lunedì 1 dicembre 2025

Trofeo A112 Abarth Yokohama: il Brunello porta la firma di Scremin


Romano d'Ezzelino (VI), 1 dicembre 2025 – Al termine di due intense giornate di gara sugli sterrati del Rally del Brunello, anche l’edizione 2025 del Trofeo A112 Abarth Yokohama va in archivio consolidando un gradimento che, nonostante le tante evoluzioni nel mondo dei rally storici, continua a dare lustro alle piccole Autobianchi che dal 2010 scrivono pagine di sport e spettacolo grazie alla Serie organizzata dal Team Bassano.

Undici gli equipaggi che hanno risposto all’appello del rally senese, alcuni dei quali iscritti appositamente per correre sulla terra ancora pregna di ricordi del passato. A vincere l’ultimo atto del Trofeo è stato Alvise Scremin affiancato da Corrado Sulsente, passato per l’occasione sul sedile di destra. Nella prima giornata di gara con le cinque prove speciali in programma – aumentate dalle tre in origine, dal forzato frazionamento della “Radi” – il duo bassanese si è trovato ad ingaggiare un’avvincente sfida con Orazio Droandi e Oriella Tobaldo autori di quattro scratches su cinque e provvisori capiclassifica nella prima tappa. Il duo toscano-veneto incappava però in un’uscita di strada all’avvio della seconda giornata lasciando via libera a Scremin che, preso il comando, aumentava il vantaggio su Ivo Droandi e Massimo Acciai, unici a cercare d’insidiare il futuro vincitore che al traguardo di Montalcino festeggiava la vittoria precedendo l’equipaggio aretino e con Lorenzo Bergamaschi e Flavio Sella a completare il podio di gara. Per il giovane veronese, il risultato del Brunello andava a confermare anche il “bronzo” nella classifica assoluta della Serie oltre a consegnargli la vittoria nella classifica “under 28”. 

Al quarto posto si sono piazzati Mauro e Karishma Rosa Bernardins, autori di una gara regolare grazie alla quale hanno preceduto con ampio distacco Paolo Imperato e Massimo Facchinetti, quinti, seguiti dagli esordienti Emiliano Gambini e Nicola Pellegrini al traguardo dopo essere stati riammessi in gara il secondo giorno, grazie alla formula del “super rally”.

Oltre a Orazio Droandi, si sono dovuti ritirare anche Marcogino Dall’Avo e Manuel Piras, Niccolò De Rosa e Carlo Fornasiero, Giuseppe Cazziolato e Simone Minuzzo, come anche Amerigo Salomoni e Michele Pontini.

La classifica finale del Trofeo A112 Abarth 2025 conferma la vittoria dei reggiani Fabrizio Zanelli e Claudio Zanni, già confermata alla fine dell’Elba Storico; al secondo posto hanno chiuso i vincitori 2024 Marcogino Dall’Avo e Manuel Piras e al terzo Lorenzo Bergamaschi e Flavio Sella. Zanelli si aggiudica anche la “over 60” e Bergamaschi la “under 28”; tra le vetture “Gruppo A” si conferma vincitore Fabio Basso mentre, tra le quelle con cambio a 4 rapporti è Paolo Imperato a portare a casa il titolo.

Chiusa la sedicesima edizione del Trofeo, il prossimo appuntamento sarà quello dedicato alle premiazioni annunciate per il prossimo febbraio in occasione del salone “Rally Racing Meeting”.

Ulteriore info su www.trofeoa112abarth.com

(Ufficio Stampa Trofeo A112 Abarth Yokohama)

ph Credits: Photozini

Le Sport Prototipo si raccontano al M.A.M.S

 Foto ©Raul Zacchè/riproduzione riservata

Le vetture Sport Prototipo sono state le principali protagoniste del motorsport per alcuni decenni ed uno dei migliori veicoli pubblicitari per vecchie e nuove Case costruttrici. Dall’inizio degli anni ’50 del secolo scorso le gare di durata sono diventate sempre più importanti fino a quando non sono state surclassate dalla Formula 1, che era più facilmente visibile in un mondo dominato dalla televisione come mezzo di comunicazione. Negli anni ’90 le gare di durata hanno iniziato a rinascere con un pubblico sempre più selezionato ed amante delle belle vetture da competizione. Ben presto sono ritornati i costruttori che hanno potuto sperimentare importanti soluzioni tecniche da trasferire nella produzione di serie. Motori a benzina ad iniezione diretta ad alta pressione, turbodiesel, motori ibridi, fari allo xeno ed a led, tutte soluzioni tecniche nate sulle piste come Le Mans, Spa, Monza, Sebring, con queste vetture.

Nel 2012 è ripartita la serie mondiale con il WEC e nel 2023 è ritornata anche la Ferrari dimostrando di essere ancora un costruttore di primo piano conquistando tre volte la 24 Ore di Le Mans ed i recenti titoli mondiali costruttori e piloti.

Il mondo dell’Endurance è fatto di vetture, ma anche di piloti con le loro corse e le loro avventure. Il M.A.M.S. – Monza Auto Moto Storiche – Amici dell’Autodromo, nella serata di giovedì 27 novembre alla Biblioteca Civica di Lissone, ha incontrato alcuni personaggi che hanno corso con queste auto sulle più difficili piste mondiali.

“Dopo gli anni in kart e Formula 3, ho iniziato a correre con i prototipi Gr. C2. – esordisce Ruggero Melgrati - Purtroppo non ho fatto nessuna 24 Ore di Le Mans: l’unica volta che ero iscritto, dopo avere qualificato la vettura non sono potuto partire perchè l’altro pilota aveva distrutto la vettura durante le prove. Non avevo mai visto la pista ma ho subito capito che Le Mans non è un tracciato semplice da capire. Ho il ricordo dei pochi giri nelle prove ufficiali. Esco dai box, cerco di capire le reazioni della vettura e le curve della pista, subito mi rendo conto che devo guardare negli specchietti cercando di non ostacolare le Gr. C1, più veloci della mia Alba, ma devo anche stare attento alle GT che viaggiano molto più lente. Dopo tre giri vedo Carlo Facetti sul muretto dei box che si sbraccia facendo segno di rientrare subito ai box. Mi fermo, apre la portiera, e mi urla nel casco “cosa stai facendo, non devi andare a spasso ma qualificare la vettura! Sono intimorito dal tono di Carlo, ritorno in pista, cerco di concentrarmi il più possibile nel buio della notte, mi sembra di andare piano e dopo altri tre giri vedo nuovamente Carlo che si sbraccia sul muretto. Compio quel giro cercando di capire cosa era successo. Rientro ai box, Carlo apre lo sportello e mi urla nel casco “basta..basta! dove vuoi andare! … (non capisco)… hai già fatto il secondo tempo non devi mica distruggere la macchina!. Poi ci ha pensato l’altro pilota a rompere l’incanto di quel turno di prove. Quei pochi giri mi sono bastati per capire il fascino di quella pista e finite le prove, Carlo Facetti e Martino Finotto mi hanno ingaggiato per correre nella 24 Ore di Daytona nella stagione successiva ed ho corso per altri 10 anni nei campionati americani con i prototipi IMSA Gtp.”

“Il Banking fa abbastanza impressione, soprattutto se non lo conosci – Pietro Silva ricorda così l’esordio sul triovale della Florida - La prima volta che sono entrato a Daytona mi sono soffermato a guardare le Nascar che facevano le prove. Rivolgendomi ad un altro pilota ho esclamato che ci volevano dei grandi attributi per girare a quel modo su quelle pendenze di circa 45°, lui però mi ha fatto notare che la mattina successiva toccava a noi con i prototipi fare le stesse cose….quella notte non ho dormito dagli incubi! I primi giri avevo paura a salire in alto fino a quando rientro ai box, Carlo Facetti apre lo sportello e in puro dialetto milanese mi fa “alura te voueret andà su o no?” Ho preso coraggio e sono riuscito a superare quel blocco psicologico, ma quei primi giri in alto “flat out” con il muro vicino ad oltre 300 all’ora non li scorderò mai!”

“Ho sempre corso con le Gt, soprattutto Porsche e spesso mi sono trovato a contatto con i prototipi che vanno molto più veloci delle nostre vetture. - Sono le parole di Antonio De Castro, gentleman driver esperto di queste competizioni - Nelle gare mondiali correvo guardando costantemente negli specchi retrovisori per non dare fastidio e creare incidenti con le mia vettura che era quasi 100 km/h più lenta rispetto ai prototipi e durante la notte devi fare molta attenzione a quando ti arrivano alle spalle.”

Marco Fumagalli corre con le vetture storiche. Nella sua factory in Brianza restaura monoposto e prototipi con il socio Massimo Pollini. Nel 2023 ha vinto con la Argo la classe C2 nella Le Mans Classic, l’edizione speciale della maratona francese dedicata al centenario della gara. “Salire su quel podio ha sempre qualcosa di speciale, come il tracciato, velocissimo con i suoi rettilinei ed i curvoni in appoggio, una pista con il fascino delle grandi corse dove è stata scritta la storia.”

Gentleman driver, tester, giornalista, autore di libri, Mauro Borella ha guidato diverse vetture a ruote coperte nella sua lunga carriera. “Ogni epoca ha vetture con particolari caratteristiche. Sono stato nell’abitacolo di Porsche 917, Lola T70, Porsche 935, vetture potentissime, iconiche. Il flat six biturbo della 935 JLP4 superava 840 cv e la Porsche era dotata di effetto suolo, un vero mostro, ma ritengo che le vetture più difficili da pilotare siano quelle degli anni ’50. Ho guidato una Ferrari Testarossa, vettura bellissima, con un motore che sviluppava oltre 300 cv. Quando sei al volante di queste sport devi sempre fare i conti con i telai dell’epoca, le gomme strette con la spalla molto alta, infine i freni che non sono certamente quelli moderni delle generazioni successive.”



LE SPORT PROTOTIPO – DAL MONDIALE MARCHE AL WEC
di Massimo Campi – Giorgio Nada Editore













venerdì 28 novembre 2025

Monza e Mugello nel Masters Historic Racing 2026


Masters Historic Racing annuncia una importante modifica al calendario 2026 con l’uscita di scena del round di Silverstone che verrà sostituito dal Monza Revival in programma il 25 e il 26 luglio all’Autodromo Nazionale.
La decisione degli organizzatori della serie per auto storiche deriva dall’impossibilità del circuito inglese di ospitare il Masters Historic a causa di vincoli logistici previsti nella prossima stagione.

Il Masters Historic Racing 2026 inizierà in aprile con una giornata di test al Paul Ricard che dall’8 al 10 maggio ospiterà anche il primo appuntamento della stagione che si concluderà sul circuito del Mugello con il Gran Premio Storico d’Italia (2-4 ottobre), settimo evento del 2026.

Gli altri circuiti del Masters 2026 sono Brands Hatch, Zandvoort, Assen e Dijon-Prenois.


Foto Pezzoli \ New Reporter Press



Le Iron Dames lasciano il Wec ma non le corse


Le Iron Dames lasciano il WEC dopo 5 stagioni in cui si sono distinte, oltre che per aver formato un equipaggio tutto femminile, per la brillante vittoria conquistata in classe LMGTE Am alla 8 Ore del Bahrain del 2023, stagione conclusa al secondo posto.

Nella stagione del WEC appena conclusa, l'equipaggio era composto da Rahel Frey, Michelle Gatting e Célia Martin con una Porsche 911 GT3 R gestita dal team Manthey. Il miglior risultato è stato un quarto posto. 

Il progetto Iron Dames non si interrompe con l’uscita dal WEC (pare per problematiche finanziarie) e proseguirà in altri campionati, che potrebbero essere l'European Le Mans Series (ELMS), l'IMSA oppure la Michelin Le Mans Cup.

Foto Pezzoli\New Reporter Press

giovedì 27 novembre 2025

Trofeo A112 Abarth Yokohama: ultimo atto al Brunello


Già assegnato il titolo al Rallye Elba Storico dello scorso settembre, l’edizione 2025 del Trofeo A112 Abarth Yokohama si prepara a scrivere l’ultimo atto della sedicesima stagione sugli sterrati senesi del Rally del Brunello Storico. In programma venerdì 28 e sabato 29 prossimi tra Buonconvento e Montalcino, il rally senese avrà il compito di assegnare le posizioni d’onore della classifica assoluta che, già nel precedente appuntamento aveva celebrato la vittoria da parte di Fabrizio Zanelli e Claudio Zanni.

Undici sono gli equipaggi pronti a dare spettacolo lungo gli oltre 100 chilometri di prove speciali sterrate suddivise in due tappe e ad aprire l’elenco sono Orazio Droandi e Oriella Tobaldo, già vincitori in passato del Rally del Brunello. Alle loro spalle scatterà Alvise Scremin che farà coppia con Corrado Sulsente a cui faranno seguito Marcogino Dall’Avo e Manuel Piras che cercheranno di concludere la stagione sul podio finale prima di cedere lo scettro di vincitori della scorsa edizione della Serie organizzata dal Team Bassano. Tocca poi a Lorenzo Bergamaschi e Flavio Sella, anch’essi papabili per il podio finale del Trofeo, seguiti dal terzo pretendente, quel Niccolò De Rosa che sarà navigato dall’esperto Carlo Fornasiero. Il richiamo degli sterrati senesi ha fatto effetto anche su Ivo Droandi che farà coppia con Massimo Acciai e della partita saranno anche Giuseppe Cazziolato e Simone Minuzzo. Tocca poi a Mauro e Karishma Rosa Bernardins seguiti da Amerigo Salomoni con Giovanni Vanti alle note; per Emiliano Gambini e Nicola Pellegrini la partecipazione al “Brunello” sarà anche il debutto assoluto nel Trofeo e, a chiudere l’elenco, saranno Paolo Imperato e Massimo Facchinetti.

Alle 11 di venerdì 28 novembre lo start della prima tappa da Buonconvento e tre prove speciali da disputare; le restanti otto si giocheranno il giorno successivo con la gara che terminerà a Montalcino nel primo pomeriggio dopo aver corso 107 chilometri cronometrati.
Info su www.trofeoa112abarth.com

Foto di Photozini

(Ufficio Stampa Trofeo A112 Abarth Yokohama)

Winter Marathon 2026: un nuovo percorso di 500 km tra le vette più iconiche delle Dolomiti


La Winter Marathon 2026, in programma dal 22 al 25 gennaio, si presenta con un percorso completamente rinnovato che attraversa alcuni dei paesaggi più suggestivi del Trentino-Alto Adige e delle Dolomiti. Un tracciato di 500 chilometri, articolato nuovamente in 2 tappe, che rinnova la tradizione proponendo un viaggio intenso e panoramico tra passi alpini, borghi caratteristici e strade incastonate nella neve.

La gara prenderà il via giovedì 22 gennaio alle 19.00da Madonna di Campiglio, che ancora una volta farà da cornice all’intera manifestazione. La prima tappa condurrà subito gli equipaggi lungo la Val di Sole attraversando Folgarida, Mezzana e Vermiglio fino alla salita che porta al Passo del Tonale. Qui, a quota 1884 metri, la carovana affronterà il primo vero valico dell’edizione 2026, illuminato dal fascino della neve sotto le luci della sera. Dopo la discesa su Ponte di Legno e la successiva risalita verso il Tonale - dove è prevista la sosta per la cena al Ristorante La Baracca - gli equipaggi rientreranno a Madonna di Campiglio ripercorrendo in senso inverso la vallata, con arrivo attorno alle 23.30 e dopo aver già disputato 16 prove cronometrate, 8 delle quali nella Pista Ghiaccio sul Passo Tonale. Una tappa breve ma ideale per immergersi subito nell’atmosfera della competizione, tra ghiaccio, silenzi notturni e panorami alpini.

La grande traversata dolomitica

La giornata di venerdì 23 gennaio rappresenterà, come da tradizione, il cuore sportivo della Winter Marathon. La seconda tappa proporrà infatti un lungo anello che, partendo da Madonna di Campiglio, toccherà alcune tra le zone più iconiche delle Dolomiti. Dopo Dimaro e Malè, la gara risalirà verso l’altipiano della Val di Non fino a Fondo, per poi affrontare il Passo Palade, porta d’ingresso verso l’Alto Adige. Il successivo tratto attraverso Senale-San Felice, Tesimo e Andriano offrirà scorci più dolci e panoramici, prima della sosta pranzo nel cuore dell’Oltradige, prevista per la prima volta al Ristorante Grill House all'interno del Golfclub di Appiano.

Da qui la carovana ripartirà in direzione del Safety Park di Vadena, per poi raggiungere Bolzano e dirigersi verso l’altopiano del Renon, passando per Collalbo, Barbiano e Castelrotto. Superato il Passo Pinei, il percorso si immergerà nella Val Gardena toccando Ortisei e Selva, dove è prevista una breve sosta merenda allo Chalet Gerard, ai piedi del Sassolungo. Da questo punto inizierà una sequenza mozzafiato di grandi passi dolomitici: il Passo Gardena, seguito dal Passo Campolongo e dall’imponente Passo Pordoi che, con i suoi 2239 metri di altitudine, sarà la vetta più alta dell’edizione 2026.

Dopo la discesa verso Canazei, la gara percorrerà la Val di Fassa attraversando Mazzin e San Giovanni, per poi affrontare altri due valichi: il Passo Costalunga e il Passo Nigra, che riporteranno la carovana verso il territorio di Tires e Cornedo all’Isarco. Il rientro a Bolzano per la cena - servita nuovamente al Four Points by Sheraton all’interno del moderno complesso fieristico - segnerà l’inizio dell’ultimo tratto: una nuova risalita verso l’Oltradige e il Passo della Mendola, prima del ritorno attraverso Fondo, Malè e Dimaro fino all’arrivo finale a Madonna di Campiglio, previsto intorno alle 23.00 dopo aver affrontato altre 49 prove cronometrate e 6 prove di media (con un totale di 30 rilevamenti segreti).

Il tracciato della Winter Marathon 2026 si distingue per la sua varietà: dalla quiete della Val di Sole ai panorami aperti dell’Alto Adige, dai tornanti del Pordoi alle atmosfere intime della Val Gardena, il percorso crea un racconto unico che fonde sport, tradizione e territori alpini. L’alternanza tra grandi valichi dolomitici e borghi caratteristici restituisce una gara completa, impegnativa ma affascinante, capace di valorizzare al massimo la guida invernale e la precisione degli equipaggi.

La nuova edizione conferma dunque l’identità della Winter Marathon: una manifestazione che continua a rinnovarsi senza perdere il legame con la propria storia, offrendo ogni anno un’esperienza diversa ma sempre all’altezza del fascino delle Dolomiti. (Ufficio Stampa Winter Marathon) 




Tris di gare in arrivo per il Team Bassano


La Il mese di novembre va a chiudersi con un fine settimana che propone tre diverse gare alle quali sono ventuno gli equipaggi che difenderanno i colori del Team Bassano. Quella con la presenza più corposa sarà il Rally del Brunello con sedici equipaggi nel rally storico ai quali se ne aggiunge uno ulteriore nel moderno, dato che Giorgio Sisani e Cristian Pollini saranno al via con una Renault Clio Rally5.

Valido anche per il Trofeo A112 Abarth Yokohama, rally storico conta sei equipaggi “azzurri” con le piccole Autobianchi a sfidarsi nell’ultimo round stagionale e per i quali è stato emesso il comunicato dedicato. Dieci quelli nel sesto atto del Campionato Terra, e tra questi anche i neo campioni Mauro Sipsz e Fabrizia Pons pronti ad onorare al meglio il titolo con la Lancia Delta Integrale 16V. Sugli sterrati senesi si rivedrà all’opera anche la Talbot Sunbeam Lotus di Federico Ormezzano e Maurizio Torlasco e spicca anche la presenza delle vetture Opel con la Kadett GT/e in versione Gruppo 4 di Luca Farronato e Sofia Lorenzi; due le Ascona Sr 2.0, la prima per Corrado Lazzaretto e Nicolò Marin, la seconda per Roberto Bussotti e Paolo Vallini. Sarà invece una Manta 200 quella che porteranno in gara Leonardo Polegato Moretti e Margherita De Vito Piscicelli, con la Kadett SR di Peter ed Elke Goeckel a completare il quintetto. Al richiamo della terra toscana non ha saputo resistere nemmeno Gabriele Noberasco pronto a mettersi al volante della Fiat 131 con Michele Ferrara a navigarlo. Nella nutrita classe delle “2 litri”, presente anche la Ford Escort RS di Maurizio Zaupa e Maurizio Scaramuzza e, a completare la decina, l’altro equipaggio tedesco composto da Michael Stock e Gerhard Weiss con la Porsche 911 SC in livrea “Safari”. Undici le prove speciali in programma, tre nel pomeriggio di venerdì 28 novembre e le restanti al sabato, per 107 chilometri cronometrati. Partenza da Buonconvento e arrivo a Montalcino.

Nella giornata di sabato 29 si correranno anche le otto prove speciali che compongono l’ossatura del Rally della Valpolicella al quale sono tre gli equipaggi iscritti dal Team Bassano: Nicola Patuzzo e Alberto Martini su Ford Sierra Cosworth 4x4, Fabio Garzotto e Andrea Sbaichiero su Lancia Delta Integrale 16V, Luca Beccherle e Roberto Benedetti con l’Autobianchi A112 Abarth. Partenza a Sant’Ambrogio di Valpolicella.

Il terzo ed ultimo evento si svolgerà il 29 e 20 novembre al Motodromo di Castelletto di Branduzzo; al Pavia Rally Circuit sarà in gara Ermanno Sordi assieme a Flavio Zanella con la Porsche 911 SC/RS. (Ufficio Stampa Team Bassano)

Foto ACI SPORT 

IL CALENDARIO DI ALFA REVIVAL CUP 2026


27 Novembre 2025. Il campionato – dedicato alle Alfa Romeo GT e Turismo costruite fra il 1947 e il 1981 – conferma il suo ruolo di riferimento per tutti gli Alfisti che vogliono vivere la competizione in modo genuino, tra paddock, passione e sfide cavalleresche.

Cinque appuntamenti spettacolari compongono il calendario 2026:
18-19 aprile – Mugello
13-14 giugno – Tazio Nuvolari
18-19 luglio – Vallelunga
25-26 settembre – Spa-Francorchamps
31 ottobre-1 novembre – Misano

Partecipare ad Alfa Revival Cup 2026 significa tornare al volante dei modelli che hanno scritto la storia del Quadrifoglio. È un tributo vivente al patrimonio Alfa Romeo e allo spirito racing evocato dalla celebre frase di Steve McQueen in Le Mans: “Racing it’s life, anything that happens before or after is just waiting.”

Un’emozione pura, che si rinnova a ogni curva: il rombo dei motori, il profumo della pista, il contatto diretto con auto iconiche come GTA, GTAm, GT Junior, GTV 2000 e Giulia Super. Un’esperienza memorabile da condividere con chi ama tenere viva l’epopea del Biscione.

Anche per il 2026, Alfa Revival Cup conferma il proprio impegno nella compensazione della CO₂ prodotta tramite l’acquisto di crediti di sostenibilità presso il Parco Nazionale e Riserva di Biosfera “Appennino Tosco Emiliano”.

(Ufficio Stampa Alfa Revival Cup)

martedì 25 novembre 2025

RALLY / BRUNELLO STORICO, TONELLI TORNA PER L'ULTIMA DEL CIRTS


Dopo ben due mesi di sosta dall'ultima tappa regolarmente disputata il Campionato Italiano Rally Terra Storico è pronto a mettere in scena il suo capitolo conclusivo, aprendo le porte di un Rally del Brunello Storico che, dopo aver consegnato tre titoli italiani consecutivi tra le due ruote motrici ad Andrea Tonelli, vedrà il pilota di Reggio Emilia vestire i panni del franco tiratore, fuori dalla partita per il titolo nazionale. 

“Il nostro 2025 è stato indubbiamente un anno di transizione” – racconta Tonelli – “e questa sarà la prima partecipazione effettiva ad una gara del Campionato Italiano Rally Terra Storico. Ci siamo concessi solamente la trasferta in Finlandia quindi la presenza al Brunello sarà sostanzialmente una gara spot dove cercheremo di fare del nostro meglio. Per una volta tanto sarà bello poter correre senza la pressione di dover inseguire un titolo, facendo i conti da ragioniere, e ci godremo un'esperienza unica, come solo gli sterrati toscani sanno regalare.”

Il pilota di Reggio Emilia tornerà a far coppia con l'inossidabile Roberto Debbi, in campo con la Ford Escort RS 1800 MKII seguita da Power Brothers ed iscritta da Movisport.

Tutto è quindi pronto per rivedere Tonelli in azione su sterrati che gli hanno regalato importanti soddisfazioni nelle ultime apparizioni, contando il terzo assoluto, primo di raggruppamento e di classe nel 2024 ma anche i due quarti posti nella generale, conditi dalle piazze d'onore nelle medesime categorie annesse, per quanto riguarda le edizioni targate 2023 e 2022.

Un ritorno che potrebbe anche tradursi in una potenziale presenza nel neonato FIA European Historic Gravel Rally Championship che conterà anche il Brunello tra le varie tappe della serie.

“Questi sterrati trasudano storia sportiva” – aggiunge Tonelli – “ed è sempre un onore poterli calcare con la nostra Escort. Siamo pronti per goderci due giorni di divertimento. Sono felice che il Brunello sia entrato nella nuova serie europea storica e devo ammettere che un pensierino l'abbiamo fatto. Molto dipenderà dagli incastri tra lavoro e famiglia. Vedremo poi.”

Due le giornate di gara per oltre centosette chilometri di prove speciali, ad iniziare dai due passaggi su “Radi” (10,33 km) e dall'unico su “Cosona” (17,83 km) che animeranno la giornata inaugurale di Venerdì 28 Novembre, dando poi spazio ad un Sabato 29 Novembre che metterà sul piatto due tornate in fila su “Castiglion del Bosco” (7,77 km), “Torrenieri” (4,80 km) e sulla già vista “Cosona”, prima di chiudere la sfida con un ultimo giro su “Castiglion del Bosco”.

“Conosciamo il percorso a metà” – conclude Tonelli – “perchè due prove sono tutte da scoprire. Dai video sembrano molto veloci e, come nel resto del percorso, le poche ripartenze giocheranno a nostro favore. Sono un po' arrugginito, avendo corso l'ultima e unica dell'anno ad Agosto, ma ci proveremo. Una gara decisamente lunga e ci vorrà tanta concentrazione.”

(Ufficio stampa Andrea Tonelli)

lunedì 24 novembre 2025

All’Heritage Hub di Mirafiori la mostra sulla storia della Fiat 500



Dal 21 novembre 2025 al 18 gennaio è aperta al pubblico la mostra “L’Italia che piace: benvenuti nella casa di Fiat 500”, con la quale FIAT e Stellantis Heritage celebrano il lancio commerciale della nuova della Fiat 500 Hybrid Torino, dedicata alla città in cui la storia di 500 ebbe inizio nel 1957. Ospitata presso l’Heritage Hub, nello storico stabilimento di Mirafiori, l’esposizione racconta quasi settant’anni di storia italiana attraverso l’evoluzione di un’autentica icona che guarda al futuro con rinnovato entusiasmo. 

L’esposizione temporanea è parte integrante di un ricco calendario di eventi celebrativi che, fino alla fine di questo mese, faranno di Torino un palcoscenico internazionale dedicato alla creatività e all’ingegno italiani. Protagonista assoluta la nuova Fiat 500 Hybrid Torino, erede del leggendario Cinquino e simbolo sociale e industriale che segna un passo avanti nella rivitalizzazione dello stabilimento di Mirafiori. Del resto, da oltre 125 anni, FIAT e Torino condividono una storia fatta di persone, idee e passione. Qui, nel 1899, nasce la Fabbrica Italiana Automobili Torino, e qui oggi la 500 Hybrid viene prodotta, segnando un nuovo capitolo nel percorso del marchio. 

La mostra “L’Italia che piace: benvenuti nella casa di Fiat 500” accoglie il visitatore con un invito semplice e diretto. Perché la 500 non è soltanto un’icona, ma un elemento familiare, parte integrante della vita quotidiana di milioni di persone. L’allestimento, costruito come una casa che si apre stanza dopo stanza, trasforma l’Heritage Hub in un racconto intimo e domestico, dove ogni ambiente rappresenta un’epoca e un modo di vivere. Al centro di ogni scena c’è sempre lei, la Fiat 500, in una scenografia che integra oggetti simbolici che hanno accompagnato la vita degli italiani – una radio, un televisore, un computer – in un continuo dialogo tra memoria e modernità. L’allestimento utilizza colori pastello, geometrie simmetriche e dettagli narrativi che restituiscono un senso di armonia e familiarità. Il risultato è un percorso emozionale, che racconta come la 500 sia entrata nelle case e nel cuore del Paese.

Dieci modelli iconici scandiscono la storia di questa leggenda: dalla 500 N del 1957, nata dal genio di Dante Giacosa e simbolo della motorizzazione di massa, alla 500 Abarth Record Monza del 1958, che stabilì sei record internazionali di velocità e durata. Seguono la Fiat/Autobianchi 500 Giardiniera, versatile e familiare, con il suo innovativo motore “a sogliola”, e la 500 L, elegante e confortevole, emblema dell’Italia del boom economico. La 500 R, prodotta fino al 1975, segna la fine della prima grande stagione del fortunato modello. Il nuovo capitolo viene aperto con la Trepiùno nel 2004, concept che anticipò la rinascita contemporanea del “Cinquino”. Si giunge così nella stanza della 500 del 2007, reinterpretazione moderna del mito originale, che conquista il favore di pubblico e ottiene numerosi riconoscimenti internazionali, tra cui l’Auto dell’Anno 2008, il World Car Design of the Year nel 2009 e il premio Compasso d’Oro nel 2011. Si passa poi alla 500 Abarth del 2008 che riporta in auge lo spirito audace dello Scorpione, mentre la 500e del 2020, prima versione completamente elettrica, rappresenta la sintesi tra tradizione e futuro sostenibile. A chiudere il percorso, la 500 Hybrid Torino, la nuovissima serie speciale dedicata alla città dove tutto ebbe inizio, che celebra il ritorno di uno dei modelli più amati di FIAT nel cuore produttivo del marchio.

Il racconto sulle pareti che circondano le vetture esposte è arricchito da immagini di repertorio provenienti dall’Archivio Storico FIAT. Inoltre, sulle pareti esterne delle diverse stanze, spiccano alcuni suggestivi fotogrammi di film cult degli anni ’60 e ‘70 con protagonista la Fiat 500. È un chiaro rimando alla mostra fotografica allestita sulla cancellata storica della Mole Antonelliana (Via Montebello 20, Torino) presso il Museo Nazionale del Cinema, dove scoprire il legame indissolubile tra la piccola vettura Fiat e la settima arte. I visitatori possono accedere alla mostra con l’acquisto di un biglietto d’ingresso per l’Heritage Hub, collegandosi a questo link. La mostra fa sempre parte del tour guidato, disponibile in lingua italiana e inglese.

L’esperienza all’Heritage Hub non si ferma certo alla mostra “L’Italia che piace: benvenuti nella casa di Fiat 500”. Infatti, tra le oltre 300 vetture della collezione presente in Heritage Hub vi è una nutrita selezione di esemplari unici e show car tutte da scoprire. Un mosaico di interpretazioni che raccontano la forza inesauribile di un design capace di reinventarsi in ogni epoca. Infine, il percorso di visita si completa con la mostra permanente “Mirafiori since 1939”, un itinerario fotografico e testuale che ripercorre gli oltre ottant’anni di storia dello stabilimento torinese. Un racconto che intreccia industria, società e innovazione, testimoniando l’evoluzione di un luogo simbolo del lavoro e della creatività italiana.

Roberto Giolito, Head of Stellantis Heritage e “papà” della Fiat 500 del 2007, dichiara: «Ci sono automobili che passano alla storia per le innovazioni tecnologiche o stilistiche di cui sono portatrici. E ve ne sono altre che meritano di essere ricordate per quanto hanno saputo rappresentare nel vissuto quotidiano di una generazione o di un Paese. Poche riescono a unire entrambe queste caratteristiche, ovvero tecnica e sentimento, e quindi a lasciare un segno indelebile che travalica le categorie di spazio e tempo. Quando ciò avviene nascono dei capolavori essenziali nella storia dell'industria. Tra questi c’è certamente la Fiat 500, un'icona di stile italiano mai passata di moda e che, nel corso dei decenni, ha saputo evolvere pur preservando i suoi tratti inconfondibili, la sua spiccata personalità e quella capacità innata di regalare un tocco di colore alla vita di tutti i giorni.»

[ Stellantis Heritage Communications ]










Presidente ASI Alberto Scuro eletto alla presidenza della Federation Internationale Vehicules Anciens (FIVA)


Il Presidente ASI Alberto Scuro è stato eletto alla presidenza della Federation Internationale Vehicules Anciens (FIVA) nell’Assemblea Generale che si è tenuta ieri sera a Salvador di Bahia in Brasile.

Scuro, da sette anni alla guida della federazione italiana del motorismo storico, ha ottenuto 166 voti su 244 (68,03%) superando l'olandese Jos Theuns (31,7%). È il primo italiano alla presidenza della FIVA.

“Il motorismo storico - ha detto Alberto Scuro - sta attraversando una profonda trasformazione con nuove normative, l’attenzione all’ambiente ma anche il riconoscimento mondiale del lavoro della FIVA per la protezione e la conservazione dell’ingente patrimonio dei veicoli storici. È per questo - ha proseguito Scuro - che uno dei miei impegni sarà di portare a termine l’iniziativa, già iniziata dai vertici della Federazione, di ottenere il riconoscimento dell’UNESCO dei veicoli storici come patrimonio dell’Umanità. Ed ancora, creare il più grande data-base del motorismo storico con un portale internazionale”.

(ASI - Automotoclub Storico Italiano)

Doriane Pin vince la F1 Academy 2025


Doriane Pin ha vinto il campionato 2025 di F1 Academy grazie al quinto posto conquistato nell’ultima gara 2025 disputata a Las Vegas e conclusasi con la vittoria di Chloe Chambers davanti a Alisha Palmowski e a Maya Weug, che conclude al secondo posto in campionato con un ritardo di 15 punti.

Doriane Pin conclude la stagione con un bilancio di quattro vittorie e di otto podi, ma senza pole position, nella terza edizione della F1 Academy, mentre il titolo riservato ai team è andato per la terza volta a Prema Racing, successo raggiunto grazie ai risultati ottenuti da Pin, Nina Gademan e Tina Hausmann.

Foto Pezzoli - New Reporter Press