sabato 12 luglio 2014

MotoGP, Pramac Racing: primo giorno di prove libere in Germania

Il primo giorno di prove libere parte bene per i porta colori del Pramac Racing Team, sia Andrea Iannone che Yonny Hernandez hanno concluso le FP1 nella top-ten rispettivamente con il nono e decimo. Nelle FP2 Iannone guadagna altre posizioni mentre Yonny è poco distante dal decimo miglior tempo.
Un inizio positivo permette ad Andrea Iannone ed il suo team di sfruttare al meglio il tempo a disposizione. Nonostante le difficoltà di guida riscontrate durante l’arco della giornata a causa della mancanza di grip sia in percorrenza che in accelerazione, Andrea si fa sempre più avanti fra i suoi avversari conquistando il sesto tempo con un crono di 1’22.565 che gli permette di essere il primo delle Ducati.
I primi diciassette piloti sono racchiusi in un secondo e Yonny Hernandez si trova a poco più di un decimo dall’ambita top-ten, precisamente in dodicesima posizione guadagnata con il crono di 1’22.724. Il pilota EnergyT.I. sin dal primo turno di libere è riuscito a migliorare il suo tempo giro dopo giro, concludendo la giornata positivamente. Il team è concentrato a fare quel piccolo salto in avanti che servirà a Yonny per ottenere l’accesso diretto alle QP2.

Andrea Iannone (Pramac Racing)

“Sono contento di aver ottenuto il sesto tempo. faccio molta fatica a fare girare la moto velocemente perché la pista è molto stretta e quando prendo il gas in mano la moto incomincia a scivolare. Con i ragazzi del team stiamo lavorando molto per cercare di stare fra i primi cinque piloti anche se loro sono molto veloci, vedremo di fare il nostro meglio!”

Yonny Hernandez (EnergyT.I. Pramac Racing)

“Sono molto felice di essere a ridosso della top-ten e di girare con tempi non troppo lontani dalle Ducati ufficiali. Sono abbastanza vicino ai primi 10, che è il mio obiettivo primario, domani proverò ad accedere direttamente alle QP2. Abbiamo lavorato bene sulla moto e questo mi da molta fiducia. Sto lavorando anche sull’usura degli pneumatici perché i trenta giri della gara sono veramente tanti e si faranno sicuramente sentire.”