lunedì 27 maggio 2024

Anniversario da record per il Bergamo Historic Gran Prix


> immagini di ©Massimo Campi 
e Stefano Parisi

Un pubblico record, stimolato anche dalla bella giornata, ha sancito il successo del Bergamo Historic Gran Prix 2024, che ha festeggiato il 20.mo anniversario, andato in scena ieri nel suggestivo scenario di Città Alta. In mattinata il pubblico ha affollato viale Colle Aperto per ammirare le auto e moto d’epoca esposte, che ha poi potuto ammirare in azione assiepandosi lungo i quasi 3 km del “Circuito delle Mura”.

Tra le attrazioni, la partenza “old style” Le Mans delle due manche GTS, con i piloti allineati sul lato sinistro del rettilineo di partenza di Viale Colle Aperto che ad un cenno del Direttore di manche sono scattati a piedi verso le auto schierate sul lato opposto della strada per prendere il via.
Ma, ovviamente, a calamitare l’attenzione del pubblico ci hanno pensato innanzitutto i prestigiosi gioielli a quattro e due ruote presenti in gran numero: ben 80 automobili, suddivise tra Anteguerra-monoposto e GTS, e 60 motociclette GP e Sport, che hanno dato spettacolo nelle sei manche, ciascuna di 30 minuti, tra le 13.30 e le 17.45.

Tra le tante reginette a quattro ruote spiccavano, tra le Anteguerra-Monoposto, le Maserati 6 CM del 1938 e 26 M del 1928, la Ford A Speedster del 1929, simile alla prima vettura utilizzata in corsa da Manuel Fangio, l’Alfa Romeo Ala Spessa 2500 del 1939, la Bugatti T40 del 1929, l’Aston Martin Le Mans del 1934 e la Lancia Lambda del 1928.
Tra le GTS occhi puntati su Porsche 904 e 911 in varie versioni, Alfa Romeo GT e GTA e Ferrari 250 GT, solo per citarne alcune.

Non era da meno lo schieramento delle due ruote, che ha visto rappresentati tutti i migliori marchi dell’epoca: MV Agusta, Laverda, con la presenza del Costruttore Piero Laverda, Gilera, Moto Guzzi, Rumi, Benelli, Norton, Suzuki e Kawasaki.

Tra i numerosi premiati, per le moto, Ciro De Petri, con numerose Dakar alle spalle e vittorie nei Rally di Tunisia e de Faraoni, e il Costruttore Piero Laverda, mentre per le auto Michela Cerruti, pilota in varie categorie e Team Principal della Romeo Ferraris, Orlando Redolfi, tra i più apprezzati preparatori Porsche e pilota, e Roberto Restelli, pilota e patron Alfa Delta, punto di riferimento per gli appassionati Alfa Romeo.

Appuntamento alla prossima edizione, già fissata per l’ultima domenica di maggio 2025. 

Immagini ©Massimo Campi – Stefano Parisi

























































La nuova Alfa Romeo 33 Stradale trionfa al “Concorso di Eleganza di Villa d’Este”



In occasione del “Concorso d’Eleganza Villa d’Este”, che dal 1929 incorona le più belle vetture storiche e dal 2002 anche i prototipi più affascinanti, la nuova Alfa Romeo 33 Stradale ha vinto l’ambito titolo di Design Concept Award, confermandosi un’opera d’arte in movimento unica e irripetibile.

È la quinta volta che questo premio viene assegnato a una vettura Alfa Romeo. Infatti, a fregiarsi del riconoscimento sono state prima i modelli Brera, 8C Competizione ed 8C Spider, TZ3 e Alfa Romeo 4C Concept. Inoltre, Alfa Romeo è l'unico marchio ad aver vinto entrambi i premi principali dell’evento, ossia “Coppa d'Oro” e “Design Concept Award”, nella stessa edizione: nel 2002 con Alfa Romeo 6C 1750 e Alfa Romeo Brera e nel 2012 con Alfa Romeo 6C 1750 GS (6ª Serie del 1933) e Alfa Romeo 4C Concept.

Quest’anno ad aggiudicarsi il titolo è stata la nuova 33 Stradale, il “manifesto” di ciò che il marchio italiano può fare – e farà – in termini di stile ed esperienza di guida. La nuova fuoriserie deriva direttamente dalla Tipo 33, un nome importante dell'automobilismo mondiale e icona degli anni ’60, considerata ancora oggi una delle auto più belle di tutti i tempi. Realizzata in soli 33 esemplari esclusivi, la nuova coupé a “due posti secchi” coniuga heritage e futuro ed è prodotta mediante un processo artigianale esclusivo, esattamente come avveniva nelle botteghe rinascimentali o nelle officine dei famosi carrozzieri italiani negli anni Sessanta.

A decretare il successo della splendida nuova 33 Stradale la sua indiscussa bellezza scultorea, che introduce nuovi elementi di design appartenenti al nuovo linguaggio stilistico del marchio. Nello specifico, gli esterni rappresentano la massima espressione della “bellezza necessaria” e sono caratterizzati da un perfetto equilibrio tra proporzioni, volumi e trattamenti delle superfici. Allo stesso modo, gli interni si contraddistinguono per il design minimalista, l’ambiente coinvolgente e i materiali che enfatizzano l'esperienza di guida, il tutto rispettando fedelmente estetica e tecnica della 33 Stradale del 1967.