privati e gentleman driver. Una svolta decisa nel mondo dell’endurance che in futuro vedrà al via, le vetture della classe GT3, omologando anche il WEC ai vari campionati GT internazionali e nazionali. Per le case costruttrici è un nuovo grande sbocco commerciale e di immagine: preparare o produrre una piccola serie di Gt3 è sicuramente più economica che realizzare una GTE in pochissime unità. Inoltre apre anche la possibilità di confronto con altre case, vedi BMW, Lamborghini, McLaren che hanno già delle Gt3 pronte ma non erano mai entrate a far parte del ristretto parco macchine che correva nel WEC.

La storia della classe Gran Turismo Endurance, Gran Turismo Endurance, abbreviata in GTE, nasce per volere della Automobile Club de l’Ouest per ammettere le Gran Turismo nelle principali gare di endurance mondiali tra cui la 24 Ore di Le Mans, la 24 Ore di Daytona e i relativi campionati.

Le GTE derivano dalla ex classe GT2, che si differenziava dalla vecchia GT1 degli anni ’90 che a sua volta aveva prodotto dei veri e propri prototipi con fattezze di supercar.

Il debutto delle allora GT2 avviene nella stagione 1999 alla 24 Ore di Le Mans, nell'American Le Mans Series e nell'European Le Mans Series, e con il nome di “N-GT” nel Campionato FIA GT. Nel 2005 la classe è stata rinominata GT2, seguendo la più veloce GT1 (precedentemente conosciuta come GTS).

La classe N-GT continua fino al 2010, dove viene soppressa dalla ACO e sostituita con la nuova LM GTE in Europa e GTLM in America che corrono nel 2011.

Quando nasce il WEC la classe GTE diventa uno dei cardini portanti della categoria e viene a sua volta divisa in due classi la GTE-Pro destinata alle vetture e piloti professionisti ufficiali e la GTE-Am per i team privati ed i piloti gentleman driver. La GTE-Pro vanta anche il titolo mondiale della categoria, sia per le vetture che per i piloti. Dal 2022 la classe GTE non è più presente nel campionato americano e nella stagione WEC appena conclusa era ammessa solo la classe GTE-Am.

Il regolamento tecnico della GTE prevedeva l’ammissione di GT basate sui modelli di produzione. Le vetture dovevano essere a 2 porte con abitacolo chiuso o aperto, che potessero essere usate su strade aperte e disponibili alla vendita.


L'ACO ha differenziato il regolamento tre grandi e piccoli costruttori: i grandi costruttori devono produrre almeno una vettura a settimana, mentre i piccoli costruttori, con una produzione inferiore a 2.000 auto all’anno devono realizzare almeno un esemplare al mese.

L’omologazione delle vetture veniva rilasciata dopo la produzione di 100 vetture per i grandi costruttori e 25 per i piccoli. L'auto inoltre deve avere una campagna pubblicitaria di lancio e una rete di vendita ufficiale. La cilindrata massima è limitata a 5,5 litri per gli aspirati e 4 litri per i motori sovralimentati. L’unica deroga è stata concessa in passato alla SRT Viper che aveva un motore aspirato di 8 litri. Il motore deve essere usato in una macchina di produzione; benché spesso si usa il motore della versione stradale, l'ACO ha fatto alcune eccezioni, come ad esempio per la BMW Z4 GTE, che usava un motore di altri modelli. I motori vengono poi muniti di air restrictors con valori definiti per le varie cilindrate.

Il peso minimo della vettura è di 1.245 kg, Fibra di carbonio, titanio e magnesio sono vietati eccetto per alcune parti speciali, come cerchi ruota o alettoni. Le auto con abitacolo in carbonio (che non sia direttamente attaccato alle sospensioni) sono ammesse. Le quattro ruote motrici sono vietate, mentre il controllo trazione gestito del motore è consentito. Il cambio è limitato a 6 marce sequenziali. Tutte le macchine devono avere una telecamera posteriore, oltre agli specchietti laterali. Le vetture devono avere fari e tergicristalli e per distinguerle dai prototipi, devono avere fari di colore giallo (ad eccezione del WEC).



Per migliorare ed omologare le prestazioni nel corso di questi anni alle GTE sono state consentite delle eventuali modifiche per il primo anno di competizioni ed un più sostanziale pacchetto di modifiche ogni due stagioni. Se l'auto stradale viene aggiornata con nuovi componenti, questi possono essere usati anche nella versione GTE, attraverso l'aggiornamento dell'omologazione. I produttori possono inoltre richiedere deroghe per consentire l'omologazione di automobili o parti che sarebbero normalmente vietate dalle regole e piccole modifiche aerodinamiche sono sempre state consentite ogni anno nel WEC. I dispositivi aerodinamici come gli alettoni, sono sempre stati fortemente regolamentati e nel complesso, le normative tecniche hanno sempre mantenuto le GTE simili alle loro versioni stradali in termini di componenti e dimensioni.

Tutte le prestazioni delle vetture che hanno corso nella classe GTE sono sempre state poi regolate con il Balance of Performance che interviene attraverso modifiche al peso, con una variazione al massimo di 20 Kg e sulla potenza del motore, aumentandola o diminuendola di massimo 10 kw.

Nel WEC le LM GTE sono sempre state divise in due classi: GTE-Pro e GTE-Am. Le auto GTE-Am devono essere vecchie di almeno un anno, o costruite con le specifiche dell'anno precedente, e hanno dei limiti sulla qualifica dei piloti dell'equipaggio.



La vera mattatrice di queste stagioni è stata la Ferrari che ha conquistato ben 7 titoli mondiali costruttori con le sue 458GTC e 488GTE gestite dalla AF Corse, la grande organizzazione di Amato Ferrari. Il primo titolo arriva nel 2012, che viene ripetuto nel 2013 accompagnato dal titolo piloti di Gimmi Bruni. Anche la stagione successiva è sempre all’insegna del cavallino rampante sia per il mondiale costruttori che quello piloti con Bruni che vince in coppia con Toni Vilander. La Porsche è la regina del 2015 con Richard Lietz che vince il titolo piloti. Il 2016 è all’insegna della Aston Martin con Nicki Thiim e Marco Sørensen. Con la nuova 488GTE la Ferrari ritorna i vertici mondiali nel 2017 pilotata da James Calado ed Alessandro Pier Guidi. Sono gli anni delle grandi lotte tra le GT con le sfide tra i grandi costruttori. Ferrari, Porsche, Corvette, Ford si dividono vittorie e podi soprattutto nella 24 Ore di Le Mans che rimane storicamente la gara da conquistare. La Porsche con la sua speciale 911GTE a motore centrale, una vettura prodotta nel numero minimo di esemplari appositamente per l’omologazione FIA è mondiale nella stagione 2018-2019 pilotata da Michael Christensen e Kévin Estre. Il ritorno della Aston Martin alla vertice mondiale arriva nella stagione 2019-2020 con la Vantage AMR di Marco Sørensen e Nicki Thiim. La grande storia delle GTE si conclude con il doppio titolo mondiale nel 2021 e 2022 per la Ferrari 488GTE della AF Corse pilotata da James Calado e Alessandro Pier Guidi.

Oltre ai titoli mondiali per le squadre ufficiali e per i piloti professionisti delle case i sono anche i titoli della serie GTE-Am con Ferrari ed Aston Martin come grandi mattatrici, seguiti dalla Porsche. In questa classifica, dove sono mischiati i piloti professionisti con gentlemen driver, nell’abitacolo delle vetture ci sono nomi importanti come Jamie Campbell-Walter, Andrea Bertolini, Emmanuel Collard, Pedro Lamy, Mathias Lauda, Nicklas Nielsen, Alessio Rovera. 





foto ©Raul Zacchè/Acturlafoto

mercoledì 1 novembre 2023

FIA WEC/ Rovera alla 8 Ore del Bahrain, ultima volta per la Ferrari 488 GTE




Varese, 1° novembre 2023. Alessio Rovera torna a competere nel Mondiale Endurance in Bahrain, proprio dove nel 2021 (in GTE-Am) e nel 2022 (in LMP2 Pro-Am) ha conquistato i suoidue titoli iridati. L’appuntamento è per sabato 4 novembre con la 8 Ore del Bahrain, che tra giorno e notte è ultimo round dei FIA WEC 2023 e rappresenta anche l’ultima volta della Ferrari 488 GTE (il prossimo anno saranno introdotte le GT3 e per il Cavallino sarà impiegata la nuova 296). Rovera, che della Ferrari è pilota ufficiale, concluderà la stagione iridata insieme al team Richard Mille AF Corse e i compagni di equipaggio la giovane francese Lilou Wadoux e l’argentino Luís Pérez Companc proprio al volante della Ferrari 488 GTE, modello con il quale esordì con vittoria a Spa e poi titolo finale nel 2021 (quando fu proclamato anche Pilota Rivelazione dell’Anno).

Il 28enne driver varesino cerca dunque una nuova impresa nel Mondiale e nel contempo si gioca anche le possibilità di concludere il 2023 sul podio della classifica finale. Fra le GTE quest’anno il titolo è già stato assegnato, ma trattandosi di un evento sulla distanza di 8 ore la gara che si disputa sui 5412 metri del tracciato del Sakhir assegna un punteggio maggiorato con coefficiente 1,5 e dunque in palio per i vincitori ci sono ancora 38 punti, con i giochi per secondo e terzo posto generale ancora aperti.

In totale fra prototipi e GT sono 36 le auto iscritte alla 8 Ore del Bahrain, con 13 GTE presenti, la categoria più numerosa. Il settimo round del FIA WEC 2023 prende il via giovedì con due sessioni di prove libere alle 10.15 e alle 15.30. Venerdì il terzo turno è alle 10.00 e le qualifiche scattano dalle 14.15. Sabato 4 novembre la gara prende il via alle 12.00. Tutti gli orari indicati sono rapportati all’ora in Italia e dunque sabato alle 12.00inizierà anche la diretta televisiva integrale della corsa, prevista sia su Eurosport 2 (con collegamento dalle 11.30) sia su Sky Sport Max.
Rovera dichiara all’arrivo in Bahrain: “E’ la gara di congedo per la 488 GTE e sotto diversi aspetti non può che essere un dispiacere. Così come l’obiettivo non può che essere quello di cercare di vincere quest’ultima corsa della categoria, sarebbe una degna chiusura per questo modello così vincente e che anche a me ha permesso di godere così tante soddisfazioni. Abbiamo le carte in regola per puntare in alto in gara e cercheremo di fare il massimo. Non abbiamo nulla da perdere quindi possiamo giocarcela a mente sgombra e se necessario prendendoci anche qualche rischio in più”.
(Agenzia ErregiMedia)

domenica 10 settembre 2023

WEC / Alla 6 Ore del Fuji vittoria e titolo per Toyota


 

La Toyota GR10 Hybrid n.7 di Mike Conway, José Maria Lopez e Kamui Kobayashi ha vinto la  6 Ore del Fuji, penultimo round del FIA WEC. Per la Casa giapponese anche il titolo costruttori 2023.

Secondo posto finale per l'altra Toyota, la n. 8 di Buemi-Hirakawa-Hartley, davanti alla Porsche n. 6 di Vanthoor-Estre-Lotterer. Le due Ferrari chiudono quarta e quinta, in difficoltà per tutta la gara, con la #50 di Molina-Nielsen-Fuoco davanti alla #51 di Calado-Pier Guidi-Giovinazzi. 

La Oreca del Team WRT vince nella LMP2 con Robert Kubica che conclude all'11° posto della classifica generale. La Ferrari 488GTE-Evo n.54 di Davide Rigon vince la categoria GTE-Am davanti alla Corvette di Miyata.


ph credits: Actualfoto (ph Raul Zacchè)

Fuji in rimonta per Rovera su Ferrari nel Mondiale Endurance



E' stata una 6 Ore del Fuji vissuta tutta in rimonta per Alessio Rovera e il team Richard Mille AF Corse. Nel penultimo round del Mondiale Endurance andato in scena domenica in Giappone il pilota varesino ufficiale della Ferrari ha sfoderato una prestazione super a suon di giri veloci e ha guidato la rincorsa dell'equipaggio della 488 GTE numero 83 del Cavallino completato dai compagni di squadra Lilou Wadoux e Luís Pérez Companc. Proprio quest'ultimo, dopo essere scattato dalla terza fila di categoria GTE Am, è stato sfortunato protagonista a inizio gara, quando è finito fuori pista al via ritrovandosi in ultima posizione con oltre un giro di ritardo.

Subentrato al driver argentino dopo il primo pit-stop, Rovera è balzato in abitacolo e ha immediatamente cercato la rimonta, a quel punto difficile ma impreziosita più avanti con uno spettacolare stint finale e il giro più veloce fatto segnare in 1'32"342. Sul traguardo finale il trio di Richard Mille AF Corse ha quindi concluso al nono posto, riuscendo a entrare in top-10 nonostante il testacoda iniziale e il gap da recuperare che hanno pesantemente condizionato la loro corsa. Al termine della complicata gara del Fuji, all'equipaggio del team italiano resta una sola possibilità di rivincita per concludere al meglio il FIA World Endurance Championship 2023, che ha in programma l'ultimo round stagionale alla 8 Ore del Bahrain il 4 novembre.

Rovera ha dichiarato nel post-gara: "Peccato davvero per quanto accaduto in partenza perché oggi avremmo potuto vincere come a Spa. La nostra Ferrari era competitiva e ben bilanciata e abbiamo fatto il massimo possibile per risalire. Non era facile e non c'è stata neppure una neutralizzazione che ci potesse in qualche modo agevolare nella rincorsa durante le 6 ore successive. Il lavoro che abbiamo svolto con la squadra durante le prove libere ha pagato a livello di messa a punto e questo comunque deve essere il punto di ripartenza per noi in vista dell'ultimo appuntamento in Bahrain". (Agenzia ErregiMedia)


Foto Daniele Paglino 

sabato 9 settembre 2023

WEC / Toyota domina le prove della 6h del Fuji



Vola la Toyota nelle qualifiche della gara di casa, la 6h del Fuji, penultimo round del FIA World Endurance Championship. Kamui Kobayashi #7 è il più veloce in qualifica davanti al compagno di team Brendon Hartley sulla vettura #8 in una sessione condizionata nella parte finale dalla pioggia. Kevin Estre (Porsche Penske Motorsport #6) ha concluso al terzo posto assoluto precedendo il compagno di team e connazionale Fred Mako #5.

Non brillano le Ferrari in sesta e settima posizione, precedute dalla Cadillac #2 di Alex Lynn, più rapido di James Calado #51e di Nicklas Nielsen #50, nell'ordine davanti alla Porsche #38 (Hertz JOTA) con Antonio Felix Da Costa. In ritardo le Peugeot che non hanno provato per la pioggia. 

In GTE brilla la Corvette #33 di Ben Keating, in LMP2 l'Oreca #22 (United Autosports) di Phil Hanson.

Appuntamento domani alle ore 11, in Italia alle 4, per la partenza della 6h del Fuji.


Foto Daniele Paglino 

martedì 5 settembre 2023

Prima di Rovera su Ferrari al Fuji nel Mondiale Endurance



Varese, 5 settembre 2023. Al termine della lunga pausa estiva osservata dagli impegni iridati, il ritorno del Mondiale Endurance segna il rientro in azione di Alessio Rovera al volante della Ferrari 488 GTE del team Richard Mille AF Corse. L'appuntamento è per il fine settimana del 10 settembrein Giappone, dove domenica si disputa la 6 Ore del Fuji, penultimo round stagionale. Il 28enne pilota ufficiale della Ferrari è reduce dalla vittoria di classe ottenuta in European Le Mans Series alla 4 Ore di Aragon nella presenza "spot" di due weekend fa con la Oreca 07 Gibson LMP2, lo stesso prototipo con il quale si aggiudicò la categoria Pro-Am proprio al Fuji lo scorso anno. Dodici mesi dopo il driver varesino attende quindi la prima presenza fra le Gran Turismo e con la Ferrari sul circuito che sorge a Oyama (cento chilometri a sud-ovest di Tokyo), impegno che lo vedrà tornare in equipaggio con i compagni di squadra Lilou Wadoux e Luís Pérez Companc. In stagione la formazione ha conquistato la vittoria a Spa e il secondo posto a Portimao ed è reduce dal sesto posto ottenuto alla 6 Ore di Monza lo scorso luglio.

Fra prototipi e GT sono 36 le vetture iscritte alla 6 Ore del Fuji, con 13 GTE presenti. Il sesto atto del FIA WEC 2023 prende il via venerdì con due sessioni di prove libere alle 11.00 (le 4.00 in Italia) e alle 15.30 (8.30). Sabato FP3 alle 10.20 (3.20) e qualifiche a partire dalle 14.40 (7.40). Domenica 10 settembrela gara scatta alle 11.00 (le 4.00 italiane): in Italia sarà trasmessa in diretta televisiva integrale sui canali Eurosport e Sky Sport Max (Sky 205).

Rovera dichiara in partenza per il Giappone: "Questo penultimo appuntamento iridato è ancora più imprevedibile del solito. Le attuali previsioni danno pioggia lungo tutto il weekend, quindi anche per la gara, e i capricci del meteo potrebbero movimentare ulteriormente le sfide. Vedremo poi le reali condizioni, io per la prima volta affronterò il circuito del Fuji con la 488 GTE ma, vista anche l'esperienza dello scorso anno, in generale con la squadra non avremo problemi particolari di adattamento. L'obiettivo per la 6 Ore è puntare al massimo risultato anche stavolta, purtroppo per il campionato non possiamo più giocarcela ma possiamo e dobbiamo risalire in classifica".


giovedì 20 luglio 2023

I costruttori divisi tra WEC e Formula 1



di Massimo Campi

Immagini ©Raul Zacchè/Actualfoto


La vittoria della Ferrari alla 24 Ore di Le Mans, un pubblico da record a Spa e a Monza. Un campionato che vede la lotta tra due costruttori, Toyota e Ferrari, e tanti altri marchi nella serie e pronti ad entrare nelle gare di durata. Lotte, sorpassi, gare tirate, belle macchine, pit stop comprensibili, piloti disposti ad incontrare il pubblico nel pit walk, è questa in sintesi l’immagine del WEC, mentre dall’altra parte, quella delle monoposto, vince sempre lo stesso pilota con una macchina costruita da una ditta che fa le bibite. In F1, i sorpassi sono quasi esclusivamente ai box, se si vuole sorpassare si deve usare il DRS, un artificio tecnico. Le gare si disputano su circuiti spesso improbabili, con piloti sempre distanti dal pubblico e con sempre meno appeal per gli spettatori sugli spalti a favore di quello televisivo. 

Il confronto sta iniziando a farsi serrato tra le due categorie, con sempre più costruttori che stanno guardando con attenzione al WEC, dove conta la macchina, il marchio che aumenta il suo brand a discapito dell’immagine dello stesso pilota che continua a vincere con una macchina che non esiste sul mercato.


Dopo essere caduto in una sorta di baratro tre anni fa, il Campionato del Mondo di durata per prototipi, sembrava essere giunto alla sua conclusione con la sola Toyota rimasta a vincere le gare. Da allora sono stati rivisti i regolamenti, il WEC ha saputo risorgere ed è entrato in una nuova fase di grande rilancio e di notorietà mondiale. Alla fase attuale sono ben sette i marchi presenti nella classe top con le loro Hypercar, ovvero Cadillac, Ferrari, Glickenhaus, Peugeot, Porsche, Toyota, Vanwall, a cui si aggiungeranno il prossimo anno Alpine, BMW, Lamborghini ed Isotta Fraschini, mentre l’Alfa Romeo sta a guardare pronta ad abbandonare le monoposto per i prototipi.


Oltre alla classe maggiore le sfide per il prossimo anno saranno anche con le Granturismo, con Ferrari, Porsche, Lamborghini, BMW, Mercedes, Audi, McLaren, Aston Martin, ed altri prestigiosi costruttori pronti a sfidarsi per conquistare il titolo mondiale della futura categoria, con immancabili riscontri nella vendita delle vetture del marchio.


Il campionato è molto equilibrato in pista, con prestazioni regolamentate da Balance of Performance, che non piace a molta gente, ma rappresenta il male minore per equiparare le vetture e non fare delle monomarca come succede da anni nelle monoposto dove viene imposto il tipo di motore, la parte elettrica e l’aerodinamica sempre più contingentata.


Questo rinnovato interesse per i costruttori verso le gare di durata sta creando uno spostamento di interesse con molti appassionati che stanno riscoprendo il fascino dei prototipi ed il sapere vincere da parte di un marchio e non per merito di un pilota imposto. Per il futuro vedremo come si evolverà questa disputa e se il WEC riuscirà a rinverdire i fasti degli anni ’60 e ’70 del secolo scorso, quando le gare di durata ed i prototipi erano il vero simbolo delle corse, mentre le monoposto venivano considerate solo la serie B delle competizioni.


Poi è arrivata la televisione e quel genio di Bernie Ecclestone che ha saputo creare un interesse verso la Formula 1, allora in mano ai piccoli costruttori, a discapito dei prototipi in cui lottavano i grandi marchi come Ferrari, Ford e Porsche.


L’immagine del WEC attuale è quella di una serie gestita da gente professionale con un occhi attenti alle prestazioni ed allo spettacolo, ma anche ai costi, mentre la Formula 1, che dovrebbe rappresentare il massimo della tecnica, sembra un monomarca gestito solo da interessi politici e da una serie di farraginose regole spesso incomprensibili al grande pubblico.


La dimostrazione del livello di interesse dei prototipi si è ancora una volta manifestato con la edizione n.100 della 24 Ore di Le Mans, con un pubblico da record. Ma anche alla Le Mans Classic, pochi giorni dopo, si è assistito ad uno spettacolo unico con oltre 700 vetture in pista ed un pubblico da record che avrebbe fatto invidia a molti Gran Premi di Formula 1.


Insomma, ben tornati i prototipi con la speranza che la FIA, con i suoi giochetti politici, non trovi il modo di ammazzare anche questa categoria!











 

mercoledì 12 luglio 2023

FIA WEC, 6h di Monza: foto di Davide Stori

Autodromo Nazionale Monza, 7-9 luglio 2024
FIA WEC/ 6 Ore di Monza

Foto Davide Stori
riproduzione riservata