venerdì 7 novembre 2014

Ferrari 512 M


La Ferrari 512 M è stata l’ultima vettura di Maranello per il campionato del mondo Sport Prototipi dotata di un motore 5 litri di cilindrata: un concentrato di tecnologia con caratteristiche rivoluzionarie che non è riuscita a esprimere le sue enormi potenzialità solo per un cambio di regolamento. Si tratta di un’ottimizzazione del progetto 512 S, vettura che Enzo Ferrari aveva voluto a fine 1969 per sfidare la Porsche 917, molto affidabile ma penalizzata dal peso, 880 chili.


Nell’ultima gara della stagione 1970, l’unica ufficiale disputata con i colori di Maranello, la Scuderia schierò la 512 M. La “M” stava per “Modificata”, perché il peso era sceso a 815 kg e la potenza del motore salita a 620 cavalli. Anche la carrozzeria era stata ridisegnata, per garantire maggiore carico aerodinamico. 


La vettura debuttò alla 1000 km di Zeltweg con al volante il belga Jacky Ickx e l’italiano Ignazio Giunti. In qualifica i due furono penalizzati da problemi tecnici, ma in gara Ickx dopo pochi passaggi riuscì ad ottenere tempi simili a quelli della Porsche e, poco più avanti, a battere persino il tempo della pole position che aveva ottenuto con la Ferrari di Formula 1 un paio di mesi prima. Le Porsche per la prima volta in quella stagione furono palesemente in difficoltà, e solo la rottura dell’alternatore privò la 512 M di una strabiliante vittoria all’esordio. Prima di fine anno la vettura corse la 9 Ore di Kyalami, gara non valida per il Mondiale ma alla quale prese parte la Porsche del fresco vincitore del titolo iridato, lo svizzero Joseph Siffert. La 512 M, benché penalizzata di un minuto per partenza anticipata, vinse la corsa staccando di due giri la vettura rivale.


La stagione 1971 avrebbe dovuto essere quella della consacrazione della 512 M, ma la federazione annunciò che per il 1972 le vetture oltre i 3 litri di cilindrata sarebbero state messe al bando. La Ferrari allora decise di abbandonare il progetto e di concentrarsi sulla progettazione della fortunata 312 PB in chiave 1972. La 512 M vinse in veste ufficiale solo a Kyalami e nella gara Interserie di Imola con Arturo Merzario. Una quindicina di esemplari vennero ceduti ad alcuni team privati che vinsero altre 12 gare, tra cui il team Penske, che con Mark Donohue e David Hobbs sfiorò il successo a Daytona, Sebring e Le Mans, e la Escuderia Montjuich che con Nino Vaccarella e José Juncadella si ritirò mentre era in testa a Le Mans 1971. Le ultime vittorie arrivarono nel 1973 grazie allo svizzero Herbert Muller e al suo team in due gare in Germania, ad Hockenheim. Il 3 aprile 1977 la 512 M corse per l’ultima volta, classificandosi al settimo posto nelle mani dello svizzero Heinrich Keller in una gara al Paul Ricard.