martedì 3 marzo 2020

RALLY/ DAVIDE NICELLI JR. E ALESSANDRO MATTIODA SU PEUGEOT 208 R2 NEL CIR 2020

 

Il giovane e promettente pilota oltrepadano Davide Nicelli sarà al via del Campionato italiano rally per il terzo anno consecutivo, a bordo di una Peugeot 208 R2 con cui punterà ad essere ancora tra i protagonisti sia nel trofeo marca che nel due ruote motrici: nella passata stagione è stato in lotta fino all’ultimo per la conquista dei titoli. 
Il navigatore sarà ancora l’esperto biellese Alessandro Mattioda, con il supporto della scuderia La Superba, legata al pilota da anni. L’unica novità è il team con cui correranno, la toscana di Porcari, MM Motorsport. 

«Sono felice e onorato di poter essere nuovamente al via del CIR, - commenta Davide Nicelli - non è stato facile scegliere la strada da percorrere perché, dopo un 2019 positivo, diversi team mi hanno fatto proposte e quindi abbiamo avuto la possibilità di fare il salto di categoria, su una R5, o di partecipare con la Clio nuova al campionato R1 nel trofeo Renault. Sono stato molto allettato dall’offerta, ma alla fine ho preferito rimanere legato a Peugeot e correre nuovamente con la 208 perchè voglio prima dimostrare il mio potenziale, completando la mia crescita, e provare a vincere con una vettura piccola, poi potrò pensare al salto. Inoltre, visto che lo scorso anno sono andato vicino a vincere sia il trofeo che il due ruote motrici quest’anno era d’obbligo riprovarci. L’unica novità è il team con cui correrò, MM Motorsport, che ho voluto fortemente per questa stagione, perchè penso che insieme potremo toglierci diverse soddisfazioni e poi lo considero uno dei top team in Italia marcati Peugeot. Sicuramente sarà una stagione impegnativa perchè ci "scontreremo" con piloti veloci e forti, quindi bisognerà lavorare con sacrifico e umiltà se vorremo dire la nostra, anche se penso di avere tutto per fare bene, visto che in inverno ci siamo preparati molto bene sia fisicamente che mentalmente. Infine volevo ringraziare la mia scuderia, i miei sponsor, e in particolare mio padre, che mi permettono di correre come un professionista».