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martedì 22 febbraio 2022

Le classiche? Una passione di tendenza tra i giovani. Come conferma una ricerca dell’ASI.


> 22/2/2022 - Tra propulsione elettrica e sistemi avanzati di infotainment ecco che spuntano le classiche. Per di più colpendo un target per certi versi inaspettato: i giovani. Al cuor non si comanda e i veicoli storici puntano dritti alle emozioni più forti e tangibili. Le forme che conquistano gli sguardi sui rapidi "scroll" dei social network, le sonorità di vigorosi motori a cilindri e carburatori, il dinamismo adrenalinico scevro da controlli elettronici. Insomma, alla guida autonoma i giovani preferiscono la vecchia scuola.

Un trend dimostrato dai dati raccolti dall'account Instagram dell'Automotoclub Storico Italiano: il 49,8% del pubblico raggiunto su questo diffuso social network ha tra i 18 e i 24 anni; il 28,7% è tra i 25 e i 34 anni; il 9,4% tra i 35 e i 44 e solo il 6,5% comprende persone tra i 45 e i 54 anni.

ASI è sempre più presente su questi nuovi canali di comunicazione, proprio come strategia per intercettare le nuove leve del collezionismo e garantire un futuro a tutti i veicoli del passato. Per lo stesso motivo, in seno alla Federazione è attiva anche una specifica Commissione Giovani che lavora su iniziative speciali, a partire dall'ormai consolidato Trofeo ASI Giovani e dalla neonata Scuderia ASI Giovani per favorire il coinvolgimento dinamico delle nuove generazioni al volante o in sella di auto e moto storiche.

Il Trofeo ASI Giovani 2022 è cresciuto a tal punto da comprendere 16 appuntamenti in calendario, diffusi su tutto il territorio nazionale (isole comprese) e con un format adeguato alle esigenze dei partecipanti: attività concentrate in una giornata e costi estremamente ridotti grazie alla collaborazione dei Club organizzatori che hanno sposato il progetto dell'ASI.

La Scuderia ASI Giovani prevede la formazione di 15 equipaggi che possano rappresentare l'Automotoclub Storico Italiano in manifestazioni nazionali e internazionali; inoltre, con questo progetto sarà possibile dare l'opportunità ad altri giovani appassionati di partecipare agli eventi del Trofeo utilizzando veicoli concessi in uso gratuito dai Club organizzatori.

Il Trofeo ASI Giovani 2021 è stato appannaggio dei fratelli Alessandrelli, al secondo posto l'equipaggio Paglicci-Reattelli e al terzo Gaggioli-Pierini. Le premiazioni si svolgeranno sabato 18 marzo a Bologna.

"I giovani sono una risorsa fondamentale anche per il nostro settore – sottolinea Costanzo Truini, presidente della Commissione ASI ad essi dedicata - perché ne garantisce il futuro e perché, oltre a vivere il motorismo storico con grande passione ed entusiasmo, possono trovarvi interessanti opportunità. L'obiettivo primario della Commissione è quindi quello di trovare gli strumenti e le modalità per il loro massimo coinvolgimento, dalla comunicazione sui social all'organizzazione di eventi pensati ad hoc. Questa passione è davvero trasversale, vive di condivisione e di rapporti umani ed è mossa da motori storici che non perderanno mai il loro fascino."


(Ufficio stampa ASI)



giovedì 17 febbraio 2022

ASI E LOJACK ITALIA LANCIANO SCOUT VINTAGE PER LA PROTEZIONE DELLE CLASSICHE



Scout Vintage è un sistema di protezione in caso di furto unico al mondo, realizzato appositamente per i veicoli storici. Messo a punto da LoJack® Italia – società interamente controllata dal colosso CalAmp® e leader nel recupero dei veicoli rubati e nelle soluzioni telematiche per la mobilità – Scout Vintage è stato realizzato con la collaborazione dell'Automoclub Storico Italiano. Grazie a questo accordo LoJack mette a disposizione degli appassionati collezionisti una soluzione unica che abbina le tecnologie della radiofrequenza e di GPS/GSM per garantire tranquillità ai proprietari dei veicoli, aumentando significativamente le possibilità di recupero in caso di furto.


Scout Vintage combina le tecnologie di radiofrequenza e della telematica per arrivare a una protezione totale contro il furto. La sofisticata tecnologia in radiofrequenza supera anche le barriere fisiche come container metallici, costruzioni in cemento armato, parcheggi e garage sotterranei, nei quali vengono spesso nascosti i veicoli rubati, ed ha un elevato livello di precisione nell'indicare l'esatta posizione del veicolo. La combinazione con la componente telematica la rende adatta a fornire una protezione rafforzata grazie alle prestazioni per il tracciamento dei veicoli in caso di furto. Una caratteristica unica per i veicoli storici che spesso hanno valori elevati, quindi difficilmente assicurabili con le normali polizze. Anche le dimensioni ridotte sono perfette per le auto classiche: consentono l'installazione in oltre 20 differenti posizioni all'interno del veicolo e in punti diversi da quelli solitamente utilizzati dai tradizionali sistemi di antifurto satellitari, senza avere segnali esterni visibili (led luminosi o antenne) che lascino dedurre la presenza di un sistema di antifurto a bordo.


Un altro importante vantaggio è l'autoalimentazione del sistema, che non è collegato all'impianto elettrico del veicolo. In stato dormiente, il sistema si attiva solo nel momento in cui viene attivato dalla Centrale Operativa LoJack® 24/7 a seguito di una conferma del furto, garantendo anche la tutela della privacy. Senza contare poi che il sistema ha un'elevata resistenza ad attacchi effettuati con apparecchiature elettroniche che disturbano la trasmissione del segnale, comunemente chiamati Jammer. In caso di furto, i proprietari potranno contare su un Team Sicurezza LoJack®, una squadra di esperti impegnati sul territorio nelle attività di ricerca e recupero dei veicoli rubati, al fianco delle Forze dell'Ordine nel momento del recupero e della restituzione.


Grazie alla collaborazione tra ASI e LoJack®, Scout Vintage rientra a pieno titolo tra i tanti prodotti offerti in convenzione ai tesserati ASI, ai quali viene proposto a soli 540 euro anziché i 1.299 euro di listino, iva inclusa.


Ulteriori informazioni ai link www.asifed.it/convenzioni e www.lojack.it/scoutvintage.

martedì 15 febbraio 2022

ASI protagonista alla Mostra-Scambio di Novegro (18-20 Febbraio) con la Indian centenaria e la Yamaha ex Valentino Rossi

Da venerdì 18 a domenica 20 febbraio appuntamento con la Mostra Scambio di Novegro (Milano), alla quale parteciperà anche l’Automotoclub Storico Italiano con uno stand nel padiglione B dedicato esclusivamente alle due ruote per presentare in anteprima l’edizione 2022 di ASI MotoShow: grande kermesse dell’ASI che tornerà dal 6 all’8 maggio dopo due anni di stop forzato e sarà ospitata come sempre dall’Autodromo di Varano de’ Melegari.

Nello stand ASI a Novegro sono attese tre “reginette” Yamaha (TR2 350 del 1969, TZ 750 del 1975 e YZR M1 del 2007 ex Valentino Rossi) e la fantastica Indian 7 HP Twin 1000 del 1912 in rappresentanza delle “Cento Centenarie” che animeranno ASI MotoShow insieme a tante altre iniziative da non perdere.

La Mostra Scambio di Novegro apre i cancelli venerdì 18 febbraio alle ore 12.00. Sabato 19, alle ore 11.00, presso lo stand ASI è in programma la presentazione ufficiale di ASI MotoShow 2022 e, alle ore 14.00, segue la presentazione dei principali eventi motociclistici dell’anno, ad iniziare dalla serie “ASI Circuito Tricolore” e dal Motoday di Primavera in programma domenica 27 marzo con manifestazioni organizzate in tutta Italia dai club federati ASI. Domenica 20 febbraio, alle ore 11.00, la Commissione Tecnica Moto dell’ASI illustra il tema “Omologazioni e certificazioni ASI: il valore della storia”.

Altri motivi di interesse offerti dalla Mostra Scambio di Novegro sono le tematiche su Gilera e Moto Guzzi, oltre grande offerta di prodotti e servizi per trovare componenti e informazioni necessari per eseguire restauri e recuperi di motociclette, biciclette, auto e automezzi di lavoro che costituiscono testimonianze importanti della nostra storia industriale.

Orari di apertura al pubblico della Mostra Scambio di Novegro

Venerdì 18 febbraio: 12.00-18.00
Sabato 19 febbraio: 8.00-18.00
Domenica 20 febbraio: 8.00-17.00

giovedì 10 febbraio 2022

ASI YOUNGTIMER STYLEFEST, LO SHOW DELLE AUTO ANNI ’80 E ‘90


 

La moda degli anni '80 e '90 è il trend del momento, anche in ambito motoristico. Non è un caso che le auto e le moto "youngtimer" (quelle tra i venti e i quarant'anni) iniziano a spopolare tra i collezionisti, in particolare quelli più giovani che si stanno avvicinando a questo fantastico mondo di passione. Nasce da qui il nuovo evento ASI intitolato Youngtimer StyleFest, uno show, uno speciale concorso di stile dedicato alle auto storiche costruite negli anni '80 e '90.

 

In questi ultimi venti anni del XX secolo è andata in produzione un'incredibile varietà di modelli, un caleidoscopio di forme, dimensioni e design che rispecchiano lo stile… esagerato di quell'epoca. La Commissione Manifestazioni Auto dell'ASI ha pensato un format specifico per mettere in risalto e miscelare al meglio le caratteristiche delle auto, che vanno dalle utilitarie alle monovolume, dalle sportive compatte alle supercar, dalle berline alle station wagon, fino ai fuoristrada che hanno anticipato i più recenti SUV.

 

Youngtimer StyleFest non sarà un classico concorso d'eleganza ma un vero festival dello stile, in programma sabato 9 e domenica 10 aprile tra Bardolino e Brescia. Nella prima giornata, infatti, i partecipanti godranno dello scenario del Garda offerto dall'incantevole lungolago di Bardolino. Le auto rimarranno in esposizione nel parco di Villa Carrara, dove si svolgeranno diverse attività anche per il pubblico. Il secondo giorno sarà il momento di accendere i motori per spostarsi su Brescia, poi al Museo 1000 Miglia e quindi al borgo storico di Padernello.

 

Le iscrizioni sono aperte fino al 20 marzo: programma completo e modulo di partecipazione sono sul sito asifed.it.


martedì 1 febbraio 2022

LA FLAMINIA DEL PRESIDENTE È “TARGA ORO ASI”


Sergio Mattarella, rieletto Presidente della Repubblica Italiana, sale nuovamente a bordo della Lancia Flaminia Presidenziale Targa Oro ASI, una vettura ambasciatrice dell’Italia nel mondo. La Commissione Tecnica dell’ASI aveva esaminato le quattro Flaminia del Quirinale nel 2014. Battezzate Belfiore (telaio 813-99-1001, targa Roma 454308), Belmonte (telaio 813-99-1002, targa Roma 454306), Belvedere (telaio 813-99-1003, targa Roma 454307) e Belsito (telaio 813-99-1004, targa Roma 474229), risultano ancora oggi conservate in perfetto stato: colore blu notte, selleria in pelle Connolly nera, interfono per comunicare con l’autista, cinque sedute posteriori con ampio divano e due strapuntini. Condizioni originali che hanno portato all’omologazione ASI e al rilascio della “Targa Oro”: simbolo italiano di eccellenza per il collezionismo mondiale.

La Flaminia Presidenziale con carrozzeria “landaulet-cabriolet” è figlia del modello presentato nel 1957 al Salone di Ginevra come ammiraglia di alta classe caratterizzata da linea elegante, interni e finiture lussuose. Nel 1961, la Carrozzeria Pinin Farina realizzò la versione Presidenziale a passo lungo, denominata “335”, sigla che indica la misura del passo in centimetri. La vettura venne utilizzata per la prima volta dal Presidente Giovanni Gronchi in occasione della visita in Italia della regina Elisabetta II d’Inghilterra. In pochi mesi ne vennero realizzati quattro esemplari, battezzati con i nomi propri di cavalli purosangue delle scuderie del Quirinale.

Sono auto che il mondo ci invidia e che l’ASI ha contribuito a valorizzare ulteriormente. Hanno tenuto alto l’onore del motorismo italiano in occasione delle visite di capi di stato come John Fitzgerald Kennedy e Charles De Gaulle. Attualmente, la Belfiore e la Belvedere sono al Quirinale per le grandi occasioni del Capo dello Stato e delle più alte cariche della Repubblica. La Belsito è visibile presso il Museo Storico della Motorizzazione Militare di Roma, mentre la Belmonte è esposta al Museo Nazionale dell’Automobile di Torino.

La Flaminia “335” è la più famosa, ma il lungo elenco delle auto presidenziali inizia con sei Fiat 2800 Cabriolet acquistate nel 1939. Tre di queste – Aceste (targa Roma 73183), Admeto (Roma 73184) e Alcinoo (Roma 73185) – sono rimaste in servizio fino all’inizio degli anni ’60 servendo De Nicola, Einaudi e da Gronchi. Tra il 1956 e il 1962 sono apparse la Lancia Aurelia B12 – Tortora (targata Roma 252481) – e due Flaminia berlina, Urania (Roma 292747) e Zodiaco (Roma 354128).
Negli anni ’70 sono arrivate le Fiat 130 e le prime blindate, a partire dall’Alfa Romeo 2000. Sandro Sandro Pertini ha introdotto la Maserati Quattroporte, poi sostituita dalle Lancia Thema e K Limousine di Scalfaro; più recentemente la Thesis Limousine. È stato quindi il turno della Maserati Quattroporte “Livorno”, dal 2005 con la presidenza Ciampi. Infine, Giorgio Napolitano e Sergio Mattarella hanno avuto a loro disposizione le Lancia Thema di ultima generazione, le Maserati Quattroporte e l’Audi A8.


Credits: ASI - Ufficio Stampa

martedì 18 gennaio 2022

Eva al volante, evento dell'ASI solo con donne su auto classiche tra Firenze e Siena


Dall'11 al 13 marzo il mondo delle auto storiche si tingerà di rosa grazie all'evento ASI "Eva al volante". Una manifestazione con solo donne alla guida delle auto classiche, che quest'anno andranno alla scoperta della Toscana sulle strade tra Firenze e Siena. Il programma offre un bel mix di piacere "on the road", di cultura e di benessere. L'evento farà base a San Gimignano e da qui gli equipaggi partiranno alla volta di Siena e Firenze. Sono previste visite guidate nei centri storici delle città e anche al Museo Gucci. Per aggiungere un po' di pepe ai trasferimenti in auto saranno allestite alcune prove di precisione cronometrica.

"Eva al volante" vuole celebrare lo stretto rapporto tra le donne e le automobili. Un amore che risale alle origini delle automobili stesse, grazie alle pioniere che si cimentarono alla guida negli ultimi anni del 1800 e all'inizio del 1900. Un legame che si è via via consolidato nei decenni successivi grazie alle competizioni, nelle quali molte intraprendenti e battagliere signore si sono espresse con successo. Non si può ignorare, infine, l'aspetto più "glamour" e di costume che ha sempre unito i due mondi: anche in questo caso si tratta di un matrimonio lungo e fortunato che ha coinvolto tutti gli aspetti della società, in tutto il mondo: il cinema, la musica, la moda e l'arte in ogni forma.


Anche l'automobile ha sempre amato la donna, celebrandone "la grazia, la snellezza, la vivacità, la disinvolta levità nel superare ogni scabrezza", come scrisse Gabriele D'Annunzio in un suo memorabile messaggio inviato il 18 febbraio 1920 al Senatore Giovanni Agnelli, dopo aver provato una Fiat 509 e aver quindi definito, per la prima volta, l'automobile al femminile.


LE PIONIERE E LE CAMPIONESSE ITALIANE DELL'AUTOMOBILE


La storia delle automobiliste italiane è ricca di figure quasi leggendarie. Ad esempio, la contessa veneziana Elsa Albrizzi, grande appassionata di fotografia e delle nuove tecnologie di fine '800, non rimase certo indifferente alla nascita dell'automobile, verso la quale nutrì una profonda passione. Organizzò raduni automobilistici nella sua residenza estiva di Este, ma soprattutto, nel 1899, fondò il Club Automobilisti Veneti diventandone la prima presidente e ideando una "Prova di resistenza per veicoli automobili, province venete": una sorta di competizione ante litteram su un percorso di ben 172 km tra Padova, Vicenza, Thiene, Bassano e Treviso.


La siciliana Francesca Mirabile Mancusio, nata nel 1893 a Caroni, nel messinese, fu la prima donna italiana a conseguire la patente di guida nel 1913 dopo aver superato un vero e proprio esame pratico di idoneità sulla tortuosa strada che da Palermo sale al Monte Pellegrino. La licenza originale e la prima auto della Mancusio – una Isotta Fraschini del 1909 – sono oggi conservate presso il Museo Nazionale dell'Automobile di Torino.


Altra appassionata delle quattro ruote fu niente meno che la Regina Margherita di Savoia, sul trono d'Italia insieme a Re Umberto dal 1878 al 1900, poi incoronata Regina Madre dopo l'uccisione del consorte per mano dell'anarchico Bresci. Sua Maestà non si negò una vera e propria scuderia di automobili, adatte alle diverse occasioni e soprannominate una ad una: "Palombella" per i servizi ufficiali a Roma, "Stornello" per la dama di servizio, "Allodola" per i reali principi, "Alcione" per le brevi passeggiate, "Passero" per la real corte. La sua marca preferita era l'Itala, ma il "garage reale" comprendeva anche Fiat, Rapid e Talbot.


Dalle nobili si passa alle sportive e tra queste va citata la prima donna della Formula 1: è l'italianissima Maria Teresa De Filippis, che debuttò al Gran Premio del Belgio nel 1958 al volante della Maserati 250F. Nella stessa stagione affrontò altri tre GP a Monaco, in Portogallo e a Monza. Nel 1959 disputò solamente le qualifiche del Grand Prix di Monaco, per poi ritirarsi dalle competizioni in seguito alla morte dell'amico Jean Behra durante il Gran Premio di Germania. Altre due note pilotesse italiane sono state Ada Pace, Lella Lombardi (l'unica ad aver conquistato qualche punto iridato in Formula 1), Prisca Taruffi e Giovanna Amati.


(Automotoclub Storico Italiano/Ufficio Stampa)




domenica 9 gennaio 2022

ASI MOTOSHOW 2022: DAL 6 ALL’8 MAGGIO LA STORIA DELLA MOTO SCENDE IN PISTA A VARANO DE’ MELEGARI

 

Dopo due anni di motori spenti a causa dell'emergenza sanitaria, cresce sempre di più l'attesa e già fervono i preparativi per l'edizione del ventesimo anno di ASI MotoShow, in programma dal 6 all'8 maggio 2022 all'Autodromo "Riccardo Paletti" di Varano de' Melegari, dove si potrà vivere e riscoprire la storia del motociclismo mondiale, dalle origini ad oggi. L'evento, organizzato dall'Automotoclub Storico Italiano sin dal 2002, ha raggiunto ormai grande notorietà anche all'estero: migliaia di motociclette d'epoca invaderanno la pista di Varano e nei paddock si potranno ammirare mostre tematiche, si incontreranno i grandi campioni di tutti i tempi e si vivrà la magica atmosfera del motociclismo più genuino e passionale.

 

È stata riconfermata la partnership tra ASI e Yamaha, presente con le sue moto storiche ufficiali da competizione e con i piloti che hanno firmato i successi sportivi del costruttore giapponese. Tra le altre iniziative speciali già in programma, si possono anticipare la straordinaria tematica "100x100" e l'ambiziosa "Carica delle 101". La prima, ad opera del Settore Veicoli Centenari dell'ASI, prevede il raduno di cento esemplari con oltre cento anni di età: sono le vere moto dei pionieri, archeologia meccanica mantenuta in perfetta efficienza rispecchiando le condizioni d'origine. La seconda, che avrà come capofila il Club Moto d'Epoca Fiorentino, è dedicata ai cento anni più uno della Moto Guzzi: il paddock di Varano sarà quindi un tripudio di 101 "aquile dorate" che racconteranno la storia di questo glorioso marchio italiano, dalle origini ad oggi.

Sono attesi, inoltre, i centauri della "Nuvola Arancione" con la parata delle "750" del Team Laverda, la "Sfida dei cinquantini", la presenza del World Classic Racing Team con la selezione delle più famose moto da GP dagli '50 agli anni '80.


Credits: ASI Ufficio Stampa

martedì 28 dicembre 2021

L'Autodromo di Varano de' Melegari attende ASI Motoshow dal 6 all'8 maggio 2022



L'Autodromo di Varano de' Melegari ha un altro appuntamento importante fissato nel calendario 2022: quello del 6, 7 e 8 maggio per celebrare il ventennale dell'ASI Motoshow, che trasformerà ancora una volta il circuito "Riccardo Paletti" nella capitale mondiale del motociclismo storico.


L'ASI Motoshow, evento di rilevanza internazionale, nel 2020 e nel 2021 non si è potuto svolgere per le difficoltà create dalla pandemia Covid-19. L'obiettivo per il prossimo anno dell'Automotoclub Storico Italiano e della SO.GE.S.A, la società che gestisce l'impianto parmense, è quindi il ritorno in grande stile di questo vero e proprio "museo dinamico".


La kermesse è tra i fiori all'occhiello per il tracciato della Motor Valley, accogliendo, fra paddock e pista, centinaia di mezzi a due ruote (e sidecar) di tutti i generi e i periodi: da quelli di inizio XX secolo, quasi da pionieri, fino ai bolidi da competizione degli anni Novanta, in rappresentanza di diverse generazioni. Il programma è sempre arricchito dalla presenza di grandi piloti del passato quali ospiti, tra cui si ricordano nelle edizioni recenti Giacomo Agostini, Loris Capirossi, Freddie Spencer, Phil Read, Pierfrancesco Chili e Carlo Ubbiali, saliti anche in sella alle moto che li hanno resi indimenticabili nella suggestiva "Parata dei Campioni".


Uno dei punti fermi dell'ASI Motoshow è sempre stato l'ingresso gratuito per gli appassionati, che negli anni precedenti hanno potuto apprezzare da vicino un inestimabile patrimonio tecnico, sportivo e umano legato all'universo motociclistico.


Ulteriore informazione sulle attività dell'impianto di Varano de' Melegari sul sito ufficiale autodromovarano.it.


Crediti foto: Automotoclub Storico Italiano




mercoledì 1 dicembre 2021

RITIRATO L’EMENDAMENTO SUL BOLLO DEI VEICOLI STORICI



Nella tarda serata di ieri, martedì 30 novembre, in seduta congiunta delle Commissioni Finanze e Lavoro del Senato, è stato ritirato l'emendamento 7.0.20 proposto nell'ambito del Decreto Legge Fiscale e inerente all'abolizione dei benefici fiscali per i veicoli certificati e registrati di interesse storico e collezionistico con età compresa fra 20 e 29 anni, che attualmente pagano un'imposta agevolata come forma di tutela per la loro conservazione.

"ASI e tutti gli appassionati ringraziano i parlamentari che hanno ascoltato e compreso le nostre tesi", ha evidenziato Alberto Scuro, presidente della Federazione italiana di riferimento per il motorismo storico. "Sicuramente sono prevalsi il buon senso e l'importanza di tutelare il settore. Avevamo ottenuto un abbassamento della pressione fiscale nella Finanziaria 2019, dopo che tra il 2015 e 2018 erano state eliminate le tutele per le 'youngtimer' causando la dispersione di parte del patrimonio motoristico nazionale e l'indebolimento dell'indotto legato alla filiera professionale. I veicoli ventennali che godono oggi di questa agevolazione sono lo 0,15% del parco veicolare totale e l'1,14% del parco veicolare ventennale (dati della Motorizzazione al 2 novembre 2021): numeri che non giustificano azioni penalizzanti a fronte di ciò che essi sono in grado di produrre in termini di sviluppo culturale, turistico ed economico, generando scenari occupazionali importantissimi per le future generazioni. Tutelarli è un nostro preciso dovere e non incide minimamente sul necessario rinnovamento del parco veicolare circolante".


(Ufficio Stampa ASI)

giovedì 11 novembre 2021

Revisioni più semplici per i veicoli storici



Dal 20 novembre diventa più facile revisionare un veicolo di interesse storico e collezionistico immatricolato entro il 1° gennaio 1960. Grazie al nuovo decreto, è possibile presentarlo in qualsiasi officina autorizzata e non più, come avveniva in precedenza, solo nei centri provinciali della Motorizzazione Civile. In questo modo il Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibile è venuto incontro alle richieste del mondo dei collezionisti e dell'Automotoclub Storico Italiano, che rappresenta la più grande associazione di settore: lo spostamento, spesso per diversi chilometri, di un veicolo ultra-cinquantennale non è sempre di facile gestione.

 

D'ora in avanti, inoltre, occorre rivolgersi presso le sedi provinciali della Motorizzazione solo se il mezzo storico non può affrontare le prove sui rulli dinamometrici delle normali officine. In questo caso, i controlli della frenata si svolgeranno con l'uso di un dispositivo GPS ed il veicolo alla velocità di almeno 40 chilometri orari per calcolare una decelerazione superiore a 4,5 metri al secondo. Non solo. Nel nuovo decreto è stata inserita anche la deroga al controllo delle emissioni per i veicoli costruiti prima del 4 agosto 1971.

 

"Si conclude un lungo percorso – spiega Alberto Scuro, presidente dell'Automotoclub Storico Italiano – che la nostra associazione stava portando avanti da anni con la collaborazione della Motorizzazione. L'emanazione del provvedimento, già previsto e dettagliato a fine 2019, è arrivata finalmente alla firma del Ministro Enrico Giovannini. I veicoli storici costituiscono un patrimonio culturale da promuovere, difendere e tutelare. Ridurre la burocrazia e semplificare le procedure per mettere in regola la propria auto o la propria moto classica vale più di incentivi economici".


(Ufficio Stampa ASI)

martedì 2 novembre 2021

“IMPATTO ZERO”, IL PROGETTO DI ASI PER EVENTI GREEN



Al via il progetto "Impatto Zero", un protocollo eco-solidale che prevede l'applicazione della norma ISO 20121 alle manifestazioni per veicoli storici. Prosegue così il percorso virtuoso di ASI - Automotoclub Storico Italiano - sulle tematiche ambientali e, dopo aver promosso una ricerca con l'Istituto Superiore di Sanità per definire il reale impatto dei veicoli storici, viene ora avviata una strategia per rendere più sostenibili raduni ed eventi.


L'idea è quella di incoraggiare pratiche di sostenibilità per gli eventi ASI e nasce dalla volontà di cogliere l'opportunità di avviare il processo di conversione sostenibile e di sostenere l'economia circolare implementando una rete di partner "green".


La norma ISO 20121 è il recente standard internazionale per la certificazione dei sistemi di gestione sostenibile degli eventi e per rientrare in questa certificazione ci sono punti precisi da rispettare. Nello specifico, significa che non viene certificato "sostenibile" l'oggetto dell'evento – ossia il veicolo storico – ma l'intero sistema organizzativo se capace di minimizzare l'impatto ambientale. L'applicabilità della ISO 20121 è molto flessibile in quanto è valida per un singolo evento, per una serie di eventi, per le funzioni aziendali e per le organizzazioni che si occupano di eventi.


Tra i punti fondamentali per ottenere la certificazione ISO 20121 c'è la realizzazione di un protocollo comportamentale, in questo caso elaborato da ASI per minimizzare l'incidenza ambientale dell'evento ponendo particolare attenzione all'ottimizzazione delle risorse idriche ed energetiche, alla produzione di rifiuti, al riciclo e riuso di materiale a supporto del raduno. È poi necessario mettere a punto un metodo gestionale organizzativo che prediliga l'informatizzazione e l'utilizzo minimo della carta. Ancora, è bene impostare partenze scaglionate e limitare il chilometraggio giornaliero per abbassare le emissioni di CO2 dei veicoli partecipanti.


Uno dei primi eventi ASI organizzato in questo modo è stato il recente Giro Motociclistico di Sicilia (inserito nel calendario della serie ASI Circuito Tricolore), poiché ha supportato l'Agenda 2030 con il progetto ecosolidale "Rimettiamoci in moto", attuato attraverso un proprio protocollo ecosostenibile stabilito sul modello FIVA.


ASI ha più volte evidenziato l'irrisorio impatto ambientale da ricondurre ai veicoli storici certificati, che in Italia rappresentano lo 0,13% del parco circolante totale e che hanno una media annua di percorrenza chilometrica di appena 1.000 km. Oltre ad aver realizzato una guida all'uso ecologico e responsabile dei veicoli storici, ASI ha inserito nel suo progetto "Impatto Zero" anche la compensazione delle seppur irrisorie emissioni di CO2 prodotte durante le manifestazioni – calcolate da professionisti in base al percorso fatto dai singoli veicoli partecipanti – piantando gli alberi necessari a ottenere un bilancio zero. D'altra parte, lo stesso Protocollo di Kyoto prevede l'assorbimento forestale come sistema di mitigazione climatica.


"Dopo il recente vertice del G20 svoltosi a Roma – ha dichiarato Alberto Scuro, presidente ASI – ci fa molto piacere constatare quanto il nostro settore sia già allineato con lo spirito che guida le più importanti realtà internazionali, a partire dall'ambizioso obiettivo di piantare mille miliardi di alberi nel mondo entro il 2030. Con il progetto Impatto Zero di ASI faremo anche noi la nostra parte, dimostrando una volta di più le virtù del motorismo storico e dei suoi appassionati". 

martedì 19 ottobre 2021

LA COLLEZIONE ASI BERTONE AL SALONE DI PADOVA “AUTO E MOTO D’EPOCA”


L’Automotoclub Storico Italiano è presente al salone “Auto e Moto d’Epoca” (Padova Fiere, 21-24 ottobre) con un grande e inedito “ASI Village” nel quale è allestita l’imperdibile esposizione intitolata “Universo Bertone” composta da 15 prototipi provenienti dalla Collezione ASI Bertone: esemplari che illustrano cinquant’anni di stile firmato dal celebre carrozziere torinese, dal 1967 alla seconda decade degli anni Duemila.

C’è l’iconica Lamborghini Miura che fu l’auto personale di Nuccio Bertone e poi modelli unici e concept-car che stupirono il mondo nei più importanti saloni internazionali dell’automobile, allestiti su autotelai di 14 differenti Costruttori europei e americani, a dimostrazione dell’incredibile versatilità Bertone in ambito creativo e progettuale. Ferrari Rainbow, Chevrolet Ramarro, Lotus Emotion. Porsche Karisma, Lancia Kayak, Lotus Emotion, Aston Martin Jet2 e Jaguar B99 sono solo alcune delle auto che compongono il percorso espositivo di “Universo Bertone”, articolato nei vari stand dei Club Federati che animano l’ampio spazio di “ASI Village” all’interno del Padiglione 4.

A raccontare “Universo Bertone” saranno gli ultimi responsabili del design dell’azienda fondata nel 1912 da Giovanni Bertone e rilevata nel secondo dopoguerra dal figlio Nuccio: Luciano D’Ambrosio, responsabile di Stile Bertone dal 1993 al 2000, Giuliano Biasio, suo successore fino al 2006, David Wilkie (2006-2009) e Mike Robinson, Design Director fino al 2014, quando l’azienda ha cessato l’attività dopo oltre cento anni di storia.

Parteciperanno, inoltre, Oscar De Vita e Gianmaria Aghem per un interessante parallelo tra passato e presente con le vetture da record Bertone ZER e Blizz Primatist. La prima, il cui nome sta per Zero Emission Record, tra il 1994 e il 1995 stabilì 5 record mondiali nella Classe II per veicoli monoposto elettrici fino a 1000 kg: distanza percorsa in un’ora (199,882 km), velocità massima per 100 km (199,587 km/h), velocità massima (303,515 km/h), velocità massima per 1 km (301,515 km/h), autonomia massima di 467 km a 120 km/h.

A distanza di più di vent’anni da queste imprese, Aghem ha tratto ispirazione dalla ZER per ribadire la bontà e la modernità di quell’originale progetto. Sulla pista del Technical Center di Nardò, in Puglia, nell’aprile 2021 Aghem e la Blizz Primatist hanno battuto 7 record mondiali della Categoria VIII Classe 1 (fino a 500 kg) e Classe 2 da (500 kg a 1.000 kg): in configurazione da 499 kg, la Primatist ha percorso 225,197 km in 1 ora alla media di 210,743 km/h sulle 10 miglia, di 229,714 km/h sui 100 Luca Gastaldi Ufficio stampa ASI 347.7987072 l.gastaldi@asifed.it km e di 231,208 km/h sulle 100 miglia; in configurazione da 507 kg ha invece percorso 10 miglia alla media di 227,493 Km/h, 100 km alla velocità media di 243,132 Km/h e 100 miglia a 242,878 km/h. Nel team della Blizz Primatist era coinvolto anche Eugenio Pagliano, lo stesso che lavorò sulla ZER di Bertone, e sul palco di ASI Village interverrà, insieme ad Aghem, il collaudatore della ZER Oscar De Vita.

Altro appuntamento da non perdere sarà la presentazione del Sondaggio FIVA 2021 con i risultati raccolti a livello globale sull’effettiva portata del motorismo storico, con i focus sul reale utilizzo dei veicoli, l’indotto generato dalla loro conservazione e manutenzione, la profilazione dell’appassionato medio. Il tutto illustrato dal Presidente della FIVA Tiddo Bresters e dal Presidente dell’ASI Alberto Scuro.

Inoltre, non mancheranno le presentazioni in anteprima di libri (“Lancia Delta Gruppo A – Volume 2) ed eventi (ASI MotoShow 2022), premiazioni speciali come “ASI Giovane Passione” ed i festeggiamenti per i 60 anni de La Manovella, la rivista di motorismo storico più longeva e diffusa in Italia.

I 15 CAPOLAVORI DI “UNIVERSO BERTONE”

1967 Lamborghini Miura S La linea che Marcello Gandini disegnò per “vestire” la meccanica della nuova Lamborghini dotata del rivoluzionario motore 12 cilindri trasversale contribuì a proiettare il produttore emiliano nell’Olimpo delle supercar.

1969 Bertone Autobianchi Runabout Nel 1969, Bertone scelse la briosa meccanica dell’Autobianchi A112 per presentare una stravagante barchetta a cuneo con motore posteriore centrale: servì come banco di prova per la successiva Fiat X1/9 prodotta in serie.

1972 Citroen Camargue Bertone realizzò numerosi prototipi su base Citroën. La Camargue adotta l’autotelaio della berlina GS ed è una elegante “hatchback” 2+2 con ampio lunotto panoramico e parabrezza curvo, tipico dei modelli Bertone di quegli anni.

1973 NSU Trapeze Al Salone di Parigi del 1973 Bertone presentò questa sportiva su base NSU Ro80. Monta il motore fra i due sedili posteriori, sfruttando la forma del propulsore rotativo Wankel. Il profilo è basso e sfuggente, la coda raccolta e tagliata di netto.

1976 Ferrari Rainbow Dopo aver realizzato il modello di serie Ferrari 308 GT4, Bertone si lancia in un esercizio di stile sul medesimo telaio. Nasce una “targa” con il tetto che scivola dietro gli schienali dei sedili. La linea è compatta e filante, a tratti volutamente disarmonica.

1984 Chevrolet Ramarro Uno dei grandi obiettivi di Bertone fu di carrozzare un telaio Chevrolet Corvette con alcuni criteri ritenuti rivoluzionari. Ci riuscì nel 1984 con la Ramarro, vettura sperimentale con un design modernissimo.

1991 Lotus Emotion Al Salone di Detroit del 1991, Bertone presentò questo concept sportivo con motore quattro cilindri turbo della Lotus Esprit in posizione centrale. Il design è di Marc Deschamps, originariamente proposto per la Bugatti EB110.

1992 Bertone Bliz Prototipo sportivo a propulsione elettrica con linee tese e porte a ghigliottina: una speedster a due posti per il puro divertimento. Carrozzeria in materiale composito, telaio tubolare, due motori elettrici, autonomia di 100 km e accelerazione bruciante.

1994 Bertone Porsche Karisma Nel 1994, il designer Luciano D'Ambrosio disegnò una berlina sportiva a quattro posti con motore posteriore e porte ad ala di gabbiano, ispirata alla Lamborghini Marzal (1967). La Karisma anticipa di oltre vent'anni le Porsche Panamera e Taycan. 1994 Bertone ZER Record Mossa da propulsore elettrico, stabilì il primo record a Nardò nel 1994 percorrendo in un’ora 199,882 km. Raggiunse poi i 303,977 km/h sul chilometro lanciato e coprì la distanza di 465 km alla media di 120 km/h con una carica.

1995 Lancia Kayak Realizzata su base Kappa, ha proporzioni migliorate, sbalzi ridotti, padiglione più piccolo e fiancate raffinate. Fiat non prese in considerazione la proposta per gli ingenti investimenti necessari ad avviarne la produzione in serie.

2003 Bertone BMW Birusa L’ultima vettura Bertone battezzata con un detto piemontese: “Birusa” significa audace, ardimentosa e fu il soprannome di Eva Marzone, nota motociclistica torinese degli anni Trenta. Il telaio utilizzato deriva dalla prestazionale BMW Z8.

2004 Aston Martin Jet 2 La collaborazione tra Bertone e Aston Martin risale alla DB2/4 Competition Spider del 1954 e alla DB4 GT Jet del 1964. Si tenta di tornare al concetto delle auto su misura in voga negli anni '50 e '60. La Jet 2 ha influenzato la successiva Ferrari FF.

2007 Bertone Fiat Barchetta Bertone reinterpreta il concetto di vettura scoperta compatta, divertente e molto “preziosa” grazie alla carrozzeria in alluminio spazzolato e vetro. Le portiere si aprono verso l’alto, all’indietro.

2011 Jaguar B99 Uno degli ultimi capolavori dell’atelier Bertone è la Jaguar B99, la cui linea è inserita in una rigida architettura a tre volumi resa elegante dalle porte a libro. Il nome rimanda ai 99 anni della Carrozzeria Bertone.

L’Automotoclub Storico Italiano ha acquisito la Collezione Bertone nel 2015; è composta da 79 pezzi, tra veicoli completi e funzionanti, telai e modelli di stile che rappresentano tracce fondamentali del motorismo storico italiano. È tutelata e vincolata dal Ministero della Cultura ed è esposta al pubblico presso il Museo Volandia di Malpensa.

(Ufficio Stampa ASI)

giovedì 9 settembre 2021

CENTENARIO DEL GRAN PREMIO D’ITALIA SUL CIRCUITO INTERNAZIONALE DI BRESCIA-MONTICHIARI. A SETTEMBRE L’EVENTO CELEBRATIVO CON AUTO, MOTO E AEREI STORICI


Il Gran Premio d’Italia compie 100 anni dalla sua prima edizione disputata nel 1921 sul circuito di Brescia-Montichiari. ASI presenta il grande evento del centenario, che coincide con la tradizionale Rievocazione Storica del Circuito Internazionale Brescia-Montichiari organizzata dall’Historic Racing Club Fascia d’Oro. L’evento si svolgerà dal 16 al 19 settembre 2021 sulle stesse strade che ripercorrono quell’antico tracciato, teatro del primo “Gran Premio d’Italia” disputato il 4 settembre 1921. Si trattò di una manifestazione davvero epocale poiché, oltre alle competizioni delle automobili, si svolsero anche lo spettacolare Gran Premio per gli aeroplani ed il Gran Premio delle Nazioni per le motociclette. Per celebrare al meglio il centenario del primo Gran Premio d’Italia, ASI e HRC – con il patrocinio della FIVA, Federazione Internazionale Vehicules Anciens e con la collaborazione del Comune di Montichiari – hanno sviluppato un progetto grazie al quale auto, moto e aeroplani storici faranno rivivere le emozioni dei pionieri. La manifestazione, infatti, prevede la partecipazione di auto e moto sportive e da competizione costruite dalle origini fino al 1939 e di biplani e altri aerei storici che si esibiranno nei cieli di Brescia grazie al contributo dell’Historical Aircraft Group. Non mancheranno, inoltre, momenti culturali come conferenze a tema e approfondimenti storici.

IL CIRCUITO DI BRESCIA Nel settembre del 1899 Brescia ospitò la sua prima corsa automobilistica, il passaggio della Verona-Brescia-Mantova-Verona. Venne predisposto un tracciato di forma triangolare con il suo apice in località Fascia d’Oro (tra Brescia e Montichiari), dove venne realizzata l’attrattiva principale di tutta l’opera: una curva parabolica lunga oltre 500 metri. In quei primi anni si disputò anche la Coppa Florio, antesignana della celeberrima Targa Florio, e nel 1920 si decise di creare un autodromo permanente: lo stesso che un anno più tardi ospitò il Primo Gran Premio d’Italia.

IL PRIMO GRAN PREMIO D’ITALIA Le più prestigiose Case automobilistiche dell’epoca si diedero appuntamento a Brescia schierando i piloti più forti del momento: l’Isotta Fraschini con Alfieri Maserati, l’Alfa Romeo con Enzo Ferrari, la Fiat con Pietro Bordino (autore del giro più veloce ad oltre 150 km/h di media), la OM con Ferdinando Minoia, la Mercedes con Giulio Masetti, solo per citarne alcuni. A vincere, però, fu la francese Ballot, che si impose con due vetture al primo e al secondo posto, affidate a Jules Goux e Jean Chassagne: il vincitore del Gran Premio completò i 30 giri in 3 ore 35 minuti e 9 secondi a 144 km/h di media, coprendo oltre 500 chilometri. Sul terzo gradino del podio salì invece Louis Wagner con la Fiat. Tra le curiosità, si segnala la partecipazione di Maria Antonietta Avanzo, unica donna al via a bordo dell’Alfa 20/30 ES.

IL BATTESIMO DELLA BUGATTI “BRESCIA” Oltre al Gran Premio d’Italia per vetture da competizione di grossa cilindrata, nel 1921 si disputarono anche il Gran Premio Gentlemen (vinto da Masetti su Mercedes), ed il Gran Premio Vetturette, dove ai primi quattro posti si imposero le piccole Bugatti Tipo 13 con Ernst Frederich, Michele Baccoli, Pierre De Vizcaya e Piero Marco. In seguito a tale trionfo, Ettore Bugatti ribattezzò questo modello “Brescia”, soprannome riconosciuto e utilizzato ancora oggi dagli appassionati di tutto il mondo.

SFIDE SU DUE RUOTE Il grande evento del 1921 vide protagoniste anche le motociclette, che disputarono l’appassionante Gran Premio delle Nazioni. Sul Circuito Internazionale di BresciaMontichiari si sfidarono i più intrepidi centauri dell’epoca, come Gentile Minazio, Damiano Rogai, Piero Maggi e Badino Mai. Tra le case motociclistiche si registrò la partecipazione di Della Ferrera, AJS, Maffeis e persino dell’americana Harley-Davidson, che si impose con la sua squadra ufficiale.

LO SPETTACOLO DEL CIELO Nell’istante in cui scattò il Gran Premio d’Italia per automobili, alle 8.00 del mattino del 4 settembre 1921, dal vicino aeroporto di Ghedi si alzarono in volo anche gli aeroplani per la propria competizione, affrontando lo stesso tracciato delle auto ma in cielo ed in senso contrario. Fu così che i motori, cento anni fa, dominarono la scena di quello che si può definire un colossale “automotoaerodromo” unico nel suo genere, che l’Automotoclub Storico Italiano e l’Historic Racing Club Fascia d’Oro faranno rivivere evidenziandone i risvolti storici, sociali e culturali.

Credits: Ufficio Stampa Automotoclub Storico Italiano



mercoledì 26 maggio 2021

RINASCE LA “PIAZZOLA ASCARI” AL PARCO VALENTINO DI TORINO


L’Associazione Artes ha realizzato il progetto di ripristino della piazzola di partenza in marmo bianco in ricordo del grande campione Alberto Ascari (morto a Monza il 26 maggio 1955), posata il 6 dicembre 1955 nello stesso punto in cui il pilota era scattato per il VII Gran Premio del Valentino di Torino, disputato e vinto il 27 marzo 1955 al volante della Lancia D50 di Formula 1. Alberto Ascari è stato l’ultimo pilota italiano Campione del Mondo di Formula 1, iridato nel 1952 e 1953 legando il suo nome alla Lancia e alla Ferrari. Dopo le prime esperienze motociclistiche negli anni ’30, debuttò sulle quattro ruote alla Mille Miglia del 1940 sulla Auto Avio Costruzioni 815, la prima auto costruita da Enzo Ferrari.

Anche ASI ha partecipato alla cerimonia di inaugurazione della rinata “Piazzola Ascari”, avvenuta questa mattina (mercoledì 26 maggio) di fronte al Castello del Valentino. Il presidente Alberto Scuro ha sottolineato l’importanza di mantenere viva la memoria di momenti importanti per la storia dell’automobilismo e della città. “Questa piazzola di partenza – ha detto Scuro – trasforma le tracce della storia in memoria condivisa, identità da tutelare e conservare. Ci dobbiamo impegnare nella valorizzazione degli aspetti architettonici, archivistici e collezionistici legati alla tradizione motoristica della città, con l’ulteriore obiettivo di sostenere e promuovere il turismo e le attività economiche connesse.”

La rinata “Piazzola Ascari” è a tutti gli effetti un bene culturale, così come lo sono i veicoli storici, perché frutto di un atto creativo ed opera dell’ingegno, per il suo peso nella storia dell’uomo, perché ha influenzato le arti figurative e per il suo protagonismo nello sport.

“Beni culturali – ha concluso il presidente Scuro - che abbiamo il dovere di tramandare ai posteri, preservandoli, conservandoli e restaurandoli.”



(Ufficio Stampa ASI)



lunedì 24 maggio 2021

TROFEO ASI GIOVANI AI NASTRI DI PARTENZA


Il Trofeo ASI Giovani 2021 è pronto a partire. Grazie al lavoro congiunto delle Commissioni Giovani e Manifestazioni (auto e moto) e con la collaborazione dei Club Federati, è stato definito il calendario della serie che prevede sei appuntamenti: prima tappa il 2 giugno con l’evento “Strade della Toscana” (Topolino Club Firenze), poi il 3 luglio con il “Trofeo Giovani CMAE” (Club Milanese Automoto d’Epoca), quindi il 18 luglio con il “Trofeo Giovani Etruschi” (Club Auto Moto d’Epoca Perugino), il 25 luglio con la “Coppa Ciak Taormina” (International Car Club Taormina), il 28 agosto con il “Trofeo Giovani CAR” (Club Autostoriche Rieti) ed infine, il 4 settembre, con la sesta edizione di “Giovani al volante” (Club La Manovella del Fermano). 

Tutte queste manifestazioni sono del tipo “turistiche con prove di abilità” e consentono la partecipazione di auto e moto con almeno 20 anni; 40 anni, invece, è l’età massima per i conduttori. Come in ogni trofeo che si rispetti, saranno premiati gli equipaggi che avranno scalato le graduatorie: cinque i risultati utili per la classifica finale del Trofeo ASI Giovani 2021 e per l’ammissione dei primi dieci alle Finali Nazionali che si svolgeranno a fine stagione. 

Calendario Trofeo ASI Giovani 2021 
2 giugno Strade della Toscana (Topolino Club Firenze) 
3 luglio Trofeo Giovani CMAE (Club Milanese Automoto d'Epoca) 
18 luglio Trofeo Giovani Etruschi (Club Auto Moto d'Epoca Perugino) 
25 luglio Coppa Ciak Taormina (International Car Club Taormina) 
28 agosto Trofeo Giovani CAR (Club Autostoriche Rieti) 
4 settembre Giovani al volante (Club La Manovella del Fermano)