venerdì 27 gennaio 2017

AutoCorse - Hexathron Racing Systems sul podio della 24h di Dubai con la Lotus Elise Cup PB-R di d’Aste-Pasotti-Pegoraro-Bartyan




Inizio di stagione 2017 da ricordare per PB Racing, Hexathron Racing Systems e per la Lotus Elise Cup PB-R: alla 24 Ore di Dubai infatti il team bergamasco ha colto uno spettacolare 3° posto di classe e quarantasettesimo assoluto (su 99 auto al via) con la piccola GT protagonista della Lotus Cup Italia e, recentemente, anche negli States. Un risultato che poteva essere facilmente una vittoria senza i 5 giri persi nella notte a causa di un contatto che ha visto sfortunata protagonista la blu Elise, costretta ad una sosta forzata e quindi ad accontentarsi del terzo gradino del podio. Autori di questo risultato quattro piloti italiani: Stefano d’Aste, Stefano Pasotti, Lorenzo Pegoraro e Michele Bartyan, tutti autori di un’ottima prova nonostante le difficili condizioni che caratterizzano la classica endurance mediorientale.


Stefano d’Aste (PB Racing): “Risultato strepitoso, un atto di forza immane; è stata davvero dura ma avevamo una vettura al top ed una squadra alle spalle – capitanata dall’Ing. Calovolo – che ci ha permesso di superare tutte le difficoltà e ottenere un fantastico podio dopo 24 ore veramente dure. Bravi anche Pasotti e Pegoraro, il cui risultato conferma che l’aver corso in Lotus Cup e l’essere stati a contatto con persone che hanno vissuto il motorsport ad alto livello è servito loro per crescere e arrivare pronti ad una gara così difficile. Bravo anche Bartyan che, grazie alla sua esperienza, ha aiutato molto Lorenzo e Stefano. Cosa dire? Abbiamo fatto due gare endurance non proprio semplicissime: una 25 Ore a Thunderhill e la 24 Ore di Dubai, entrambe concluse sul podio, e di questo non posso essere che orgoglioso per quello che abbiamo ottenuto e delle macchine che stiamo costruendo! Ora andiamo avanti alla grande con la produzione delle Elise Cup PB-R, che continuerà fino al 2021.”



Stefano Pasotti: “È stata una gara molto difficile e durissima, che mi ha messo a dura prova per quanto riguarda la tenuta fisica, ma soprattutto la concentrazione; bisognava avere mille occhi per le tantissime auto in pista di varie categorie, e già arrivare in fondo è un buon traguardo. Per questo sono molto soddisfatto e contento per il nostro 3° posto e per l’esperienza che mi ha portato fare questa splendida 24 Ore; la macchina si è dimostrata ancora una volta all’altezza della situazione, siamo arrivati alla fine senza il minimo problema meccanico nonostante due contatti duri con altre vetture.”