domenica 11 dicembre 2022

Campionato Italiano Rally Terra / A Paolo Andreucci (Skoda Fabia Rally2) il Rally del Brunello


Montalcino (SI), 11 dicembre 2022 - Paolo Andreucci è il vincitore assoluto del Rally del Brunello, appuntamento conclusivo del Campionato Italiano Rally Terra organizzato da Scuderia Etruria Sport e Deltamania Montalcino sui fondi sterrati della provincia di Siena. Il tredici volte campione italiano, affiancato da Rudy Briani sulla Skoda Fabia Rally2 del team H-Sport, ha prevalso sulla totalità dei passaggi cronometrati in programma – sette – concretizzando sulla pedana d’arrivo di Montalcino la sua terza vittoria stagionale nel campionato che lo ha eletto vincitore con una gara di anticipo. Una condotta autoritaria, quella del pilota garfagnino, costruita su un margine di vantaggio ampliato chilometro dopo chilometro. Alle spalle dell’equipaggio portacolori di M33 si sono insediati Andrea Mabellini e Virgy Lenzi, con il pilota alla prima esperienza su terra su una vettura a trazione integrale – la Skoda Fabia Rally2 - ed all’approccio con gli pneumatici MRF. Un risultato globale, quello di Mabellini, impreziosito anche dalla vittoria nel confronto Under 25. Sul terzo gradino del podio assoluto si sono elevati Enrico Oldrati ed Elia De Guio, rallentati da un problema alla pompa della benzina della loro Skoda Fabia Rally2, problema che li ha interessati nella prima fase di gara e che è stato prontamente risolto dallo staff tecnico del team durante le fasi di parco assistenza, ambientato a Buonconvento.

Ad occupare la quarta piazza finale è il vincitore del Campionato Europeo della Montagna Christian Merli, affiancato da Massimo Furlini su Skoda Fabia Rally2. Il pilota, protagonista nel panorama motoristico internazionale, si è elevato nella “top five” al debutto sulle strade toscane, ad un anno di distanza dall’ultima partecipazione nella specialità dei rallies. Un confronto avvincente, quello espresso sulla terra senese, espresso da una classifica che vede – in quinta piazza – Jader Vagnini e Carlotta Romano, anch’egli su Skoda Fabia Rally2. Sesta posizione per Emanuele Dati e Giacomo Ciucci, con il pilota versiliese rallentato da una condizione di assetto non congeniale alle caratteristiche di fondo affrontato nella fase iniziale di gara. La settima piazza di una classifica assoluta monopolizzata interamente da esemplari di Skoda Fabia Rally2 è andata a Luca Hoelbling e Stefano Righetti, seguiti da Valter Pierangioli e Sauro Farnocchia, con il pilota locale tornato dopo nove mesi al volante della vettura boema. A chiudere la classifica assoluta finale, quella che ha interessato le prime dieci posizioni, la Skoda Fabia Rally2 di Tullio Versace e Eneo Giatti, nona, e quella portata in gara da Andrea Sandrin e Marco Corda, decima. A dieci secondi dalla “top ten”, undicesima, ha concluso Tamara Molinaro, protagonista del panorama internazionale che ha affrontato i chilometri dell’appuntamento tricolore su Skoda Fabia Rally2, vettura condivisa con il copilota Piercarlo Capolongo.

Il Rally del Brunello è stato occasione di debutto su fondo sterrato per la nuova Toyota GR Yaris Evo22, vettura messa a disposizione dell’equipaggio ufficiale di Toyota Gazoo Racing Italy composto da Thomas Paperini e Simone Fruini, sedicesimi assoluti. A prevalere tra le vetture a due ruote motrici è stata la Peugeot 208 Rally4 di Fabrizio Martinis e Valentina Boi, diciassettesima assoluta. La penultima prova speciale, Badia Ardenga, è stata teatro del ritiro della Skoda Fabia Rally2 di Alberto Battistolli e Simone Scattolin, i vincitori della gara storica svoltasi nella giornata di sabato. A tradire il pilota vicentino è stato il cappottamento della vettura, accusato quando si trovava in seconda posizione assoluta. Il Rally del Brunello, nelle sue due versioni storica e moderna, ha coinvolto il Comune di Montalcino, il Comune di Buonconvento e la Provincia di Siena, parti integranti di un progetto condiviso con importanti realtà locali come il Consorzio del Vino Brunello di Montalcino, Caparzo, Banfi, Casanova di Neri, Mastrojanni e Val di Suga. (Gabriele Michi - giemmepress)

Foto di Marco Passaniti