venerdì 8 febbraio 2019

Futuro elettrico per la Formula Junior


Prima di tutto la passione per le sfide. Se complicate, meglio. In seconda battuta, la passione per le corse. E per le auto. Oppure il contrario, il risultato rimane uguale. Stagione 2016, scatta la prima sfida: rilanciare una categoria ormai finita, la Formula Junior, e cercare di riportarla alla ribalta del motorsport nazionale. Senza pensare di riportarla a trampolino di lancio verso categorie più prestigiose dell'automobilismo sportivo, ma solo con l'intento di rendere disponibile una possibilità di correre in auto e divertirsi senza prosciugare il conto in banca. Obiettivo centrato: la Formula Junior - per la precisione, Formula Class Junior - è tornata e quest'anno è attesa la conferma con almeno 25 monoposto in griglia e tutte le gare in diretta streaming. Si parte dal Cremona Circuit l'ultimo fine settimana di marzo.

Nel frattempo, Andrea Tosetti, l'artefice di quanto sopra, ha pensato anche ad altro, a un futuro diverso per la Formula Junior a oltre mezzo secolo dalla prima corsa: "organizzare le corse di Formula Class è una passione, correrci quando posso un divertimento, per lavoro sono responsabile tecnico di progetto in Ats, principalmente sul racing ma anche su auto stradali. Lavorando su un progetto elettrico quattro anni fa, ecco l'idea di unire le conoscenze sulla costruzione delle vetture con le nuove esperienze sull'elettrico e di provare a fare qualche cosa che non c'è ancora. Stava prendendo forma il progetto SuperJunior Elettrica. L'idea era quella di fare una vettura elettrica ad un costo abbordabile, primo gradino verso la Formula E". 

Come negli anni Sessanta del secolo scorso, un trampolino di lancio verso categorie più prestigiose. 

"Si tratta di un progetto personale e quindi è stato sviluppato usufruendo di tecnologia ed officina del centro sviluppo in cui lavoro. - prosegue Andrea Tosetti - Ho coinvolto gli amici Riponi che subito si sono proposti come partner. E' inìziata la progettazione del telaio e anche l'amico Dido Monguzzi, incuriosito, venne più volte in officina a vedere lo sviluppo del primo telaio regalandomi in alcune occasioni qualche consiglio. Mi ricordo il giorno in cui vide il telaio definitivo, mi prese sotto braccio e mi disse 'Bravissimo, non vi ferma nessuno'. Quel complimento, ricevuto soprattutto da lui, mi riempì di orgoglio ma, purtroppo, fu anche l'ultima volta che mi parlò".

Un impegno non semplice per l'ideatore della nuova monoposto elettrica e per i suoi partner.

"Il lavoro continuò progettando tutto quello che sta attorno al telaio con tante difficoltà perché fare una bella auto costosa è difficile, farne una bella ma dal prezzo accessibile è difficilissimo. I Fratelli Riponi, anzi, tutta la famiglia Riponi, si sono occupati dell' assemblaggio finale e della costruzione della carrozzeria. Con i tanti impegni lavorativi, i tempi si sono un po' allungati e la vettura definitiva sarà pronta solo ai primi di marzo".

Alcuni dettagli tecnici sulla nuova monoposto.

"L'auto segue il regolamento SuperJunior, ha un telaio in tubi di Cromo Molibdeno pannellato in alluminio e carbonio con motore a magneti permanenti raffreddato ad acqua con 60KW elettrici di potenza, una coppia gestibile elettronicamente tra 120 e 400 Nm, differenziale autobloccante Quaife, pacco batterie al litio da 12 kw di carica per un autonomia calcolata in corsa di 30 minuti e un sistema di ricarica veloce. Non ha marce ma c'è la possibilità di variare il rapporto in base alla pista. Avrei voluto testare il sistema di frenata autonoma che ci permette di abbassare i costi ma lo faremo durante la stagione di corse, che ci servirà per lo sviluppo. Nel progetto avevamo bisogno di un pilota che ci potesse trasmettere le sensazioni di guida per correggere il tiro ma anche una persona di marketing e un amico: non potevamo che scegliere il nostro Ortopedico Volante. Non è solo una sfida fine a se stessa, vogliamo creare un trofeo elettrico nel breve futuro".

"Il gruppo è al lavoro, l'auto è quasi pronta. Mancava il marchio del costruttore. Eccolo: ARRT" conclude Andrea Tosetti. E dietro la sigla, facile da ricordare, potrebbe esserci Auto Racing Riponi Tosetti.

Anche Paolo Collivadino, l'Ortopedico Volante - vincitore dei campionati 2017 e 2018 di Formula Junior con il Team Riponi - è pronto e non vede l'ora di infilarsi tuta e casco e calarsi nell'abitacolo: "sono felice ed orgoglioso di essere stato scelto dal nuovo Team ARRT come pilota della neonata Formula Junior E (novità mondiale nel panorama delle monoposto se si fa eccezione della Formula E). Il mio compito sarà quello di sviluppare in pista questa nuova realtà, partecipando alla classifica Super Junior del Campionato. L'obiettivo è quello di dimostrare che da una idea dell'accoppiata Tosetti/Riponi è possibile creare una monoposto che vuole essere il primo gradino di una nuova filiera per tanti piloti. Il primo shake down è previsto tra poche settimane, al quale seguirà la presentazione ufficiale della vettura e del Team ARRT. Sono 'elettrizzato' al pensiero di essere stato prescelto".

Formula Junior, la svolta elettrica è alle porte.