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venerdì 10 gennaio 2014

LA CINOTTO FAMILY ALLA DAKAR: SI E’ ARRESO ANCHE PIETRO



Anche Pietro Cinotto si è arreso. Il suo secondo assalto alla “Dakar”, diversamente dal primo lo scorso anno, non è andato a buon fine e la bandiera a scacchi di Valparaiso, prevista per il giorno 18, rimarrà una chimera.
Ieri, durante le prime battute della quinta tappa della gara, dopo circa 30 chilometri di sfida con il cronometro, il cambio della sua Toyota Land Cruiser 120 T2 si è bloccato in prima marcia, costringendolo alla resa. Il resto della tappa era troppo lungo e difficoltoso per poter pensare di vederne l’arrivo.
E’ finita dunque l’avventura della Dakar 2014 per i due driver padre e figlio piemontesi, un’avventura iniziata immediatamente in salita a causa di molte difficoltà tecniche. Difficoltà cui avevano saputo rispondere con carattere e soprattutto con il cronometro, come aveva fatto fino alla quarta tappa Pietro e come aveva fatto sin dal via anche Michele, che dopo il ritiro dello scorso anno voleva vedere quest’anno il traguardo.
“Noi ci abbiamo messo il massimo impegno - dice Pietro Cinotto - purtroppo gli eventi sono stati più forti di noi. Mio padre aveva iniziato davvero con la sfortuna, ma poteva rifarsi mentre noi pur con fatica siamo sempre stati in grado di far vedere il nostro valore, quando non abbiamo avuto problemi ci siamo sempre piazzati ai vertici della classe T2, potevamo credo aspirare al podio finale il che, alla seconda esperienza in una gara come questa, sarebbe stata una vittoria”.
Il commento di Michele Cinotto: “Quando mi hanno detto che Pietro era fermo per la rottura del cambio mi sono sentito mancare, immaginatevi cosa ho pensato, il mio stato d’animo . . . Giriamo pagina, pensiamo già alla Dakar del 2015, insieme ai nostri inseparabili navigatori dobbiamo e vogliamo vedere l’arrivo e vediamo anche se torna l’altro mio figlio Carlo!”.
Il progetto Sportivo “Dakar 2014” è stato realizzato in collaborazione con i partner: SATA, VALBORMIDA, OVERMACH, VIGEL, IMU, AVEREX.
Nella foto: Pietro Cinotto in azione (foto Maindru)

giovedì 9 gennaio 2014

LA CINOTTO FAMILY ALLA DAKAR: IL DAY-4 STREGATO. MICHELE SI RITIRA PER ROTTURA DEL MOTORE, PIETRO RALLENTATO DA UN DANNO ALL’ALIMENTAZIONE


Non è stata una giornata fortuna neppure la quarta della “Dakar”, per la Cinotto Family. Il rapportino di giornata parla del ritiro di Michele a causa della rottura del motore alla sua Toyota dopo circa 110 chilometri di impegno. Purtroppo ha ceduto la guarnizione di testa del motore ed a nulla sono valsi gli sforzi dell’equipaggio al fine di mantenere la vettura in gara.
“Non è andata bene commenta sconsolato Michele Cinotto la gara era iniziata in salita ed è finita male. In quattro giorni abbiamo partecipato ad una vera e propria guerra, il dover essere costretti a partire in retrovia per il tempo perso ha messo a dura prova il mezzo ed anche noi come equipaggio, le sollecitazioni sono state ovviamente maggiori che non se dovevamo correre in tranquillità. Purtroppo il motore ci ha abbandonati e non è stato possibile proseguire, il danno era irreversibile. Peccato, perché pensi tutto l’anno ad un impegno e poi dopo quattro giorni devi alzare bandiera bianca. Ma ci riproveremo, vogliamo vedere l’arrivo, per adesso è stata una maledizione, l’anno prossimo la sfateremo. Rimango a seguire Pietro, che sta andando molto bene, nonostante anche lui abbia molta sfortuna. Vogliamo vedere Valparaiso!”.
Giornata nera anche per Pietro Cinotto, rimasto senza carburante a circa 15 chilometri dal termine dell’impegno. Il problema è stato il danneggiamento del condotto che porta il gasolio al motore, leso durante la devastante tappa di ieri, che ha mietuto molte altre vittime. Pietro, insieme al fido Dominella, sino allo stop forzato per molte ore, era riuscito a entrare entro i quaranta dell’assoluta ed anche sopra il podio di categoria, conferma di un notevole livello competitivo. Dopo ore passate a ripristinare il danno, uno dei camion in gara ha prestato parte della propria scorta di carburante per permettere all’equipaggio di vedere l’arrivo, a notte fonda. A notte fonda, ma ancora in gara.
La sabbia sarà la protagonista anche della tappa di oggi: con 384. km di trasferimento e 527 di sezione selettiva, la carovana si muoverà da Chilecito a Tucuman. Il percorso sarà caratterizzato prevalentemente da tratti fuori pista, e le alte temperature della zona renderanno particolarmente critica la gestione meccanica del mezzo: per molti equipaggi sarà molto probabile un'altra notte in bianco.
Il progetto Sportivo “Dakar 2014” è realizzato in collaborazione con i partner: SATA, VALBORMIDA, OVERMACH, VIGEL, IMU, AVEREX.

Nella foto: Michele Cinotto in azione nella quarta tappa (foto Maindru)

mercoledì 8 gennaio 2014

LA CINOTTO FAMILY ALLA DAKAR: LA TAPPA-3 FINALMENTE CON IL SORRISO


Notevole prestazione di Pietro Cinotto, che ha chiuso ai vertici della categoria, in quarta posizione, mentre Michele ha ripreso fiducia dopo un avvio decisamente sfortunato. Oggi altra “fatica” da 657 chilometri competitivi


E’ arrivato finalmente a splendere il sole, sulla “Dakar” di Michele e Pietro Cinotto. Ieri, con la terza tappa della maratona sudamericana, entrambi gli equipaggi hanno ripreso fiducia, correndo senza particolari problematiche tecniche. Ciò ha consentito a Pietro di rimettersi in forte evidenza nella categoria di appartenenza, finendo la tappa in quarta posizione e 50° assoluto. Un brivido ha attraversato la schiena sua e del navigatore Dominella quando in un tratto veloce si è aperto il cofano motore rischiando di farli uscire di strada. Hanno tenuto la mente fredda ed hanno poi risolto il problema in soli 15 minuti.
Michele, con Zini sul sedile di destra, partendo in posizione molto arretrata per via del ritardo accumulato con la seconda giornata, ha dovuto liberarsi spesso dal “traffico” generato dai camion in gara, rimanendo anche insabbiato nel famoso “fesh-fesh”. Michele ha guidato comunque bene, con estrema attenzione in quanto era necessario seguire i solchi scavati dai camion stessi.
“La Dea Bendata ancora non ci vuole accarezzare scherza Pietro Cinotto ma noi non si molla! Siamo andati bene, abbiamo corso forte e nel frattempo preservato la meccanica della Toyota. Abbiamo comunque visto che ce la possiamo giocare. E’ ancora molto lunga, ma teniamo duro, vogliamo arrivare a Valparaiso, abbiamo un appuntamento con . . . la bandiera a scacchi!”.
“Anche oggi è stata dura commenta Michele Cinotto abbiamo dovuto guidare tra il tanto traffico dei camion, ci doveva fare molta attenzione. Comunque, a parte un insabbiamento direi che siamo andati bene. E’ ancora lunga . . . e le sensazioni sono comunque davvero uniche!”.
Con 657 km di sezione selettiva, la quarta tappa di oggi, da San Juan a Chilecito rappresenta la speciale più lunga degli ultimi anni: infatti, dalla storica tappa del 2005 da Zouerat a Tichit non si correva un tratto competitivo cosi lungo. Di fondamentale importanza sarà la capacità degli equipaggi di tenere sempre la concentrazione alta ed un ritmo costante per tutto il percorso, che sarà caratterizzato da passaggi in canyon stretti, attraversamenti di fiumi e terreni estremamente ampi dove sarà difficile mantenere il contatto visivo con i compagni di squadra. Una volta giunti al bivacco, sarà importante recuperare le energie per la tappa successiva che misurerà una speciale di 527 km con la sabbia come protagonista principale: sono queste le tappe chiave della prima settimana della Dakar 2014
Il progetto Sportivo “Dakar 2014” è realizzato in collaborazione con i partner: SATA, VALBORMIDA, OVERMACH, VIGEL, IMU, AVEREX.

(foto Maindru)

martedì 7 gennaio 2014

LA CINOTTO FAMILY ALLA DAKAR: ANCHE LA SECONDA TAPPA CONDIZIONATA DALLA SFORTUNA


Prosegue con i tradimenti della Dea Bendata, la Dakar 2014 per Michele e Pietro Cinotto. Hanno portato a termine anche la seconda tappa di con grosse difficoltà ma anche con forte determinazione, quella che li vuole portare sino alla bandiera a scacchi tra due settimane a Valparaiso. La seconda tappa di ieri é stata ostica a moltissimi equipaggi, molti dei quali hanno dovuto alzare bandiera bianca.
Ha rischiato il fuori tempo massimo Michele Cinotto, nella tappa di ieri, prima per problemi alle sospensioni anteriori, poi risolti dall’assistenza veloce, successivamente si è rotto il ponte posteriore, costringendo lui e Fulvio Zini a dover terminare la frazione di gara con la sola trazione anteriore. Proprio l’avere solo un assale di trazione si è rivelato un nemico in più da battere nel tratto di sabbia, ove la Toyota non riusciva a fare strada. L’equipaggio è arrivato a notte fonda, con pesante ritardo ed estremamente provato, ma comunque ancora in gara, grazie alla decisione dei Commissari Sportivi.
“Una giornata durissima commenta Michele Cinotto avevamo perso tutte le speranze, sulla sabbia la vettura non ce la faceva, ma con Fulvio ci siamo detti che non potevamo fermarci, siamo arrivati al bivacco che era quasi mattina, esausti, ma pronti a dare di nuovo battaglia”.
Anche Pietro Cinotto, insieme all’esperto Maurizio Dominella non è stato esente dai tradimenti della Dea Bendata. Dopo un avvio competitivo in grande stile, sempre nelle posizioni di vertice della categoria, nel tratto di sabbia ha sofferto ben quattro stallonamenti di pneumatici che lo hanno anche in questo caso rallentato facendolo finire 86°.
“Ancora sfortuna, il tratto di sabbia è stato decisamente ostico non solo a noi - commenta Pietro Cinotto - purtroppo non abbiamo potuto fare altro che avere pazienza e rimetterci in gara. Ci conforta il fatto che quando non abbiamo avuti problemi, stavamo facendo una bella prestazione. Non si molla!”.
Oggi gli equipaggi troveranno i primi percorsi di alta montagna attraverso le “pre-Ande” ad altezze fino a 4000 metri; dopo 295 km di trasferimento, 301 km di sezione selettiva di terreno compatto con partenza a San Rafael ed arrivo a San Juan. Dopo tre sole tappe saranno stati percorsi già più di 2200 chilometri, e sarà fondamentale preservare la meccanica delle vetture e le energie per il "tappone" della quarta giornata.
Il progetto Sportivo “Dakar 2014” è realizzato in collaborazione con i partner: SATA, VALBORMIDA, OVERMACH, VIGEL, IMU, AVEREX.

(foto Maindru)

lunedì 6 gennaio 2014

PER LA CINOTTO FAMILY ALLA DAKAR UN AVVIO SOFFERTO



Prima tappa sofferta ma conclusa per Michele e Pietro Cinotto, alla Dakar 2014. La prima fatica della grande maratona sudamericana per entrambi gli equipaggi è stata difficile, si è entrati immediatamente in clima di gara. Dopo un lungo trasferimento di oltre 400 chilometri, alcuni problemi tecnici hanno rallentato il passo di entrambe le vetture durante la prova cronometrata, quando stavano marciando ad un ritmo decisamente alto, da podio della classe T2.

Per Michele e Fulvio Zini, attorno al chilometro 50 sono iniziati i primi problemi tecnici: in una curva a sinistra la pinza del freno anteriore sinistro si è staccaca bloccando di fatto la ruota. La perizia dio guida di Michele ha evitato che la Toyota non sia uscita di strada, ma solo appoggiata con il lato destro sul bordo strada. Fiancata rovinata, parabrezza rotto ma macchina e Dakar salve: mezz’ora di lavoro e l’equipaggio é ripartito. Lo stesso problema si è ripresentato alla pinza destra, l’equipaggio se ne è accorto in anticipo e con l’aiuto dell’assistenza veloce ha bloccata la pinza lasciando altri 20 minuti al cronometro.
Per Pietro sembrava filare tutto liscio fino a circa 30 chilometri dall’arrivo, quando all’improvviso ha perso la ruota posteriore destra. Guidando per 300 metri su tre ruote, insieme a Maurzio Dominella è riuscito a mettere in sicurezza la sua vettura. Si sono tranciate le colonnette della ruota e l’ammortizzatore è uscito dal perno. Dopo un’ora e mezza di duro lavoro sulla macchina Pietro e Maurizio sono potuti ripartire portando anche loro a termine la prima tappa.
Oggi la seconda tappa: 365 chilometri di trasferimento e 433 di prova speciale: tappa velocissima e primo assaggio di dune per gli equipaggi che raggiungeranno a fine giornata il bivacco di San Rafael.
Il progetto Sportivo “Dakar 2014” è realizzato in collaborazione con i partner: SATA, VALBORMIDA, OVERMACH, VIGEL, IMU, AVEREX.
(foto Maindru)

venerdì 3 gennaio 2014

LA CINOTTO FAMILY ALLA DAKAR: VERIFICHE OK, OGGI RIPOSO, DOMANI LA CERIMONIA DI PARTENZA


Giornata intensa, ieri, per la Cinotto Family, con le operazioni di verifica amministrativa e tecnica a Rosario, sede di partenza della maratona che avrà luogo dal 5 al 18 gennaio 2014 in Sudamerica Argentina, Bolivia e Cile. A Rosario, per la cerimonia di partenza è prevista la presenza di circa un milione di persone

Michele e Pietro Cinotto ed i loro due navigatori, Fulvio Zini e Maurizio Dominella, ieri sono entrati decisamente in “clima Dakar”, con il primo grande passo per prendere il via alla più lunga e massacrante maratona in auto e moto al mondo, prevista dal 5 al 18 gennaio prossimi. 
A Rosario, sede di partenza, gli equipaggi hanno sostenuto le operazioni di verifica amministrativa e le vetture, le due Toyota Land Cruiser 120 T2 preparate in Francia dal Team Lardeau Competition, hanno invece superato lo scoglio di quelle tecniche. La giornata è stata lunga ed anche noiosa, dovuta alla lentezza delle procedure oltre al fatto che sulla città si è riversato un violento acquazzone tropicale.
“Abbiamo iniziato la nostra prima giornata di questa Dakar - commenta Michele Cinotto - sotto un acquazzone equatoriale ed abbiamo finito nel tardo pomeriggio con le verifiche tecniche e sportive, molto snervanti e lunghissime comunque tutto bene. Le macchine sono adesso in parco chiuso fino a domani pomeriggio per il palco partenza dove ci dicono è previsto un milione di persone a Rosario. Direi che . . . ci siamo!”
Michele (numero di gara 412) e Pietro Cinotto (numero di gara 396), insieme ai loro navigatori dovranno affrontare ben quattordici giorni di gara, tre Paesi attraversati Argentina, Bolivia e Cile 13 tappe per 5522 chilometri di distanza competitiva a fronte di un totale di 9374. La prima tappa di domenica 5 gennaio, la “Rosario” San Luis” sarà lunga 809 chilometri, dei quali 180 di settore competitivo. 
Il progetto Sportivo “Dakar 2014” è realizzato in collaborazione con i partner: SATA, VALBORMIDA, OVERMACH, VIGEL, IMU, AVEREX.