Visualizzazione post con etichetta Automotoclub Storico Italiano. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta Automotoclub Storico Italiano. Mostra tutti i post

giovedì 13 maggio 2021

IL PATROCINIO DEL MINISTERO DEL TURISMO PER ASI CIRCUITO TRICOLORE


Il Ministero del Turismo ha concesso il suo prestigioso patrocinio ad ASI Circuito Tricolore, evidenziando il valore nazionale dell’iniziativa e ritenendola in linea con le finalità programmatiche del dicastero guidato dal Ministro Massimo Garavaglia, che ha commentato: “I dieci itinerari in programma riempiranno i territori di passione, colori ed energia. Trasferiranno emozioni agli spettatori, che vedranno (molti per la prima volta) le vetture storiche sfilare sulle loro strade, con un beneficio anche per la produzione di ricchezza creata da questo tipo di eventi. Com’è stato dimostrato, il motorismo storico genera un volume di affari prossimo ai due miliardi di euro l’anno e stimola forme di turismo che vanno dall’enogastronomia alla scoperta di località dall’alto contenuto storico ed artistico, visto che sfioreranno anche i tanti siti Unesco presenti in Italia. Le ricadute economiche per gli operatori dei territori coinvolti saranno evidenti. Infine, mi piace ricordare che io stesso sono un appassionato di motori e di moto d’epoca in particolare, per cui ancor più felice nell’aver conosciuto tale iniziativa dell’Automotoclub Storico Italiano”. 

ASI Circuito Tricolore è composto da dieci manifestazioni di caratura internazionale ed è un ambizioso format che ha l’obiettivo di promuovere la conoscenza e la valorizzazione dei territori attraverso il motorismo storico dinamico, abbinato a ciò che tutto il mondo ci invidia: quell’impareggiabile mix composto da eccellenze del made in Italy come le bellezze paesaggistiche e architettoniche, l’enogastronomia, le proposte culturali, il buon vivere. 
ASI Circuito Tricolore è una serie di manifestazioni che finalizza i più recenti protocolli d’intesa che l’Automotoclub Storico Italiano ha siglato con importanti istituzioni nazionali, come la Cabina di regia Benessere Italia della Presidenza del Consiglio dei Ministri, l’ANCI che riunisce i comuni italiani e l’Associazione Città dei Motori. 
Gli eventi del “Circuito Tricolore” sono organizzati dai Club Federati ASI, promotori di cultura e turismo che trasformano il motorismo storico in opportunità di sviluppo sociale ed economico. La nuova serie ASI si presenta come un variopinto bouquet formato da eventi automobilistici e motociclistici dislocati al nord, al centro e al sud Italia, ciascuno con le sue precise peculiarità: dalla Sicilia al Veneto, passando per Umbria, Marche, Abruzzo, godendo delle bellezze di Liguria, Lombardia ed Emilia Romagna, per tagliare il traguardo finale in Puglia. 
Giro di Sicilia, Coppa della Perugina, Leggenda di Bassano, Circuito di Avezzano, Palio del Golfo e Sidecar, Circuito del Chienti e Potenza, Settimana Motoristica Bresciana, Vernasca Silver Flag, Giro Motociclistico di Sicilia e Rievocazione Storica del Gran Premio di Bari: queste le straordinarie tappe di ASI Circuito Tricolore 2021.

Credits: Ufficio stampa ASI

sabato 3 aprile 2021

LA COLLEZIONE ASI MORBIDELLI AL MUSEO BENELLI DI PESARO

Dopo essere stata acquisita dall’ASI nell’agosto 2020, la Collezione Morbidelli ha trovato una nuova collocazione all’interno del Museo Officine Benelli di Pesaro. Grazie all’impegno congiunto e alla collaborazione tra ASI, Registro Storico Benelli e Comune di Pesaro, e con la continua supervisione del Ministero per i Beni e le Attività Culturali, questa straordinaria Collezione composta da 71 motociclette storiche tornerà presto a disposizione degli appassionati di tutto il mondo. 

La Collezione Morbidelli sarà infatti ospitata in una delle sale più rappresentative ed affascinati della sede del Museo Officine Benelli, un edificio del 1905 interamente restaurato, di circa 1000 mq, ultimo esempio di archeologia industriale italiana e vanto della città di Pesaro. Una collocazione temporanea per la Collezione Morbidelli, in attesa che si concretizzi l’ambizioso progetto di un nuovo museo che il Comune di Pesaro realizzerà in centro città nello storico edificio dell’ex Tribunale. Lì, infatti, la Collezione ASI Morbidelli troverà la sua sistemazione definitiva insieme ad altre preziose tematiche.

Il nuovo complesso museale, insieme al già noto Museo Officine Benelli e ad altre importanti realtà motoristiche locali, accrescerà ancor di più l’attrattiva di Pesaro come capitale mondiale delle “due ruote”: Comune, Regione Marche e Ministero per i Beni e le Attività Culturali, insieme all’ASI e alla locale associazione Terra di Piloti e Motori, stanno lavorando all’unisono per raggiungere obiettivi di alto livello a tutela e promozione della tradizione motociclistica marchigiana.

La Regione ospita 9 musei dedicati al motorismo e, tra i personaggi celebri, si possono citare i piloti Tonino Benelli, Dorino Serafini, Luigi Fagioli, Lodovico Scarfiotti, Eugenio Lazzarini, Graziano Rossi, Gianni Morbidelli e Valentino Rossi. Nelle Marche, inoltre, sono presenti 14 club federati ASI, il primo dei quali fondato nel 1976: segno tangibile di una passione molto forte e radicata.

Grazie a tutte queste realtà nasce un’intensa attività culturale, anch’essa volano del turismo locale: pubblicazione di libri, allestimento di mostre, organizzazione di convegni e raduni. Il tutto genera un indotto economico che nelle sole Marche vale oltre 120 milioni di euro all’anno, buona parte dei quali a vantaggio del comparto turistico.

Le motociclette della Collezione ASI Morbidelli, alle quali è stata dedicata un’apposita area all’interno del Museo Benelli, rappresentano 30 differenti marchi di tutto il mondo, la maggior parte dei quali oggi scomparsi. La moto più datata è una rarissima Moto Rêve 275 del 1907; la più preziosa è senza dubbio la Benelli GP 4 250 Competizione del 1942: unico esemplare esistente al mondo progettato dalla Casa motociclistica pesarese. Per rimanere in territorio marchigiano si può citare anche la Benelli GP 175 usata nel 1934 dal pilota iridato Dorino Serafini, anch’egli di origini pesaresi come il campionissimo Valentino Rossi da Tavullia.

Non appena l’emergenza sanitaria lo permetterà, il Museo Officine Benelli sarà riaperto al pubblico e sarà nuovamente possibile ammirare e ripercorrere oltre un secolo di storia a due ruote. 

(Ufficio Stampa ASI-Automotoclub Storico Italiano)

venerdì 26 marzo 2021

ASI CON LE UNIVERSITA’ DI MODENA, REGGIO EMILIA E FERRARA: GRANDE SUCCESSO PER I CORSI DI RESTAURO


Con gli esami finali di qualifica si è concluso il primo corso IFTS per "Tecnico restauratore di carrozzeria d'auto d'epoca", istituito da CNI Ecipar, Università di Modena e Reggio Emilia e Università di Ferrara, che ha visto qualificarsi tutti i 22 partecipanti. A questo primo corso, è già seguito l'avvio del nuovo corso per "Tecnico restauratore di meccanica d'auto d'epoca", tuttora in svolgimento.


L'Automotoclub Storico Italiano ha promosso e supportato questo percorso formativo, ad oggi unico nel suo genere nel panorama nazionale, arricchendolo concretamente tramite gli esperti che hanno svolto attività didattica in rappresentanza della Commissione Tecnica e della Commissione Cultura dell'ASI. Grazie a loro, gli studenti hanno potuto inquadrare al meglio il tema del restauro e della conservazione secondo regole precise per impostare correttamente l'azione formativa ed applicativa che ne è seguita.


I giovani che si sono qualificati hanno potuto completare un'esperienza formativa di alta qualità che farà da "apripista" per il loro ingresso nel mondo professionale del restauro.


Fonte: Automotoclub Storico Italiano 

lunedì 22 marzo 2021

“IL GIOVANE GIORGETTO” IN UN NUOVO ROMANZO LA VITA DEL CAR DESIGNER DEL SECOLO


“Il giovane Giorgetto” è il nuovo libro pubblicato da ASI Service - casa editrice dell’Automotoclub Storico Italiano - a firma dell’autore Giosué Boetto Cohen, che ha raccolto le confidenze del grande designer Giorgetto Giugiaro trasformandole in un coinvolgente e appassionante romanzo. Un’opera inconsueta nel panorama dell’editoria motoristica, una narrazione degli aspetti più intimi e meno conosciuti della vita di Giugiaro, che il lettore scoprirà diversa da come l’aveva immaginata. 
A Giorgetto Giugiaro, incoronato “Car Designer del Secolo” nel 1999, sono state dedicate monografie e volumi prestigiosi, migliaia di interviste e articoli in tutto il mondo, ma non era mai stata riportata in un romanzo la sua storia umana e professionale, dagli albori al successo. Un racconto destinato in particolar modo ai giovani, che oggi vivono in un tempo completamente diverso, in uno scenario di competizione e saturazione crescenti, e che proprio per questo hanno bisogno di ispirazione. 
Le pagine de “Il giovane Giorgetto” sono ricche di riflessioni sulla vita che valgono per chi voglia fare il designer, il restauratore o l’agricoltore a chilometri zero. Ad esempio, la relazione tra padre e figlio: un’attenzione umana, un saper parlare e ascoltare reciprocamente, che per Giorgetto Giugiaro è stata di speciale valore. O, ancora, l’abnegazione e l’umiltà per procedere sempre sulla strada giusta, il saper affrontare un colloquio di lavoro o la scelta del socio di una vita. Ma soprattutto: a guardare là dove gli altri non guardano ancora. 
In questo romanzo si rivive il momento della cessione dell’Italdesign alla Volkswagen o la nascita di alcune vetture di particolare significato. Emerge anche il rapporto tra Giugiaro e l’Oriente, il suo aver guardato con tanto anticipo a Giappone e Corea: i personaggi, le situazioni, la sorpresa di quel mondo ancora sconosciuto in Europa, negli anni ’60 e ’70. Anche la storia dell’Alfasud, decisiva per il lancio della Italdesign, è molto godibile. 
In quanto romanzo, “Il giovane Giorgetto” ambisce a traguardi importanti ed apre un nuovo corso editoriale di ASI, che intende raggiungere una platea di lettori sempre più ampia. Il libro, infatti, è in corsa per il Premio Bancarella Sport, uno dei concorsi letterari italiani più prestigiosi e selettivi. “I fatti reali sono lo scheletro del romanzo – evidenzia l’autore – però le situazioni, i dialoghi, il flusso delle emozioni lasciano spazio al narratore: è questo che ci cala al centro della storia e ci avvicina ai protagonisti. Aver avuto Giugiaro come interlocutore diretto non è stata cosa da poco ed ha reso tutto molto più fluido”.

IL GIOVANE GIORGETTO – Come si diventa il Car Designer del Secolo 
di Giosué Boetto Cohen; edizione ASI Service; 312 pagine, copertina cartonata e sovraccoperta; 83 fotografie a colori, in b/n e disegni di Giorgetto Giugiaro; ricca appendice di documenti originali e inediti; prezzo di copertina: 24,00 €

Ufficio stampa ASI

martedì 16 febbraio 2021

CULTURA ONLINE DIVENTA “LIVE”. LA STORIA DEI MOTORI IN DIRETTA STREAMING SUI CANALI WEB DELL’ASI


Dopo aver lanciato l’iniziativa “Cultura Online”, che prevede la pubblicazione periodica di interessanti contenuti sul sito www.asifed.it, la Commissione Cultura dell’ASI ha avviato un altro progetto per sfruttare il grande potenziale divulgativo del web. Cultura Online diventa “Live” con incontri in diretta streaming che si terranno il giovedì sera alle ore 21.00, in contemporanea sul sito, sulla pagina Facebook e sul canale Youtube dell’ASI.
Grazie all’uso delle piattaforme social, i giovedì di “Cultura Online Live” daranno l’opportunità a tutti gli appassionati di intervenire e di porre domande ai relatori e agli ospiti, in modo da generare discussioni aperte, interattive e ancora più coinvolgenti.

Il primo appuntamento è in programma giovedì 4 marzo con il tema “Dal tondo al quadrato: la rivoluzione del ‘68”: interverranno Paolo Pininfarina ed il professor Massimo Grandi per illustrare la grande svolta stilistica avvenuta tra gli anni ’60 e ’70 del 1900. Il palinsesto proseguirà l’11 marzo con i consigli di utilizzo, restauro e manutenzione dei modelli “youngtimer” marchiati Alfa Romeo e Ducati, divulgati da altri componenti della Commissione Cultura ASI, Giovanni Groppi e Giovanni Ferrara; giovedì 18 marzo sarà celebrato il centenario della Moto Guzzi con i contributi di Luca Manneschi (presidente della Commissione Cultura ASI) e del grande esperto e collezionista Benito Battilani; giovedì 25 marzo si parlerà di tecnica esplorando i segreti della Lancia Lambda con l’ingegner Lorenzo Morello.

Anche il palinsesto di aprile è già stabilito, ad iniziare da giovedì 1 con il tema a due ruote “Guerra e pace: le moto in divisa al servizio dei cittadini” (Luciano Sadini e Luca Manneschi); l’8 aprile si proseguirà con “La cultura del restauro” (Lorenzo Morello, Giuseppe Genchi e Davide Lorenzone), il 15 aprile con “Design d’autore: la O di Giotto… Bizzarrini” (Massimo Grandi), il 22 con “Le nuove frontiere del restauro” (Giovanni Groppi, Giuseppe Genchi e Massimo Clarke), il 29 con “Ferrari ’90: meno cilindri, più Schumacher” (Luca Marmorini).

(Ufficio stampa ASI)



domenica 7 febbraio 2021

UN CONCORSO PER LA MASCOTTE DELL’ASI


La Commissione Giovani dell’Automotoclub Storico Italiano promuove il concorso dal titolo “Character Design: crealo per ASI”: un’iniziativa che ha il duplice obiettivo di avvicinare e coinvolgere i più giovani alla realtà del motorismo storico e di far nascere la nuova mascotte della Federazione. Nello specifico, il contest è rivolto agli “under 40” – che siano iscritti o siano laureati in architettura, design, grafica e indirizzi d’arte – per la realizzazione di un personaggio di fantasia (il “character design”) che sarà protagonista delle future manifestazioni ASI, in particolare quelle dei giovani.

Il Character Design selezionato verrà riprodotto nelle forme più svariate (roll-up, gonfiabili, gadget, ecc…) e vendute ai Club Federati ASI: il ricavato verrà destinato ad iniziative solidali, valore fulcro dell’Automotoclub Storico Italiano.

Le proposte grafiche – che dovranno essere abbinate ad un nome di invenzione ed essere presentate entro l’11 giugno 2021 – verranno esaminate da una commissione composta da Alberto Scuro (presidente ASI), Paolo Pininfarina (vice presidente ASI), Agnese Di Matteo (consigliere federale ASI), Costanzo Truini (presidente Commissione Giovani ASI), Francesca Dalli (Commissione Giovani ASI), Felice Graziani (responsabile Marketing e Comunicazione ASI), Salvo Manuli (esperto in grafica d’arte), Daniela Sangiorgio (esperta in arti visive e studi curatoriali) e Mirko Ronzoni (target).

All’autore – o agli autori – del “character design” prescelto verrà riconosciuto un contributo di 1.000 euro.

Tutte le informazioni e la modulistica del concorso sono pubblicate sul sito www.asifed.it.

Credits: Ufficio Stampa ASI

mercoledì 27 gennaio 2021

“CLASSICA & ACCESSIBILE” E’ IL NUOVO PROGETTO DELL’ASI PER IL MOTORISMO STORICO SENZA BARRIERE

L’Automotoclub Storico Italiano - ASI - fa della condivisione uno dei principali obiettivi delle sue iniziative. La passione per i veicoli storici è un sentimento trasversale: unisce le persone, crea opportunità di aggregazione e di confronto. 
Per questo ASI – con il suo settore ASI Solidale e in collaborazione con Adrenaline 24h – ha avviato il nuovo progetto “Classica & Accessibile” dedicato agli appassionati diversamente abili. 
Il progetto prevede la trasformazione di tre automobili storiche con i comandi Guidosimplex (acceleratore e freno di servizio manuali, frizione automatica), che saranno messe a disposizione dei Club Federati per coinvolgere nei propri eventi i portatori di handicap, avvicinandoli al mondo del motorismo storico senza alcuna barriera.

venerdì 1 gennaio 2021

TARGHE ORIGINALI PER I VEICOLI STORICI



Dopo l'approvazione alla Camera del 20 dicembre scorso, anche il Senato ha dato parere favorevole alla Legge di Bilancio 2021 nella quale è inserito l'emendamento 126.26 che permette il recupero delle targhe originali per i veicoli storici, sia in caso di reimmatricolazione, sia per quelli già reimmatricolati o ritargati negli anni passati. Il prossimo, definitivo passaggio per concretizzare questa iniziativa sarà il Decreto Attuativo che il Ministero dei Trasporti dovrebbe emanare entro 60 giorni. 

La possibilità di utilizzare le targhe originali era un obiettivo da tempo perseguito dall'Automotoclub Storico Italiano, ora definito dal nuovo comma 5-bis inserito all'art. 93 del Codice della Strada dalla Commissione Trasporti della Lega, composta dai deputati Tombolato, Capitanio, Donina, Furgiuele, Maccanti, Rixi, Giacometti, Morelli, Zanella, Zordan, Garavaglia, Comaroli, Patassini e dai senatori Corti e Saponara, con il contributo dell'onorevole Guido Guidesi capo Dipartimento Attività Produttive dello stesso partito. 

Anche in questo frangente, l'ASI e gli altri enti certificatori indicati nell'articolo 60 del Codice della Strada sono stati il punto di riferimento serio e competente per il legislatore: il percorso di sensibilizzazione da tempo intrapreso dalle suddette associazioni ha come obiettivo la formulazione di normative nazionali che tutelino sempre di più e sempre meglio il settore del motorismo storico. 


"Questo progetto – ha evidenziato Alberto Scuro, presidente ASI – ha visto la nostra Federazione impegnata in maniera diretta e concreta: permette di recuperare l'originalità più completa di un veicolo storico, oggetto della nostra passione e dei nostri accurati restauri. Inseguire l'originalità fa parte della nostra mission e la targa di nascita è parte integrante del veicolo stesso: per questo ringraziamo la sensibilità dimostrata dalla politica che ha capito il valore culturale dell'iniziativa. L'emendamento passato oggi in Legge di Bilancio completa la serie di importanti norme conquistate dal motorismo storico nel 2020, come quella sulla conservazione dei documenti originali con l'entrata in vigore del Documento Unico di Circolazione e la nuova legge regionale del Piemonte sulla valorizzazione dei veicoli di interesse storico e collezionistico".   


Questo il testo completo dell'emendamento 126.26 inserito nella Legge di Bilancio 2021 "L'immatricolazione dei veicoli di interesse storico e collezionistico è ammessa su presentazione di un titolo di proprietà̀ e di un certificato attestante le caratteristiche tecniche rilasciato dalla casa costruttrice o da uno degli enti o associazioni abilitati indicati dall'articolo 60. In caso di nuova immatricolazione di veicoli che sono già stati precedentemente iscritti al P.R.A. e cancellati d'ufficio o su richiesta di un precedente proprietario, ad esclusione dei veicoli che risultano demoliti ai sensi della normativa vigente in materia di contributi statali alla rottamazione, è ammessa la facoltà del richiedente di ottenere targhe e libretto di circolazione della prima iscrizione al P.R.A., ovvero di ottenere una targa del periodo storico di costruzione o circolazione del veicolo, in entrambi i casi conformi alla grafica originale, purché la sigla alfa-numerica prescelta non sia già presente nel sistema meccanografico del CED della Motorizzazione civile, e riferita ad altro veicolo ancora circolante, indipendentemente dalla difformità di grafica e di formato di tali documenti da quelli attuali rispondenti allo standard europeo. Tale possibilità è concessa anche retroattivamente per tutti quei veicoli che sono stati negli anni reimmatricolati o ritargati purché in regola con il pagamento degli oneri dovuti. Il rilascio della targa e del libretto di circolazione della prima iscrizione al P.R.A., nonché il rilascio di una targa del periodo storico di costruzione o circolazione del veicolo sono soggetti al pagamento di un contributo, secondo ammontare, criteri e modalità definiti con apposito decreto dirigenziale del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti. I proventi derivanti dal contribuito di cui al periodo precedente concorrono al raggiungimento degli obiettivi di finanza pubblica".


Credits: Ufficio Stampa ASI





lunedì 21 dicembre 2020

ASI CIRCUITO TRICOLORE 2021, LA NUOVA SERIE CHE ATTRAVERSERÀ L’ITALIA


Dieci eventi di caratura internazionale compongono la nuova serie intitolata "ASI Circuito Tricolore": un ambizioso format che nel 2021 andrà ad impreziosire il calendario degli appassionati con l'obiettivo di promuovere la conoscenza e la valorizzazione dei territori attraverso il motorismo storico dinamico abbinato a ciò che tutto il mondo ci invidia: quell'impareggiabile mix composto da eccellenze del made in Italy come le bellezze paesaggistiche e architettoniche, l'enogastronomia, le proposte culturali, il buon vivere. "ASI Circuito Tricolore" è una serie di manifestazioni che finalizza i più recenti protocolli d'intesa che l'Automotoclub Storico Italiano ha siglato con importanti istituzioni nazionali, come la Cabina di regia Benessere Italia della Presidenza del Consiglio dei Ministri, il Ministero per i Beni e le Attività Culturali e per il Turismo, l'ANCI che riunisce i comuni italiani, l'Associazione Città dei Motori. Sarà un'esperienza che contribuirà a rimettere in moto il sistema Paese partendo dal territorio e dai più alti valori espressi dal motorismo storico. Gli eventi che fanno parte di "ASI Circuito Tricolore" sono tutti organizzati dai Club Federati ASI, i sodalizi che ogni anno organizzano oltre 3.000 manifestazioni in tutta Italia, trasformando il motorismo storico in opportunità di promozione turistica e in strumento di sviluppo sociale e culturale. 

La nuova serie ASI sarà un variopinto bouquet tricolore formato da eventi automobilistici e motociclistici dislocati al nord, al centro e al sud Italia, ciascuno con le sue precise peculiarità: uno straordinario caleidoscopio firmato ASI e vissuto con passione dai partecipanti, con la speranza di essere finalmente tornati a vivere la normalità da tutti desiderata. 

Gli appuntamenti di "ASI Circuito Tricolore 2021" 

Eventi auto 

23-25 aprile 
"Gran Premio di Bari" (Old Cars Club)

21-23 maggio 
"Coppa della Perugina" (Club Auto Moto d'Epoca Perugino) 

8-13 giugno 
"Giro di Sicilia" (Veteran Car Club Panormus) 

17-20 giugno 
"Leggenda di Bassano" (Circolo Veneto Auto Moto d'Epoca) 

25-27 giugno 
"Vernasca Silver Flag" (Club Piacentino Auto d'Epoca) 

2-4 luglio 
"Circuito di Avezzano" (Abruzzo Drivers Club) 

3-5 settembre 
"Settimana Motoristica Bresciana" (Musical Watch Veteran Car Club) 

Eventi moto 

30 luglio-1 agosto 
"Palio del Golfo e Sidecar" (Circolo Auto Moto Storiche La Spezia) 

28-29 agosto 
"Circuito del Chienti e Potenza" (Circolo Auto Moto d'Epoca Marchigiano) 

1-3 ottobre 
"Giro Motociclistico di Sicilia" (Club F. Sartarelli e club siciliani)

martedì 15 dicembre 2020

"CONCEPT CARS: LA GRANDE BELLEZZA", LA COLLEZIONE ASI BERTONE AL MUSEO ERARTA DI SAN PIETROBURGO

Da venerdì 11 novembre, il Museo d’Arte Contemporanea “Erarta” di San Pietroburgo ospita la mostra “Concept Cars: la Grande Bellezza”. Si tratta di un chiaro tributo al design automobilistico italiano, per il quale il Museo Erarta ha scelto di esporre sei straordinari esemplari della Collezione ASI Bertone: l’Alfa Romeo Bella, la Lotus Emotion, la Porsche Karisma, la Chevrolet Corvette Ramarro, la Cadillac Villa, la BMW Birusa. 
Sei prototipi di epoche differenti – realizzati, infatti, tra il 1984 e il 2005 - che raccontano la storia dell'eccellenza manifatturiera, dell'esplorazione creativa incessante e dell'evoluzione delle concept car firmate Bertone, sempre caratterizzate da stile esclusivo e nuove tecnologie. 
Ogni esemplare è l'incarnazione dell'immaginazione e della libertà dei designer, ugualmente liberi dalla pura aspirazione commerciale o dalla praticità ingegneristica. Cogliendo l'opportunità di modellare concept car non destinate unicamente alla produzione di massa, i designer di Bertone hanno potuto reimmaginare audacemente l'architettura del veicolo attingendo alle idee universali di linea e forma perfette. Per questo le loro creazioni sono destinate ad essere debitamente apprezzate non solo dagli esperti del settore, ma da chiunque sia ricettivo allo spirito della “Grande Bellezza”. Ieri, oggi e domani. 
La cultura italiana è inconcepibile senza questa nozione. L'aura di eccezionalità irradiata dall'arte italiana è divenuta parte integrante del design industriale nazionale. Marchi come Ferrari, Lamborghini e Alfa Romeo sono sinonimo di gusto e stile impeccabili in tutto il mondo da più di un secolo. 
A completare il percorso espositivo, programmato fino all’11 aprile 2021, c’è un’ampia raccolta di disegni e fotografie che permettono di ripercorrere l'impressionante viaggio del design automobilistico italiano nel XX secolo. Nella seconda metà del ‘900, la Carrozzeria Bertone ha ridefinito l'intero settore. Il team di designer dell'azienda ha sviluppato concept car per i marchi più disparati, come Alfa Romeo, Lancia, Cadillac, Chevrolet, Porsche, Lamborghini e BMW, stabilendo le tendenze globali dello stile automobilistico per molti anni a venire. Bertone ha collaborato con grandi del design come Marcello Gandini, Franco Scaglione e Giorgetto Giugiaro, nominato Car Designer of the Century, solo per citarne alcuni. 

“Siamo orgogliosi – ha detto Alberto Scuro, presidente dell’Automotoclub Storico Italiano - che un museo così importante abbia voluto celebrare il design automobilistico italiano e che lo abbia fatto con la Collezione ASI Bertone. Queste vetture rappresentano il genio e l’innovazione che l’Italia ha sempre saputo esprimere al meglio. ASI ha acquisito questa importante Collezione nel 2015, per far conoscere al mondo una parte importante della nostra storia motoristica. Ringraziamo il Museo Erarta per aver creduto nel progetto di Enzo Fornaro, sostenuto a sua volta da Alessandro Monti, Console Generale d’Italia a San Pietroburgo”. 

I MODELLI DELLA COLLEZIONE ASI BERTONE ESPOSTI AL MUSEO ERARTA 
DALL’11 DICEMBRE 2020 ALL’11 APRILE 2021 
NELLA MOSTRA “CONCEPT CARS: LA GRANDE BELLEZZA” 

Chevrolet Corvette Ramarro (1984) 

Uno dei grandi obiettivi di Bertone fu di carrozzare un telaio Chevrolet Corvette con alcuni criteri ritenuti rivoluzionari. Ci riuscì nel 1984 con la Ramarro, vettura sperimentale con il motore “sezionato” spostando radiatore e condizionatore al posteriore. Soluzione che permise un design modernissimo. 

Lotus Emotion (1991) 

Sul telaio tubolare della Lotus Esprit, nel 1991 Bertone realizza la Emotion, dall’aspetto estremo e molto sportivo con linee avvolgenti e tese istallate su un cuneo molto aerodinamico. La vettura è mossa da un 4 cilindri di 2,2 litri da 268 CV, lo stesso della Esprit. 

Porsche Karisma (1994) 

Una berlina sportiva a quattro posti con motore posteriore che trova ispirazione nella Lamborghini Marzal del 1967 dalla quale riprende le spettacolari porte ad ali di gabbiano. Gli interni presentano un’impostazione turistica e accogliente, ma solidamente legata alla tradizionale sportività del marchio tedesco. 

Alfa Romeo Bella (1999) 

Proseguendo nella lunga tradizione Bertone nella realizzazione di coupé su base Alfa Romeo, ad iniziare dalla iconica Giulietta degli anni ’50, la Bella è caratterizzata dall’ampia vetratura anteriore panoramica e dal frontale aggressivo; la coda è sfuggente e dà un senso di spiccata dinamicità. 

Bertone Birusa (2003) 

L’ultima vettura nominata con un detto piemontese, “Birusa” (che vuol dire audace, ardimentosa), è proposta nel 2003 per omaggiare la figura di Eva Marzone, nota negli ambienti sportivi con il nomignolo di “Birusa”, motociclistica torinese degli anni Trenta. Il telaio derivava dalla BMW Z8. 

Cadillac Villa (2005) 

Bertone torna in America con un prototipo sulla base della berlina di lusso SRX. Reinterpreta i concetti di monovolume prestigiosa dando al vetro e alla trasparenza ruoli da protagonisti. Il resto della linea è ben dissimulato dal tetto che va dai proiettori anteriori a quelli posteriori senza soluzione di continuità.

(da Ufficio Stampa ASI)

giovedì 27 agosto 2020

GRANDE RADUNO ASI A MILANO AUTOCLASSICA



La Giornata Nazionale del Veicolo d’Epoca di domenica 27 settembre 2020 sarà celebrata in tutta Italia con eventi e manifestazioni e per la stessa occasione l’Automotoclub Storico Italiano organizzerà un grande raduno nell’ambito del prestigioso salone “Milano AutoClassica”.

I partecipanti avranno l’opportunità di accedere alla Fiera di Milano-Rho direttamente a bordo del proprio veicolo storico (che sarà esposto in un’area riservata adiacente ai padiglioni espositivi) per poi visitare il salone in tutta libertà e sicurezza. Nel corso della giornata, poi, una rappresentanza del raduno raggiungerà il “Sentierone” di Bergamo (piazza Matteotti) dov’è prevista una speciale esposizione di auto storiche organizzata dai locali Club Orobico e Old Motors Club per commemorare le vittime del Covid-19. 
La presenza dell’Automotoclub Storico Italiano a Milano AutoClassica sarà inoltre caratterizzata da un ampio spazio nel quale troverà posto una nutrita rappresentanza dei club federati della Lombardia. Per la prima volta, infatti, lo stand istituzionale dell’ASI sarà affiancato dai sodalizi che rappresentano la Federazione sul territorio e che, a Milano AutoClassica, faranno da cornice ad una straordinaria esposizione dedicata ai 90 anni del marchio Pininfarina. Domenica 27 settembre, a conclusione dei festeggiamenti della Giornata Nazionale del Veicolo d’Epoca, sul palcoscenico dello stand ASI verrà consegnato il prestigioso “Premio ASI per il Motorismo Storico” a quel personaggio che nell’anno si è particolarmente distinto per la tutela e lo sviluppo settore.

Credits: asifed.it





giovedì 30 luglio 2020

A Milano AutoClassica, l’Automotoclub Storico Italiano sarà presente con un’esposizione dedicata ai 90 anni di Pininfarina, alle Case motociclistiche lombarde e alla Moto Guzzi.


La decima edizione di Milano AutoClassica in calendario a Fiera Milano da venerdì 25 a domenica 27 settembre, con due mesi di anticipo sulla precedente calendarizzazione, soddisfa l’esigenza di partecipazione degli Espositori, degli Accessoristi, dei Media invitati, del pubblico che desidera investire in auto da collezione e delle più importanti Federazioni di categoria. Tra queste, l'Automotoclub Storico Italiano (ASI) torna a Milano AutoClassica con un ampio spazio espositivo dove accanto a esposizioni, talk show e premi si celebrerà il meglio dell’Automobilismo d’epoca. 

Nell’area ospitalità dello stand istituzionale di Asi troverà posto anche una nutrita rappresentanza dei tanti club federati della Lombardia: per la prima volta, infatti, ASI sarà affiancato dai sodalizi che rappresentano l'associazione sul territorio e che, a Milano AutoClassica, faranno da cornice ad una straordinaria esposizione dedicata ai 90 anni del marchio Pininfarina. Grande attenzione sarà dedicata anche alle numerose Case motociclistiche lombarde e un focus particolare sarà dedicato alla Moto Guzzi che nel 2021 compirà 100 anni. 


"Gli appassionati hanno voglia di tornare a condividere il proprio entusiasmo per i veicoli storici dopo tanti mesi di attesa... nei garage - chiosa Alberto Scuro, Presidente di ASI (nella foto) - Ci auguriamo che tutte le attività legate al settore possano riprendere al più presto e a pieni giri: ASI parteciperà a Milano AutoClassica e ad altri eventi in programma con questo preciso obiettivo e per dare un segnale positivo di ripartenza sfruttando anche il grande potenziale dei canali virtuali". 

Come di consueto, nell'arco dell'intero weekend si susseguiranno presentazioni e talk show a tema, e soprattutto tanta interattività con il web. In particolare, domenica 27 settembre verrà celebrata la Giornata Nazionale del Veicolo d'Epoca e dallo stand ASI ci si collegherà in diretta streaming con gli eventi dei club organizzati in tutta Italia. Infine, sempre sul palcoscenico di Milano AutoClassica, verrà consegnato il prestigioso "Premio ASI per il Motorismo Storico" al personaggio che più si sia distinto nel settore.

La biglietteria online è ufficialmente aperta ed i biglietti si possono acquistare direttamente sul sito della manifestazione: www.milanoautoclassica.com.

domenica 17 maggio 2020

L'Automotoclub Storico Italiano interviene sul "documento unico": no alla distruzione dei documenti originali dei veicoli storici


La carta di circolazione e il certificato di proprietà rappresentano un “corredo” importante e significativo per i veicoli di interesse storico e collezionistico. Parte della loro memoria, infatti, è conservata e tramandata da questi documenti, che sono anche testimoni dell’evoluzione avvenuta in oltre un secolo di pratiche burocratiche per la gestione dei veicoli.

Con l’avvio, il 4 maggio, della seconda fase di attuazione del decreto legislativo 98/2017 in materia di rilascio del Documento Unico di circolazione e di proprietà tutti i documenti cartacei sono destinati alla distruzione. Infatti, le nuove procedure telematiche prevedono la totale digitalizzazione delle istanze e della documentazione a corredo, con conseguente necessità di dematerializzare la documentazione nativa cartacea. L’Automotoclub Storico Italiano sta intervenendo nelle sedi competenti per modificare tale procedura e per salvare questa componente fondamentale di “memoria storica” legata ai veicoli più datati.

La seconda fase di attuazione del suddetto decreto legislativo ha come oggetto i motocicli e le autovetture in uso proprio e prevede l’utilizzo delle sole procedure telematiche per il rilascio del Documento Unico nei casi di: cancellazione dei dati inerenti l’intestazione temporanea di veicoli a nome di soggetto diverso dall’intestatario (mini volture dei commercianti); sottrazione, smarrimento, distruzione (cessata circolazione e demolizione per esportazione) e deterioramento dell’originale. Per i suddetti casi, dal 4 maggio è quindi previsto l’obbligo della gestione telematica, mentre tale procedura rimane facoltativa fino al 31 maggio per le operazioni di immatricolazione, di nazionalizzazione, di reimmatricolazione e di trasferimento della proprietà. Dal 1° giugno, quindi, anche con i semplici passaggi di proprietà tra privati si assisterà alla distruzione dei documenti originali cartacei se nel frattempo non verranno modificate le procedure, magari con deroghe specifiche per i veicoli di interesse storico e collezionistico sulle quali sta intervenendo ASI.
Secondo le ultime disposizioni ministeriali, la definitiva applicazione del Documento Unico e della procedura telematica per ogni istanza dovrà avvenire entro il 31 ottobre 2020.

“Prima che scattasse l’emergenza Covid-19 – ricorda Alberto Scuro, presidente dell’Automotoclub Storico Italiano – era stato avviato un tavolo di lavoro con la Direzione Generale della Motorizzazione per la risoluzione di tutta una serie di problematiche legate ai veicoli di interesse storico e collezionistico, in particolare le revisioni periodiche dei veicoli ante 1960 e di quelli centenari. Ora si è aggiunta la tematica del Documento Unico con la prevista distruzione dei documenti originali cartacei: un danno enorme per i veicoli storici e per scongiurarlo abbiamo già inoltrato le nostre proposte, che sarebbero di semplice ed immediata attuazione”.

A norma dell’art. 1, comma 1, del decreto legislativo n. 98/2017, il Documento Unico è costituito dalla carta di circolazione, redatta secondo le disposizioni contenute nella direttiva 29 aprile 1999, n. 1999/37/CE del Consiglio, nella quale vengono annotati i dati relativi alla situazione giuridico-patrimoniale degli autoveicoli, dei motoveicoli e dei rimorchi iscritti al PRA in quanto assoggettati al regime dei mobili registrati ai sensi delle vigenti disposizioni contenute nel codice civile.
Competente al rilascio del DU è il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti in quanto “centro unico di servizio”, attraverso i propri Uffici periferici della Motorizzazione Civile e gli Sportelli Telematici dell’Automobilista. Il DU ha validità di certificazione dei dati in esso contenuti, fermo restando che per i dati relativi alla proprietà e alla locazione finanziaria dei veicoli la responsabilità è in capo ad ACI, che è tenuto a validarli ai sensi dell’art. 1, comma 2, let. c), del d.l.vo n. 98/2017.

La normativa completa è consultabile sul sito internet del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti (www.mit.gov.it) e su www.ilportaledellautomobilista.it.

> da Ufficio Stampa ASI - Automotoclub Storico Italiano

mercoledì 6 maggio 2020

IL MOTORISMO STORICO RIPARTE DOPO IL LOCKDOWN. IL SETTORE PAGA UN CONTO SALATO CON ATTIVITA’ RIDOTTE DEL 70% E PERDITE PER OLTRE MEZZO MILIARDO DI EURO


E' ripresa l'attività anche nel settore del motorismo storico: dalla fabbricazione di articoli in gomma, plastica e metallo alle officine di riparazione, dal commercio di autoveicoli alle segreterie delle associazioni. Una ripartenza molto attesa, perché il sistema automotive è stato duramente colpito dall’emergenza Covid-19 e dal conseguente “lockdown” che dal 9 marzo ha bloccato l’intera filiera. Il motorismo storico rientra in questo comparto con una sua specifica nicchia, che in Italia vale 2,2 miliardi di euro all’anno di indotto economico e che rappresenta, insieme all’alta moda e all’enogastronomia di qualità, una delle eccellenze italiane più apprezzate nel mondo. 
L’Automotoclub Storico Italiano ha stimato che, in questi primi mesi del 2020, il settore abbia perso oltre mezzo miliardo di euro di giro d’affari. Il 75% di questo valore - pari a 375 milioni di euro - si riferisce agli operatori del settore come artigiani, commercianti, micro e piccole imprese che si occupano di gestione, manutenzione, restauro e produzione di parti specifiche per i veicoli storici: attività che in regime di “lockdown” hanno ridotto del 70% la loro operatività. 

Oltre alla chiusura delle attività si è registrato l’annullamento di tutte le manifestazioni e degli eventi associativi e ricreativi di ogni tipologia - dai raduni di club ai saloni - con ulteriori ricadute negative sull’economia ad essi collegata. Questa rappresenta il restante 25% dell’indotto complessivo generato ogni anno dal motorismo storico, con altri 125 milioni di euro che avrebbero alimentano, in particolare, il comparto turistico. 
Se solo una minima parte di operatori del settore ha potuto proseguire nella propria attività durante il “lockdown” (ad esempio le officine e i laboratori artigianali connessi ai domicili dei rispettivi titolari, o il commercio online), molti altri hanno dovuto arrendersi: le compravendite di veicoli storici, ad esempio, hanno subìto un arresto pressoché totale. 

"Tante famiglie italiane – sottolinea il presidente dell’Automotoclub Storico Italiano, Alberto Scuro – vivono di motorismo storico grazie ad attività che operano nel settore, spesso altamente specializzate e tramandate di generazione in generazione. Molte di queste hanno clientela straniera, che si affida al nostro know-how per mantenere in efficienza i propri veicoli storici. Finalmente, con il DPCM del 26 aprile si fa un primo, essenziale passo verso la ripresa: riaprono molte attività e anche le segreterie dei nostri Club federati torneranno ad essere operative rispettando le regole che le autorità competenti hanno fissato. Dovremo aspettare ancora molto tempo per poter tornare a condividere la nostra passione in eventi aggregativi, ma nel frattempo è importante riavviare il motore economico del comparto che permette la sussistenza di migliaia di persone".

martedì 28 gennaio 2020

ASI CELEBRA IL DESIGN ITALIANO ALL’AUTOMOTORETRO’ DI TORINO E A RETROMOBILE PARIS


La stagione 2020 dei grandi appuntamenti dedicati al motorismo storico si aprirà con il salone internazionale Automotoretrò, in programma al Lingotto Fiere di Torino dal 30 gennaio al 2 febbraio. Un evento imperdibile per gli appassionati, impreziosito dalla presenza dell'Automotoclub Storico Italiano e della FIVA (Fédération International des Véhicules Anciens) che hanno la propria sede istituzionale proprio a Torino, capitale mondiale del motorismo storico.
ASI festeggerà i 90 anni di Pininfarina, marchio che da sempre è portabandiera del design italiano nel mondo. Regina dell'esposizione ASI sarà la Cisitalia 202 Coupé del 1947: prima vettura al mondo entrata a far parte della collezione permanente di un museo d'arte moderna – il MoMA di New York – e definita "scultura in movimento" da Arthur Drexler. 
Ad Automotoretrò si parlerà anche della lunga tradizione Yamaha nelle competizioni motociclistiche. Nello stand ASI saranno esposte una Yamaha-Bimota 350 GP usata da Giuseppe Consalvi nel mondiale 1978 e la Yamaha XTZ 750 Super Ténére che partecipò al Rally Dakar 1992. ASI e il marchio giapponese hanno confermato la partnership per la 19^ edizione di ASI MotoShow, tradizionale rassegna dedicata alla storia della moto in programma dall'8 al 10 maggio all'Autodromo di Varano de' Melegari (Parma). 
Nel corso del lungo weekend di Automotoretrò, lo stand ASI sarà un susseguirsi di incontri e conferenze. Ecco le principali:"Torino Automotive Heritage: il manifesto di una nuova iniziativa" (venerdì 31 gennaio alle ore 15.00); "I motori tra passato e futuro: passione e mobilità possono convivere grazie all'uso corretto e consapevole dei veicoli storici certificati" (sabato 1° febbraio, ore 10.00); "I veicoli storici come beni culturali" (sabato 1° febbraio, ore 11.00); "Motorismo storico: tutele, non privilegi; libertà di circolazione e sgravi fiscali servono a salvaguardare un patrimonio che appartiene a tutta la comunità" (sabato 1° febbraio, ore 14.30); "Torino città dei carrozzieri e dello stile" (domenica 2 febbraio, ore 11.00). 
Inoltre, sabato 1° febbraio, alle 12.30, verrà presentato in anteprima il nuovo libro "Alfa Romeo GTA" con gli autori Vladimir Pajevic e Gian Luigi Picchi, ex pilota ufficiale Alfa, e alle 15.30 si parlerà di Lancia Rally 037 con Cesare Fiorio e Sergio Limone di fronte ad un nuovo quadro realizzato dall'artista Massimo Beretta.   

LA COLLEZIONE ASI BERTONE OSPITE DI RETROMOBILE PARIS 

Subito dopo Automotoretrò, aprirà i battenti il salone internazionale Retromobile di Parigi (dal 5 al 9 febbraio nel polo espositivo di Porte de Versailles), che dedicherà una speciale mostra tematica al marchio Bertone: per questo l'organizzazione parigina ha invitato l'Automotoclub Storico Italiano,che nel 2015 ha acquisito l'intera collezione del celebre carrozziere torinese. A Retromobile, sul principale palcoscenico mondiale del motorismo storico, saranno esposti 10 straordinari prototipi Bertone realizzati tra il 1969 e il 2001: l'Autobianchi Runabout (1969), la Suzuki Go (1972), la Citroën Camargue (1972), la Ferrari Rainbow (1976), la Volvo Tundra (1979), la Chevrolet Ramarro (1984), la Citroën Zabrus (1986), la Lamborghini Genesis (1988), la BMW Pickster (1998) e la Opel Filo (2001). 
Queste vetture - il  cui valore complessivo sfiora i 2 milioni di euro - hanno ottenuto uno speciale nulla osta da parte del Ministero per i Beni e le Attività Culturali, che ne ha consentito l'uscita temporanea dai confini italiani vista l'importanza dell'evento e la sua rilevanza a livello mondiale.

venerdì 1 novembre 2019

IMPATTO AMBIENTALE DEI VEICOLI STORICI: PARTE LA RICERCA SCIENTIFICA PROMOSSA DA ASI E ISTITUTO SUPERIORE DI SANITA’


Mercoledì 30 ottobre, a Roma, è stato siglato un importante accordo tra l’Automotoclub Storico Italiano e l’Istituto Superiore di Sanità, per fare finalmente chiarezza e corretta informazione sulle emissioni prodotte dalla circolazione dei veicoli storici in ambiente urbano. Il progetto - firmato da Alberto Scuro, presidente ASI, e dal Professor Silvio Brusaferro, Commissario Straordinario dell’ISS – prevede l’analisi del materiale particellare, degli ossidi di azoto e di altri contaminanti potenzialmente connessi con le emissioni prodotte dai veicoli storici, in relazione agli usi e ai chilometri annuali realmente percorsi. 

“Questo accordo – dichiara Alberto Scuro – rappresenta un passo fondamentale nel rinnovamento dei criteri di tutela del motorismo storico fortemente voluto e ritenuto necessario dal nuovo governo di ASI, in collaborazione con Istituzioni nazionali amministrative e scientifiche. I risultati saranno resi pubblici e messi a disposizione delle autorità competenti, anche a livello europeo, in modo da individuare normative corrette per l’uso consapevole dei veicoli storici rispettando sia la salute ambientale, sia l’enorme valore del motorismo storico, che deve essere tutelato in maniera seria e concreta.” 

I veicoli di interesse storico e collezionistico riconosciuti dallo Stato mediante i Certificati di Rilevanza Storica (rilasciati da ASI, FMI, Registri Storici Fiat, Lancia e Alfa Romeo) rappresentano una percentuale minima rispetto al totale del parco circolante in Italia. A livello nazionale sono circa 38.000.000 le autovetture per trasporto di persone circolanti, 6.900.000 delle quali ultraventennali e di queste ultime solo 49.000 definibili “storiche” poiché in possesso di CRS registrati al Ministero dei Trasporti. Si parla, quindi, dello 0,13% del parco circolante totale e dello 0,71% del parco circolante ultraventennale: percentuali non significative.

L’impatto ambientale da ricondurre al parco autoveicolare circolante è determinato dai veicoli obsoleti e non certo dai pochi veicoli “storici” certificati, che hanno peraltro una media annua di percorrenza chilometrica molto bassa. L’accordo siglato con l’Istituto Superiore di Sanità servirà a dimostrare e a chiarire ulteriormente tale problematica. Attraverso questa ricerca, che costituirà la premessa oggettiva e non strumentale per le riflessioni future anche con le istituzioni competenti in materia legislativa, ASI e ISS hanno individuato il percorso corretto per modernizzare il sistema di regolamentazione della circolazione dei veicoli storici. ASI, inoltre, si augura di poter mantenere e proseguire il dialogo con le autorità nazionali e parlamentari, che hanno già dimostrato sensibilità e rispetto verso il patrimonio storico e tecnologico e verso gli appassionati, garantendo comunque un elevato senso di responsabilità verso l’ambiente ed il bene comune. 

Il numero dei veicoli certificati in Italia come storici è talmente modesto che risulta evidente che la richiesta di introduzione di eventuali “liste di salvaguardia” non nasca certo dalla necessità di ridurre o limitare questo numero. ASI conferma la propria contrarietà ad ogni genere di “lista” ed evidenzia nei fatti che questa interpretazione del motorismo storico non avrebbe alcuna influenza neppure sull’impatto ambientale dei veicoli. Da un punto di vista sociale non è assolutamente corretto proporre sgravi fiscali e vantaggi assicurativi e di circolazione a chi possiede veicoli importanti e costosi, penalizzando invece chi possiede e vuole conservare storici veicoli più diffusi e meno costosi ma che hanno comunque segnato la storia del nostro Paese e delle nostre famiglie. 

“Qualsiasi lista – sottolinea Alberto Scuro - costituirebbe privilegi e discriminazioni sociali: ogni esemplare è importante testimone della storia ed è degno di essere certificato come storico, quindi tutelato, solo se ha gli opportuni requisiti di originalità e se non viene usato come mezzo di trasporto quotidiano.” 

L’obiettivo di ASI è quello di certificare in maniera sempre più attenta e rigorosa senza creare liste che sarebbero certamente discutibili anche dal punto di vista della costituzionalità. La Federazione ha intrapreso un percorso virtuoso di innovazione e trasparenza, lavorando sempre più in sinergia con la Motorizzazione. È stato programmato un tavolo di lavoro che coinvolgerà oltre a rappresentanti della Motorizzazione anche tutti gli enti certificatori per discutere le problematiche inerenti il settore. Si sta predisponendo una serie di protocolli di intesa con le Forze dell’Ordine per creare una comunicazione diretta finalizzata alla prevenzione e alla segnalazione di eventuali illeciti. I processi di lavoro interni all’ASI e ai Club sono in fase di rivalutazione. 

Oltre a quanto già previsto dalla legge - Decreto del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti del 17 dicembre 2009, che disciplina i requisiti per la circolazione dei veicoli di interesse storico e collezionistico mediante i Certificati di Rilevanza Storica - sono state approntate da ASI ulteriori e precise linee guida per arrivare al rilascio della certificazione. È stato previsto l’uso di applicazioni che permetteranno di avere un archivio di immagini “certificate” dei veicoli storici, che potranno essere messe in rete con quello della Motorizzazione. Dopo il rilascio dei CRS dovrà essere garantito il mantenimento delle caratteristiche di originalità dei veicoli storici, una possibilità è di prevedere una validazione periodica dei certificati. L’elenco dei commissari tecnici ASI e i percorsi formativi degli stessi potranno essere condivisi con la Motorizzazione. Come già anticipato, è necessario normare l’utilizzo dei veicoli storici monitorandone il reale uso. 

ASI prosegue sulla strada già indicata dal Governo italiano e dalle direttive europee che individuano i veicoli storici in base alle loro caratteristiche di originalità e non all’appartenenza a discutibili liste che non mirano né a ridurre il numero dei veicoli storici, né a diminuirne l’impatto ambientale. Mirerebbero solo a ridurre il numero dei veicoli “potenzialmente storici” con la conseguenza di togliere il diritto al 90% dei proprietari di veicoli datati di chiedere la loro certificazione anche se in possesso delle caratteristiche previste; toglierebbero la possibilità a moltissimi appassionati meno abbienti, che non possiedono veicoli di lusso, di avvicinarsi ad un mondo di passione che fa parte del DNA di milioni di italiani, e di fatto toglierebbe anche a tantissimi giovani la possibilità di farlo. 

Renderebbero difficilissimo il futuro di un mondo che è un incredibile volano di passione, cultura, valori positivi e indotto economico per il Paese (che vale ogni anno 2,2 miliardi di euro). Lo renderebbe un mondo di élite e trasformerebbero la certificazione dei fortunati veicoli che resterebbero nella lista una mera pratica burocratica eseguita in maniera molto più semplice e superficiale, non potendo rappresentare un ulteriore reale filtro com’è invece l’attuale certificazione di rilevanza storica, alla quale accede una percentuale bassissima degli attuali veicoli “potenzialmente storici”. Questo nonostante tutti i perfezionamenti delle dinamiche di rilascio che ASI sta mettendo in atto per rendere le stesse ancora più rigorose. 

In definitiva, sono due le strade percorribili per individuare i veicoli che devono far parte della nostra memoria storica e del futuro patrimonio culturale motoristico nazionale: una, più impegnativa ma per ASI decisamente più “giusta”, è quella di certificare ogni singolo veicolo con le norme già previste per legge; l’altra, quella di creare una lista che rende più semplice se non automatica l’attività di certificazione, ma che sarebbe storicamente e socialmente meno corretta.  (Ufficio Stampa ASI - Automotoclub Storico Italiano)

martedì 23 luglio 2019

CHE AVVENTURA, LA PECHINO-PARIG DI ENRICO PAGGI E FEDERICA MASCETTI SU UNA FIAT 124 SPIDER!


E’ stato il primo raid nella storia dell’automobilismo. Venne disputato nell’estate del 1907 lungo i 16mila chilometri da Pechino a Parigi. Su 40 partecipanti, dopo due mesi di gara, vinse l’Itala del Conte Scipione Borghese accompagnato dal meccanico Ettore Guizzardi e dall’inviato del Corriere della Sera Luigi Barzini. La celebre maratona Pechino-Parigi è stata riproposto nel 1997 ed oggi si disputa con cadenza triennale, organizzata dalla Endurance Rally Association. L’edizione 2019, partita il 2 giugno, si è conclusa a Parigi il 7 luglio: tra i 120 equipaggi ammessi ce n’erano anche tre italiani e, tra questi, i portacolori di ASI Enrico Paggi e Federica Mascetti su una rossa Fiat 124 Spider del 1971. 

L’intrepida coppia - iscritta al club Varese Auto Moto Storiche e con un bagaglio di esperienza maturato nelle competizioni per fuoristrada, nei rally e in pista – ha portato a termine una vera impresa. “Da amanti del fuoristrada – ci ha svelato Enrico Paggi – sognavamo da anni di partecipare alla Pechino-Parigi, una sfida più difficile, lunga e avventurosa della Dakar. È davvero la gara delle gare, perché esistono altre prove che impegnano per alcuni giorni, ma qui parliamo di 36 giorni in condizioni spesso difficili tra sterrati, deserto, strade di ghiaia e guadi. Volevamo affrontarla con una vettura italiana, per questo abbiamo scelto la 124 Spider, che di fatto è stata la prima auto da rally della Fiat ad imporsi in questa specialità a livello internazionale. Per affrontare la Pechino-Parigi è stata opportunamente allestita e rinforzata in ogni parte, in modo da resistere a deserti e pietraie. Il motore, vero punto forte dell’auto, è stato messo a punto per poter usare benzine a basso numero di ottani e per girare bene anche ad altitudini elevate, come in Mongolia”. 

La Pechino-Parigi di Paggi e Mascetti ha avuto anche - o soprattutto - una valenza benefica. ASI ha patrocinato la partecipazione dell’equipaggio varesino proprio perché animato da un sano spirito umanitario. “Con la nostra partecipazione – ha raccontato Paggi – abbiamo voluto sostenere il Comitato Maria Letizia Verga, che da quarant’anni si occupa delle leucemie che colpiscono i bambini. Conosciamo bene Giovanni Verga, fondatore e presidente dell’associazione, siamo sostenitori di questa iniziativa e sappiamo bene che i fondi raccolti per il Comitato vengono spesi per una causa giusta e importante, senza mai essere sprecati”. Così, la rossa Fiat 124 Spider si è trasformata in salvadanaio per raccogliere i 14mila euro che Paggi e Mascetti si sono prefissi. “Un euro per ogni chilometro percorso – ha specificato sorridendo Federica Mascetti – con l’obiettivo di sensibilizzare più persone possibili, a partire dagli amici che, come noi, sono appassionati di motori e di auto d’epoca”. I soldi raccolti saranno devoluti all’ospedale San Gerardo di Monza, fondato dal Comitato e donato al servizio sanitario nazionale. 

Ora, però, vogliamo sapere com’è andata la gara… 

“La felicità della partenza – ha raccontato Paggi – ha subito lasciato il posto alla delusione per la rottura delle sospensioni posteriori. Dopo cinque giorni tra steppe e deserti cinesi, ad Ulabator, capitale della Mongolia, abbiamo raddrizzato le barre posteriori e riparato gli attacchi degli ammortizzatori. Si è tranciata anche la barra diagonale. La sensazione di vivere in totale solitudine, per nove ore, fermi nel deserto del Gobi, è stata drammatica ma anche formativa. Recuperati dal camion d’assistenza, tutto è stato sistemato per noi e per altre dodici auto in avaria. Tra l’altro, mi piace, ricordarlo, in 14mila chilometri percorsi non abbiamo forato neanche una volta. Praticamente un record; forse un po’ di fortuna, sicuramente ottime le gomme Geolandar della Yokohama”. 

“Mai abbiamo forzato il ritmo di gara – ha precisato la navigatrice Federica Mascetti – e le rotture meccaniche ci hanno accomunati ad altri equipaggi. Le pietraie sono inimmaginabili. E’ come tutti i rally raid, l’importante è ripartire. Abbiamo incontrato persone simpaticissime tra gli equipaggi e tra le diverse popolazioni che abbiamo incontrato, ma soprattutto tra i vari meccanici locali, che hanno lavorato gratis per riparare le automobili dei partecipanti”. 

“FIRENZE DA COMPETIZIONE”, MOSTRA E CONVEGNO A PALAZZO MEDICI RICCARDI


Settembre 2019 verrà ricordato, a Firenze, come il mese dei motori: grazie alla collaborazione tra il CAMET (Club Auto Moto d’Epoca Toscano), il CMEF (Club Moto d’Epoca Fiorentino) e la Commissione Cultura dell’ASI, dal 1° al 25 si svolgerà la mostra “Firenze da competizione”, dedicata alle auto e alle moto da corsa prodotte nel capoluogo toscano. 

L’esposizione sarà allestita nel Corridoio delle Carrozze di Palazzo Medici Riccardi, in via Cavour 3, mentre il Salone della Provincia (all’interno dello stesso edificio) ospiterà un interessante convegno sui costruttori fiorentini in programma sabato 14 settembre. Interverranno Luca Manneschi (Commissione Cultura ASI) con il tema “Le moto fiorentine”, Alessandro Bruni (CAMET) con “La Florentia”, Massimo Grandi (Commissione Cultura ASI) con “L’evoluzione del design delle vetture spider corsa tra gli anni ’40 e ’50”, ed Eugenio Ercoli con “La storia dell’Ermini”. 

La storia del motorismo fiorentino e toscano trova le sue radici molto lontano nel tempo. Il viaggio, infatti, inizia a bordo del Carro semovente di Leonardo da Vinci del 1478, per poi proseguire con il primo motore a scoppio brevettato nel 1854 da Barsanti e Matteucci, e passando quindi alla fabbrica Florentia attiva all’alba del 1900.

martedì 9 luglio 2019

CONCORSO D’ELEGANZA “POLTU QUATU CLASSIC 2019”: LE FERRARI SBANCANO VINCENDO IL BEST OF SHOW E IL PREMIO SPECIALE ASI



Dal 5 al 7 luglio, la Costa Smeralda ha ospitato la quarta edizione di “Poltu Quatu Classic”, concorso d’eleganza per auto storiche organizzato da Auto Classic e Between con il patrocinio di FIVA, ASI e Regione Sardegna. Un format nuovo, ideato e sviluppato da Simone Bertolero, che per il prossimo anno prevede già alcune interessanti novità. “Poltu Quatu Classic”, infatti, è solo uno dei tre concorsi allestiti nel 2019 - ai quali se ne potrebbe aggiungere un quarto a dicembre, in un’ambientazione davvero insolita e sicuramente più… fredda: presto scopriremo se l’iniziativa riuscirà a concretizzarsi – e nel 2020 potrebbe nascere una sorta di “circuito d’eleganza a tappe”, con un gran finale tra le vetture best of show e vincitrici di classe nei singoli concorsi. Questi, ad oggi, sono “Alassio Classic”, “Parco Valentino Classic” e l’ultimo svoltosi sull’isola dei Quattro Mori.

La formula fin qui utilizzata in ogni singolo evento prevede la partecipazione di massimo 30 vetture suddivise in 6 categorie, che utilizzano come base un hotel o una location di pregio (il Grand Hotel di Alassio, il Castello del Valentino a Torino e il Grand Hotel Poltu Quatu) per poi coniugare brevi escursioni alla scoperta delle eccellenze del territorio. In Sardegna, ad esempio, i partecipanti hanno vissuto una bellissima esperienza tra visite a borghi storici (San Pantaleo e Porto Cervo), degustazioni in vigna alle Cantine Surrau e giornate in spiaggia, guidando le loro auto d’epoca lungo gli scenari mozzafiato della Costa Smeralda. I più temerari, inoltre, hanno provato l’ebbrezza dell’alta velocità in mare grazie alla “Off Shore Experience” con il cinque volte Campione del Mondo di Motonautica Aaron Ciantar al timone del suo spettacolare Chaudron G Edition.
In Costa Smeralda sono sbarcate 24 automobili di alto livello - costruite tra il 1915 e il 2015 - esaminate dalla giuria presieduta dallo storico dell’auto Paolo Tumminelli, coadiuvato dal designer Fabrizio Giugiaro, che ha portato l’ultima sua showcar elettrica, la GFG Kangaroo, e da Luciano Bertolero, fondatore di Auto Classic ed esperto Ferrari; con loro, Afshin Behnia, CEO & Founder della piattaforma online Petrolicious, Shinichi Ekko, presidente del Maserati Club Japan, Carlo Di Giusto, vice direttore di Ruoteclassiche, e Luca Gastaldi, responsabile ufficio stampa ASI.

Il prezioso Trofeo Best of Show realizzato dalla GFG Style di Giorgetto e Fabrizio Giugiaro (una scultura di materiali compositi che cambia solo di colorazione negli altri concorsi d’eleganza organizzati da Auto Classic e Between) è stato assegnato alla Ferrari 275 GTB 4 del 1966, carrozzata in alluminio da Pininfarina, portata dal noto collezionista Ugo Gussali Beretta. Il Premio Speciale ASI, riservato alla vettura italiana più rappresentativa, è andato alla Ferrari 212 Coupé del 1952 iscritta da Giorgio Vinai: modello costruito in 18 esemplari che ha sancito l’inizio della proficua collaborazione tra la Casa di Maranello e l’atelier Pininfarina.


LE VETTURE PREMIATE

BEST OF SHOW
Ferrari 275 GTB 4 (1966)
Ugo Gussali Beretta

PREMIO SPECIALE ASI
Ferrari 212 Coupé (1952)
Giorgio Vinai

CATEGORIA “L’ETÀ DELL’ORO: LE AUTO CHE HANNO FATTO LA STORIA”
Lancia Theta Sport (1915)
Mauro Milano

CATEGORIA “MASCHI CONTRO FEMMINE: COUPÉ VS CABRIOLET”
Fiat 1100 Vistotal Cabriolet Castagna (1950)
Silvia Nicolis

CATEGORIA “LA DOLCE VITA: UNA SPIDER PER L’ESTATE”
ASA 1000 GT Spider (1964)
Edoardo Magnone

CATEGORIA “L’ESTATE ADDOSSO: IL VENTO TRA I CAPELLI”
Alvis TE 21 Super Cabriolet (1965)
Daniel Donovan

CATEGORIA “FIGLIE DI WOODSTOCK: LA RIVOLUZIONE DELLO STILE”
Ferrari 308 Vetroresina (1977)
Francesco Poggioli

CATEGORIA “INSTANT CLASSICS: LE MODERNE CHE FARANNO LA STORIA”
Lamborghini Aventador SV (2015)
Raul Marchisio