lunedì 23 aprile 2018

Luci e ombre per Pietro Peccenini nel VdeV a Magny-Cours


Fine settimana complicato per Pietro Peccenini a Magny-Cours nel VdeV dopo il trionfo dell'esordio a Barcellona. Dopo il round francese, al volante della Formula Renault 2.0 della TS Corse il pilota milanese resta in piena lotta per il Trofeo Gentlemen Driver grazie al podio conquistato in gara 1 sabato, dove ha concluso settimo assoluto e terzo di categoria al termine di una bella e corretta battaglia con il francese Michel Piroird. Il secondo round del Challenge Monoplace della serie internazionale, però, si è poi concluso con uno sfortunato ritiro. Finito nelle retrovie perché incolpevolmente coinvolto in un contatto tra due piloti, Peccenini è stato poco dopo suo malgrado protagonista di un “volo” quando la monoposto ha tamponato un'altra vettura che aveva rallentato di colpo in rettilineo. Auto danneggiata ma nessuna conseguenza particolare per l'alfiere della squadra diretta da Stefano Turchetto, che già pensa all'appuntamento di maggio a Le Castellet.

Peccenini commenta così il weekend francese: “Peccato per il finale, ma c'è stato un grande miglioramento nella guida a Magny-Cours, il circuito dove storicamente soffrivo di più, e di questo con la squadra siamo davvero contenti. Siamo partiti bene nelle prime prove libere, dove abbiamo realizzato il miglior tempo, ma non siamo riusciti a mettere insieme i migliori parziali dei vari settori in qualifica. Bastavano un paio di decimi e saremmo partiti dalla seconda fila. In ogni caso gara 1 è stata positiva, abbiamo recuperato una posizione e siamo saliti sul podio dopo un gran duello con un vero pilota gentleman come Piroird. Poi purtroppo in gara 2 sono rimasto imbottigliato in una toccata tra altri piloti e mi sono ritrovato molto indietro. Mentre rimontavo c'è stato poi questo contatto che mi ha fatto 'decollare' e uscire di pista. L'importante è che tutto sia andato per il meglio senza particolari conseguenze. Ora al rientro festeggiamo il compleanno della mia bambina, mentre sportivamente siamo già proiettati al Paul Ricard”.

- Foto Marco Pieri