lunedì 30 maggio 2016

Verzegnis-Sella Chianzutan: vittoria di Ronnie Bratschi nel diluvio





Ronnie Bratschi su Mitsubishi Lancer Evo VIII ha vinto la 47^ Verzegnis-Sella Chianzutan in una domenica da grande pubblico, show "in pista" ma purtroppo anche tanta pioggia poco prima della salita dei prototipi e delle formula, con successiva interruzione della manifestazione. Nell'unica salita di gara disputata, il giovane svizzero ha avuto la meglio su tutte le vetture salite fino a quel momento, trovando asfalto bagnato dopo metà percorso, quando era su pneumatici slick. Costretto a "remare" nell'ultimo tratto, Bratschi ha comunque concluso con il tempo di 2'51"97 davanti all'austriaco Karl Schagerl, secondo con la Golf Rallye TFSI-R, e il primo degli italiani, il romano Marco Iacoangeli, terzo sulla Bmw 320i, entrambi saliti in simili condizioni. 
Le elaborate vetture del gruppo E1 sono così state le dominatrici dell'evento motoristico organizzato dall'associazione E4Run e caratterizzato dal record di ben 282 piloti provenienti da 11 Paesi diversi, oltre che da un pubblico delle grandi occasioni, che ha sempre dimostrato passione e ha gremito le splendide tribune naturali del tracciato di 5640 metri dove da Ponte Landaia a Sella Chianzutan si sono susseguite le spettacolari sfide delle categorie in gara. Almeno fino alla pioggia. 
Alle spalle del trio di testa hanno completato la top-five della terza prova del Campionato Italiano Velocità Montagna e della FIA International Hill Climb Cup due pesaresi: Marco Sbrollini sulla Lancia Delta Evo, quarto, felice del risultato ma rammaricato per l'uscita di strada che ha costretto al ritiro il compagno di team Fulvio Giuliani su vettura gemella, e Ferdinando Cimarelli, che sull'Alfa 156 di classe 2000 era stato autore del miglior tempo sull'asciutto ed è stato poi superato soltanto da motorizzazioni da 3000 o più di cilindrata e in particolare dai due stranieri in vetta all'assoluta, entrambi su vetture a quattro ruote motrici.

Gli attesi protagonisti delle prove ufficiali e in particolare le Norma e le Osella di vertice non hanno potuto prendere il via per l'interruzione decisa dalla direzione gara. Poco fuori dalla top-ten ecco però i grandi protagonisti del gruppo GT, anche loro costretti a lottare contro l'asfalto bagnato da un certo punto in poi. Colori friulani in alto grazie a Gianni Di Fant, che ritrova la vittoria casalinga sulla Porsche 997 GT3 Cup, precedendo sul podio di categoria le Ferrari 458 di Luca Gaetani e Roberto Ragazzi, mentre la Lamborghini Gallardo di Ignazio Cannavò protagonista in prova conclude attardata. Nelle categorie salite prima della pioggia, il secondo appuntamento per il Campionato Italiano Energie Alternative con le Kia Venga a GPL della Green Hybrid Cup preparate dalla cuneese BRC. 
Nella serie il pugliese Nicola Gonnella ha fatto il bis dopo la vittoria in casa a Fasano e ora ha forti ambizioni tricolori. A Verzegnis coglie un positivo secondo posto casalingo il friulano Fabrizio Roncali, alla prima sulla Kia. Terzo il meccanico e pilota piemontese Marco Ravinale, mentre l'altro friulano Giacomo Orioli compromette le ambizioni da podio per una toccata sul guardrail e alla fine è quarto davanti all'ascolano Pasqualino Amodeo. In gruppo A attacco alla vetta di Gabriella Pedroni, felice della vittoria sulla Mitsubishi Lancer Evo. Anche per la lady trentina è il bis dopo Fasano e ora soltanto un punto la divide dell'ancora leader catanese e campione in carica Salvatore D'Amico, alfiere della Scuderia Etna capace dal canto suo di settare il nuovo limite della classe A-2000 sulla Renault Clio. Podio completato dall'ungherese Hernadi impegnato nella Coppa FIA, mentre Ivano Cenedese, anche lui su Clio, ha la meglio per la piazza d'onore delle 2000 sul triestino Paolo Parlato con gomme usate sulla sua Honda Civic. 
In classe 1600 si è ripresentato in CIVM facendo subito centro Fabrizio Bommartini sulla Civic con la quale ha sperimentato degli pneumatici che mai aveva utilizzato. In gruppo N Rudi Bicciato ha vinto ancora sulla Mitsubishi Lancer. L'alto atesino della Scuderia Mendola è riuscito a tagliare il traguardo nonostante i problemi che proprio nell'ultima retta hanno afflitto il propulsore, che dovrà esere sostituito in vista del prossimo impegno. Bel seccondo posto al rientro per l'inossidabile veneto Lino Vardanega sulla versione EVO X della Mitsubishi, mentre con la EVO IX completa il podio il campano della Scuderia Vesuvio Angelo Di Luccio, rientrante anche lui. In classe 1600 la spunta la Peugeot 106 del lucano Rocco Errichetti, che allunga in graduatoria sul piemontese Giovanni Regis, che, preceduto anche da Eugenio Marino e Fabrizio Vettorel, conclude soltanto quarto a causa di una leggera toccata e un paio di "litigi" con l'innesto delle marce. Non ha tradito le attese il gruppo Racing Start, dove in RSTB il pugliese della Fasano Corse Oronzo Montanaro ha segnato la vittoria del tracciato friulano rinsaldando la propria leadership con la MINI John Cooper Works, con cui ha conquistato anche Sarnano e Fasano. In crescita e dopo aver risolti gli inconvenienti all'impianto frenante del sabato, Giacomo Liuzzi si è fermato a soli 5 decimi dal vincitore, cogliendo un bel secondo posto davanti a Isidoro Alastra, in palla e anche vincitore della classe 1600. 
Quarta MINI al traguardo quella di Ivan Pezzolla. Il fasanese ha compromesso le sue chance di lottare con Montanaro e Liuzzi dopo essersi girato due volte durante la sua salita. Tra le auto aspirate della RS, splendido il duello tra le Renault New Clio di Antonio Scappa e Giovanni Grasso. Il reatino campione in carica l'ha spuntata per un solo decimo sullo sfidante siciliano. Scintille anche in classe 1600, con Francesco Savoia su Citroen Saxo di un soffio sull'Honda Civic di Marco Cappello. In Racing Start Plus il successo è di Enrico Bettera sull'Alfa 147 Cup AC Racing.

Classifica assoluta ufficiosa dei primi dieci 47^ Verzegnis-Sella Chianzutan: 1. Ronnie Bratschi (Mitsubishi Lancer Evo) in 2'51"97; 2. Schagerl (VW Golf Rallye-Tfsi-R) a 3"42; 3. Iacoangeli (BMW 320i) a 4"71; 4. Sbrollini (Lancia Delta Evo) a 5"16; 5. Cimarelli (Alfa Romeo 156) a 7"58; 6. Pailer (Lancia Delta Integrale) a 8"84; 7. Karl (Audi S2-R Quattro) a 8"95; 8. Neumayr (Ford Escort 16V) a 10"25; 9. Wiedenhofer (Mitsubishi Mirage R5) a 10"40; 10. Strasser a (Volkswagen Scirocco) 11"42.