lunedì 5 settembre 2022

‘50 anni di Corse. 1972-2022’: dall'Autodromo Santamonica al Misano World Circuit Marco Simoncelli


Sono passati 50 anni da quel 6 agosto 1972, quando un manipolo di imprenditori locali, incoraggiati da Enzo Ferrari, tagliò il nastro inaugurale dell’allora Autodromo di Santamonica, dal nome della frazione di Misano Adriatico - Santa Monica – sulla quale sorgeva l’area.
La Riders’ Land non era ancora stata coniata, ma da decenni il lembo sud della Romagna era conosciuto come la ‘terra de mutor e dei piloti’. Le gare su circuiti cittadini erano ormai fuori luogo per la loro pericolosità e un circuito era la risposta giusta. Il disegno dell’ingegnere modenese Umberto Cavazzuti divenne realtà in tempi record, solo pochi mesi prima infatti due manifestazioni cittadine a Rimini e Cesenatico ebbero lo stop a disputarsi.

Da quel giorno, quando debuttarono le auto con vittorie di Arturo Merzario e Michele Brambilla, seguite la settimana dopo dalle moto con vittorie di Giacomo Agostini, Renzo Pasolini, Otello Buscherini e Guido Mandracci, s’è avviata la storia dell’odierno Misano World Circuit Marco Simoncelli. Oltre mille eventi, leggendarie sfide in pista e in questi ultimi decenni una crescita progressiva che ha portato MWC nell’elite dei circuiti mondiali.

La storia di questi primi 50 anni è racchiusa nell’opera ‘50 anni di Corse. 1972-2022’ voluta dalla proprietà di MWC, il Gruppo Financo, che ha coinvolto Giorgio Nada Editore per realizzare un’opera che ripercorresse la storia per guardare al futuro.

Nel corso del Gran Premio Gryfyn di San Marino e della Riviera di Rimini c’è stata la presentazione ufficiale del volume, curato da Marco Montemaggi in collaborazione con un comitato scientifico formato da Andrea Albani, Davide Bagnaresi, Marco Masetti, Sergio Remondino e Luigi Rivola. Alla pubblicazione hanno contribuito col loro intervento numerosissimi personaggi sportivi ed istituzionali.

“Cinquant’anni punteggiati da campioni e imprese che sono nella storia del motorsport – commenta il Presidente di MWC, Luca Colaiacovo – e che vogliamo conservare al meglio, perché lì ci sono i valori solidi su cui abbiamo posto le fondamenta di un futuro altrettanto grandioso. Oggi celebrare la propria storia rappresenta un fattore decisivo nel programmare lo sviluppo. Condividerla è un grande regalo che abbiamo voluto fare a tutti coloro che amano il motorsport”

Sono passati 50 anni da quando una pista temporanea di atterraggio dei velivoli americani durante la Seconda guerra mondiale, ispirò l’attuale rettilineo del circuito che oggi ospita quattro piste: la pista internazionale, l’Arena Flat Track di oltre mille metri e non asfaltata, la pista Handling conosciuta come Misanino e quella dedicata ai kart.
Oggi l’impianto può ospitare oltre 100mila spettatori ed ha raggiunto la configurazione di un grande Parco dei Motori con la MWC Square e il nuovo Pit Building che ospiterà anche l’archivio storico multimediale e spazi per mostre tematiche.
A pieno regime, MWC rappresenta un volano economico da oltre 160 milioni di euro di indotto nel cuore della Motor Valley, con una produzione di oltre 710mila room nights, il 90% delle quali si concentra nelle strutture ricettive della provincia di Rimini.

Analogo percorso è stato compiuto sul contenimento dell’impronta ambientale dell’attività, tanto da ottenere proprio nell’anno del cinquantesimo anniversario l’accreditamento ‘Tre Stelle’ nel 2022 e la certificazione ISO 20121 come standard per la Certificazione del Sistema di Gestione Sostenibile degli Eventi, unico impianto del motorsport accreditato in Italia da TÜV SÜD.

“Nel raccogliere tutti gli elementi dell’opera – racconta il curatore Marco Montemaggi, uno dei massimi esperti di heritage marketing in Italia – abbiamo percorso un viaggio emozionante, seguendo le traiettorie dei grandi piloti della storia del motorismo in un tracciato, da sempre, all’avanguardia per sicurezza e piacere di guida. Una pista di fronte al mare, riscaldata dalla passione di una terra, la Riders’ Land, che inevitabilmente pompa entusiasmo ad ogni curva, ad ogni sorpasso, come i pistoni di un motore".

Il volume è strutturato in tre parti: la prima è dedicata alla Motor Valley, dentro all’Emilia-Romagna, col racconto scritto da Luigi Rivola di un’epoca decisiva per la meccanica mondiale che va dall'inizio del novecento all'inaugurazione del Circuito; la seconda ripercorre la storia di tutte le gare ed i campioni che ne sono stati protagonisti ripercorsa da Marco Masetti (moto), Sergio Remondino (auto) e Alberto Gimmelli (truck); la terza è dedicata a chi ha portato al successo ed alla fama mondiale il circuito con tutto l’albo d’oro. Davide Bagnaresi ha raccordato le varie sezioni, inserendole nel contesto storico del territorio.
‘50 anni di corse. 1972-2022’ concorre per il 2022 al Premio OMI – Osservatorio Monografie d’Impresa dell’Università di Verona.

Il libro, edito da Giorgio Nada Editore, sarà distribuito in Italia da Giunti Spa e, oltre che sui siti www.giorrgionadaeditore.it e www.libreriadellautomobile.it, sarà disponibile su tutte le piattaforme online di vendita libri, presso la Libreria dell’Automobile di Milano (c.so Venezia 45) e presso tutte le librerie Giunti al Punto in Italia.

Credits: Smart Comunicazione