giovedì 8 settembre 2022

Il Gt Open riparte dal Red Bull Ring


di Diego Onida

Riprende dopo la pausa estiva, il cammino del campionato GT Open che questo fine settimana sarà di scena per il suo quinto appuntamento del 2022 sul tracciato austriaco del Red Bull Ring. Diversi i punti di interesse di questa gara, che vede nell’ingresso di nuove vetture e piloti, la novità maggiore. La prima è il debutto nella serie del Greystone GT che schiererà una McLaren 720S GT3 per Andrew Gilbert e Fran Rueda nella classe Pro-Am. Il primo (41 anni), nato a Nottingham quest’anno corre nel Challenge Ferrari Europe e occupa l’ottavo posto in classifica nella classe Trofeo Pirelli. In questo tracciato, il pilota inglese farà il suo debutto su una vettura GT3 mentre il pilota di Malaga (25 anni), è il primo spagnolo a correre per Greystone GT. Rueda ha però già corso nella serie sia nel 2017 sia l’anno seguente, laureandosi vicecampione. 
Così Mark McLoughlin, team Principal della squadra inglese: «Sono contento di dare il benvenuto ad Andrew e Fran in Greystone GT – dice – Andrew è un pilota ambizioso che punta a correre a Le Mans e Fran porta una vasta esperienza della McLaren e dell'International GT Open e questo dovrebbe rivelarsi una risorsa su questa pista». 

Confermata anche la partecipazione di AKM Motorsport che farà la sua prima apparizione dell'anno con una Mercedes AMG. La squadra sammarinese di Marco Antonelli, è una presenza fissa nel GT Open da anni. La vettura sarà affidata a Florian Scholze, alla sua terza apparizione in questa stagione e Marco Antonelli, tornato per l’occasione al volante. La coppia dovrebbe correre anche le ultime due gare della stagione a Monza e Barcellona. 
Un altro team manager è pronto a scendere in pista. Si tratta di Timo Rumpfkeil, boss del team Motopark che sul circuito austriaco, schiera una Mercedes AMG in classe Am. Insieme a Heiko Neumann, la coppia partecipa regolarmente quest’anno nella serie GTC Race in Germania e ha oggi deciso di entrare in questo campionato, dopo essere stata una tra le squadre di maggior successo tra le monoposto nell'Euroformula Open. 
In pista anche una squadra austriaca. Si tratta del Baron Motorsport che schiera una Ferrari 488 nella classe Am per Ernst Kirchmayr e Philipp Baron, "boss" del team. La squadra, che ha sede a Vienna, ha partecipato a diverse gare endurance in giro per il mondo e può vantare numerosi successi nelle serie riservate al monomarca Ferrari. I suoi piloti, sono dei veterani del Ferrari Challenge con Kirchmayr campione in carica (e anche vincitore delle finali mondiali) della Coppa Shell del Ferrari Challenge Europe mentre Baron ha conquistato il titolo nel Ferrari Challenge Europe Trofeo Pirelli nel 2010. 

Queste le novità per un campionato sempre più interessante, che vede tre equipaggi racchiusi in dieci punti, a contendersi il primato. In testa troviamo con 81 punti la coppia del Oregon Team composta da Kevin Gilardoni e Glenn Van Berlo che a bordo della loro Lamborghini Huracán precedono di tre lunghezze la McLaren del duo Nick Moss e Joe Osborne del team Optimun Motorsport seguite dall’altra Lamborghini del team Oregon condotta da Leonardo Pulcini e Benja Hites fermi a quota 71 punti. Più definita invece la classifica della classe ProAm. Qui la coppia polacca composta da Marcin Jedlinski e Karol Basz con l'Audi del team Olimp Racing guida la classifica con 53 punti mentre la coppia del team Theeba Motorsport formata da Reema Juffali e Adam Christodoulou seguono con la loro Mercedes AMG GT3 a quota 33 punti. 

Con 26 punti, il duo del team Kessel Racing con David Fumanelli e il turco Murat Cuhadaroglu. A bordo della loro Ferrari 488 GT3 Evo la coppia del team elvetico cerca in Austria di tornare sul podio: «Ho tanta voglia di risalire in macchina e la nostra Ferrari dovrebbe essere competitiva su questa pista – dice alla vigilia Fumanelli – Il test svolto la scorsa settimana dal mio compagno di squadra ha fornito buoni riscontri sia per il set up sia per le prestazioni ed entrambe sono state molto positive». 
Ma quali sono i segreti di questo tracciato? «È una pista molto corta con poche curve, quindi è difficile fare la differenza ed anche i tempi saranno molto ravvicinati – spiega il brianzolo – Nel primo tratto il tracciato è molto “stop and go” quindi bisogna essere molto bravi in frenata, trovare un buon bilanciamento e i riferimenti giusti per la staccata». 

Oltre agli avversari di sempre e ai nuovi arrivi, David Fumanelli vede nell’Audi uno dei candidati al successo al Red Bull Ring: «Nei circuiti con molti rettilinei, la vettura tedesca è andata sempre molto forte perché ha una buona velocità – conclude – Su questo aspetto però, abbiamo più volte mostrato durante questo campionato di essere anche noi competitivi, ma per fare bene dovremo concentrarci maggiormente sul lavoro di squadra, per incassare così il miglior risultato possibile».