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domenica 1 maggio 2022

Ayrton Senna, il sogno spezzato a Imola


> di Massimo Campi - foto Raul Zacchè/Actualfoto

Domenica 1 maggio 1994, una giornata da apocalypse now, il giorno in cui cambia tutta la Formula Uno moderna, il giorno in cui scompare Ayrton Senna. Alle 14 scatta il via, volano le gomme ed una decina di tifosi rimangono feriti, sono quelle della Lotus di Pedro Lamy e della Benetton di JJ Lehto. La safety car guidata da Angelelli rallenta per cinque giri tutto il gruppo guidato dalla Williams di Senna, con la Benetton di Schumacher che segue a ruota. Deve essere la gara di riscatto del brasiliano della Williams, ancora a corto di punti nel mondiale mentre il tedesco della Benetton è già volato via in classifica. Sgombrata la pista, Angelelli spegne le luci della safety car e rientra ai box, Senna forza subito la mano, vuole distaccare quel giovane tedesco arrembante, deve dimostrare che il re è ancora lui! 
Al 7º giro, alle 14.17 la Williams di Senna entra alla curva del Tamburello. La monoposto ha un breve scarto, poi esce per la tangente verso il muro esterno alla pista. Senna fa un ultimo tentativo, si attacca ai freni, ma c’è ben poco da fare. La telemetria mostrerà che la Williams viaggiava a 310 all’ora e l’impatto è avvenuto a 218 all’ora contro il muro in cemento senza nessuna protezione. Mentre Schumacher incredulo passa, la monoposto rimbalza al centro della pista. Senna è immobile nell’abitacolo, la testa si piega sul lato sinistro. Il gelo invade gli spettatori, i soccorsi, e tutto il popolo della televisione. Nell’urto è la ruota anteriore sinistra è finita contro il casco, ma soprattutto un pezzo della sospensione ha perforato il casco del brasiliano con il braccetto della sospensione rotta che perfora la scatola cranica. Il dramma invade il Santerno, per il brasiliano non c’è più nulla da fare, anche se arriva l’elicottero che lo trasporta prima al centro medico poi al reparto di terapia intensiva dell’Ospedale Maggiore di Bologna, ed alle 18,20 di sera Senna viene dichiarato ufficialmente morto.

Sono passati molti anni da quel terribile fine settimana, dall’addio di quel campione che ha scritto pagine indimenticabili nella storia del motorsport. Improvvisamente la Formula 1 capisce che bisogna cambiare le regole, bisogna rendere più sicuri piste e monoposto. Ayrton era indubbiamente il numero uno, un campione destinato a nuove vittorie, un uomo che aveva ancora tanti stimoli ed il sogno di conquistare un titolo mondiale con la Williams e magari continuare la sua carriera con una vettura del cavallino rampante.

Con lui finisce un’epoca, durata 10 anni con tre titoli mondiali, 80 podi conquistati su 162 gran premi disputati tra cui 41 vittorie con la Lotus e la McLaren e 65 pole position. Numeri destinati ad essere riscritti da Michael Schumacher, il cannibale tedesco, ma per molti “O’Rey” rimane sempre lui, “magic” con quel suo casco giallo, quell’aria un po’ malinconica e quel piede pesante come un macigno!

venerdì 26 aprile 2019

"Ayrton Day" all'Autodromo di Imola


Mercoledì 1 maggio l’Autodromo Enzo e Dino Ferrari sarà teatro dell’Ayrton Day in ricordo di Senna, a 25 anni dalla scomparsa. La giornata consentirà agli appassionati di vivere in diversi modi la commemorazione, grazie ad un intenso programma che inizierà alle 8,00 per concludersi alle 18,00 attraverso le esibizioni in pista delle vetture di F1 e auto storiche (ore 11,30), mostre, vetture realizzate coi mattoncini LEGO (McLaren MP4) e visite guidate nelle strutture dell’Autodromo, oltre a provare l’ebbrezza virtuale della velocità coi simulatori.


Sette le monoposto di Formula 1 presenti in Autodromo con cui Ayrton Senna ha costruito il suo mito. Si partirà dalla Williams FW08 del 1983, la monoposto con cui il brasiliano fece il primo test in F1 per arrivare alla Williams FW16 del 1994, passando per le Lotus 97T/4 John Players e Lotus 99T/6 Camel, le McLaren MP4/5B e McLaren MP4/7 e Williams FW14 a cui si aggiunge la stradale Honda NSX. Nei box saranno presenti le Minardi M192, M194 e PS01, la Ferrari F93A, la Toro Rosso STR 03 e la Van Diemen RF83 - telaio 817 di Roland Ratzenberger.

In programma anche la mostra fotografica “Simply the best” a firma di Angelo Orsi e Mirco Lazzari, la mostra quadri “Senna”, la conferenza “L'uomo, il pilota, il mito” (ore 10,00 presso la Sala Conferenze) con i membri del F1 GRAN PRIX DRIVERS CLUB (Emanuele Pirro, Howden Ganley, Patrick Tambay, Hans Herrmann, Derek Daly, David Piper, Teddy Pilette, Jo Vonlanthen, Mike Wilds, Jo Ramirez, Mario Theissen) con relativa sessione di autografi e la presentazione del libro “Senna Inedito” (ore 16,00 presso la Sala Conferenze) a firma di Pino Allievi, Roberto Boccafogli, Carlo Cavicchi, Giorgio Piola, Carlos Sanchez.

- Foto Claudio Pezzoli/Reporter Press Agency

venerdì 15 marzo 2019

1° Maggio, Ayrton Day a Imola


L'Autodromo Enzo e Dino Ferrari di Imola sta preparando una serie di iniziative per ricordare Ayrton Senna a 25 anni dalla scomparsa. 
Appuntamento il 1° Maggio al circuito del Santerno per una concerto di musica classica sulla terrazza dei box, primo punto di un programma che prevede, tra l'altro, il giro in pista della monoposto con cui Ayrton Senna conquistò il titolo mondiale di F1 29 anni fa, la Mclaren MP4. Vi saranno, inoltre mostre, incontri, visite al luogo dell'incidente e la Messa alla curva del Tamburello, accanto al monumento dedicato al campione brasiliano. Alla vigilia dell'Ayrton Day, Imola ospiterà il 29 e il 30 Aprile una riunione di ex piloti di F1.

QUI il link a "I miei ricordi di Ayrton", album di foto di Claudio Pezzoli

giovedì 25 febbraio 2016

Un giovane fotografo riporta Ayrton Senna sulla pista dell'Autodromo di Monza


Migliaia di apprezzamenti sui social network e interviste sulla stampa nazionale e brasiliana grazie ad una sconfinata passione per il pilota Ayrton Senna. Daniele Spagnuolo, 28enne di Arcore, è diventato un fenomeno del web dopo aver pubblicato alcune fotografie scattate a Montecarlo in cui ritraeva un modellino della McLaren guidata da Ayrton Senna nel 1989. 

Per continuare il progetto fotografico e in occasione dell'apertura della mostra "Ayrton Senna. L'ultima notte" ideata da Ercole Colombo e Giorgio Terruzzi, l'Autodromo Nazionale Monza ha permesso al giovane di entrare nel circuito più veloce della Formula 1.



 














Spiega il ragazzo: «Dieci giorni fa, dopo una gara in kart disputata con alcuni amici in Liguria, ho deciso di visitare Montecarlo. Avevo con me un modellino della monoposto di Ayrton Senna e mi sono divertito a fotografare la vettura sovrapponendola alle strade del circuito cittadino. Ho pubblicato gli scatti su Facebook e Instagram, raccogliendo migliaia di like».


Le originali fotografie sono state condivise dalla fanpage ufficiale di Ayrton Senna con oltre 6 milioni di fan e il museo del campione a San Paolo ha richiesto a Spagnuolo gli scatti per conservarli nell'archivio privato. Giornali e televisioni si sono così interessati alla curiosa storia, portandola a conoscenza del grande pubblico. Prosegue il giovane: «Non mi sarei mai aspettato un simile riconoscimento. Avevo scelto Montecarlo perché è la pista dove Senna ha trionfato maggiormente. Sono però legato sentimentalmente a Monza dove, dall'età di 4 anni, non ho mai perso un Gran Premio».

L'Autodromo Nazionale Monza ieri ha voluto regalare a Daniele Spagnuolo un'esperienza unica. Il podio e la pista, dove la prima settimana di settembre si correrà il Formula 1 Gran Premio d'Italia, sono state eccezionalmente aperte per consentire al ragazzo di scattare alcune foto con il modellino della monoposto Lotus 98T condotta da Ayrton Senna nel 1986. 


«A mio parere, la più bella che ha guidato», prosegue il 28enne che non si è lasciato sfuggire l'opportunità di visitare la mostra dedicata al campione aperta recentemente nel Museo della Velocità. «Ho già visto l'esposizione due volte e ho iniziato a leggere il libro di Giorgio Terruzzi, da cui la mostra ha preso spunto, proprio in treno mentre raggiungevo Montecarlo. La consiglio a tutti».




> credito foto Daniele Spagnuolo

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mercoledì 17 febbraio 2016

Autodromo di Monza: inaugurata con successo la mostra "Ayrton Senna. L'ultima notte". L'esposizione resterà aperta fino al 24 luglio



E’ stata inaugurata ieri, martedì 16 febbraio 2016, con grande successo di pubblico la mostra “Ayrton Senna. L’ultima notte”, allestita negli spazi dell’Autodromo Nazionale Monza, Museo della Velocità. 
Oltre cento giornalisti hanno partecipato alla conferenza stampa di presentazione alla quale sono intervenuti Francesco Ferri, procuratore Autodromo Nazionale Monza, Roberto Scanagatti, sindaco Comune di Monza, Ivan Capelli, presidente Automobile Club Milano, Andrea Dell'Orto, presidente Autodromo Nazionale Monza, Fabio Sanvito, amministratore delegato ViDi (organizzatore e produttore della mostra) e i due curatori della mostra Ercole Colombo e Giorgio Terruzzi.

La mostra resterà aperta al pubblico fino al 24 luglio. Un’occasione unica per ripercorrere la carriera sportiva, ma anche gli aspetti più intimi del campione brasiliano, attraverso una selezione di circa cento fotografie di Ercole Colombo, uno dei più grandi fotografi della Formula 1. Il percorso espositivo, arricchito dai testi di Giorgio Terruzzi, ripercorre i momenti più significativi di Ayrton Senna: gli inizi con il kart, l’esordio nel mondo della Formula 1, le vittorie e le sconfitte storiche, gli amici colleghi e i piloti rivali, il rapporto complesso con Alain Prost, gli amori, la fede, le dinamiche famigliari e le sue ultime, drammatiche ore in pista.

Il pubblico avrà la possibilità di immergersi in un racconto emozionante e coinvolgente che culmina con l’ultima notte del pilota, trascorsa nell’ormai celebre “Suite 200” dell’Hotel Castello a Castel San Pietro, vicino al circuito di Imola. In una sala suggestiva, in una stanza sospesa nel tempo e nello spazio, i visitatori potranno condividere le sensazioni, le riflessioni di una notte colma di pensieri dalla quale emerge il ritratto inedito di un campione, ma anche e soprattutto di una persona particolarmente sensibile, la cui scomparsa ha lasciato un vuoto incolmabile.

La mostra, a cura di Giorgio Terruzzi e di Ercole Colombo, è ideata, prodotta e organizzata da ViDi in collaborazione con l’Autodromo Nazionale Monza e con il Consorzio Villa Reale e Parco di Monza.

martedì 16 febbraio 2016

Inaugurata la mostra “Ayrton Senna. L’ultima notte”. All'Autodromo di Monza fino al 24 luglio

> 16 Febbraio 2016 - Inaugurata oggi all'Autodromo di Monza la mostra “Ayrton Senna. L’ultima notte”a cura di Giorgio Terruzzi e di Ercole Colombo e ideata, prodotta e organizzata da ViDi in collaborazione con l’Autodromo Nazionale Monza e con il Consorzio Villa Reale e Parco di Monza.

© FOTO DI GIORGIO AROLDI - RIPRODUZIONE RISERVATA
>>> cliccare su una foto per aprire la galleria
















venerdì 29 gennaio 2016

Al Museo della Velocità dell'Autodromo di Monza la mostra "Ayrton Senna. L'ultima notte"


“Ayrton Senna. L’ultima notte”, mostra allestita negli spazi dell’Autodromo Nazionale Monza, Museo della Velocità dal 17 febbraio al 24 luglio 2016, nasce dal libro scritto da Giorgio Terruzzi intitolato “Suite 200. L’ultima notte di Ayrton Senna” (editore 66th and 2nd, collana “Vite inattese”, 2014). Un romanzo avvincente attraverso gli ultimi momenti della vita e le riflessioni del grande pilota a poche ore dall'incidente fatale.



Con una selezione di circa cento fotografie di Ercole Colombo, uno dei più grandi fotografi della Formula 1, la mostra racconta la carriera sportiva, ma anche gli aspetti più intimi del campione brasiliano. Il percorso espositivo, arricchito dai testi di Giorgio Terruzzi, ripercorre i momenti più significativi di Ayrton Senna. Un racconto coinvolgente fino all’ultima notte, trascorsa nella “Suite 200” dell’Hotel Castello a Castel San Pietro, vicino al circuito di Imola.


In mostra anche alcuni oggetti di Senna e il kart originale del 1982 con cui, agli esordi della carriera, vinse diverse gare che rivelarono ben presto il suo grande talento. 


La mostra, a cura di Giorgio Terruzzi e di Ercole Colombo, è ideata, prodotta e organizzata da ViDi in collaborazione con l’Autodromo Nazionale Monza e con il Consorzio Villa Reale e Parco di Monza.

mercoledì 7 maggio 2014

Giorgio Terruzzi e il suo ultimo libro su Ayrton Senna al Scuderia Ferrari Club Sant’Angelo Lodigiano

Giorgio Terruzzi e il suo ultimo libro sono stati protagonisti di una interessante serata organizzata dal Scuderia Ferrari Club Sant’Angelo Lodigiano con il presidente del Club Maurizio Senna a fare gli onori di casa ai numerosi appassionati che sono intervenuti alla presentazione. 

In "Suite 200 - L'ultima notte di Ayrton Senna", edito da 66thand2nd, Giorgio Terruzzi racconta da par suo (da rileggere “Una curva cieca”, biografia del grande Achille Varzi uscito oltre vent’anni fa) l’ultima notte di Ayrton Senna, tra Sabato 30 Aprile e Domenica 1 Maggio 1994, passata all’Hotel Castello di Castel San Pietro, non lontano dal circuito dove si svolge il Gran Premio di Imola. Un Gran Premio contrassegnato da gravi incidenti: Rubens Barrichello miracolosamente illeso dopo un'uscita di pista durante le prove di venerdì; Roland Ratzanberger che perde la vita nelle qualifiche di sabato per un’uscita di pista a 300 all’ora. 


L’ultima notte di Ayrton Senna è una notte di pensieri che attraversano tutta la sua vita. Giorgio Terruzzi è stato per una notte nella Suite 200 dell'Hotel Castello per ripercorrere nel libro l’ultima notte del fuoriclasse brasiliano passando al setaccio la sua vita. Un capolavoro.
Nel corso della serata di Sant’Angelo Lodigiano, Terruzzi ha raccontato aneddoti e retroscena sulla vita di Ayrton Senna, con cui aveva un rapporto che andava oltre quello relativo alla attività di giornalista inviato a seguire i Gran Premi. Con accenni al mondo della F1 e, visto l'organizzatore della serata, alla Scuderia Ferrari e alla sua stagione finora poco brillante.









Foto di Giacomo Terno 
dal profilo Facebook della Scuderia Ferrari Club Sant'Angelo Lodigiano

giovedì 13 marzo 2014

Il "doodle" per il compleanno di Ayrton Senna

Ayrton Senna da Silva avrebbe compiuto oggi 54 anni. Una data che Google celebra dedicando al tre volte iridato di F1 (1988; 1990 e 1991) il suo 'doodle' con i colori della bandiera brasiliana, che diventa la bandiera a scacchi che chiude le corse, con una monoposto e il profilo di Ayrton Senna, nato il 21 marzo 1960 a San Paolo, in Brasile, e scomparso a 34 anni a Imola.