lunedì 13 luglio 2015

Monza Historic, Classic Endurance Racing 1: le foto di Claudio Pezzoli

© FOTO DI CLAUDIO PEZZOLI - RIPRODUZIONE RISERVATA -

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domenica 12 luglio 2015

Monza Historic, rombi d'altri tempi all'Autodromo Nazionale



12 Luglio 2015 - Conclusa "Monza Historic", organizzata da Peter Auto all'Autodromo Nazionale con auto leggendarie. E un paddock milionario. Fra i protagonisti in pista delle gare di oggi anche due ex F1, Emanuele Pirro e Giovanni Lavaggi
Sei le gare in programma con due corse di 60 minuti per la CER - Classic Endurance Racing con GT e Sport Prototipi costruite dal 1966 al 1979. Gli anni d'oro delle gare endurance, come la 1000 km di Monza. Gare che richiamavano più spettatori della F1.

Nella gara CER 1, in prima fila due gioielli Ferrari, la 512 M del 1971 e la 512 S del 1970, con Giovanni Lavaggi  in coppia con lo statunitense Steven Read, ed Emanuele Pirro in coppia con lo statunitense Bob Earl. Pole position per Lavaggi ma Pirro lo supera  alla Prima Variante. Il Poleman deve cedere anche alla Lola T70 Mk III del 1968 di David Ferrer per riprendere la posizione  alla Parabolica. A questo punto inizia un bel duello fra i due piloti italiani, distanziati di pochi centesimi. Pirro si difende dagli attacchi e grazie ai doppiati riesce a guadagnare alcuni secondi. Al terzo posto risale la Lola T70 Mk III B del 1969 dell’olandese David Hart che deve difendersi dagli attacchi della Chevron B 19 FVC del 1971 del britannico Martin O’Connell. Segue Ferrer che ha perso posizioni a causa di una manovra errata. Dopo la sosta ai box per regolamento e cambio piloti, Earl mantiene la testa con la Ferrari 512 S, seguito da Hart e O’Connell. La Ferrari 512 M con Read scivola al quinto posto. La Lola di Hart va all’attacco, inanellando giri sempre più veloci, e si avvicina alla Ferrari di Earl. Ma lo statunitense riesce, anche grazie ad alcuni doppiati, a riguadagnare terreno. A questo punto, alle sue spalle, Hart deve difendersi dai ripetuti attacchi di O’Connell. Dopo un’ora di gara, colpo di scena all’ultimo giro, la Ferrari di Earl si ferma alla Seconda Variante e la vittoria si gioca sul filo di lana fra Hart e O’Connell. Vince, alla media di 170,3 Km/h, la Lola T70 davanti alla Chevron B19. Terzo posto per la Chevron B 19 FVC del 1971 dello svizzero Philipp Bruehwiler.

 Nella CER 2 parte dalla pole la Lola T290 DFV del 1972 dello svizzero Philippe Scemama, seguito dalla Lola T286 DFV del 1979 del connazionale Dominique Guenat e dalla Toj SC 304 del 1976 del fratello Yves Scemama. Quest’ultimo nel corso del primo giro guadagna la prima posizione che manterrà fino al traguardo, salvo che per i pochi giri necessari alla sosta regolamentare ai box, vincendo alla media di 174,8 Km/h. Seconda posizione per la Lola T298 BMW del 1979 condotta dal francese Patrice Lafargue che precede Guenat.

Molte emozioni ha riservato anche oggi con Gara 2 il Trofeo Nastro Rosso, serie che, dato il valore economico estremamente elevato delle vetture (si parla per alcune anche di diversi milioni di euro), è regolato da precise norme etiche sportive basate su rispetto e fair play, a tutela di vere e proprie icone delle più grandi marche automobilistiche. Nonostante questo, piloti e vetture non si sono certo risparmiati, con numerosi attacchi e sorpassi. La gara, di 35 minuti, ha visto rivaleggiare soprattutto la 250 GT Breadvan del 1962 con l’austriaco Niklas Halusa e la 330 GTO del 1963 dello svizzero Carlo Voegele. Per sottolineare il valore delle auto: la prima è esemplare unico al mondo, della seconda ne esiste solo un altro. Parte Halusa dalla pole e mantiene la testa nelle prime battute, ma Voegele lo supera nel corso della prima tornata. I due si fronteggiano a colpi di giri veloci ma via via Voegele incrementa il suo vantaggio e chiude primo al traguardo alla media di 147,9 Km/h. Alle spalle di Halusa, terzo posto per un’altra Ferrari, la 275 GTB/C del 1964 dello svizzero Arnold Meier.

Riservata alle vetture che animarono l’European Touring Car Championship fra il 1966 e il 1984, la Heritage Touring Cup ha offerto una gara di 60 minuti. Parte dalla pole la Ford Capri 3100 RS Cologne del 1974 del francese David Ferrer, che mantiene la posizione alla Prima Variante seguita da un’altra Ford Capri, una 2600 RS del 1972, del britannico Steve Dance e dalla BMW 329 del 1980 del francese Benjamin Poron. Sembra una galoppata vincente quella di Ferrer che conduce incontrastato per 15 giri, ma problemi al propulsore lo costringono improvvisamente a rallentare e a cedere il primato a Dance. Ferrer riesce comunque a conservare la seconda posizione e a difendersi dall’attacco della Volvo 240 Turbo del 1984 del britannico Andrew Beverly che giunge terzo.

Infine da segnalare, nella U2TC, la vittoria della BMW 1800 TiSA del 1965, alla media di 140,4 Km/h, dell’equipaggio britannico composto da Richard Shaw e Jackie Oliver, davanti alla Ford Lotus Cortina del 1965 dei britannici David Tomlin e Martin Stretton e alla Alfa Romeo Giulia Sprint GTA del 1965 del tedesco Dominik Roschmann. Mentre nella Alfa Revival Cup, vittoria di Roberto Arnaldi alla media di 139,6 Km/h alla guida di una GTAM-gr. 5 del 1976, che ha preceduto Daniele Facetti (GTAM del 1970) e il tedesco Albert Weinzierl (GTAM del 1970).


Carrera Cup Italia 2015: Riccardo Agostini firma una doppietta al Mugello



Riccardo Agostini con la doppietta del Mugello dà una chiara impronta alla classifica assoluta della Carrera Cup Italia: il veneto dell’Antonelli Motorsport – Centro Porsche Padova ha chiuso in Toscana una fine settimana trionfale che gli vale 20 punti di vantaggio su Côme Ledogar (Tsunami RT): il transalpino, infatti, per la prima volta dall’inizio della stagione non è riuscito a salire sul podio, dovendosi accontentare di un punticino conquistato ottenendo il giro più veloce. Il lionese è stato vittima di un contatto con Enrico Fulgenzi (Heaven Motorsport – Centro Porsche Latina) all’inizio del quinto giro dopo una partenza prodigiosa dalla quinta posizione: alla staccata della San Donato ha tentato di affiancare all’esterno lo jesino che era scattato al comando della corsa domenicale dalla pole position. Il marchigiano in staccata ha toccato il cordolo interno e si è intraversato, colpendo la 911 GT3 Cup di Ledogar. Le due vetture sono finite in testacoda, mentre sopraggiungeva Riccardo Agostini che ereditava la testa della corsa, per iniziare una fuga che l’ha reso imprendibile. Fulgenzi è stato sanzionato dai commissari sportivi con un provvedimento che lo farà scivolare di tre posizioni nella griglia del prossimo appuntamento a Spa Francorchamps. Il padovano, invece, porta a casa il massimo dei voti: “Questa doppietta me la sono guadagnata tutta sul campo – racconta Riccardo – mentre quella di Monza era stata condizionata dai reclami. Conquistare due successi nello stesso weekend è stato molto difficile, per cui sono felice del risultato che abbiamo raggiunto con il team Antonelli”. I due successi toscani sono stati conditi dalla pole position del sabato e dal giro veloce in Gara 1, mostrando una netta supremazia che ha rotto l’equilibrio con Côme Ledogar. 

Molto positiva la trasferta toscana di Gian Luca Giraudi (Antonelli Motorsport – Centro Porsche Torino): il piemontese, vittorioso a Imola, ha colto un prezioso secondo posto che consolida la terza piazza nella graduatoria assoluta. È riuscito ad avere ragione di Alberto De Amicis nonostante un assetto anteriore non più in ordine dopo un contatto nelle prime fasi. L’abruzzese dell’Ebimotors – Centro Porsche Verona cancella le delusioni dell’Enzo e Dino Ferrari e sale sul terzo gradino del podio assoluto, dimostrando di avere il potenziale per sfidare i piloti top, pur rafforzando la sua supremazia nella Michelin Cup, la classifica riservata ai gentleman driver. La prestazione di De Amicis evidenzia quale sia il livellamento dei valori in Carrera Cup Italia e che non solo i rookie dello Scholarship Programme possono fare belle figure nel monomarca tricolore più competitivo. 

Mattia Drudi ripete il quarto posto del sabato: il 16enne romagnolo della Dinamic Motorsport – Centro Porsche Bologna poteva ambire a tornare sul podio, ma mentre era quinto, dopo uno start dalla terza piazza, è scivolato in dodicesima posizione per un contatto causato da Riccardo Agostini. Il più giovane della griglia non si è avvilito, ma ha profuso tutte le sue energie in una rimonta che lo ha portato fino alla quarta posizione finale. Gara 2 dà morale a Stefano Colombo (LEM Racing – Centri Porsche di Milano) con il quinto posto: il piemontese forse ha trovato la chiave della messa a punto della 911 GT3 Cup, visto che si è sentito molto più a suo agio rispetto alla gara di ieri dove era in seria difficoltà a tenere il passo dei migliori. 

È durata poco la corsa di Andrea Fontana (Ghinzani Arco Motorsport – Centri Porsche di Roma): il bellunese è finito nella sabbia al secondo giro dopo una dura chiusura di Aku Pellinen (LEM Racing – Centri Porsche di Milano). Il finlandese ha concluso ottavo alle spalle di Oleksandr Gaidai (Tsunami RT). Ha fatto poca strada anche il debuttante Andrea Russo (Antonelli Motorsport – Centro Porsche Padova) ritirato al quarto giro dopo aver piegato l’ala contro Pietro Negra. Il lombardo aveva già patito una chiusura di Hans-Peter Koller che non lo aveva visto negli specchietti e gli aveva rovinato un braccio della sospensione. Takashi Kasai (Antonelli Motorsport – Centro Porsche Padova) ha concluso la sua gara al decimo posto: il giapponese voleva vedere la bandiera a scacchi dopo l’incidente di sabato e l’ennesima vettura ricostruita dai ragazzi di Marco Antonelli e ha avuto la soddisfazione di precedere sul traguardo il cinese Da Sheng Zang (LEM Racing – Centri Porsche di Milano).

In Michelin Cup la prestazione assoluta di Alberto De Amicis (Ebimotors – Centri Porsche Verona) testimonia che il livello dei gentleman è altissimo: la conferma arriva da Alex De Giacomi (Dinamic Motorsport - Centro Porsche Modena) sesto assoluto e secondo di classe. Il bresciano sembra aver cacciato la sfortuna che lo ha perseguitato nei primi due appuntamenti, per cui può ricominciare a guardare verso le posizioni che contano della graduatoria. Marco Cassarà (Ghinzani Arco Motorsport – Centri Porsche di Roma) con il terzo posto scivola a 15 punti da De Amicis, ma mantiene il posto d’onore nella Michelin Cup: il romano è stato urtato da Niccolò Mercatali (Dinamic Motorsport - Centro Porsche Mantova) lungo alla prima staccata. 
Il prossimo appuntamento sarà in programma a Spa Francorchamps il 24 e 25 luglio in concomitanza con la prestigiosa 24 Ore GT: nella trasferta estera si disputerà solo una gara di 50 minuti alla quale parteciperanno anche i piloti della Carrera Cup France. A tutti gli iscritti che saranno in Belgio verranno riconosciuti 20 punti di partecipazione che si sommeranno a quelli di gara. 



La classifica di Gara 2: 1. Riccardo Agostini (Antonelli Motorsport - Centro Porsche Padova) 16 giri in 30’51”057 alla media di 163,210 km/h; 2. Gian Luca Giraudi (Antonelli Motorsport - Centro Porsche Torino) a 9”438; 3. Alberto De Amicis (Ebimotors - Centro Porsche Verona) a 10”782; 4. Mattia Drudi (Dinamic Motorsport - Centro Porsche Bologna) a 12”786; 5. Stefano Colombo (LEM Racing - Centri Porsche di Milano) a 16”608; 6. Alex De Giacomi (Dinamic Motorsport - Centro Porsche Modena) a 17”163; 7. Oleksandr Gaidai (Tsunami RT) a 19”108; 8. Aku Pellinen (LEM Racing - Centri Porsche di Milano) a 20”277; 9. Marco Cassarà (Ghinzani Arco Motorsport – Centri Porsche di Roma) a 30”556; 10. Takashi Kasai (Antonelli Motorsport – Centro Porsche Padova) a 36”724; 11. Da Sheng Zhang (LEM Racing - Centri Porsche di Milano) a 39”123; 12. Pietro Negra (Ebimotors – Centro Porsche Como) a 1’05”349; 13. Hans-Peter Koller (TAM-Racing) a 1’09”179; 14. Côme Ledogar (Tsunami RT) a 1 giro.
Giro più veloce: il 12. di Ledogar in 1’54”086 alla media di 165,506 km/h.


Le classifiche 
Assoluta: 1. Agostini punti 96; 2. Ledogar punti 76; 3. Giraudi 59; 4. Drudi 42; 5. De Amicis 28; 6. Gaidai 20; 7. Colombo 17; 8. Fulgenzi 14; 9. Fontana e Zhang 12; 11. Pellinen 8; 12. De Giacomi 5; 13. Cassarà 4; 14. Negra 3; 15. Kasai, Koller 2; 17. Mercatali e Gerhard 1.

Michelin Cup: 1. De Amicis punti 45; 2. Cassarà 30; 3. Mercatali 22; 4. De Giacomi 21; 5. Negra 15; 6. Negroni 11; 7. Proietti 4; 8. Walter Ben 3.

Team: 1. Antonelli Motorsport – Centro Porsche Padova 91; 2. Tsunami RT punti 72; 3. Antonelli Motorsport – Centro Porsche Torino 59; 4. Dinamic Motorsport – Centri Porsche Bologna, Mantova e Modena 43; 5. Ebimotors – Centri Porsche Como e Verona 31; 6. LEM Racing – Centri Porsche di Milano 25; 7. Ghinzani Arco Motorsport – Centri Porsche di Roma 16; 7. 8. Heaven Motorsport – Centro Porsche Latina 14; 9. TAM-Racing 2.

Le statistiche
Vittorie: Agostini 4, Ledogar e Giraudi 1
Pole Position: Ledogar 2, Agostini 1
Giri più veloci: Agostini 3, Ledogar 2, Colombo 1.