domenica 11 ottobre 2015

ERIC COMAS (LANCIA STRATOS) PRIMO TRA LE HISTORIC, TONY CAIROLI (LANCIA DELTA) TRA LE MYTH, DENIS COLOMBINI (PEUGEOT 306 MAXI) TRA LE WRC/KIT: QUESTI I VERDETTI DI UN GRANDE RALLYLEGEND 2015



“Sono contento perché ho fatto vincere una Lancia Stratos. La vittoria di una leggenda nel rally delle leggende”. Eric Comas è un campione di spessore in pista e nei rally, ma soprattutto è un grande innamorato della sua Lancia Stratos del 1974. Che conserva fedele all’originale anche nei minimi particolari e che, insieme a Marco Sormano, ha portato alla vittoria tra le Historic nel 13° Rallylegend, un rally che si è dimostrato gara vera ed impegnativa, resa ancor più difficile dal maltempo che ha imperversato nella seconda giornata di gara. 

Comas è riuscito a contenere il tentativo di rimonta di “Pedro”, tre volte Campione Europeo tra le Storiche, alla fine secondo con la Lancia 037 del 1985, affiancato da Fabio Fedele. Il pilota bresciano era comunque felice “per avere festeggiato il recente titolo continentale in una cornice di pubblico e di passione incredibile e unica”
Bella la sfida per il terzo posto, che ha visto prevalere il sammarinese Davide Cesarini, in coppia con Mirco Gabrielli, con la Ford Escort Rs 1600 del 1973. Rimane l’ottima prestazione del veneto Riccardo Canzian, ventunenne con la passione per le storiche e poca esperienza di gare, a lungo terzo assoluto con la Opel Kadett Gte gruppo 4 del 1977, prima di essere scavalcato da Cesarini per poco più di 13 secondi.

Nel 1° Myth Hankook Trophy, la grande rivelazione è stato Tony Cairoli. Otto volte campione mondiale di motocross che adesso si scopre rallista di valore. Perché per il pilota crossista palermitano era la prima, vera esperienza in un rally vero, reso anche più duro dal maltempo. Prese le misure alla Lancia Delta Hf del 1992, che divideva con l’esperto Matteo Romano, Cairoli è andato forte da subito e, una volta ritiratosi il leader della prima giornata Juha Kankkunen e attardato Simone Romagna da problemi all’alternatore, si è installato in testa per non lasciarla più. 
“E’ stata una esperienza bellissima e mi sono divertito un sacco – dichiarava alla fine Cairoli – e in più ho vinto: non lo avrei mai sperato prima di partire …”
Simone Romagna, presenza affezionata di Rallylegend, ha cercato fino all’ultimo di riconquistare la vetta, insieme a Dino Lamonato a bordo della Delta Integrale 16V del 1990, ma il passo di Cairoli è stato davvero di alto livello.

Ha scelto di tornare ai rally proprio a Rallylegend, dopo il grave incidente al rally di Sanremo. “Lucky” Battistolli, tornato perfettamente in forma e con Luigi Cazzaro alle note, ha tirato fuori il massimo dalla sua Lancia Delta Hf del 1990, la stessa che ha usato nei Campionati Europeo e Italiano Storico. Ed era raggiante alla fine per avere ritrovato intatto tutto il suo talento. Da sottolineare il quarto posto del sammarinese Marcello Colombini e della sua Bmw M3 che ha diviso con Selva, sempre veloce con le due sole ruote motrici della coupè bavarese. Un problema all’idroguida della Lancia Delta Hf ha fermato Miki Biasion, in coppia con Gigi Pirollo, che però ha voluto proseguire per fare spettacolo per il pubblico lungo le speciali.

Tra le Wrc/Kit dell’Hankook Rallylegend Trophy, Denis Colombini ha concluso sul gradino più alto del podio una tre giorni in cui ha mostrato il meglio delle sue doti di guida. Con Michele Ferrara al quaderno delle note, il sammarinese con la Peugeot 306 Maxi Kit del 1995 a due ruote motrici è riuscito a stare davanti alla numerosa pattuglia della World Rally Car, che alla fine ha visto chiudere al secondo posto il belga Philippe Olczyk, con Eric De Bolle con la Peugeot 206 Wrc del 2003, davanti alla vettura gemella del 1999 del ceco Stepan Vojtech, con Michal Ernst.

Grande show tra le Legend Stars, tutto spettacolo senza classifiche, dove hanno strappato applausi a scena aperta Markku Alen e Ilkka Kivimaki con la Lancia S4, “Tony” e “Rudy”, insieme nella splendida Lancia Stratos Pirelli, Harri Toivonen e Francesco Buffi, funambolici con l’Audi Quattro by Balletti, e Marc Duez con Pierre Sibille sulla la Bmw M3.

Soddisfazione degli Organizzatori Vito Piarulli e Paolo Valli: 
“E’ stata una edizione di Rallylegend complicata dal maltempo. E alla fine è stato un rally vero, con le prove di notte, di giorno e un meteo inclemente a mettere a dura prova i piloti. Ma credo che il vero protagonista di Rallylegend 2015 sia stato il pubblico. I rovesci d’acqua del sabato non hanno scoraggiato la passione di decine di migliaia di persone, provenienti da tutta Europa, e presenti lungo le prove speciali allagate. A loro va il nostro ringraziamento e la nostra ammirazione: Rallylegend è dedicato a loro …”

LATVALA E PADDON ENTUSIASTI FANS DI RALLYLEGEND

Si sono calati in pieno in clima Rallylegend e non si sono risparmiati alla guida delle World Rally Car di ultima generazione che abitualmente pilotano nel Mondiale Rally. Jari-Matti Latvala e la sua Volkswagen Polo R Wrc sono tornati a San Marino ben volentieri, dopo avere conosciuto e subito amato Rallylegend. 

Haiden Paddon ha deliziato la folla degli appassionati assiepati lungo le speciali, anche durante i forti acquazzoni della tappa di sabato, con numeri di alta scuola con la Hyunday i20 Wrc del team Hmi.

“Rallylegend è il massimo della passione e dell’amore per i rally. E’ stata una fantastica esperienza, indimenticabile. E già da ora mi prenoto: l’anno prossimo voglio assolutamente tornare a Rallylegend …”

EMOZIONE PER LA SERATA IN RICORDO DI PIERO COMANDUCCI

Piero Comanducci, cineoperatore aretino di fama mondiale, recentemente scomparso, era un grande amico di Rallylegend. E Rallylegend lo ha ricordato con un adesivo celebrativo che tutte le vetture in gara hanno applicato in bella evidenza e soprattutto con la serata di sabato sera, alla presenza di tutti gli equipaggi e dei campioni di ieri e di oggi. La famiglia di Piero Comanducci ha voluto essere presente al gran completo, con la moglie Stefania, i figli Raffaella e Marcello e i tre piccoli nipoti. Un filmato emozionante dedicato a Piero e una targa ricordo consegnata da Miki Biasion, a nome di tutti gli amici di Rallylegend, a Marcello Comanducci sono stati i momenti più intensi del ricordo di un grande personaggio.